L'approccio centrato sul cliente nella terapia delle balbuzie ... - ACP
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<strong>ACP</strong> – Rivista di Studi Rogersiani - 2007<br />
vita e verso lo sviluppo e l'evoluzione. Per garantire l'attualizzazione di<br />
questa tendenza, subito i bisogni fondamentali si fanno strada.<br />
La personalità che si viene a formare dopo lo sviluppo sarà strutturata in<br />
questa maniera:<br />
Sé reale (livello organismico)<br />
È' il livello più antico della personalità, nasce con l'individuo. È detto "sé<br />
reale" o "vero sé"; infatti contiene tutti i bisogni fondamentali legati alla<br />
sopravvivenza, inizialmente legati essenzialmente alle esigenze del corpo.<br />
Poi, con l'evolversi della persona, si diversificano anche tutte le emozioni più<br />
complesse, le motivazioni, i bisogni di sopravvivenza, di sicurezza, di affetto,<br />
di sessualità, di buona stima di sé da parte di se stessi e <strong>delle</strong> altre persone<br />
significative, i bisogni di esplorazione, di conoscenza e di piacere in genere.<br />
Questo livello contiene anche tutte le spinte adeguate a raggiungere la<br />
soddisfazione di questi bisogni o di tutti gli altri qui non menzionati e che<br />
rivestono un significato per la persona.<br />
Sé ideale (livello ideale)<br />
Secondo elemento che si forma dopo quello organismico. È costituito<br />
dall'immagine ideale che l'individuo aspira a raggiungere. Le aspettative<br />
rispetto a se stessi e agli altri, precetti, regole morali cui l'individuo fa<br />
riferimento, i criteri etici, l'idea di "persona ideale", etc ...<br />
Sé percepito (livello percepito)<br />
Questo livello comprende tutto ciò che la persona conosce di se stessa,<br />
tutto ciò che essa riconosce come appartenente a sé, il modo in cui si<br />
raffigura di essere, i sentimenti che sente di provare, le intenzioni che ha la<br />
consapevolezza di avere, i bisogni e le carenze che si accorge di nutrire.<br />
Tali elementi sono organizzati in un sistema più possibile coerente, che<br />
Rogers chiama "struttura del sé" (concetto di sé). Per funzionare al meglio, e<br />
per sentirsi pronti a rispondere con sicurezza a stimoli dell'ambiente, gli<br />
individui hanno bisogno di nutrire verso se stessi la massima considerazione<br />
possibile. Se così non fosse, l'individuo si sentirebbe talmente inadeguato che<br />
qualsiasi esperienza rappresenterebbe una minaccia potenziale alla sua<br />
sopravvivenza (sia in termini psicologici che fisiologici).<br />
Questo significa che se un individuo percepisce una sua caratteristica<br />
come troppo diversa dal proprio modello ideale e per questo si disprezza a<br />
tal punto da rischiare di sentirsi inaccettabile ai suoi stessi occhi, egli potrà<br />
non percepire più quella caratteristica e quindi potrà così garantirsi una<br />
considerazione di se stesso sufficientemente alta da consentirgli di<br />
sopravvivere senza sentirsi troppo in pericolo. Le caratteristiche<br />
dell'esperienza che sono passibili di questa sorta di deformazione non<br />
attengono soltanto a qualità personali o al concetto del sé, ma possono<br />
riguardare qualsiasi fenomeno o significato dell'esperienza.<br />
Queste tre parti della persona possono trovarsi tra loro in stati di<br />
integrazione più o meno marcata. In altri termini gli elementi del "sé<br />
organismico" possono essere in accordo maggiore o minore con quelli del "sé<br />
ideale", e possono essere presenti più o meno chiaramente alla persona <strong>nella</strong><br />
sua percezione di se stessa ("sé percepito").<br />
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