25.01.2015 Views

Laboratorio di didattica delle interazioni educative Rita Minello V ...

Laboratorio di didattica delle interazioni educative Rita Minello V ...

Laboratorio di didattica delle interazioni educative Rita Minello V ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fare male: non solo il gruppo si trasforma tramite l’empatia e il sostegno, ma i<br />

“meno bravi” raggiungono risultati migliori rispetto ai meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

tra<strong>di</strong>zionali, mentre i risultati dei “bravi” rimangono quanto meno invariati.<br />

3. Proposta <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> itinerario cooperativo<br />

Gli esperti definiscono l’appren<strong>di</strong>mento cooperativo un processo <strong>di</strong> istruzione e<br />

formazione che coinvolge gli studenti nel lavoro <strong>di</strong> gruppo per raggiungere un fine<br />

comune. 12 Può essere un processo <strong>di</strong> tipo informale – quando l’intervento <strong>di</strong>dattico<br />

è breve e non utilizza il gruppo fisso - o <strong>di</strong> tipo formale – quando gli esercizi<br />

proposti sono più lunghi e il Cooperative Learning viene applicato con significativa<br />

ampiezza.<br />

Cardellini e Felder ricordano che, comunque, “un esercizio <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

gruppo si qualifica come Cooperative Learning quando sono presenti i seguenti<br />

elementi: positiva inter<strong>di</strong>pendenza, responsabilità in<strong>di</strong>viduale, interazione faccia a<br />

faccia, uso appropriato <strong>delle</strong> attività <strong>di</strong> collaborazione, valutazione del lavoro”. 13<br />

Facciamo nostri questi principi e poniamoli alla base <strong>di</strong> una proposta volta ad<br />

aiutare il docente che volesse concretizzare la vastità <strong>delle</strong> informazioni teoriche<br />

presentate dalla letteratura <strong>di</strong> settore, rapportandole a qualche punto fermo. Del<br />

tutto estranei alla pretesa <strong>di</strong> “co<strong>di</strong>ficare” uno stile d’appren<strong>di</strong>mento articolato e ricco<br />

<strong>di</strong> sfaccettature come il Cooperative Learning, inten<strong>di</strong>amo almeno suggerire un<br />

modello <strong>di</strong> percorso cooperativo cui ispirarsi nella pratica quoti<strong>di</strong>ana. La<br />

schematizzazione <strong>di</strong> seguito riprodotta è in<strong>di</strong>cata per un intervento <strong>di</strong> Cooperative<br />

Learning formale e procede con una logica che, senza abbandonare i tra<strong>di</strong>zionali<br />

punti <strong>di</strong> riferimento della programmazione, li integra ed arricchisce con in<strong>di</strong>cazioni<br />

in or<strong>di</strong>ne alla pianificazione degli aspetti cooperativi <strong>di</strong> un’attività. Vi si troveranno<br />

elementi utili per l’inserimento dell’attività nel piano <strong>di</strong> lavoro, il quale, se si<br />

procede in un’ottica cooperativa, non può essere completamente programmato ad<br />

inizio d’anno, deve anzi rimanere “aperto” ed arricchirsi in itinere, poiché ogni fase<br />

del lavoro, spesso ad iniziare dalla scelta degli argomenti, presuppone un<br />

coinvolgimento del gruppo.<br />

4. Caratteristiche del modello dell'indagine <strong>di</strong> gruppo/"insegnare a piccoli<br />

gruppi", analizzato da Sharan-Hertz-Lazarowitz<br />

GROUP INVESTIGATION / SMALL GROUP TEACHING (Sharan – Hertz - Lazarowitz,<br />

1980)<br />

Il modello presenta un tipo <strong>di</strong> organizzazione che promuove la motivazione<br />

intrinseca e si rivela adatto alla fascia d’età 17-19 anni, infatti richiede agli studenti<br />

l’uso dei più importanti processi cognitivi, come pure un’abile gestione tanto<br />

dell’autonomia, quanto dell’inter<strong>di</strong>pendenza.<br />

Esso pone l'accento sulla <strong>di</strong>namica emotivo-relazionale che tende a prodursi<br />

all'interno dei gruppi. Inoltre, enfatizza l’inter<strong>di</strong>pendenza fra i gruppi. L’insegnante<br />

assegna un’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e gli studenti, in gruppi <strong>di</strong> 2-6 elementi, scelgono un<br />

argomento relativo all’area <strong>di</strong> loro interesse. Tale argomento sarà poi oggetto <strong>di</strong><br />

verifica e valutazione. Attraverso una programmazione fatta in cooperazione<br />

(cooperative planning), l’insegnante e gli studenti decidono come indagare<br />

l’argomento, successivamente vengono assegnati i compiti <strong>di</strong> gruppo.<br />

L’insegnante organizza dei ‘laboratori’ (workstations) nell’aula dove viene condotta<br />

la ricerca. Ogni membro del gruppo svolge una ricerca in<strong>di</strong>viduale, poi il gruppo<br />

riassume i risultati e prepara una presentazione da fare alla classe intera.<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!