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e - Associazione Luca Coscioni

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20<br />

SERVIZIO<br />

SANITARIO<br />

USA<br />

LA RIFORMA<br />

DI OBAMA<br />

gli immigrati clandestini. Anche questo<br />

non è vero. La riforma che ho proposto<br />

non avrà effetto su chi entra nel<br />

nostro paese illegalmente. [Urla dall’Aula:<br />

“You lie!”, “Stai mentendo!”].<br />

Non è vero. E c’è un’altra voce su cui<br />

vorrei fare chiarezza: non sarà permesso<br />

l’uso di finanziamenti federali<br />

per abortire e le attuali leggi che toccano<br />

temi etici rimarranno come sono.<br />

La mia proposta è stata descritta<br />

anche come il tentativo del Governo<br />

di far man bassa dell’intero sistema di<br />

copertura sanitaria. I critici puntano<br />

ad un provvedimento che permetta ai<br />

non assicurati e alle piccole imprese<br />

di scegliere l’opzione dell’assicurazione<br />

pubblica, amministrata dallo Stato<br />

come accade con MedicAid o Medi-<br />

Care.<br />

Vorrei che una cosa fosse chiara: il<br />

mio principio guida è ed è sempre<br />

stato quello secondo cui i consumatori<br />

sono più soddisfatti quando c’è<br />

scelta e concorrenza. E’ così che funziona<br />

il mercato. Purtroppo, in 34<br />

Stati il 75% del mercato assicurativo<br />

è controllato da non più di cinque società.<br />

In Alabama, circa il 90% è nelle<br />

mani di una sola compagnia. Senza<br />

concorrenza il prezzo delle assicurazioni<br />

sale e la qualità scende. Così le<br />

compagnie assicurative possono trascurare<br />

più facilmente i loro clienti,<br />

scegliendo accuratamente i clienti più<br />

ricchi e sbarazzandosi dei più malati,<br />

presentando parcelle spropositate alle<br />

piccole imprese che non hanno potere<br />

contrattuale, e aumentando vertiginosamente<br />

i tassi. Gli assicuratori<br />

non si comportano così perché sono<br />

cattivi, lo fanno perché è proficuo.<br />

Un ex responsabile esecutivo di una<br />

compagnia assicurativa ha affermato,<br />

deponendo ad una commissione del<br />

Congresso, che le compagnie assicurative<br />

non solo sono incoraggiate a<br />

sbarazzarsi dei clienti più malati: sono<br />

ricompensati. Tutto questo nutre<br />

quel fenomeno conosciuto come le «<br />

le spietate attese di profitto di Wall<br />

Street ».<br />

Non ho alcun interesse a eliminare<br />

dal mercato le compagnie assicurative.<br />

Forniscono un servizio legittimo<br />

e danno lavoro ai nostri vicini e ai nostri<br />

amici. Voglio solo responsabilizzarle.<br />

Le riforme che vi ho annunciato<br />

si prefiggono proprio questo. Ma<br />

c’è un’altra cosa che possiamo fare per<br />

incentivare le compagnie ad agire<br />

onestamente: creare un’opzione pubblica<br />

senza scopo di lucro all’interno<br />

del mercato delle assicurazioni. Voglio<br />

sottolineare che si tratterà di<br />

un’opzione disponibile solo per chi<br />

non è assicurato. Nessuno sarà obbligato<br />

a sceglierla e non avrà nessun impatto<br />

su chi è già assicurato. Basandoci<br />

sulle valutazioni della Commissione<br />

Bilancio del Congresso, pensiamo<br />

che meno del 5% degli americani vi<br />

aderirà.<br />

Ma alle compagnie assicurative quest’idea<br />

non piace. Il loro timore è che<br />

le società private non potranno competere<br />

ad armi pari con lo Stato e<br />

avrebbero ragione se l’opzione pubblica<br />

fosse sussidiata dai contribuenti.<br />

Ma non sarà così. Vado ripetendo che<br />

come una qualsiasi assicurazione privata,<br />

anche quella pubblica dovrà essere<br />

autosufficiente e sostenersi attraverso<br />

i premi che raccoglie. Evitando<br />

una parte dei costi di gestione che<br />

vengono tolti dai profitti delle compagnie<br />

private, stipendi degli amministratori<br />

e dei direttori, potremo trovare<br />

un buon compromesso per i<br />

consumatori. Si otterrebbe anche<br />

quella pressione sulle compagnie private<br />

necessaria per mantenere prezzi<br />

abbordabili senza trascurare la clientela.<br />

Avremmo lo stesso sistema con<br />

cui scuole e università pubbliche forniscono<br />

ulteriori opzioni e concorrenza<br />

agli studenti, senza per questo<br />

intaccare la vivace rete delle università<br />

private.<br />

Bisogna tenere presente che la grande<br />

maggioranza degli americani è ancora<br />

in favore dell’opzione per l’assicurazione<br />

pubblica in linea con quella<br />

proposta. Il suo impatto non deve<br />

essere esagerato dalla sinistra, dalla<br />

destra o dai media. Questa è solo una<br />

parte del mio progetto e non vorrei<br />

che venisse strumentalizzato per il solito<br />

scontro ideologico di Washington.<br />

Ai miei mici progressisti vorrei<br />

ricordare che per decenni, l’idea centrale<br />

della riforma è stata porre fine<br />

agli abusi delle compagnie assicurative<br />

e provvedere una copertura a chi<br />

non ce l’ha. L’opzione pubblica è uno<br />

strumento per ottenere quel fine,<br />

dobbiamo continuare ad essere aperti<br />

altre idee che ci permettano di raggiungere<br />

quest’obiettivo. Ai miei<br />

amici repubblicani dico che invece di<br />

fare affermazioni sconclusionate come<br />

quella della man bassa da parte<br />

dello Stato, dovremmo lavorare assieme<br />

per risolvere ogni preoccupazione<br />

che possa legittimamente sorgere.<br />

C’è chi, per esempio, ha suggerito che<br />

il sistema pubblico funzionerà solo in<br />

quei mercati dove le compagnie assicurative<br />

non partecipano con listini<br />

abbordabili. Altri hanno proposto<br />

una cooperativa, o un ente no-profit,<br />

incaricato di amministrare il piano.<br />

Queste sono tutte ottime idee di cui<br />

vale la pena discutere, ma non cambierò<br />

idea sul principio di base per cui<br />

Non cambierò idea<br />

sul principio di base<br />

per cui se qualcuno<br />

non può permettersi<br />

l’assicurazione, allora<br />

saremo noi a<br />

fornirgliela dando la<br />

possibilità di scegliere.<br />

Mi assicurerò che<br />

nessun burocrate<br />

dello Stato o di una<br />

compagnia<br />

assicurativa<br />

si frapponga tra voi<br />

e le cure di cui avete<br />

bisogno.

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