ContemporaneaQuattro titoli di stringente attualità per una collana al cuoredei problemi d’oggiUn osservatorio e un laboratorio di conoscenze e analisi per <strong>il</strong>mondo d’oggi; questo intende essere «Contemporanea». E con iquattro volumi qui presentati affronta davvero alcuni fra i maggioritemi al centro dell’attualità. È esemplare, percominciare, la serrata analisi che un demografocome Massimo Livi Bacci compie della preoccupantediminuzione del numero e del ruolo deigiovani nel nostro paese in Avanti giovani,alla riscossa. Come uscire dalla crisi giovan<strong>il</strong>ein Italia (pp. 128, € 10). In Italia si puòessere «apprendisti» fino a trent’anni; appartengonoai «giovani» industriali persone di quarant’anni;sono troppo «giovani» per far parte diélites accademiche studiosi di cinquant’anni; sichiamano «ragazzo» o «ragazza» persone di etàmatura. Ma nella realtà demografica i giovanisono diventati pochi. Pur essendo molti dimeno, i giovani italiani percorrono assai più lentamenteche in passato – e rispetto ai coetaneieuropei – le tappe che portano all’autonomiadell’età adulta. Completano gli studi, entrano nel mondo del lavoro,mettono su casa, formano la loro famiglia assai più tardi diprima. Pur vivendo bene, in larga misura grazie alle risorse deiITANES, <strong>il</strong> programma di ricerca sul comportamentoelettorale e le opinioni politichedegli italiani dell’Istituto Cattaneo,anche in occasione della tornata elettoraledell’apr<strong>il</strong>e scorso ha elaborato un’approfonditaanalisi del voto sintetizzata nelvolume Il ritorno di Berlusconi. Vincitorie vinti nelle elezioni del 2008(pp. 224, € 14). Bastano tre dati a dirciche le ultime elezioni politiche rappresentanouna svolta rispetto a tutte le precedenti.Primo: nel 2006 sono entrati allaCamera gli eletti di 15 liste, nel 2008quelli di 9 liste. Secondo: nel 2006 sedevanoin Parlamento 72 deputati di Rifondazionecomunista, Comunisti italiani eVerdi; oggi non ce n’è nessuno, come non c’è nessun eletto in partiti che sirichiamino alla tradizione socialista. Terzo: nel 2006 le due aree politiche chesi sono date battaglia con alterne vicende dal 1996 in poi erano alla pariquanto a voti validi, nel 2008 c’è stato un divario di oltre 4 m<strong>il</strong>ioni di voti.Dopo un sim<strong>il</strong>e sconvolgimento, grande è la confusione sotto <strong>il</strong> cielo, soprattutto– naturalmente – sotto quello degli sconfitti. Per capire meglio ciò cheè avvenuto <strong>il</strong> volume affronta, sulla base di una vasta indagine campionariacondotta subito dopo <strong>il</strong> voto, una serie di quesiti decisivi: che ruolo hannoavuto delusione e astensionismo? Quali sono stati i flussi dello spostamentoa destra? Chi è stato premiato dall’appello al «voto ut<strong>il</strong>e»? Come ha pesato laquestione cattolica? E <strong>il</strong> problema dell’insicurezza? Quanto hanno contato S<strong>il</strong>vioe Walter? Si è trattato solo di un referendum sul governo Prodi?genitori, contano poco nella società, nelle professioni, nella politica,nella ricerca, nelle imprese. Con pochi giovani, scarsamentevalorizzati, <strong>il</strong> nostro paese appare stanco e incapace di slancio, enon all’altezza di uno scenario globale che nonfa più sconti a nessuno. Eppure, sostiene LiviBacci, le soluzioni possib<strong>il</strong>i non mancherebbero,intervenendo sul sistema educativo, sul mercatodel lavoro, sulla previdenza, e in generale attuandopolitiche capaci di smontare la sindrome delritardo che attanaglia le nuove generazioni.Altra analisi coraggiosa è quella dedicata daMarzio Barbagli a Immigrazione e sicurezzain Italia (pp. 248, € 15). Barbagli è stato <strong>il</strong> primoin Italia, dieci anni fa, ad affrontare inmaniera esplicita <strong>il</strong> tema dei reati commessidagli immigrati (soprattutto irregolari, ma ancheregolari), destando inizialmente imbarazzi e critiche,ma imponendosi poi, grazie al suo inoppugnab<strong>il</strong>elavoro di ricerca e documentazione,come la voce più autorevole e imparziale inmateria. In questo periodo di crescente preoccupazione sociale,mentre sono appena stati varati nuovi provvedimenti inmateria di sicurezza, Barbagli sulla base di dati aggiornatissimi einediti affronta nel suo nuovo libro in particolaretre questioni che dividono i cittadini e le partipolitiche: gli effetti della Bossi-Fini (è stata unfallimento o ha contribuito a contenere <strong>il</strong> flussodei clandestini?); le conseguenze, sul pianodelle attività <strong>il</strong>lecite, dell’allargamento a Est dell’Europa,soprattutto dopo <strong>il</strong> 1° gennaio 2007(è davvero giustificato l’allarme nei confronti dirumeni e rom?); come funziona, o non funziona,<strong>il</strong> meccanismo delle espulsioni e perché.Notte balcanica. Guerre, crimine, stati fallitialle soglie d’Europa (pp. 248, € 15) diFrancesco Strazzari traccia invece l’inquietantescenario di un’Europa balcanica che, dopo lafine del socialismo reale e un decennio di guerre,appare ostaggio di nuove commistioni tracriminalità organizzata e connivenze politiche.Quelli che l’autore descrive qui non sono ladridi strada ma «criminali sovrani», in un mondo incui tanto la criminalità quanto la sovranità sonoin profonda mutazione. E nelle «storie nere» cheracconta emergono collusioni prima ancora checollisioni fra gruppi etnici, fra legale e <strong>il</strong>legale, franoi e loro: vittime e carnefici parlano spesso lastessa lingua e appartengono alla stessa comunità.Ma ciò che accade di là dal mare, a est,non è <strong>il</strong> prodotto di una remota patologia locale:nelle zone grigie della politica e dell’economia,lungo le periferie del continente, s’intravedenon un pallido riverbero del passato, ma unasfida presente al cuore dell’Europa.6
