provinciafidenzainfanzia nuove linee per tutti gli ist<strong>it</strong>uti. e alle medie si va in “bicibus”Tutti a scuola con il PiedibusRiparte l’allegra carovana che porta i bimbi in classe. In sicurezza e senza inquinareMONTECHIARUGOLO<strong>Settembre</strong>, riaprono le scuole,riparte il Piedibus. Dopoil successo dello scorso anno,sarà riproposto il progetto chenel 2007-2008 ha dato v<strong>it</strong>aalla colorata carovana di bambiniche tutte le mattine hannoattraversato a piedi le vie dellac<strong>it</strong>tà per andare a scuola. L’iniziativa, promossadal Com<strong>it</strong>ato gen<strong>it</strong>ori e sostenutodal Comune di Fidenza (tram<strong>it</strong>e l’assessoratoall’Ambiente e Viabil<strong>it</strong>à e l’assessoratoalla Pubblica Istruzione e Partecipazione),ha visto il finanziamento della Provincia pergli aspetti di educazione ambientale, coinvolgendola scuola dell’infanzia, la scuolaelementare e la scuola media Zani, comprendendoanche percorsi diecologia urbana in classe eusc<strong>it</strong>e didattiche nel Parcodello Stirone e in c<strong>it</strong>tà.La fine dell’anno scolasticoe la distribuzione degliattestati di partecipazionehanno segnato la conclusionedella riusc<strong>it</strong>a sperimentazionedel progetto che, damarzo-aprile, ha interessato156 bambini, 57 accompagnatorie attivato sette lineecon 25 punti di raccolta.Idea di fondo del Piedibusè quella di coinvolgere attivamentei bambiniab<strong>it</strong>uandolia muoversi inmodo sostenibile,al rispettodell’ambiente,alla consapevolezzadell’effettodelle proprieazioni. Per i piccoli “passeggeri” ilPiedibus è un luogo di incontro e divertimento:chiacchierano tra di loro e con gliaccompagnatori si sentono indipendenti,accrescono autonomia e autostima facendoanche regolare esercizio fisico e arrivandoben svegli a scuola.Secondo l’assessore all’Ambiente AndreaMassari, “il Piedibus, oltre a divertirei bambini presenta una serie di vantaggiper la comun<strong>it</strong>à, consentendo di ridurreil traffico attorno alle scuole: i gen<strong>it</strong>oripossonolim<strong>it</strong>arsi a raggiungere con l’autoi parcheggi-scambiatori attraversati dallelinee, senza doversi recare fino agli intasatiingressi degli edifici scolastici. Inoltre ogn<strong>it</strong>ratto percorso a piedi o in bicicletta permettedi ridurre le emissioni di inquinantie di risparmiare energia”.Il Piedibus è anche un comodo servizioper i gen<strong>it</strong>ori, una sorta di “ingresso anticipato”.I convogli, infatti, partono intornoalle 7.30: i gen<strong>it</strong>ori possono mandare ibambini a scuola da soli, come una volta,in sicurezza. Vest<strong>it</strong>i di pettorine colorate,sono parte di un gruppo grande e visibile,sorvegliato da adulti. L’anno scolastico2008-2009 vedrà l’ampliamento del progettoPiedibus e Bicibus con la creazionedi 4 nuove linee per la scuola Collodi: dalquartiere Navigatori, dal centro storico,dal quartiere Monica e dalla Corea. Perla scuola Ongaro partirà una quarta lineadal centro, mentre nelle linee già attivate(Ongaro e De Amicis) si sperimenteranno <strong>it</strong>rag<strong>it</strong>ti di r<strong>it</strong>orno. Per la scuola media Zanisono previste 2 nuove linee di Bicibus.Le iscrizioni sono accolte dal PuntoAmico che, qualche giorno prima dell’iniziodella scuola, distribuirà ai nuovi iscr<strong>it</strong>ti ilmateriale e le informazioni necessarie suorari e linee. È disponibile anche la modulisticaper nuovi volontari accompagnatori.di Glenda PelosiUn momentodell’iniziativa“Paese ingioco”eventi monticelli e basilicanova chiuse al traffico per