a sollevare quelle che erano le necessità, le problematiche cheognuno di voi andando a vivere in paesi lontani dalla vostra terraaveva, ma cogliendo l’opportunità del fatto che ognuno di voiha un ruolo importante nel proprio paese. Ho raccontato precedentementedi essere stato in Argentina, in America Centrale ein America del Nord e ho visto molti di voi integrati nel tessutosociale e anche politico.Quindi abbiamo capito che questa era una risorsa da sfruttare,dovevamo quindi trasformare le politiche dell’emigrazione inrisorsa attraverso uno strumento più dinamico, più facile, piùattuativo rispetto alle quattro leggi vigenti in materia di emigrazione,che creavano molte difficoltà anche nell’applicabilitàdegli articolati. Il testo normativo che ho portato avanti all’internodelle commissioni è stata integrata con alcuni emendamentimolto importanti provenienti dai nostri consiglieri regionali, tra iquali Gallo, che mi piace ricordare perché è stato quello che piùha lavorato sul Testo Unico insieme a me. Inizialmente questalegge, una volta deliberata in VI Commissione - Affari Internazionalie in II Commissione - Bilancio, doveva essere approvatain Consiglio e quindi consacrata la settimana scorsa. Ma volutamenteho chiesto al Presidente del Consiglio Talarico che nonvenisse discussa in quella sede, perché c’era la Consulta ed eragiusto e necessario incontrare prima le opinioni dei Consultori,magari anche integrandola e modificandola dove era necessarioe indispensabile, perché tutto è perfettibile e ritenevo opportunosentire tutti voi prima di proporne l’approvazione.La legge nasceva come Testo Unico e doveva raccogliere un po’tutte le leggi, ma in realtà non è così. Infatti gli uffici legislatividella <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong> hanno addirittura cambiato il nome,chiamandola legge organica e non Testo Unico sull’Emigrazione,perché appunto l’obiettivo è quello di rendere organico l’articolatodi questa legge. Non è soltanto un raccoglitore delle precedentiquattro leggi vigenti, ma vi sono delle novità importantiproprio guardando come obiettivo principale quello di rendereuna risorsa i nostri calabresi nel mondo. Inoltre mi piace sottolineareche la <strong>Calabria</strong> è la prima regione d’Italia ad emanare unTesto Unico organico in materia di emigrazione. Vi rappresentosinteticamente e vi leggo quelle che sono le novità, e chiedoil vostro parere. Mi piace anche sottolineare ciò che ha dettostamattina il Presidente della <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong>, e cioè di creareun meccanismo all’interno della legge che permette e garantisceall’interno del Direttivo della Consulta la presenza dei giovani.Quella era una cosa che non avevamo previsto, e io mi ripromettoin Consiglio Regionale di presentare un emendamento chegarantisca all’interno del Direttivo il 50% ai giovani, come purealle figure femminili, perché anche oggi abbiamo visto che nonc’è una figura femminile all’interno del Direttivo e del Comitatodella Consulta.Queste due proposte che ha avanzato il Presidente della <strong>Regione</strong><strong>Calabria</strong> le faccio mie, e già nel prossimo Consiglio vedremocome integrarle. Coma dicevo, parlerò soltanto di quelle chesono le novità. Il Titolo I - Disposizioni Generali, contiene ledisposizioni tese a definire l’ambito di applicazione e le finalitàperseguite dalla legge che rivolge la sua attenzione alle comunitàcalabresi nel mondo e dei loro discendenti. Il Titolo II offreuna tassonomia degli interventi e delle previdenze che la <strong>Regione</strong><strong>Calabria</strong> intende rivolgere in questo ambito per sviluppare emantenere viva la cultura calabrese all’estero oltre ad agevolareil rimpatrio nella terra di origine. Abbiamo previsto una quotamassima di 25.000 euro per tutti coloro i quali ritengono di ritornarenella propria terra e di aprire delle attività, a condizioneperò che dimostrino che nella terra in cui erano residenti esercitavanoda almeno cinque anni quell’attività, a garanzia dellarichiesta di finanziamento.Il Titolo III raggruppa le disposizioni in materia di associativismo,e sottolinea le centralità nella legge di quel principio costituzionalmentegarantito della sussidiarietà orizzontale. Il TitoloIV aggrega le disposizioni che regolamentano la governancedella materia, disciplinando compiti e modalità di funzionamentodella Consulta regionale dei calabresi all’estero e della Fondazionecon i calabresi. Anche oggi è emersa una problematicache voi in maniera arguta avete sottolineato, come pure ieri, cioèquella di una dicotomia tra Fondazione e Consulta