Farsi un’ideaDue nuovi titoli per la collana di base del <strong>Mulino</strong>. E due nella seriesulle istituzioni politiche degli altri paesi«Farsi un’idea» è la collana di punta nella linea dei libri di basedel <strong>Mulino</strong>. Avviata nel 1997, con una quindicina di nuovi titoliall’anno mira a costituire una sorta di enciclopedia componib<strong>il</strong>edella vita contemporanea, con testi di informazione eorientamento su argomenti di largo interesse dell’economia,della società, della politica, della scienza. Nella prima partedell’anno la collana ha proposto complessivamente,fra novità e riedizioni, sedici titoli. Inquesto semestre vedono la luce duenovità ulteriori.La prima è quella che Enrico Menduni,già autore in questa collanadi un volume sulla televisione, hadedicato a La fotografia (pp. 160con <strong>il</strong>lustrazioni, € 8,80). Simbolo della memoria privata,testimone e interprete di eventi, forma d’arte,presupposto del cinema e del video, la fotografia èprotagonista della nostra quotidianità e di una civ<strong>il</strong>tà semprepiù visiva. Menduni descrive l’evoluzione dell’immagine artificiale,delle sue pratiche e dei suoi prodotti, non tralasciando irapporti con <strong>il</strong> giornalismo, la pubblicità e la moda. Lo sguardodell’autore è proiettato sull’oggi, sulla straordinaria moltiplicazionedell’esperienza fotografica offerta dal digitale,anche grazie a Internet – con la sua intensa condivisione dim<strong>il</strong>ioni di documenti visuali – e alle fotocamere dei telefonicellulari con cui ciascuno può, in ogni istante, generare ediffondere immagini del mondo.Finanza e credito in Italia (pp. 144, € 8,80) di FrancescoCesarini e Giorgio Gobbi affronta un argomento decisamentecaldo. Il sistema finanziario assolve compiti fondamentaliper <strong>il</strong> funzionamento delle moderne economie dimercato: fornisce l’infrastruttura delsistema dei pagamenti e trasferisce lerisorse da chi risparmia a chi investe,dalle famiglie alle imprese e alle amministrazionipubbliche. Il volume è unaguida introduttiva alle principali caratteristichedella finanza in Italia, conparticolare attenzione ai meccanismidel credito: analizza le decisioni finanziarie di famiglie e imprese,la centralità del ruolo delle banche e infine le norme voltea tutelare la stab<strong>il</strong>ità del sistema e la correttezza dei comportamenti,anche con riferimenti alle recenti e complicate vicendedel nostro paese.Si governano così«Si governano così» è una collana, curata da Carlo Fusaro,che si propone come strumento di informazione essenzialesulle istituzioni politiche dei principali paesi, per saperecome sono organizzati e come proteggono i diritti, percoglierne la storia e la cultura civica. Sono usciti sinora novevolumi. In questo autunno ne appaiono altriAngela Di GregorioRepubblica ceca<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong> Si governano cosìdue, dedicati alla Repubblica Ceca eall’Iran.La Repubblica ceca (pp. 192, € 11)di Angela Di Gregorio si occupa dell’unicopaese ex comunista a poter vantaresolide tradizioni di parlamentarismo,di equ<strong>il</strong>ibrio partitico, rispetto delpluralismo e delle minoranze nonchéforti radici imprenditoriali. Dopo laparentesi comunista e <strong>il</strong> divorzio di vellutodai fratelli slovacchi oggi i Cechi hannoripreso con orgoglio <strong>il</strong> posto che sentivanogli spettasse in Europa, senza dimostrare quello spiritodi revanche, a tratti nazionalista, che ha contraddistinto l’atteggiamentodi diversi nuovi Stati membri dell’Unione, inprimis la Polonia. Un sistema istituzionale equ<strong>il</strong>ibrato, unacostante crescita economica accompagnata da un solidospirito civico, nonché un retaggio culturale rinvigorito eaggiornato (la Boemia è la patria di giuristi del calibro di Jellineke Kelsen): con tale mix un paese piccolo ma strategicamentecollocato al centro dell’Europa affronta <strong>il</strong> nuovocammino europeo all’insegna del ritorno alle proprie radicicostituzionali.Iran (pp. 192, € 11,50) di Pier Luigi Petr<strong>il</strong>lodescrive le caratteristiche principali<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong> Si governano cosìPier Luigi Petr<strong>il</strong>loIrandel sistema giuridico della Repubblicaislamica dell’Iran e della sua storiacostituzionale, cogliendone i tratti dipeculiarità anche rispetto ad altri ordinamentiislamici. Sistema di governo,forma di stato, rapporto fra potere e cittadinivengono tracciati nell’assetto conseguentealla rivoluzione del 1979, mettendoin r<strong>il</strong>ievo alcune singolarità, come,ad esempio, <strong>il</strong> ruolo marginale rivestitodal Presidente della Repubblica (a cuiinvece grande spazio dedicano i mass media occidentali) adifferenza della Guida Suprema e del Consiglio dei Guardiani.Particolare attenzione è riservata ai rapporti internazionalie alla questione nucleare, nonché alle prospettive dicrescita della società iraniana grazie alla ricchezza e diversitàdel pensiero intellettuale e della gioventù locale.7