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agenda 50_COSCIONI_bassa_def.pdf - Associazione Luca Coscioni

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WWW.AGENDA<strong>COSCIONI</strong>.ITMENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA <strong>COSCIONI</strong>, SOGGETTO COSTITUENTE DEL PARTITO RADICALE ANNO V NUM. 101010SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 DCB - BOLOGNADirettore Rocco BerardoGeneticamentemodificatiPoliticamentemodificatiLi mangiamo da 14 anni. Maimpediamo che si faccia ricercasu di essi. Mentre esistonominacce vere - contro la biodiversità,il mangiar sano, le coltivazionitipiche, la sopravvivenzastessa degli agricoltori - darela colpa agli Ogm non è soltantouna manipolazione,ma è anche un modo per allontanaresoluzioni vere: peril mercato, per l'apertura dei codicigenetici e della scienza,contro tutti i monopoli e per ridurrela chimica in agricoltura.Perché la ricerca sia considerataun'opportunità perl'ambiente.


2BIOETICA“L’assegnazione del Nobela Bob Edwards è unesplicito riconoscimentoche premia la ricercascientifica e la sua libertà,contro tutti ifondamentalismi religiosi,ideologici e politici”M.A. Farina <strong>Coscioni</strong>Fatto il Nobel,disfiamocidella legge 40Isostenitori della legge 40dovrebbero iniziare a riflettere persuperarla, per avere una legge cheregoli e non vieti, una legge che siausata dai cittadini e non contro diloro. Donatella PorettiIn Italia la legge, senza alcunamotivazione scientifica egiuridica, vieta di utilizzare tutte lepossibilità introdotte da Edwards.Solo gli interventi dei tribunaliitaliani e della Corte Costituzionalehanno consentito di avere unminimo di garanzie e di rispetto deidiritti individuali. Filomena GalloRobert Edwards.È un Nobelper le staminaliIl governo Italiano emise un bandonel 2001 elargendo 5 milioni di euro,spartiti tra i membri di unacommissione auto<strong>def</strong>enitasi “etica”,ma che altro non ha fatto che attribuirea se stessa gran parte dei fondi.Bisognerà aspettare la finanziaria 2006per una nuova allocazione di tremilioni di euro per la ricerca (cosìprioritaria!) sulle staminali. […] Ci sidimentica della via italiana e in unprimo momento il bando riguarda siale adulte sia le embrionali. Il bandoFazio si chiude a luglio 2009. […] Nonci si può stupire se è sempre piùdifficile per un italiano vincere il Nobel.Se in un settore strategico, di punta, lecose vanno così, figuriamoci negli altri!La verità è che per avere qualchechance bisogna vivere in un paese incui si abbia ben chiaro qual’èl’intreccio virtuoso, il delicatoequilibrio, tra ricerca, etica e ricadutepositive per la società. Era l’intuizionedi Alfred Nobel quanto fondò il Premio.Ed è difficile pensare a qualcuno che laincarni meglio di Robert Edwards.(Armando Massarenti, Il Sole-24ore, 10/10/2010)In Italia l'eticatrova udienzasolo in tribunaleEcco infatti il primo dato cherimbalza sotto gli occhi, nellavicenda della coppia torinese che hachiesto soccorso in tribunale dopo unlungo pellegrinaggio in giro perl'Europa: se il potere giudiziario sisostituisce al potere legislativo, seesercita un'azione di supplenza, èperché la politica non s'occupa più deitemi etici. Troppo urticanti, troppocomplessi da maneggiare. E dunquesilenzio dalla maggioranza, silenziopure dall'opposizione, eccetto iradicali. (Michele Ainis, La Stampa,10/10/2010)


on line www.lucacoscioni.itSadismo e VitaA confronto due visionidiverse delle vitaCosì l’associazione filoclericaleScienza e Vita: «Vicini allasofferenza delle coppie sterili efavorevoli agli interventi checoniugano coerentementescienza ed etica non possiamonon ricordare la visioneriduzionistica della vita insitanelle procedure difecondazione artificiale, nellequali l'essere umano si traduceda soggetto a oggetto, vale adire a mero prodotto delconcepimento. E così MariaAntonietta Farina <strong>Coscioni</strong>:«Se i progressi della medicinavengono rifiutati quando sitratta di nascere ed accoltiquando si tratta di morire sideve concludere che tristezza esofferenza sono i veri caposaldidei “sacralizzatori” della vita,ovvero il sadismo ha preso ilposto dell'amore».3Nobel là.Resistenza quaMesi fa avevanocontattatol'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>: volevanoun figlio, ma eranouna coppia sterile.Per loro l'unicasoluzione sarebbestata la fecondazioneeterologa. Roba daNobel, nel mondo.Ma siamo in Italia,ed è vietato. Loroperò non si sonoarresi. Noi, conFilomena Gallo e lealtre associazioni,abbiamo attivato ilnostro Soccorsocivile, abbiamo datouna mano peraffermare il dirittoumanofondamentale allasalute. Siamo riuscitia trasformare uno deitanti episodi diviolenza di Stato,subitaclandestinamente, infatto pubblico cheriguarda tutti, i dirittidi tutti. Ora, la legge40 dovrà tornaredavanti alla Cortecostituzionale. Ciauguriamo cheperderà altri pezzi. Esoprattutto ciauguriamo che laResistenza alclericofascismoacquisirà nuovafiducia.


OGMCosa sonogli OGMUn organismo geneticamentemodificato (OGM) è unessere vivente che possiedeun patrimoniogenetico modificato tramitetecniche di ingegneriagenetica, che consentonol'aggiunta, l'eliminazione o lamodifica di elementi genici.Il primo OGM moderno fuottenuto nel 1973 daStanley Cohen e HerbertBoyer. I due ricercatoririuscirono per primi aclonare un gene dirana all'interno del batterioEscherichia coli. I punti4maggiormente controversi inrelazione all'uso degli OGMin ambito agroalimentareriguardano i potenziali rischiper l'ambiente o per la saluteumana e animale, lapossibilità di coesistenza tracolture OGM e non-OGM el'impatto economico-socialedella loro introduzione inaree rurali, soprattutto inpaesi in via di sviluppo. Tra itemi più dibattuti, oltre aipaventati rischi sopradescritti, vi sono la legittimitàdi brevettare sequenzegenetiche e gli organismigeneticamente modificati,pratica attualmente possibilein gran parte dei paesisviluppati ed impegnati nellaricerca genetica, anche se condiverse limitazioni e leimplicazioni etiche legateall'uso dianimali ingegnerizzati perfini sperimentali , o all'uso dicellule embrionali umane afini di ricerca.Non c'è ragione difermare tutto questo permotivi ideologici, perpaure o pregiudizi chenascono proprio dallanon conoscenza. Siamoliberi di scegliere e anchedi condannare, se siamoaltrettanto liberi disapere.Umberto VeronesiQuattrobufalesugli OgmL’INTERVISTARoberto DefezAMBIENTALISMO E OGM PARLA IL RICERCATORENon lasciamol’ambiente a unfronte antiscientificoGli Ogm nascono contro la chimica in agricolturaAnnalisa ChiricoIl paradigma dei fautori dell’ “Ogm free” è che“naturale è buono”. Per Lei la natura è madre omatrigna?La natura non ha nessuna categoria del generebuono/cattivo, essa è una serie di leggi dellachimica e della fisica, che nulla hanno a che farecon benevolo o malevolo. Io trovo estremamentepericolosa e anche strana questa religiosità, cheviene ritrovata nella natura. Mi sembra una versionepagana ammodernata malamente, per cui essere insintonia con la natura ci garantirebbe chissà cosa.Come se le calamità naturali non fossero parteintegrante di questo processo.Non credi che i sostenitori delle biotecnologieverdi abbiano commesso errori dicomunicazione, lasciando al fronte anti Ogm ilmonopolio della (presunta) battaglia a difesadell’ambiente?Sicuramente abbiamo commesso tantissimi errori,tra cui questo. Deriva in parte dal fatto che nessunodegli attori principali, che hanno sostenuto labattaglia pro ogm, aveva il benché minima pensierodi esporsi in un’attività mediatica di questo genere.Ci siamo capitati tutti per sbaglio, totalmenteimpreparati, in ordine sparso e senza una veraorganizzazione. Abbiamo lasciato gli aspettiambientali a un fronte sostanzialmenteantiscientifico come se non fossimo degli studentidi scienze biologiche, naturali di cui vediamol’intera complessità e non solo l’aspetto musealedella natura incontaminata e benefica, cui si èconvertita una parte dell’ambientalismo.E’ possibile oggi fondare su basi ambientali labattaglia per la libertà di scegliere se utilizzare omeno coltivazioni transgeniche? Gli Ogm fannobene all’ambiente?Gli ogm nascono esattamente per ridurre l’impattoambientale della chimica in agricoltura, soprattuttoper ridurre l’impatto di pesticidi, che uccidono nonsolo gli insetti, ma anche gli umani, che hanno lostesso sistema di trasmissione dell’impulso nervoso.Gli ogm sono in grado di diminuire la tossicità dialtre molecole, come gli erbicidi: quelli utilizzati inagricoltura biotecnologica sono molto menopersistenti e inquinanti di quelli utilizzati inagricoltura convenzionale.In prospettiva ci sono grandissime sfide per lecoltivazioni transgeniche. Per esempio, quella dimigliorare l’assorbimento dell’azoto dai suoli. Inquesto momento, per fare fertilizzanti azotati,stiamo bruciando tra il 2 e il 5% di tutti gliidrocarburi bruciati nel mondo.Ci sono ambientalisti “celebri” schierati a favoredegli ogm?Tra gli ambientalisti pro ogmc’è Patrick Moore, uno deicofondatori di GreenpeaceCerto. E’ il caso di ricordare che tra gli ambientalistipro ogm c’è Patrick Moore, uno dei cofondatori diGreenpeace, presidente per cinque anni diGreepeace International. Ricordo anche JamesLovelock, il padre dell’ipotesi Gaia, il quale sostieneche è indispensabile avere piante geneticamentemodificate resistenti alla siccità proprio per poteraffrontare i probabili cambiamenti climatici, cuisembra che potremmo andare incontro.Esiste davvero un trade-off tra biodiversità einnovazione biotecnologica?Bisognerebbe che qualcuno ce la spiegasse bene laquestione della biodiversità, non come uno slogan.Il nemico della biodiversità è l’agricoltura. L’ideastessa di arare un campo e piantare un solo tipo diseme è già un attentato alla biodiversità. In Europapossiamo coltivare un solo tipo di mais resistenteall’attacco dei parassiti. Già oggi in Italia il 95% deisemi di mais, che stiamo piantando, li compriamoda tre multinazionali. In realtà gli ogm di questoChi èRobertoDefezRicercatorebiotecnologoall'Istituto diGenetica eBiofisicaAdrianoBuzzatiTraverso delCNR diNapoli.tipo sono amici dell’ambiente e aiutano a mantenere unaquantità di insetti di molto superiore a quella del 99,8% delmais italiano, che essendo di tipo tradizionale richiede unelevato uso di pesticidi.Domanda secca: gli OGM sono fertili o sterili?Non esiste un solo ogm sterile venduto al mondo.E quindi come si risolve il problema della coesistenza tracolture convenzionali e ogm “infestanti”?L’esperimento involontario d Giorgio Fidenato hadimostrato che campioni prelevati a 5 e 8 metri dal suocampo continuano a poter essere etichettati come maistradizionale o addirittura biologico. Questo esperimentoinvolontario può essere programmato, codificato in modoche tutti gli imprenditori agricoli possano svolgere la loroattività come meglio credono. Tutti devono avere la libertà discelta senza che nessuno imponga il suo volere sull’altro.Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità verso quella cheviene <strong>def</strong>inita la “sostenibilità ambientale”dell’agricoltura. Qual’è il ruolo degli OGM?Tre organizzazioni dell’agricoltura biologica statunitense (ildocumento integrale è sul sito salmone.org) hanno descrittoche grazie agli ogm di tipo BT sono state risparmiate 30 milatonnellate di pesticidi, aumentando nel contempo le reseper ettaro. Altro aspetto estremamente interessante è che gliogm resistenti a erbicidi vengono solo in una piccola partegestiti con la cosiddetta tecnologia “no-till”, cioè senzaaratura dei suoli. Non arare un suolo coltivato significaimpedire che venga liberata anidride carbonica dalsottosuolo. I calcoli a nostra disposizione ci dicono che nelsolo 2008 sono state risparmiate tante tonnellate di anidridecarbonica quanto tutta quella emessa da 6,94 milioni diauto, ognuna delle quali percorre 15mila kilometri in unanno.Rita Levi Montalcini ha parlato di “una forma disuperstizione” a proposito della paura verso gli Ogm.Oltre il 90% della soia nella filiera mangimistica italiana ètransgenica, e non fanno eccezione le Dop italiane (es. ilS. Daniele e il Grana padano). Importiamo dall’esteroquello che in casa è vietato produrre?Questo è il vero assassinio dell’agricoltura italiana. E’ un


on line www.lucacoscioni.it1La fragolaantigelo è unachimera.Mai esistitaSi è prodotta, per esempio,una fragola che è stata resaresistente al gelo inserendo deigeni di pesci che vivevano in zonefredde. Questa fragola hacominciato a produrre un prodottosecondario che era ilglicoletilenico, il comune liquidoantigelo dei radiatori. Quindi sonodiventate immangiabili.Report, Rai32Il pomodoro pescenon esiste e nonpuò esistereL’ingegneria genetica prendeuno o più geni da unorganismo, per esempio unpesce, e li inserisce a caso nelDNA di un’altra specie, anchemolto diversa. Per esempio nelDNA di un pomodoro, per fare unpomodoropesce. Chi è allergico alpesce si mangia il pomodoro intutta tranquillità, ma se ilpomodoro contiene i geni delpesce? Greenpeace3Il pomodoroantigelo che nonresisteva al geloNel ’91 i ricercatori della DNAPlant Technology hannoidentificato il gene responsabile dellaproteina antigelo in un pesce artico.Si riporta raramente che gli scienziatinon hanno trasferito il gene dalpesce al pomodoro, ma lo hannousato come “modello” percostruirne uno di effetto simile dainserire nel genoma del pomodoro. Ilpomodoro è stato ottenuto, ma nonera (purtroppo) resistente al gelo.4Il mais Btuccide la farfallamonarcaNel 1999 uno studio lancial’allarme per la sorte dellafarfalla monarca minacciata dalmais transgenico. Questi risultatisaranno smontati da unadettagliata documentazionetecnica. Si scoprirà addirittura chein corrispondenza delle colture dimais Bt la popolazione di farfallamonarca è aumentatasensibilmente. La smentita nontroverà alcun risalto mediatico.5IL RADICALE UN’OPINIONE (QUASI) IN DISSENSOContro il “produttivismo”,Ogm e nonGli OGM (o anche la clonazione) sono oggettod'attenzione come unica risorsa per sopperire alle esigenzederivanti dall’aumento della popolazione. Politica e scienzesembrano incapaci di immaginare una diversa soluzione:l'inversione della tendenza alla proliferazione umanaracconta che “ci sono”, dall’altra si dice “se le regioni se lopossono permettere...”modo per produrre prodotti agricoli a 8-10fusi orari di distanza da noi. Noi compriamo il95% dei semi di mais da tre multinazionaliche siano o no OGM. Se potessimo coltivarliin Italia, aumenteremmo la possibilità degliagricoltori italiani di usare la loro terra,riducendo la distanza tra i luoghi diproduzione e quelli di consumo. Invecestiamo facendo la scelta paradossale diprodurre in Argentina o Brasile e diavvantaggiare quei coltivatori anche secoltivano OGM.Come se la passano oggi gli imprenditoriagricoli italiani?L’imprenditoria agricola italiana stascomparendo a un ritmo di 8-10.000 aziendel’anno, che chiudono i battenti perché non cela fanno più a stare in piedi. La scelta dell’ogmle salverebbe aumentando la resa per ettaro.Aver puntato tutto su produzioni di lusso e dinicchia significa aver messo il consumogiornaliero abitudinario nella mani dellagrande distribuzione.Il divieto italiano sulla ricerca scientificapubblica in campo aperto che ripercussioniavrà sul sistema Paese?È una scelta che dimostra la miopia strategicadi chi ha guidato l’agricoltura in questi annicondannando l’Italia all’ignoranza e a esseresempre più dipendente in futuro daproduzioni e invenzioni fatte altrove. Ciòsignifica che saremo sempre più <strong>def</strong>icitarii nelrapporto import/export, che già oggi è in rossoper 10 miliardi di euro l’anno. Questasituazione è destinata a peggiorare in futuro,sopratutto per un Paese come il nostro, che hail compito principale di fare innovazioneprima ancora che produzione. Abbiamodemolito una generazione di biologi dellepiante affidandoci alle scelte, alle strategie ealle innovazioni, che una volta ci venivanodagli Stati Uniti e che oggi, e in futuro,verranno da India e Cina.Angiolo BandinelliIl tema degli OGM - gliOrganismi GeneticamenteModificati - è sempre alla ribaltadel dibattito scientifico, politico ereligioso. Bene fa l’Agenda <strong>Coscioni</strong>ad occuparsene, dedicandogli unnumero monografico. C’è daaugurarsi che gli interventi sinoall’altezza di una questione assaidifficile e complessa, dai millerisvolti - ripetiamo, non soloscientifici - destinati a restare aperti alungo: siamo infatti, qui, nel cuoreprofondo del dibattito sullamodernità.Ovviamente, il primo requisitodegli interventi dovrà esserel’assoluta difesa della libertàscientifica, che del resto è tra gliinteressi specifici e (come oggi sidice) “non negoziabili”dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong>. L’attaccoalla libertà di ricerca, alla culturascientifica in senso lato, ma anchealle tecnologie, è uno degli aspettinegativi del nostro tempo. Il secoloscorso è stato caratterizzato dallaformidabile espansione delletecnologie meccaniche (si pensi allaconquista dello spazio, conl’allunaggio e le sonde verso Marte)o a quelle relative ai sistemielettronici e informatici, che hannoportato alla straordinariaevoluzione dei computer, adInternet ecc. Ma conquiste essenzialisi sono avute anche in settoridelicati della biologia. I grandisistemi religiosi, le chiese, hannodovuto accettare - pur se con molteriserve, legate alla cultura diispirazione heideggeriana nata neglianni ’30 del secolo in un ambientefortemente inquinato daltotalitarismo nazista - le conquistedelle tecnologie “meccaniche”,essenziali allo sviluppo delbenessere umano, ma hannoespresso perplessità di vario genere(soprattutto “etiche”) per quel cheriguarda le tecnologie dellacomunicazione informatica inquanto sottratte al controlloideologico-politico, e infine si sonorisolutamente opposte alla crescita ealla diffusione delle tecnologierelative alla sfera biologica. Va peròosservato come questa avversioneabbia lasciato varchi di consensoproprio sul fronte delle tecnologierelative agli OGM. Le chiesa (anchela Chiesa cattolica) non potevanomostrare di opporsi ad una ricercadichiaratamente rivolta acontrastare e superare lepreoccupazioni provocate dallacrescita esponenziale del genereumano, una crescita che sembramettere in forse una adeguatadisponibilità di risorse nutritive, inprimo luogo agricole. Ilmiglioramento nella “resa”quantitativa di tali risorse venivaindicato (tambureggiato?) comel’obiettivo primario dell’impiego suscala sempre più grande difondamentali essenze agricoletrattate geneticamente, il riso, il granoo il mais. L’utilizzo delle tecnichemanipolative dei geni trovava un’altraforte giustificazione nellaconstatazione dei miglioramentianche qualitativi dell’essenza trattata,fosse il mais o, per dire, il pomodoro:il miglioramento qualitativo èsembrato, e sembra, un obiettivocomunque di per sé degno degno evalido.Le opposizioni di stampo religiosohanno puntato essenzialmente suuna obiezione di tipo etico, o forse“ontologico”: se cominciamo amodificare il patrimonio geneticodi un pomodoro o di una mela -hanno sottolineato - domani potràessere giustificata e accettata anchela manipolazione del gene umano.Queste opposizioni avevano ancheun altro esempio da portare atestimonianza delle propriepreoccupazioni: quello delle“clonazioni” di esseri non piùvegetali, ma animali. Ricordiamol’emozione provocata in tutto ilmondo dalla clonazione dellapecora inglese Dolly. La tecnicadella clonazione è andata da alloramolto avanti, sembra che in alcunipaesi sia già avviata la macellazionee la vendita di carni provenienti dabestie clonate, pecore o buoi chesiano. Anche la clonazione è unintervento artificiale che modifica la“natura”.Non ci aggrapperemo, nonChi èAngioloBandinelliDirigente di“Radicaliitaliani” edell’<strong>Associazione</strong> “<strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>”.Segretarionazionale delPartitoRadicale nel‘69, ‘71 e‘72. Deputatonella 9^legislatura,consiglierecomunale aRoma nel1979.Collabora agiornali eriviste.utilizzeremo queste opposizioni pergiustificare una nostra (moltopersonale, del resto) riserva sullaquestione degli OGM. Rispettiamola scienza e la sua esigenza disperimentare, e di offrire all’uomo irisultati della sperimentazione. Nonmetteremo in campo neppure queltanto di perplessità, se non propriodi angoscia, che confessiamo ciprende quando sentiamo parlaredel tema specifico dell’interventogenetico sull’uomo. Le nostreperplessità hanno un carattere, percosì dire, “politico”, e vanno oltre laquestione degli OGM per investire iltema, molto più vasto, del destinodemografico dell’umanità. Peressere più precisi: a noi pare che lacostante e pressoché assolutaattenzione prestata, in ambitoscientifico come politico e sociale,alla questione degli OGM (o,magari, della clonazione) comeunica risorsa disponibile persopperire alle esigenze derivantidall’aumento della popolazioneumana globale risponda ad unacultura meramente“produttivistica”, incapace diimmaginare una diversa soluzionedel problema: per capirci, quelladella inversione della tendenza allaproliferazione umana, per fareaffermare al suo posto - nei tempi econ i modi adeguati, e senzaricorrere a forzature di stampototalitario - il principio dellanecessità della riduzione dei tassi dinatalità, così da stabilizzare la cifraglobale della specie per fino araggiungere un equilibrio“sostenibile” rispetto alle risorseecologiche e alla produzione dirisorse alimentari (ma non solo).Una soluzione di questo tipo non èancora prospettabile, ma ci dà dapensare che nessuno voglianemmeno porvi mente: se nonfosse per quei testardi dei radicali,che da tempo vanno predicando,solitari e inascoltati, che la via daseguire sia proprio questa, primache sia troppo tardi.


