inform 02 2010 - UIL SGK
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<strong>UIL</strong> <strong>SGK</strong><br />
Come diceva Luigi Einaudi,<br />
bisogna conoscere<br />
per decidere.<br />
DIRITTI E DOVERI<br />
DEI CITTADINI<br />
Art. 105<br />
Spettano al Consiglio superiore della<br />
magistratura, secondo le norme<br />
dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni,<br />
le assegnazioni ed i trasferimenti,<br />
le promozioni e i provvedimenti<br />
disciplinari nei riguardi dei<br />
magistrati.<br />
Affidarsi ad una corretta analisi dei<br />
dati per fronteggiare l’attuale crisi<br />
economica e per progettare lo sviluppo<br />
del sistema Italia.<br />
Primo dato: l’evasione fiscale.<br />
In questi giorni sia il Corriere della Sera<br />
che Il sole 24 ore hanno segnalato che<br />
il PIL frena e l’evasione fiscale aumenta:<br />
l’ economia sommersa è stimata<br />
intorno al 20% del Prodotto interno<br />
lordo.<br />
Al fisco, quindi a noi tutti, mancano più<br />
di 100 miliardi di entrate, l’equivalente<br />
di più di quattro volte, il valore dell’imminente<br />
manovra finanziaria che prevederebbe<br />
tagli alla spesa, economie<br />
sul pubblico impiego, possibili interventi<br />
sulle pensioni.<br />
La Corte dei Conti, solo pochi giorni<br />
fa, segnalava, che al di là delle dichiarazioni,<br />
l’interesse mostrato dalla<br />
politica alla lotta all’evasione fiscale<br />
non abbia corrisposto una sensibilità<br />
altrettanto elevata, per il versante della<br />
relativa conoscenza del fenomeno<br />
e dei risultati prodotto dall’azione di<br />
contrasto.<br />
Cimentarsi nella conoscenza della distribuzione<br />
territoriale dell’evasione,<br />
come ad esempio ha fatto Luca Ricolfi,<br />
docente di Analisi dei dati all’università<br />
di Torino, ci porterebbe a conoscere il<br />
tasso di “intensità dell’evasione”: vale<br />
a dire scoprire che gli estremi sono la<br />
Lombardia con un’evasione fiscale al<br />
12,5% e la Calabria con l’85%. E in<br />
questo contesto quale efficacia avrà il<br />
tanto atteso federalismo fiscale ?<br />
Inoltre 20 milioni di contribuenti nel<br />
2009 hanno dichiarato redditi inferiori<br />
ai 15.000 €, quasi una società su due<br />
dichiara un bilancio in rosso e l’imposta<br />
meno evasa è l’Irpef grazie ai lavoratori<br />
dipendenti e pensionati.<br />
Secondo dato: il tasso di fecondità<br />
Pochi bambini e molti anziani: perché ?<br />
Per assicurare ad una popolazione la<br />
possibilità di riprodursi mantenendo<br />
costante il proprio numero di abitanti<br />
ogni donna dovrebbe avere 2,1 figli.<br />
Ebbene il tasso di fecondità dei Paesi<br />
dell’Europa meridionale, Italia compresa,<br />
è di 1,3. Vale a dire che ogni 100<br />
coppie (100 uomini e 100 donne) nascono<br />
130 bambini; con questo trend<br />
entro la fine del secolo avremo una riduzione<br />
di tre quarti della popolazione.<br />
Con conseguente invecchiamento<br />
della popolazione e un aumento della<br />
domanda di sostegno a favore degli<br />
anziani non autosufficienti. Non solo<br />
aumenteranno anche le spese sanitarie.<br />
Terzo dato: la scuola<br />
In questi giorni la Fondazione Agnelli ha<br />
presentato il rapporto <strong>2010</strong> sulla scuola<br />
in Italia.<br />
In esso si sottolinea che per ridurre i<br />
profondi divari territoriali della scuola<br />
italiana è necessario perseguire in primo<br />
luogo due obiettivi: migliorare i livelli<br />
di apprendimento degli studenti in<br />
tutto il Paese, in particolare, di coloro<br />
che oggi si situano sotto la soglia minima<br />
delle competenze definita a livello<br />
internazionale (in alcune regioni del<br />
Sud superano il 30%), contrastare il<br />
fenomeno dell’abbandono scolastico<br />
(il 20% non raggiunge un diploma di<br />
secondaria superiore), che pone l’Italia<br />
fuori dalla norma europea. Con la<br />
consapevolezza, fondata su risultati di<br />
ricerca, che questi obiettivi non contrastano<br />
con la ricerca dell’eccellenza. Al<br />
contrario, qualità ed equità della scuola<br />
oggi possono e devono procedere insieme.<br />
Viene inoltre sottolineato che l’abbandono<br />
dopo l’obbligo è la piaga del sistema<br />
scolastico italiano. Il 20 per cento<br />
dei ragazzi che oggi hanno tra i 20 e<br />
i 24 anni non ha completato la secondaria<br />
superiore. Uno su cinque, dunque.<br />
«Una vergogna, un dato che pone<br />
il nostro paese al di fuori di ogni norma<br />
europea», commenta Andrea Gavosto,<br />
direttore della Fondazione Agnelli.<br />
Il 50 per cento di questi ragazzi non ha<br />
neppure avviato un ciclo di studi dopo<br />
le medie, l’altra metà, invece, l’ha iniziato<br />
ma interrotto. Con quale futuro ?<br />
Chi pagherà ? Che fare ?<br />
Due domande a cui noi tutti dobbiamo<br />
rispondere con un vero progetto partecipato<br />
per il futuro del nostro Paese,<br />
affrontando senza paura le vere sfide<br />
prioritarie per il suo rilancio: una scuola<br />
rinnovata ed affidabile per investire sui<br />
nostri figli, un fisco equo con una evasione<br />
fiscale efficacemente contrastata,<br />
un integrazione reale dei nuovi cittadini,<br />
un welfare rinnovato, più giusto,<br />
più equo, più sostenibile che mantenga<br />
la cabina di regia pubblica.<br />
Infine ma non ultima un’<strong>inform</strong>azione<br />
ufficiale pubblica attenta, puntuale e<br />
indipendente, perché parafrasando<br />
Nietzsche: esistono i fatti e non solo le<br />
interpretazioni dei fatti. Sta a noi tutti<br />
impegnarci a conoscerli per essere più<br />
consapevoli nel nostro quotidiano agire:<br />
il cambiamento è possibile ma dipende<br />
da ciascuno di noi.<br />
Gianni Frezzato<br />
gianni.frezzato@uilaltoadige.it<br />
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