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L'Agrotecnico Oggi gennaio 05 - Collegio Nazionale degli Agrotecnici

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A TTUALITÀUno scorcio della sede della FIDAF, a Roma.L’ORGANIZZAZIONE FIDAFLa FIDAF è una Federazione di Associazioni, autonomenella loro attività di programmazione e gestione. Incomune con la Federazione, le Associazioni condividononello Statuto e nei fatti, i valori esenziali per la tutelamorale e sindacale della categoria, l’aggiornamento professionalee culturale, la realizzazione di servizi per i colleghi,nonché la promozione a favore del “sistema agricoltura”.Le Associazioni sono rappresentate nel Consiglionazionale della FIDAF, sulla base del numero <strong>degli</strong> iscritti.Il Consiglio nazionale, costituto da 40 rappresentantiprescelti dall’Assemblea delle Associazioni, elegge tra ipropri componenti il Presidente, 3 vicepresidenti e 9 membri che insieme costituiscono il Comitato di presidenza.L’attuale sede della Federazione è a Roma, in Via Livenza 6, ed è frutto dell’atto generoso ed autenticamente solidaledi 561 colleghi che, guidati dal Presidente Giuseppe Medici, decisero di partecipare personalmente all’acquisto diquella che lo stesso Presidente definì come “La Casa del Dottore in Agraria”.Intestataria della proprietà della sede è la Cooperativa “Il Dottore in Scienze Agrarie”, costituita il 27 luglio del 1950a Roma, in quanto la condizione della FIDAF quale “Associazione di secondo grado senza fini di lucro” esclude qualsiasiattribuzione di proprietà. La disponibilità di una sede ha consentito e tuttora consente ala Federazione, non solodi realizzare le proprie attività, ma anche di ospitare nei propri locali altre organizzazioni affiliate o consorelle, checon le loro iniziative contribuiscono ad animare la vita della FIDAF stessa.G L I A G R O N O M I C H I U D O N OC O N I L PA S S A T OI Dottori Agronomi e Dottori Forestali hanno un nuovo Presidente, Pantaleo Mercurio Presidente dell’Ordine diLecce (carica che dovrà lasciare per incompatibilità con quella nazionale), 59 anni, stimatissimo dirigente nel settoredelle bonifiche ed ottimi rapporti con le categorie <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> e dei Periti agrari leccesi, con le quali in passatoha costruito solide collaborazioni. La sua è stata, in qualche modo, una elezione a sorpresa, che ha sancito lasecca sconfitta della ex-Presidente dell’Ordine, Dina Porazzini, ricandidatasi nuovamente alla presidenza e che eraentrata nella “Sala Rossa” del Ministero della Giustizia con la piena convinzione di poter ritornare alla guida dellacategoria, nonostante su di lei pesasse un rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Roma per falsificazionedi deliberazioni del Consiglio <strong>Nazionale</strong>, fatto questo che aveva provocato l’intervento del Ministero vigilante ilquale, alla fine del mese di giugno dello scorso anno, aveva sciolto l’intero Consiglio <strong>Nazionale</strong> e rimosso Porazzinidalla presidenza, inviando un Commissario straordinario (si veda anche “L’AGROTECNICO OGGI” n. 8/9-2004). Lacampagna elettorale che era seguita a questi fatti aveva rivelato l’esistenza di un forte dissenso dalla “gestionePorazzzini”, assai discussa anche per spese da molti ritenute eccessive, che aveva portato alla elezione di ben seinuovi Consiglieri Nazionali su undici: Daniele Zanzi di Varese, Elisabetta Norci di Pisa, Roberto Accossu diCagliari, Giuseppe Pulina di Milano e Giuseppe Giacalone di Trapani, oltre a Mercurio.Fra i cinque vecchi Consiglieri riconfermati, oltre a Porazzini, hanno avuto un seggio al nazionale Antonio Lucottidi Alessandria, Sandro Castelli di Trento, Paolo Ferrari di Modena e Ciro Costagliola di Caserta, ed è proprioquesto ultimo ad essere stato il grande avversario di Porazzini, l’implacabile censore che in passato ne ha denunciatospesso i comportamenti ritenuti non ortodossi.Tuttavia al momento del voto, Costagliola ha saputo tirarsi indietro, evitando così di riproporne uno schema conflittuale,favorendo con questa sua rinuncia un ricambio ai vertici, tanto che anche le altre due principali cariche diVicepresidente e Segretario sono state attribuite rispettivamente, ed Elisabetta Norci e Roberto Accossu, entrambineoeletti. Per i Dottori Agronomi sembra ora aprirsi una stagione di rinnovamento, dove certamente l’arrivo di personenuove e prive di legami con il passato, rappresenta una tosura netta con la gestione precedente, che ormaisopravvive solo nei fascicoli processuali delle diverse inchieste giudiziarie che l’hanno interessata.12 Gennaio 20<strong>05</strong>

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