cepita. Si tratta <strong>per</strong>ciò di un problema di so<strong>gli</strong>e differenziali». Êquesta la risposta che davano nell’’800 <strong>gli</strong> psicofisiologi che studiavano<strong>il</strong> problema delle so<strong>gli</strong>e sensoriali. Perché una differenzafra due stimoli sensoriali sia avvertita, tale differenzadeve su<strong>per</strong>are un certo valore, che si dice appunto so<strong>gli</strong>a differenziale.Ma colui che studia oggi i fenomeni <strong>per</strong>cettivi si rifiuta di seguirequesto ragionamento, secondo <strong>il</strong> quale esisterebbe una diversitàfra un «grigio reale» e <strong>il</strong> «grigio veduto». I grigi reali sarebberosí tutti e tre diversi tra loro, ma i primi due, come pure i secondidue, nell’ambito di una quantità sublim<strong>in</strong>are, <strong>per</strong> cui apparirebberoeguali, confrontando a e b, oppure b e c, diversi <strong>in</strong>vece confrontandoa e c.Nossignori, dice <strong>il</strong> moderno <strong>per</strong>cettologo, i grigi <strong>in</strong> quanto talisono quelli che noi vediamo: la quantità di luce che le loro su<strong>per</strong>ficiriflettono è un problema che può riguardare <strong>il</strong> fisico, ma nonlo psicologo, <strong>il</strong> fenomenologo, <strong>il</strong> <strong>per</strong>cettologo: «<strong>il</strong> grigio è quelloche si vede grigio». E non esiste un grigio apparente ed un grigioreale. La fotografia non riguarda la fenomenologia, e fenomenologicamentela relazione di egua<strong>gli</strong>anza appare non necessariamentetransitiva.Ecco dunque un esempio. Ma i <strong>per</strong>cettologi e <strong>gli</strong> psicologi s<strong>per</strong>imentalistiche si occupano di queste cose, ci avvertono che questoesempio può essere moltiplicato a non f<strong>in</strong>ire: dove la logica comune,la logica di tutti i giorni, la logica che dovrebbe stare a basedel pensiero scientifico, non funziona piú.Anche restando all’esempio dei tre grigi, si può tuttavia portareavanti <strong>il</strong> discorso. Noi diciamo «tre grigi», con cui costruiamo trepossib<strong>il</strong>i coppie. Ma, cosí dicendo abbiamo già effettuato unaastrazione, la quale altera la situazione effettiva. A e b, messi unoaccanto all’altro, oppure b e c, oppure ancora a e c, sono tre coppie.Ciascuna coppia è una entità <strong>per</strong>cettiva a sé stante con carat-18
tere unitario. Solo <strong>per</strong> effetto di un’astrazione possiamo dire cheabbiamo formato con tre gradazioni di grigio tre coppie.È possib<strong>il</strong>e allora salvare, volendo, la transitività della relazionedi egua<strong>gli</strong>anza che appare assurdo negare, ma acco<strong>gli</strong>endo <strong>per</strong>ò <strong>il</strong>pr<strong>in</strong>cipio che <strong>per</strong>cettivamente non ci sono tre sfumature di grigio,a due a due accoppiate, ma tre configurazioni, tre strutture, treGestalten, rappresentate dalle tre coppie. Non è lecito considerare<strong>il</strong> grigio a accoppiato a b, come lo stesso che è accoppiato poi ac. E questo <strong>per</strong>ché, nell’ambito della <strong>per</strong>cezione, non <strong>il</strong> tutto (lacoppia a + b ad esempio) è funzione delle parti (a e b), separatamente<strong>in</strong>tese, e risultante dalle parti stesse, ma le parti sono funzionedel tutto (a e b accoppiati), e dipendono, nel loro aspetto, daquel tutto. Ecco dunque che l’a visto con b (a + b) non è lo stessodell’a visto con c (facente cioè parte del tutto a + c).Traduciamo tutto questo <strong>in</strong> un l<strong>in</strong>guaggio piú semplice e di usoquotidiano. Se <strong>in</strong> un ambiente, ad esempio una stanza, si