Disegno di legge A.S. n. 1373 - Esternalizzazioni
Disegno di legge A.S. n. 1373 - Esternalizzazioni
Disegno di legge A.S. n. 1373 - Esternalizzazioni
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Dossier n. 100<br />
a) lo statuto della società non deve consentire che una quota del capitale<br />
sociale, anche minoritaria, possa essere alienata a soggetti privati (come riba<strong>di</strong>to<br />
anche da ultimo dal Consiglio <strong>di</strong> Stato, sez. V, 3 febbraio 2009, n. 591 2 );<br />
b) il consiglio <strong>di</strong> amministrazione della società non deve avere rilevanti poteri<br />
gestionali e l’ente pubblico controllante deve poter esercitare poteri maggiori<br />
rispetto a quelli che il <strong>di</strong>ritto societario riconosce normalmente alla maggioranza<br />
sociale;<br />
c) l’impresa non deve aver acquisito una vocazione commerciale che renda<br />
precario il controllo dell’ente pubblico;<br />
d) le decisioni più importanti devono essere sottoposte al vaglio preventivo<br />
dell’ente affidante.<br />
Il medesimo giu<strong>di</strong>ce, nel parere n. 456/2007 reso dalla seconda sezione, ha<br />
chiaramente <strong>di</strong>stinto l'affidamento in house dal modello organizzativo della<br />
società mista 3 , consistente nell'in<strong>di</strong>viduare (con gara) un socio privato operativo<br />
che concorre materialmente allo svolgimento del servizio. Inoltre, il Consiglio <strong>di</strong><br />
Stato ha ricordato che è astrattamente configurabile un "controllo analogo" anche<br />
nel caso in cui la partecipazione azionaria dell'ente pubblico non sia <strong>di</strong>retta ma<br />
in<strong>di</strong>retta, vale a <strong>di</strong>re tramite una società per azioni capogruppo interamente<br />
posseduta dal medesimo ente.<br />
Recentemente, la Corte costituzionale (sentenza 23 <strong>di</strong>cembre 2008, n. 439) ha<br />
inoltre riba<strong>di</strong>to che «è necessario che il soggetto beneficiario dell'affidamento<br />
destini la propria attività "principalmente" a favore dell'ente» 4 , e che siffatta<br />
prevalenza deve essere valutata non solo in termini quantitativi (ad esempio, in<br />
base al fatturato realizzato) ma anche in termini qualitativi (quali l'ampliamento<br />
dell'oggetto sociale o l'espansione territoriale).<br />
Alla luce <strong>di</strong> quanto appena sintetizzato, si può concludere 5 che l'affidamento<br />
in house, da parte <strong>di</strong> un'amministrazione pubblica ed in favore <strong>di</strong> una società <strong>di</strong><br />
capitali, è legittimo laddove ricorrano le seguenti con<strong>di</strong>zioni (cumulative e non<br />
alternative):<br />
- partecipazione pubblica totalitaria, e ince<strong>di</strong>bilità delle quote societarie a<br />
soggetti privati;<br />
- potere <strong>di</strong> influenza decisionale in capo all'ente pubblico;<br />
2 Nella citata decisione si <strong>legge</strong>: «la proprietà pubblica della totalità del capitale sociale non solo<br />
deve permanere per tutta la durata del rapporto ma deve anche essere garantita da appositi e stabili<br />
strumenti giuri<strong>di</strong>ci, quali il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>bilità delle azioni posto ad opera dello statuto».<br />
3 Più in generale, sulle forme <strong>di</strong> collaborazione tra pubblico e privato, si segnalano:<br />
- il Libro verde della Commissione delle Comunità europee relativo ai partenariati pubblico <br />
privati ed al <strong>di</strong>ritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni (COM-2004, n. 327 del<br />
30 aprile 2004);<br />
- la comunicazione interpretativa della stessa Commissione sull'applicazione del <strong>di</strong>ritto<br />
comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni ai partenariati pubblico-privati<br />
istituzionalizzati (PPPI), c(2007)6661 del 5 febbraio 2008.<br />
4 In precedenza, cfr. già la sentenza della Corte <strong>di</strong> giustizia delle Comunità europee 11 maggio 2006,<br />
nella causa C-340/04 (cd. sentenza 'Carbotermo').<br />
5 Cfr., per un quadro <strong>di</strong> sintesi, R. GAROFOLI - G. FERRARI, Manuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto amministrativo,<br />
Nel<strong>di</strong>ritto, 2008, in particolare, pp. 151-163.<br />
12