30.07.2015 Views

INC 2-2009.pdf - Chiesa Cattolica Italiana

INC 2-2009.pdf - Chiesa Cattolica Italiana

INC 2-2009.pdf - Chiesa Cattolica Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Profiliminciammo a provare la volteggiasenza la sua presenza, commettendouna grande quantità di errori, alpunto che quando Nino si accorse diquello che stavamo facendo, ci sgridò,ma ci corresse e cominciò a insegnarcila volteggia nel modo giusto.Comunque lui fu una grandescuola per me, m’insegnò persino alavorare il cuoio, per fare le fruste,i finimenti e le selle dei cavalli e unmucchio di altre cose utili.Quell’uomo sapeva fare di tutto, erauna vera enciclopedia vivente. Nonc’era cosa dentro il circo che lui nonconoscesse. Credo che lui e mio zioAdriano Bonora, fossero le personeche conoscevano più cose di circoche io abbia incontrato. Nessun problemanel circo era tanto complicatoche uno dei duenon risolvesse.Dopo la separazionedella miaf a m i g l i a(Orlando dauna parte eLiana, Nando e Rinaldo dall’altra),noi rimanemmo con i leoni e l’Albacon i cavalli; i cammelli li dividemmoperché erano dodici e non facevanoun gran numero. Non avevamonessun numero di cavalli in libertà,cosi Orlando si decise a comprarneuno già pronto dal Circo BertramMills. Quegli animali erano stati affittatial Cirkus Scott in Svezia, cosìin agosto del 1962 Nino ed io partimmoper andare a prendere il numeroda Scott. Questo sarebbe unlungo racconto che occupa un interocapitolo del mio libro “O CircoViverá” che scrissi in Brasile. Perciòqui menzionerò solo alcuni aneddotidi quel complicato viaggio.IL COMPLICATO VIAGGIO IN SVEZIAQuando arrivammo al Circo Scott, sitrovava nella cittàdi Kiruna, ches’incontra a100 Km dentroil circopolare artico.Arrivammo in quella città alle novedi sera, ma c’era ancora luce comedi giorno. Per me, che all’epoca nonconoscevo bene (e non mi piaceva)la geografia, fu una cosa incredibile:per due notti non riuscii a dormire,ma poi, su consiglio di Didier Danion,comprai una mascherina e risolsiil problema.Il primo impatto negativo di quelviaggio fu che in Svezia all’epocaguidavano a sinistra e nella prima attraversatadi strada quasi finimmosotto le macchine che passavano. Ioavevo diciassette anni e quello spaventofu sufficiente per farmi ragionareche nell’attraversare le strade,bisognava guardare prima a destra epoi a sinistra, esattamente il contrariodi quello che faremmo qui, mamio zio Nino, che quell’anno avevala veneranda età di sessanta anni(tre anni e mezzo in meno del sottoscrittooggi), quel ragionamento nonentrò in testa, cosi dovevo salvarlodall’essere investito tre o quattrovolte al giorno!Quando partimmo, ci diedero un nomedi cui chiedere da Scott: PhilipsHallan, l’addestratore di quel numero.Arrivando al circo, scoprimmoche c’erano molti artisti che conoscevamo:i Danion delle foche, la famigliaBertolacini (saltatori italoamericani),i Chi Bao Guy (acrobaticinesi che avevano già lavorato connoi), la famiglia Rodrigues (grandisbarristi messicani che avevano unnumero di sbarre differenti, con1929. Nino in un’ Araba sulcavallo durante le prove1927. Nandino e Ninoin un numero di JokeyCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 57

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!