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<strong>ITAeventi</strong><br />

n.<strong>22</strong><br />

Il Festival lirico<br />

dell’Arena<br />

di Verona<br />

NICCOLÒ FABI<br />

festeggia venti<br />

anni di carriera<br />

INTERVISTE<br />

GIORGIA SURINA ◗<br />

VANESSA GRAVINA ◗<br />

Jack Savoretti<br />

SLEEP NO MORE<br />

TOUR 2017<br />

Quattro date estive nelle<br />

più belle location italiane


Sommario<br />

in questo numero<br />

10 12 19 20<br />

42<br />

8 Notes<br />

8.30 anni di Buskers a Ferrara<br />

10. Il cinema d’Africa<br />

12.Un restauro importante<br />

14.Gioielli in libertà<br />

16.A tutta tuta<br />

50 60 62<br />

28<br />

19 Arte<br />

19.Una tata votata alla fotografia/Genova<br />

20.Il potere comunicativo delle immagini/Venezia<br />

<strong>22</strong>.Storie americane/Milano<br />

24.Appuntamenti<br />

27 Musica<br />

27.Il concerto dei sogni<br />

28.In equilibrio tra passione e responsabilità<br />

34.Vent’anni di (non) piccole cose<br />

38.Un’estate di musica italiana<br />

42. Appuntamenti<br />

49 Classica<br />

49. Interpreti internazionali/C. S. Pietro Terme (BO)<br />

50. Il fascino della musica in Arena<br />

56. Appuntamenti<br />

34


Sommario<br />

68 74<br />

<strong>ITAeventi</strong><br />

Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale<br />

di Milano al numero 335 del 25/10/2013<br />

n.<strong>22</strong> luglio/agosto 2017<br />

Direttore Responsabile<br />

Maurizio Costanzo<br />

Caporedattore<br />

Cristiana Zappoli<br />

59 Teatro<br />

78 84<br />

59.Un successo senza precedenti<br />

60. Evviva le donne folli<br />

62. Appuntamenti<br />

67 Cinema<br />

67.I Chips sono tornati<br />

68. Accettare le diversità<br />

72. Diario di una schiappa / USS Indianapolis<br />

73. Miss Sloane - Giochi di potere<br />

The War - Il Pianeta delle Scimmie<br />

74 Volti nuovi<br />

74.Una carriera sulla rampa di lancio<br />

78 Viaggiare<br />

Art Director<br />

Laura Lebro<br />

Redazione<br />

Alessandra Cinque, Clara Dalledonne,<br />

Andrea Giuliani, Margot Rossi,<br />

Giovanni Salerno, Mercedes Vescio<br />

Editore<br />

MediaAdv srl<br />

Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />

Tel. +39 02 43986531<br />

info@mediaadv.it<br />

www.mediaadv.it - www.itaeventi.it<br />

Pubblicità<br />

MediaAdv srl (concessionaria)<br />

Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />

Tel. +39 02 43986531<br />

info@mediaadv.it<br />

www.mediaadv.it - www.itaeventi.it<br />

Stampa<br />

Mediaprint Srl<br />

Via Brenta, 7<br />

37047 San Giovanni Lupatoto (Vr)<br />

finito di stampare in giugno 2017<br />

78.Un’estate tra natura, eventi e tradizione<br />

84.Una terra meravigliosa tra Ionio e Adriatico<br />

88 Angolo dei consigli<br />

88. Al passo con i tempi attenti<br />

alle esigenze del cliente<br />

90. Cash-back: comprare online risparmiando<br />

94 Leggere<br />

94.La filosofia salverà il mondo<br />

96.In libreria<br />

Via Antonio Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />

Tel. 02.43986531 - 02.45506260<br />

www.mediaadv.it<br />

KOrE<br />

E D I Z I O N I<br />

Via F. Argelati, 19 - 40138 Bologna<br />

Tel. 051.343060 - www.koreedizioni.it


Notes<br />

30 ANNI DI<br />

BUSKERS<br />

A FERRARA<br />

Torna la Rassegna Internazionale<br />

del Musicista di Strada che nel 1989<br />

accolse Lucio Dalla e il suo clarinetto.<br />

Attesi oltre 1000 artisti internazionali<br />

Foto Luisa Veronese<br />

L<br />

a festa internazionale più<br />

grande del mondo della<br />

musica di strada compie<br />

trent’anni. Era il 1987 quando<br />

Stefano Bottoni, ideatore e direttore<br />

artistico del Ferrara Buskers<br />

Festival ® , la Rassegna Internazionale<br />

del Musicista di Strada,<br />

amante della musica e musicista,<br />

diede il via nel centro storico<br />

estense all’evento che ha segnato<br />

per sempre la storia della città.<br />

L’idea arrivò da un articolo apparso<br />

sul quotidiano locale, datato<br />

30 luglio 1987, in cui si riferiva di<br />

due musicisti, con chitarra e batteria,<br />

allontanati dai Vigili Urbani.<br />

Stefano Bottoni pensò quindi<br />

che sarebbe stato bello avere un<br />

momento dell’anno in cui i musicisti<br />

potessero liberamente<br />

suonare per strada. Nel<br />

1989 anche Lucio Dalla volle<br />

accogliere con amicizia l’invito di<br />

Stefano Bottoni, esibendosi con il<br />