OGMIl Maisdelladiscordia6Giorgio Fidenato LA LOTTA DI UN AGRICOLTOREL’agricoltoredisobbediente,che cita Virgilioe coltiva Ogm“Abbiamo deciso di fare un’azione di disobbedienzacivile. Seminiamo e ci autodenunciamo per porre ilproblema dinanzi alla magistratura”Annalisa ChiricoGiorgio, che cosa ti ha spinto adisobbedire alla legge?La volontà di ribellarmi a una leggeingiusta. Viviamo in una dittatura dellamaggioranza, in un Paese collettivista.Con l’aiuto del Movimento Libertario,di cui sono anche fondatore, abbiamodeciso di fare un’azione didisobbedienza civile. Seminiamo e ciautodenunciamo per porre il problemadinanzi alla magistratura.A che punto siete adesso?Siamo in attesa della pronuncia del gip.Se sarà positiva, ne saremo lieti. Se sarànegativa, abbiamo quindici giorni ditempo per opporci a questa decisione.Siamo pronti ad adire la Corte diGiustizia europea per far valere ladirettiva n. 18 del 2001.Come hai accolto la decisione dellaCommissione europea di lasciare aglistati la libertà di autorizzare o menole colture transgeniche?E’ un passo indietro dell’Europa. Io dalibertario faccio notare che lo Statoitaliano sull’argomento OGM nonaccetta la sovranità europea adimostrazione che questi contrattisociali sono carta straccia. In secondoluogo, così come lo Stato italiano sisottrae alla sovranità europea, iorivendico la mia libertà di decidere inmodo difforme dallo Stato italianosulla mia proprietà. Tanto più cheChi èSeminiamo e ci autodenunciamoper porre il problema dinanzialla magistraturaGiorgioFidenatoagricoltoreitaliano, cofondatoreecoordinatoredelMovimentoLibertario esegretario diFuturagra,unaassociazioneculturale diPordenoneper l’innovazionetecnologica,la culturad'impresa, ladifesa dellaproprietàprivata e delliberomercato inagricoltura.Presidente diAgricoltoriFederatimentre lo Stato italiano ha firmato untrattato con l’Europa, io non ho maifirmato alcun contratto con lo Statoitaliano.Anche i disobbedienti no globalhanno rivendicato la legittimità dellaloro azione contro un campo illegale.La mia azione è stata legittima. Legalitàe legittimità sono due cose diverse enon sempre ciò che è legale è legittimo.Io ritengo di essere nella legalitàeuropea. I no global dell’assalto aVivaro parlano di disobbedienza civileandando ad attaccare la proprietàaltrui. Non sanno di che parlano. Ladisobbedienza civile è un’azione chemette a repentaglio la propria vita, lapropria libertà, la propria proprietà neiconfronti dello Stato o di un aggressoreesterno; non contempla mail’aggressione né alla persona né allaproprietà altrui.Pensi che la tua reazione possainnescare delle emulazioni per unarivolta collettiva?Non penso accadrà. La gentepurtroppo non ha coraggio, ma devosottolineare che molti cittadini mihanno sostenuto.Ti senti fiducioso rispetto all’esitodella vicenda?Io mi sento sereno con la miacoscienza. Non ho fatto nulla dimoralmente deprecabile. Fiducioso èuna parola grossa perché è difficilefidarsi di questa magistraturapoliticizzata, che non risponde anessuno. Penso che la magistraturasarebbe meglio privatizzarla eobbligarla a reggersi sui proventi dellasua attività.Ormai sei diventato l’archetipodell’agricoltore libertario.Io sono, innanzitutto, un agricoltore. Nella miavita ho sempre seguito la massima di Virgilio“Non cedere al male, ma opponiti ad esso consempre maggior vigore”. E’ la frase che Ludwigvon Mises, tra i massimi esponenti della Scuolaaustriaca d’economia, ha seguito nei suoi 92 annidi vita. Fiducioso nella forza della ragione e nellanonviolenza, egli ha sempre predicato la libertàSui Disobbedienti che gli hannodistrutto il campo: “Ladisobbedienza civile noncontempla mai l’aggressione”della persona e della sua iniziativa. E’ quello cheio sto cercando di fare. Il campo di Fanna è ancoraintegro. Chi vuole, anche quelli contrari, sonoinvitati a visitarlo, a patto che si comportino inmaniera civile.LA DISOBBEDIENZA25.000€ DI MULTAIL COSTO DELLA INIZIATIVAEra il 25 aprile del 2010, non a caso, ilgiorno della Liberazione quando GiorgioFidenato compie la prima azione didisobbedienza civile in materia di OGM.vengono piantati sei chicchi di maisgeneticamente modificato. Le immaginidella semina vietata vengono diffuse suYoutube. Dopo una serie di denunceanonime la magistratura sequestra ilterreno e, accertata l’esistenza dipiante transgeniche, il pm chiede algiudice di condannare Fidenato ad unamulta di 25.000 e alla distruzione dellepiante cresciute (in parte già eradicateda sedicenti “Disobbedienti del NordEst”). È in attesa della decisione delGiudice per le indagini preliminari.


on line www.lucacoscioni.it - www.futuragra.itNel 2004, nasce FuturagraFuturagra, <strong>Associazione</strong> diimprenditori agricolisupportati da consulentiscientifici, con l’obiettivo di“promuovere l'innovazionetecnologica e il liberomercato nel settore agricolo”.Settembre 2006 -Futuragra convince alcuniagricoltori a presentarerichiesta al Ministero dellePolitiche agricole per avviarecoltivazioni transgeniche,nel rispetto di quantoprevisto dal decretoministeriale n. 212 del 2001adottato in attuazione didue direttive europeeconcernenti lacommercializzazione deiprodotti sementieriMarzo 2007 - Il MinistroPaolo De Castro (governoProdi) boccia la richiestaadducendo comemotivazione la mancataadozione dei piani dicoesistenza da parte delleRegioniGiugno 2007 - SilvanoDalla Libera, vicepresidentedi Futuragra, presenta unricorso al TAR del Lazio. Ilricorso viene bocciato. DallaLibera procede presso ilConsiglio di StatoGennaio 2010 - Arriva lasentenza del Consiglio diStato: il Ministero dellePolitiche agricole ha novantagiorni di tempo perconcedere a Dalla Liberal’autorizzazione a seminare iterreni, scegliendo tra lesementi di mais giàapprovate dall’Unioneeuropea. La sentenza precisache i piani regionali dicoesistenza sono facoltativiMarzo 2010 – il Ministrodelle Politiche Agricole <strong>Luca</strong>Zaia firma il decreto chevieta le coltivazionitransgeniche in ItaliaAprile 2010 – il 25 aprile,Giorgio Fidenato insieme alMovimento Libertariocompie la prima azione didisobbedienza civile inmateria di OGM,seminando sei chicchi dimais geneticamentemodificatoAprile 2010 – il 30 aprile leimmagini della primasemina di mais OGM inItalia vengono diffuse conun filmato su Youtubeluglio agosto – Dopo unaserie di denunce anonime lamagistratura sequestra ilterreno di proprietà diFidenato a Fanna e a Vivaronel pordenoneseAgosto 2010 – Il 9 agosto idisobbedienti del Nord Estcompiono un blitz contro ilcampo OGM di Vivaro.Terreno invaso e piantinedistrutteAgosto 2010 - A fine agostoaccertata l’esistenza di piantetransgeniche il pm ha chiestodi comminare una multa acarico di Fidenato d’importopari a 25.000 euro e didistruggere il campo di Fannarimasto integro. Si attende lapronuncia del gip.7<strong>Luca</strong> Simonetti INTERVISTAPuò essere liberamentecoltivata in Italia, ma…Tutte le richieste di coltivazione in Italia sono state rigettate.Ciò è in totale contrasto con la legge comunitaria e nazionaleIn retewww.futuragra.itÈcorretto dire che in Italia èvietato coltivare Ogm?No. In Italia, come nel restodell’UE, vige un regime dipreventiva autorizzazione:chiunque voglia immettere incommercio (e quindi, anchecoltivare) un Ogm deve farsiautorizzare dall’UE dimostrandoche il prodotto in questione non èpericoloso per l’ambiente e per lasalute. Una volta autorizzato, però,il prodotto può essere liberamenteusato in tutta l’UE, salvo che nuovidati o ricerche non revochino indubbio la sua innocuità (nel qualcaso gli Stati membri possonoinvocare una speciale norma ditutela, la c.d. clausola disalvaguardia, sulla quale, peraltro, adecidere è sempre la CommissioneUE). Gli Stati membri possono, alpiù, stabilire regole ulteriori inmateria di coesistenza fra colture gme non gm, allo scopo di impedire lacommistione involontaria tracolture di diverso tipo; ma si tratta diregole che devono essere ragionevolie proporzionate allo scopo, e nonpossono servire per vietaresurrettiziamente la coltivazione diOgm. In Italia esiste, in più, unanorma (l’art. 1.2 del D.Lgs. n.212/2001) che impone unaautorizzazione nazionale alla messain coltura di Ogm, che è di dubbiaconformità con le normecomunitarie; ma il principio rimanecomunque quello per cui unavarietà gm autorizzata a livelloeuropeo può essere liberamentecoltivata in Italia; d’altro canto,l’Italia ha finora mancato diemanare una normativa valida inmateria di coesistenza tra colture. Ilfatto che ad oggi tutte le richieste dicoltivazione siano state rigettate(vedi il caso Dalla Libera) è in totalecontrasto con la legge comunitaria enazionale, ed è spiegabile solo inbase ad una tenace ostilità deigoverni italiani di ogni colore agliOgm.L'Europa sembra voler lasciare agliStati la libertà di decidere seconsentire o meno coltivazionigm. Quali sono le ragioni che unoStato potrà addurre per giustificareil divieto nazionale?Ci sono stati due recenti interventidella Commissione che forsecambieranno in modo significativol’approccio comunitario allacoltivazione di Ogm. In primoChi è<strong>Luca</strong>SimonettiHa unalaurea ingiurisprudenzaall’Università“LaSapienza” diRoma e undottorato diricerca inDirittoComparatoall’Universitàdi Firenze, efa l’avvocatocivilista dal1993.Mangi chipuò, meglio,meno epiano.L’ideologia diSlow Food èil suo primolavoro fuoridalle materiegiuridiche.luogo, una Raccomandazione dellaCommissione del 13 luglio 2010 ha stabilitoche sarà possibile agli Stati membri introdurreregole di coesistenza tanto rigide da vietare intoto la coltivazione di Ogm su parti ancheestese del proprio territorio (cosa che finoraera impossibile). Nella stessa data, laCommissione ha altresì proposto un nuovoRegolamento che dovrebbe introdurre lalibertà, per ogni Stato membro, di escluderegli Ogm da tutto o parte del proprio territorio,per ragioni esclusivamente economiche (enon, quindi, sanitarie o ambientali, cherestano soggette a una disciplina nonnazionale ma comunitaria). In altre parole, laCommissione intende consentire a tutti gliStati o gli enti locali che finora hanno cercatoinvano di vietare la coltivazione degli Ogmautorizzati dall’UE (dato che finora il divietodoveva essere basato su ragioni scientifiche,che però latitano) di farlo invocando proprioquelle ragioni economiche (come la decisionedi tutelare le piccole coltivazioni di qualità, dipuntare tutto sulle coltivazioni ‘biologiche’,ecc.) che finora potevano al massimo influiresulla formulazione dei piani di coesistenza.Tuttavia, questo nuovo Regolamento è, perora, solo un progetto: bisognerà vedere se ecome verrà approvato, e quanto alla nuovaRaccomandazione, che applicazione riceveràin concreto.Un'altra questione critica riguarda labrevettabilità delle sementi gm. Com'èdisciplinata dal punto di vista normativo?L’Italia ha impiegato quasi dieci anni a recepirela Direttiva 98/44/CE sulla brevettabilità delleinvenzioni biotecnologiche (tanto da ricevereanche una condanna dalla Corte UE nel2005); l’ha fatto con il D.L. n. 3/2006. Peraltrola possibilità di brevettare i trovatibiotecnologici era già prevista da alcuniimportanti testi come l’accordo TRIPs (in sededi OMC), mentre una tutela più limitata eraprevista, per le sole nuove varietà vegetali,prima dalla Convenzione UPOV e poi dalRegolamento 2100/94/CE. Oggi sonobrevettabili le invenzioni (i) nuove, (ii)espressione di un’attività inventiva e (iii)suscettibili di applicazione industriale, cheabbiano ad oggetto (a) un prodottoconsistente in, o contenente, un materialebiologico, ovvero (b) un procedimento(purché non “biologico”) con cui si produce,lavora o impiega materiale biologico. Vi è ungran numero di oggetti che non possonoessere brevettati: le varietà vegetali, le razzeanimali, i procedimenti “biologici” diproduzione di vegetali e animali, il corpoumano (incluse le sue parti, i suoi elementi o isuoi geni) e infine tutte quelle invenzioni il cuisfruttamento sarebbe contrario all’ordinepubblico o al buon costume. Inoltre, ègarantito il diritto dell’agricoltore a riutilizzarenuovamente i semi ricavati dalla seminaprecedente (il c.d. farmer’s privilege): pertanto,quando sentite ripetere che i brevetti sullesementi gm obbligano i contadini ariacquistare i semi ad ogni semina, sappiateche si tratta di una fandonia. Ad oggi, inoltre,l’unico caso in cui le norme comunitarie suibrevetti biotech sono state portate sub iudice(la recentissima sentenza della Corte UE del6.7.2010, Monsanto/Cefetra) ha dimostratoche queste norme sono ben lungi dal fornireuna tutela ferrea ai titolari dei brevetti.Quali strumenti legali sono oggi disponibilicontro l'inerzia dello Stato italiano? Lavicenda di Silvano Dalla Libera e la storicadecisione del Consiglio di Stato, che ha datoil via libera al primo campo di mais gm inItalia, dimostrano forse che la via giudiziarianazionale non basta per superare gli steccatipolitici?Credo che la via giudiziaria interna sia tuttoral’arma più efficace per scardinarel’ostruzionismo illegale da parte di Ministero eRegioni. Esistono pur sempre dei limiti, inuno Stato di diritto, a quello che anche ilgoverno più ottuso e sprezzante della legalitàpuò fare: ad esempio, in caso diinottemperanza ad un ordine dellamagistratura amministrativa, il giudice puònominare commissari ad acta che (nellafattispecie) rilascino l’autorizzazione richiesta.Certo è una via che richiede molta pazienza egrandi spese: anche per questo la battaglialegale di Dalla Libera merita simpatia esostegno.Ritiene che l'OMC e la disciplina in materiadi libera circolazione delle merci possanoessere una sponda proficua per sbloccare lasituazione italiana? Possiamo contare sullegiurisdizioni a livello sopranazionale?Finora la normativa UE in materia di Ogm èstata causa di un conflitto strisciante con lenorme dell’OMC, anche se non si è maiarrivati a una pronuncia di condanna (nelcaso delle azioni promosse dinanzi al paneldell’OMC da USA e Canada nel 2003, vi èstata una soluzione negoziata fra l’UE e lecontroparti, anche se il report emesso dalpanel aveva concluso per l’illegittimitàdell’approccio europeo). D’altronde, èprobabile che la pressione operata sull’UE inambito OMC abbia indotto la prima adimostrare una maggiore ‘apertura’ (tant’è chel’UE ha improvvisamente cominciato adautorizzare un maggior numero di sementigm…). E’ verosimile che il latente contrastocon l’OMC, se il mutamento della politica UEin materia di gm dovesse davvero realizzarsi,finisca col ravvivarsi: infatti la nuovapossibilità per gli Stati membri di vietare lacoltivazione degli Ogm, non essendo fondatasu ragioni scientifiche, sarebbe in contrastocon gli accordi in seno all’OMC (inparticolare, con l’accordo SPS). (A.C.)


