di una regione in grado di cooperare e di lavorare a sostegno ea supporto della propria terra per creare quelle sinergie e quellesintonie in grado di far vincere le grandi sfide.Io sono cresciuto in questi ultimi 10-15 anni attraverso un concettoche ho fatto mio con l’andare avanti della mia esperienza.Un uomo autorevolissimo di governo, non ricordo bene se fossecalabrese, mi disse “gran parte della vita delle istituzioni si svolgeattraverso la capacità di tessere rapporti e di creare relazioni”.Io credo che le relazioni sui territori rappresentano la vera grandeopportunità che ci consentirà di creare situazioni positive ericadute utili per il territorio, che non significa soltanto fare businessma, in maniera trasparente e corretta, significa aver dato ungrande contributo alla crescita della <strong>Calabria</strong>. Abbiamo a nostrofavore anche i risultati conseguiti sul fronte dell’internazionalizzazionee della produzione.La nostra regione produceva lo 0,01% sul versante nazionalenell’export. In un anno e mezzo, quasi due anni di governo regionale,con un assessorato creato ad hoc e guidato da un imprenditorebrillante come Fabrizio Capua, siamo riusciti a farregistrare dati importantissimi di crescita nel comparto delleesportazioni. E non intendiamo fermarci qui, ecco perché perconcretizzare questa stagione abbiamo bisogno della vostra collaborazione,perché possiate portare un contributo nobile allanostra terra. Ecco come possono essere i calabresi nel mondoutili alla propria comunità e come noi possiamo creare un rapportoancora più intenso. Le associazioni, le confederazioni, etutto ciò che c’è, serve a creare e ad alimentare quella tensionee quella vicinanza che deve contraddistinguere il rapporto trala <strong>Regione</strong> e i suoi corregionali. Uno dei problemi è come farcrescere il coinvolgimento. Un altro messaggio che tengo a lanciareoggi è la necessità di aumentare tra i delegati, all’internodella Consulta, la partecipazione dei giovani, perché questo è ilmiglior modo per legare ancora di più la nostra regione ai vostriaffetti, perché significa riuscire ancora di più a trasmettere il segnaledi continuità. Per un politico e per un amministratore lacosa più bella è ciò che lascia in termini di patrimonio, e quindidi prospettiva e di speranza alle proprie comunità, attraverso letante opere che uno realizza e le tante opere che sono in corso eche troveranno la luce nel corso degli anni.La stessa cosa deve essere per colui che fa parte della Consulta,che non può pensare che il rapporto con la regione di provenienzasi esaurisca e finisca, magari muoia nel rapporto personale.Dobbiamo cercare di farlo estendere.E siccome questo è un problema avvertito, che voi stessi avetepiù volte evidenziato dicendo “noi siamo la generazione chearrivò, adesso siamo alla seconda, forse alla terza, siamo in unasituazione di difficoltà perché non riusciamo più a trasmettereai nostri figli e ai nostri nipoti il messaggio della calabresità”,quale migliore idea riuscire a coinvolgere in maniera ancora piùdiretta quei giovani che forse vorrebbero avvicinarsi alla nostraregione? Questo obiettivo si può raggiungere anche attraversoun’iniziativa che secondo me deve essere rivisitata e recuperata,e che è volta a stimolare la conoscenza della lingua italiana, chenon può essere dispersa come patrimonio all’interno di questecomunità. L’Università per Stranieri può essere uno strumentoche vede protagonisti 200-300-500 giovani calabresi l’anno,1.000 giovani figli o nipoti di calabresi che tornano nel loro paese,nella loro regione, nella regione di origine dei propri genitorio dei propri nonni, e che vengono a studiare per qualche mese lalingua italiana per rinsaldare quel rapporto con le proprie origini.Oggi, dovunque andiamo, c’è sempre un po’ di <strong>Calabria</strong>. Noidobbiamo far germogliare questa idea di una <strong>Calabria</strong> che attraversoqueste personalità, queste figure, questo impegno quotidianoe costante possa diventare qualcosa che tende ad arricchireil percorso di crescita.