suo clarinetto, insieme a Jimmy<br />

Villotti, tra lo stupore delle persone<br />

presenti. Negli anni la manifestazione<br />

è diventata un modello<br />

da imitare contribuendo, in<br />

maniera determinante, a far nascere<br />

un vero e proprio settore,<br />

quello dell’arte di strada italiana,<br />

che conta oggi più di 200 iniziative.<br />

Il Ferrara Buskers Festival ®<br />

vede la partecipazione di centinaia<br />

di migliaia di persone che accorrono<br />

da ogni luogo per ascoltare<br />

gli oltre 1000 artisti provenienti<br />

da tutto il pianeta, che per 11 giorni<br />

(tra cui le 3 tappe del Ferrara<br />

Buskers Festival On Tour in 3 diverse<br />

città italiane) si esibiscono<br />

nelle piazze e vie del centro ferrarese.<br />

Come ogni anno, inoltre,<br />

si rinnova anche nel 2017 l’appuntamento<br />

per la Mostra<br />

Mercato degli Artisti Artigiani<br />

Itineranti, ovvero il<br />

mercatino del Ferrara Buskers<br />

Festival. Più di 2mila<br />

ore di spettacoli vengono portati<br />

in scena da 20 gruppi di musicisti<br />

invitati, i protagonisti della manifestazione,<br />

di cui 4 arrivano da<br />

New York, la Città Ospite d’Onore<br />

dell’edizione di quest’anno che<br />

30 anni fa fu da ispirazione per la<br />

nascita del Ferrara Buskers Festival<br />

® , e altre circa 300 formazioni<br />

di artisti accreditati, che cambiano<br />

ogni giorno. La Città Ospite<br />

d’Onore sostituisce la nazione<br />

ospite a cui ogni anno è stata dedicata<br />

la manifestazione: un omaggio<br />

alla metropoli che nel 1987<br />

ebbe un ruolo decisivo per la nascita<br />

della manifestazione, quando<br />

il sindaco di Ferrara Roberto<br />

Soffritti, dopo aver visto i musicisti<br />

suonare per strada nella città<br />

statunitense, su indicazione<br />

dell’attuale ministro Dario Franceschini,<br />

chiese a Stefano Bottoni<br />

di dar vita al suo progetto.<br />

Ferrara Buskers Festival ®<br />

Dal 17 al 27 agosto 2017<br />

www.ferrarabuskers.com<br />

Foto Luisa Veronese


Notes<br />

IL CINEMA D’AFRICA<br />

A Verona si terrà la prima edizione della rassegna cinematografica Filmafrica.<br />

Un’interessante panoramica sulle nuove proposte dei registi africani<br />

D<br />

a più di un secolo il continente<br />

africano entra in<br />

Europa grazie alle arti:<br />

danza, musica, scultura e arti visive<br />

hanno portato, in tempi diversi,<br />

linfa nuova in momenti di<br />

stasi. Il “vento d’Africa” nel cinema,<br />

per citare il film di Anton<br />

Giulio Majano del 1949, sta arrivando<br />

ora, con la critica sempre<br />

più interessata ai nuovi linguaggi<br />

proposti da registi africani. A<br />

conferma dell’interesse si apre<br />

quest’anno la prima edizione di<br />

Filmafrica, rassegna cinematografica<br />

all’interno del bando MirgrArti<br />

del MIBACT, dal 16 al <strong>22</strong><br />

luglio, che si terrà non a caso a Verona:<br />

questa città infatti è già attiva<br />

per l’integrazione della cultura<br />

africana con un Museo Africano<br />

e un festival di cinema a novembre<br />

oltre a essere casa madre di<br />

missionari comboniani. Filmafrica<br />

vedrà partecipare il meglio<br />

della produzione africana degli ultimi<br />

anni con alcune anteprime assolute.<br />

La rassegna prevede anche<br />

incontri e dibattiti per favorire la<br />

reciproca conoscenza delle differenti<br />

identità culturali cinematografiche,<br />

per contrastare le possibili<br />

discriminazioni, per capire<br />

come lavorano cineasti africani a<br />

cavallo tra diversi mondi, quello<br />

delle loro origini e quello europeo<br />

(o americano). La rassegna è organizzata<br />

dall’Associazione Segnaevento<br />

di Roma, in collaborazione<br />

con l’ACSE (Associazione<br />

Comboniana Servizio Emigranti)<br />

e la Fondazione Nigrizia.<br />

Filmafrica 2017<br />

Verona<br />

Dal 16 al <strong>22</strong> luglio 2017<br />

www.filmafrica2017.com<br />

In alto, una scena di Bayiri - La<br />

Patrie, di Pierre Yameogo, un<br />

film di forte denuncia. Sopra,<br />

Pim Pim Tché-Toast de vie di Jean<br />

Odoutan. A fianco, Ma Révolution,<br />

del regista Ramzi Ben Sliman<br />

10 ITA EVENTI


Notes<br />

UN RESTAURO IMPORTANTE<br />

È rientrata nel normale percorso museale di Palazzo Venezia, a Roma,<br />

la Sala delle Fatiche di Ercole. È stata chiusa al pubblico per diversi mesi<br />