OGMIntervento L’ONCOLOGOBiotecnologie:i vantaggiper la salute eper l’ambienteUmberto TirelliLa maggior parte delle pianteproduce veleni, tossine e sostanzecancerogene per difendersidai suoi parassiti. L’uomoha imparato a selezionare pianteche apparentemente non gli sonotossiche o a renderle commestibili.Oggi la scienza ci aiuta in questosenso.Prendiamo il caso del mais: per limitarei danni causati da alcuni insettivengono spesso usate grandiquantità di pesticidi, che sono cancerogenioltre a rappresentare uncosto e un danno ambientale. Lebiotecnologie hanno permesso diottenere piante di mais capaci diauto-proteggersi dall’attacco dellapiralide, l’insetto che ne danneggiale coltivazioni, perché la piantaproduce ora una sostanza tossicaper la piralide ma non per l’uomo.Per quanto riguarda la salute, i numerosistudi intrapresi, sostenutianche da organismi internazionaliquali l’Organizzazione Mondialedella Sanità, la FAO e l’Unione Europea,confermano che gli OGMnon sono meno salubri delle varietàconvenzionali in commercio.Negli ultimi quindici anni la ComunitàEuropea ha speso 70 milionidi euro per progetti di ricercadedicati esclusivamente alla analisidei rischi possibilmente associatialle piante OGM. Questi fondi sonostati utilizzati per sviluppare 81progetti di ricerca che hanno coinvoltopiù di 400 gruppi di ricercadi tutti i Paesi dell’UE. Le ricerchenon hanno evidenziato alcun rischioper la salute umana e perl’ambiente.Parlare quindi di principio di precauzioneriguardo a questi prodotti,senza tenere presenti questi studi,è quantomeno fuorviante. Taleprincipio è stato trasformato in“principio di blocco”: gruppi di o-pinione, nonché di interesse economicoe politico, hanno condottouna ben orchestrata campagnacontro le biotecnologie vegetali,ingigantendone alcuni rischi -quelli comuni alle pratiche agricolein genere - e inventandone altri.Di conseguenza, alcune Regioni sisono dichiarate libere da OGM e il8Annalisa ChiricoPerché <strong>Luca</strong> Zaia è contrario agliOGM? La sua posizione, come leiben sa, rischia di essere additatacome antiscientifica o, addirittura, superstiziosa.Partiamo dalle considerazioni economiche.A che serve dare il via libera a coltivazioniOgm di merci di cui vi è già abbondanza, ilcui prezzo continua a calare sulle Borse internazionalie sulle quali i nostri costi di produzioneci collocherebbero fuori mercato?Senza contare che la nostra agricoltura sifonda su produzioni di eccellenza e che ilnostro brand nel mondo è dato dalla biodiversitàe dalla qualità, peculiarità che sarebberosvilite dalle coltivazioni transgeniche.Poi voglio ricordare che un Paese comela Germania, di certo non oscurantista, haproibito un tipo di mais Ogm dopo averscoperto che provocava seri danni ai reni e alfegato delle cavie. Non sono contro la modernità,ma bisogna saperla governare. Nonè detto che tutto ciò che è frutto del progressosolo per questo fatto sia buono. Gli Ogmnon sono il solo elemento di progresso incampo agricolo.Durante la sua attività in qualità di Ministrodelle Politiche Agricole i nove protocollitecnico operativi, previsti dal decretoministeriale del 19 gennaio 2005 per lagestione del rischio di altrettante speciegeneticamente modificate, non hanno vistola luce. Inerzia burocratica o assenzadi volontà politica?Quei protocolli sono le “regole” da adottareper le prove sperimentali in campo inmateria di Ogm. Io li ho trovati abbozzati,sono stati perfezionati e, d’intesa con gli altriDicasteri competenti (Ambiente e Salute),ho voluto verificarne la coerenza con lelinee guida in materia di coesistenza tra coltureconvenzionali, biologiche e transgeniche,che in contemporanea erano in discussionepresso la commissione tecnica agricolturadella Conferenza Stato Regioni. Ilperché di questa scelta è evidente, consideratoil rischio, non teorico, che le coltivazionicondotte a fini di ricerca possano crearefenomeni di “inquinamento ambientale”se non gestite adeguatamente.Dopo la decisione del Consiglio di Statodello scorso gennaio, che ha dato il via liberaal primo campo di mais ogm in Italia,ritiene che si aprirà nel Paese un “frontegiudiziario” in grado di superare il vetopolitico?Non mi risulta che la sentenza del Consigliodi Stato abbia autorizzato la coltivazionedi OGM in pieno campo. Quella sentenzaha ingiunto al Ministero di procedere all’istruttoriadelle domande di coltivazioneche erano rimaste dalla passata legislatura.Ho provveduto subito affinché la commissionecompetente al rilascio del parere riprendessele attività e completasse l’istruttoriasulla base degli elementi disponibili. Misembra che la giustizia amministrativa si siamossa di conseguenza. Non mi pare proprioche quello che è successo rappresentiun superamento della magistratura sull’azionepolitica.<strong>Luca</strong> Zaia PARLA IL GOVERNATORE DEL VENETOZaia: “No agli Ogm perragioni economiche”Secondo l’ex Ministro delle Politiche agricole, la qualità deinostri prodotti sarebbe svilita dalla presenza di coltivazionitrangenicheOltre il 90% della soia utilizzata nella filieramangimistica italiana è transgenica. Nonfanno eccezione le Dop italiane, incluso il GranaPadano. In altre parole, importiamo quello chein casa non possiamo produrre. Come si può superarequesto <strong>def</strong>icit nazionale?Il <strong>def</strong>icit di produzione di proteine vegetali è ancoraun limite per la nostra filiera agroalimentare, macredo che possa costituire una grande opportunitàche imprenditori attenti sapranno e già sanno cogliere.L’Ogm free per questo tipo di produzioni dimassa è una delle poche leve distintive che il nostroPaese può utilizzare per perseguire una adeguata valorizzazionedel prodotto, a maggior ragione se sonousate per alimentare filiere animali alla base diprodotti d’eccellenza che rappresentano il nostroPaese nel mondo.Se sulle quote latte la posizione della Lega è stata,per così dire, antieuropeista, sugli OGM poteteforse ritenervi soddisfatti: la Commissione Europeaha deciso di lasciare ai singoli Stati la libertàdi scegliere se autorizzare o meno colture OGM.E’ sufficiente o bisogna fare di più?Se mi si dice che sulle quote latte la posizione dellaLega è antieuropeista allora io chiedo cosa voglia direessere europeisti. Ho l’impressione che per moltotempo si sia di fatto abdicato a presentare una i-dea italiana, una posizione italiana in Europa, almenosui temi agricoli. Sulle quote latte, ci siamoseduti attorno a un tavolo e abbiamo pensato all’interessenazionale, vincendo la partita negoziale. Tornandoagli Ogm, mi sembra che la piega che ha assuntoil dibattito a livello europeo segua un binariodi buon senso e di responsabilità degli Stati membri,abbandonando sponde ideologiche. Bisogna o-ra far seguire a livello comunitario e a livello dei singoliPaesi le regole che mettano in condizione di attuareconcretamente questa responsabilità.L’imprenditoria agricola italiana è in grave crisi.Chiudono i battenti ogni anno dalle 8mila alle10mila aziende. Come si può uscire dalla crisi? E’la produzione di nicchia, una forma di neoprotezionismoa dimensione regionale il volano per laripresa?Il calo del numero delle aziende è fisiologico, determinatoda un continuo processo di ristrutturazione.Che magari andrebbe governato meglio, ma ècomunque ineludibile. Quanto al resto, il problemaè assicurare più reddito alle altre aziende: vendendomeglio il Made in Italy, aprendogli nuovimercati, facendo in modo che i nostri prodotti ‘veri’non si confondano con le troppe imitazioni checircolano nel mondo. E per riuscire a raggiungeremigliori risultati bisogna organizzare l’offerta dellenostre aziende. Bisogna stimolare le aggregazionisul mercato. La sfida è mantenere una agricolturacompetitiva, proprio perché identitaria, in un sistemaglobale. Presentarsi sulle piazze straniere non inordine sparso ma in ‘squadra’ ci darebbe un vantaggioenorme. Poi, certo, bisogna garantire al nostroagroalimentare gli strumenti per difendersi dallaconcorrenza sleale. Non si tratta di neoprotezionismo,ma piuttosto di informare correttamente i consumatori.Ricordo che il Wto ha tentato più volte diannichilire il nostro sistema di denominazioni, checostituisce la cornice di una agricoltura diversificatae ricca come la nostra, per favorire economie dovemagari un lavoratore viene pagato un dollaro algiorno e gli standard di sicurezza alimentare sonobassissimi. Questa non è libertà di commercio, mavera e propria truffa commerciale; non si può rendereanonimo tutto per premiare il peggiore.Si potrebbe dire che l’esperienza dell’imprenditoreagricolo Giorgio Fidenato abbia dimostratoalmeno due cose: che la coesistenza è possibile(dalle rilevazioni fatte finora non c’è stata commistionecon i campi vicini); e che un esponenteleghista può trovare un inusuale feeling con deino global. Lei che dice?


on line www.lucacoscioni.itGoverno ha bloccato sia l’uso che la ricercasu queste piante.A nulla vale la considerazione che miliardidi persone nel mondo produconoe usano piante OGM, dopo chei loro governi hanno condotto approfonditeanalisi dei rischi. La ricercaha dimostrato che non vi è stato unsolo caso riconosciuto di tossicità perl’uomo, né di induzione di allergenicità,danni ambientali, flusso genicoo attentato alla biodiversità.Le piante OGM “sono più sicure diquelle tradizionali perché accuratamentecontrollate”: questa è la conclusionea cui è giunto Philippe Busquin,(quando era) Commissarioeuropeo per la Ricerca scientifica nellaprefazione del libro dal titolo ECsponsoredResearch on Safety of GeneticallyModified Organisms.Spesso la lotta agli organismi geneticamentemigliorati è solo ideologica.E’ vero che l’agricoltura ogni anno devericomprare i semi dalle multinazionali,ma il guadagno dovuto ai raccoltiabbondanti supera ampiamenteil costo, e comunque anche i pesticidisono venduti dalle multinazionali. Viè una battaglia di retroguardia, chenon si può vincere, contro l’innovazionetecnologica in atto. In essa iosono discriminato in quanto nonposso mangiare cibi geneticamentemigliorati, che ritengo nettamentemigliori e più controllati rispetto ai cibicosiddetti naturali, in quanto in I-talia questa possibilità teoricamentenon esiste ancora, mentre esiste intante parti del mondo. OvviamenteChi èUmbertoTirelliPrimario Divisionedi OncologiaMedica A Centrodi RiferimentoOncologico,Istituto NazionaleTumori di Aviano,Professore diOncologia Medicapresso la Facoltàdi Medicinadell'Università diUdine, Scuola diSpecialità inOncologia.tutti questi processi devono esserecontrollati, come di fatto accade, esottoposti agli organismi di controllo.Chi ha esperienza di questi meccanismisa quanti prodotti vengono bocciatiperché non soddisfano i requisitinecessari.Consumare prodotti geneticamentemodificati può modificare il DNA?, sichiede la gente a causa della martellantepubblicità in atto. Ogni voltache mangiamo bistecca e insalataconsumiamo una parte del DNA dell’animalee del vegetale, senza preoccuparciche questo sia o meno dannosoalla nostra salute e senza chequesto comporti delle variazioni delnostro DNA. Lo stesso vale per i prodottigeneticamente modificati, unarassicurazione che è confermata daicontinui test ai quali sono sottopostigli OGM. Nessun test ha evidenziatoeffetti tossici. D’altra parte negli StatiUniti i prodotti OGM sono consumatida oltre dieci anni senza che siano maistati evidenziati danni per l’uomo oper gli animali.Una direttiva comunitaria europea è afavore delle coltivazioni OGM sebbenevi siano Paesi, tra cui l’Italia, chepermangono in una situazione contraddittoria,ove vengono venduti liberamenteprodotti alimentari a base divegetali geneticamente modificati, maancora non si è arrivati a una decisionecirca le coltivazioni, poiché ogni voltache la proposta arriva in Parlamento siassiste a un fuoco bipartisan di opposizioni.Speriamo che al più presto anchel’Italia abbia il coraggio di fare comefanno gli altri Paesi europei.Leggi l’intervento integrale su www.<strong>agenda</strong>coscioni.it9CONTROColdirettiDARIO ERMACORA, PRESIDENTE FVGAgricoltorisvantaggiati“Gli OGM non portano nessunmiglioramento al reddito degliagricoltori”SupermercatiPARLA MAURIZIO ZUCCHI, DIRETTORE QUALITÀCoop Italia?Ogm free!Abbiamo scelto il principio diprecauzione. Il nostro slogan"conoscenza e prudenza"Sul tema dell’Ogm free ampiefette della popolazioneapprezzano la posizionedella Lega. Significa che è capacedi interpretare la sensibilitàreale del Paese e proporlain un progetto concreto.La convergenza sul temaanche dei cosiddetti no globallo dimostra: chi parlachiaro, prendendo a cuore iproblemi reali, va oltre glisteccati della vecchia retoricapolitica. Credo che sia ciò dicui oggi il Paese ha bisogno.Di questo mi sono occupatoda Ministro e so esseremio dovere continuare a fareda Presidente di Regione.Non mi pare che l’esperienzadi Fidenato abbia dimostratola possibilità di coesistenza,tutt’altro. Ha semmaidimostrato che entro unacerta distanza l’inquinamentoc’è, anche se al di sotto deilimiti massimi attualmentefissati dall’Europa. Ma propriol’Europa sta mettendoin discussione tali limiti.L’attuale ministro Galan haassunto una linea più morbidasull’argomento, smarcandosipiù volte dalle sueposizioni (anche in occasionedell’episodio appenacitato) [del campo di Vivaro].Che cosa vorrebbe direa Galan?L’attuale ministro dell’Agricolturaha, e deve avere, lamassima libertà di azione. Eagisce nel pieno rispetto dellacarica istituzionale che ricopre.Non sono certo io adovergli dire alcunché.L'opposizione della Coldiretti allecolture OGM è basata su provescientifiche?Innanzitutto, sul piano economico nonmolti sanno che negli Stati Uniti, dove sicoltiva quasi il <strong>50</strong>% della superficiemondiale investita a OGM, il Dipartimentodi Stato, dopo molti anni di esperienza, hadichiarato che l’introduzione degli OGMnon ha portato nessun miglioramento alreddito degli agricoltori. La coltivazione degliOGM prevede aziende agricole di grandidimensioni. Se non c’è stato unmiglioramento del reddito per gli agricoltoristatunitensi è difficile che possano produrreun miglioramento ai redditi dei nostriagricoltori, la cui superficie media aziendale èinferiore agli 8 ha. Un’ altra ragione della nostra opposizione agli ogm riguarda irischi per l’ambiente. La pianta OGM può diventare infestante, comporta lariduzione della biodiversità e la diffusione di transgeni attraverso l’ibridazione.La Coldiretti è una delle 27 organizzazioni aderenti alla "Task Force perun'Italia libera dagli OGM". Siete sicuri che tenere fuori l'Italiadall'innovazione tecnologica in campo agroalimentare sia la scelta giusta dafare?Come dice il professor Marcello Buiatti dell’Università di Firenze la tecnica usataper la produzione di OGM è obsoleta, come dimostrato dal fallimentoproduttivo, pertanto essere contro questi OGM non vuol dire tenere fuori l’Italiadall’innovazione tecnologica. Noi siamo favorevoli ad una ricerca fatta inambienti chiusi e confinati ed indipendente che sviluppi nuove tecnologie,senza ricorrere alla modificazione genetica, capaci di incrementare lacompetitività del settore agroalimentare, nel rispetto della biodiversità.E' d'accordo a vendere mangimi contenenti soia tipicamente OGM peralimentazione zootecnica? La ritiene una pratica sicura?Noi siamo favorevoli a creare delle filiere completamente libere da OGM ancheper la produzione di mangimi da utilizzare negli allevamenti di animali.Bisogna precisare che la disciplina europea che obbliga ad una procedura diautorizzazione per l’immissione sul mercato degli alimenti geneticamentemodificati esclude dall’obbligo gli alimenti ed i mangimi prodotti con un OGMil cui ruolo è di coadiuvante tecnologico. Fra i coadiuvanti tecnologici usatinella produzione del latte o del prosciutto, rientrano, per esempio, i mangimicon cui gli animali sono stati alimentati. Sussistono, quindi, delle difficoltàoggettive da questo punto di vista, ma siamo convinti di poterle superare grazieal progetto di filiera agricola tutta italiana. Ciò vuol dire difesa del “ Made inItaly “ dalle falsificazioni e completamento della legge sull’etichettaturaobbligatoria che indichi l’origine delle produzioni, valorizzando così anche iterritori interessati per uno sviluppo complessivo dell’economia rurale delnostro paese. (A.C.)Leggi l’intervista integrale sul sito www.<strong>agenda</strong>coscioni.itPer quale ragione la più grande catenadi distribuzione in Italia haintrapreso una campagna anti OGM?La posizione di Coop è frutto di una analisiapprofondita che prende atto di due datiinconfutabili: la disomogeneità dellevalutazioni scientifiche in merito ai rischi amedio e lungo termine sulla salute dell’uomoe sull’ambiente, l’assenza di vantaggi per ilconsumatore derivanti dall’introduzione diqueste nuove piante facendo prevalere ilprincipio di precauzione. Abbiamo lanciato loslogan “Conoscenza e prudenza”, binomioattraverso il quale intendiamo esprimere esintetizzare il mandato e la natura di Coop: laresponsabilità sociale di impresa.Che cosa chiedete al governo italiano?Nonostante la normativa abbia in questi anni <strong>def</strong>inito, via via con maggiorechiarezza, gli ambiti e gli impatti, Coop chiede che siano fissate regole rigorosesulle distanze tra le coltivazioni e sulla segregazione delle filiere, per evitare lacontaminazione delle filiere no OGM, biologiche e tradizionali e che, inoltre, icosti di queste operazioni siano a carico degli agricoltori che coltivano piantetransgeniche. Così come dovrebbe anche essere concessa ai governi locali, lafacoltà di decidere un eventuale divieto di coltivazione di OGM sui propriterritori.Iniziative come il lancio della linea di prodotti biologici "Viviverde Coop"si sono rivelate una strategia di marketing efficace?Più ancora che la vendita di alcuni di questi prodotti, importante è statol’aspetto legato al coinvolgimento di alcuni Produttori dei Presidi nei piani diformazione dedicati ai nostri colleghi di punto vendita. Vivi Verde, la linealanciata nel 2009 gode di indubbio favore fra i soci e i consumatori e rispondeall’impegno di Coop sul versante ambientale. Oggi la linea registra in terminidi incremento delle vendite un +7,5% (rispetto all’anno precedente)decisamente sopra la media del prodotto a marchio Coop che si attesta su un+4,2%.Coop può assicurare che nei suoi banchi frigo e sui suoi scaffali non cisiano carni o prodotti derivati da animali alimentati con soiageneticamente modificata?Già in fase di progettazione del prodotto a marchio coop si tiene conto diquesto requisito e si valuta, qualora l’ingrediente non provenisse da fontisicure, la sua sostituzione e/o eliminazione. Sono stati quindi <strong>def</strong>initi contrattie capitolati tecnici con i mangimifici, gli allevatori, i macelli e come ulterioreelemento di consolidamento, Coop paga agli allevatori una maggiorazione sulprezzo di mercato, come riconoscimento dei maggiori costi dell’alimentazione“no OGM”. Inoltre Coop ha deciso di sottoporre il proprio sistema di garanzieall’esame di un “occhio esterno” indipendente e qualificato.(A.C.)Leggi l’intervista integrale sul sito www.<strong>agenda</strong>coscioni.it


