Raccolta delle esperienze in Emilia-Romagna - anno 2011 - Saluter
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TESTO DELLESPERIENZAIntroduzioneNegli ultimi 2 anni la crisi economica ha determ<strong>in</strong>ato un aumento <strong>delle</strong> condizioni di disagio socioeconomicoe la guerra <strong>in</strong> Libia ha <strong>in</strong>centivato larrivo di migranti economici e profughi richiedenti asiloprovenienti dal Nord Africa.Scopi e metodologiaDa novembre 2010 il Distretto di Vignola dellAUSL di Modena, lAssociazione Porta Aperta, il ComitatoLocale della Croce Rossa Italiana e lOrganizzazione OVERSEAS h<strong>anno</strong> firmato una convenzione perlavvio dellambulatorio Porte Aperte, gestito da volontari e dedicato allassistenza socio-sanitaria di basedegli immigrati irregolari e degli <strong>in</strong>digenti. Gli obiettivi sono: la creazione di un network solidale per ilmonitoraggio e lassistenza socio-sanitaria di base dei migranti e degli <strong>in</strong>digenti nel Distretto di Vignola,la promozione di una cultura di comunità a favore dei più bisognosi.RisultatiIn 10 mesi lambulatorio Porte Aperte ha svolto oltre 120 visite gratuite ed ha partecipato allaccoglienzadi 29 profughi dal Nord Africa. Sono stati sensibilizzati e co<strong>in</strong>volti oltre 250 operatori socio-sanitari, sonostati formati oltre 100 medici e <strong>in</strong>fermieri su problematiche legate alla multiculturalità. Sono statisviluppati contatti e create collaborazioni con il privato convenzionato per <strong>in</strong>terventi a f<strong>in</strong>i umanitari, glienti locali ed il privato sociale religioso per laccoglienza e il sostentamento compassionevole, centri diformazione e lUniversità per la formazione e lo studio degli stili di vita. Dallattività ambulatoriale sonoemerse situazioni emblematiche che, condivise con altre realtà prov<strong>in</strong>ciali, h<strong>anno</strong> <strong>in</strong>centivato lacostituzione di gruppi di lavoro specifici all<strong>in</strong>terno del Gruppo Immigrazione e Salute - <strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong>della Società Italiana di Medic<strong>in</strong>a <strong>delle</strong> Migrazioni e una discussione a livello regionale sulla disequitànella fruibilità dei servizi.ConclusioniNel primo <strong>anno</strong> di attività, nonostante il carattere territoriale dell<strong>in</strong>tervento, lavvio dellambulatorio PorteAperte ha permesso di sensibilizzare numerosi operatori socio-sanitari su tematiche della migrazione, dicreare collaborazioni e contatti su più livelli (dal Distretto alla Prov<strong>in</strong>cia alla Regione) <strong>in</strong> coerenza conuna modalità di approccio a movenza locale, d<strong>in</strong>amica e <strong>in</strong>ter-relazionale, attenta al contesto globale e alsuo impatto sul locale, volta a sviluppare gradualmente una cultura solidaristica di comunità.Eventuali commentiL'apertura dell'ambulatorio Porte Aperte, nonostante il limitato numero di accessi settimanali (<strong>in</strong> media 4-5 accessi/settimana), ha agevolato la comprensione <strong>delle</strong> condizioni di vita della popolazione immigratae/o disagiata ed il monitoraggio di alcune situazioni, prevenendo pertanto eventuali accessi impropri <strong>in</strong>PS e/o riducendo i ricoveri dovuti all'aggravamento di situazioni gestibili ambulatorialmente.Il ridotto numero di persone assistite (68 persone <strong>in</strong> 10 mesi) ha d'altro canto permesso unaccompagnamento attento e costante dei casi più critici, giungendo <strong>in</strong> molte situazioni ad affrontare erisolvere efficacemente le problematiche multiformi <strong>in</strong> un'ottica socio-sanitaria <strong>in</strong>tegrata.54