D<br />

opo il restauro del soffitto<br />

e del fregio a fresco, a<br />

maggio di quest’anno è<br />

stata riaperta al pubblico la Sala<br />

delle Fatiche di Ercole, a Palazzo<br />

Venezia, a Roma. I lavori sono stati<br />

interamente finanziati dalla<br />

Fondazione Silvano Toti attraverso<br />

una donazione liberale: essi<br />

rappresentano una dimostrazione<br />

dell’efficacia del rapporto fra pubblico<br />

e privato. La Fondazione SilvanoToti<br />

promuove da anni la salvaguardia<br />

del patrimonio culturale,<br />

artistico e ambientale italiano. Il<br />

suo impegno nel sociale è costante<br />

nel tempo e sostiene la tutela dei<br />

diritti dell'uomo, con particolare<br />

attenzione alle categorie più svantaggiate.<br />

L’intervento è stato materialmente<br />

eseguito da L’Officina,<br />

Consorzio di restauro e conservazione<br />

opere d’arte. La Sala delle Fatiche<br />

di Ercole si trova al piano nobile<br />

di Palazzo Venezia, nell’appartamento<br />

del fondatore dell’edificio,<br />

il cardinale veneziano<br />

Pietro Barbo, poi divenuto papa<br />

Paolo II (1464-1471). La sala era<br />

ufficialmente destinata alla custodia<br />

dei paramenti sacri del<br />

pontefice e perciò era chiamata anche<br />

Sala dei Paramenti. Il fregio a<br />

fresco che ne decora la parte alta<br />

raffigura in trompe-l’œil una loggia<br />

a dodici arcate, quattro con<br />

fontane e amorini, le otto restanti<br />

con fatiche dell’eroe: Ercole e il<br />

leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole<br />

e i buoi di Gerione, Ercole e<br />

Gerione, Ercole e il drago Ladone,<br />

Ercole e la cerva<br />

di Cerinea, Ercole<br />

e gli uccelli<br />

di Stinfalo e infine Ercole e il<br />

centauro Nesso. La matrice culturale<br />

dell’autore, ancora anonimo,<br />

va ricondotta all’Italia del nord,<br />

forse nell’ambito di Andrea Mantegna.<br />

Già in passato le decorazioni<br />

erano state oggetto di restauro, fra<br />

l’altro nella seconda metà del XIX<br />

secolo, nel 1928 e infine nel<br />

1970. Tenendo presente questa<br />

complessa vicenda conservativa, il<br />

nuovo intervento ha dapprima rimosso<br />

il fisiologico deposito di<br />

sporco, le vecchie vernici superficiali,<br />

nel frattempo ingiallite, e le<br />

estese ridipinture dei fondi azzurri<br />

delle scene raffigurate entro la<br />

finta loggia, per poi passare al reintegro<br />

delle lacune, laddove naturalmente<br />

necessario e possibile. I<br />

lavori hanno determinato il<br />

recupero dell’equilibrio cromatico<br />

d’insieme, in precedenza<br />

gravemente compromesso;<br />

quel che più<br />

conta, hanno restituito<br />

l’idea del finto loggiato aperto,<br />

una delle idee-base del progetto<br />

decorativo d’origine, di<br />

evidente derivazione albertiana.<br />

INFORMAZIONI<br />

PALAZZO VENEZIA<br />

Via del Plebiscito, 118 - 00186 Roma<br />

Tel. + 39 06 69994388 | +39 06<br />

69994283/4 (segreteria, lun-ven<br />

h. 9 -14) – pm-laz@beniculturali.it<br />

12 ITA EVENTI


Notes<br />

GIOIELLI<br />

IN LIBERTÀ<br />

Fiori, foglie e perline: ecco quello che<br />

indosseremo questa estate. Tanta<br />

voglia di colore e leggerezza: bracciali,<br />

orecchini e collane eleganti ma con stile<br />

GIULIA BARELA<br />

Orecchini della collezione<br />

Indian Leaves in bronzo<br />

dorato e smalto color blu<br />

250 €<br />

RUE DES MILLE<br />

Collana Gipsy Chic in<br />

argento 925 e oro rosa<br />

con medaglie pendenti<br />

e micropietre, <strong>22</strong>0 €<br />

ROSANTICA<br />

Bracciale Chela: catene e<br />

ciondoli in ottone bagnato<br />

oro e pietre verdi, 267 €<br />

ORNELLA BIJOUX<br />

Girocollo con i ribes:<br />

pietre di pasta di<br />

vetro e vetro laccato<br />

400 € circa<br />

YVONE CHRISTA<br />

New York<br />

Orecchini con perle<br />

in filigrana, 510 €<br />

RUE DES MILLE<br />

Bracciale Maverick uomo incatenato con microsfere<br />

ematite e medaglia centrale con quadrifoglio, 70 €<br />

14 ITA EVENTI


Notes<br />

A TUTTA TUTA<br />

Non se ne può fare a meno, è uno dei must<br />

di questa stagione. Eleganti o sportive, da giorno<br />

o da sera, l’importante è che siano tute<br />

INTROPIA<br />

Tuta smanicata<br />

floreale con<br />

top a incrocio<br />

5PREVIEW<br />

Morbida tuta<br />

dallo scollo a V<br />

con doppia fantasia<br />

e cinturina in vita<br />

16 ITA EVENTI<br />

SPORTMAX<br />

Tuta in crêpe satin<br />

di seta blu fiordaliso<br />

MARELLA<br />

Tuta in jersey di viscosa stretch<br />

stampata. Scollo a V, senza<br />

maniche, zip nascosta sul fianco


EDEN PARK<br />

Jumpsuit in tessuto<br />

ecologico Lyocell<br />

iBLUES<br />

Tuta lunga<br />

dalla linea fluida,<br />

allacciata con una<br />

zip e semifoderata.<br />

Scollata a V con le<br />

maniche ad aletta<br />

H&M<br />

Tuta in<br />

tessuto crepe<br />

MARELLA<br />

Tuta in misto cotone a righe.<br />

Top morbido e pantalone a palazzo,<br />

ampio scollo a V con ruches,<br />

spalline sottili, elastico in vita<br />

5PREVIEW<br />

Jumpsuit in denim<br />

ITA EVENTI 17


ILACHAPELLE • CURRIN • CHATWIN • BOTERO • GIOTTOANDARE PER MOSTRE NEI MUSEI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA<br />

