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Anno 15 - N. 28 - Dicembre 2011 - Comune di Aldeno

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In primo pianoobiettivo che mi entusiasmava eche risultava a portata <strong>di</strong> mano, conbambini che trovavano ben prestoil piacere nella lettura. Ma eraessenziale che fossero loro propostitanti libri e che la lettura nonfosse finalizzata ad un compito. Inquesta <strong>di</strong>rezione era impostata lamia collaborazione con la scuola.Mio compito era catalogare i libriman mano che entravano in biblioteca,così potevo conoscere - almenosommariamente - ogni libroche poi collocavo sugli scaffali.Anche per questo mi risultava facileorientare le persone nelle lorosingole richieste.In un primo tempo, la bibliotecaera frequentata soprattutto dabambini e ragazzi, poi qualche genitoreche accompagnava i figli hacominciato ad incuriosirsi e a prenderelibri per sé. Dopo qualchemese <strong>di</strong> apertura (durante il soloorario giornaliero) cominciaronoad affacciarsi timidamente anchepersone che erano già lettori appassionati,ma che per vari motivisi sentivano un poco a <strong>di</strong>sagio afrequentare la biblioteca: qualcunopensava che prendere i libri inprestito fosse in qualche modo <strong>di</strong>s<strong>di</strong>cevole,come se ciò mettessein evidenza una particolare situazione<strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza, qualcun altropensava <strong>di</strong> essere giu<strong>di</strong>cato (negativamente)dagli altri, come unper<strong>di</strong>giorno, uno che non ha nienteda fare e tanto tempo da perdere.Un signore anziano, molto gentilee simpatico, veniva regolarmentecon i libri presi in prestito avvoltiDon Valerio Bottura presenta un suo libro.in un vecchio giornale, in modo chegli altri non potessero vedere chelui aveva “tempo da perdere”, cosìmi <strong>di</strong>sse. Per fare conoscere la bibliotecaorganizzai (anche durantel’apertura serale) corsi <strong>di</strong> vario genere:<strong>di</strong> lingue, <strong>di</strong> teatro, <strong>di</strong> approccioal computer, ma anche <strong>di</strong> tomboloe serate a tema su vari argomenti.Ricordo una delle prime acui parteciparono una settantina <strong>di</strong>persone: avevo invitato un me<strong>di</strong>coa parlare <strong>di</strong> alimentazione. Fra gliinteressanti argomenti che proposenel corso della serata, illustròanche come il brodo <strong>di</strong> carne potesseessere definito come brodo<strong>di</strong> “cadavere”. Questa affermazionedoveva avere colpito molto parecchiepersone tanto che, FrancescoMaistri - allora assessore - miriportò, fra il serio e il faceto, <strong>di</strong>avere avuto un calo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>te nellasua macelleria.Dopo un primo periodo, proposial consiglio <strong>di</strong> biblioteca e allaGiunta <strong>di</strong> estendere la bibliotecaanche in orario serale: fu così checominciò ad essere aperta per tresere in settimana fino alle 22.00.Già studenti delle me<strong>di</strong>e superiorie anche qualche universitario, avevanocominciato a frequentare labiblioteca, da quel momento aumentònotevolmente l’affluenza <strong>di</strong>ragazzi e giovani.Si davano appuntamento in biblioteca,ascoltavano musica (labiblioteca <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> un buonfondo <strong>di</strong> <strong>di</strong>schi <strong>di</strong> musica <strong>di</strong> tutti igeneri che aggiornavo <strong>di</strong> continuoanche con l’aiuto dei ragazzi), sfogliavanolibri, ne prendevano inprestito e poi se li consigliavanol’uno con l’altro o, se un libro erapiaciuto, mi chiedevano “avresti unlibro come questo?”E così, fra una chiacchiera, unosguardo furtivo lanciato a chi in quelmomento era oggetto dei loro sogni(ho visto nascere amori delicatie densi <strong>di</strong> aspettative) attecchivanelle ragazze e nei ragazzi il contagiodel piacere <strong>di</strong> leggere. Sonoconvinta che questo contagio allalettura è stata ed è la base per <strong>di</strong>ventarepoi degli adulti consapevoli,capaci <strong>di</strong> responsabilità e <strong>di</strong> scelta.La comunità <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> che -attraverso i suoi rappresentanti -L’ARIONE9

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