Santo Pascuzzi – Consultore ArgentinaGrazie a Julio Croci dall’Argentina. Michiamo Santo e vengo dall’Australia.Queste sono le nostre proposte generali.È importante mantenere la continuità deirapporti tra i giovani Consultori non solodurante la Consulta. Gli incontri, le riunionie le discussioni possono continuarevia Internet tramite l’uso di Skype, mail.È importante, inoltre, che i giovani conoscano la <strong>Calabria</strong>, masarà molto utile avere collegamenti anche con i paesi dove sonopresenti le altre comunità calabresi. Chiediamo l’appoggio della<strong>Regione</strong> per promuovere la cultura, le tradizioni e la gastronomiacalabrese nei nostri paesi. Per raggiungere questo scopoabbiamo bisogno di materiali, libri, CD, musica, prodotti tipici,etc. per organizzare manifestazioni socioculturali, mostre, fiere,festival e altro. Adesso concludo ringraziando la <strong>Regione</strong> peravermi dato la possibilità di fare parte di questa Consulta. Graziea tutti voi.Gino Trematerra – SenatoreDesidero rivolgere il benvenuto in <strong>Calabria</strong>e un saluto a tutti voi. Con moltidi voi ci conosciamo ormai da un trentennio,ma ho voluto prendere la parolaperché dopo la relazione del PresidenteScopelliti mi sono accorto che sta cominciandouna nuova era. Tutta la relazionefatta da Scopelliti mi convince, per quelloche possiamo tutti noi lo sosteniamo. Ma la parte finale è quellache mi è piaciuta di più, perché io da anni vado in giro, e sonostanco di vedere pochi giovani, perché ognuno è abbarbicato aquel posticino e non da spazio ai giovani, giovani che fanno avvocati,magistrati, farmacisti, chirurghi. Il meno giovane deveessere protagonista insieme con i giovani.Dobbiamo inserire nella realtà di questa comunità i più giovaniper dare un avvenire all’esperienza delle Consulte. Ascoltandol’intervento di questi due giobvani ho potuto apprezzarne l’entusiasmo.Ho preso la parola per salutare tutti voi, per salutarei nostri amici che sono ritornati e ritornano spesso nella nostra<strong>Calabria</strong>, e per dire a Scopelliti: “io ti ringrazio, perché è unabattaglia che ho cercato di fare in tanti anni e non ci sono mairiuscito. È cominciata una nuova era.Di questo sono veramente felice. Quindi caro Presidente, perquanto mi riguarda sono a completa disposizione perché mi convinceil vostro progetto, è una bella squadra che ha capacità diinterloquire e di avere relazioni con il resto del mondo, con queipaesi dove i nostri amici sono andati per necessità, hanno avutoospitalità, hanno avuto anche benessere e con il loro lavoro,con la loro intelligenza, la loro capacità hanno contribuito albenessere delle nazioni che li hanno ospitati. Io sono convintoche questo progetto di portare i giovani si garanzia della continuitàdell’attività della Consulta e consentirà di vivacizzare ilconfronto e la collaborazione. È la cosa più bella che il PresidenteScopelliti, con tutti i dirigenti e la sua Giunta, possa fare.Io vi ringrazio.Luigi Bava – Consultore USABuongiorno a tutti. Mi è doveroso ringraziareil Governatore Scopelliti e fare unapiccola puntualizzazione su quello che hadetto l’On. Trematerra. Il cambiamentoper me è partito già due anni fa, quando ilnostro Governatore ha vinto le elezioni eha dato vita a quella che è la politica giovanile,innovativa. Ci ha illuminato su quello che possiamo fare.Quindi io lo ringrazio vivamente. Io ho avuto modo di conoscerlopersonalmente a Washington e ho visto l’impegno e la vogliadi fare che mette per la nostra <strong>Calabria</strong>. Il Presidente Scopellitie Alfonsino Grillo, il nostro consigliere, sono l’espressione dellapolitica giovanile, del governo regionale giovanile.Per quanto riguarda la Consulta, ritengo sia doveroso associareil pensiero mio a quello del Governatore. Noi siamo una risorsa,dobbiamo essere un di più, le gambe estere della <strong>Calabria</strong>,non possiamo chiedere. Io devo ringraziare la mia famiglia,mio padre in particolare, perché mi ha dato un insegnamento:nei momenti