Arte<br />

ARRIVA A GENOVA L’ATTESISSIMA RETROSPETTIVA DEDICATA A VIVIAN MAIER<br />

UNA TATA VOTATA ALLA FOTOGRAFIA<br />

La vita e l’opera di Vivian Maier sono circondate<br />

da un alone di mistero che ha contribuito<br />

ad accrescerne il fascino. Tata di mestiere, fotografa<br />

per vocazione, non abbandonava mai la<br />

macchina fotografica, scattando compulsivamente<br />

con la sua Rolleiflex. È il 2007 quando<br />

John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista<br />

durante un’asta parte dell’archivio della<br />

Maier confiscato per un mancato pagamento.<br />

Capisce subito di aver trovato un tesoro prezioso<br />

e da quel momento non smetterà di cercare<br />

materiale riguardante questa misteriosa fotografa,<br />

arrivando ad archiviare oltre 150.000<br />

negativi e 3.000 stampe. La mostra presenta<br />

120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli<br />

anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione<br />

di immagini a colori scattate negli anni<br />

Settanta, oltre ad alcuni filmati in super 8 che<br />

mostrano come Vivian Maier si avvicinasse ai<br />

suoi soggetti. Figura imponente ma discreta,<br />

decisa e intransigente nei modi, Vivian Maier<br />

ritraeva le città dove aveva vissuto - New York<br />

e Chicago - con uno sguardo curioso, attratto<br />

da piccoli dettagli, dai particolari, dalle imperfezioni<br />

ma anche dai bambini, dagli anziani,<br />

dalla vita che le scorreva davanti agli occhi per<br />

strada, dalla città e i suoi abitanti in un momento<br />

di fervido cambiamento sociale e culturale.<br />

Immagini potenti, di una folgorante bellezza<br />

che rivelano una grande fotografa.<br />

◗ Vivian Maier. Una fotografa ritrovata<br />

Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, Genova<br />

Fino all’8 ottobre 2017<br />

ITA EVENTI 19


Arte<br />

IL POTERE<br />

COMUNICATIVO<br />

DELLE IMMAGINI<br />

In mostra alla Casa dei Tre Oci gli sviluppi cruciali<br />

dell’opera del fotografo David LaChapelle. Visioni<br />

elaborate, pervase di un’ironia esagerata ma<br />

intelligente, capaci di sensibilizzare il pubblico ad<br />

argomenti importanti di Giovanni Salerno<br />

B<br />

arocco. Pop. Surreale. Decisamente<br />

bizzarro. Il<br />

mondo fotografico di David<br />

LaChapelle è tutto questo e<br />

probabilmente anche molto di<br />

più. La mostra di Venezia, Lost<br />

+ Found, una grande monografica,<br />

presenta oltre 100 immagini<br />

che ripercorrono, dagli anni<br />

Novanta a oggi, la carriera di uno<br />

dei più importanti e dissacranti<br />

fotografi contemporanei, scoperto<br />

da Andy Warhol che gli offrì<br />

il suo primo incarico fotografico<br />

professionale per la <strong>rivista</strong><br />

Interview. «L’idea della mostra<br />

Lost + Found – spiega il curatore<br />

Reiner Opoku - è di proporre<br />

un quadro generale ed esauriente<br />

della produzione di La-<br />

Chapelle, ponendo l’attenzione<br />

in particolare sulle sue serie fotografiche<br />

più recenti. Il periodo<br />

iniziale della carriera dell’artista,<br />

a New York negli anni Ottanta,<br />

è rappresentato da una retrospettiva<br />

ridotta della serie in<br />

bianco e nero esposta nel 1984<br />

in occasione della mostra Good<br />

News for Modern Man, un punto<br />

di partenza per i suoi caratteristici<br />

ritratti di celebrità». Le sue<br />

fotografie denunciano le ossessioni<br />

contemporanee, il rapporto<br />

con il piacere, col benessere,<br />

con il superfluo e con una sfrenata<br />

esigenza di apparire. Il tutto<br />

ammantato da colori elettri-<br />

2<br />

1<br />

20 ITA EVENTI


3<br />

1. The First Supper,<br />

2017 © David LaChapelle<br />

2. News of Joy,<br />

2017 © David LaChapelle<br />

3. Gas am pm,<br />

2012 ©David LaChapelle<br />

4. Aristocracy Two,<br />

2014 ©David LaChapelle<br />

5. Land Scape: Kings Dominion,<br />

2013 ©David LaChapelle<br />

4<br />

5<br />

ci e superfici laccate, e caratterizzato<br />

dalla presenza ricorrente di un<br />

nudo sfacciato e aggressivo. I soggetti<br />

sono le celebrità, da Michael<br />

Jackson a Hillary Clinton, da<br />

Muhammad Ali a Jeff Koons, da<br />

Madonna a Uma Thurman, da<br />

Andy Warhol a David Bowie, le<br />

cui immagini sono utilizzate come<br />

merce prodotta in serie, consapevolmente<br />

sacrificata sull’altare del<br />

sistema fondato sull’icona. Nel<br />

corso della sua carriera, però, l’artista<br />

statunitense non ha certo trascurato<br />

il confronto con la fotografia<br />

di paesaggio, che diventa un<br />

suo ambito artistico a partire dal<br />

2013. Per la prima volta al mondo,<br />

sarà esposta la serie New<br />

World: 11 opere realizzate negli ultimi<br />

4 anni che segnano il ritorno<br />

alla figura umana e che ruotano attorno<br />

