00_quinto numero

piano primo
Gli esperti li definiscono “ragazzi fuori” o, come vengono chiamati adesso, “drop out”,
per dire che questi giovani sono scivolati fuori dal percorso educativo-formativo che
dovrebbe garantire loro un futuro, un ruolo, un’identità, un posto nella società.
Per dispersione scolastica si intende
l’abbandono della scuola dell’obbligo
da parte di minorenni. Più in generale,
si può parlare di allontanamento, fuga
dei ragazzi dalle scuole superiori, in
particolar modo durante i primi due
anni: un problema che lascia un’impronta
negativa sul percorso formativo
di questi giovani.
Rispetto alla media dei paesi
dell’Unione Europea, l’Italia ha un livello
di istruzione di gran lunga inferiore.
La quota di persone di 30/34 anni
che hanno conseguito un titolo universitario
è del 22,4% rispetto alla media
Europea che è del 40%. La formazione
continua, in inglese lifelong learning
ovvero formazione lungo il corso della
vita, in Italia interessa solo il 6,2% della
popolazione di fronte a una media
europea dell’11,3%.
In Italia il tasso di dispersione scolastica
è molto elevato: più del 17% dei
ragazzi italiani abbandona gli studi
prima di aver conseguito un diploma di
scuola superiore.
Nel contesto europeo l’Italia occupa,
come già detto, i piani bassi delle
classifiche. Il fenomeno è più accentuato
nel sud e nelle isole (35% circa)
rispetto al nord (29,8%). Chi da anni si
occupa della questione sostiene che il
dato del 17% è molto sottostimato e
che più verosimilmente sia uno studen-
30
25
20
17,6
20,8
24,9
15
10
5
9,1
10,5
11,6
12,8 13,5
obiettivo
2020
0
Danimarca Germania Francia UE 27 Regno
Unito
Italia Portogallo Spagna
Percentuale di 18-24enni che si sono fermati alla licenza media
(dato Ministero dell’Istruzione, giugno 2013)
24
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