Raccolta delle esperienze in Emilia-Romagna - anno 2011 - Saluter
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TESTO DELLESPERIENZAIntroduzioneStudi svolti sia a livello nazionale che <strong>in</strong>ternazionale riportano che le condizioni di salute nelle comunitàRom sono di gran lunga peggiori rispetto a quelle <strong>delle</strong> comunità maggioritarie.I motivi, oltre che nella precarietà sociale e di estrema povertà <strong>in</strong> cui la popolazione Rom generalmentevive, sono da ricercare anche <strong>in</strong> una serie di fattori tra cui la difficoltà l<strong>in</strong>guistico culturale, la nonconoscenza <strong>delle</strong> offerte dei vari servizi e la diversa concezione di salute, prevenzione e malattia.Il risultato è una scarsa accessibilità e fruibilità con utilizzo <strong>in</strong>appropriato dei servizi con la conseguenteridotta aderenza ai percorsi diagnostici e terapeutici. I servizi, pertanto, vengono utilizzati, spesso <strong>in</strong>urgenza e con molti problemi relazionali che sfociano <strong>in</strong> conflittualità ed <strong>in</strong>comprensione tra utenti edoperatori.Scopi e metodologiaPer migliorare laccessibilità e la fruibilità dei servizi sanitari da parte di questa popolazione e rendereappropriato l'utilizzo dei vari servizi, lo Spazio Salute immigrati dellAzienda USL di Parma e il Comune diParma - Settore Welfare - Servizio <strong>in</strong>clusione ed immigrazione, sono partners <strong>in</strong> un protocollo che mira amettere <strong>in</strong> atto percorsi di educazione sanitaria per la popolazione nomade presente sul territoriocomunale (sia <strong>in</strong> domicili che al campo di sosta).Sono previste sedute di educazione sanitaria, a cadenza settimanale, per nuclei familiari, presso ilcampo e/o lo Spazio salute immigrati di Parma e tenute da operatori sanitari assieme agli operatorisociali del comune e con l'ausilio di mediatori culturali.RisultatiDal 2008 al 30/06/<strong>2011</strong>, 192 soggetti di etnia ROM o Nomadi (53 m<strong>in</strong>ori, 54 adulti maschi e 85 adultidonne) si sono rivolti allo Spazio salute Immigrati, la metà di questi ha un MMG/PLS regolare ma chenon ha mai conosciuto.Con questi percorsi di educazione sanitaria attraverso <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>formativi e formativi, si prevede di:- favorire la corretta accessibilità dei servizi sanitari attraverso la buona conoscenza <strong>delle</strong> loro offertenelle loro varie articolazioni e promuovere il contatto con il MMG/PLS;- favorire la promozione della salute attraverso una corretta alimentazione, adeguata igiene (corporeaed ambientale) e una prevenzione degli <strong>in</strong>cidenti domestici;- migliorare la compliance dei cittad<strong>in</strong>i Rom nei percorsi diagnostici e terapeutici (cicli vacc<strong>in</strong>ali, visitemediche programmate e la gestione <strong>delle</strong> cronicità).ConclusioniCon questo <strong>in</strong>tervento, pensiamo di agire su alcune aree di criticità che caratterizza lassistenza sanitariadella popolazione Rom presente sul territorio al f<strong>in</strong>e di migliorare l'accesso e favorire la fruibilità deiservizi per una riduzione del gap che caratterizza il profilo di rischio di questi pazienti. Inf<strong>in</strong>e promuoverel<strong>in</strong>contro con il MMG ed il PLS, riducendo gli accessi impropri al Pronto soccorso.22