a temi come il paradiso e le<br />

rappresentazioni della gioia, della<br />

natura, dell’anima.<br />

David LaChapelle. Lost + Found<br />

Casa dei Tre Oci, Venezia<br />

Fino al 10 settembre 2017<br />

ITA EVENTI 21


Arte<br />

STORIE<br />

AMERICANE<br />

Gli artisti italiani del 900 che<br />

hanno avuto a che fare con<br />

gli Stati Uniti sono in mostra<br />

a Milano di Giovanni Salerno<br />

Sopra: Mimmo Rotella, Mitologia<br />

in nero e in rosso, 1962, Collezioni<br />

Intesa Sanpaolo (© Archivio Attività<br />

Culturali, Intesa Sanpaolo, foto<br />

Paolo Vandrasch). A fianco: il logo<br />

della mostra. Sotto: una sala delle<br />

Gallerie d’Italia<br />

Le storie degli artisti italiani<br />

che hanno viaggiato, soggiornato,<br />

lavorato, esposto<br />

negli Stati Uniti, e in particolare<br />

a New York, o solo immaginato<br />

il nuovo mondo, tutti alla ricerca<br />

di uno spirito più libero e di modelli<br />

differenti rispetto alla vecchia<br />

Europa. È questo che racconta,<br />

attraverso le loro opere, la<br />

mostra milanese NEW YORK<br />

NEW YORK. Arte Italiana: la<br />

riscoperta dell’America.<br />

Il percorso espositivo si snoda tra<br />

le due sedi museali e comprende<br />

oltre 150 opere, fondandosi,<br />

come scrive il curatore, Francesco<br />

Tedeschi, “su una serie di fatti, incontri<br />

e occasioni che hanno dato<br />

all’arte italiana del 900 l’opportunità<br />

di conseguire un’attenzione<br />

e una presenza internazionale<br />

utile a collocarla in posizione<br />

preminente nell’ambito della<br />

stessa idea di modernità”, centralità<br />

raggiunta “tramite una serie<br />

di legami di diverso genere con<br />

gli Stati Uniti d’America, e in<br />

particolare con l’ambiente e la<br />

città di New York, che diventa,<br />

non solo simbolicamente, il centro<br />

della cultura artistica del Novecento,<br />

a partire dagli anni dell’immediato<br />

secondo dopoguerra.<br />

Vengono però qui considerati anche<br />

episodi precedenti, che<br />

hanno contribuito a preparare il<br />

terreno per vicende che si sono<br />

chiaramente manifestate in seguito,<br />

anche per le diverse maturazioni<br />

delle situazioni storiche<br />

attraversate dai due paesi”.<br />

NEW YORK NEW YORK.<br />

Arte Italiana:<br />

la riscoperta dell’America<br />

Museo del Novecento<br />

e Gallerie d’Italia, Milano<br />

Fino al 17 settembre 2017<br />

<strong>22</strong> ITA EVENTI


Arte<br />

LA CONTEMPORANEITÀ DI STEPHEN PRINA<br />

RECIPROCHE INFLUENZE<br />

A essere indagato è il reciproco influsso,<br />

nell’ambito dell’autoritratto,<br />

tra Gian Lorenzo Bernini, qui proposto<br />

nella sua veste di pittore,<br />

e lo spagnolo Diego Velázquez.<br />

Principale proposito della mostra<br />

è quello di rilanciare il dibattito<br />

sulle relazioni e sulle reciproche<br />

influenze intercorse tra i due artisti<br />

i quali sicuramente si incontrarono<br />

(e si frequentarono) fin dal primo<br />

soggiorno in Italia del maestro<br />

spagnolo, tra il 1629e il 1630<br />

(il secondo viaggio di Velázquez<br />

in Italia risale al 1650).<br />

Bernini e Velàzquez:<br />

autoritratti in mostra<br />

Nobile Collegio del Cambio,<br />

Perugia - Fino al <strong>22</strong> ottobre 2017<br />

È la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dell’artista<br />

italo-americano Stephen Prina (Galesburg, Illinois, 3 novembre 1954),<br />

uno dei più seminali e influenti autori contemporanei, la cui ricerca – che<br />

si articola fra opere visive, sonore e performative – esplora l’eredità delle<br />

pratiche artistiche concettuali degli anni Sessanta e Settanta, analizzandone<br />

sia le matrici storiche che le possibili trasformazioni.<br />

Stephen Prina. English for foreigners<br />

Madre, Napoli - Fino al 16 ottobre 2017<br />

AVANGUARDIA RUSSA<br />

La mostra adotta un punto di vista innovativo<br />

– le coppie di artisti – per rileggere<br />

le vicende dell’avanguardia<br />

visiva russa attraverso il contributo di<br />

sei autori della prima generazione,<br />

uniti nella ricerca di nuovi linguaggi<br />

espressivi, così come nella vita quotidiana<br />

comune.<br />

Amore e rivoluzione. Coppie<br />

di artisti dell’avanguardia russa<br />

Museo MAN, Nuoro<br />

Fino all’1 ottobre 2017<br />

IL GENIO DI MIRÒ<br />

L’esposizione vuole raccontare il codice artistico del genio spagnolo:<br />

130 opere tra cui 100 olii di sorprendente bellezza e di grande formato<br />

raccontano a Bologna la sua storia che si intreccia con quella variopinta<br />

e fascinosa dell’isola di Maiorca dove Miró visse dal 1956 fino alla<br />

morte nel 1983. Qui realizzò il desiderio di creare in un ampio spazio<br />

tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dalla pace della natura.<br />