OGMSei a favore degli OGM?NO 55%, SI 30% , NON SO 17%Mangiare un OGM può modificare il nostro DNA. Vero o falso?FALSO 53%, VERO + NON SO 47%I pomodori comuni non contengono geni, solo gli OGM licontengono. Vero o falso?FALSO 37%, VERO + NON SO 63%Eurobarometro 200510L’INTERVENTODario BressaniniNessuno piùdice chefanno maleEsiste un corpus di studi enorme, e varirapporti di istituzioni affidabili, indicatedall’Unione Europea stessa, che non è mai afavore dell’Ogm, dalla Fao e da altri: hannoconcluso che “le piante geneticamentemodificate non hanno presentato alcunrischio per la salute umana o per l’ambiente”Dario BressaniniNELLA LETTURA SCIENTIFICA E’ SCOMPAR-SO IL DIBATTITO SE FACCIANO MALECi può essere un dibattito pubblico sulle biotecnologieagrarie solamente se si parte da una basecondivisa di dati scientifici; non si può costruireun discorso su miti, leggende che continuano aessere raccontate sui media o da ex ministri. Ormainella letteratura scientifica il dibattito sul “sefacciano male” è praticamente scomparso. I primiOgm sono stati coltivati nel 1996 e i primi esperimentifatti in laboratorio risalgono a 10 anni prima:esiste un corpus di studi enorme, e vari rapportidi istituzioni affidabili, indicate dall’UnioneEuropea stessa che non è mai a favore dell’Ogm,dalla Fao e cose del genere, hanno concluso che “le piante geneticamente modificate […] non hannopresentato alcun rischio per la salute umana oper l’ambiente”. La ricerca scientifica ha stabilitoche non è il modo con cui è stata coltivata unapianta a determinarne le caratteristiche positive onegative: bisogna andare a vedere caso per caso.Questo approccio si sta incominciando a vedereIn retestenti in spagna. In totale ci sono 14milioni di agricoltori che coltivanoogm su 134 milioni di ettari, una superficieche è 4 volte l’Italia. il 90% diquesti agricoltori sono piccoli agricoltoriin paesi in via di sviluppo, quindiIndia e cina; si coltiva soprattutto soia,mais, cotone, colza e culture minori dicui si parla poco come la papaya, zucchina,barbabietola che in questo momentonegli usa è al centro di unacontroversia legale. La romania primadi entrare nell’UE coltivava soia HT(100.000 ettari), ma questo tipo disoia non è stata ancora approvata perla coltivazione. L’ultima arrivata, propriodi queste settimane, è l’amflora, lapatata per la carta. In europa si coltivanouna serie di patate, noi ne consumiamoun quarto, un quarto va per a-limentazione animale, un altro quartoper togliere l’amido, per fare la carta. Èuna patata industriale, non è che se u-no non la mangia non è buona, maha caratteristiche peculiari per l’industria.C’è il mais bianco utilizzato perla polenta.. la stragrande maggioranzadel mais giallo ogm viene utilizzatoper alimentazione animale, il maisbianco trasgenico che resiste agli insetbressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.itanche tra chi si oppone di solito agli Organismigeneticamente modificati; l’ultimo rapportoscritto dalla Coalizione liberi da Ogm affermache “ almeno a nostro parere i rischi delle attualipiante geneticamente modificate sono moltobassi se non assenti”. Si dovrebbe quindi parlared’altro, anche se dai giornali questa cosa non èstata recepita: tutti gli allarmi che sono finiti sullastampa negli ultimi 10-15 anni si sono rivelatisempre infondati. E tutt’ora persistono: avetesentito parlare dello sterminio delle farfalle neonate,topi resi sterili o patate tossiche, tutte coserivelatasi infondate o basate su studi mal fatti,farlocchi.PRIMO PARADOSSO: NIENTE RICERCAPUBBLICAl’Italia è sempre stata all’avanguardia della ricercagenetica sin dagli inizi del 900 con NazzarenoStampelli che ha introdotto tutta una serie di nuovigrani e frumenti, con l’opposizione degli agricoltoridell’epoca. Il grano senatore cappellis, introdottoin Italia da Stampelli, è una varietà tunisinache adesso viene pubblicizzato come granoautoctono, italiano. I genetisti agrari sonosempre stati molto attivi in Italia ebuona parte delle scoperte in campoagroalimentare di cui possiamo fregiarsiè anche frutto degli studi scientifici diun gruppo di genetisti agrari. Rispettoall’introduzione degli organismi geneticamentemodificati, eravamo all’avanguardiafino al 2000, quando il Ministroper l’agricoltura Pecorario Scanio habloccato la ricerca: già non si potevanocoltivare, adesso non si potevano neanchepiù studiare. Ci sono vari modi perbloccare la ricerca e sono stati impiegatitutti. Non che poi le cose sianocambiate molto con i ministri di centrodestra,i ministri leghisti, di nuovo quellidi centrosinistra. Ma la ricerca è rimastabloccata. Devo far notare un paradosso.A parole si richiede più ricercapubblica, ed è necessaria per combatterel’enorme potere di indirizzo dellemultinazionali, ma nei fatti la si blocca.Nel resto del mondo la ricerca pubblicaè molto attiva: Cuba ha sviluppato lacanna da zucchero trasgenica, il Brasilefa altrettanto, il cotone ogm cinese èstato sviluppato dall’Accademia di studicinese.SECONDO PARADOSSO: NON LICOLTIVIAMO MA LI MANGIAMOUn altro paradosso è che è vietato coltivarlima è perfettamente legale in Italiaimportarli e utilizzarli; non solo legalema è anche necessario, perchél’industria alimentare italiana ne haun disperato bisogno come mangimi.E il vanto dell’agricoltura alimentare i-taliana come il parmigiano reggiano,il prosciutto di parma, il culatello, sonotutti prodotti da animali alimentaticon prodotti come la soia trasgenica,ogm, importata dal brasile piuttostoEravamo all’avanguardia fino al 2000, quando ilMinistro per l’agricoltura Pecorario Scanio habloccato la ricerca: già non si potevano coltivare,poi non si potevano neanche più studiare.che dall’argentina, piuttosto che dall’america.Ad hoc, la legislatura europeaimpone di segnale che un olio di semi,che di dna non ne ha neanche piùl’ombra, però è stato prodotto da soiageneticamente modificata; ma il formaggio,è vero che è prodotto dal lattedi una vacca nutrita con ogm, ma nonserve che lo metti sull’etichetta. Atutt’oggi sono trenta i paesi che possonocoltivare alcune particolari ogm:quasi tutte le Americhe, i due giganti:l’India e la Cina, l’Australia. In Europaci sono coltivazioni abbastanza piccolenella Repubblica ceca e più consi-


on line www.lucacoscioni.itpERChé SI fANNOResistenza ad insettiRiduzione costi,riduzioneinsetticidi,aumento rese,minori rischisanitariResistenza a virusNon esistonotrattamentiveramente efficacialternativi11Resistenza ad erbicidiFacilità di gestione,riduzionetrattamenti,miglioramentoeconomico14MILIONIè il numero diagricoltori che liutilizza90%è la percentualedi piccoliagricoltori chene fa uso inIndia e Cina134MILIONISono gli ettaricherappresentano lasuperficie (pari aquattro voltel’Italia)interessata dallacoltivazione nelmondo90.000sono gli ettaridi mais Ogmcoltivati inSpagnati viene consumato essenzialmentein sudafrica. Ci sonodue ogm che sono stati sviluppatima non sono in commercio:un pomodoro e una patata.Dei fiori, ammessi anche ineuropa, ci sono le rose, un garofanodal colore blu-viola,nessuno se ne preoccupa ancheperché non si mangiano.La gente si sente spesso direche gli ogm sono un fallimento.Ci sono una serie di datisulla coltivazione:sono statiintrodotti nel 96 in sei paesi esi è registrata una crescita adue cifre per anno, fino ai140.000 ettari coltivati oggigiorno. Per fare qualche altroconfronto in merito, coltivazionibiologiche (che invecesono presentate come ungrande successo) sono 35 milionidi ettari in tutto il mondoche corrispondono al 2,3%della superficie mondiale e cisono 1,4 milioni di agricoltori.Gli ogm sono 134 milionidi ettari, il 8,9%, e 14 milionidi agricoltori. Ci sono tutta u-na serie di motivazioni economicheche spiegano il successodell’ogm, non voglio esplorarleadesso, però non si puònegare che lo sia.Perché si fanno gli ogm fino a-desso sviluppati?Perché sono resistenti agli insetti.Chi ha coltivato anchesolo nel proprio orto sa chedeve proteggere le colture dallanatura (insetti, parassiti, erbacce);e dunque avere dellepiante che resistano naturalmentepuò portare ad una riduzionedi costi per gli agricoltori,ad una riduzione di insetticidi(il che parlando d’ambienteè importante), ad unaumento delle rese e minoririschi sanitari. Si introduce generalmenteun gene di un batterioche produce una tossinache è mortale solo per alcunitipi di insetti, assolutamenteinnocua per i mammiferi e altritipi di insetti superiori, tantoche è ammessa in agricolturabiologica: è direttamentesparso il batterio tramite spore.Perché sono resistenti ai virus.Come per l’uomo, i virus vegetalisono difficili da combattere:non esistono trattamentiefficaci alternativi.Perché sono resistenti agli erbicidi,al diserbante. Prima siutilizzavano dei diserbantispecifici (ci sono tossici o menotossici, ma il fatto che sianonaturali non vuol dire nulla:servono ad uccidere le erbacceche fino agli anni <strong>50</strong> si strappavanoa mani nude) per nonrovinare la coltura ma questa èuna categoria molto controversa.Faccio notare che tutte questecaratteristiche sono utili agli a-gricoltori e non ai consumatori;e il fatto per cui questi beneficinon sono visibili al consumatorefinale è di ulteriore o-stacolo al dibattito. Di fattonon ci guadagnano solo lemultinazionali, anzi vari studiindipendenti USDA, JRC,WORLD BANK, NAS hannodimostrato con i dati alla manoche gli agricoltori hannotratto dei benefici. Questi beneficivanno studiati caso percaso: minori costi di gestionenell’introduzione della soiaht, maggiore reddito familiaree aumenti di rese per cotone emais bt, diminuzione di fitofarmaci(pesticidi) nell’ambienteper cotone e mais bt(qui anche un vantaggio sanitarioperché in cina ci sonostati molti meno ricoveri peravvelenamento da insetticididopo l’introduzione del cotoneogm), diminuzione rischiod’impresa e così via. Come vedetealcuni benefici dipendonoda particolari colture. Tuttivantaggi scientificamente documentati,di cui però non a-vrete mai sentito parlare sullaChi èDarioBressaniniricercatoreuniversitariopresso ildipartimentodi Scienzechimiche eambientalidell’Universitàdegli studidell’Insubria aComo, dovesvolge ancheattivitàdidattica.Ha pubblicatocircasessantalavoriscientifici sugiornali erivistenazionali einternazionali.Collabora conla rivista «LeScienze»Repubblica o sul Corriere. Rispettoalle multinazionali, si cita sempre esolo Monsanto, che è un colosso;ma esistono molte altre multinazionaliche sono in campo. Monsantoha un fatturato da 5 miliardidi dollari globali che investe per il95% in genetica, biotecnologie(anche per semi normali, mica solosemi ogm). I leader internazionalinel campo dei pesticidi sonoguarda caso aziende anche europee:a Bayer solo il giro pesticidi haun fatturato di 7.5 miliardi di dollari,Syngenta di 7.3 e BAFS 4.3 miliardi.Le previsioni economichedicono che con l’avanzare dellebiotecnologie il mercato di questiprodotti chimici subirà un crollo.Ecco una possibile chiave di lettura:l’europa bloccando certi tipi dipiante (anche quelle come le patateche non necessitano di pesticidi,però) sta proteggendo le proprieindustrie. Ma in italia, dove non cisono più queste imprese, chi stiamoproteggendo?Ci sono poi le catene di supermercatidi ogm free come la Coop cheha fatturati da 12 miliardi di euro,Auchan 36.7 miliardi. E sono ferocementecontro gli ogm, perché u-tilizzano l’ogm free come strategiadi marketing: addirittura ho vistoprodotti con l’etichetta ogm free,quando non esistono neanche icorrispondenti ogm!Altri miti. Spesso si sente dire chegli ogm elimineranno la fame nelmondo. Nessuno scienziato serioha detto una cosa del genere. La fameè un problema di accesso al cibo,economico; tant’è che nessunogm finora è stato pensato per aumentarele rese. È però vero che alcunepiante possono essere utilima per risolvere altri problemi: lecoltivazioni di cotone resistente a-gli insetti, molti di voi statisticamentelo state indossando perchélo importiamo dall’india e dalla cina(e anche le banconote sono fattedi quel cotone!), portano ad unaumento delle rese e dei profitti euna riduzione dei pesticidi. Paradossalmentenelle Hawaii i campidi papaya ogm fanno da scudo alleUn altro paradosso è che è vietato coltivarlima è perfettamente legale in Italia importarlie utilizzarli; non solo legale ma è anchenecessario, perché l’industria alimentareitaliana ne ha un disperato bisogno, peresempio con i mangimi.colture biologiche, una sorta di immunitàdi branco vegetale. La dimostrazioneche può essere unvantaggio anche alla coltivazionebiologica.Un mito che continua a circolare èche gli ogm siano sterili, anche semagari due righe più sotto si discutedi un’impossibile coesistenzacon le colture biologiche. E questaleggenda continua ad essere raccontatapubblicamente da personaggiautorevoli come VandanaShiva. Un'altra domanda che si faspesso è: i pesticidi sono aumentatio diminuiti? Le multinazionali diconodiminuiti, i dossier degli attivistiche sono aumentati; alla finesi scopre che come sempre è necessariodistinguere. Pesticidi può indicaremolti tipi di agenti chimicidiversissimi tra loro. Gli insetticidisono diminuiti; stesso risultato peri diserbanti per ettaro, mentre sonoaumentati a livello globale inquanto l’ogm ha reso possibili coltivazionidove prima non c’erano.


