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Le malattie del legno della vite di origine fungina - Sardegna ...

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Il materiale da trapianto deve essere in buone con<strong>di</strong>zionivegetative ed è meglio ricorrere a quello certificato.Anche se la certificazione non esclude la presenza<strong>di</strong> patogeni fungini <strong>del</strong> <strong>legno</strong> (che però, comegià detto, non sembrerebbe determinante), materiale<strong>di</strong> propagazione privo <strong>di</strong> virus e fitoplasmi risulteràin migliori con<strong>di</strong>zioni vegetative rispetto a quellonon classificato e potrà dare <strong>origine</strong> a piante piùrobuste, in grado <strong>di</strong> reagire ad infezioni <strong>di</strong> qualsiasitipo.Poiché le operazioni <strong>di</strong> potatura facilitano l’ingressodei parassiti è opportuno seguire alcune regole.Prima <strong>di</strong> procedere bisognerebbe eliminare le fontid’inoculo presenti in vigneto, cioè le piante morte ofortemente colpite o parti <strong>di</strong> esse (cordoni morti), e<strong>di</strong>struggerle imme<strong>di</strong>atamente col fuoco. Si otterrannorisultati migliori se l’operazione <strong>di</strong> bonifica è collettivae generalizzata a tutti i vigneti <strong>del</strong>la zona.Un’altra precauzione importante, anche se <strong>di</strong>fficilmenterealizzabile, è quella <strong>di</strong> potare con tempoasciutto e senza vento. L’aspetto più importante èl’assenza <strong>di</strong> pioggia, che favorisce non solo la <strong>di</strong>ffusionedei coni<strong>di</strong> ma anche il rilascio <strong>del</strong>le spore daicorpi fruttiferi. Queste precauzioni non impe<strong>di</strong>sconoche possano verificarsi infezioni, ma possono ridurnedrasticamente il numero. Sembra meno importante,invece, la potatura separata <strong>del</strong>le viti che mostranosintomi, vista la scarsa probabilità <strong>di</strong> trasferire inoculocon gli attrezzi da taglio.La potatura tar<strong>di</strong>va viene <strong>di</strong> solito consigliata inquanto le ferite fatte prima <strong>del</strong>la ripresa vegetativacicatrizzano più rapidamente. Tuttavia, in questoperiodo le con<strong>di</strong>zioni ambientali sono più favorevolialla riproduzione dei funghi e alle infezioni. Lo stu<strong>di</strong>osulla recettività <strong>del</strong>le ferite <strong>di</strong> potatura compiuto in<strong>Sardegna</strong> <strong>di</strong>mostra che in alcuni casi le ferite effettuatesui tralci <strong>di</strong> un anno subito prima o in corrispondenza<strong>del</strong> pianto si infettano in percentualemaggiore rispetto a quelle fatte in pieno riposoinvernale. Sembrerebbe, quin<strong>di</strong>, che la potatura tar<strong>di</strong>vanon sia uno strumento <strong>di</strong> prevenzione così utilecome si credeva, almeno per quanto riguarda il mal<strong>del</strong>l’esca ed i deperimenti da Botryosphaeria. Al contrario,sembra che sia una precauzione molto importanteper ridurre le infezioni da parte <strong>di</strong> E. lata. Se leferite sui capi a frutto non possono essere evitate, èSalvatorica Serra - Renzo Peretto32Fig. 59. <strong>Le</strong> giovani viti devono avere il tempo <strong>di</strong> sviluppare un fusto robusto ed un buon apparato ra<strong>di</strong>cale in assenza <strong>di</strong> produzione

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