RICONOSCIMENTI<strong>di</strong> Antonietta BrunoAssegnati i premi“Mary Cefaly”Nel segno dell’esempio dato dalla capostipitedell’impren<strong>di</strong>toria in rosa, la Fidapa e la <strong>Camera</strong><strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> h<strong>anno</strong> conferito il Premio a tredonne che si sono particolarmente <strong>di</strong>stinte nellapubblica amministrazione, nell’impresa e nell’arteMaria Mena Arbitrio ela sua équipe, PatriziaBaldari e MariaFrancesca Garritano, rispettivamenteper la sezione “Professionie Pubblica amministrazione”,“Impresa” e “Arte ecultura” sono state le tre figlie <strong>di</strong>una Calabria tenace e laboriosapremiate nel corso dell’e<strong>di</strong>zione<strong>2012</strong> del prestigioso premio“Mary Cefaly”. Un omaggioalla memoria della prima donnacalabrese portaban<strong>di</strong>era dell’innovazionetecnologica in agricolturae caposcuola dell’impren<strong>di</strong>toriain rosa in una terra<strong>di</strong>fficile e spesso insanguinatadalla malavita organizzata. Unamemoria che la sezione FidapaCuringa-Acconia e la <strong>Camera</strong><strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> <strong>di</strong> <strong>Catanzaro</strong>h<strong>anno</strong> voluto omaggiare attraversola conoscenza <strong>di</strong> altre donneche, come la Cefaly, h<strong>anno</strong>saputo fare del proprio lavorouna attività vincente e degna <strong>di</strong>nota.Lo ha fatto Maria Mena Arbitrioe il suo gruppo <strong>di</strong> lavorocomposto dai ricercatori StefanoAlcaro, Elias Maccioni,Francesco Ortuso e GiuseppeTrombetta, che attraverso ilprogetto Ipss st<strong>anno</strong> cercando,anche con <strong>di</strong>screto successo, <strong>di</strong>valorizzare i prodotti della terraper le nuove strategie <strong>di</strong> sviluppoincidendo in un modo<strong>di</strong>verso e innovativo sul trattamento<strong>di</strong> patologie croniche.Un nuovo percorso terapeuticoil loro, che va a sfruttare leproprietà curative <strong>di</strong> alimentiquali il bergamotto, la cipolla<strong>di</strong> Tropea, il peperoncino calabrese.Lo ha fatto ancora PatriziaBaldari, impren<strong>di</strong>trice e titolare<strong>di</strong> un antico frantoio, chesulle orme <strong>di</strong> Mary Cefaly loha salvato dal deca<strong>di</strong>mentofacendolo <strong>di</strong>ventare punto <strong>di</strong>riferimento calabrese per labuona cucina e la salvaguar<strong>di</strong>a
Motivazioni delle premiazioniE<strong>di</strong>zione <strong>2012</strong>Sezione Professioni e P.A. premio a Maria Mena Arbitrioe alla sua equipe “per avere avviato un percorso<strong>di</strong> ricerca destinato a valorizzare ai fini me<strong>di</strong>ci, il preziosopatrimonio agricolo calabrese”Sezione impresa premio a Patrizia Bardari “per avere indovinatola giusta sillogi tra semplicità e raffinatezza, facendoesaltando cibi genuini e tra<strong>di</strong>zionali della nostra terra consapiente cura” Sezione arte e cultura premio a Maria FrancescaGarritano (in arte Mary Garret) “per avere coniugatocon coraggio, passione artistica, consapevolezza civica esano spirito sportivo”delle tra<strong>di</strong>zioni nostrane. Nelsuo ambito, quello artistico edelegante della danza, lo ha fattoanche la giovanissima ma giàesperta Maria Francesca Garritano.La ballerina-scrittricedel teatro alla Scala <strong>di</strong> Milanoe prima danzatrice in <strong>di</strong>verserappresentazioni nazionali eall’estero, licenziata dal Teatroper avere raccontato in un suolibro, la parte “malata” dalledanza. Quella della magrezzaeccessiva e quin<strong>di</strong> dell’alterazionealimentare che ballerinea altre sportive sono costrettea rincorrere al solo fine <strong>di</strong> nonscostarsi da un certo prototipo<strong>di</strong> bellezza e a <strong>di</strong>scapito dellapropria salute. Molti i casi <strong>di</strong>anoressia registrati e documentatidalla Garritano nel suo libro“La verità, vi prego, sulladanza”.Tre donne, dunque, tre