ScoziaEutanasiaNOTIZIE DAL MONDOEsperti internazionali hanno dichiarato che in quei paesi dove lepratiche di eutanasia e suicidio assistito sono legali, essesono ampiamente accettate dal pubblico. Medici e bioeticisti diOlanda e Svizzera sono stati uditi dal comitato che dal 7 settembrescorso è incaricato di discutere la proposta di legge sull’assistenzaal fine vita presentata dalla deputataindipendente Margo MacDonald. Seapprovata la legge permetterebbe aimalati terminali di cercare aiuto permorire e di decidere loro stessi ilmomento, una forma di suicidioassistito legalizzato. Il dottor Rob Jonquière, della World Federationof Right to Die Societies ha affermato che in Olanda, dove pertrent’anni c’è stata una tolleranza nei confronti dell’eutanasia edove essa è legale da otto anni, si è verificata una diminuzione deicasi di dottori che avevano posto termine alla vita senza unaesplicita richiesta da parte del paziente (fonte BBC News)CaliforniaCannabis terapeuticaIn California e' stato trasmesso in tv il primo spot chepromuove l'uso medico della marijuana. E' accadutosulla rete KTXL, filiale locale della Fox, non senzalamentele da parte del pubblico. Nel video di 30 secondi sivedono bianchi e afro-americaniche parlano dei benefici delladroga. Le loro parole sonoaccompagnate da scritte chespiegano come la marijuana siautile per chi soffre di diabete, HIV,Epatite C e ipertensione.Qui lo spot: www.youtube.com/watch?v=wZJyWOjzbvs(fonte ADUC)Unione europeaSperimentazione animaleL’8 settembre scorso il Parlamento europeo ha datovia libera alla nuova direttiva Ue sulla protezione deglianimali utilizzati a fini scientifici. Un provvedimento sulquale hanno espresso riserve alcuni esponenti delgoverno italiano e autorevolirappresentanti della comunitàscientifica e culturale. SecondoMario Capecchi, premio Nobelper la medicina 2007, gliesperimenti sugli animalisaranno necessari ancora per molto tempo, anche sevanno condotti rispettandoli il più possibile (fonte ANSA)12Intervista con il Dottor. Jefferson, fondatore di BiosArriva dall'Australial'Open source biologicoUna piattaforma globale per l'innovazionepubblica e condivisa, senza dare la colpaalle multinazionaliIn reteQuando 10 anni fa ho lanciato BIOS,l’intenzione era quella di creareun’efficiente sinergia tra persone impegnatea cercare la soluzione di problemirilevanti. La scienza da solanon può risolvere i problemi. Puòfornire risposte, ma i problemi sonorisolti dalle persone e dalle istituziohttp://www.bios.net/daisy/bios/home.htmlMatteo AngioliQuali sono stati i vostri obiettivi?Puntiamo ad un’innovazione ecologicainclusiva. Il processo d’innovazionedeve essere trasparente ed inclusivo:chiunque abbia di fronte a sé una sfidadovrebbe avere l’opportunità di risponderecon interventi creativi: in altreparole, avere la libertà di innovare,non solo di parlare o di apprendere,ma di risolvere i problemi. L’obiettivo,nel far crescere questo movimento, sedi movimento vogliamo parlare, è trovareuna via democratica alla soluzionedei problemi. Quindi non ci occupiamodella scienza in quanto tale. Madi un’innovazione resa possibile dallascienza.Per quanto riguarda la democratizzazionedell'innovazione,, lei ha sostenutoche il problema non è costituitodalle varie multinazionali, comead esempio la Monsanto. Lorosemmai lo diventano. Si può dunquetracciare una similitudine con ciòche disse Obama al Congresso sul sistemasanitario americano, cioè chenon sono le compagnie assicurativead esser malvagie, ma è il sistema chele fa divenire così?Si, è una buona sintesi. Raramente comunqueserve descrivere un problemain termini di male o bene. Molte dellepersone che conosco che lavorano perla Monsanto sono convinte di aiutareLe nostre “3 D”:Democratizzare, Decentralizzaree Diversificare l'innovazione.il mondo e non certo di fare esclusivamentesoldi. Lo credono sinceramenteed è questo che li motiva. Tra di loro cisono influenti scienziati e businessmen.Il settore pubblico non investe perl'innovazione?No, è esattamente l’opposto. E’ statoimpiegato molto denaro, ma più chedi investimenti, parlerei di spese. Credoche il settore pubblico abbia datoprova di una scarsa capactà di partecipazionee comprensione, che invecesarebbe utile per far emergere unarealtà sociale come quella del mondodell'innovazione, per darle i mezzi pervivere e divenire autosufficiente.Per creare un prodotto o servizio cheabbia un impatto nella società attraversoil mercato serve molta disciplina.E molti altri ingredienti che nonhanno nulla di scientifico. Se si vuolesviluppare un prodotto, per esempioun nuovo tipo di seme, un nuovo farmaco,o un nuovo strumento per filtrarel’acqua, questo implicherà l’impiegodi fattori scientifici e tecnologici.Ma questa parte sarà soltanto il 5%circa dell’intero processo. Il resto è costituitoda fattori che vanno dal rispettodi norme legali, sulla sicurezzae la qualità, l’assemblaggio, ilmarketing, l’assistenzaIl processo innovativo è complicatoed estremamente disciplinato, implicaun lavoro di molte comunità coinvoltegrazie a stimoli diversi.Il motivoper cui il settore privato è più efficientedi quello pubblico non dipendedal capitale - almeno non direttamente- ma dal fatto che nel privatosi impone una disciplina sulle diversecomunità. Gli addetti al marketing diun prodotto lavorano fianco a fiancodegli ingegneri, nelle sedi di produzione.Disciplinando questo processo,con cui si obbligano le varie comunitàa lavorare assieme attorno almedesimo obiettivo, si ottiene l’efficienza.Il problema della scarsa innovazionenel pubblico si può riassumerecon una mancanza di coordinamentoallora?Assolutamente sì! serve metodo managerialeguidato da visione e leadership.C’è la disciplina fiscale o finanziariaper accertare che un determinatoprodotto rispetti gli standard di efficienzarelativi ai costi di produzionee al prezzo di vendita.Un’aziendaprivata gestisce una complessa rete diattività per fare una cosa molto semplice:rispondere ai segnali del mercato.Il compito del settore pubblico èmolto più interessante,più avvincente,ma anchepiù difficile:attuare rispostesociali alle mancanzedel mercato,per creare unambiente in cuidiverse forze innovativepossanopartecipare. Maquesto richiedetutta la disciplinae il metodo delsettore del privato, ed altro ancora!Serve una comprensione e una visionedel contesto profondissima, macritica.Il problema è che il pubblico haframmentato le sue risorse; invece diaggregare ha separato. Per esempio,la ricerca scientifica pubblica, ha pochirapporti con l’innovazione biologica.Nel pubblico si comportano comese fossero il settore privato: simuovono con fare efficiente e baldanzoso,usano il linguaggio delleIl settore privato è piùefficiente perchéimpone unadisciplina; al pubblicoserve un metodo perunire le forze: questometodo è latrasparenzasocietà private,sembrano bambiniche giocano afare i grandi, parlanod’innovazionee di proprietàintellettuale epensano di farparte del gioco,ma non ne vivonola realtà scomodae dolorosa.Fare è difficile,parlare è facile. Ilsettore pubbliconon ha ancora acquisito il metodonecessario. La mia convinzione è checon la giusta trasparenza, con la pubblicitàe l'apertura, potrà farcela.


CONGRESSO MONDIALEDogma e irragionevolezzaUn esempio di dogma e irragionevolezza ai giorninostri è l’atteggiamento, particolarmentedilagante in Europa, contrario alla coltivazione dipiante geneticamente modificate. Vorreicominciare col parlare di quali sono i benefici e irischi di queste colture OGM e perché questoatteggiamento ostile verso tali colture rappresentauna minaccia alla libertà.14PAGINA 3CongressoMondialeEco-fondamentalismoe libertà di ricercaL’intervento al secondo incontro del CongressoMondiale del membro della Camera dei LordIn retewww.nature.com/nature/journal/v453/n7195/full/453588a.htmlLord Dick TaverneMi scuso per l’argomento che sto pertrattare, ovvero un aspettofondamentale della scienza, pur nonessendo io uno scienziato. Eppure ho sposatouna biologa e ho sviluppato un interessesempre maggiore per l’ignoranza dell’opinionepubblica sull’argomento scienza. Quandoqualcuno afferma: “Non so nulla a propositodi scienza”, spesso non si tratta di unaconfessione, ma piuttosto di un’affermazionefatta con orgoglio. Esiste una forte ostilità neiconfronti della scienza, tanto in Gran Bretagnaquanto in Italia. Circa sette anni fa, ho fondatoun istituto di beneficenza dal nome Senseabout Science proprio per combattere questatendenza. Il suo scopo principale è quello dipromuovere un approccio alle questioniscientifiche basato sulle prove. Oggi 3.000 tra inostri scienziati più illustri lavorano con noiper combattere questa ostilità verso la scienza.Ancora un altro punto: attualmente faccioparte di un'istituzione davvero moltoparticolare, la Camera dei Lord. Unacommissione indipendente si occupa dellenostre nomine sulla base di precedenticontributi alla società o per particolaricompetenze. Si tratta di una nomina vitaliziacon tutti i pro e i contro che ne derivano. Adesempio alcuni dei nostri membri nominati avita sono diventati piuttosto anziani. Lanomina vitalizia comporta tuttavia unvantaggio: non è possibile essere licenziati. Ionon sono responsabile verso un elettorato eper questo posso essere provocatorio quantovoglio senza che nessuno possa trattenermi.Oggi abbiamo sentito parlare della minacciaalla libertà religiosa rappresentata dalfondamentalismo. L’argomento che vogliotrattare è la ricerca in agricoltura. Mi interessatrattare dell’opposizione alle colturegeneticamente modificate: uno dei campi dibattaglia cruciali della scienza nella lottacontro l’antiscienza. La minaccia non ècostituita solo dall'integralismo religioso, maanche dall'eco-fondamentalismo.La scienza dipende dalla critica delle idee equindi non è compatibile con l’autocrazia. Insecondo luogo, la scienza è una conoscenzasperimentale e per questo diametralmenteopposta al dogma. Terzo, la scienza è nemicadel pregiudizio, dell’ignoranza edell’intolleranza, da sempre alla base dellanegazione dei diritti umani. Razzismo,sciovinismo e repressione dei diritti delledonne si fondavano tutti su una base comune:“Non so nulla a propositodi scienza” spesso èun’affermazione fatta conorgoglioil pregiudizio e l’ignoranza relativi a certecaratteristiche attribuite a razze, nazioni e sessidiversi. Un esempio di dogma eirragionevolezza ai giorni nostri èl’atteggiamento, particolarmente dilagante inEuropa, contrario alla coltivazione di piantegeneticamente modificate. Vorrei cominciarecol parlare di quali sono i benefici e i rischi diqueste colture OGM e perché questoatteggiamento ostile verso tali colturerappresenta una minaccia alla libertà.Al di fuori dell’Europa, le colture OGM hannoun enorme successo. Oltre 125 milioni di ettarisono coltivati a OGM. I terreni coltivati a OGMstanno conoscendo un incremento superioreal 10% su base annua e prevalentemente neiPaesi in via di sviluppo. Finora queste coltureChi èLordDick TaverneFondatore diSense aboutScience;membro dellaCommissioneScienza eTecnologia,Camera deiLords, RegnoUnito.


on line www.lucacoscioni.itATTI DEI SECONDOINCONTRO DELCONGRESSOMONDIALEMimesis2010285 PP22.00 EUROAttiUno strumento contro ildogmatismo: gli atti delCongresso MondialeSono pronti gli atti del secondo incontro delCongresso Mondiale per la libertà di ricercascientifica tenuto al Parlamento europeo diBruxelles dal 5 al 7 marzo 2009. Gli atti sonodisponibili in italiano e inglese e verranno inviati apersonalità del mondo della scienza e dellapolitica, giornalisti, medici, presidenti diaccademie scientifiche oltre che a iscritti econtribuenti nazionali e internazionali e molti altri.Lo scopo non è solo presentare i risultatidell'incontro, ma anche invitare tutti a parteciparea questa sorta di "congresso permanente" per lalibertà di ricerca, contro ogni dogmatismo eoscurantismo. Per maggiori informazioni sulCongresso Mondiale www.freedomofresearch.org15hanno già portato vantaggiconsiderevoli. Oltre 11 milioni dipiccoli agricoltori coltivano oggicotone geneticamente modificato,soprattutto in India e in Cina. Essihanno incrementato notevolmente illoro reddito, proprio grazie a costiinferiori. Inoltre, non devonocomprare una gran quantità dipesticidi e la loro salute ha trattogiovamento dal fatto di non doverlispruzzare così spesso.L’idea che solo le grandimultinazionali possano trarrebeneficio dalle colture OGM è errata.Gran parte di questo sviluppo si staverificando nel Terzo Mondo. Nonsolo le colture OGM riducono lapovertà, ma migliorano anchel’ambiente, contrariamente a quantosostenuto dagli oppositori, grazieall’uso ridotto di pesticidi. È statoriscontrato anche un risparmioenergetico.In futuro assisteremo quindi a tuttauna serie di importanti evoluzioniambientali, quali piante OGMcoltivate in zone aride o su terrenisalini. Tali colture possono fornireanche immensi benefici alla salute. Ilmiglior esempio è probabilmente ilcosiddetto riso dorato, capace diridurre la <strong>def</strong>icienza di vitamina A, unadelle principali cause della cecità dimezzo milione di bambini e dellamorte di due milioni di personel’anno.Gli oppositori sostengono che vienemessa a rischio la salute umana. Tuttele accademie scientifiche nazionali delmondo hanno concluso che non esiste una minimaprova del fatto che gli OGM causino danni allepersone o all’ambiente. Gli americani mangiano cibiOGM ormai da una dozzina d’anni e non si è maiverificato neanche un caso in tribunale.Perché allora questa opposizione? E in quale misurarappresenta una minaccia alla libertà di ricerca?L’opposizione è una specie di religione, una forma dieco-fondamentalismo, perché Greenpeace e Friendsof the Earth, che ne sono i capofila, ignorano le proveper ragioni dogmatiche. Ignorano le prove della FAOe dell’OMS e utilizzano ogni mezzo per eliminare lecolture OGM.Alcuni sostengono che con le modificazionigenetiche gli scienziati vogliono giocare a fare Diocon la natura, eppure la biotecnologia è vecchia comeUn pericolo è costituito anchedall'eco-fondamentalismoil mondo. Da sempre gli agricoltori cercano dimigliorare la coltivazione di piante e colture. Equesto forse non significa interferire con la natura? InGran Bretagna, una commissione della Camera deiLord che stava occupandosi dell’argomento hachiesto al direttore di Greenpeace: “Se emergesserodelle prove a dimostrazione del fatto che le coltureOGM sono sicure, abbandonerebbe l’opposizione?”.La risposta fu “No. La nostra opposizione èinequivocabile, continua e assoluta”. È quello chesuccesse quando Galileo chiese a un rappresentantedel Papa di osservare un nuovo pianeta e ilrappresentante rispose: “Mi rifiuto di guardare unpianeta la cui esistenza è stata negata dalla miareligione”.Gli oppositori preferiscono gli allarmismi infondatialle prove che vengono fornite. Nei casi di colturedotate di un enorme potenziale di benefici, come adesempio il riso dorato, Greenpeace e Friends of theEarth hanno fatto tutto il possibile per ritardarnel’introduzione e per ostacolarne la diffusione. Essinegano, nonostante le prove, che il riso doratocomporti dei benefici.Ma in che modo tutto questo colpisce la libertà diricerca? In tre modi diversi: attraverso la distruzionedelle colture, la sovra-regolamentazione e le azionivolte a fomentare l’opinione pubblica.Per quanto riguarda la distruzione delle colture,questo fenomeno si è verificato spesso in Francia, inInghilterra, in Germania e in altri paesi. Glioppositori non si limitano alle discussioni, macredono piuttosto nell’azione. E per questo hannoobbligato gli agricoltori a non concedere più leproprie terre per condurre esperimenti. Alcuneuniversità sono state vittime di intimidazioni. Dueuniversità tedesche hanno vietato gli esperimenti sulcampo, perché alcune colture sono state danneggiatedai vandali. Il rettore di un’università ha dichiarato:“Non siamo più in grado di far fronte alla massicciaopposizione. L’Università ha una reputazione chenon possiamo rischiare di perdere”. È strano sentireche un’università riesca a mantenere la propriareputazione soltanto abbandonando la ricercaaccademica a causa di un ricatto. Questi distruttori dicolture rappresentano l'equivalente moderno dicoloro che in passato bruciavano libri o mandavanoal rogo le streghe. Distruggono le prove prima ancorache possa essere dimostrata l’esistenza di dannieffettivi.L’altro modo in cui la libertà di ricerca viene colpita sisviluppa attraverso l’eccesso di regolamentazione. Acausa dell’attività degli oppositori e del terroreseminato sulle colture OGM, le regolamentazionihanno fatto in modo che la produzione di una nuovacoltura OGM diventasse 10-20 volte più costosarispetto a una coltura equivalente, e magari inferiore,cresciuta in modo tradizionale. La regolamentazionesi basa sulla procedura e non sul prodotto, comeinvece dovrebbe essere. La procedura dimodificazione genetica, regolamentata in modomolto rigoroso, è più mirata, più rapida e piùefficiente. I risultati che ne derivano sono lasciatimeno al caso e dunque meno imprevedibili rispettoalle colture tradizionali. La maggior parte dellaselettocoltura tradizionale, atta ad ottenere dellemutazioni, viene eseguita bombardando le semenzecon raggi gamma, una procedura senz’altro piùaleatoria. Se la gente conoscesse questo metodo,probabilmente ne sarebbe spaventato. La parolaradiazione ha connotazioni particolari, sebbene leradiazioni a cui vengono sottoposte le piante sianodi fatto completamente sicure.Questa regolamentazione speciale relativa allenuove piante OGM ha reso più lungo il ciclo diproduzione di queste colture che sono diventatequindi più costose rispetto a quelle tradizionali. Ilrisultato è un oligopolio. La maggior parte delleuniversità e degli istituti di ricerca pubblicamentefinanziati non possono permettersi tempi e costisupplementari; cosa che non possono sostenereneanche le piccole società. Ecco perché, tra le altreragioni, è stata ritardata l’introduzione del risodorato. Grazie a Dio, Bill Gates ha reso noto unprogetto di 47 milioni di dollari per lo sviluppo dinuove coltivazioni di alimenti OGM in Africa.Trattandosi di OGM, temo che il primatodell’Unione Europea sia sconfortante. L’unica colturache si può commercializzare è il mais in Spagna. InFrancia il mais OGM era diventato piuttostoconosciuto tra gli agricoltori e la zona in cui venivacoltivato aumentava a un ritmo sorprendente di 5-10volte l’anno. Poi il Presidente è intervenuto pervietarne l'ulteriore sviluppo. Esiste un divieto diimportazione del mais OGM in Francia, Austria,Ungheria e Grecia, contrariamente a tutti i pareriscientifici ricevuti.L’atteggiamento ostile verso talicolture rappresenta una minacciaalla libertàConcludo dicendo che queste restrizioni minaccianoseriamente la libertà. In Europa, generalmente, non ciarrendiamo al fondamentalismo religioso edenunciamo ogni intolleranza. Però trattiamo gliattivisti di Greenpeace come eroi. Appoggiopienamente molte delle loro battaglie. Però hannoanche privato l’Africa dell’apporto della scienzaconvincendo, con risultati disastrosi, i governiafricani a preferire un’agricoltura tradizionale invecedelle ultime innovazioni scientifiche. In Europahanno di fatto vietato le colture OGM. In altri campinon prendiamo decisioni su questioni politichedando credito a allarmismi che non siano statiprovati. Nel caso degli OGM invece facciamo proprioquesto.I cinesi ormai sono leader nella ricerca e sviluppo dibiotecnologia agricola. La considerano una delletecnologie più importanti del futuro, fondamentaleper sconfiggere la fame e la povertà. Loro possonofare esperimenti, noi no. Qual è il Paese dal qualeaspettarsi l’incoraggiamento alla libertà di ricerca?L’Europa o la Cina? L’Europa è il paese in cui lalibertà viene limitata. In Cina la ricerca è libera.