È la <strong>Calabria</strong> che chiede ai calabresi fuori dalla regione di stareaccanto alla propria terra, perché questa è una stagione difficile,complessa, ma è la stagione della rinascita, è la stagione in cuinoi crediamo fortemente di poter creare le basi di un rilancio delnostro territorio in un momento di crisi internazionale e locale.Ringrazio tutti i colleghi consiglieri che sono venuti qui in vostroonore, a rappresentare la <strong>Regione</strong> assieme a me, proprio peril rispetto che nutrono nei confronti delle nostre comunità fuoridalla nostra regione.Vorrei citarli tutti, dal capogruppo del PDL Gigi Fedele, a GiulioSerra, capogruppo di Insieme per la <strong>Calabria</strong>, al nostro Presidentedi Commissione, Nazareno Salerno, assieme a lui il Presidentedella Commissione Affari dell’Unione Europea, Claudio Parente,al capogruppo dell’UDC, Alfonso Dattolo, al ConsigliereSegretario dell’Ufficio di Presidenza, Giovanni Nucera, ovviamenteil Sindaco, e l’On. Trematerra che ha avuto nel tempo uncollegamento importante insieme a tutti gli altri rappresentantiistituzionali, dalla Prefettura a tutti gli altri che sono qui a rappresentarele istituzioni calabresi.C’è un impegno corale. Noi stiamo cercando di rifondare questaregione attraverso una serie di strumenti innovativi, attraversouna serie di idee che tendono a ridisegnare gli assetti di questaterra. Non è facile, ci sono delle situazioni incancrenite, dellesituazioni di grande difficoltà perché comunque culturalmenteper il calabrese è molto più facile continuare a vivere nella situazionedi difficoltà anziché osare. Ma osare vuol dire cambiare,osare vuol dire rischiare, osare significa lasciare ciò che abbiamooggi, il nulla, per qualcosa di nuovo e di diverso.Tutto questo noi stiamo cercando di metterlo in campo, tra milleresistenze, tra mille difficoltà, ma crediamo fortemente nel camminointrapreso.Crediamo che tutto questo si possa concretizzare, e chiediamoa voi di sostenerci in questo progetto. Concludo. Mi fa moltopiacere ricordare che abbiamo fatto un gioco di squadra, nonsoltanto col Consiglio, e quindi tra consiglieri e Giunta, maanche come organo esecutivo, tra i vari assessorati, perché tranoi prevale il senso di responsabilità, e l’idea di raggiungere ilgrande traguardo e l’obiettivo di dare un contributo significativoalla crescita di questa regione. Quindi ritroverete un team, unasquadra che è pronta a scendere in campo insieme ad AlfonsinoGrillo per cercare di sostenere battaglie e per portare avanti alcuniprogetti.Noi crediamo che anche il Testo Unico sull’Emigrazione possa edebba rappresentare una legge che va a mettere ordine in gradodi offrire una prospettiva.Ci sono comunque una serie di altre iniziative che sicuramentein queste giornate Alfonsino Grillo vi andrà ad illustrare, e insiemea questo strumento noi abbiamo applicato ed attuato quellafamosa legge regionale del 2008/2009 che inseriva anche il tema12Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong>
della Fondazione Calabresi nel Mondo, che serve ad affiancarel’azione dell’assessorato, e che si occuperà in via parallela di unaparte di segmento, delle attività del nostro assessorato, cercandodi creare maggiore sinergia e maggiore capacità di proiettare laregione <strong>Calabria</strong> sui territori in cui andrà ad incidere.Credo che anche questo sia un ulteriore segnale importante chevada ad amplificare e rafforzare l’azione di promozione dellanostra regione. Io concludo chiedendovi scusa se in questi dueanni ho girato veramente poco il mondo per incontrare i tanticalabresi che ci sono. Oggi vorrei essere compreso e capito, noiqui abbiamo una grande sfida, importante, che non mi consentefacilmente di spostarmi. Però con Alfonsino Grillo abbiamogià una serie di visite in programma nei prossimi mesi, che nonsono visite turistiche, ma saranno iniziative finalizzate a portareun contributo a quello che è il discorso di crescita e di sviluppodella nostra terra, perché ci appassiona molto ciò che potremmoriportare in <strong>Calabria</strong> in termini di risultato.E il risultato non sarà soltanto nostro, ma sarà un risultato chevorremmo condividere con chi come voi avrà dato ancora unavolta dimostrazione di attaccamento, di amore e di vicinanza allapropria terra di origine.La <strong>Calabria</strong> ha bisogno del vostro contributo.Grazie per essere qui, ma grazie soprattutto per ciò che insiemeriusciremo a concretizzare. In questa circostanza abbiamostampato una prima rivista, “I calabresi nel mondo”, che era unostrumento che era molto conosciuto in giro per il mondo, e cheveniva spedito a tutti i calabresi. Abbiamo però deciso, comeamministrazione, per superare i problemi di spedizione e di costiche dopo questo primo numero cartaceo, i prossimi numeri sarannotutti in