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<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia11Rassegna stampastione della aree urbane esistenti: via via che saranno approvatii PAT, i Consigli Com<strong>una</strong>li saranno chiamati a gestire letrasformazioni delle aree edificate sotto la loro completa responsab<strong>il</strong>ità.Potranno essere approvati strumenti urbanisticiattuativi, conseguenza diretta di scelte operative <strong>in</strong>trodottedirettamente dal Consiglio Com<strong>una</strong>le con <strong>il</strong> PI.La proposta qu<strong>in</strong>di è quella di riformulare l’articolo 3 dellaLegge regionale 14/09, <strong>in</strong>centivando i Consiglio Com<strong>una</strong>li adapprovare Piani Urbanistici Attuativi (che risolvono anche <strong>il</strong>grande problema delle distanze di cui al D.M.1444/68):• coerenti con le direttive comunitarie sulla riduzione delconsumo energetico, <strong>in</strong>dividuando livelli di prestazioniopportune <strong>in</strong> rapporto alla capacità <strong>in</strong>novative delle impresedi costruzioni (bottom up)• che favoriscono con opportuni <strong>in</strong>centivi, anche di naturavolumetrica e con opportune dest<strong>in</strong>azioni d’uso, <strong>il</strong> recuperodelle aree e/o degli edifici degradati, <strong>in</strong> relazione allereali esigenze f<strong>in</strong>anziarie stab<strong>il</strong>ite anche <strong>in</strong> rapporto all’<strong>in</strong>crementodi spazi o edifici pubblici, necessari a ridurre <strong>il</strong>congestionamento delle città o necessari per le esigenzedella collettività;• che puntano al recupero di aree ed immob<strong>il</strong>i del centrostorico e delle aree limitrofe <strong>in</strong> modo di favorire <strong>una</strong> maggioreresidenzialità necessaria al r<strong>il</strong>ancio delle attività economiche;• che dimostr<strong>in</strong>o <strong>una</strong> chiara assunzione di responsab<strong>il</strong>itànelle scelte di riqualificazione urbana anche sotto l’aspettodella qualità estetica degli edifici e degli spazi pubbliciprogettati.Si tratta cioè di consentire direttamente ai Comuni di <strong>in</strong>tervenirecon appositi programmi d’<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> deroga al PRG,nella riqualificazione urbana ed ed<strong>il</strong>izia delle aree degradate<strong>in</strong>cluse nelle zone territoriali omogenee di tipo A, B, C1, onelle aree <strong>in</strong>dustriali esistenti obsolete.E’ <strong>una</strong> soluzione sicuramente <strong>in</strong>novativa, alla quale non siamoancora abituati, conv<strong>in</strong>ti che l’unica forma di urbanisticasia quella esercitata con piani molto “rigidi” e un fortecontrollo dall’alto (regione o prov<strong>in</strong>cia). Ancora <strong>una</strong> volta <strong>il</strong>legislatore veneto potrebbe dare l’esempio alla nazione, con<strong>il</strong> coraggio di un vero e proprio federalismo verso i comuni,cedendo la responsab<strong>il</strong>ità alle comunità locali di costruzionedelle loro città.