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inform 02 2010 - UIL SGK

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<strong>UIL</strong> <strong>SGK</strong><br />

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE<br />

DELL’ACQUA E DEI SERVIZI<br />

SOCIALI DI BASE IN ITALIA!<br />

Firmiamo in tanti per i tre referendum del Forum<br />

dei Movimenti per l’acqua, bene comune<br />

A Roma il Governo di Centrodestra<br />

ha con un atto di preoccupante arroganza<br />

(richiesta di fiducia ed esclusione<br />

di qualsiasi dibattito parlamentare)<br />

approvato la liberalizzazione ed<br />

apertura al mercato e profitto del<br />

servizio di fornitura dell’acqua potabile<br />

dall’anno 2011!<br />

Con ciò è stato realizzato, anzi anticipato<br />

nei termini più nefasti un disegno neoliberista<br />

europeo se non anche mondiale<br />

a favore delle grandi multinazionali economiche,<br />

che tenderanno anche con<br />

i più svariati servizi sociali di base realizzare<br />

il loro profitto. E questo in tempi<br />

terribili dopo la crisi finanziaria mondiale<br />

partita nell’autunno 2008, che si è riversata<br />

negli ultimi tempi sempre di più<br />

anche sull’economia reale portando un<br />

forte aumento di disoccupazione, e con<br />

ciò gravi problemi sociali per larghe parti<br />

della popolazione meno abbiente.<br />

Come si ricorderanno i lettori e le lettrici<br />

della nostra rivista Uil-Sgk Inform, abbiamo<br />

nel recente passato già parlato<br />

della proposta di direttiva europea dei<br />

servizi interni, la ex Bolkestein, la quale<br />

rischiava di introdurre nell’Unione Europea<br />

allargata con il principio del paese di<br />

provenienza un dumping sociale senza<br />

limiti negli standard salariali e lavorativi.<br />

Contro queste “derive” sia il movimento<br />

operaio e sindacale europeo, la CES-<br />

EGB-ETUC, ma anche i movimenti di<br />

società civile critica hanno protestato efficacemente,<br />

realizzando in prima lettura<br />

al Parlamento Europeo una salvaguardia<br />

degli standard contrattuali e sociali<br />

secondo le norme previste nel paese di<br />

svolgimento dei servizi, prevedendo però<br />

nel futuro l’apertura al mercato e profitto<br />

dei servizi sociali di base. Questa seconda<br />

parte della futura direttiva servizi<br />

interni europei, che dovrà in seconda e<br />

definitiva lettura tornare al Parlamento<br />

Europeo nel <strong>2010</strong> o nel 2011, necessita<br />

di essere migliorata, escludendo anche<br />

nel futuro in Europa in questo campo la<br />

liberalizzazione e privatizzazione.<br />

Al livello mondiale, in sede Organizzazione<br />

Mondiale del Commercio (WTO-<br />

OMC-WHO) pure si sta da tempo discutendo<br />

dell’accordo generale del<br />

commercio e dei servizi, il fortemente criticato<br />

G.A.T.S., che tenderebbe ad aprire<br />

al mercato ed al profitto oltre 160 tipi<br />

di servizi, anche finora pubblici e sociali.<br />

Questo nell’interesse neoliberale evidente<br />

delle grandi imprese multinazionali<br />

e del grande capitale finanziario, per le<br />

quali si deve realizzare in futuro sempre<br />

meno Stato e più mercato e profitto.<br />

E questo in tempi, dove la crisi finanziaria<br />

mondiale, partita dagli Stati Uniti d’America,<br />

ha sempre più aumentato i problemi<br />

nell’economia reale ed in tutti i territori<br />

regionali. Nell’Europa allargata dei 27<br />

stati, solo a partire dal settembre 2008<br />

fino a novembre 2009 la disoccupazione<br />

è salita di quasi 6 milioni di persone,<br />

raggiungendo quasi 23 milioni di uomini<br />

e donne senza lavoro e passando così<br />

in media dal 7,1% al 9,8%. In questi dati<br />

preoccupa soprattutto lo sbalzo molto<br />

maggiore della disoccupazione giovanile<br />

(fino ai 25 anni d’età), che in questo stesso<br />

breve periodo è passata dal 15,8% ad<br />

oltre il 20%, ed attesta la disoccupazione<br />

giovanile ad una quota più che doppia di<br />

quella generale.<br />

Ci chiediamo infine, giustamente, chi in<br />

questa crisi globale ha fatto i grandi salvataggi<br />

di alcune grandi banche ed imprese<br />

multinazionali, se non gli Stati con<br />

le nostre tasse pagate? Penso che sia<br />

venuto il momento, per dire un deciso<br />

no a questa sempre più spinta privatizzazione,<br />

avvallata da una politica miope,<br />

che sempre più risponde ai grandi gruppi<br />

d’interesse economici e molto meno ai<br />

cittadini ed alle cittadine, che dovrebbero<br />

essere quelli unici soggetti da considerare,<br />

se si parla di gestione oculata e parsimoniosa<br />

del Bene Comune.<br />

Proprio a questo fine rivolgiamo un pressante<br />

appello a tutti i Comuni, le Comunità<br />

comprensoriali e la Provincia, affinché<br />

si deliberi senza se e senza ma contro<br />

Art. 106<br />

Le nomine dei magistrati hanno luogo<br />

per concorso.<br />

La legge sull’ordinamento giudiziario<br />

può ammettere la nomina, anche<br />

elettiva, di magistrati onorari per<br />

tutte le funzioni attribuite a giudici<br />

singoli.<br />

Su designazione del Consiglio superiore<br />

della magistratura possono<br />

essere chiamati all’ufficio di consiglieri<br />

di cassazione, per meriti insigni,<br />

professori ordinari di università<br />

in materie giuridiche e avvocati che<br />

abbiano quindici anni di esercizio e<br />

siano iscritti negli albi speciali per le<br />

giurisdizioni superiori.<br />

queste insensate liberalizzazioni - privatizzazioni<br />

del Governo di Centrodestra<br />

centrale, e ci si faccia sentire con ciò<br />

ad alta voce ed in tutte le occasioni, anche<br />

nei media ma anche nelle istituzioni<br />

pubbliche, come la Conferenza Stato-<br />

Regioni!<br />

Considerando di fare parte anche della<br />

società civile critica organizzata, alleghiamo<br />

qui sotto degli indirizzi di possibili<br />

petizioni <strong>inform</strong>atiche sia europee<br />

che italiane, con le quali reclamiamo di<br />

voler difendere il prezioso sistema sociale<br />

europeo acquisito, perchè è questo che<br />

ha garantito una forte coesione sociale e<br />

pace in Europa!<br />

E partecipiamo in tanti/e alla raccolta firme<br />

sui tre quesiti referendari del Forum<br />

dei Movimenti per l’acqua, bene comune,<br />

partita dal 24 aprile <strong>2010</strong> con forte<br />

slancio ed oltre 100.000 firme raccolte<br />

il primo fine settimana in tutto il paese,<br />

passando entro la fine di giugno <strong>2010</strong><br />

al proprio Comune di residenza, dove<br />

ci saranno i tre moduli per i referendum<br />

abrogativi alla privatizzazione dei servizi<br />

idrici integrati.<br />

Christian Troger<br />

christian.troger@uilaltoadige.it<br />

Petizione europea<br />

per la salvaguardia dei servizi<br />

sociali di base pubblici in Europa:<br />

www.petitionpublicservice.eu/de<br />

Petizioni italiane:<br />

www.bancaetica.it/News<br />

www.acquabenecomune.org<br />

www.lapropostadisezano.it<br />

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