formato digitale e inviati online.Questo significa che anche un calabrese in Australia, in temporeale, appena viene ufficializzato il secondo numero, può stamparloo può girarlo via mail a 10.000, 50.000, 100.000 calabresiche vivono in tutta l’Australia. Quindi troverete, attraverso icanali delle nuove tecnologie dell’informazione, questo giornale,il secondo numero online, e ovviamente noi saremo pronti araccogliere i vostri contributi e la vostra partecipazione. Per noioggi era importante comunicarvi la nascita, o meglio, la riproposizionedi questo strumento che servirà ancora di più a collegarela nostra terra con i vostri paesi.Oldani MesoracaGrazie Presidente. Diamo, dunque, la possibilità a coloro che sisono prenotati di intervenire, così poi potremo chiudere questaprima parte con l’insediamento ufficiale della Consulta, e quindila consegna della pergamena ai componenti della Consulta.Ieri sera, nel corso di una riunione, i giovani avevano chiestoespressamente di poter portare il loro messaggio attraverso undocumento concordato.Per dare anche una risposta concreta a quanto il Presidente sottolineavaovvero la possibilità di avere i giovani rappresentanti delmondo giovanile nel mondo nella Consulta e quindi a contattodiretto con le istituzioni, si è pensato di dare la possibilità ad ungiovane proveniente dall’Argentina e che rappresenta Argentinaed Australia di illustrare il documento che è stato siglato questanotte. Julio Croci presenterà insieme a Santo Pascuzzi questodocumento.Julio Croci – Consultore ArgentinaBuongiorno a tutti. Il mio nome è JulioCroci, Consultore giovane per l’Argentina,Presidente, delegato all’Emigrazione,tutti i presenti, per noi è veramente unonore essere per la prima volta presentialla Consulta dell’Emigrazione. Voglioringraziare per la possibilità di portare laparola dei giovani emigrati in altri paesi,ma anche la parola, come nel caso mio e di Santo, dei giovanidi seconda, terza e quarta generazione di calabresi all’estero, figli,nipoti e pronipoti di emigrati calabresi che ancora amano la<strong>Calabria</strong> e vogliono essere presenti per contribuire fattivamenteal percorso di crescita e di sviluppo della regione. Si dice sempreche i giovani sono il futuro della vita associativa contro ladiaspora dei calabresi all’estero. Io dico che non siamo solo ilfuturo, ma anche il presente. Oggi partecipiamo attivamente allavita associativa, alla vita sociale, culturale e sportiva della comunitàcalabrese.Per questo il primo punto che vogliamo approfondire è un appelloa tutti i dirigenti di farci entrare nei consigli direttivi delle associazioni,di farci partecipare, ed ascoltarci. Non siamo soltantopresenti per aiutare nelle feste e lavorare nelle organizzazionidegli eventi, ma possiamo anche dare la nostra opinione ed imparareda come portare avanti il futuro della vita associativa deicalabresi all’estero. Per noi è molto importante questa Consulta,in quanto non si tratta di una Consulta in cui i giovani stanno dauna parte e i dirigenti dall’altra. L’importanza di questa Consultaè che stiamo tutti insieme: noi giovani possiamo contribuire conla forza e i nostri dirigenti possono portare l’esperienza.Noi possiamo imparare molto per portare avanti questa Consultain futuro, così come in futuro i nostri figli porteranno avanti larappresentanza della <strong>Calabria</strong> all’estero. Siamo grati per la riformadella legge e, in particolare, voglio ringraziare il Delegatoche ha inserito nella riforma della legge la Giornata Mondialedell’Emigrante Calabrese, che è stato un progetto presentatoproprio dall’Argentina.Noi non abbiamo aspettato di essere presenti nella Consulta percominciare a lavorare. Ringraziamo di cuore Assunta Orlandoche ha messo in contatto tutti i giovani Consultori, e già da tempostiamo lavorando sulle proposte da formulare alla Consulta.Come Consultori giovani nel mondo abbiamo preparato un documentoda presentare alla Consulta.Questo documento ha dei punti e dei valori in cui noi crediamo:dobbiamo e possiamo offrire alla regione le nostre risorse. Questoè un punto fondamentale: noi calabresi all’estero siamo unarisorsa. È giusto quanto che diceva il Presidente prima.Darò la parola adesso a Santo Pascuzzi, che è un altro Consultoregiovane proveniente dall’Australia, che parlerà dei punti fondamentalidi questo documento che vi consegneremo. Grazie.Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong> 13