Epistolae mixtae, ex variis Europae locis ab anno 1537 ad ... - Libr@rsi

18 junii 1556 361cosa. Si V. R. potessehauer' commodita di venir' insino a quiper alcuni giorni, io penso che ne pigliaria piacer',et saria moltovtile per farli far' testamento autentico,siperche, Dio lo chiamasse,io penso che haueressimo da far' con li suoi parenti, chegia ne hanno parlato al nostro cuoco: io non li voglio dir' niente,espettando V. R., per non contristarlo, perche altra volta ioli ho parlatodi quello,et non lo piglia tropo bene. AlmancoV. R. mi scriui quello che lipare, percheio non resto contento,si non fa quello inanzi che io mi partil.Quanto al frutto che Dio fa per le prediche et confessioni, etanto, che io ho occasione de confundermi. In Lilla io ho perseueratotutta la octaua, et ogni giorno cresceua lauditorio tanto,che lultimo giorno io predicay due volte in due diverse chiesieprincipale, et ni luna ni Jaltra poteua capir' la gente,del chemolto simaruigliauano tutti, massime che la chiesa, doue io hopredicato ogni giorno, e, al mio parer', due volte piu grandeche quella di Sto. Michele in Louanio, o poco manco. Veneuannoalcuni di Ganda per sentir', che sono 13 leughe,altrimolti di 5, di 4, et di tre leughe 2 . Lultimo giornoilmagistratomi mando a ringratiar'; et perche haueuano^ sentito dir' che ionon pigliaua danari, mi faceuano presente di \i bocali di vino,non per modo di satisfattione, ma solamente per mostrar' elgrandissimo piacer' che haueuano receputo delle nostre prediche(como diceuano), pregandome che io ritornasse ilpiu prestoche io potesse, poiche io non desidero sinon la salute del anime,et che Ii si ofFriua grandissima occasione et anzi grandissimofrutto. Io non volse pigliar' niente, dicendoli che, secondo leconstitutioni, non possiamo pigliar'ni danari, ni altro, ringratiandolidel buono animo loro, promettendo che, hauendo commodita,io molto voluntieri ritornaria in Lilla. Molti mi hannodetto, che moltissime heretici si sonno confusi,li vacillanti confirmati,et li catholici molto excitati a diuotione et reuerentia1«Ivit eo [Rivadeneira] cum fratre Francisco Ghiraldo, et magnamin vinea Dominiretulit consolationem ex eorum chantate et zelo, quolaborabant et toti civitati aedificationi erant». Polanco, t. VI, pag. 472,473, n. 2028.2Polanco, t. vi, pag. 473, n. 2034, ubi tamen perperam Gauda proGanda legitur.