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attività del collegioQuesto nuovo modo di operare, hada un lato <strong>in</strong>vestito <strong>il</strong> professionista diresponsab<strong>il</strong>ità forse più del cittad<strong>in</strong>o,ma lo ha anche obbligato ad elevarela propria competenza <strong>in</strong> materia.S<strong>in</strong>o dalle prime conferenze e convegnisul tema, veniva divulgato <strong>il</strong> messaggioche la nuova legge regionale,se recepita <strong>in</strong> toto dalle amm<strong>in</strong>istrazion<strong>il</strong>ocali, avrebbe sbloccato <strong>il</strong> settoreed<strong>il</strong>izio e permesso agli uffici com<strong>una</strong>lidi avvallare le <strong>in</strong>iziative dei cittad<strong>in</strong>i,<strong>in</strong> deroga alle nome urbanistichelocali e all’immob<strong>il</strong>ismo dei comuni<strong>in</strong>gessati dalla legge regionale veneton.11/2004 che bloccava le varianti aglistrumenti urbanistici e li obbligava allaredazione dei P.A.T. ( piano assetto del da s<strong>in</strong>istra Coord<strong>in</strong>atore e Responsab<strong>il</strong>e Ricerche CRESME prof. Federico della Pupa, Dirigenteterritorio), P.I. (piano degli <strong>in</strong>terventi), Sportello Unico Ed<strong>il</strong>izia comune di San Dona’ arch. Dan<strong>il</strong>o Gerotto, moderatore Luca G<strong>in</strong>etto,P.A.T.I. (piano assetto del territorio <strong>in</strong>tercom<strong>una</strong>le),P.U.A. (piani urbanistici geom. Mar<strong>in</strong>a Co<strong>in</strong>Assesore Urbanistica-Ed<strong>il</strong>izia Privata e Convenzionata -Sportello unico comune di VeneziaProf. Ezio Micelli, Responsab<strong>il</strong>e del Procedimento SUAP - DIA - Agib<strong>il</strong>ità del comune di Miraattuativi) ecc., nuovi strumenti urbanistici,<strong>in</strong>terfacciati a sua volta con altristrumenti urbanistici assai complessi nella progettazione architettonico e costituiscono un degrado più che <strong>una</strong> qualifica,come anche le zone omogenee C di espansione.di competenza prov<strong>in</strong>ciale e regionale, mi riferisco al P.T.C.P.(piano territoriale di coord<strong>in</strong>amento prov<strong>in</strong>ciale ) e P.T.R.C. 2. Nelle zone omogenee B - E e D, se l’<strong>in</strong>tervento ricade <strong>in</strong>(piano territoriale regionale di coord<strong>in</strong>amento).zone v<strong>in</strong>colate spesso l’ente v<strong>in</strong>colante mette <strong>in</strong> atto tuttaNon vi è dubbio che <strong>il</strong> piano casa abbia dato <strong>una</strong> boccata <strong>una</strong> serie di osservazioni o spesso rigettano la richiesta.d’ossigeno al settore ed<strong>il</strong>izio, diversamente ci sarebbe stata 3. Le distanze fra costruzioni, non possono essere derogate,la paralisi assoluta del costruire, ciò viene confermato dalle <strong>in</strong> quanto la norma statale ne obbliga <strong>il</strong> rispetto di m.10,00,2850 pratiche ed<strong>il</strong>izie accettate f<strong>in</strong>o a metà dicembre 2010, salvo adottare dei sistemi costruttivi per più fabbricati.che <strong>in</strong>vocavano l’edificazione secondo la legge Piano Casa.4. Le distanze dai conf<strong>in</strong>i, riconducib<strong>il</strong>e ad un m<strong>in</strong>imo diUna media di n. 64 pratiche per ogni comune della prov<strong>in</strong>ciam.5,00 dagli strumenti urbanistici com<strong>una</strong>li, anche se <strong>il</strong>di Venezia, non distribuite uniformemente e spesso legate alTAR veneto ha sentenziato che tale distanza è riducib<strong>il</strong>e amaggior sv<strong>il</strong>uppo di alcuni territori com<strong>una</strong>li rispetto ad altri.m.1,50 come da C.C. con tutte le implicazioni connesse.Credo che numerose altre pratiche siano state <strong>in</strong>oltrate ma5. Non viene messo sullo stesso piano <strong>il</strong> titolo ab<strong>il</strong>itativo r<strong>il</strong>asciato,come sappiamo possono usufruire della legge leche siano state bloccate o non vengono accettate, per la nonoperatività di tecnici com<strong>una</strong>li o per l’ostacolo degli enti checostruzioni o le opere ed<strong>il</strong>izie esistenti o <strong>in</strong> corso di realizzazionealla data 31 marzo 2009, per un <strong>in</strong>terventosovr<strong>in</strong>tendono <strong>il</strong> v<strong>in</strong>colo, mi riferisco ai v<strong>in</strong>coli ambientali.diretto, costruzione fabbricato, rispetto un <strong>in</strong>tervento diLe categorie professionali da subito avevano r<strong>il</strong>avato dellerealizzazione di piano di lottizzazione, <strong>il</strong> primo gode dellimitazioni nell’applicazione della legge regionale, <strong>in</strong> primis20% di ampliamento, <strong>il</strong> secondo non lo può usufruire t<strong>il</strong>e difficoltà economiche dei cittad<strong>in</strong>i e periodo temporale ditale beneficio, nonostante entrambi gli <strong>in</strong>terventi tratt<strong>in</strong>oapplicazione troppo contenuto e <strong>in</strong> secondo, le limitazioni divolume o superficie, come richiama l’art.2 della legge.carattere urbanistico, mi riferisco al sovrapporsi di nome statalisenza possib<strong>il</strong>ità di deroga e di carattere tecnico-pratico,Fra le limitazioni di carattere tecnico-pratico si evidenziano:legate a <strong>in</strong>terpretazioni distorte o di alcuni capi settore o alla 1. L’ampliamento <strong>in</strong> edifici a blocco, ed<strong>il</strong>izia ormai dom<strong>in</strong>antenecessità di ottenere <strong>il</strong> consenso del conf<strong>in</strong>ante.che non rende fattib<strong>il</strong>e l’applicazione della legge, salvo casiparticolari, corpi di fabbrica predisposti per eventuale ampliamento.Restando nelle limitazioni di carattere urbanistico, si evidenziano:2. L’ampliamento di edifici a schiera, condizionata dal un1. Le zone omogenee A, corrispondenti al centro storico sonoprogetto unitario, anche fra soggetti non <strong>in</strong>teressati all’<strong>in</strong>tervento.state escluse, proprio quelle che avrebbero meglio usufruitodella legge, perché <strong>in</strong> queste zone si r<strong>il</strong>evano delle3. L’ampliamento non viene riconosciuto se sv<strong>il</strong>uppato su uncostruzioni che sono state edificate senza un preciso st<strong>il</strong>efabbricato accessorio alla residenza.

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