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Anno 15 - N. 28 - Dicembre 2011 - Comune di Aldeno

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<strong>Aldeno</strong> per il FuturoCiclabile e turismoenogastronomicoUna ciclabile per <strong>Aldeno</strong>, mobilità turistica ed itinerante da integrarecon l’ostello, nuova struttura ricettiva.Nello scorso numero dell’Arioneil nostro gruppo non hainviato nessuna riflessione suquanto portato avanti dall’amministrazionecomunale nell’ultimoperiodo.Viste le importanti scelte politichefatte, non è stata certo facilela volontaria decisione <strong>di</strong> non sfruttarelo spazio assegnato sul notiziario.Tralasciando i dettagli, visto lospazio concesso, il tutto è fondamentalmentericonducibile alla“nuova” impostazione del giornalinoe del suo regolamento.Una sorta <strong>di</strong> “protesta giornalistica”contro la volontà politicache punta esclusivamente al solomantenimento dello status quo,manovrando astutamente nominee articoli al fine <strong>di</strong> limitare, per non<strong>di</strong>re eliminare, qualsiasi possibilità<strong>di</strong> confronto democratico.Come esempio del livello <strong>di</strong>democrazia e <strong>di</strong> pari <strong>di</strong>gnità, bastipensare che 9 componenti su 10del comitato <strong>di</strong> redazione vengononominati dalla sola parte politica<strong>di</strong> maggioranza.In questo teatrino <strong>di</strong> facciatanon ci siamo nemmeno voluti entrare,non solo evitando la nominadell’unico rappresentate per tuttele minoranze ma, come successo,evitando la pubblicazione sulla primae<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> questo “nuovo”Notiziario.E i temi, ben oltre il regolamentodel notiziario, non sarebbero certomancati.Basti pensare alla convenzionecon Trento-Cimone-Garniga, alprogetto <strong>di</strong> Unione dei Servizi, allescelte urbanistiche impattanti e amolte altre, più o meno importanti.Di tutto ciò la comunità ne sasempre poco o nulla.E in ogni caso sempre a giochiormai fatti ed esclusivamente perbocca <strong>di</strong> una sola parte politica,nell’arrogante maniera <strong>di</strong> chi fa lescelte senza considerare che glieffetti si ripercuotono comunquesu tutti quanti.La convenzione Trento-<strong>Aldeno</strong>-Cimone-Garniga,così come ilprogetto <strong>di</strong> Unione dei Servizi, èstata portata avanti senza mai coinvolgerele minoranze e sono molte,a nostro avviso, le questioni darivedere.Per la convenzione tra Trento,<strong>Aldeno</strong>, Cimone e Garnigaè necessaria la definizione <strong>di</strong> alcunivincoli urbanistici a <strong>di</strong>fesa delnostro territorio, vincoli che nonsono espressamente fissati ma suiquali si è semplicemente sorvolatobasandosi su libere e arbitrarieinterpretazioni personali.Per il progetto <strong>di</strong> Unione <strong>di</strong>servizi con Cimone e Garnigamolti aspetti sono più che con<strong>di</strong>visibilima, se non altro per gli ultimiritocchi delle leggi regionali enazionali, <strong>di</strong>versi punti sono invecealtrettanto <strong>di</strong>scutibili e da rivedere.Non ultima, per esempio, larappresentatività del nostro territorio:<strong>Aldeno</strong> rappresenta quasi il75% della popolazione residentema nel progetto <strong>di</strong> Unione sarebbeequiparato agli altri comunicoinvolti (33% per ogni comune).Anche in questo caso si dovrà ragionareper non lasciare sempre adGiunta e ConsiglioL’ARIONE69

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