COLLEZIONE LONGHI<br />

Mirò! Sogno e colore<br />

Palazzo Albergati, Bologna - Fino al 17 settembre 2017<br />

Nella sua dimora fiorentina<br />

Roberto Longhi raccolse un<br />

numero notevole di opere<br />

dei maestri di tutte le epoche.<br />

Tra queste il nucleo più importante<br />

e significativo è senza<br />

dubbio quello che comprende<br />

le opere del Caravaggio e dei<br />

caravaggeschi.<br />

Caravaggio e i caravaggeschi<br />

nell’Italia meridionale<br />

Castello Aragonese, Otranto<br />

Fino al 24 settembre 2017<br />

24 ITA EVENTI


50 CAPOLAVORI DI BOTERO<br />

Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce<br />

forte l’eco della nostalgia e di un mondo che non<br />

c’è più o in via di dissoluzione. Questa è la cifra stilistica<br />

di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare<br />

in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio<br />

pittorico, immediatamente riconoscibile. Alla sua arte, nel<br />

suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con<br />

un’esposizione che ripercorre attraverso 50 suoi capolavori,<br />

molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50<br />

anni di carriera del maestro dal 1958 al 2016.<br />

IL PRIMO DEI MAESTRI<br />

La mostra racconta la produzione artistica<br />

di Giotto attraverso un percorso visivo e<br />

auditivo nel quale il pubblico può comprendere<br />

la rivoluzione della sua opera<br />

attraverso il susseguirsi di ambienti di<br />

grande impatto percettivo. Le storie francescane<br />

di Assisi, la Cappella degli Scrovegni<br />

di Padova, i Crocifissi e le altre<br />

opere realizzate a Firenze sono alla base<br />

dell’impianto narrativo, che si conclude<br />

con la Missione Giotto nel 1986, realizzata<br />

dall’Agenzia Spaziale Europea, che<br />

per la prima volta nella storia intercettò la<br />

Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione<br />

dei Magi della Cappella degli Scrovegni.<br />

Botero<br />

Complesso del Vittoriano, Roma - Fino al 27 agosto 2017<br />

Magister Giotto<br />

Dal 13 luglio al 5 novembre 2017<br />

Scuola Grande della Misericordia, Venezia<br />

JOHN CURRIN<br />

La prima mostra personale di Currin<br />

in uno spazio pubblico italiano. Pittore<br />

sofisticato per tecnica e cultura visiva,<br />

è conosciuto e apprezzato per ritratti<br />

elegantissimi e scene anche lascive interpretate<br />

con un ironico realismo.<br />

Nei suoi dipinti dissimula una conoscenza<br />

spiccata della storia dell’arte.<br />

John Currin. Paintings<br />

Museo Bardini, Firenze<br />

Fino al 2 ottobre 2017<br />

SCRITTORE E FOTOGRAFO<br />

L’esposizione vuole celebrare lo scrittore e viaggiatore inglese autore<br />

di libri di culto che 40 anni fa aveva stupito il mondo letterario<br />

con il suo primo libro In Patagonia. Se la scrittura e l’arte sono<br />

stati elementi fondamentali nella sua vita, non meno lo è stata la<br />

fotografia che utilizzava come strumento narrativo. Bruce Chatwin<br />

è stato infatti anche un talentuoso fotografo: gli studi e la conoscenza<br />

dell’arte gli hanno fornito uno sguardo nitido e preciso.<br />

Bruce Chatwin… il viaggio continua<br />

Torre del Castello dei Vescovi, Castelnuovo Magra (SP)<br />

Dall’8 luglio all’8 ottobre 2017<br />

ITA EVENTI 25


Musica<br />

PRINCIPALI CONCERTI DI MUSICA POP ROCK JAZZ IN ITALIA<br />

GABBANI •WILLIAMS • SAVORETTI • RENGA • LP • COLDPLAY<br />

ATTESISSIME LE DUE DATE ITALIANE DEL TOUR DEI COLDPLAY<br />

IL CONCERTO DEI SOGNI<br />

Dopo aver partecipato al concerto One love<br />

Manchester, organizzato da Ariana Grande a<br />

due settimane dall’attentato che è costato la<br />

vita a <strong>22</strong> persone, i Coldplay proseguono il<br />

loro tour mondiale, A Head Full Of Dreams<br />

Tour, e fanno tappa anche in Italia con due<br />

date, ovviamente sold-out, a Milano. L’attesa<br />

è altissima ed è aumentata dopo che la band<br />

inglese ha annunciato sul proprio sito e sulla<br />

pagina Facebook che sarà possibile richiedere<br />

di eseguire una canzone solitamente non inclusa<br />

nelle scalette dei loro live: “Se c’è una<br />

canzone dei Coldplay che di solito la band<br />

non suona, fateci una richiesta, potremmo<br />

suonarla”. Per fare una richiesta basta registrare<br />

un video molto breve in cui si spiega<br />

qual è la canzone che si desidera sentire dal<br />

vivo. Il video va registrato nella lingua del<br />

paese dove si svolge il concerto e poi caricato<br />

su Instagram, col titolo della canzone trasformato<br />

in hashtag, in aggiunta a #MilanRequest.<br />

I Coldplay hanno scelto, per aprire le<br />

date del tour europeo, un’artista di origini italo<br />

australiane, Lyves, il cui vero nome è Francesca<br />

Bergami, che presenterà il suo EP Like<br />

Water. La band è nata dall’incontro tra Chris<br />

Martin (voce/chitarra acustica/piano), Guy<br />

Berryman (basso), Jonny Buckland (chitarra<br />

elettrica) e Will Champion (batteria), tutti studenti<br />

all’University College di Londra. Il loro<br />

primo Ep che i quattro si autofinanziarono,<br />

“Safety”, venne distribuito in 500 copie, era il<br />

1998. Quasi 20 anni dopo il Coldplay sono<br />

fra i gruppi musicali più famosi al mondo.<br />

CONCERTI ◗ 3-4/07 San Siro, Milano<br />

ITA EVENTI 27


Musica


IN EQUILIBRIO TRA<br />

PASSIONE E RESPONSABILITÀ<br />

Sarà di nuovo in Italia con quattro appuntamenti estivi. Dopo i concerti di questo<br />

inverno, Jack Savoretti proseguirà il tour Sleep No More 2017 approdando<br />

in quattro location particolarmente suggestive che, è pronto a scommettere,<br />

tireranno fuori il meglio di lui di Cristiana Zappoli<br />

Jack Savoretti,<br />

33 anni, tra settembre<br />

e ottobre sarà la special<br />

guest del tour europeo<br />

di John Legend,<br />

il Darkness & Light<br />

Tour 2017. Non sono<br />

previste, però,<br />

date italiane<br />

ino a un paio di anni fa in Italia Jack Savoretti lo conoscevano<br />

in pochi: “è un cantante inglese”, si sentiva dire. I più<br />

informati dicevano “è quello che ha scritto alcune canzoni<br />

che sono state inserite nella colonna sonora di Sons of Anarchy e<br />

di Grey’s Anatomy”. Era già stato qui in tour più volte e aveva scelto<br />

di suonare in locali per lo più piccoli, non voleva forzare la mano;<br />

voleva che il pubblico imparasse a conoscerlo e ad apprezzare la<br />

sua musica per gradi, come si faceva una volta e come qui in Italia<br />

non fa quasi più nessuno. Ha fatto a modo suo e alla fine ha<br />

avuto ragione lui. Tra il 2015 e il 2016 con la pubblicazione del<br />

suo quarto album, Written in Scars, in Italia è scoppiata la Savorettimania<br />

e adesso, non solo sappiamo tutto di lui, da inglese che<br />

era è diventato un cantante italiano, perché noi italiani siamo così,<br />

quando ci piace tanto qualcosa o qualcuno, riusciamo sempre a<br />

trovarci un po’ di italianità. E con Savoretti non è certo difficile<br />

perché è vero che è nato in Inghilterra, è vero che vive a Londra<br />

con sua moglie, che è inglese, e i loro due figli, è vero che canta<br />

in inglese, però suo padre era un italiano, di Genova, trasferitosi<br />

in Inghilterra solo da adulto; suo nonno non solo era italiano, fu<br />

uno dei partigiani che liberarono Genova dai tedeschi durante la<br />

Seconda Guerra Mondiale; Jack ha trascorso tutte le estati della<br />

sua infanzia in Liguria, parla l’italiano benissimo, è un tifoso sfegatato<br />

del Genoa e quando gioca la nazionale il suo cuore è con<br />

gli Azzurri, e anche solo per questo non possiamo che considerarlo<br />

uno di noi, ci interessa poco cosa c’è scritto sulla sua carta di identità<br />

o cosa ne pensano in Inghilterra o nel resto del mondo.<br />

Dopo la pubblicazione del suo ultimo disco, Sleep No More, Savoretti<br />

è stato in Italia a febbraio di quest’anno per due concerti,<br />

uno al Fabrique di Milano e uno al Teatro Carlo Felice di Genova,<br />

due successi di pubblico e di critica. Il cantante sarà di nuovo nel<br />

nostro paese questa estate con il Sleep No More Tour 2017, per<br />

quattro concerti che si terranno in quattro location decisamente affascinanti:<br />

