ispetto agli obiettivi e anche al lavoro stesso che voi fate. LaFondazione vuole essere uno strumento che non intende soltantocelebrare le figure dei calabresi nel mondo. Il modello principaleche abbiamo cercato di fare, che il legislatore ha fatto, è quellodella fondazione più antica che voi conoscete, quella dei friulaninel mondo, che opera da 40 anni e ha anche raggiunto traguardiimportanti. Il lavoro che noi andremo a fare insieme a tutti quantivoi è quello di promuovere azioni positive, di permettere nonsolo la celebrazione di figure calabresi, ma come riallacciarli aidestini della <strong>Calabria</strong>. Permettetemi di fare un discorso fuori dalrito tradizionale.La <strong>Calabria</strong> ha avuto l’emigrazione, e tanta parte di questa emigrazionenon è stata una scelta consapevole, ma è stata una necessità.Nel corso degli anni c’è stata un’emigrazione di personeche hanno scelto di svolgere la propria attività professionale, ilproprio estro, il proprio ingegno fuori dalla <strong>Calabria</strong>, sia in Italiache nel resto del mondo. Questo è stato un patrimonio che èandato via, è stata una privazione, per certi versi di quella cheè la vita sociale della nostra comunità in <strong>Calabria</strong>. Però è statoanche un modo per cui oggi calabresi in Italia e nel mondo rivestonoruoli importanti ai vari livelli sociali, economici, culturali,imprenditoriali e politici. Questo a dimostrare che l’estro el’ingegno fa parte del gene calabrese. Come pure sappiamo chemolta della presenza fuori non è certamente apprezzata perchépurtroppo una parte di presenza calabrese è collegata ad associazionicriminali.La sfida che noi abbiamo è quella di cercare di mettere insiemequell’altra parte, quella fatta da voi, dalle tantissime persone checi sono nel mondo che invece hanno generato azioni positive,hanno dato la possibilità di collegare la <strong>Calabria</strong> a questo. Perquesto dico che ci deve essere la <strong>Regione</strong>, non può farcela laFondazione, non può farcela la mia esperienza politica, insiemea quella del comitato scientifico di cui parlerò dopo, se non c’èuna <strong>Regione</strong> nel suo complesso che capta che quelli che sono icalabresi nel mondo sono la grande opportunità, sono la possibilitàche si ricostituisca un certo spirito ebraico, perdonatemiquesta parola forte, perché la nostra comunità è una comunitàche ha un forte attaccamento alle radici, ma poi non viene messainsieme a costituire un blocco in cui la <strong>Calabria</strong> può essereidentificata come soggetto complessivo ed esserne gratificata. La<strong>Calabria</strong> è un patrimonio di tutti, e quindi questa viene prima ditutto, viene prima delle divisioni sociali, viene prima delle divisionipolitiche. Questo patrimonio lo dobbiamo mettere insiemefacendo in modo attraverso questo incrocio che la <strong>Calabria</strong> abbiadegli interlocutori notevoli.Molti di voi stanno fuori, alcuni vivono qui in Italia, e conosconola difficoltà che c’è, l’isolamento che questa regione ha, a livellomediatico, a livello di circuiti sociali e istituzionali, perché siritiene la parte debole del paese, in alcuni casi si ritiene la parteche infetta la vita sociale di altre regioni. Non è così, noi lo sappiamo,ma non basta che lo sappiamo noi che riteniamo di avereuna storia e una cultura, dobbiamo fare in modo che ci siano questeazioni che lo facciano capire. Queste azioni devono essereazioni che hanno bisogno di progetti complessi e complessivi. Eallora, perché la <strong>Regione</strong>, dal momento della costituzione, avvenutanel gennaio 2011, fino ad oggi non ha visto alcuna azione?Ci siamo posti un problema: tutte queste belle idee che abbiamo,come le possiamo realizzare? La dott.ssa Nicolazzi lo ha dettocol pragmatismo tipico delle donne, anche con sincerità, le risorsesono quelle. Questo problema si è posto il legislatore, si èposto la Giunta Regionale. L’unica possibilità è che la Fondazionepossa avere quel riconoscimento che tecnicamente si chiamain house, che il legislatore regionale ha completato nel dicembre2011, cioè la <strong>Regione</strong> ha ammesso la Fondazione con tutti i riconoscimentigiuridici di essere una fondazione in house.Significa che la Fondazione potrà utilizzare