12.07.2015 Views

Ritardi e problemi della scuola italiana.pdf

Ritardi e problemi della scuola italiana.pdf

Ritardi e problemi della scuola italiana.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Art. 97I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che sianoassicurati il buon andamento e la imparzialità dell'amministrazione.Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzionie le responsabilità proprie dei funzionari,Agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede mediante concorso, salvo icasi stabiliti dalla leggeLa "reazione" di Bottani induce a ricordare che:- dalla fine degli anni settanta agli novanta la <strong>scuola</strong> secondaria superiore rimediavaai clamorosi ritardi <strong>della</strong> riforma dei suoi ordinamenti con la sperimentazione, cheentrò in tutte le scuole, ma che, in contraddizione con la più elementare logicasperimentale, non fu accompagnata da verifica dei risultati, la qual cosa haprodotto due pesantissimi handicap: a) ha provocato la ripetizione a tempoindeterminato di uno stesso progetto senza che se ne ricavasse feed-back e se nepotessero realizzare migliorie (in qualsiasi altro settore, la sperimentazione èintesa come strumento rivolto a convalidare o a invalidare un’ipotesi innovativa, equindi ne è prevista l’interruzione alla scadenza dei tempi necessari per ilraggiungimento dell’uno o dell’altro risultato); b) ha impedito alle scuole diimparare a confrontarsi con i risultati delle proprie scelte, e quindi di misurarsicon l’ABC dell’autonomia.- la <strong>scuola</strong> Media unica, costruita con una riforma a tappe iniziata nel 1962 econclusa coi programmi del 1979, che introducevano la "programmazione", non èmai stata oggetto di monitoraggi, verifiche e valutazioni;- nelle indagini internazionali sui risultati raggiunti dai sistemi scolastici di vari paesi, la casella Italia è rimasta vuota fino agli anni novanta, per difetto di raccolta didati e informazioni (da parte del MPI) utili a interpretare e valutare l’andamentodell’attività di istruzione nelle nostre scuole (la conseguente desuetudinedell’opinione pubblica alle notizie sui <strong>problemi</strong> strutturali del nostro sistemascolastico è così radicata che nemmeno i dati del P.I.S.A., negativi per quanto èpossibile che lo siano, riescono oggi a provocare reazioni significative non solonell’opinione pubblica, ma anche nella <strong>scuola</strong>).Anche la responsabilità dei ritardi storici e <strong>della</strong> perdurante povertà <strong>della</strong> ricercasulla <strong>scuola</strong> <strong>italiana</strong>, sulle sue caratteristiche e sui suoi risultati, non è addebitabilealla insensibilità o alla sprovvedutezza dell’Amministrazione, ma semplicemente allanatura del compito che essa è chiamata a svolgere. Un compito stabilito dalla stessaCostituzione, che lo definisce in termini ben precisi (v. box apposito). Fondamentalitra essi risultano: la corrispondenza dell’operato alle disposizioni di legge, cheevidentemente si ritiene possano prevedere tutto e in termini di staticità; il buonandamento perseguito attraverso l’imparzialità, il rispetto <strong>della</strong> gerarchia e delleprocedure formali. È ben difficile inserire in questa logica i risultati concreti,concepiti nella loro possibile varietà e nei loro possibili mutamenti (la <strong>scuola</strong> riflette eserve la società, e la società non smette un attimo di evolvere).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!