«Ogni concerto che facciamo - spiega Jack Savoretti -<br />

è diverso perché reagiamo in modo differente a seconda dell’ambiente<br />

e della gente presente. Credo che i prossimi concerti italiani<br />

saranno molto interessanti perché suoneremo in luoghi incredibili<br />

a cui non siamo abituati e questo, sono certo, tirerà fuori<br />

qualcosa di nuovo da me ma anche dai miei musicisti».<br />

ITA EVENTI 29


Musica<br />

Written in Scars è stato il suo quarto<br />

album eppure ha detto spesso che è<br />

come se fosse il primo, perché dopo<br />

otto anni ha trovato il suo genere<br />

musicale. Partendo da questo presupposto<br />

Sleep No More è da considerarsi<br />

l’album della maturità?<br />

È sicuramente l’inizio della maturità.<br />

È l’inizio del capire che le cose sono<br />

cambiate, o meglio, dell’accettare che<br />

la situazione è cambiata. Mentre scrivevo<br />

Written in Scars stavo lottando<br />

per cambiare le cose, dentro c’è tutta<br />

quella rabbia, quella grinta, l’ho<br />

spesso definito l’album della grinta.<br />

Quella grinta che hai quando ti senti<br />

immortale e ti dici “basta, adesso faccio<br />

tutto a modo mio”. Sleep No More,<br />

invece, è l’album in cui mi sono detto<br />

che forse non sono proprio immortale!<br />

Adesso ho 33 anni e due figli,<br />

quando stavo aspettando mio figlio<br />

ho passato un periodo bello ma anche<br />

difficile perché in famiglia arrivavano<br />

notizie bellissime ma anche notizie<br />

bruttissime e non sapevo bilanciare<br />

queste emozioni. Non riuscivo a trovare<br />

un equilibrio tra lavoro, amore,<br />

famiglia, amici, ed è una cosa che mi<br />

riesce difficile ancora adesso e vedo<br />

che lo è per tutti quelli che sono nella<br />

mia situazione, che hanno una famiglia<br />

ma che cercano di dare il massimo<br />

anche nel proprio lavoro. Eppure<br />

non trovavo un album da


ascoltare che mi confortasse, che parlasse<br />

di questa situazione, tutto quello<br />

che ascoltavo parlava di come ci si<br />

innamora o di come ci si lascia, ma<br />

niente che parlasse di come si sopravvive<br />

insieme, quotidianamente.<br />

Sleep No More parla di questo quindi.<br />

La paternità ha cambiato anche il<br />

suo modo di fare musica? Adesso è<br />

una responsabilità più che una<br />

passione?<br />

Io credo che la mia sia la prima generazione<br />

da tanto tempo che può<br />

permettersi di avere entrambe le cose,<br />

prima bisognava scegliere: o la passione<br />

o la responsabilità. Adesso invece<br />

non possiamo accettare la mancanza<br />

di una delle due, e oggi questo<br />

vale sia per gli uomini che per le<br />

donne. Possiamo avere entrambe ma<br />

non vuol dire che sia facile,<br />

anzi. Non ci sono regole<br />

da seguire per farcela<br />

anche<br />

p e r c h é<br />

nessuno<br />

ha mai avuto<br />

questa opportunità<br />

prima di noi. Possiamo<br />

farcela ma non abbiamo il<br />

libretto delle istruzioni, perdersi<br />

mentre ci proviamo è facile. Io voglio<br />

assumermi le mie responsabilità ma<br />

non voglio sacrificare la mia passione,<br />

so di potercela fare.<br />

Ha sempre detto che in Italia ha<br />

fatto fatica all’inizio perché nessuno<br />

voleva fare le cose a modo<br />

suo, partendo dal basso. Facile dedurre<br />

che i talent non le piacciano<br />

tantissimo…<br />

Non sono contro i talent ma di sicuro<br />

non sono un loro fan. L’unico<br />

paragone che riesco a fare per spiegarmi<br />

è quello con il cibo: io adoro il<br />

McDonald’s, mi piace mangiare un<br />

Big Mac ogni tanto, perché è sempre<br />

uguale, so cosa aspettarmi, costa<br />

poco, è veloce. Però non lo voglio<br />

mangiare ogni giorno e so che non<br />

mi fa bene. I talent sono il fast food<br />

della musica. Non mi piace l’idea di<br />

usare il successo o il fallimento delle<br />

persone per intrattenere la gente. Io<br />

ho sempre considerato la competizione<br />

nella musica una cosa un po’ ridicola.<br />

La musica non è competitiva,<br />

non è uno sport, ognuno la percepisce<br />

in maniera differente. Le competizioni<br />

musicali non le capisco proprio.<br />

Quello che mi piace ancora<br />

meno è la manipolazione del pubblico<br />

usando dei ragazzi giovani che<br />

hanno dei desideri. Non mi piace<br />

quando mi dicono come devo sentirmi,<br />

fammi vedere qualcosa e poi<br />

decido io come mi sento.<br />

Quindi non la vedremo mai tra i<br />

giudici di un talent?<br />

Difficile poterlo dire con certezza,<br />

perché c’è il discorso della responsabilità<br />

e della passione che facevo<br />

prima… in questo caso dovrei considerare<br />

la responsabilità.<br />

A proposito di giovani, mi fa dei<br />

nomi di giovani cantanti italiani<br />

che in questo momento le piacciono<br />

in particolar modo?<br />

