ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Aspetti economici ... - Ijph.it
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IJPH - Year 8, Volume 7, Number 3, Suppl. 2, 2010<br />
I T A L I A N J O U R N A L O F P U B L I C H E A L T H<br />
tal propos<strong>it</strong>o, si può notare come nel caso<br />
del regime LV5FU2 si registrino elevati costi<br />
di somministrazione causati in gran parte<br />
dall’impianto del catetere venoso e dalla<br />
necess<strong>it</strong>à di vis<strong>it</strong>e ambulatoriali più frequenti<br />
dovute alla maggiore compless<strong>it</strong>à del protocollo<br />
(17%); al contrario, i test diagnostici non<br />
rappresentano un rilevante driver di costo (1%).<br />
Tra i cinque regimi di cui sopra, il più<br />
costoso risulta essere FOLFOX-4 che comporta<br />
un maggior impiego di risorse; in particolare, i<br />
costi relativi alla somministrazione del farmaco<br />
assorbono il 90% del totale dei costi mentre i costi<br />
relativi alle prestazioni mediche, all’impianto<br />
del catetere venoso e ai test diagnostici pesano<br />
rispettivamente il 6%, il 3,5% e lo 0,5% sul totale<br />
dei costi.<br />
Lo studio dimostra inoltre come il regime<br />
XELOX riduca leggermente i costi rispetto al<br />
regime 5-FU/LV. In mer<strong>it</strong>o ai costi correlati<br />
alla gestione degli eventi avversi, va osservato<br />
che i costi risultano notevolmente inferiori<br />
per il regime LV5FU2 e per la capec<strong>it</strong>abina in<br />
monoterapia rispetto ai regimi Mayo, FOLFOX<br />
e XELOX.<br />
L’analisi di sens<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à ha confermato come i<br />
regimi Mayo e LV5FU2 siano le alternative meno<br />
costose rispetto agli altri tre regimi analizzati,<br />
mentre il regime XELOX e FOLFOX-4 risultano<br />
essere equamente costosi.<br />
L’analisi di sens<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à dimostra inoltre che il<br />
costo dei regimi contenenti l’oxaliplatino tende<br />
a ridursi se i pazienti sono trattati in regime<br />
ambulatoriale.<br />
1.3 Valore economico di capec<strong>it</strong>abina +<br />
oxaliplatino<br />
A conclusione di questa prima parte<br />
del cap<strong>it</strong>olo si riportano, in Tabella 7, le<br />
caratteristiche dei lavori presi in considerazione<br />
con una sintesi dei relativi risultati.<br />
2. Valutazione della qual<strong>it</strong>à degli studi<br />
Dopo un’attenta revisione degli studi passati<br />
in rassegna nel precedente paragrafo, è<br />
stata condotta una valutazione della qual<strong>it</strong>à<br />
degli studi r<strong>it</strong>enuti idonei alla stessa. Per la<br />
valutazione della qual<strong>it</strong>à è stata impiegata la BMJ<br />
referees’ checklist realizzata da Drummond et<br />
al. nel 1997. La checklist si compone di 35 <strong>it</strong>em<br />
suddivisi in tre sezioni: disegno dello studio (7<br />
<strong>it</strong>em), raccolta dei dati (14 <strong>it</strong>em) ed analisi ed<br />
interpretazione dei dati (14 <strong>it</strong>em). A ogni <strong>it</strong>em<br />
è stato attribu<strong>it</strong>o un punteggio compreso tra 0<br />
e 4 in relazione alla rilevanza dei dati, sulla base<br />
della ponderazione di La Torre e colleghi [2].<br />
2.1. Metodologia di analisi<br />
Dei cinque studi precedentemente riportati,<br />
sono stati inser<strong>it</strong>i all’interno della valutazione<br />
della qual<strong>it</strong>à esclusivamente le valutazioni<br />
economiche complete. Quindi si è provveduto<br />
ad analizzare gli studi e a reperire i dati<br />
necessari alla valutazione della qual<strong>it</strong>à delle<br />
stesse. Dopo aver dato una risposta a tutti<br />
gli <strong>it</strong>em presenti nella checklist, sono stati<br />
attribu<strong>it</strong>i gli scores sulla base della pesatura<br />
effettuata [2] (Tabella 8).<br />
2.2. Risultati della valutazione di qual<strong>it</strong>à<br />
Gli articoli considerati nell’amb<strong>it</strong>o della<br />
valutazione di qual<strong>it</strong>à sono risultati in tutto 3<br />
[17-19]. Nei lavori presi in considerazione, è<br />
chiaramente dichiarato l’oggetto della ricerca<br />
(<strong>it</strong>em 1), l’importanza economica della ricerca<br />
(<strong>it</strong>em 2), la tipologia di analisi economica (<strong>it</strong>em<br />
6) e la prospettiva da cui è stata condotta la<br />
valutazione (<strong>it</strong>em 3). Nelle tre valutazioni,<br />
sono inoltre chiaramente descr<strong>it</strong>te le alternative<br />
(<strong>it</strong>em 5) e il loro razionale (<strong>it</strong>em 4), vengono<br />
indicati gli outcome primari della valutazione<br />
economica (<strong>it</strong>em 11), l’origine dei dati di<br />
efficacia utilizzati (<strong>it</strong>em 8), la valuta e la data<br />
dei prezzi (<strong>it</strong>em 18), l’analisi di sens<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à (<strong>it</strong>em<br />
27) Occorre evidenziare come, negli studi<br />
analizzati, le conclusioni riflettano i risultati dei<br />
lavori (<strong>it</strong>em 34), non tralasciando la descrizione<br />
dettagliata dei lim<strong>it</strong>i che potrebbero inficiare i<br />
risultati (<strong>it</strong>em 35), fornendo così un’adeguata<br />
risposta all’obiettivo iniziale dello studio (<strong>it</strong>em<br />
33). Va inoltre considerato che, nonostante i<br />
risultati non siano stati scontati (<strong>it</strong>em 23), due<br />
lavori forniscono [18, 19] una valida spiegazione<br />
(<strong>it</strong>em 25) mentre lo studio di Lopatriello et al.<br />
[17] non ne riporta alcuna .<br />
Tra le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à riscontrate, emerge come<br />
solo uno dei due studi [19] si soffermi sulla<br />
descrizione dei dettagli dei soggetti da cui<br />
derivano le diverse valutazioni (<strong>it</strong>em 13),<br />
esclusivamente una valutazione [19] presenti i<br />
risultati in forma aggregata e disaggregata (<strong>it</strong>em<br />
32) e riporti i dettagli dei modelli <strong>economici</strong><br />
impiegati (<strong>it</strong>em 20). Solo in due dei tre lavori<br />
[18,19] le risorse e i relativi costi sono stati<br />
riportati separatamente (<strong>it</strong>em 16) ed è stato<br />
descr<strong>it</strong>to il metodo segu<strong>it</strong>o per la loro stima<br />
(<strong>it</strong>em 17); viene riportato il range di variazione<br />
dei parametri (<strong>it</strong>em 29), le alternative impiegate<br />
nei modelli e l’analisi incrementale. Tuttavia,<br />
deve essere precisato che il lavoro di Lopatriello<br />
et al. [17], essendo un’analisi di minimizzazione<br />
dei costi, non riporta né un’analisi incrementale<br />
né gli outcome in forma aggregata e disaggregata<br />
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