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IMP 02 SOMMARIO.qxd - il Mulino

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insieme diverse generalizzazioni correlate.NelVociUn piccolo coro di «voci» che riflettono sull’umanità a dimensioneglobale, sui suoi problemi e sulle sue speranze, ragionevoli e noCompie un anno l’ultima nata delle collane del <strong>Mulino</strong>, dedicataai saggi brevi, che si arricchisce ora di ben sei titoli. Li presentiamoa partire dalla penetrante riflessione di Carlo Galli suL’umanità multiculturale (pp. 88, € 8). L’età globale haportato con sé l’intreccio e la contaminazione delle culture.Mondi diversi sono venuti a fondersi e confondersi e con lorosi sono fuse e confuse diverse immagini dell’uomo. L’umanitàche ne risulta è un’umanità minima, frammentata, plurale, differenziatae non omogenea. È conquesta nuova situazione che sonochiamate a fare oggi i conti la politicae la cultura. Galli indica nel modellomulticulturale l’unica strategia chepuò vincere la nuova sfida, depotenziando<strong>il</strong> conflitto e salvando l’umanitànella concretezza e nella differenzadelle persone.Anche Cittadini globali. Cosmopolitismoe democrazia (pp. 144, € 9)di Seyla Benhabib affronta un temaconnesso alla crisi degli spazi politicitradizionali. La democrazia si basa sunorme universalistiche, valide peròsolo all’interno di una determinatacomunità politica e di un territorio circoscritto.Che cosa sono, allora, equale autorità possono avere quelle«norme cosmopolitiche di giustizia»che caratterizzano l’orizzonte dellasocietà civ<strong>il</strong>e globale, dove le appartenenzetradizionali si fanno più lab<strong>il</strong>ie transitorie? La democrazia non è,come non è mai stata, un sistemarigido e definito una volta per tutte,ma <strong>il</strong> frutto continuamente rinnovatodi negoziazioni e riformulazioni, enella sua stessa natura può trovarerisposta alla sfida pòstale dalla globalizzazione.Martha C. Nussbaum, propone unariflessione su Giustizia e aiutomateriale (pp. 112, € 9) che si confrontaanch’essa con la dimensioneglobale. Un bambino che nasce oggiin un paese ricco ha un’aspettativa divita di quasi ottant’anni. Un bambinoCarlo GalliL’UMANITÀMULTICULTURALE<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong>Seyla BenhabibCITTADINIGLOBALICosmopolitismo e democrazia<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong><strong>il</strong> <strong>Mulino</strong>Attribuire a un esseredi vita meramente animale,umanoun livello di vita in cui le facoltàtipicamente umane di scelta e disocialità sono completamentesvuotate, è immorale e inammissib<strong>il</strong>e.unliv elloVOCIVOCIVOCIlatraad osc<strong>il</strong>lare,<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong>Comei nostri vicini e lontani antenati, comeabbiamo imparato ad accendere unfuoco, continuiamoin unaincertezza,speranza e<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong>la disperazione.situazione diNegliultimitre m<strong>il</strong>ionidi anni <strong>il</strong>nostro clima haosc<strong>il</strong>lato tra condizionitemperate sim<strong>il</strong>i aquelle attuali e durate da10 a 20.000 anni, e periodidi 100.000 anni in cui giganteschelastre di ghiaccio, inqualche zona dello spessore didiversi ch<strong>il</strong>ometri, coprivano icontinenti settentrionali. Ancorpiù impressionante dell’esistenzadi queste fasi cicliche è larapidità con cui <strong>il</strong> climasembra in grado dicambiare.avvenuto da quandosempre èVOCIVOCI<strong>il</strong> <strong>Mulino</strong>passoaggiungere una sola generalizzazione,tuttele altreNel mutamento rivoluzionario si deve accettarealla volta.restanocioè nonmodifi cano tuttea modificare o adI mutamenti rivoluzionari sonosi limitaintatte.possono avvenire pezzo dopo pezzo, uncambiamento normale cisiin certo modo olistici,l’incoerenza oVOCIche nasce nel Sud del mondo può aspettarsi di viverne pocopiù di quaranta. Acqua da bere, servizi sanitari, alimentazioneadeguata, istruzione: tutti questi beni umani fondamentalisono distribuiti in modo assai diseguale. E tuttavia noi, chepure avvertiamo con forza gli obblighi morali che ci legano achi ci è più vicino e più caro, esitiamo a sentire con la stessaintensità gli obblighi di fornire aiuto materiale a coloro che neavrebbero maggiore bisogno, uomini e donne lontani ed estranei.La Nussbaum rintraccia le ragioni profonde di questa attitudinein una tradizione di pensiero radicata e diffusa, con laquale intesse un confronto serrato respingendo la falsa dicotomiafra l’amore verso <strong>il</strong> prossimo e l’amore verso l’umanità.Speranze (pp. 148, € 9) è un pungente pamphlet in cuiPaolo Rossi mette sotto tiro queste visioni «senza speranze»:la letteratura apocalittica, le previsioni catastrofiche fallite, lafine dell’Occidente, <strong>il</strong> masochismo degli intellettuali, l’impellentebisogno di «uscire dall’Occidente»;ma in pari tempo critica le «smisuratesperanze» di coloro che sognanoparadisi collocati in un altrove geograficoo hanno aspettazioni eccessivee coltivano <strong>il</strong> mito dell’uomonuovo, i guasti dell’utopismo comeideologia diffusa. Occorre, concludeRossi, affidarsi alle «speranze ragionevoli»:le sole, forse, che possono salvarcidalla disperazione.Le due ultime «Voci» provengono dalmondo della scienza, cui <strong>il</strong> <strong>Mulino</strong> hapreso a dedicare crescente attenzione,specialmente con la collana «Farsiun’idea». La Piccola lezione sul clima(pp. 100, € 9) di Kerry Emanuel<strong>il</strong>lustra i punti essenziali della questionerelativa al mutamento climatico.Siamo effettivamente in presenza diun cambiamento del clima e la maggioranzadegli scienziati ritiene che lecause siano in buona parte di naturaantropica. Emanuel spiega cosa sappiamodel clima di oggi e di ieri,quanto sono attendib<strong>il</strong>i i modelli previsionali,come si è giunti a individuare<strong>il</strong> fattore umano nella naturale variab<strong>il</strong>itàclimatica, indica gli effetti negatividel sensazionalismo mediaticoe della strumentalizzazione politica, esostiene la necessità di un’inversionedi rotta a fronte di un pericolo reale.Le rivoluzioni scientifiche (pp. 76,€ 8) è un piccolo testo in cui <strong>il</strong> grandeepistemologo Thomas S. Kuhnribadisce la sua visione del camminodella scienza come un movimentoche non procede per gradi, ma è soggetto periodicamente arivoluzioni che comportano un mutamento dei paradigmi diriferimento, cioè dell’insieme di teorie, leggi e strumenti universalmenteaccettati. La teoria newtoniana del moto, la p<strong>il</strong>adi Volta, la legge sulla radiazione di corpo nero: sono tre innovazionicruciali nella storia della scienza, che Kuhn <strong>il</strong>lustra quiper delineare i tratti caratteristici che individuano la categoriadi «rivoluzione scientifica».5

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