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PROBLEMI E PROSPETTIVE<br />
NELL'ATTIVITÀ DEI SERVIZI<br />
I RISULTATI<br />
DI UNA RICERCA<br />
(la parte)<br />
Nell'ultimo numero della rivista, C.<br />
Frigeri ha commentato le proposte per<br />
il settore della prevenzione, contenute<br />
nell'ennesima bozza di piano sanitario<br />
nazionale ima a che servono queste<br />
eterne bozze?). La situazione politica<br />
promette incertezza, il che rende difficile<br />
ogni programmazione: tuttavia si<br />
deve accettare l'invito che Frigeri rivolge<br />
in chiusura del suo testo per approfondire<br />
i diversi problemi evitando<br />
ogni tentazione di "chiamarsi fuori".<br />
In questa prospettiva abbiamo ritenuto<br />
utile presentare alcuni risultati<br />
dell'indagine realizzata con il contributo<br />
di un certo numero di servizi di prevenzione<br />
nel settore del lavoro. Si tratta<br />
della prima parte di una ricerca promossa<br />
dal Dipartimento Studi Sociali<br />
dell'Università di Firenze, in collaborazione<br />
con le sedi universitarie di Bologna,<br />
Padova e Roma, e realizzata nel<br />
corso degli ultimi due anni. La seconda<br />
parte, come si dirà meglio più avanti,<br />
concerne invece la prospettiva europea,<br />
e sarà realizzata se riterremo che<br />
sia utile proseguire e se il Ministero del<br />
Lavoro (e quello della Ricerca Scientifica),<br />
decideranno di sostenerla così<br />
come hanno fatto fino ad ora.<br />
Nella prima fase, che si sta concludendo,<br />
si è cercato di rispondere a<br />
questa domanda: prendendo in considerazione<br />
un certo numero di servizi<br />
di prevenzione e sicurezza del lavoro<br />
in diverse Regioni, ritenuti significativi<br />
per la loro consistenza e per il volume<br />
di attività realizzato, ed assumendo a<br />
riferimento il triennio 1987-1989, è<br />
possibile ricostruire il quadro delle loro<br />
attività, ponendo così una base concreta<br />
per degli indicatori di processo e<br />
di impatto? Ai lettori della rivista questi<br />
problemi non giungono certamente<br />
nuovi: basti ricordare i contributi sulla<br />
verifica di qualità, i materiali del "censimento"<br />
del 1988, le schede regionali<br />
che via via hanno illustrato l'evolversi<br />
delle diverse situazioni, le riflessioni<br />
che si sono venute succedendo sugli<br />
aspetti metodologici, sui modelli di lavoro,<br />
sui conflitti tra ruoli, per arrivare<br />
fino alle segnalazioni di singoli problemi<br />
da parte di servizi o di operatori. Il<br />
nostro resoconto è ancora in fase di<br />
elaborazione: infatti !a relazione è stata<br />
inviata ai dirigenti dei servizi che hanno<br />
fornito le informazioni per consen-<br />
Tab. n. 1 - Quadro generale dei servizi interessati alla ricerca, con dati sul personale in servizio al 31/12/1989<br />
Cadice<br />
serv.<br />
Città sede del servizio<br />
Comuni<br />
n.<br />
Superi.<br />
kq.<br />
Popolazinne<br />
Censimento 1981 Personale in servizio al 31112!89<br />
Unità<br />
locali<br />
Addetti Medici Biologi<br />
Chimici<br />
Ingegneri<br />
Periti Inr. Amm. 701.<br />
Upg<br />
1.41 Brescia <strong>24</strong> 401 321926 <strong>24</strong>.931 136.912 7 - 8 6 5 26 5<br />
1.60 Vimercate 19 116 112.116 5.273 48.809 4 - - 4 - 2 11 3<br />
1.70 regnano 6 48 91.780 5.073 37.179 3 - - 3 1 1 9 5<br />
2. 3 Belluno 20 1.062 96.053 6.814 31.850 2 1 1 2 1 1 8 6<br />
2. 6 Thiene 32 659 161.364 12.054 61.864 4 - 1 1 4 3 2 15 6<br />
2.10 Treviso 22 614 263.015 19.839 90.908 5 - 1 1 4 4 1 16 5<br />
2.25 Verona 9 454 269.763 20.931 116.896 5 1 - 4 2 - 12 7<br />
2.36 Marghera 3 353 207.585 10.200 75.300 7 1 2 1 11 3 4 29 5<br />
3. 4 Parma 12 717 <strong>23</strong>9.830 27.139 108.100 5 - - - 9 3 3 20 8<br />
3.10 Cuastalla 8 315 61.488 5.705 22.960 3 - 1 1 4 2 1 12 .5<br />
3.28 Bologna Nord 119 163.306 13.544 86.776 5 1 1 2 5 2 3 19 12<br />
3.37 Faenza 8 761 87.914 7.752 30.765 4 1 1 -- 5<br />
2<br />
2 15 7<br />
4. 7 Pescia 11 266 104.8<strong>24</strong> 10.493 39.895 4 - 1 - 6 1 1 13 2<br />
4.10 Firenze, 10./D 28 119.944 5.402 41.782 7 - 2 1 6 2 3 <strong>23</strong> 3<br />
4.25 Piombino 6 499 63.027 3.869 25.149 3 1 - 1 5 2 1 13 9<br />
4.28 Grosseto 7 1.757 101.347 12.331 40.598 2 1 - - 8 2 2 15 8<br />
5. 2 Tarquinia 9 987 39.414 2.574 7.311 2 1 - 1 4 - B 5<br />
5. 5 Civita Castellana fVt? 12 464 52.737 3.081 13.697 4 2 4 3 2 15 2<br />
5. 6 Formia 9 356 93.364 5.274 19.202 2 - 4 6 .5<br />
5.21 Civitavecchia 4 381 68.118 3.411 16.6<strong>23</strong> 4 - 1 - 6 1 1 13 5<br />
612 Popoli 22 520 45.490 2.848 11.217 2 - - 3 - 6 5<br />
<strong>24</strong>5 10.877 2.764A05 208.538 1.063.193 84 8 13 12 109 41 35 302 118<br />
(Fonte del dati generali: !STAT) * = Parte = Stima<br />
La prima cifra del codice dei servizi indica la Regione: 9 = Lombardia; 2 = Veneto; 3 = Emilia-Romagna; 4 = Toscana; 5 = Lazio;<br />
6 = Abruzzo. La Lombardia ha un servizio in meno perché non sono pervenuti i dati di Mantova. Per l'Abruzzo erano previsti tre servizi,<br />
ma sono pervenuti solo i dati di Popoli.