di crisi bisogna lavorare di più e meglio. Questoio cercherò di fare, con questo spirito cercherò di affrontare ilmandato che mi è stato affidato. Il sistema emigrazione è cambiato,una volta si andava all’estero, si lasciava la nostra terraper esigenza. Oggi, come ha ricordato bene il nostro Governatore,ci sono personaggi illustri che lasciano la nostra terra nonper esigenza, ma per costruire, per dare un qualcosa di più. Ilmio obiettivo è quello di costruire dove sono, negli Stati Unitid’America, un qualcosa di importante per la mia <strong>Calabria</strong>. Gliscambi tra università penso che siano la strada maestra, perchéla lingua, la nostra cultura, i nostri prodotti possono essere spintitramite istituzioni scolastiche.Quindi io ritengo che ci si debba impegnare con convinzione suquesto fronte. Credo, inoltre, che la Fondazione dei Calabresinel Mondo possa essere un incentivo proprio per il coordinamentodei Consultori italiani. Vorrei anche ringraziare l’On. Galati,che non è presente, forse lo sarà domani, per la Fondazione.Con questo io vi ringrazio e vi saluto.Giuseppe Scigliano - ConsultoreGermaniaGentile Governatore, caro consigliere,gentili autorità, cari amici e colleghi dellaConsulta, cari signori. Intanto ringrazioper la parola e cercherò di estremamenterealistico. Abbiamo atteso due anniperché si realizzasse questo incontro. Laprima domanda po trebbe essere quale14Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong>
uolo in effetti noi dobbiamo avere. C’è la volontà politica dimetterci in condizione veramente di essere gli ambasciatori della<strong>Calabria</strong> nel mondo? Io qui ho conosciuto molti Consultori chenel loro territorio hanno fatto un grande lavoro, nessuno gli haregalato nulla. Io sono partito con una laurea, però poi ho fattoda me. Nessuno ci ha regalato nulla e siamo arrivati dove siamoarrivati. A mio avviso, caro Governatore, le sorti della <strong>Calabria</strong>si giocano principalmente dentro la <strong>Calabria</strong>, poi anche fuori.Noi siamo semplicemente un valore aggiunto e siamo dispostia farlo. Noi siamo consapevoli della grave crisi economica cheattanaglia l’Italia e mi rendo conto che anche la <strong>Calabria</strong> non èun’eccezione.La cosa che chiedo principalmente prima di parlare di programmiè: quali sono le finanze di cui noi disponiamo? Non possiamoparlare di programmi, fare bei discorsi se poi questo non è possibile.Ci si dica prima di partire se c’è il “lievito”, perché poi ilresto delle finanze ce lo andiamo a trovare sul territorio. Stiamoparlando di progetti, di interscambi. Con il collega dell’Argentina,per esempio, abbiamo messo in contatto l’università dove luiinsegna, e un’università in Germania, quella di Jena.Questi sono i ponti che noi calabresi riusciamo a creare. Ma cosane ha la <strong>Calabria</strong> di tutto questo? Nulla.Ma perché non è stata un’università calabrese che ha chiestoall’Argentina o alla Germania di avere le collaborazioni? È chiaroche lei, come Governatore, ha molti più interlocutori, certamenteha accesso ad ambasciatori, a uomini politici di rango.Che sia iniziata un’era nuova tutti noi ne siamo contenti felicied orgogliosi. Rendiamoci conto, signori, che il ministero degliAffari Esteri ha tagliato il 52% per i corsi di lingua italiana all’estero,li hanno praticamente decimati. Io che rappresento gli italianidi Germania, non i calabresi, posso affermare che abbiamoun problema in Germania.Non è certo responsabilità della <strong>Regione</strong>, non può la <strong>Regione</strong>dare fondi, non li ha nemmeno. È compito prima di tutto delnostro Stato. Hanno tagliato l’assistenza diretta, ovvero hannodirottato tutti i fondi al Sud America che ne ha più bisogno. Ma ipoveri, anche calabresi, ce li abbiamo anche in Europa. Tutti glienti sono stati praticamente dissanguati.Allora, parlando di questo dramma, non possiamo fare solo discorsidi rito, i problemi ci sono e sono seri. Tutti quanti noisiamo disposti a dare il nostro aiuto, però