L'approccio centrato sul cliente nella terapia delle balbuzie ... - ACP
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<strong>ACP</strong> – Rivista di Studi Rogersiani - 2007<br />
Il conflitto tra l'Io e l'esperienza comporta un conflitto analogo a livello del<br />
comportamento. Certi comportamenti sono conformi alla nozione dell'Io;<br />
essi mantengono, attualizzano e accrescono l'Io. Questi comportamenti sono<br />
correttamente simbolizzati <strong>nella</strong> coscienza. Altri comportamenti, invece,<br />
mirano a mantenere, ad attualizzare e a rivalutare dei settori di esperienza<br />
che non sono rappresentati <strong>nella</strong> struttura dell'Io. Questi comportamenti non<br />
vengono riconosciuti dal soggetto come riferimento all'Io, o sono deformati<br />
in modo da renderli conformi all'Io.<br />
Le esperienze che non sono conformi alla struttura dell'Io, o alle<br />
condizioni che dominano il processo di valutazione, sono riconosciute a<br />
livello della "sottocezione" come minaccianti.<br />
Se l'esperienza minacciante fosse correttamente simbolizzata, la nozione<br />
dell'Io perderebbe il suo carattere unificato, le condizioni della valutazione<br />
sarebbero violate e il bisogno di considerazione positiva di sé sarebbe<br />
frustrato. Uno stato di angoscia si impadronirebbe dell'individuo.<br />
Il processo di difesa è la reazione che vieta a questi avvenimenti<br />
perturbatori di prodursi. Il processo di difesa consiste:<br />
- Subcezione (percezione selettiva): l'individuo percepisce che c'è qualcosa<br />
che non va, ma non si rende conto di cosa.<br />
- Distorsione (deformazione dell'esperienza): il percorso rappresentativo<br />
arriva alla simbolizzazione, ma distorcendone il significato.<br />
- Intercezione (negazione): può essere sia parziale che totale; il percorso<br />
di rappresentazione non viene neanche percepito.<br />
Questo processo tende a salvaguardare lo stato di accordo tra l'esperienza<br />
totale da un lato e dall'altro la struttura dell'Io e le condizioni imposte alla<br />
valutazione.<br />
Le conseguenze generali del processo di difesa sono le seguenti: rigidità<br />
percettiva, causata dalla necessità di deformare certi dati dell'esperienza;<br />
simbolizzazione scorretta, causata dalla deformazione e dall'omissione di<br />
certi dati; assenza di discriminazione percettiva o discriminazione percettiva<br />
insufficiente.<br />
La teoria della personalità si applica a differenti gradi ad ogni individuo.<br />
- Se esiste un forte stato di disaccordo fra l'Io e l'esperienza e se questo<br />
disaccordo, in seguito a qualche esperienza critica, viene a essere<br />
svelato in modo improvviso e innegabile, il processo di difesa si rivelerà<br />
impotente.<br />
- Il soggetto prova questo stato di disaccordo a livella della sottocezione e<br />
diviene ansioso. L'intensità dell'angoscia è proporzionale alla vastità del<br />
settore dell'Io colpito dalla minaccia.<br />
- Rivelandosi impotente il processo di difesa, l'esperienza diviene correttamente<br />
simbolizzata. Sotto lo shock di questa presa di coscienza, si<br />
produce uno stato di disorganizzazione psichica.<br />
- In questo stato di disorganizzazione, l'individuo manifesta spesso un<br />
comportamento strano e instabile, determinato talora da esperienze che<br />
fanno parte della struttura dell'Io e talora da esperienze che non ne fanno<br />
parte. In taluni momenti il comportamento è determinato dall'organismo<br />
che esprime apertamente le esperienze previamente deformate o<br />
sconfessate dal processo di difesa; in altri momenti, l'Io si riprende<br />
temporaneamente e impone all'organismo un comportamento conforme<br />
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