fondi su progetti europei.Molto spesso si è parlato del fatto che voi stessi vorrestefare tante cose, in alcuni casi ci sono amici che hanno una certasostanza economica e li mettono di tasca, ma tante altre voltequesto non è possibile. Noi ora stiamo parlando della possibilitàdi utilizzare fondi europei, sapete bene che c’è anche una polemicasul fatto che non si riescono ad utilizzare tutti i fondi europei,sono fondi che appartengono alla cultura, sono fondi cheappartengono all’internazionalizzazione, al mondo del lavoro, almondo dell’agricoltura, e noi vogliamo mettere insieme progettiin grado di poter sfruttare tali fondi.Voglio ribadire che noi non siamo un duplicato, noi non nomineremomai rappresentanti della Fondazione nei vari paesi, perchéquello è il vostro compito, noi siamo un braccio della <strong>Regione</strong>che, insieme con le vostre capacità di poterlo diffondere, vogliamorealizzare questi progetti che mettano insieme quella che è lastoria, di alcuni ve ne parlerò dopo, che abbiamo già presentatoe che saranno a breve all’approvazione dei Direttori Generalicompetenti, proprio perché questo è l’obiettivo col quale poter36Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong>
lavorare. Tant’è vero che finalmente la Commissione per le PoliticheEuropee, credo ne abbia già parlato Alfonsino Grillo, hagià deliberato un Testo Unico proprio perché c’era la necessitàche la Consulta avesse degli obiettivi, che la Fondazione avessealtri obiettivi, tutto questo in una cornice e in un quadro legislativoregionale. Da qui nasce il Testo Unico che riguarda la materiain attività di emigrazione. Sarà presentato dopo un sito che partecon l’obiettivo del lavoro che farà la Consulta e a cui noi ci integreremo.Questo è il lavoro, ognuno deve fare un pezzo dellasua storia e del suo lavoro.Cosa abbiamo iniziato a fare, che non costavano risorse? Noiabbiamo iniziato in questo anno due momenti importanti, abbiamolavorato col Presidente Scopelliti, con l’EXPO di Milano,attraverso contatti avuti con l’amministratore delegato Sala, perfare in modo che la <strong>Calabria</strong> giunga all’appuntamento dell’EX-PO con tutta una serie di presenze che mettono in rilievo quellache è la produzione agroalimentare ambientale a quell’appuntamentostorico del 2015. Un’altra iniziativa che abbiamo portatoavanti è quella di un protocollo, non so se ve ne ha parlato il PresidenteScopelliti, ho visto che ne ha parlato nella sua introduzionenella rivista, con la National Italian American Foundation,perché quest’anno la <strong>Calabria</strong>, nella sua manifestazione annualedell’ottobre <strong>2012</strong>, sia la regione dell’anno. Stiamo cercando diportare tutti i passaggi operativi, perché quella non deve esseresoltanto una vetrina di una serata, ma che intorno a quella seratasi costruiscano, nella tre giorni, presenza del mondo produttivoe culturale calabrese e che ci sia, riguardo a quel paese, gliStati uniti, un progetto che riguardi l’accompagnamento durantel’anno. Noi abbiamo portato avanti questo ragionamento, che ilPresidente Scopelliti mi ha chiesto, e non me lo ha chiesto per unproblema di carattere politico, me lo ha chiesto perché sa che incinque anni di governo ho frequentato molte delle comunità, conmolti di voi ci conosciamo indipendentemente dalla Consulta, emi rendevo conto, proprio da quest’incontro pratico, operativo,nel senso che ci si incontrava all’interno di questioni che riguardavanogià il sistema delle piccole e medie imprese italiane nelmondo, del grande patrimonio che hanno i calabresi e anche icittadini calabresi che svolgono attività imprenditoriale.Al Presidente ho chiesto una sola condizione, che ho volutomettere nello statuto della fondazione, che fosse gratuito il miolavoro. Ci metto la mia passione, la mia esperienza, ma è unacosa che voglio fare al servizio della <strong>Regione</strong>. Abbiamo pregatoalcuni amici, come sempre quando si sceglie c’è sempre qualcosache si può fare in meglio, siamo partiti con un comitato scientifico,e abbiamo chiamato a far parte personalità che racchiudanoil genio, l’esperienza imprenditoriale, culturale in Italia enel mondo, e abbiamo chiamato a presiederlo il Cavaliere delLavoro dott. Pippo Marra, che è il presidente