due giorni dedicati solo ai bambiniQuando il “Paese si mette in gioco”... è tutto per più piccoli!Recentemente appellato “il paese dei bambini”, Montechiarugolosi prepara ad esserlo in modo ancora più visibileed effettivo, con l’iniziativa “Paese in gioco” il 14settembre a Monticelli e il 5 ottobre a Basilicanova,due giornate in cui i due centri sarannochiusi al traffico per dedicarsi completamenteall’intrattenimento dei bambini. Le due iniziativesi concluderanno idealmente con un convegnoquesta volta pensato per i grandi, organizzatoin collaborazione con Camina, associazionenazionale che si occupa del miglioramento dellavivibil<strong>it</strong>à dell’ambiente urbano.L’incontro si propone di mettere a fuoco gliinterventi necessari per ripensare le comun<strong>it</strong>à anchedal punto di vista arch<strong>it</strong>ettonico e urbanistico,per riflettere su quali strumenti e strategie sviluppareper rendere le nostre c<strong>it</strong>tà più fruibili daibambini, meno pericolose e più attente alle loro esigenze.Ancora nel mese di settembre sarà presentata ai c<strong>it</strong>tadinidi Montechiarugolo la nuova Carta dei Servizi Culturali: unlibretto a schede di diverso colore, ognuna specifica perciascun servizio, con indicazione di come e dove vieneerogato, in quali giorni e a chi si rivolge. Uno strumento di divulgazionee di conoscenza delle modal<strong>it</strong>à di erogazione deiservizi, per stimolare un maggior coinvolgimento e favorire lacresc<strong>it</strong>a culturale. In particolare in tema di servizi per l’infanziaMontechiarugolo vanta cifre molto pos<strong>it</strong>ive: 112 bambiniinser<strong>it</strong>i al nido e al micro nido corrispondenti al 100% delladomanda e lo stesso vale per la scuola dell’infanzia; poiscuole primarie in ogni frazione, una scuola nuova e un’altrain fase di ampliamento, e un ottimo successo di pubblico perle ludoteche, luoghi in cui la cultura viene diffusa attraversoil gioco e la sua condivisione, per susc<strong>it</strong>are interesse intellettualee sperimentazione.É da questi presupposti che nasce “paese in gioco” perriflettere sulla possibil<strong>it</strong>à concreta di rendere vivibile e“giocabile” anche la c<strong>it</strong>tà, le sue strade e le sue piazze,purchè.... a misura di bambino! [Diana Pastarini]56 il mese settembre 2008
colornoprovinciacultura stanziati 350.000 mila euro. Dal comune altri 250.000. nel 2009 al via i lavoriAranciaia: presto aperta a tuttiCon il sostegno della Fondazione Cariparma saranno ultimati gli interventi di restauroil mese settembre 2008In alto il sindaco di Colorno Stefano Gelati, sopra l’edificio dell’AranciaiaIl 30 luglio scorso è stata firmata la deliberacon la quale il Comune di Colorno riceveràdalla Fondazione Cassa di Risparmioil finanziamento, da tempo auspicato, perrestaurare il tetto dell’Aranciaia e renderlafinalmente agibile. Il sindaco Stefano Gelatiparla del raggiungimento di questo obiettivocome di “una forte prova di credibil<strong>it</strong>àda parte dell’amministrazione, così comedella capac<strong>it</strong>à di quest’ultima di otteneresovvenzioni esterne”.L’edificio dell’Aranciaia fu costru<strong>it</strong>o trail 1710 e il 1712 per volontà del ducaFrancesco Farnese che commissionò ilprogetto all’arch<strong>it</strong>etto ducale FerdinandoGalli Bibiena. La sua funzione fu quella diricovero per gli agrumi durante il periodoinvernale, visto il gran numero di piante e diessenze rare che negli altri periodi dell’annotrovavano spazio nel Giardino della Reggia.A questa funzione era destinato il pianoterreno mentre quello superiore dovevaservire