sposta unelemento, un s<strong>in</strong>golo mob<strong>il</strong>e a caso, la stanza nel suo <strong>in</strong>sieme apparediversa. Ma diversi – <strong>in</strong> certo modo ed <strong>in</strong> una misura limitata,s’<strong>in</strong>tende – appaiono tutti <strong>gli</strong> elementi che compongono la stanzamedesima, appunto <strong>per</strong>ché ogni elemento è una funzione dellatotalità a cui appartiene (<strong>gli</strong> arredatori, <strong>gli</strong> architetti, <strong>gli</strong> scenografi,conoscono molto bene questa legge e se ne servono quotidianamente,senza crearsi problemi teorici). Questo pr<strong>in</strong>cipio che leparti sono funzioni del tutto lo hanno del resto sco<strong>per</strong>to prima diogni altro i fisici, studiando i fenomeni dell’elettromagnetismo, edanche quelli della gravitazione universale, <strong>per</strong>ché dalla strutturadelle forze gravitazionali dipendono tutti i moti dell’universo.Quando si dice che la forza di attrazione esercitata da due corpicelesti (ad esempio la terra e la luna) è direttamente proporzionalealle due masse, e <strong>in</strong>direttamente proporzionale al quadrato delladistanza, si dice una cosa che è ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>gli</strong> astronomi, o i geofisici,ma si commette un’astrazione, <strong>per</strong>ché si ragiona come se nel-19
- Page 1: ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FIL
- Page 5: INDICEGUSTAVO IACONO, Premessa al t
- Page 8 and 9: desimarsi nel concreto, a cogliere
- Page 11 and 12: CESARE MUSATTIOSSERVAZIONI DI UNO P
- Page 13 and 14: tità fisica; e soltanto per un rap
- Page 15 and 16: ealtà che in qualche modo può rie
- Page 17: non possiamo costruirci una rappres
- Page 21 and 22: to con la nostra realtà casalinga,
- Page 23 and 24: Certamente, chi impiega questi mode
- Page 25 and 26: quanto avviene in essa è accessibi
- Page 27 and 28: scientifiche si presenta il problem
- Page 29 and 30: stenza interiore da parte sua, e ch
- Page 31 and 32: partecipino piú individui, si veri
- Page 33: GIORNATE DI STUDIO DI PSICOLOGIA,PS
- Page 36 and 37: marzo 1986. Relazioni di: Aldo Caro
- Page 38 and 39: A. Schiassi, M. Tansella, D. De Sal
- Page 40 and 41: Williams (Londra), S. Dyke (Londra)
- Page 42 and 43: FOLLE E POLITICA IN ITALIA E IN FRA
- Page 44 and 45: CHIATRIA E LE SCIENZE UMANE (in col
- Page 46 and 47: PER OPERATORI PSICOPEDAGOGICI: LE N
- Page 48 and 49: l’Università di Napoli «Federic
- Page 50 and 51: D’Alessio (Università di Roma),
- Page 52 and 53: Psicoterapia Esistenziale), Napoli,
- Page 54 and 55: Scolastiche Giovanili e al Progetto
- Page 56 and 57: Colucci de Goyzueta, Pietro Bria, A
- Page 58 and 59: Relazioni di: Giovanna Mazzoncini,
- Page 60 and 61: Muscettola (Università di Napoli
- Page 62 and 63: (Università di Roma), A. M. Speran
- Page 64 and 65: Comune di Napoli), Sandro Nicola D
- Page 66 and 67: Adele Nunziante Cesaro, René Kaës
- Page 68 and 69:
Riccardo Galiani (Seconda Universit
- Page 70 and 71:
con la Tavistock Clinic London), Lo
- Page 72 and 73:
(Università di Palermo), Marianna
- Page 74 and 75:
CONSCIO. SVILUPPI E PROSPETTIVE DEL
- Page 76 and 77:
(Università di Salerno), Pino Ferr
- Page 78 and 79:
Campania), Roberto Cotrufo (Seconda
- Page 80 and 81:
Psicoterapia dell’Adolescenza di
- Page 82 and 83:
Gianpaolo De Rosa, Aldo Masullo, Se
- Page 84 and 85:
DELLA MALATTIA CRONICA E DELLA DISA
- Page 86 and 87:
Stefano Trapani (Presidente del Tri
- Page 88 and 89:
Vigorelli (Università degli Studi
- Page 90 and 91:
Psicoterapia Relazionale e Familiar
- Page 92 and 93:
Scarnecchia, Mariella Ciambelli, Em
- Page 94 and 95:
GIA DELLE MALATTIE E DEL COMPORTAME