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54Ma questa impostazione non è consona agli en ti del terzo settore.L’impossibilità di dimostrare la redditività necessaria per rimborsare ilfi nanziamento produce, come diretta conse guenza, il posizionamentodell’ente in una classe di rischio maggiore a cui il credito verràerogato ad un tasso di interesse più alto.L’elemento che in tale processo di rivisitazione ha subito una forteevoluzione, è sicuramente la componente qualitativa. L’obiettivo principaledell’informazione qualitati va è quello di defi nire gli obiettividell’ente ed i mezzi che utilizza per raggiungerli, tenendo conto dell’andamentodell’economia in generale e del set tore di riferimento.L’esperienza degli istituti di credito si è sempre fondata sull’analisidi bilancio (quantitativa) e non vi è ancora una completa standardizzazionedei fattori che infl uiscono sul la valutazione qualitativa, cosìcome richiesto dalla Banca d’Italia.Il principale stru mento che le banche utilizzano per la raccolta deidati è il questionario qualitativo che peraltro risulta comunque rivoltoall’impresa profi t e non integra i metodi tradizio nali con elementi importantiper l’ente non profi t.Poiché la motivazione che ha portato alla costi tuzione ed allo sviluppodi un ente senza scopo di lucro è generalmente di tipo ideale, lamisurazione corretta della loro eccellenza dovrebbe risiedere nellaassegnazione di un rating sociale basato su indicatori di effi caciasociale dell’attività svol ta, attraverso l’attivazione di grandezze chenon possono essere solo parzialmente rappresentate dai numeri delbilancio.Sarebbe necessario, quindi, un nuovo sistema di regole per riportarela fi nanza alla sua funzione originaria: un mezzo al servizio dell’economia,che ponga il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente al centrodel proprio operato, attenta alle conseguenze non economiche delleproprie azioni e nella quale la trasparenza sia un valore fondamentale.La profonda crisi che stiamo vivendo mostra che queste richiesterappresentano oggi una strada obbligata per il mondo fi nanziario,per evitare che si venga a creare una sorta di ‘doppio binario’ chepreveda per le organizzazioni non profi t una sorta di fi nanza residuale

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