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Raccolta delle esperienze in Emilia-Romagna - anno 2011 - Saluter

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TESTO DELLESPERIENZAIntroduzioneIn prov<strong>in</strong>cia di Reggio <strong>Emilia</strong> si è avuto un aumento della presenza di donne dellEst Europa chesvolgono attività di assistenza/cura <strong>delle</strong> persone anziane. E qu<strong>in</strong>di emersa lesigenza di predisporre<strong>in</strong>terventi mirati alla prevenzione <strong>delle</strong> malattie <strong>in</strong>fettive, degli <strong>in</strong>fortuni domestici, <strong>delle</strong> patologie damovimentazione dei carichi ed alla promozione di stili di vita sani (alimentazione, alcool, benesserepsicologico). Si è <strong>in</strong>oltre resa <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>dispensabile la creazione di percorsi specifici per favorirelaccesso ai servizi sanitari ed alle cure essenziali anche per le donne senza permesso di soggiorno.Scopi e metodologiaSono stati organizzati momenti formativi presso il Centro Madreperla (centro di aggregazione per ledonne dellEst Europa patroc<strong>in</strong>ato dal Comune di Reggio <strong>Emilia</strong>), <strong>in</strong> presenza del mediatore culturale, <strong>in</strong>orari compatibili con lattività lavorativa <strong>delle</strong> partecipanti. Durante gli <strong>in</strong>contri sono stati affrontati temirelativi a prevenzione malattie <strong>in</strong>fettive, nutrizione, movimentazione anziani, benessere psicologico. Alterm<strong>in</strong>e del corso è stato rilasciato attestato di partecipazione.Presso il Centro Famiglia Straniera (CFS), servizio dellAUSL per la prevenzione e cura degli stranierisenza permesso di soggiorno o che necessitano di mediazione culturale, è stato creato un ambulatoriomedico/<strong>in</strong>fermieristico specifico dedicato alle donne dellEst Europa, <strong>in</strong> presenza del mediatore culturale.RisultatiDal 2009 ad oggi sono stati organizzati 9 <strong>in</strong>contri formativi con 299 presenze.Nel 2009 e 2010 sono state seguite presso il CFS <strong>in</strong> media 500 donne dellEst Europa/<strong>anno</strong> ed effettuate3094 visite <strong>in</strong> totale. Le nazionalità più rappresentate sono state Georgia 35%, Moldavia 23%, Ucra<strong>in</strong>a21%, Romania 17%.Le diagnosi di accesso agli ambulatori ha riguardato: patologie ostetrico-g<strong>in</strong>ecologiche (33%),dellapparato cardio-circolatorio (16%) e dellarea psichica (9%).ConclusioniLa creazione di progetti e percorsi <strong>in</strong>tegrati su diversi livelli, che prevedano sia aspetti diformazione/educazione che di diagnosi precoce/cura, si è rivelata fondamentale per diffondere la culturadella prevenzione ed aumentare laccessibilità ai servizi sanitari.La creazione dellambulatorio dedicato presso il CFS ha permesso di garantire una cont<strong>in</strong>uità di cura chesi è rivelata fondamentale, trattandosi per la maggior parte di patologie croniche e con unimportantecomponente psicologica, legata sia al percorso migratorio sia alla tipologia di attività lavorativa.48

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