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Notes<br />
OLTRE IL DESIGN<br />
LA BENEFICENZA<br />
Donazioni di architetti e designer di fama internazionale.<br />
Per raccogliere fondi a favore di una onlus che opera<br />
nel campo delle cure palliative per i malati terminali<br />
M<br />
ai come quest’anno il<br />
design fa bene, e lo fa<br />
soprattutto a chi ne ha<br />
più bisogno. È infatti il protagonista<br />
di Do ut do (nome coniato<br />
da Alessandro Bergonzoni), un<br />
contenitore di idee e iniziative legato<br />
a un progetto benefico biennale<br />
promosso dall’Associazione<br />
Amici della Fondazione Hospice<br />
Seràgnoli e ideato a sostegno della<br />
Fondazione Hospice Seràgnoli<br />
Onlus, organizzazione nonprofit<br />
che dal 2002 opera nel campo<br />
dell’assistenza, formazione, ricerca<br />
e divulgazione della cultura<br />
delle cure palliative. Dopo il<br />
successo della prima edizione dedicata<br />
all’arte contemporanea e<br />
che ha avuto Yoko Ono come madrina,<br />
nel 2014 Do ut do si rivolge<br />
alle eccellenze del design internazionale,<br />
prevedendo durante<br />
il corso di tutto l’anno diversi<br />
appuntamenti in cui verrà proposta<br />
al grande pubblico un’esposizione<br />
che, per ampiezza e contenuti,<br />
ha pochi precedenti nella<br />
1<br />
storia del design. Padrini d’eccezione<br />
di quest’anno saranno i<br />
Masbedo, duo di video artisti<br />
che ha contribuito con la realizzazione<br />
di un video inedito dal titolo<br />
Look Beyond. La prima edizione<br />
ha permesso di raccogliere<br />
240mila euro grazie alle donazioni<br />
e alla compartecipazione delle più<br />
prestigiose gallerie, istituzioni e<br />
imprese insieme a 38 tra i più illustri<br />
personaggi del mondo dell’arte,<br />
quali Vanessa Beecroft,<br />
Bill Beckley, Sandro Chia, Pirro<br />
Cuniberti, Igor Mitoraj, Mimmo<br />
Paladino, Michelangelo Pistoletto.<br />
Quest’anno parteciperanno alcuni<br />
dei migliori designer mondiali<br />
e alcune fra le più importanti<br />
aziende donando una loro opera<br />
che, secondo il tradizionale schema<br />
dell’estrazione a sorte, verrà assegnata<br />
a chi avrà sostenuto le attività<br />
della Fondazione con un<br />
contributo a partire da 5mila<br />
euro. Tra le adesioni raccolte designer<br />
e architetti del calibro di<br />
Claudio Bellini, Mario Botta,<br />
Michele De Lucchi, Odile Decq,<br />
Doriana e Massimiliano Fuksas,<br />
Daniel Libeskind, Jean Nouvel,<br />
Philippe Starck. L’anteprima dell’iniziativa<br />
è stata presentata al<br />
Guggenheim di Venezia e sono in<br />
programma due esposizioni, la<br />
prima si svolgerà dal 16 al 18<br />
maggio al Maxxi di Roma, la seconda<br />
avrà luogo in autunno al<br />
Mambo di Bologna. Il terzo e ultimo<br />
appuntamento consisterà<br />
nell’estrazione e conseguente assegnazione<br />
delle opere in palio,<br />
presso il Mast, Manifattura di arti,<br />
sperimentazione e tecnologia.<br />
(Alberto Aitini)<br />
1. Doriana Mandrelli Fuksas,<br />
S.E.C, Gilda; 2. Daniele<br />
Innamorato, Untitled e Magis<br />
linea Voido, rocking chair,<br />
design Ron Arad; 3. Michel<br />
Boucquillon, Adamantx, sgabello<br />
“Bague”; 4. Jacopo Foggini,<br />
Pupilla, autoproduzione<br />
2<br />
3<br />
4<br />
12 ITA EVENTI