ere<strong>di</strong><strong>di</strong> Mary Cefaly che la Fidapasezione Curinga-Acconia presiedutada Antonella Vono ela <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> <strong>di</strong><strong>Catanzaro</strong> del presidente PaoloAbramo, h<strong>anno</strong> inteso omaggiare,esprimendo loro gratitu<strong>di</strong>neper la forza <strong>di</strong> volontà e ilcoraggio nell’affrontare i tantiproblemi italiani e calabresi soprattutto.Durante la consegna dei riconoscimentiavvenuta all’internodella sede <strong>di</strong> UnioncamereCalabria, anche questo luogonon scelto a caso ma volutoperché casa regionale degliimpren<strong>di</strong>tori, <strong>numero</strong>si i contributida parte dei presenti. Asottolineare la tenacia e l’audacia<strong>di</strong> Mary Cefaly che giànegli anni Sessanta portò nellasua azienda i primi scuotitorimeccanici <strong>di</strong> olive e adottògli impianti a ciclo continuo,sono stati la stessa presidenteVono, il vicepresidente dell’entecamerale, Antonello Mauri,il presidente della Co.p.p.i.,Pierluigi Taccone e la vicepresidentedel <strong>di</strong>stretto Sud-OvestFidapa Angiola Infantino. Durantei lavori coor<strong>di</strong>nati dallagiornalista Rosalba Paletta, <strong>di</strong>grande rilievo è stato il contributodel prefetto <strong>di</strong> <strong>Catanzaro</strong>,Antonio Reppucci, che anchein questa occasione ha esortatoal rispetto delle regole e alla denunciadei soprusi. Cosa questa,che già fece a suo tempo lalady <strong>di</strong> ferro Cefaly denunciandoallo Stato i tentativi i estorsionesubiti e costituendosi leistessa parte civile nel corso deisuccessivi proce<strong>di</strong>menti penali.Non solo una pioniera nelmondo dell’innovazione, MaryCefaly dunque, donna capace<strong>di</strong> portare aria nuova nell’impren<strong>di</strong>torialocale creando, tral’altro, un rapporto <strong>di</strong>retto trala produzione e la grande <strong>di</strong>stribuzioneattraverso l’entratanei mercati nazionali ed esteri,ma anche donna dalle mille risorse.Fu lei, come ha ricordatola presidente Vono, a “fareconoscere ed apprezzare l’olioextravergine d’oliva nel restodel Paese”. E lo fece senza svelarela provenienza del prodottose non prima che assaggiatoriesperti ne dessero un giu<strong>di</strong>zio.Fece lo stesso con la produzionedel pompelmo rosso e delle clementine.Altro aspetto, questo,ricordato da Pierluigi Tacconedella Co.p.p.i, il Consorzioper la produzione e valorizzazionedel pompelmo istituitonel 1984 dalla stessa Cefaly eche ancora oggi rappresenta unpunto <strong>di</strong> riferimento calabresegrazie alla qualità del prodottoe all’utilizzo <strong>di</strong> centrali <strong>di</strong> lavorocomputerizzate all’avanguar<strong>di</strong>a.Una lady da non <strong>di</strong>menticarepertanto, e che rivive nellatenacia <strong>di</strong> ogni singola donnaimpren<strong>di</strong>trice calabrese. Unorgoglio nostro, apprezzato ericonosciuto dal vicepresidentedella <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>,Mauri che portando i saluti delpresidente Abramo, ha riba<strong>di</strong>tol’impegno, la vicinanza e lapartecipazione attiva dell’Entea sostegno del mondo femminilee <strong>di</strong> quello dell’impren<strong>di</strong>toriacalabrese in generale. Achiudere i lavori della serata <strong>di</strong>festa, ribadendo i segni negativi<strong>di</strong> una delle più grosse crisidel dopoguerra e dei gran<strong>di</strong>numeri delle donne inoccupatenella nostra regione, è toccatoalla vicepresidente del <strong>di</strong>strettoSud-Ovest Fidapa Infantino.“Il tempo <strong>di</strong> oggi <strong>di</strong> certo nonci aiuta - ha detto - ma noi calabresisiamo un popolo <strong>di</strong> lavoratoritenaci e concreti. Siamonoi donne in particolare,il motore della crescita e dellagiustizia sociale <strong>di</strong> questa terra.In questa sfida senza tempo cela possiamo fare e non solo perchésiamo calabresi, ma perchésiamo italiane. Questo è un nostrodovere”.OC - 37