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Viaggiare senza limiti: il Turismo per tutti in Europa - Turismabile

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Parte I - Teoria e Pratica nel <strong>Turismo</strong> Accessib<strong>il</strong>e43prima cosa, occorre sempre mantenere un livello adeguato di servizio alcliente <strong>in</strong>dipendentemente dal prezzo pagato; esiste un livello m<strong>in</strong>imo diservizio al di sotto del quale nessun prezzo basso giustifica la mancanzadi igiene o di manutenzione. Se un o<strong>per</strong>atore turistico, <strong>per</strong> mantenere unprezzo basso, evita di pulire le camere o di manutenere l’ascensore, questoo<strong>per</strong>atore è dest<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> breve tempo a chiudere e a cambiare attività.Parlando <strong>in</strong>vece di diverse stagioni del turismo, e qu<strong>in</strong>di erroneamentedi destagionalizzazione, va r<strong>il</strong>evato ad esempio che esistono diversefruizioni dei prodotti turistici: ad esempio nel caso della terza età, <strong>il</strong>prodotto mare andrebbe fruito nei <strong>per</strong>iodi di giugno/luglio o settembre/ottobre, <strong>per</strong>iodi nei quali le condizioni atmosferiche consentono una migliorequalità della vita; <strong>per</strong>altro <strong>in</strong> questi <strong>per</strong>iodi i prezzi sono anche piùbassi. Ma tutto questo non ha r<strong>il</strong>ievo ai f<strong>in</strong>i della qualità. La qualità o c’è onon c’è <strong>in</strong>dipendentemente dal <strong>per</strong>iodo di fruizione.Entrando <strong>in</strong>vece nel secondo gruppo, quello dei turisti con esigenzeparticolari, la questione si fa di più diffic<strong>il</strong>e soluzione a partire dal fatto chele esigenze particolari sono del tutto soggettive e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite. Una donna<strong>in</strong>c<strong>in</strong>ta o un signore <strong>in</strong> convalescenza hanno esigenze particolari moltodifferenti da chi è costretto su una carrozzella o da chi non può mangiaredeterm<strong>in</strong>ati cibi.Anche <strong>in</strong> questi casi <strong>il</strong> primo ragionamento, è che la struttura turisticadeve avere dei livelli m<strong>in</strong>imi di servizio e la certificazione di qualità serveappunto a garantirli. Subito dopo, <strong>per</strong>ò subentra <strong>il</strong> fattore <strong>per</strong>sonale ed aquesto riguardo le scuole di pensiero sono due: c’è chi dice che anche questeesigenze devono essere garantite con una o più specifiche certificazionie chi dice <strong>in</strong>vece che la struttura di qualità è quella che consente al clientedi capire <strong>in</strong> modo più o meno assistito, se e quanto la struttura stessa siaconfacente alle proprie esigenze.Personalmente ritengo che la seconda delle ipotesi sia quella eticamentepiù corretta, <strong>in</strong>nanzi tutto <strong>per</strong> non marg<strong>in</strong>alizzare le <strong>per</strong>sone: è unaquestione di rispetto. Chi può asserire se una struttura è più o meno adattaad una <strong>per</strong>sona con carrozzella solo <strong>per</strong>ché presenta dislivelli m<strong>in</strong>imi enessuna barriera architettonica? Basta chiedere a chi ha queste esigenze:la risposta che si ottiene è che ognuno ha un proprio livello di esigenzaparticolare e nessuna standardizzazione può essere certificata <strong>per</strong>chéè immediato <strong>il</strong> rischio <strong>per</strong> l’esercente e <strong>per</strong> <strong>il</strong> cliente di escludere alcunestrutture da potenziali fruizioni.ITParte ITeoria e pratica nel<strong>Turismo</strong> Accessib<strong>il</strong>eParte III Turisti connecessità particolariParte IIIIl Market<strong>in</strong>g e <strong>il</strong><strong>Turismo</strong> <strong>per</strong> <strong>tutti</strong>Parte IVL’Impegno delleIstituzioni

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