come fienile e depos<strong>it</strong>o di foraggioe granaglie. L’Aranciaia fu acquistata dalComune di Colorno nel 1960 e alcuni diquesti spazi hanno nel tempo perso la lorofunzione originaria, tant’è che fino al 1974al piano terra ci furono magazzini e officine,mentre il primo piano fu gradualmenteabbandonato. Si tratta di un edificio a serracoperta che ha pochi esempi in Italia eattualmente, in virtù di una convenzione,è gest<strong>it</strong>o dalla Pro Loco, la quale nel corsodegli ultimi anni ha provveduto a ristrutturarel’accesso nord, il salone al primopiano e parte del salone al piano terra; aquesti lavori è segu<strong>it</strong>o il restauro, da partedell’amministrazione comunale, anche deifronti nord ed est e delle coperture.Per il restauro scientifico del tetto laFondazione Cassa di Risparmio stanzierà350.000 euro dei 600.000 che sarannonecessari, “i restanti 250.000 euro –puntualizza Gelati – saranno a carico delComune”. Questo intervento è l’elementoindispensabile per definire la distribuzionedello spazio interno, diviso fra museo etnograficoe sala civica: la scelta di adibireil complesso a nuovo conten<strong>it</strong>ore culturaleè connessa al ruolo strategico che rivestel’immobile nei confronti delle relazioni urbanedi riferimento e s’inserisce in un piùampio programma di riv<strong>it</strong>alizzazione, perrecuperare all’uso pubblico il sistema dellepertinenze ducali farnesiane e borboniche.“Questo restauro – commenta Gelati – eraun obiettivo di legislatura e siamo cosìriusc<strong>it</strong>i a predisporre un progetto credibile,tecnicamente idoneo. L’Aranciaia rappresentail gioiello del nostro patrimonio, nelsenso che è l’unico monumento della ColornoDucale ad appartenere al Comune”.Parole queste che trovano conferma anchein quelle di Carlo Gabbi, Presidente dellaFondazione Cariparma, che conferma lasoddisfazione della Fondazione “di essereriusc<strong>it</strong>a, tante sono le richieste di contributopervenute dal terr<strong>it</strong>orio, a inserire ilrecupero dell’Aranciaia fra i propri interventidel 2008. Si tratta di un restauroche riconsegnerà a Colorno e a tutti noi un‘pezzo’ di storia arch<strong>it</strong>ettonica”. Nel 2009avverrà l’appalto di tutti i lavori.l’edificio attenzione rivolta al terr<strong>it</strong>orio, al po, alle tradizioniDue piani, due musei, una sala civicadi Federica PalliniL’ingresso all’Aranciaia avviene attraverso unandrone dal quale si accede al grande vano a pianoterra; qui le navate laterali osp<strong>it</strong>eranno allestimentimuseali permanenti con sezioni sull’uso delleacque, sulle bonifiche e sull’ambiente del fiumePo, a cui si aggiunge una sezione sulla storia dellacomunicazione (stampa, radio, cinema e televisione).La navata centrale sarà invece destinata a salacivica, la quale avrà una capienza di 200 posti asedere e sarà concep<strong>it</strong>a come spazio polivalenteutilizzabile anche per rassegne cinematograficheo rappresentazioni di teatro popolare, per eventi eincontri; inoltre potrà essere una sede adeguata perle associazioni presenti a Colorno.Al primo piano è collocato il Museo etnografico che si snoda secondo un percorso espos<strong>it</strong>ivoche intende raccontare la storia della società e dell’economia contadina tra XIX e XX secolo.Nello specifico il locale sarà dedicato alle tradizioni del terr<strong>it</strong>orio, al sistema Po e all’illustrazionedelle conquiste e dei manufatti prodotti dall’ingegno popolare: l’allestimento, permanente,raccoglierà documenti, macchine e attrezzi per la lavorazione e per la comprensionedell’intera filiera produttiva.57