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STORIAInquisitori e Inquisizione del Medioevo («Saggi», pp. 160,€ 13) è <strong>il</strong> nuovo libro di Grado Giovanni Merlo, tra i massimistudiosi della Chiesa e dei movimenti ereticali medievali,autore per <strong>il</strong> <strong>Mulino</strong> di alcuni libri di grandesuccesso, a partire da Eretici ed eresie medievali.Questo nuovo volume prosegue idealmenteContro gli eretici, che era dedicatoall’operato della Chiesa medievale contro l’eresianel periodo precedente alla costituzionedell’Inquisizione. Gli studi qui riuniti <strong>il</strong>lustranola fase in cui, a partire dagli anni trenta delDuecento, la lotta all’eresia cominciò a essereistituzionalizzata con la comparsa dei primi«inquisitori dell’eretica pravità delegati dallasede apostolica». Merlo mostra come ciòavvenga nel quadro di un progetto, che eraanche politico, inteso al controllo della cristianitàintera da parte della Chiesa di Roma, poistudia come l’ufficio inquisitoriale venga affidatoin primo luogo ai domenicani, e inseguito anche ai francescani, e <strong>il</strong>lustra intentie tecniche dell’azione repressiva inquisitoriale.Infine, in una stringente riflessione intitolata«Come è potuto accadere?», commenta<strong>il</strong> documento teologico pubblicato nel 2000sulle colpe della Chiesa «Memoria e riconc<strong>il</strong>iazione».In Storici italiani del Novecento («Saggi»,pp. 440, € 30) Giuseppe Galasso ha riunito imaggiori saggi da lui dedicati alla storiografiaitaliana del Novecento: una storiografia di cuirivendica l’assoluto valore a dispetto dellascarsa risonanza che non di rado essa haavuto sul piano internazionale e qualche voltanel nostro stesso paese. Aperto da un b<strong>il</strong>anciodello stato attuale della ricerca storica inItalia, <strong>il</strong> volume raccoglie i prof<strong>il</strong>i di dodici fra imassimi esponenti della nostra storiografia:Gioacchino Volpe, Luigi Salvatorelli, FedericoChabod, Walter Maturi, Delio Cantimori, ErnestoSestan, Eugenio Garin, Rosario Romeo,Franco Venturi, Renzo De Felice, GaetanoCozzi, Gabriele De Rosa.Riccardo Brizzi e Michele Marchi offrono, nelmomento in cui si celebra <strong>il</strong> cinquantenariodella quinta repubblica francese, una complessivabiografia politica di Charles de Gaulle(«Le vie della civ<strong>il</strong>tà», pp. 264, € 18,50), concentrandosiin particolare su quattro fasi dellasua esperienza storica e politica. La prima lo<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong> SaggiGrado Giovanni MerloInquisitorie Inquisizionedel Medioevovede affermarsi come protagonista indiscusso della Resistenzafrancese e della transizione postbellica, sino al temporaneoritiro dalla scena politica, nel gennaio 1946. La secondafase è quella del cosiddetto «gollismo d’opposizione» (1947-1958), gli anni della contrapposizione frontale di de Gaullecon <strong>il</strong> sistema della quarta repubblica. La terza fase comprendelo snodo cruciale degli anni 1958-1965: dalla fondazionedella quinta repubblica alla stab<strong>il</strong>izzazione politico-istituzionaledel sistema con la soluzione della questione algerina,l’introduzione dell’elezione a suffragio universalediretto del capo dello Stato e la vittoriaalle presidenziali del 1965. Infine sono raccontatigli ultimi anni della presidenza, contrassegnatidal notevole attivismo del Generalesulla scena internazionale e dal contemporaneoindebolimento della sua leadershipsul piano interno.L’immigrazione negli Stati Uniti («Universalepaperbacks», pp. 224, € 13) di StefanoLuconi e Matteo Pretelli mette a fuoco unaspetto veramente costitutivo della storiaamericana: gli Stati Uniti sono stati infatti alungo meta priv<strong>il</strong>egiata per quanti eranocostretti ad abbandonare <strong>il</strong> proprio paeseper ragioni religiose, politiche ed economiche.Il libro ripercorre le vicende di tali flussimigratori dall’epoca coloniale alla controversiariguardante la riforma della legislazionesull’immigrazione che ha caratterizzato lacampagna per le elezioni presidenziali del2008. Particolare attenzione viene dedicataai fattori d’attrazione offerti dalla realtà americana,a quelli d’espulsione dai luoghi diprovenienza dei nuovi arrivati e al loro mutamentonel tempo, all’interazione dei neoamericanicon la patria d’adozione, all’atteggiamentodi quest’ultima verso i suoi nuovimembri, alle implicazioni sociali, economichee politiche dell’immigrazione, allemisure legislative che l’hanno regolamentata.Viene inoltre <strong>il</strong>lustrato <strong>il</strong> ruolo svolto dall’immigrazionenel processo di nation bu<strong>il</strong>dinge nella definizione della natura multietnica,multirazziale e multiculturale dell’odiernasocietà statunitense.Infine Luisa Dolza introduce alla Storia dellatecnologia («Universale paperbacks»,pp. 244, € 13) e al diffic<strong>il</strong>e e variegato rapportofra tecnica e società, fra ingegno epotere politico ripercorrendone le tappe fondamentali:dalla legge veneziana del 1474, laprima a riconoscere la tecnica come ingegnoe a stab<strong>il</strong>ire la proprietà dell’inventore, fino alSeicento in cui banchieri e imprenditori mettonoa disposizione i capitali per lo sv<strong>il</strong>uppodella meccanizzazione e incoraggiano l’invenzionecon premi e incentivi; dai brevetti dell’industrializzazionefino alla Prima guerra mondiale, in cui l’inventore diventa finalmenteun eroe nazionale. L’ultima parte volge uno sguardoall’oggi in cui esplodono, nell’attualissima controversia sui brevetti,tutte le contraddizioni che caratterizzano la tecnica e leinvenzioni sin dall’antichità.10

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