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Lo Standard BRC-IOP<br />
per le aziende produttrici di packaging alimentare.<br />
Sugli scaffali dei negozi sono sempre di più i prodotti confezionati<br />
con pellicole e packaging di vario genere: gli imballaggi e le<br />
confezioni sono una componente significativa del prodotto alimentare<br />
e possono influenzare profondamente la sicurezza del<br />
contenuto. Per garantire la tutela e la qualità, si sono identificate<br />
linee guida che forniscono specifiche tecniche sull’argomento,<br />
consentendo ai produttori una migliore gestione dei rischi attraverso<br />
l’adozione di un sistema per la gestione della sicurezza,<br />
riconosciuto a livello internazionale.<br />
Il British Retail Consortium (BRC), l’organismo che rappresenta<br />
tutti i maggiori retailers britannici e da cui è derivato il noto<br />
Standard BRC Food, ha coinvolto l’Institute of Packaging (IOP),<br />
un’associazione che raggruppa le organizzazioni operanti nel<br />
settore del packaging, nella stesura di un nuovo standard<br />
tecnico relativo all’igienicità dei materiali di confezionamento,<br />
lo Standard BRC-IOP.<br />
Così, con la finalità di assicurare che i fornitori di prodotto a<br />
marchio siano in grado di offrire un prodotto sicuro, conforme<br />
alle specifiche contrattuali e ai requisiti legislativi, si è deciso<br />
di estendere i requisiti di qualità, sicurezza igienico-sanitaria e<br />
legalità anche ai produttori di imballi e si è proceduto all’identificazione<br />
delle linee guida dello standard: una certificazione<br />
volontaria che viene adottata dalle imprese produttrici dei<br />
materiali per il confezionamento di prodotti alimentari, le quali<br />
si adeguano alle prescrizioni per poter fornire tali materiali ad<br />
Aziende della Distribuzione Organizzata - soprattutto inglesi ma<br />
anche italiane e di altri Paesi - che esigono, per accettare le<br />
forniture, la conformità ai requisiti BRC-IOP.<br />
La certificazione BRC Packaging si propone di aiutare i retailer<br />
a soddisfare pienamente gli obblighi legali e di<br />
proteggere il consumatore, assicurando che i fornitori di<br />
prodotto a marchio operino nel rispetto di alcuni requisiti fondamentali<br />
e di norme qualitative ben definite.<br />
Le ultime revisioni dello standard hanno ampliato il campo di<br />
applicazione, estendendolo non solo al packaging in senso<br />
stretto, ma anche ad altri prodotti di analoga derivazione che<br />
possono entrare in contatto con gli alimenti.<br />
Attualmente, l’applicazione dello Standard BRC Packaging<br />
riguarda:<br />
• produzione e fornitura di materiali da imballaggio per il confezionamento/imbottigliamento<br />
di alimenti;<br />
• produzione e fornitura di altri semilavorati usati in materiali<br />
da imballaggio per successive operazioni di confezionamento;<br />
• beni di consumo usa e getta destinati a entrare in contatto<br />
con alimenti quali piatti e bicchieri di plastica monouso;<br />
• produzione e fornitura di materiali per il confezionamento<br />
di cosmetici, articoli da toeletta e altri prodotti e materiali<br />
non alimentari;<br />
• produzione e fornitura di altri materiali che non sono trasformabili<br />
o sono semi-trasformabili e utilizzati o incorporati,<br />
ad esempio inchiostri, rivestimenti e adesivi.<br />
Dal 1 luglio 2008 è entrata in vigore la versione 3 dello Standard<br />
BRC, per cui BRC-IOP è diventato Global Standard<br />
for “Packaging and Packaging materials” (GSPP). In<br />
questa versione è contenuto un albero delle decisioni che definisce<br />
3 categorie di packaging. La decisione finale del livello a<br />
cui appartiene l’imballo viene presa dopo l’analisi dei rischi e dei<br />
pericoli, basata sui requisiti di igiene del prodotto finale.<br />
Le categorie identificate sono:<br />
Categoria 1: imballo a diretto contatto con prodotti ad alto<br />
rischio;<br />
Categoria 2: imballo per prodotti ad alto rischio non a diretto<br />
contatto;<br />
Categoria 3: imballo per prodotti a basso rischio con attenzione<br />
agli standard di igiene ma che devono<br />
obbligatoriamente incontrare definiti requisiti<br />
funzionali.<br />
Fino qui, abbiamo analizzato gli aspetti più “tecnici” dello standard,<br />
mentre altri punti riguardano i requisiti di “diligenza”<br />
cui devono attenersi produttori, assemblatori, confezionatori e<br />
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