Scarica il NUMERO 1 â Dicembre 2010-Marzo ... - Banca Don Rizzo
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Cala Rossa, troviamo “la V<strong>il</strong>la a Mare” dove durante le sere<br />
calde d’estate Comune, Provincia e Regione organizzano<br />
spettacoli teatrali.<br />
Gli spettatori oltre a divertirsi godono della brezza<br />
marina.<br />
E poi palazzo D’Aumale che guarda i faraglioni.<br />
Questo edificio, costruito con le caratteristiche<br />
tipologiche delle strutture agricolo-commerciali del<br />
periodo borbonico, nacque come cantina per volere di<br />
Henry D’Orleans duca D’Aumale, figlio di Luigi F<strong>il</strong>ippo re<br />
di Francia e Maria Amelia di Borbone e proprietario del<br />
feudo dello Zucco.<br />
Oggi ospita un museo regionale di storia naturale e una<br />
mostra permanente del carretto sic<strong>il</strong>iano.<br />
È considerato uno del musei più importanti d’ Europa.<br />
Andando oltre sempre sulla via panoramica, la famosa<br />
grotta “Pirciata” dove l’Abbate Giovanni Meli, <strong>il</strong> più grande<br />
poeta sic<strong>il</strong>iano del settecento, seduto su un masso a<br />
guardare <strong>il</strong> mare, scriveva le sue poesie sulla natura.<br />
É poi le terrazze che, una dopo l’altra, scendono fino a<br />
lambire gli scogli. Sull’imbrunire i pescatori percorrono la<br />
stradina che, in discesa, conduce al porto, per uscire con<br />
le loro barche.<br />
La storia di Terrasini si confonde nelle sue origini con<br />
quello di Cinisi.<br />
Il primo nucleo di abitanti nel feudo di Terrasini è nato in<br />
parte, per espansione del borgo Favarotta , territorio di<br />
Cinisi. Nel 1683 <strong>il</strong> Barone <strong>Don</strong>ato Giovanni Gazzara fece<br />
costruire nei feudo di Terrasini una chiesetta dedicata a<br />
Santa Maria Delle Grazie per i suoi terrazzani.<br />
Nel 1749 <strong>il</strong> Principe Vincenzo La Grua Talamanca, divenuto<br />
proprietario del feudo di Tarrasini, ottenne di erigere una<br />
parrocchia autonoma da quella di Cinisi dopo anni ed<br />
anni di lotte con i Padri Benedettini.<br />
La parrocchia che ha inglobato la chiesetta costruita dal<br />
Barone Gazzara venne dedicata a Maria Santissima delle<br />
Grazie.<br />
Finalmente nel 1836 un decreto di Ferdinando II di<br />
Borbone unì <strong>il</strong> v<strong>il</strong>laggio di Favarotta a quello di Terrasini e<br />
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<strong>Banca</strong> <strong>Don</strong> <strong>Rizzo</strong>