dei calabresi.Però stamattina mi pare che il Presidente abbia chiarito qualisono le competenze della Consulta e quali quelle della Fondazione.Mi piace ribadirlo, la Fondazione ha un ruolo prettamentepromozionale di quelle che sono le attività della <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong>,i rapporti di carattere sociale e sul territorio. Il Titolo V recale disposizioni finali contenenti gli strumenti di programmazionesettoriale, disposizioni finanziarie e abrogazioni previste. Voglioprecisare che questa non è una legge manifesto, una delle tanteleggi che in passato approvate in Consiglio Regionale laddovenon sono state previste le spese all’interno del bilancio. A tergodella legge, infatti, troverete il capitolo di bilancio, dove andarea prendere le economie e le finanze necessarie a garantire il funzionamentodella Consulta.È evidente che la somma prevista per l’anno <strong>2012</strong> è una sommaresidua, non sufficiente a garantire tutte le promozioni, tutte leidee, tutte le iniziative che voi avete in mente, ma la volontà delPresidente è di aumentare il budget. È previsto anche un altro articolatoimportante, ovvero la possibilità di aiutare coloro i qualinel periodo elettorale, il cosiddetto voto all’estero, hanno intenzionedi ritornare in Italia per partecipare alla vita democraticae istituzionale della nostra terra attraverso il voto. Un finanziamentosimbolico, per aiutare coloro i quali vogliono venire inItalia a votare. Anche questa è una novità rispetto al testo cheavevamo in vigore e ce ne sono altre, come il premio “Calabresinel mondo”, non si tratta il solito momento simbolico, madeve un riconoscimento serio, tant’è vero che abbiamo previstoun comitato che si dovrà occupare di individuare i soggetti cheavranno l’onore di ricevere tale premio, e mirerà a riconosceretutti coloro i quali si sono contraddistinti fuori dal confine regionalein tutti i settori della vita pubblica.Il premio non sarà unico, come si diceva ieri sera, ma vi sarannovari riconoscimenti in base al settore di provenienza. Questo è ilpremio “<strong>Calabria</strong> Mondo”. Ci sono altre novità, anche in ambitotecnologico. Finora le difficoltà riscontrate per avviare periodicamentele riunioni della Consulta sono state esclusivamente dicarattere economico. Capite bene che la <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong> non sipuò addossare la responsabilità di organizzare mensilmente unariunione di Consulta, magari con la presenza del Presidente o delsuo delegato, perché la spese economiche per riunire una Consultasono notevoli e solitamente veniva organizzata una voltal’anno. Abbiamo pensato di utilizzare lo strumento della video-22Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong>
conferenza. Ognuno dei Consultori e del Direttivo sarà munitodi relativa strumentazione e periodicamente ci riuniremo virtualmente,alla presenza dei dirigenti di settore che verbalizzerannotutto quello che viene discusso, e ciò ci consentirà non solo diabbattere i costi, ma di riunirci e confrontarci spesso. Questa èun’altra novità che ho voluto inserire proprio per aumentare ilrapporto tra la <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong> e i nostri Consultori, nell’art.20. Altra novità rispetto al precedente testo, è l’inserimentodell’apertura verso l’oriente.Non avevamo il Consultore del Giappone. Abbiamo ritenuto diinserire, anche perché lì c’è una comunità di calabresi, e aprireanche all’oriente, il Consultore giapponese. Poi vedremo se èpossibile integrare il Consultore giapponese, già una volta approvatala legge, senza aspettare la prossima Consulta. Aspettarecinque anni per una riunione di questo organismo mi sembra untempo troppo lungo per elaborare un programma serio. Abbiamocreato anche un portale web, perché il problema che è emersoin questi giorni è quello della comunicazione da e per la <strong>Calabria</strong>e tra di voi. Da qui l’idea di costituire un unico contenitoreattraverso il sito web, con la possibilità di conoscere chi sono iConsultori, di conoscere qual è il Direttivo, di conoscere tuttele associazioni sparse nel mondo, e avere un blog dove poterinterloquire, avere la possibilità anche di inserire dati. Ognunodi voi da oggi in poi avrà una password che vi consentirà anchedi inserire su quel sito i comunicati stampa, gli eventi che fatenella vostra nazione, nei vostri paesi, le fotogrconosco otre chedialogare tra di voi. È molto importante perché potrà dare la possibilitàad ognuno di poter conoscere la linea che l’altra nazionesta portando avanti rispetto alle politiche dell’emigrazione e rispettoa quello