AGORÀ DIGITALEwwww.agoradigitale.orgA cura di:www.agoradigitale.org/password1 2Password, il progettodiffuso sulle "libertàdigitali"Cos'èPassword? Due pagine ogni mesesu Agenda <strong>Coscioni</strong>. Per ora. Un luogoper elaborare politica per la libertà diinnovare, e per l'affermazione dei diritti civiliin Rete. Un progetto che nascedall'associazione radicale ma da questa sivuole distaccare per coinvolgere giornalisti,appassionati di tecnologie, attivisti, hacker,grafici, illustratori, scrittori. Contattateciall'indirizzopassword@agoradigitale.orgwww.agoradigitale.org/videoAgorà Digitale,l'associazione radicaleper le libertà digitaliAgoràDigitale, fondata il 6 Settembre 2009, si èoccupata in questi mesi di diritto d'autore elegalizzazione del file sharing, di software libero eformati aperti, di open data, privacy e liberoaccesso. Una lista esaustiva di attività e di fronti sucui puoi entrare in azione anche tuall'indirizzo www.agoradigitale.org/10motivi .Presidente, segretario e tesoriere dell'associazionesono, rispettivamente, Marco Cappato, <strong>Luca</strong> Nicotrae Gianpiero De Martinis. Del consiglio direttivo fannoparte anche i parlamentari radicali Marco Beltrandi,Rita Bernardini, Matteo Mecacci e Marco Perduca.16Islanda,Porto Francodell'InformazioneMentre nelmondo la libertàdi espressione èsoggetta a limitazionisempre maggiori,con l'approvazionedella IcelandicModern MediaInitiative, l'Islanda siappresta a mettereassieme in un unicopaese le migliorileggi a livellointernazionalerelativamente aprotezione dellefonti, degliinformatori, allaneutralità degliintermediari, allaprotezione dellecomunicazioni. E abandire un premiointernazionale per laLibertà di Parolarivolto a giornalisti eattivisti per i dirittiumani.Un dibattito al centro dell'attenzione grazie al caso Wikileak:http://wikileaks.org/Sito web dell'iniziativa:http://immi.is/?l=enVedi il rapporto annuale sulla stampa di Freedom House:http://www.freedomhouse.orgAnche la Commissione Europea è a caccia di soluzion:http://punto-informatico.it/2986558/PI/Commenti/intermediari-chi.aspx


www.radioradicale.it/scheda/3127183on line www.<strong>agenda</strong>coscioni.it - www.agoradigitale.orgWorkshop persuperare la censuraL'uso degli strumenti informatici pertutte le comunicazioni personali eprofessionali è ormai una necessitàassoluta. Ma cosa fare quando ènecessario comunicare informazioniestremamente riservate? Le rispostesono: formazione e tecnologia. Perquesto il Partito Radicale Nonviolento,il Progetto Winston Smith el'<strong>Associazione</strong> Agorà Digitale hannoorganizzato il workshop: "Giornalisti eDissidenti: workshop gratuito disopravvivenza informatica in zone diguerra e di censura"barcamp.org/Sharing-Data-and-Statistical-Knowledge4Barcamp su Statisticae CondivisioneIn occasione della giornatamondiale della statistica sisvolgerà a Roma presso l'Universitàla Sapienza “Sharing Data andStatisitical Knowledge”, unevento che vuole avviare unariflessione su come la Statistica el'Information Technology possanocontribuire ad innovare le modalitàdi condivisione dei dati edell’informazione statistica. Ilmodello è a BarCamp, cioè apertoall'intervento di chiunque. Bastaiscriversi sul sito.http://www.linuxday.it/523 ottobre - LinuxDay in tutta Italiaannuale giornata nazionaleL' di promozione diGNU/Linux e del software liberoin 95 città. Tutte le informazionisu http://www.linuxday.it/ . Iltema di quest'anno sarà ilsoftware libero nelle scuole. Perqualcuno l'occasione perabbandonare Windows o Mac,per altri la possibilità diapprofondire le proprieconoscenze sul mondo delsoftware libero.17FREE SPEACHCome nasce laIcelandic ModernMedia InitiativeIlcollasso finanziariodell'Islanda ha messol'opinione pubblica di fronteal ruolo centrale avuto damedia deboli e dallamancanza di trasparenza. Percambiare completamenterotta il suo parlamento haquindi deciso di creare unambiente attraente a faroperare organizzazioni distampa internazionali, gruppiper i diritti umani, startuplegate al mondo dei media.Rafforzando allo stessotempo la democraziaattraverso trasparenza elibertà di espressione. L'ideadel gruppo di parlamentariislandesi che supportal'iniziativa è quella diraccogliere tutte le migliorileggi che nel mondo tutelanola libertà di espressione in ununico disegno di legge.Agorà Digitaleaderisce allaModern MediaInitiativeAnchel'<strong>Associazione</strong>Agorà Digitale aderiscealla Icelandic Modern MediaInitiative, e nel tentativo diportare anche in Italia ladiscussione sulle proposte diiniziativa islandse harealizzato una sezione delsuo sito dove sta inserendotutta la documentazioneprodotta fino ad ora. Latrovate allapagina www.agoradigitale.org/modern-media-initiativeProteggere fonti,informatori, lecomunicazionitra le fonti e igiornalisti e gliintermediariSono molti i soggetti dadifendere per tutelare lalibertà di informazione eincentivare la trasparenza.Innanzitutto la propostaislandese vuole dareprotezione a coloro chefanno un passo in avanti perrivelare importanti materienel pubblico interesse.Comprese le lorocomunicazioni con i mediacon cui collaborano.Difendere gli editori chepubblicano informazionidalle denunce provienientida paesi che non tutelano asufficienza la libertà diespressione. E sancirenuovamente la neutralitàdegli intermediari come gliinternet service provider,rispetto ai contenuti chetransitano sulle loroinfrastrutture o piattaforme.Il premio islandeseper la Libertà di espressioneL'Islanda introdurrà un premio annuale chepromuoverà il paese stesso e i valori rappresentatidalla Icelandic Modern Media Initiative, dandoriconoscimento a coloro i quali, attraverso le loro azioni,nei precedenti 12 mesi hanno maggiormente contribuitoall'avanzamento dell'umanità attraverso atti coraggiosi dilibera espressione. È previsto che il premio sia per lo piùassegnato a giornalisti, informatori, attivisti per i dirittiumani ed editori.I Radicali cercanodi portarel'Islanda in ItaliaIl27 settembre BirgittaJonsdottir, parlamentareislandese - blogger e autricedel progetto di legge hapresentato la sua iniziativaanche in Italia assieme aldeputato radicale MatteoMecacci. È stata l'occasioneper presentare anche unabozza di mozione con glistessi obiettivi dellaproposta islandese per ilParlamento Italiano chesarà aperta allaconsultazione e aisuggerimenti dei cittadinifino agli inizi di novembree che poi sarà depositatacon l'obiettivo di avere lasua discussione nelleprossime settimane. Lapotete trovare sulsito www.matteomecacci.itLe illustrazioni sono di: Charis Tsevis


«Io, malata di sclerosi,offesa dall' Inps».Invalida già da 11 anni, devedocumentare di nuovo i requisitiper mantenere la pensione«Sono a dir poco indignata. Mi sentooffesa: sono stata oltraggiata». MariaElena Barile ce l’ha con l’Inps: l’Istitutodi previdenza in base a un decretodel maggio scorso ha avviato un pianodi verifiche nei confronti degli invalidicivili titolari di pensione sociale.E lei è una di questi invalidi: riceveuna pensione di 2<strong>50</strong> euro, con indennitàdi accompagnamento per470 euro. Piccolo particolare: il motivoper il quale già da anni le è statoriconosciuto l’assegno sociale. MariaElena, 46 anni, sposata con un medico,madre di due figli, dal 1990 - cioè18PIÙ SALUTE, MENO SANITÀda vent’anni - è affetta da sclerosimultipla e da undici anni è costrettasulla sedia a rotelle perché la malattianon perdona. La sclerosi non èguaribile ed è progressiva: attualmenteMaria Elena è paralizzata non soloalle gambe ma anche alle braccia,non vede e non sente più bene, riescea mangiare con difficoltà perché sonoinsorti problemi per la deglutizione.Tutto questo all’Inps già lo sanno,perché è documentato dalla certificazionemedica prodotta negli anni. Iltesto è neutro, pari a quello che usaper esempio l’Agenzia delle Entratequando notifica una verifica fiscale,come se un controllo su una malattiagià certificata fosse uguale ad unapossibile eventuale evasione fiscale.(La Gazz Mezzogiorno, 11/10/2010)lucacoscioni.it/node/5135572Depositati a Torinoi primi biotestamentiIniziativa della Cellula <strong>Coscioni</strong> di Torinoe dei radicali dell’“Adelaide Aglietta”Nella forma di Istanza al Sindaco i primi firmataridella delibera di iniziativa popolare per l’istituzionedel Registro Comunale dei Testamenti Biologicihanno depositato al protocollo dell’URP i propritestamenti biologici, pagando 1,03 € per i diritti disegreteria per l’autentica della firma. I primi a depositarei TB sono stati Silvio Viale, Giulio Manfredi,Igor Boni e; per delega, Claudia Pagliano che hannoin mano una copia. Per posta giungerannoquelli di Alessandro Frezzato, Diego Castagno eDomenico Massano. Il modulo dell’istanza con untesto tipo del testamento biologico sarà disponibilesul sito dell’<strong>Associazione</strong> Radicale Adelaide A-glietta ( www.associazioneaglietta.it ).lucacoscioni.it/node/5135157Gardaland non è per tuttiSe una persona down non può entrare in un parco giochiImmaginiamo la scena: è una bella giornata, un gruppo di ragazzidecide di trascorrerla in un parco giochi, quello di Gardaland.Non chiedono molto: solo di divertirsi insieme, ci sono già stati,l’hanno già fatto. Proprio perché ricordano quella bella giornata,ci sono tornati, sono sempre loro, insieme si trovano bene...Oppure immaginiamone un altra. Due genitori che decidono ditrascorrere una domenica all’aperto con il loro figliolo, e fannouna gita. Vanno anche loro nel parco giochi, anche loro ci sonogià stati, e il ragazzo era entusiasta. Perché non farlo ancora contento?Questa volta no. Gli addetti alla sicurezza dicono che nonsi può. Quel gruppo di ragazzi può entrare, tutti, meno uno. Eanche per quel che riguarda la famigliola: padre, madre, sorella,passino pure, ma il fratello lui non può passare. Perché? Il fatto ètra quei ragazzi, e in quella famiglia, ci sono persone portatricidella sindrome di Down. E loro non si possono divertire, al parcogiochi non possono entrare. Perché? Ragioni di sicurezza, vienedetto loro. Perché sopravvive, è radicato il pregiudizio una personacon la sindrome di Down sia una persona che può mettere arepentaglio la sua e l’altrui sicurezza. E allora, meglio non rischiare,e lasciarli fuori. Un abuso, una discriminazione. (MariaAntonietta Farina <strong>Coscioni</strong>, Europa 07/10/2010)lucacoscioni.it/node/5135297Stato-Regioni I COSTI SANITARISistemi sanitariregionali alla ricercadi standard federalistiCome applicare alla sanità la legge che richiede che il finanziamento deilivelli essenziali di assistenza avvenga con riferimento a benchmark dicosto e di fabbisogno? Entriamo nel dibattitoNicola C. SalernoMentre questo giornale va in stampa, ancora ilCdm non ha approvato il decreto sui costi standardnella sanità. Abbiamo ritenuto di pubblicarlocomunque come contributo al dibattito,salvo poi tornare a commentare con Nicola Salernoil testo <strong>def</strong>initivo.È in pieno svolgimento il dibattito su comeapplicare alla sanità la Legge n. 42 2009, cherichiede che il finanziamento dei livelli essenzialidi assistenza avvenga con riferimentoa benchmark di costo e di fabbisogno.Sono emerse, ormai da tempo, due “scuoledi pensiero”: quella che punta alla determinazionedi standard il più possibile a livellodi capitolo di spesa o addirittura di singolaprestazione; e quella che vede necessario distingueregli standard da adottare nei rapportiStato Regione, da quelli cui ogni Regionepuò affidarsi nei rapporti con le sueAsl e le sue Ao. Ma prima di tutto diamo u-no sguardo alla dimensione del fenomeno.Un confronto con le 5 Regioni più virtuoseNel grafico allegato, l'area azzurra rappresentala correzione di spesa aggregata correnteche ogni Regione dovrebbe compiereper uniformarsi alla spesa pro-capite per fasciadi età rilevabile nella media delle cinqueRegioni più virtuose: Emilia Romagna,Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria. I valoripuntuali della correzione (milioni diEuro/anno) sono segnalati in nero e in grassetto.Con le risorse finanziarie post correzionidi spesa, ogni Regione dovrebbe esserein grado di emulare lo stesso livello diqualità delle Regioni benchmark. Per questomotivo, nel grafico si riportano anche gliscarti (le barre amaranto, con valori in puntiper mille) dell'indicatore sintetico di qualitàdi ogni Regione, rispetto alla media degliindicatori delle cinque Regioni benchmark.Emerge un quadro chiaro, con unanetta spaccatura territoriale. Spiccano i casidi: Campania, con 1.594 milioni Euro disovraspesa e 418 per mille di gap di qualità;Calabria, con 302 milioni di Euro e 518 permille; Puglia, con 735 milioni di Euro e 438per mille; Sicilia, con 535 milioni di Euro e418 per mille; Sardegna, con 261 milioni diEuro e 378 per mille. Basilicata e Abruzzo,pur dovendo compiere aggiustamenti dispesa più contenuti (53,7 milioni di Eurola prima e 8,2 il secondo), mostrano significativigap di qualità (378 per mille la primae 328 il secondo). Nel complesso, se tuttele Regioni si uniformassero ai modelli migliori,si libererebbero risorse superiori ai 4miliardi di Euro/anno, che potrebbero esserereinvestite nella sanità.Quali standard adottare?I numeri presentati testimoniano dell’urgenzadi avviare una convergenza verso imodelli migliori. Esistono forti dubbi chetale convergenza possa essere guidata dastandard microfondati e assoluti (Euro) suicosti di singole prestazioni o di raggruppamentidi prestazioni o di capitoli di bilancio.Tra le principali criticità:• La contabilità di Asl e Ao soffre di gravicarenze;• Anche se la contabilità fosse pronta, pertradurre il costo standard in un fabbisognostandard è necessario fissare deglistandard anche sui volumi; operato a livellodi singola prestazione o di raggruppamentodi prestazioni, questo passaggiochiamerebbe in causa troppi parametri;• Al di là del grado di efficienza, le funzionidi produzione regionali possonoessere diverse. Anzi, auspicabilmente dovrebberosempre più differenziarsi e specializzarsiper tener conto della prevalenzadei bisogni espressi dalla comunità, edi vincoli/opportunità presenti sul territorio.Fissare degli standard come se lafunzione di produzione fosse unica econdivisa (a meno di un solo fattore discala), rischia di imporre inutili paletti e-sogeni in contrasto con i principi del federalismoe della sussidiarietà;• La microfondazione incontra anche criticitàper quanto riguarda la porzione delcosto standard riconducibile agli ammortamenti.Non può essere la mera attribuzionepro quota degli ammortamenticomplessivi (impostazione strettamentecontabile), perché nello standard è necessariodar conto delle scelte di investimentoottimali. E gli investimenti ottimali dipendonoanch’essi dalle caratteristicheregionali (economie di scala/scopo, popolosità,densità abitativa, fattispecie deibisogni, espressione delle preferenze,Chi èNicola C.SalernoResearchfellow delCERMdall’Ottobre2003. Laureain EconomiaPoliticaconseguitanel 1994pressol’Università“LuigiBocconi” diMilano.Master inEconomicsconseguitonel 1996pressol’UniversitàCattolica diLovanio(Belgio).Dottorato diRicerca inEconomiaPoliticaconseguitonel 1998pressol’Universitàdegli Studi diSiena.etc.), oltre che dallo status quodella infrastrutturazione;• Inoltre, la sperequazione infrastrutturaledi partenza (sia tipologiadi asset che loro qualità) incidesui rendimenti delle funzioni diproduzione e sulla qualità deglioutput. Una endogenità che nonva sottovalutata nella fissazione distandard di costo. Infrastruttureinsufficienti e vetuste possono generaresovracosti. Se gli standardnon ne tengono conto e non sonorealistici, sono a rischio di credibilitàe di enforcement.I Rapporti Stato-Regioni e il ruolodella RegioneDi fronte a queste criticità, ignorateo ampiamente sottovalutate nel dibattito,CeRM ha recentemente propostodi differenziare le regole chepresiederanno ai rapporti finanziaritra Stato e Regioni, da quelle che poiogni Regione seguirà nei rapporticon le sue Asl e con le sue Ao. Per leprime, il suggerimento è quello di u-na applicazione completa della quotacapitaria ponderata (Euro per cittadinoresidente, tenuto conto dellastruttura demografica regionale), comecriterio lineare e trasparente perripartire tra le Regioni le risorse delFondo sanitario nazionale sia di partecorrente che di parte capitale. Avalle, le Regioni potranno utilmentesviluppare sistemi di benchmarkingda cui far scaturire anche standardpuntuali con funzione di tariffa a livellodi singola prestazione. Programmazionemacro tra Stato e Regionie microfondazione della governanceall’interno della Regione ea cura della stessa Regione. Appare,questo, un proficuo bilanciamentotra l’esigenza di condividere il rispettodel vincolo di bilancio a tutti i livellidi governo/amministrazione daun lato e, dall’altro, l’obiettivo di attribuirealle Regioni una sufficientesfera di autonomia e di responsabilità.È lungo questa strada che ci siaugura che il dibattito si concretizziin tempi stretti.


