ProfiliAmedeo Nino Orfeiil Grande Sconosciutodi Alberto OrfeiOggi voglio parlarvi di un personaggiopoco conosciuto, ma che ha fattola storia del circo. Mi riferisco aNino Orfei, o meglio, AmedeoOrfei, figlio di Orfeo Orfei (fratellopiù vecchio di mio nonno Paolino) eNorma Zambelli. Nino nacque aSant’Agata Bolognese il 31 dicembredel 1902.Nino fa parte della storia del circo edegli Orfei. Cominciò la sua attivitàcircense a tredici anni (poco primadella guerra) con un numero di trapezio,poi diventò un eccellente saltatorea terra e al trampolino graziealla sua grande agilità. Questa suaabilità gli fruttò molto quando si dedicòall’acrobata a cavallo, sotto laguida del grande maestro russoNikolaj Nikitin.Quando, durante la I Grande Guerra,suo padre Orfeo, fu al fronte comegranatiere, lui con soli tredici anni,per aiutare la madre a mantenere lafamiglia, che era composta dalla sorellaIole (1905) e dal fratelloNandino (1907), dato che il circo ri-1928. Amedeo durante l’AltaScuola. Quadro a olio di autoresconosciutomase chiuso durante tutto il periodobellico, andò a lavorare nei teatricon un numero di charivari e un numerodi trapezino con i quali avevadebuttato da pochi mesi.I contemporanei dei due grandi cavallerizziEnrico Caroli e Nino Orfei,discutevano su chi dei due fosse ilmigliore. Certo Enrico fu molto piùfamoso, mentre Nino rimase un po’nell’ombra, ma chi li conobbe entrambi,li considerò i più grandi cavallerizzidi tutti i tempi.Enrico e Nino furono grandi amici ederano anche parenti, perché Enricoera fratellastro di sua moglieAmedea Bellei, poiché la mamma dimia zia Amedeasi sposò, in secondenozzecon AlbertoCaroli, padredi Enrico.Quando NinoconobbeAmedea e lasua famiglianel1 9 2 3 ,E n r i c onon era ancora famoso, mentre luiera già abbastanza conosciuto daisuoi contemporanei; poi Enrico andòin Germania al Circo Bush, dove ottenneun grandissimo successo e raggiunsela fama. Tutte le volte che idue s’incontravano, Enrico dicevasempre all’altro: “Tu Nino dovrestifare come me, andare per un po’ inqualche grande circo, per essere conosciuto,perché, finche resterai neltuo circo di famiglia, rimarrai sempresconosciuto, o perlomeno nonconosciuto come meriteresti, perchései un bravissimo cavallerizzo,ma restando lì, rimarrai sempre nel-1927. Amedea Bellei e Nino Orfei all’epoca del Passo a DueCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 54
ProfiliAmedea Bellei sulle punte a15 anni al Circo MadamTruzzi1927. Ritratto di Amedea Belleil’ombra”.Io personalmente non vidi mio zioNino all’epoca in cui era un cavallerizzo,anche se fui un suo allievo, sianel jokey che nell’ammaestramentodi cavalli, però vidi fotografie chemostravano gli incredibili eserciziche eseguiva, come il doppio saltomortale da cavallo a cavallo, unesercizio incredibile, perché nel cavalloche cominciava il salto, nonaveva la possibilità di una rincorsa:era in piedi in equilibrio sul cavallo,poi con un impulso eseguiva il doppioarrivando sull’altro cavallo. Eratutto fatto con una grande forza dispalle e grandissima agilità. Arrivaresull’altro cavallo facendo due saltimortali, era quasi come farli da fermo.Non ho mai saputo di altri chel’abbiano eseguito. Nella foto non sipuò contare il numero di salti mortaliche eseguiva, credetti alla genteche lo raccontava, fra i quali anchemio padre e mio zio Paride, genteche godeva di tutta la mia fiduciae stima, però nella foto che è pubblicatain quest’articolo, si vede lastraordinaria altezza che raggiunge,potendo immaginare il numero di giriche faceva.Amedea e Nino si conobbero, comeaccennavo, nel 1923 e si sposarononel 1926, unendo le loro abilità perfare un bellissimo numero di passo adue, perché anche Amedea era unabrava cavallerizza proveniente dallascuola dei Caroli; Amedea eseguivaun bel numero di balletto sulle puntesul cavallo col panneau (l’ampiasella piatta utilizzata per questo tipodi disciplina, n.d.r.).Nino, oltre che al numero di jokey,presentava anche una bella altascuola: usciva in frac, tutto compitoed elegante; dal momento che ognivolta che entrava in pista vestito cosìper presentare quel numero, c’erasempre qualcuno che rideva, facendoloirritare, decise di vestirsimeno classico e cominciò a presentarsiin costume da Cow Boy e, inquel modo, nessuno più rise.Orlando Orfei, che è nato nel 1920,ha diciotto anni meno di Nino, equando aveva diciannove anni, Ninone aveva trentasette; mio padreconsiderava suo cugino già un vecchio,e ogni tanto lo sfotteva. Ungiorno Nino si stancò, prese il gallettogiovane e lo mise fermo in piedi(tenete presente che Orlando aquell’età era già alto m. 1,82)Amedeo, con quattro passi di rincorsa,saltò Orlando a piedi pari, e lo risaltòa tornare, facendolo tre volte,mostrando al giovanotto che il vecchionon era così rammollito. Orlandorimase stupefatto nel vedere tantaagilità: da quel momento smise diconsiderarlo decrepito, e ogni tantoraccontava quell’episodio a qualcuno.C’è da dire una cosa: Nino nonsaltò a piedi pari sulla testa del cugino,ma i piedi li fece passare al latodella sua testa, rubando una ventinadi centimetri, ma rimane sempreun salto di m. 1,60 pressochésenza rincorsa.Sempre detto da chi lo vide, comeVittorio Caretta, Nando Squarzoni,Afer Bogino e tanti altri, Nino eseguivain un giro di pista quattro saltiin piedi sul cavallo senza l’uso dellabattuta che,per chi non lo conosce,è una specie di piccolo trampolinoche aiuta a saltare sul cavallo. Hosentito qualcuno che affermava cheCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 55