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415per ragioni di mercato non possono essere commercializzati), con laredistribuzione delle stesse ad associazioni o enti del terzo settore,comunque ad iniziative di aiuto ai poveri e bisognosi italiani, che sivedono ridotte le spese per l’acquisto di cibo e possono destinarerisorse addizionali ad altre necessità.Il Banco alimentare è il tramite ideale affi nché l’eventuale spreco della‘fi liera’ agroalimentare divenga ricchezza per gli enti assistenziali:esso è quindi al servizio delle aziende del settore che abbiano problemidi stock ed eccedenze e delle associazioni ed enti assistenzialiche distribuiscono ai propri assistiti pasti o generi alimentari in viacontinuativa.Le associazioni convenzionate appartengono a varie tipologie:dall’aiuto periodico alle famiglie, alla distribuzione di pasti giornalierialle mense, alle comunità di accoglienza per ragazze madri e/o minori,alle strutture residenziali per anziani, alle comunità di recupero perdipendenti da alcool e da droga, ai centri per ex– carcerati, disabili emalati di Aids.In ogni caso sono enti che, oltre ad avere un carattere sociale caritativoe umanitario volto al reinserimento dei bisognosi, hanno anchelocali adeguati. Essi, inoltre, non possono assolutamente utilizzare lederrate a fi ni commerciali e devono astenersi dall’impiego fraudolentodei viveri ricevuti.Al 31 dicembre 2008 contava su 1.272 volontari, 98 dipendenti, 60mezzi di trasporto, 204 macchinari, 20 banchi coordinati dalla fondazione,depositi per 31.961 metri quadrati e celle frigorifere per12.468.Nel 2009, 7.088 sono gli enti caritativi convenzionati: l’iniziativa è diffusain più di 2.200 comuni e copre il 70% della popolazione residentein Italia. Un milione e mezzo sono le persone assistite dagli enticaritativi sostenuti, suddivisi in tre categorie: i più disagiati, gli ospitidi comunità o case–famiglia, gli indigenti saltuari. 86 milioni sono ipasti distribuiti in un anno, con una media giornaliera di oltre 235mila:ognuno dei centri attivati dagli enti distribuisce circa 30 pasti al giorno.

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