on line www.lucacoscioni.itSilvio Viale,una sospensione politicaNel pomeriggio di lunedì 11 ottobre, Silvio Vialeha reso noto che la Direzione Aziendale, dopouna “probabile triangolazione tra Corso Spezia,Palazzo Lascaris e un deserto africano”, hasospeso dal servizio immediato il Dott.SilvioViale, responsabile del Servizio Unificato di IVGe noto per la tenacia con cui per un decennio siè battuto per la legalizzazione della RU486. Lasospensione di 25 giorni giunge a oltre una settimanadai fatti che l’avevano visto protagonistadi una veemente discussione con una caposaladopo che era stata già fissata la seduta dellaCommissione di Disciplina per il 2 novembreprossimo. A riguardo Silvio Viale ha rilasciato laseguente dichiarazione: “Si tratta di una porcata,un tentativo di suggerimento anticipato perla commissione disciplinare, un provvedimentoche limita il mio diritto di difesa. Su tutta lavicenda ho mantenuto uno scrupoloso segretoprofessionale e aziendale, ma non posso accattarein silenzio questa strumentalizzazione, perchéè pacifico che il contrasto riguardasse disposizionirelative a delle IVG oltre il 90° giorno, chesi svolgono in reparto e non al day hospital,dopo una settimana di tensioni conseguenti adisposizioni organizzative non mie, che eranostate percepite come ingiuste da buona parte delpersonale. Mi auguro che la mia sospensionenon abbia ripercussioni nei confronti delledonne e della messa a disposizione della RU486per tutte le indicazioni dell’AIFA. Chiedo scusaalle donne che non potò assistere in questoperiodo. Mi pare, infine curioso che chi ha decisola sospensione dichiari di volere garantire unrasserenamento del clima aziendale, che in questidieci giorni non ha affatto risentito dell’episodio,ma continua a persistere di motivazioni propriee del tutto estranee alle mie vicende. La miasospensione cautelare non era affatto obbligatoria,ma la si è voluta mettere in campo per esasperareil clima e mandare un segnale a coloroche, pur leali nei confronti delle scelte dellaDirezione, osano manifestare qualche critica.”lucacoscioni.it/node/5135157Condannatiper diffamazioneMilitia Christi condannata perdiffamazione sul caso Welby.Chiamò assassini i radicaliIl Tribunale di Roma, sezione penale, hacondannato i responsabili dell'associazioneMilitia Christi nella causa intentataper diffamazione da Marco Cappato,Segretario dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>. L'oggetto della causa riguardavale dichiarazioni rese in un comunicatostampa dell'associazione il 21 dicembre2006, il giorno successivo alla mortedi Piero Welby, nelle quali Militia Christi<strong>def</strong>iniva "assassini" e "associazioni adelinquere"l'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>,la Rosa nel Pugno e il medico MarioRiccio.lucacoscioni.it/node/513454619Regione Lazio LA PROPOSTA DI LEGGE TARZIAConsultoriconfessionaliAll'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>, se questaproposta diventasse legge, sarebbepreclusa la possibilità di accreditarsiGiulia RodanoLa proposta di Olimpia Tarzia suiconsultori è un esempio illuminantedi uno degli obiettivi delcentrodestra italiano: coprire unapolitica antisociale attraverso losbandieramento di norme tese adelimitare, influenzare, imporre perlegge le scelte etiche dei cittadini.Sin dalla prima frase della relazioneallegata alla legge, la proposta rivelala propria ‘anima’ – giacché di ratiodella norma, come vedremo, non sipuò neppure parlare. “La proposta dilegge regionale in commento” recitail testo “ri<strong>def</strong>inisce il ruolo deiconsultori familiari, non piùstrutture prioritariamente deputate afornire, in modo asettico, una seriedi servizi sanitari o parasanitari allefamiglie, bensì istituzioni vocate asostenere e promuovere la famiglia ei valori etici di cui essa è portatrice eche trovano solenne riconoscimentonella Carta costituzionale e nellaLegge Regionale 32/2001 del Lazio”.Non più servizi dunque, ma valori.Ovvio che, dopo un incipit delgenere, ogni sillaba dell’articolatodebba essere conseguente. Ilconsultorio è uno “strumento delcompito generativo”. Vi sonoammesse, per collaborare, soloassociazioni che condividono questafinalità: sicuramente non la <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong>, ad esempio. Un’altranorma, senza alcun fondamentonella legislazione italiana, riconosceil concepito quale membro dellafamiglia. Un assurdo giuridico. Il“potenziamento” dei consultori e latutela della salute della donna sonomeri alibi. Gli scopi dei firmataridella riforma Tarzia sono altri.Il primo consiste nel è finanziare conrisorse pubbliche strutture private.Non tuttavia per affermare unanormale politica di sussidiarietàregolata, affidando anche al privatofunzioni pubbliche, ma persostituire una funzione pubblica,laica e pluralista, con formazioniconfessionali. D’altra partel’impegno connotatoideologicamente, non finalizzato adaiutare scelte consapevoli, ma teso aimporre comportamento,considerati etici per legge e previstoChi èGiuliaRodanoConsigliereregionale delLazio gruppoItalia deiValorinella legge stessa. Non a caso lariforma non prevede nemmenouna minima procedura diaccreditamento che prescrivagaranzie chiare, oggettive, suirequisiti e i controlli necessari; econsente di derogare alle pocheregole oggi esistenti perl’accreditamento dei servizi sanitaridi cui i consultori fanno parte.L’altro obiettivo è ostacolarel’aborto. Alle donne che chiedonodi ricorrere all’Interruzionevolontaria di Gravidanza, non èproposto un percorso di sostegnoad una scelta libera e consapevole,bensì un vero e proprio calvariopsicologico, in cui operatoricontrollati da un comitato bioeticadovrebbero inquisire sullecondizioni e le motivazioni di ognidonna. Con la sanzione finale,imposta sia alle pazienti che aglioperatori, di dover firmare undocumento in cui si dichiaraespressamente di non aver volutoaccedere alle cosiddette alternative,peraltro del tutto fantomatiche.La legge naturalmente promettesostegni economici alla maternità.Aiuti del tutto ipotetici, ad oggi,visto che nel bilancio della RegioneLazio non ve n’è traccia. E ancheaiuti sbagliati, visto che uno deiproblemi fondamentali tornato adessere ormai la possibilità dicontinuare a lavorare, una volta chesi abbiano figli. Anzi, inassestamento di bilancio, la GiuntaPolverini ha sancito la decurtazionedi un milione e mezzo di euro delfondo sociale che finanzia iconsultori.La verità è che non c’è nessunbisogno di nuove leggi. Basterebbeleggere i dati sui consultori delLazio per capire che svolgono daanni un’opera preziosissima ericonosciuta, e che non hanno certobisogno di comitati bioetica o diinterventi ideologici. L’unica casache serve sono le risorseeconomiche, di sedi e di personale.Basterebbe affrontare il tema conun atteggiamento laico, razionaleed orientato all’interesse deicittadini, non alla tutela delleassociazioni “amiche” deiconsiglieri firmatari.


SEGNALAZIONIGrazie allaGalassia RadicaleIl mio sìad Agenda <strong>Coscioni</strong>Per la libertà del coniuge,per l’autodeterminazione.Grazie per quello chefate, ma un grazieancora maggiore aiRadicali, alla Galassiatutta e al PartitoTranspartitoTransnazionale.Sostengo volentieri l'Agenda<strong>Coscioni</strong> e spero vivamenteche lo possano fare unnumero congruo di personetale da rendere possibile ilproseguo di questaesperienza informativa.Mi iscrivo perché mia moglie, se ledovesse capitare di trovarsi in unasituazione come quella di EluanaEnglaro, chiede di essere lasciataandare, e perché sono stufo di genteche, nell'epoca dei Lumi, cerca diriportarci all'oscuro.Scrivono esottoscrivonoILJA JURKOVICB40 EuroMARCO MARCHESE30 euroMICHELE PALERMO PATERA2<strong>50</strong> euro20TERAPIA DEL DOLORE E BIOTESTAMENTONon trovanoi soldiper alleviareil doloreNon sono fortecome il bamboo,ma un essere moltofragile che si illude,credo...La mattina del 15 settembre scorso, hotrovato le seguenti parole di Sabina sulmio GuestBlog: “Ciao Severino, recentementeho conosciuto la tua "storia" e miha colpito tantissimo. Ho spulciato iltuo blog e i video, testascritti, lettere... Seiun uomo eccezionale e "ricco", forte comeil bamboo. Ti abbraccio forte e ti ringrazio,la tua "voce" nel web è come u-na melodia meravigliosa. Il canto dellabalena.”Tuttavia, proprio il giorno prima, mentrelei scriveva sul mio GuestBlog, mi erodisilluso per l'ennesima volta, e, di conseguenza,sono caduto di nuovo in unaforte depressione, ma sono molto giùanche per altri motivi. Quindi ora, comemolte altre volte in passato -soprattuttonegli ultimi tempi-, non mi sento affattoforte come il bamboo, bensì mi sento esono un essere infinitamente fragile, cheha paura di tutto e di tutti, e che vuolesolo scomparire dalla faccia della terra.E la mia “voce” nel web, che tu, cara Sabina,paragoni addirittura ad “una melodiameravigliosa”, al “canto della balena”,altro non è che una serie di scrittisu post, scritti più o meno decenti mache, non di rado, sono ispirati da una piaillusione: quella di non vivere affatto neldramma infinito della sindrome dilocked-in!Tale mia illusione, è evidente nel postprecedente: ho pensato, per alcuni giorni,che una sola persona bastasse perdarmi una assistenza completa. Eppure,nel maggio 2004, avevo descritto benela mia giornata tipo, tanto che l'hannoSATELLITE HOTBIRDSEVERINO MINGRONI*s.mingroni@<strong>agenda</strong>coscioni.itpubblicata. Sono passati più di sei anni dalmaggio 2004, e la mia giornata tipo non ècerto migliorata! Anzi. Ecco di seguito ledue variazioni principali di essa, non certopositive: mio padre morì tre mesi dopo circa,ma fece in tempo a leggere anche la pubblicazione;mia madre, invece, è per fortunaancora viva, ma con 6 anni in più -quindiha 76 primavere adesso-, e con una salutepeggiorata assai, soprattutto in questi giorni.E il fatto di non poter fare niente per lei,ma anzi di esserle di peso, mi deprimemaggiormente.Perciò, tornando alla fine alla mia infernalerealtà, sono passato da una euforia virtualead una infinita depressione che miblocca tuttora. Però, ci sono due miei amiciabruzzesi non solo virtuali -Rosella, dipendentedella mia Comunità Montana, eNicolino, responsabile Movimento Vita IndipendenteAbruzzo-, che hanno insistitoper email perché io accettassi la sommamensile della Regione per la mia assistenzagestita finalmente dallo scrivente, e perdue motivi: è vero che i soldi non sono ancorasufficienti -massimo 900 euro mensili-,ma essi mi permetteranno comunquedi avere una assistenza maggiore di adesso;e poi, è la prima volta che la Regione Abruzzofinanzia dei progetti di Vita Indipendente;quindi, in futuro non potrà che andaremeglio con finanziamenti molto più cospicui.Di conseguenza, forse accetterò i 900 euromensili massimo.Tuttavia, nella mia realtà infernale i motivi diCarlo TroiloNel novembre del 2007 CostantinoBenedetti, uno dei maggiori espertimondiali di terapia del dolore,documentava (anche attraverso Agenda <strong>Coscioni</strong>)che l’Italia è all’ultimo posto in Europanel campo delle cure palliative e dava u-na notizia drammatica: ogni anno nel nostropaese muoiono di cancro oltre 1<strong>50</strong> milamalati, e più del 70% di loro soffre doloriincoercibili per la mancanza di adeguatecure palliative. Gli stessi dati sono stati confermati,negli anni successivi, da esperti comeil senatore Marino e il dottor Riccio, medicodi Welby.Dopo molte promesse, il governo ha stanziatoqualche mese fa 1<strong>50</strong> milioni di europer il triennio 2010-2013 per potenziare lecure palliative. Lo stanziamento rientra nell’ambitodella legge sul testamento biologico,in discussione (o forse è meglio dire “arenata”)alla Camera. D’altronde, si trattavadi una misura doverosa sia per le carenze giàdepressione profonda non mancano:quando penso, come ora, che la mia unicarealtà è quella virtuale di questo computer,sono preso da una infinita angoscia; quandopenso, come ora, che la mia pessima vistae il mio pessimo udito peggiorerannocon l'avanzare della età, il mio cuore si gonfiaa dismisura, senza scoppiare purtroppo.Ma non finisce qui: sono alcuni giorni che,quando mi muovono a letto, non di radomi gira la testa; ma, ieri 1° ottobre, essa migirava un po' anche stando seduto sulla sedia,procurandomi pure nausea e scarso appetito,ed avevo stranamente la pressioneminima alta; così, durante il pranzo, ho decisodi farmi rimettere già a letto.Per tutti i motivi di cui ho in precedenzascritto -spero bene, ma non ne sono sicuro,poiché sono troppo giù-, mi chiedo: finoa quando vorrò o potrò stare al computere leggere anche stupendi messaggisu Facebook, come quello scritto il 25 settembrescorso dalla giovane Pina di soli22 anni? Tra le altre cose mi ha scritto:“non ti resta che Resistere, ancorarti contutte le tue forze alla zattera umana, a quelcordone d'amore di amici e parenti che tiaccompagnano in questa lotta e mettercelatutta per scacciare la tristezza e la disperazionee prendere a morsi questa maledettavita per darle il senso che TU vuoidarle, ora, qui, non domani, non rimandarequanto di bello e costruttivo stai facendoe ancora puoi fare per te e per gli altri.Non farti travolgere dalla depressione,fa prevalere la tua caparbietà e la tua tenacia,quella forza e quell'irriverenza che trasparedai tuoi articoli. Fa prevalere la partecombattiva che c'è in te, perchè dai messaggiche ci scambiamo, dal tuo blog, soche ci credi fermamente in questa tua battagliae, anche quando sei più triste e demotivato,non pensi minimamente ad arrenderti.Quindi sii te stesso e tieni duro.”ricordate sia perché la vergognosalegge “contro” il testamentobiologico allunga l’attesadella morte, e dunque lesofferenze, per i malati terminalie per quelli in stato vegetativo,rendendo “non rifiutabili”l’alimentazione e l’idratazioneartificiali. In questi giornisi è però scoperto che questostanziamento – benchémisero - non ha ancora trovatola necessaria copertura finanziaria.Di fronte a questa notizia avvilentesuonano ancora più incredibilile dichiarazioni rilasciatealla Camera dal ministrodell’Economia. Tremonti hadetto che l’abolizione delleprovince, prevista nel programmadel suo governo, nonè necessaria perché a conti fattiil loro costo – togliendo le attivitàe i dipendenti, che dovrebberocomunque passarealle Regioni e ai Comuni - si limitaa circa 200 milioni l’anno.Ed ha aggiunto che lo stessoragionamento vale per leauto blu, che costano “solo”poche decine di milioni.Si tratta chiaramente – ma sbalordisceugualmente - di unauscita di carattere elettoralegradita alla Lega, dato che uneconomista qualificato comeTremonti non può non sapereche l’abolizione del solo livelloelettivo delle province – in basealle stime di qualificati e-sperti e giornalisti - porterebberisparmi per circa 7 miliardil’anno. Infatti, non è correttoconsiderare solo le retribuzionidegli oltre tremila consiglierie non anche i costi, assai piùelevati, derivanti da almeno altriquattro fattori: 1) la pletoradi clienti e consulenti dei tremilaconsiglieri; 2) la eliminazione,e il conseguente risparmio,delle costose e folcloristiche“saghe”; 3) la riduzione ola graduale eliminazione (perla quota facente capo alle province)delle innumerevoli a-ziende partecipate dal complessodegli enti locali, con untotale di 38.000 consiglieri diamministrazione; 4) le ingentisomme che potrebbero derivaredalla alienazione di beniimmobili non più necessari,tra cui molte prestigiose sedidei governi provinciali.Tutte le cifre, come noto, sonodiscutibili, ma resta il fatto chegià con quei 200 milioni l’annodi cui parla Tremonti si potrebbeaddirittura quadruplicarelo stanziamento, anch’essoannuale, di <strong>50</strong> milioni l’annoper le cure palliative. Pernon parlare delle “poche decinedi milioni” per le auto blu:una frase che poteva pronunciaresolo l’ esponente di unaclasse politica che ha perso ilcontatto (e il rispetto) con larealtà del suo paese.*membro di direzione dell’<strong>Associazione</strong><strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>


on line www.lucacoscioni.itCento Eurocontro l’ipocrisiaMi iscrivo, come ogni anno, semplicementeperché voglio sostenere chi si dedica con amore eprofessionalità a portare avanti quello che oggisembra per molti (ipocritamente) assurdo,ovvero il diritto a stare bene di salute, allaricerca scientifica rivolta al miglioramento dellanostra vita, affrontando seriamente ed in modoobiettivo, tutte le questioni di ordine etico chepossono esserci.Per dar vocea chi non l’haIl mio semplicecontributo peraiutare quanti nonhanno la voce perpoter rivendicare ipropri diritti dipersone umane.Un contributo perdivulgare la scienza medicaVoglio divulgare l' Agenda <strong>Coscioni</strong>a tutti i miei conoscenti per farvedere e comprendere loro il verosenso della libertà di ricerca e discelta medica, nella speranza cheanche loro contribuiscano nelsostentamento e nella divulgazionedella associazione.DANIELE BALDI100 euroFLAVIA BIFFIS100 euroPIETRO GENTILE20 euro21SugliscaffaliA CURA DIMARIA PAMINIAccabadora: l’attualitàdi una realtà arcaicaMichelaMurgiaACCABADORAEinaudi2009166 PP18,00 EUROÈpieno di Sardegna il libro diMichela Murgia, premioCampiello all'ultima edizione. Unaregione di cui la scrittrice conoscee ama cultura e tradizioni (si vedaViaggio in Sardegna. Undicipercorsi nell'isola che non sivede, Einaudi, 2008), una terrache sembra avere un profondolegame con il volto ancestraledel mondo.Anche l'accabadora fa parte diquesta realtà arcaica. Ella (rarala versione maschile) eracolei che nelle zone rurali piùpovere della Sardegna aiutavale persone anziane e malate a compierel'ultimo passo verso la morte. Spesso l'accabadora eraanche una levatrice, che dava e toglieva la vita. L'accabadoraimmaginata e descritta dalla scrittrice di Cabras, nell'immaginariopaese di Soreni, per vivere fa la sarta. BonariaUrrai non ha potuto avere figli perché l'uomo che haamato nella sua giovinezza non è mai tornato dal fronte,né vivo né morto. Così prende in casa la piccola Maria,l'ultima figlia non desiderata di Anna Teresa Listru, e ne fala sua “figlia dell'anima”. Tzia Bonaria è una splendida figuramaterna, a dimostrazione che i legami di sangue nonsono affatto necessari per entrare in sintonia con l'universointeriore altrui. Questo rapporto consapevole e fortesi interrompe, però, quando Maria scopre il motivo delleassenze notturne della sua seconda madre e si ricomporràsolo quando l'accabadora, gravemente malata, avràbisogno della sua assistenza. Malgrado Maria si sentapronta a raccogliere l'eredità della vecchia sarta proprioper porre fine alla sua agonia, la Murgia preferisce consegnareTzia Bonaria ad una morte naturale. Finito di scriverenei mesi in cui si concludeva la vicenda di Eluana Englaro,il libro ne risente forse proprio per il tentativo dellaMurgia di attualizzare la sua accabadora facendole esigeresempre il consenso del malato al cui capezzale è stata chiamata.Quando Antonia Vargiu la chiama per occuparsi delpadre Jusepi, Bonaria Urrai maledice l'intera famiglia delvecchio poiché scopre che egli desidera ancora vivere. Le testimonianzein questo senso, in realtà, non sono molto chiare,poiché le richieste provenivano in gran parte dagli abitantidelle zone più povere e isolate della regione, per i qualil'assistenza in casa di un malato terminale poteva diventareun fardello insostenibile.Giunto alla sesta edizione in dueanni, il libro di David Servan-Schreiber fornisce informazionipreziose sui metodi naturali che sisono rivelati utili nel prevenire losviluppo delle neoplasie onel facilitarne il trattamentocon approcci convenzionali.Servan-Schreiber era unricercatore trentunennecon un brillante futuro nelleneuroscienze quandoscoprì di avere un cancro alcervello. Iniziò con ilchiedersi che cosaaccomuna le persone chesopravvivono aquesta malattia emise in campo tuttele sue competenzedi scienziato percomprendere che cosa lasconfigge e che cosa invecela alimenta. Dopo quindicianni, in cui ha lottato e vinto ilcancro, ha deciso diraccontare la sua esperienza.In parte racconto personale,in parte piano di prevenzione,il volume è un percorso versouna vita più sana che offreuna nuova visione della biologia deltumore e lancia un messaggio forte:per lottare contro questa malattiaoccorre fare appello anche allanostre difese naturali.David Servan-SchreiberANTICANCROSperling & Kupfer, 2008XVIII-308 PP19,00 EUROAcqua e cibo, due parolesemplici che rimandano auna delle emergenze chel'umanità dovrà affrontare neiprossimi anni. Due sono gliobiettivi proposti dalla comunitàscientifica: ridurre nei Paesioccidentali il consumo eccessivodi carne che sottraeall'alimentazione umanaun'enorme quantità di cereali perdestinarla agli animali daallevamento; incrementare laproduzione agricola in quantità equalità. Se il primo obiettivorichiede soprattutto uncambiamento nello stiledi vita di una parte degliabitanti del pianeta, ilsecondo rappresentauna sfida complessache la scienza ha giàaccolto. Con le piùattuali e sperimentatetecniche di ingegneriagenetica si sonoottenute piante nonsolo resistenti allascarsità di acqua e agliinsetti, ma anchearricchite di elementiimportanti per la dieta. Una nuovafrontiera che gli autori invitano ascoprire per superare i pregiudiziche ancora pesano sulle tecnichedi miglioramento genetico dellepiante.Chiara Tonelli e Umberto VeronesiACQUA E CIBO:LA RIVOLUZIONE NECESSARIASperling & Kupfer, 2010128 PP13,<strong>50</strong> EURO


