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L'Agrotecnico Oggi gennaio 05 - Collegio Nazionale degli Agrotecnici

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mente chiara e corretta sui temi sensibilidella produzione agricola, dellaqualità e della sicurezza alimentare.Questo hanno fatto e stanno facendogli agronomi italiani, per fare sì che l’agricolturadiventi una risorsa fondamentalee non sostituibile, in quantoproduttrice non solo di cibo, ma anchedi ambiente, di paesaggio, di cultura, disalute e di benessere, di servizi.Il che porta ad affermare, senza timoredi smentita, che oggi è improponibilela figura dell’agronomo generalista,con una formazione cioè di tipo olistico,si pone altresì con evidenza l’esigenzadi mettere in campo una nuova,specifica figura professionale che sappiafare dell’approccio sistemico edintegrato il punto di forza del suo operato.In questo senso le Facoltà diAgraria possono giocare un ruolodeterminante. Gli stessi temi chiavedella competitività e della sostenibilitàdettati dall’Unione Europea impongonoinfatti l’apporto di diverse disciplinee molteplici soluzioni scientifiche e tecnologiche,per rispondere ad una pluralitàdi problemi ed esigenze.La FIDAF, guidata dal suo vulcanicoPresidente, il Dott. Luigi Rossi, èall’interno di questo processo di cambiamentoed ha mostrato una pienaintesa su alcuni temi centrali: la visioneantropocentrica, rispettosa dell’ambiente,cioè l’uomo custode dellerisorse naturali; la scienza per l’ecosistema;la sensibilità etica dello scientiste, nello specifico, del genetistache opera per il bene dell’umanità edell’ambiente. Lo sviluppo della societàmoderna tende sempre più versouna maggiore complessità e quindi l’evoluzionedella scienza e della tecnologiadeve integrarsi sempre più con gliaspetti sociali, economici, politici, culturalied ecologici.Il numero speciale della rivistaAGRIculture titolata “I sessant’annidella FIDAF” e distribuita nel mese didicembre del 2004, intende fare conoscerela Federazione, la sua identitàassociativa e culturale, le attività, i riferimentiscientifici e istituzionali, le pubblicazioni,gli impegni a sostegno dellaricerca e dell’innovazione tecnologica,della cooperazione e dello sviluppo, ilClub della Qualità, le iniziative in favoredella salvaguardia della biosfera, laRivista, il sito www.fidaf.it.Il numero speciale è rivolto anzitutto aiPresidi, docenti e studenti della Facoltàdi Agraria; gli Enti di ricerca ed alle istituzionipubbliche; agli Ordini provincialie Nazionali dei Dottori Agronomie dei Dottori Forestali; ma anche a tutticoloro che credono nell’agricolturacome sistema e motore di sviluppo.Marcello SalighiniAGROTECNICI-FIDAF: UNA COLLABORAZIONEPOSSIBILE E FRUTTUOSALa FIDAF ha saputo in questi anni custodire e preservare le migliori tradizionidei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, anche nei momenti di peggiorederiva del Consiglio <strong>Nazionale</strong> dell’Ordine, quest’ultimo spesso salito aglionori della cronaca per notizie scandalistiche e per le diverse inchieste giudiziarieche lo hanno riguardato e segnatamente la ex-Presidente, DinaPorazzini, infine rinviata a giudizio dalla Procura della Repubblica di Romacon l’accusa di avere falsificato atti del Consiglio <strong>Nazionale</strong> che attribuivanospese e finanziamenti (il processo è tuttora in corso a Roma). Ma di fronte atanta deriva si ergeva, baluardo morale di tutti gli agronomi italiani, laFIDAF, con la tradizione dei suoi saperi, con la cortesia delle relazioni umanedei suoi esponenti, con la difesa orgogliosa ma mai arrogante del ruolo dei proprirappresentanti; lì a ricordare come la sguaiatezza di comportamenti, l’altalenantepromiscuità politica con questo e con quello, male si confacessero alblasone <strong>degli</strong> agronomi costruito in sessanta anni di fatiche e di impegno.IL DOTT. SILVANOMARSELLA.Rappresenta i tecniciagricoli nel “Consigliodi rappresentanza”dell’AGEA.Merito del Presidente della FIDAF, Luigi Rossi, se le vicissitudini ultime del Consiglio <strong>Nazionale</strong> dell’Ordine, scioltocon decreto del Ministro della Giustizia (un fatto eccezionale), non hanno intaccato la corretta immagine generaleche l’Italia tutta aveva, e fortunatamente ancora ha, della categoria dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.La FIDAF ha mantenuto anche saldi rapporti con il Ministero delle Politiche Agricole e con gli altri Consigli Nazionalidelle categorie professionali dell’agricoltura; quando infatti si è trattato di nominare un rappresentante dei tecniciagricoli professionisti nel “Consiglio di rappresentanza” dell’AGEA - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, el’Ordine nazionale non è riuscito a far di meglio che rompere irreparabilmente i rapporti sia con il <strong>Collegio</strong> nazionaledei Periti agrari che con il <strong>Collegio</strong> nazionale <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> e <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> laureati, è stata la FIDAF adintervenire e recuperare la situazione, riuscendo a fare eleggere, con il sostegno determinante del <strong>Collegio</strong> <strong>degli</strong><strong>Agrotecnici</strong>, un proprio rappresentante, nella persona del Dott. Silvano Marsella, che tuttora ricopre questo delicatoufficio ed a dimostrare al Ministro Gianni Alemanno che i tecnici agricoli una qualche capacità di governo istituzionaleancora la avevano.Gennaio 20<strong>05</strong>11

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