IL NOTIZIARIO - Comune di Bienno
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mamma impaurita che le chiese:<br />
“Cosa fate?... Cosa volete?”...<br />
La brutta strega, fissando la bimba,<br />
che si svegliò spaventata con<br />
un occhio in cui c’era il riverbero<br />
delle fiamme d’inferno rispose:<br />
“Voglio… voglio questa bambina!”.<br />
“Cosa <strong>di</strong>te?...” – urlò la<br />
<strong>di</strong>sperata mamma… e allungò<br />
il braccio per afferrare l’infausta<br />
megera… ma questa, con<br />
un salto fu alla porta… la donna<br />
la rincorse… ma la strega<br />
era scomparsa… non si vedeva<br />
che fioccare, fioccare… La bimba<br />
vagiva e ripeteva: ”mamma,<br />
mamma”. La donna era desolata…<br />
Provavano a confortarla, ma<br />
la voce <strong>di</strong> tutti rivelava un misterioso<br />
terrore. Coprì <strong>di</strong> baci la sua<br />
piccina, se la strinse al seno…<br />
piangevano tutti… Ma quel giorno<br />
non successe nulla; fu il terzo<br />
giorno che accadde l’irreparabile.<br />
Nel pomeriggio la neve s’era<br />
fatta alta; non si poteva neppure<br />
uscire per andare alla fontana;<br />
la stalla era deserta; vi era<br />
solo la giovane donna con la sua<br />
bambina. Fu un momento che la<br />
bambina dormiva. Tutto era quieto,<br />
e la donna salì sopra in casa<br />
a prendere qualche cosa... Così<br />
non sentì il passo lento e sospettoso<br />
che si rendeva sordo nella<br />
neve soffice <strong>di</strong> un vecchio lupo<br />
che, spinto dalla fame, era uscito<br />
dai boschi, aveva girato in cerca<br />
<strong>di</strong> preda sul limitare del villaggio;<br />
era entrato nel cortile, e cercava<br />
un uscio che fosse incusto<strong>di</strong>to… si<br />
era avvicinato all’uscio della nostra<br />
stalla… l’uscio cedette… il resto<br />
lo potete immaginare.<br />
La bestia famelica annusò la<br />
cuna…sentì il tepore che usciva<br />
dall’angioletto addormentato…<br />
azzannò con denti i panni che<br />
avvolgevano il corpicino, e… fuggì.<br />
La donna sopra sente che le<br />
mucche nella stalla sembravano<br />
impazzire.<br />
Muggiti orren<strong>di</strong>, strappi alle catene,<br />
tentativi <strong>di</strong> fuggire.<br />
Con l’esaltazione che dà il terrore<br />
la donna si precipitò nella stalla,<br />
e scoperse l’orribile trage<strong>di</strong>a. Rincorse<br />
urlando la belva che portava<br />
via la sua bambina. Cadde…<br />
si rialzò… continuò la corsa… gridava<br />
al cielo e alla terra: “…La<br />
mia bambina… la mia bambina!...”;<br />
ricadde… era morta.<br />
E la bambina?...”<br />
Questa è dunque la leggenda<br />
del cortile dei lupi, una storia popolare<br />
che, magari, le recenti<br />
abbondanti nevicate possono<br />
avere rievocato.<br />
La Redazione<br />
Cultura<br />
e Turismo<br />
<strong>IL</strong> <strong>NOTIZIARIO</strong><br />
Pagina aperta su <strong>Bienno</strong><br />
I lupi - <strong>di</strong>segno eseguito dall’Arch. Fabio Vielmi<br />
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