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In un libro la storia di due<br />
grandi fiorentini: Mario Nutini<br />
ed il marchese Piero Frescobaldi<br />
di Lucia Lucrezia Nutini<br />
L'amicizia fra i due piloti è stata fino ad oggi poco conosciuta da parte<br />
del grande pubblico. Sono due figure cadute nell'ombra fino a quando<br />
la penna vivace della figlia di Mario Nutini, la dottoressa Lucia Lucrezia<br />
Nutini, non ne ha riesumate tutte le memorie. Lucia Lucrezia Nutini ripropone<br />
le storie fino ad oggi inedite dei due personaggi in un libro che si preannuncia<br />
di gran successo. Nutini è ricordato come il re della Beta e della Vespa; Piero, invece,<br />
appare come il re della <strong>La</strong>mbretta e della Rumi. Infatti è solo dopo il 1955 che troviamo<br />
il marchese trionfare con la <strong>La</strong>ncia. E' assolutamente intrigante la storia, molto<br />
dettagliata e ricca di episodi con ramificazioni culturali ad ampio spettro, di Piero<br />
Frescobaldi frutto dei racconti orali che l'amico Mario Nutini ha tramandato alla<br />
amatissima figlia Lucrezia con lo scopo di rivelarli solo dopo la sua morte. Il parente<br />
di Mario Nutini Franco Zanobetti, considerato nella Firenze del dopoguerra il Marco<br />
Polo fiorentino delle stoffe e dei tessuti, diffuse i suoi capi d'abbigliamento facendo<br />
indossare ai due amici Mario e Piero, mute sportive straordinarie esportate anche<br />
nelle lontane americhe; i due piloti, sponsorizzati da Zanobetti, divennero così i più<br />
eleganti di Firenze e d'Italia dove le serate mondane erano all'insegna dell'eleganza<br />
fiorentina che ebbe grazie a loro modo di emergere. Si creò così una sorta di osmosi<br />
perché nella famosa bottega del Marco Polo fiorentino venivano a comprare da tutta<br />
la penisola, da gran parte d'Europa e perfino dalla lontana Arabia; capi, stoffe pregiatissime<br />
e rarissime che si erano viste indossare da Mario Nutini e Piero Frescobaldi<br />
nelle cene mondane di Milano,<br />
di Torino, Taranto, Genova. L'Arabia<br />
Saudita fu sensibilissima<br />
al richiamo della moda fiorentina<br />
soprattutto dopo gli incontri<br />
che i due amici avevano intessuto<br />
con il re d'Arabia ed i due<br />
principini. Inedita e portata alla<br />
ribalta dal libro è la storia bellissima<br />
del re di Arabia, grande<br />
appassionato delle loro moto,<br />
delle mute e degli abiti indossati<br />
dai due centauri. Frescobaldi<br />
e Nutini furono precursori della<br />
moda: anche i primi Loden bleu<br />
vengono visti per la prima volta<br />
indosso a loro. Parteciparono al<br />
rinnovamento della moda e ai<br />
fervori culturali insieme a nomi<br />
importanti come Gucci, Ferragamo<br />
ed Emilio Pucci. Molti foulard indossati dai due motociclisti<br />
provenivano da queste note maison fiorentine. Iniziò così una nuova<br />
originale moda esportata in tutto il mondo. I sindaci della città, Mario<br />
Fabiani e successivamente Giorgio <strong>La</strong> Pira, amici di Nutini e Frescobaldi<br />
parteciparono attivamente con loro a tante iniziative di carattere<br />
sportivo e culturale. Il quartiere di Bellariva fu “arricchito” di due grossi<br />
striscioni che i brillanti primi cittadini fecero appendere con scritte<br />
come "Forza Nutini dagli gas" o "Nutini pigia forte" e venivano rimossi<br />
10 agosto 1952: Piero Frescobaldi, con il numero 38, in sella a una <strong>La</strong>mbretta 125 con la<br />
quale vincerà la sua prima gara, la Coppa della Consuma per scooter, dando inizio a soli<br />
17 anni a una folgorante carriera nel mondo dei motori.<br />
solamente nel periodo invernale.<br />
Sia <strong>La</strong> Pira che Fabiani erano<br />
già a conoscenza dei salvataggi<br />
di ebrei che la famiglia Nutini<br />
aveva intrapreso con la famiglia<br />
di Gino Bartali. Episodi dei quali<br />
ancora oggi è testimone l'artista<br />
Enzo Pazzagli che realizzò<br />
due bellissime sculture dal titolo<br />
"Motociclismo ed esplosione<br />
umana" che dedicò all'amico<br />
Mario Nutini dopo aver ascoltato<br />
i suoi racconti sul salvataggio<br />
degli ebrei. Entrambi i sindaci,<br />
amici di famiglia dei Nutini,<br />
proposero a Mario di adibire la<br />
sua casa, divenuta un rifugio in<br />
tempo di guerra per gli ebrei ricercati,<br />
a museo con la promessa<br />
di apporre una targa sulla facciata del palazzo. Mario Fabiani fu<br />
il primo a proporre anche l'erezione di un mezzo busto del Nutini nel<br />
quartiere di Bellariva. Mario Nutini per gli abitanti del suo quartiere<br />
rappresentò la passione per la moto, l'evasione dai brutti ricordi della<br />
guerra, l'orgoglio sportivo e umano nei confronti di un uomo che veniva<br />
ammirato per il coraggio dimostrato nella vita e nello sport. Tutta<br />
Bellariva ancora oggi lo ricorda come il salvatore degli ebrei, il motociclista<br />
fiorentino che sfidava la morte pur di non levare gas. Fabiani lo<br />
14 Mario Nutini e Piero Frescobaldi