dobbiamo sapere perprima cosa se ci sono o non ci sono fondi a disposizione, se iprogetti che vengono programmati hanno una copertura.La programmazione si fa partendo dai fondi a disposizione, enell’arco di due o tre settimane si presentano i progetti, che nondevono essere per forza campanilistici e territoriali. Noi vogliamocreare un ponte tra la <strong>Calabria</strong> e i nostri paesi e siamo dispostia farlo, però carissimo Governatore, non si può organizzareun evento tre settimane prima. In Germania si programmano seimesi prima. Noi non siamo battitori di pubblico perché vi portiamoi 30 o 50 calabresi che conosciamo nel circolo.Quando voi venite io vi devo portare il suo collega della BassaSassonia, perché è lei che poi propone la nostra industria. Mase qui in <strong>Calabria</strong> è sviluppata la microindustria, la piccola imprenditoria,voglio dire, 100.000 tonnellate di olio di oliva dellastessa ditta ce li abbiamo noi? Qui si parla di globalizzazione,quindi non possiamo assolutamente dirci cose che non esistono.Se c’è una crisi, è una crisi di gestione, ma non della <strong>Regione</strong>,me ne guardo bene. Però c’è una crisi anche delle capacità produttive.Si stanno finanziando 100.000 cantine e nessuno compraun grappolo d’uva.Rendiamoci conto che non è questa la strada. Finanziatene una,ma che compra l’uva dei contadini, perché il mercato c’è inAmerica e in tutto il mondo. Noi abbiamo un vino eccezionale,ma non lo troviamo, troviamo il vino pugliese.Non voglio fare campanilismo, ma se permettete il nostro vino èquello che è. Allora noi siamo disposti a lavorare, ma dobbiamoavere delle linee, dobbiamo sapere cosa abbiamo a disposizione,e dobbiamo principalmente sapere se abbiamo degli interlocutori.Io ringrazio naturalmente il Dott. Dragone, che conosco daanni, che mi dà tutte le informazioni del caso. Lo ringrazio veramentedi cuore, però noi dobbiamo, prima di partire, sapere cosaabbiamo a disposizione con parole chiare. Grazie.Franca Berenice Vilardo - ConsultoreBelgioBuongiorno a tutti. Porto un saluto dellacomunità calabrese, in special modoquella di Bruxelles, al Governatore, alleautorità e a tutti i calabresi presenti qui ditutto il mondo. Io sono in contatto continuocon i calabresi del Belgio da moltianni, anche per il lavoro che ho fatto.Una delle cose che tengo a dire è che icalabresi che si presentavano in consolato erano gli unici chenon chiedevano mai assistenza.Questo tanto per sottolineare lo spirito calabrese. Quello che misono accorta che manca è il collegamento con la madre terra esoprattutto la fame di cultura che il calabrese ha della sua culturaall’estero.Questo è quello che io ho cercato di fare con minimi aiuti naturalmenteche la <strong>Regione</strong> qualche volta mi ha dato, grazie ancheal Dott. Dragone, con cui ho potuto realizzare moltissime cose.Questo naturalmente è qualcosa che mi invoglia ad andare avanti,ad organizzare e a programmare moltissime cose.Ma una delle cose che io debbo dire al Governatore e quindi atutte le autorità che sono interessate, che Bruxelles è la capitaled’Europa, e a Bruxelles manca l’ufficio di collegamento con la<strong>Regione</strong>.Non si sa perché da due anni l’ufficio di rappresentanza della<strong>Regione</strong> non c’è più. Praticamente la <strong>Regione</strong> è assente da Bruxellesed io mi sento domandare da tutti, dalle autorità, dalleistituzioni europee, dagli stessi calabresi, dagli altri Presidentidelle Regioni italiane, ma perché la <strong>Calabria</strong> non c’è? Questo lochiedo al Presidente e ne voglio una risposta.Oltretutto questo ufficio di rappresentanza della <strong>Regione</strong> era unpunto di riferimento per tutti i calabresi in Belgio, anche le associazionidelle piccole città, come La Louvière, che però raccoglieuna comunità importante calabrese, e che si rivolgevanoanche per consigli, perché non tutte queste persone hanno nemmenolo strumento di base dell’italiano per potersi esprimere.Numero 2 - MAGGIO <strong>2012</strong> 15