Laboratorio di didattica delle interazioni educative Rita Minello V ...
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<strong>di</strong> vera e propria <strong>di</strong>pendenza: <strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> attesa e <strong>di</strong> aspettativa passiva che<br />
qualcuno faccia qualcosa. Di questa passività noi insegnanti ritroviamo<br />
quoti<strong>di</strong>anamente i segnali nel comportamento degli adolescenti e la riconosciamo<br />
come terreno su cui trovano presa ben altre e più auto<strong>di</strong>struttive <strong>di</strong>pendenze.<br />
Secondo Rogers si delineano tre tappe lungo il processo <strong>di</strong> cambiamento <strong>di</strong><br />
un’educazione che voglia fondare le sue strategie sull’affermazione della superiorità<br />
dell’appren<strong>di</strong>mento sull’insegnamento: 3<br />
A. Ridefinire la progressione educativa in funzione della psicologia che vi soggiace,<br />
per cui si propone <strong>di</strong> adottare il concetto <strong>di</strong> facilitazione per caratterizzarla nella<br />
specificità del suo gesto sociale. Facilitare non è rendere facile nel senso <strong>di</strong><br />
rendere attraente, ma si tratta <strong>di</strong> facilitare la possibilità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento,<br />
assicurando un tipo <strong>di</strong> presenza che si colloca ad ugual <strong>di</strong>stanza tra il lasciar<br />
fare e l’autocratismo <strong>di</strong>dattico.<br />
B. Analizzare la situazione educativa sotto l’aspetto <strong>di</strong> relazione umana nel<br />
contesto <strong>delle</strong> <strong>interazioni</strong> <strong>di</strong> classe, cioè accettare il primato <strong>delle</strong> relazioni<br />
rispetto alle tecniche ed alle formulazioni istituzionali.<br />
C. Accettare la priorità del concreto attuale dove si effettua l’atto dell’apprendere.<br />
In altri termini: considerare come seria e significativa la classe in questo<br />
avvenimento umano, passando dalla pedagogia del contenuto e del programma<br />
alla realtà degli allievi, considerati nella loro <strong>di</strong>mensione psicologica e sociale.<br />
Si profila dunque la necessità <strong>di</strong> costruire un percorso formativo rispettoso dei<br />
processi della conoscenza e dei processi comunicativi caratteristici dell’adolescenza.<br />
Essi si configurano nel passaggio da un sapere in<strong>di</strong>viduale e formale tipico del<br />
bambino, ad un sistema <strong>di</strong> sapere organizzato e co<strong>di</strong>ficato, detto anche area sociocollaborativa,<br />
caratterizzato dalla seconda socializzazione o <strong>di</strong>ffusione dell’io<br />
(Erikson), che integra le conquiste in<strong>di</strong>viduali precedenti aggregando l’in<strong>di</strong>viduo al<br />
gruppo. E’ su questo aspetto che la scuola dell’autonomia deve puntare<br />
maggiormente.<br />
Nella tavola seguente sono visualizzati i possibili accostamenti tra alcune teorie<br />
dello sviluppo e le aree comunicative. Anche se la corrispondenza con le fasce d’età<br />
non va intesa rigidamente, è interessante notare come nella fase <strong>di</strong> sviluppo <strong>delle</strong><br />
operazioni formali e della contemporanea maturità sessuale, l’esigenza <strong>di</strong> rinforzo<br />
del sé (identità personale) secondo Erikson entri in conflitto con la necessità <strong>di</strong><br />
socializzazione più ampia (<strong>di</strong>ffusione del sé). Deprivare l’adolescente del<br />
collegamento fra piano cognitivo-intellettivo (operazioni formali) e piano <strong>delle</strong><br />
<strong>interazioni</strong> <strong>di</strong> gruppo può significare uno sviluppo <strong>di</strong>somogeneo della personalità. 4<br />
Per tali motivi riteniamo che, nell’adolescente, vada stimolata l’attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong><br />
gruppo, <strong>di</strong> creatività e quella curiosità intellettuale che è il presupposto <strong>di</strong> ogni<br />
armoniosa conquista umana e cognitiva.<br />
Fasce<br />
d’et<br />
à<br />
Aree della comunicazione – sviluppo e conflitti 5<br />
Aree della Piaget Freud<br />
comunicaziongnitivo<br />
sviluppo co-<br />
sviluppo affettivo<br />
Erikson<br />
i conflitti <strong>di</strong><br />
base<br />
0<br />
2<br />
fisicosenso-motoria<br />
intelligenza<br />
senso-motoria<br />
fase orale<br />
fase anale<br />
Fiducia /<br />
sfiducia<br />
autonomia<br />
/ senso <strong>di</strong><br />
pudore<br />
3