Manuale di formazione per il governo clinico: Appropriatezza
Manuale di formazione per il governo clinico: Appropriatezza
Manuale di formazione per il governo clinico: Appropriatezza
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
2.Variazioni della pratica clinica: concetti e meto<strong>di</strong><br />
Molti stu<strong>di</strong> sull’appropriatezza si sono focalizzati sulle variazioni delle pratiche <strong>clinico</strong>-assistenziali,<br />
tra le <strong>di</strong>verse aree geografiche o organizzazioni sanitarie, nella gestione <strong>di</strong> pazienti che presentano<br />
con<strong>di</strong>zioni patologiche e bisogni assistenziali sim<strong>il</strong>i. L’esistenza <strong>di</strong> considerevoli variazioni è<br />
evidenziata da numerosi stu<strong>di</strong>, già a partire dagli anni ’40 soprattutto <strong>per</strong> quanto riguarda le<br />
prestazioni chirurgiche.<br />
Un rapporto pubblicato dal King’s Fund Institute nel 1988, ha tracciato la storia delle<br />
variazioni nell’assistenza e nelle politiche sanitarie dagli anni ‘70, allo scopo <strong>di</strong> esplorare le<br />
<strong>di</strong>fferenze nell’allocazione delle risorse, le variazioni <strong>di</strong> <strong>per</strong>formance tra organizzazioni sociosanitarie<br />
e la variab<strong>il</strong>ità geografica nell’accesso alle cure e nell’ut<strong>il</strong>izzo dei servizi da parte <strong>di</strong><br />
popolazioni residenti in determinate aree. Questo report ha evidenziato l’impatto <strong>di</strong> queste<br />
<strong>di</strong>fferenze sull’equità, l’efficienza e la sicurezza <strong>per</strong> i pazienti. Ad oggi rimangono sostanzialmente<br />
invariate l’entità delle <strong>di</strong>fferenze e le cause r<strong>il</strong>evate, quali <strong>il</strong> ruolo della domanda e dell’offerta e <strong>il</strong><br />
processo decisionale dei professionisti.<br />
Il problema della variab<strong>il</strong>ità è tuttavia molto complesso e pone in primo luogo la questione<br />
<strong>di</strong> definire la <strong>di</strong>fferenza o la proporzione <strong>di</strong> variab<strong>il</strong>ità desiderab<strong>il</strong>e e quin<strong>di</strong> “positiva” rispetto a<br />
quella indesiderata e quin<strong>di</strong> “negativa”.<br />
Se le <strong>di</strong>fferenze in<strong>di</strong>cano l’esistenza <strong>di</strong> cure inappropriate:<br />
<br />
<br />
quali sono le cure alle quali attribuire le <strong>di</strong>fferenze?<br />
dove la frequenza <strong>di</strong> cure inappropriate è più elevata c’è un problema <strong>di</strong> sovraut<strong>il</strong>izzo<br />
(over-use) da parte <strong>di</strong> regioni e/o strutture, o <strong>di</strong> sovra ut<strong>il</strong>izzo da parte dei<br />
professionisti?<br />
<br />
dove la frequenza <strong>di</strong> cure inappropriate è più bassa c’è un problema <strong>di</strong> sottout<strong>il</strong>izzo<br />
(under-use)?<br />
Oppure la frequenza ottimale sta da qualche parte nel mezzo o <strong>per</strong>sino al <strong>di</strong> là dell’uno o<br />
dell’altro estremo?”<br />
mo<strong>di</strong>ficato da Evans<br />
Come già sottolineato nel capitolo precedente, le evidenze raccolte in<strong>di</strong>cano che non esiste<br />
una relazione chiara e ripetib<strong>il</strong>e tra l’appropriatezza e la variab<strong>il</strong>ità geografica. Le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />
14