che fa la <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong>. Adesso vi chiedo diesprimervi in merito al Testo Unico, con la consapevolezza chefinora abbiamo fatto un buon lavoro.Salvatore Tolomeo – Consultore ItaliaVorrei sottolineare alcuni aspetti. In questanuova Consulta, anche se serpeggiavadello scetticismo per i ritardi con cui èstata convocata, abbiamo potuto constataredelle valide giustificazioni, dovutea numerosi compiti istituzionali che lanuova Giunta ha dovuto affrontare, dobbiamodare atto, quindi, che l’attesa nonè stata vana. Ripartiamo da azioni concrete, dal lavoro fatto daAlfonsino Grillo per convincere le associazioni a fare rete, propriocome auspicava il Presidente Scopelliti nel corso del suo intervento.Una cosa è avere un interlocutore sul territorio, altra èaverne quattro o cinque, magari non in sintonia tra di loro. Io perprimo ho cominciato questa azione di unificazione, e diciamoche in Italia ci siamo già riusciti. Un apprezzamento devo farloalla Dott.ssa Nicolazzi, per l’inserimento sul sito della <strong>Regione</strong><strong>Calabria</strong>, del settore Emigrazione, Politiche per l’Emigrazione,troverete la mail e il telefono di Dragone, della Dott.ssa Pirritano,ma sicuramente un riferimento certo e sicuro, appunto, nelladella Dott.ssa Nicolazzi. Sono piccole cose che però danno deisegnali, che stiamo veramente intraprendendo il percorso deirapporti più stretti e positivi tra noi Consultori e <strong>Regione</strong> <strong>Calabria</strong>.Un’altra cosa che mi ero proposto di suggerire, ma sonostato anticipato, è stata la lieta novità di avere il ripristino dellarivista “Calabresi nel mondo”. È vero che oggi si potrebbe anchenon utilizzare il cartaceo, però pensate a quanti anziani, nelmondo e in Italia, che non aspettavano altro che ricevere questarivista, per sentirsi un pezzo di <strong>Calabria</strong> in casa. Questo è unaltro segnale che siamo sulla strada concreta, perché l’azionevolontaria dei Consultori dia dei frutti di positività e di sviluppoper la <strong>Calabria</strong>. Capisco l’amica di Bruxelles quando dice chel’ufficio di Bruxelles non c’è. Anche l’ufficio di Milano era statochiuso, ma sta per riaprire, anche su nostro impulso. Si tratta diuno spazio a 100 metri dal Duomo di Milano, da dove possonopartire tante iniziative, soprattutto legate alla grande promozioneche può scaturire dall’EXPO 2015. È un’opportunità che la<strong>Calabria</strong> non si deve lasciare sfuggire, perché tutto il Mondosarà per quattro mesi presente a Milano, e tutti quanti abbiamoil dovere di cercare di stimolare rapporti presso i territori doveognuno di voi opera, per utilizzare questo evento mondiale. C’èstato a Shangai, e chiunque sia andato ancora ne trae benefici,per cui impegniamoci tutti quanti. Sappiate che a Milano orac’è una piattaforma umana, così come la chiamo io, dove sonotutti disponibili, volenterosi, pronti a rendersi utili. Per quantoriguarda la legge, anche in questo vedo tante segnalazioni chesono state accolte. Quella che più mi ha soddisfatto è la voceall’art. 23, ultimo comma, che dice che il Consultore ha il dirittodi conoscere presso gli Assessorati, i Dipartimenti, i Settori, leattività che essi svolgono e intendono svolgere.Questo ci dà la possibilità di fare sinergia con loro. Mentre primasi facevano delle iniziative sul territorio, anche di un certovalore, che però poi erano dispersive perché non erano supportatedalle istituzioni. Questa modifica, ci consente di avere uncontatto diretto con la <strong>Regione</strong> nel senso di andar proprio allafonte degli Assessorati. Voglio dire anche che tempo addietroavevo suggerito che in Italia, non aveva senso avere tre Consultori.Adesso che da Milano si arriva a Catanzaro e a Reggio<strong>Calabria</strong> in un’ora e mezza, quindi possiamo venire al mattino,parlare con il Consigliere Grillo e tornare la sera, effettivamente,può darsi che proprio in questo momento possano servire.I Consultori, se lavorano insieme, mettendo da parte rancori ediscordanze e ogni campanilismo, devono portare avanti un solomotto: siamo calabresi nel mondo. Grazie.Antonio Minasi – Consultore ItaliaRisparmiando all’On. Grillo il discorsodel premio “Calabrese nel mondo”, cheriprenderemo in altre occasioni, parlereidi piccolissime cose che servono a renderepiù esplicito il Testo della legge. Peresempio, alla pag. 16, comma g) dell’art.23, credo che ci sia un errore di scrittura:“un rappresentante della Direzione Generaleper gli italiani all’estero e le politiche …”. Bisognerebbe perNumero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong> 23