dell’Adnkronos,ci sono amici, vedo qui l’amico Peppino Accroglianò, che haun’esperienza istituzionale in tanti anni di vita regionale che harealizzato una sua associazione che ha permesso di mettere inquesti anni in rete tantissimi calabresi. C’è l’amico Santo Versace,c’è un’altra Cavaliere del Lavoro, Pina Amarelli, c’è il prof.Quintieri che è stato responsabile ICE per l’EXPO, ma cercheremodi chiamare altri amici con le loro esperienze, proprio perchéil nostro lavoro non deve essere soltanto di rappresentanza, madeve essere anche scientificamente supportato. E abbiamo presentatotre progetti, in questo periodo di svolgimento di tutto ilsistema di messa in house della <strong>Regione</strong>, a livello della Commissioneregionale, del Consiglio Regionale, della CommissioneEuropea, poi se c’è una cosa che non brilla, non solo in <strong>Calabria</strong>ma in Italia, è la burocrazia con i suoi tempi lunghi, però siamoarrivati nella parte finale. E all’attenzione della Cultura noi voglianorealizzare un portale. Cosa è questo portale multimediale<strong>Calabria</strong> extra? Vogliamo fare una ricognizione, un’acquisizione,la catalogazione, il riuso di tutto il patrimonio identitario deicalabresi nel mondo. Per generare nuovi contenuti, cioè quelliche sono anche la nuova generazione di artisti, di uomini dicultura, di scrittori, quindi all’interno di questo portale metterenuovi contenuti, promuovere la cultura e l’immagine calabrese,lavoro importante che è stato fatto e sta facendo l’Assessoratoalla Cultura. Con Mario Caligiuri stiamo lavorando d’intesa sumolte cose, proprio perché noi dobbiamo prima di tutto manteneree mostrare attraverso questo portale qual è l’identità deicalabresi, storicamente, ma anche quello che c’è oggi, e metterlitutti insieme per un utilizzo complessivo nel mondo. Stiamolavorando ad un progetto che riguarda l’internalizzazione alloscopo di integrare il sistema delle imprese calabresi con quellodei calabresi residenti all’estero.del Direttore Generale della Cultura, Ferrara, dell’AssessoreMario Caligiuri, l’internalizzazione è all’attenzione dell’Assessorecapo e del Direttore Generale Zoccali, e questo del lavoroche è all’attenzione dell’Assessore Stillitani e del Direttore GeneraleCalvetta,Si tratta di un progetto sperimentale che chiameremo “<strong>Calabria</strong>Work”, attraverso il quale vogliamo promuovere azioni di animazione,di accompagnamento, di tutoraggio per politiche dioccupazione finalizzate all’apertura internazionale, cioè comecreare queste figure che poi possono entrare anche all’interno,sempre con il coinvolgimento della rete dei calabresi nel mondo.L’obiettivo finale sarà creare, attraverso la rete dei calabresiche dovranno essere delle antenne, dei bacini di opportunità, unaborsa lavoro sperimentale, cioè per capire insieme quali sonole promozioni delle funzioni dei giovani calabresi e del resto, ecome si possa integrare questa borsa lavoro tra capacità, offerte equelle che sono le domande. Ovviamente questi sono tre progettiprincipali, che cercheremo di sviluppare quando saranno passatial vaglio tecnico degli assessorati competenti. Il Presidente Scopellitiha posto come obiettivo ai suoi assessori che l’approvazionedebba avvenire entro la fine del mese di maggio, per poterpermettere di fare queste iniziative. Quindi la Fondazione non èun contraltare, non è una cosa distaccata, voi siete gli elementiprincipali della diffusione di questi progetti. La Fondazione èuno strumento giuridico che permette di recuperare risorse perrealizzare progetti che possono essere utilizzati da tutta la comunitàdei calabresi, che deve avere la possibilità di creare edi mettere assieme tutte queste eccellenze calabresi al serviziodella <strong>Regione</strong>. Abbiamo fatto richieste perché ci sia uno scambiocontinuo, non ci siamo riusciti sempre per problemi legati allerisorse. L’obiettivo col Presidente Scopelliti era quello di identificaredue o tre progetti di valore, perché noi lo sappiamo e voi losapete meglio di me, che anche i calabresi più importanti che cisono, o noi leghiamo il loro impegno a progetti che siano esemplificativie che siano grandi, altrimenti non li troveremo impe-Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong> 37