DAI LETTORIL’iscrizionecome megafonoPer una consapevolevisione del mondoLa ricercacome offerta di speranzaIl mio semplicecontributo per aiutarequanti non hanno lavoce per poterrivendicare i propridiritti di personeumane.Voglio imparare a conosceremeglio me stesso e ciò chemi sta intorno con un occhiopiù consapevole e diverso ...Mi iscrivo per non dimenticare chela ricerca scientifica è una delleforme più alte di libertà. Ciconsente di capire, di agire e dicambiare il mondo senza paure,pregiudizi e ideologie. Voglio credereanche che la ricerca offra speranzaa chi soffre e dia argomenti a chi sibatte per i diritti.Scrivono esottoscrivonoFLAVIA BIFFIS100 EuroCRISTIANO BARDUCCI20 euroPAOLO PELLIZZARI100 euroLa storia di Marinella"Sapere di avere la Sla equivale a sapere diessere condannati a morte, una morte lentama sicura"Marinella Raimondi, malata di Sla da oltre vent'anni, haraccontato la sua storia in un libro edito nel 2009 daMursia, Cosa importa se non posso correre. Le abbiamoposto qualche domanda.A quarant'anni hai incontrato la Sla:come sei riuscita ad affrontarla?Sapere di avere la Sla equivale a saperedi essere condannati a morte, unamorte lenta ma sicura.Questa certezza mi ha reso consapevoledi voler allontanare il più possibileil momento dell'esecuzione della condanna,ho lottato per questo, cercandodi lavorare al massimo delle mie possibilità:ho continuato ad insegnare finoa quando ho potuto spiegare e scrivere,ho continuato ad occuparmi dellemie bambine, di mio marito, dellacasa, andavo a teatro e al cinemafacendomi sostenere, al ristorantefacendomi imboccare.Il mio atteggiamento nei confrontidella vita era diventato caparbio attaccamento,disperato desiderio di vivere.Ti <strong>def</strong>inisci un'amante della vita maaffermi: “Quando la sofferenzatoglierà ogni possibile gioia, io allorainvoco il diritto di scelta”. Comepensi che dovrebbe essere regolamentatauna fine vita dignitosa?Credo ci siano situazioni e momenti,in cui sia lecito prendere in considerazionel'ipotesi dell'eutanasia. Sonoconvinta che né medico né malatodebbano essere lasciati soli.Ci vogliono direttive, regole, leggi chepossono scaturire solo da un confrontotra le parti e tra i politici così comeè stato fatto in altri paesi.Cosa ti aspetti dal futuro?Non conosco il significato di questa parola.Che cosa condividi con i Radicali?Mobilitarsi, per quanto è possibile,per una battaglia politica non vuoldire avere uno sguardo che va oltre ilpresente?Condivido molto con i Radicali, dasempre. Mobilitarsi per raggiungere unobbiettivo politico o sociale significaguardare oltre, cosa molto difficile peri nostri politici.I Radicali sono sempre stati coerentinelle scelte politiche e nell'impegno afavore del progresso sociale.Che cosa ti indigna di più del nostrosistema sanitario?Il nostro sistema sanitario è basatonon sul paziente ma sul guadagno dell'enteospedaliero.Gli sprechi sono enormi, si vuolerisparmiare a scapito del malato e poisi spreca vergognosamente in praticheburocratiche: ci sono più burocrati cheoperatori.Questo è un fatto che mi scandalizzamoltissimo proprio perché viene studiatoa tavolino per il guadagno dipochi. Trovo vergognoso che si debbanoaspettare mesi per avere esami ediagnosi importanti, mentre se puoipagare li hai il giorno successivo; trovovergognoso che tutto funzioni in baseal danaro.Sei credente? Che cosa ne pensi delruolo che occupa la Chiesa nelnostro Paese?Non sono credente anche se ammiromoltissimo alcuni uomini dellaChiesa. Trovo inammissibili certe posizionidell'attuale Chiesa cattolica epenso che l'ingerenza della Chiesa nelnostro Stato sia eccessiva. Nessunodovrebbe permettersi di giudicare esanzionare la sofferenza altrui, tantomeno chi ha scelto come missione lacomprensione e la carità.22ISCRITTI DI SETTEMBREISCRITTIAL “PACCHETTOAREA RADICALE”Si sono iscrittiall’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong><strong>Coscioni</strong> con la formuladel “Pacchetto arearadicale” (iscrizione atutti i soggetti costituentiil Partito RadicaleNonviolento,Transnazionale eTranspartito, quota 590euro)Cesare Balsamo ,Giampiero Buonomo,Vittorio Amedeo MarinelliISCRITTI(per cui valeabbonamentoa Agenda <strong>Coscioni</strong>)Paolo Aveta 100, TullioBarni 100, LoredanaBianchi 100, RafaelCampagnolo 130,Giacomo Cellottini 120,Guido De Rosa 100,Annarita Digiorgio 20,Andrea Furcht 100,Alessio Emanuele Locchi130, Paola Maestroni100, <strong>Luca</strong> Magnoni 200,Arnaldo Orlandini 100,Paolo Pellizzari 100, LuigiPinacoli 100, Maria Riosa110, Enrico Salvatori130, Ugo Vellei 100Acconto iscrizioniGiampietro Braga 30,Valentino Iuliani 25,Riccardo Macchioni 20,Nila Orsi (Pacchetto),Christophe Sanchez(Pacchetto), IreneSantarelli 80ContributiGuido Angiolini 20,Federico Bazzi 20,Lamberto Biasi 20,Gaetano Bonacito 20,Gioacchino Bonomo2292, Gino Cannarsa20, Daniela Cascioli100, Pietro Cavallo 20,Lucio Ceccarelli 30,Antonio Coppotelli 1<strong>50</strong>,


on line www.lucacoscioni.itL’iscrizioneche mi fa stare benePerché m’iscrivo? Perché … , perché... e perché no?Verrebbe spontaneo dire. Forse perché ho avuto purtroppoprova di quanto giuste siano le battaglie dall'associazioneperseguite. Ma poi alla fine che m'importa, mi fa stare bene:-) Io ricordo ancora le parole di un certo Marco chesosteneva che l'opportunità ce l'abbiamo innanzitutto noinel dare sostegno a ciò in cui crediamo, con unarivalutazione della questua ormai in disuso. Io neapprofitto. Un abbraccio.L’esperienzache contaSono un due voltetrapiantato di rene. Lacausa dell'associazione<strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> mi sta acuore personalmente e pertutte le persone che comeme soffrono di un maleincurabilePAOLO LUIGI PONTI200 eurolettere@<strong>agenda</strong>coscioni.itPAOLO SCHIATTARELLA20 euroI lettori di Agenda <strong>Coscioni</strong> ci possono scrivereall’indirizzo lettere@<strong>agenda</strong>coscioni.itoppure a Via di Torre Argentina 76 - 00186 RomaI numeri arretrati di“Agenda <strong>Coscioni</strong>”sono liberamentescaricabili all’indirizzo:www.<strong>agenda</strong>coscioni.itCommentagli articoli sul sito!Il numero 10/2010 di“Agenda <strong>Coscioni</strong>”è stato chiusovenerdì 15 ottobre 2010.Il mensile è giuntoal suo <strong>50</strong>esimo numero.direttoreRocco BerardograficaMihai RomanciucGianluca Lucchesehanno collaboratoMarco Aurelio, MarcoCappato, Valentina Stella,Elisabetta Badolisani, MariaPamini, Carmen Sorrentino,Alessia Turchi, VeronicaCazzato, Josè De FalcoillustrazioniPaolo Cardoniprogetto graficoRoberto PavanSclerosi multipla e "cura Zamboni"Salve io ho la SM ormaidiagnosticata da 5 annifaccio interferone piùimmunosoppressore ma hofrequenti attacchi volevo saperese il dott. Zamboni continua adoperare e come si può venire acontatto con lui. Vi pregoaiutatemi se poteteG.C.Cara Giulia, sono molte le personeche ci hanno contattato per avereinformazioni sulla “cura Zamboni” esue implicazioni per la Sclerosimultipla, come saprai le aspettativedei malati sono altissime ed in partemal si conciliano con i tempi deiprotocolli scientifici per validare lescoperte che man mano vengonofatte. L’associazione <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>ha organizzato un seminario con ilProf. Zamboni per chiarire tutte leimplicazioni e lo stato dell’arte delsuo metodo. Il seminario èriascoltabile a questo link:www.radioradicale.it/scheda/312659A breve cercheremo di riportare ildibattito ed i riferimenti puntualidegli ospedali dove è in atto lasperimentazione anche nelle paginedi Agenda <strong>Coscioni</strong>.Voglia di divulgare l’AgendaVoglio divulgare l'Agenda<strong>Coscioni</strong> a tutti i miei conoscentiper far vedere e comprendere loroil vero senso della libertà diricerca e di scelta medica, nellasperanza che anche lorocontribuiscano nelsostentamento e nelladivulgazione della associazione.Come posso farlo?Pietro GentileCaro Pietro per fare quel che desiderici sono molte possibilità, puoiregalare qualche abbonamentoall’<strong>agenda</strong> (min. 20 €) a tuoi amicie conoscenti, oppure puoi richiedercipiù copie del giornale per fare unadistribuzione a mani, noi siamo atua disposizione. Contattaci!Eterologa: vogliamo sostenerele spese della coppia che hafatto ricorsoAnche noi abbiamo tentato iltutto per tutto andandoall'estero, spendendo soldi,speranze e portando con noi latristezza e la fatica di doveraffrontare un percorso giàcomplicato in Italia, ma moltopiù difficoltoso se proiettato inun paese straniero. In qualchemodo ci sentivamo soli,abbandonati da tutti. L'opinionepubblica si era permessa didecidere che io, che non potevoavere figli, non avrei potutoscegliere se arrivare all'adozioneo se poter sperare di vivere lamaternità.Le ripercussioni psicologiche edemotive sono enormi e vanno asommarsi al grande dolore per lasterilità.Questa coppia che ha deciso dilottare, apre una nuova speranza.Chiediamo se è possibilesostenerla, e in che modo.RaffaellaCara Raffaella,La tua storia, assieme a quella dimolti altri ci dà ogni giorno motivoper continuare a combattere controuna legge ingiusta che entra inmaniera violenta nelle scelte privatedelle persone.Quello che ti posso suggerire peraiutare questa coppia è di sostenernela causa iscrivendoti alla nostraassociazione o donandoci il 5 permille. E’ stato il nostro staff legalead occuparsi, gratuitamente, diquesto caso ma anche di molti altriche non arrivano all'onore dellecronache.Sul sito ed in queste pagine puoitrovare tutte le indicazioni periscriverti o fare una donazione.Se vi posso aiutare…Salve, sono venuta a conoscenzadi voi nel momento in cui misono informata per il testamentobiologico. Il vostro sito mi hadato moltissime informazionivalide e ora non smetto diseguirvi. Sarei molto felice dipoter collaborare con voi, inqualunque forma, naturalmentenon mi sto candidando per unlavoro ma anzi sostengofortemente le vostre idee e sareicontenta di poter essere utileanche io nelle vostre battaglie. Ps.Complimenti per il vostroimpegno!DianaCara Diana, siamo lieti che tu cisegua e voglia darci una mano.Giacché sei di Roma potresti venirea conoscerci di persona. Noi siamosempre qui dal lunedì al venerdì espesso anche nei finesettimana!23Antonio D'ambrosio 10,Rocco Luigi De <strong>Luca</strong> 10,Anna Maria Decina 20,Sandra Destefanis <strong>50</strong>,Massimo Emiliani <strong>50</strong>,Antonio Giusti <strong>50</strong>, LauraCarola Griner 20, PierluigiGuarisco 20, FortunatoLazzaro 25, Fausto Leonardi20, Franco Joseph Levi 5,Francesco Lucchese 1<strong>50</strong>,Chantal Lucchini 20, MatteoMainardi 100, GiuseppeMalanducco 30, DavidMarini <strong>50</strong>, Renata ElenaMirulla <strong>50</strong>, Antonella Palazzi30, Silvano Pellegrini 10,Rosanna Pressi 20, AndreaRadici 20, GiangiacomoRossi 30, Giuseppe Ruzzi4, Michelangelo Scandola<strong>50</strong>, Donatella Scaravonati10, Christian Schroeter100, Ernesto Valenti 100,Alfredo Velati 20, GiancarloVenturelli 30, VittorioZambardino 70Aumenti quotaMario Aluigi 20, Pio Ausiello25, Gianfranca Baroni 20,Rocco Berardo 210,Giannina Bronzini 20, ArrigoBulbarelli 30, Luigi Carlone20, Luigi Carlone 20,Giorgio Cusino <strong>50</strong>, Sarah DePietro 20, Patrizia Giacone1<strong>50</strong>, Pino Giannini 100,Lucia La Morticella 20,Renato Lucchesi <strong>50</strong>, MariaLaura Marceddu 20,Ermanno Morgari 20, MariaDetta Mariolina Nobili <strong>50</strong>,Stefano Poli <strong>50</strong>, AnnaCristina Pontani <strong>Coscioni</strong>300, Romano Giuseppe Sala20, Emilio Salemme 1<strong>50</strong>,Claudio Giuseppe Scaldaferri100, Enrico Stampacchia100, Giuseppe Suppa 200,Giovanni Vegetti <strong>50</strong>,Giovanni Vegetti <strong>50</strong>, EttoreVernazza 20Aumenti quota contributiRuggero Arnaboldi 5, VandaBaratta 30, GiovanniBattagliarini 20, FrancescoBaudi 20, Giorgio Bonucci100, Valerio Broggini 30,Orietta Bruno 30, Pier LuigiCamparini 20, AimoneCarnicelli 10, Paolo Ceredi10, Valeria Cevolani 5,Stefano Costa 25, CarloMaria Crema 15, FrancescoDe Liberato 10, Piero DePaolis <strong>50</strong>, Pierluigi Di Pisa15, Pierluigi Di Pisa 20,Valerio Di Porto 15,Gianfranco Franchetto 20,Giancarlo Gamberoni 10,Aldo Gelmi 30, GiuseppeRiccardo Graffeo 20,Giovina Grasso 20, ArmandoIsolda 5, Giancarlo Lazzarino20, Eliana Liotta 10, <strong>Luca</strong>Lombini 2, Anna PaolaManconi 5, PlinioMarchesini 20, LuigiMarinaccio 20, RiccardoMigliorini <strong>50</strong>, OresteNarmucci 20, Fausta NenciniFravolini 10, ValterNocciolini 6, Amelia Paparini20, Sandra Passalacqua20, Giuseppe Paudice 15,5,Paolo Ramat <strong>50</strong>, MarioRizzotto 10, Ugo Romano170, Egidio Salerno 9,Luciana Scardia 20, FabrizioScatena 20, ElisabettaServadio 25, AlessandroSilvestri 10, MarcoSommariva 20, FrancescoTumminello 10, RaffaeleVillanova 20


Le nuove tecnologie informatiche usano questa immagine-codice (QrCode) per farla fotografare (con i cellulari collegatia internet) e far accedere a un link visibile solo a chi dispone di tale immagine. Questo link, noi, non vogliamonasconderlo. Divulgalo quanto puoi! :-)CON CARTA DI CREDITOsu www.lucacoscioni.it/contributooppure telefonando allo 06 68979.286CON CONTO CORRENTE POSTALEn. 41025677 intestato a<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>Via di Torre Argentina n. 76cap 00186, RomaCON BONIFICO BANCARIOintestato a <strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> pressola Banca di Credito Cooperativo di Roma ag. 21IBAN:IT79E0832703221000000002549BIC: ROMAITRRLE QUOTE DI ISCRIZIONESocio ordinario almeno 100 euroSocio sostenitore almeno 200 euroSocio under 25 almeno 20 eurowww.lucacoscioni.it/contributo

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