Luna ParkDal Luneur a…tante piccole feste...di Piccola Sorella Anna Amelia di GesùE’ difficile parlare della sofferenzanostra, come piccole sorelle, e ditutti i nostri amici del Luneur, dopo50 e più anni vissuti intensamente,con tutto il cuore, una lunga storiadi avvenimenti ricchi di significatoper chi ci ha lavorato, ma anche pertutta la città di Roma. Purtropponon ci sono più speranze per un lunaparkdi tipo familiare, con variproblemi e contrasti, ma anche contanti legami di amicizia, di solidarietà,di parentela…Come in tante altre realtà, la nostrasocietà capitalista ed un po’ inumanain tanti aspetti, nella quale noncontano tanto le persone, bensì lariuscita e il guadagno, non riesce piùa rispettare le piccole imprese, iluoghi di incontro, una certa gratuità…Quanti giovani e famiglie dei quartieripopolari e anche di altri quartieri,ci chiedono il perché di questachiusura, e perché in una città grandecome Roma, un parco amato datanti, ha chiuso; ed anche se riaprirà,forse, non sarà più per i romani,per le famiglie più semplici, per igiovani che vogliono incontrarsi conpoca spesa… e sarà gestito da unagrossa società, non più da famigliedello spettacolo viaggiante. Manca aRoma il Luneur che tanti hanno amato…A tutte le famiglie poi che l’hannofondato e vi hanno lavorato con passione…manca non solo il lavoro, mail loro luogo di vita, un po’ come seun quartiere o un paese fosse distruttoe la gente sparsa qua e là…Abbiamo cercato appoggio, comprensione,giustizia… forse anchecon cammini non adeguati… e conmodi di vedere differenti, abbiamoavuto tante promesse… parole e basta.A noi, piccole sorelle che datanti anni eravamo al Luneur, è statotolto non tanto il lavoro, perchéci è anche stato proposto di restare,bensì la nostra missione, le relazioni,lo stare nella piazza come unaporta aperta, un luogo di incontro,di amicizia, un segno della tenerezzadi Gesù per tutti…Certo abbiamo lottato con i nostriamici, ma ci sono interessi così grandiche ci hanno tolto ogni speranza eper non perdere il legame con l’ambientedello spettacolo viaggiante econtinuare la nostra missione abbiamoraggiunto alcuni amici che fannole feste e viaggiano… e con loro partecipiamoa fiere di paese o di quartiere…e continuiamo a incontrare inostri amici là dove vivono. E’ unanuova tappa che ci fa restare nel nostroambiente e ci fa incontrare tantepersone già conosciute sia dellospettacolo viaggiante sia tra coloroAl parco Birichino-Pasualinoche venivano a giocare da noi o acomprare oggetti artigianali.Ritroviamo anche tantissima genteche conosciamo, per esempio allafesta di Trigoria, di San Paolo, diFonte Laurentina ecc….Quello che è molto bello in questefeste e fiere varie è l’atmosfera digioia, l’essere dipendenti dai nostriamici e condividere l’incertezza e illavoro con i fieranti più poveri, conpoche e piccole attrazioni. Per ora èquesto il nostro cammino sia percontinuare i legami di amicizia congli amici del lunapark, sia per trasmetterecon la presenza, con il gioco,con i premi e l’artigianato unmessaggio di serenità e di pace, siaper continuare a vivere del nostrolavoro. E il Signore cammina connoi….Irene col gioco delle sorelleCon Cinella al CasilinoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 72
Giostre in miniaturaun importante anniversario a Bergantinodi LucantLuna ParkLo spettacolo viaggiante e l’imprenditoriacostruttiva di Bergantinohanno avuto un ruolo sociale determinanteallo sviluppo economicodel vasto territorio altopolesano e albenessere delle sue comunità.La consapevolezza di questo fattostorico suscita nei Bergantinesid’oggi un sentimento di riconoscenzaverso coloro che, mentre congrandi sacrifici risolvevano i propriproblemi di sopravvivenza, creavanomigliori condizioni di vita pertutti.Quest’anno ricorre, infatti, l’ottantesimoanniversario della nascitadella prima giostra a Bergantino,che rappresenta l’avvio di un’attivitàeconomica che sicuramente contribuìal contenimento nel paese delfenomeno dell’emigrazione e al riscattoeconomico, sociale e umanodi quella gente da miserevoli condizionidi vita. Il benessere economicoe sociale, di cui adesso gode il paese,è frutto anche del coraggio, dell’intelligenzae dei sacrifici, inaccettabilioggi, di coloro che hannosaputo inventarsi un nuovo mestiereper strapparsi dalla miseria degradantedel Polesine.La storia della Giostra è un po’ lastoria dei Bergantinesi. Il Museo dellaGiostra e dello Spettacolo Popolare,nel 10° anniversario della suanascita, ha promosso una serie dimanifestazioni per ricordare degnamentee dovutamente figure, fatti eavvenimenti che appartengono auna delle più belle pagine di questastoria. La più significativa è certamentela Mostra di modellini funzionantidi Giostre di varie epoche, costruitein acciaio inox dal modellistaVito Benevelli di Modena.La mostra è una rassegna di 14 modellidella misura di un metro di altezzaper un metro circa di larghezza,costruiti in acciaio inox su disegniforniti da costruttori di giostre.Il modellista Vito Benevelli ha dedicato20 anni della sua vita alla costruzionedi un vero luna park in miniaturacapace di incantare i visitatoridi tutte le età. La mostra è statainaugurata alla presenza delSindaco Antonio Fabbri, dell’AssessoreProvinciale alla cultura LauraUn particolare della mostraRudy Ravelli davanti a un modellinoIl modellista Vito BenevelliNegri, del Direttore del Museo TommasoZaghini e di un folto pubblicoche è rimasto ammaliato dal fascinodi queste giostre funzionanti, illuminatedi milioni di luci e accompagnatedalle musiche tipiche del lunapark.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 73