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L'Agrotecnico Oggi gennaio 05 - Collegio Nazionale degli Agrotecnici

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A TTUALITÀ« Non c’e’pace fra gli ulivi,di Gerico »RIENTRA IL TENTATIVO DEL MINISTRO SINISCALCO DI“CATASTIZZARE” GLI STUDI DI SETTORE, CHE RIGUARDANOANCHE GLI AGROTECNICI E GLI AGROTECNICI LAUREATIAlla fine, dunque, il MinistroDomenico Siniscalco ha rinunciatoalla “catastizzazione” <strong>degli</strong> Studi di settore,inizialmente prevista nell’impiantodella legge finanziaria 20<strong>05</strong>, cioè, insostanza all’idea di adeguare annualmentegli Studi sulla base di elaborazioniperiodiche dell’ISTAT; la questione,peraltro, si sarebbe risolta in una“tosatura” di dimensioni rilevanti per ilavoratori autonomi, in particolare peri liberi professionisti, giacché il gettitoprevisto da questo adeguamento, per ilsolo 20<strong>05</strong>, era previsto intorno ai 3,8miliardi di euro.Dopo un incontro con i rappresentantidelle libere professioni, il MinistroSiniscalco si è infine convinto a rinunciarea questa ipotesi, accontentandosidi una revisione <strong>degli</strong> Studi da effettuarsiogni quattro anni dall’entrata invigore dello studio ovvero dal suoaggiornamento, con la possibilità dipredisporre una revisione anche primadello scadere del quadriennio, oveemergano scostamenti rilevanti, dovutial mutato quadro economico e risultanteda dati ufficiali.Una sola deroga a questo sistema èprevista per l’anno 20<strong>05</strong>, nel corso delquale saranno completate le attività direvisione <strong>degli</strong> Studi già definiti, a valeresul periodo di imposta 2004.È già questo rappresenta comunqueuna forzatura rispetto alla filosofia delsistema, basata su di uno stretto rapportocollaborativo fra le categorie professionalie del lavoro autonomo, lequali responsabilmente collaboranocon l’Esecutivo nella lotta all’evasioneed all’elusione fiscale, tramite un’operaanalitica di individuazione di sotto-categorieredditualmente omogenee (i “claster”),che tengono altresì conto dimolte variabili di natura contabile edextracontabile, in modo tale da noninficiarne l’attendibilità.I risultati di questa leale collaborazionefra organizzazioni professionali e dellavoro autonomo sono stati assolutamentepositivi, portando nel temponon solo ad un costante aumento <strong>degli</strong>operatori economici soggetti agli Studidi settore, ma di un crescente gettitoper l’Erario, senza che -nella granparte dei casi- questo sia stato vissutodagli interessati come una operazionevessatoria.Anzi, il fisco è quasi riuscito a fardimenticare i tempi bui della famigerata“minun tax” e dei “coefficenti presuntidi redditi”, nella cupa notte deldiritto e del buon senso, quando ognicontribuente era uguale all’altro.<strong>Oggi</strong> ciascun professionista può invece,semplicemente collegandosi coninternet al sito del Ministero delleFinanze, scaricare il prodotto informaticodenominato “GERICO”, che contienei parametri di calcolo <strong>degli</strong> studidi settore, e confrontare così i propridati reddittuali con quelli dello Studioche lo riguarda.Catastizzare gli studi di settore, legarliad adeguamenti automatici ISTAT,significava tradire mortalmente il rapportofaticosamente costruito fra fiscoe mondo del lavoro autonomo, significavatornare indietro di almeno quindicianni e probabilmente riaprire uncontenzioso tributario di gigantescheproporzioni. Il Governo, dopo qualcheincertezza, fortunatamente se n’éaccorto ed ha mutato rotta. È un beneNell’ambito della distribuzione delle competenze e <strong>degli</strong> incarichi in seno al <strong>Collegio</strong><strong>Nazionale</strong> <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> e <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> laureati, la materia <strong>degli</strong> Studi di Settoreè stata affidata al Consigliere Agr. Gerardo Fasolo, in relazione alla sua particolareesperienza. Il Consigliere Fasolo non solo ha trattato con il Ministero delle Finanze perl’elaborazione dello Sudio specifico per gli <strong>Agrotecnici</strong>, ma ha anche basato quel lavorocon la preventiva acquisizione dei dati reali di alcuni <strong>Agrotecnici</strong> contribuenti: sui loroelementi contabili è stato costruito lo “Studio” specifico, attualmente in via di rodaggiosperimentale.L’Agr. Fasolo è altresì stato un punto di riferimento per i Collegi locali e gli stessi iscrittiche desideravano informazioni al riguardo; è possibile contattarlo all’indirizzo di postaelettronica: fasolo@agrotecnici.it oppure al numero: 0771/532.140.8Gennaio 20<strong>05</strong>L’AGR. GERARDO FASOLO. Consigliere del <strong>Collegio</strong> <strong>Nazionale</strong><strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> e <strong>degli</strong> <strong>Agrotecnici</strong> Laureati.

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