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AMBIENTEPERSONAL FACTORYhttp://www.personalfactory.eu/HACKERARE LA MATERIA PER UN’EDILIZIAA CHILOMETRO ZERONUMERI1 Mln di euroFatturato26Dipendenti7Collaboratori3,8 Mln di euroRound / Finanziamenti (totale)Francesco e Luigi Tassonea società calabrese fondata dai fratelli FrancescoLe Luigi Tassone è tra le startup più finanziate(3,8 milioni di euro) del 2014, fa parte del gruppodelle nuove imprese che hanno superatoil milione di fatturato è tra quelle che hannocreato più lavoro.La storia di Personal Factory inizia a Simbario, un paesinodi 900 anime in provincia di Vibo Valentia in Calabria. Duefratelli, Francesco e Luigi Tassone, 34 e 28 anni, hanno rivoluzionatoil mondo della chimica per l’edilizia in tutto il mondocon la loro Personal Factory, la startup milionaria che ha creatoe commercializza macchinari per far diventare chiunqueautoproduttore. In pratica, permette di costruirsi una piccolafabbrica fatta in casa.Personal Factory è una delle poche startup milionarie in Italia.“Abbiamo fatturato oltre un milione di euro lavorando sodo,ma è ancora poco per il settore in cui operiamo. Abbiamoinvestito in ricerca e sviluppo: è un sistema molto complessoche unisce elettronica, meccanica, chimica e software”. Quandosono partiti nel 2009 hanno richiesto un prestito di 80 milaeuro, hanno ipotecato un appartamento per ottenerlo. Conquella cifra hanno realizzato un prototipo, Origami, poi trediversi venture capital hanno voluto scommettere un totale diquasi 3 milioni di euro. Personal Factory impiega 26 dipendentie 7 collaboratori che lavorano all’interno dello stabilimentoper la chimica di 800 metri quadri, degli uffici di 400metri quadri e del vecchio garage in cui i due fratelli hannoiniziato la loro avventura.Dei sei bandi che hanno vinto, hanno rinunciato a tutti ipremi, anche quelli in denaro. “I costi erano maggiori dei vantaggi,non erano molto convenienti per noi”, hanno spiegatoi fratelli. Anche delle decine di brevetti che hanno nei cassettinon sanno che farsene: “Costa 100 mila euro tutelare la proprietàintellettuale a livello internazionale. E’ troppo oneroso”.“Adesso dobbiamo decidere se crescere o se rimanere in Italia”.139

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