Mi piace moltissimo un gruppo di<br />

Bologna che si chiama Lo Stato Sociale,<br />

il loro ultimo album mi fa impazzire,<br />

quando lo ascolto “ci credo”,<br />

sono convincenti e sono credibili. E<br />

in Italia questo spesso manca, non ci<br />

sono tanti artisti che vanno per la<br />

loro strada nel bene o nel male. Penso<br />

che anche The Leading Guy sia<br />

molto bravo, e Violetta Zironi: è un<br />

talento incredibile, tra l’altro arriva<br />

dal mondo dei talent però è stata capace<br />

di continuare per la sua strada<br />

senza farsi influenzare.<br />

Se fosse andata male con la musica<br />

aveva un piano B?<br />

No. Secondo me nel momento in cui<br />

pensi a un piano B hai già deciso di<br />

smettere. È troppo difficile portare<br />

avanti un progetto proprio per trovare<br />

un piano B. O ce la metti tutta, impegnandoti<br />

come se stessi lottando per<br />

vivere o morire, oppure non puoi farcela,<br />

perché appena hai un piano B ti<br />

sorpassa quello che non ha un piano B<br />

e ce la sta mettendo un po’ di più di te.<br />

Ho sempre chiuso le porte ai piani B.<br />

SLEEP NO MORE<br />

È il quinto album di<br />

Jack Savoretti. Uscito<br />

il 28 ottobre 2016, in<br />

Inghilterra, nella prima<br />

settimana, ha venduto<br />

il doppio di quanto<br />

aveva fatto con il<br />

precedente Written<br />

in Scars. Savoretti ha<br />

descritto questo disco<br />

come una sorta di<br />

“lettera d’amore<br />

dedicata a mia<br />

moglie” e ha detto<br />

che “tutto ruota<br />

intorno a quel genere<br />

di cose che non ti<br />

lasciano dormire tutta<br />

la notte”, spiegando<br />

così il titolo del disco.<br />

ITA EVENTI 31


Musica<br />

©Clement Lauchard<br />

CONCERTI<br />

◗ 18/07 Anfiteatro del<br />

Vittoriale, Gardone Riviera<br />

(BS) ◗ 19/07 Piazza<br />

Leopardi, Recanati (MC)<br />

◗ 21/07 Villa Pisani, Stra<br />

(VE) ◗ <strong>22</strong>/07 Villa Bertelli,<br />

Forte dei Marmi (LU)<br />

Alcune sue canzoni sono state inserite<br />

nelle colonne sonore di telefilm<br />

di successo. Lei è un appassionato<br />

di serie tv?<br />

Sì molto, mi piacciono le serie del genere<br />

di House of Cards o Mad Men.<br />

Adesso sono un fan sfegatato di Stranger<br />

Things, su Netflix, è una serie incredibile.<br />

In generale comunque sono<br />

un fan della televisione, e lo dico sapendo<br />

di fare arrabbiare mia moglie<br />

che potrebbe tranquillamente vivere<br />

senza la televisione in casa. Io invece mi<br />

sveglio e la accendo perché sono un<br />

drogato di telegiornali: ogni telegiornale<br />

racconta le notizie a modo suo, da<br />

angolazioni completamente differenti,<br />

quindi per farmi un’opinione devo<br />

guardarli, non dico tutti, ma il più possibile.<br />

Vedo telegiornali cinesi, russi,<br />

francesi, arabi… passo le mattine così!<br />

E per quanto riguarda la tv italiana?<br />

Non toccatemi Alessandro Cattelan,<br />

per fortuna che c’è lui. Grazie a lui la<br />

tv italiana guadagna parecchi punti.<br />

Con lei non si può non accennare<br />

al calcio, soprattutto dopo l’anno<br />

che ha passato il Genoa…<br />

Non me ne parlare, è stata una sofferenza<br />

pazzesca. Meno male che alla<br />

fine ci siamo salvati.<br />

Se tifosi si nasce e non si diventa,<br />

come ha detto più volte, i suoi figli<br />

che sono nati in Inghilterra cosa<br />

tifano?<br />

Sono nati in Inghilterra, è vero, ma<br />

sono nati genoani, li abbiamo già pitturati<br />

di rosso e blu! Vivendo in Inghilterra<br />

avranno, probabilmente, anche<br />

una simpatia per una squadra<br />

inglese, ma il cuore è genoano.<br />

Quindi sembra scongiurato il pericolo<br />

che tifino Sampdoria…<br />

Direi proprio di sì. Io poi non mai<br />

avuto una grande antipatia per la<br />

Sampdoria, a Genova in generale c’è<br />

rivalità fra le due squadre ma non è<br />

una rivalità “cattiva”. Anzi, spesso capita<br />

che nella famiglia ci siano tifosi<br />

genoani e tifosi doriani. Comunque<br />

direi che con i miei figli non dovrei<br />

correre questo rischio!<br />

32 ITA EVENTI


Villa Ca’ Conti<br />

dei Marchesi Rusconi Camerini<br />

Ca’ Conti è una splendida villa cinquecentesca<br />

aperta al pubblico per visite guidate.<br />

A vostra disposizione per ricevimenti,<br />

meeting, concerti, wedding.<br />

Via Gazzolo, 1129 35040 Granze (PD) tel. +39 389 2370310 www.facebook.com/villaCaConti www.villacaconti.it


Musica<br />

VENT’ANNI DI<br />

(NON)PICCOLE COSE<br />

I traguardi importanti vanno festeggiati. E sentirsi libero di esprimere se<br />

stesso a 360° attraverso la propria arte per Niccolò Fabi è il risultato più<br />

importante. Da celebrare con un tour e una raccolta di Cristiana Zappoli<br />

P<br />

iù di 80 canzoni, 8 dischi di inediti,<br />

1 raccolta ufficiale, 1 progetto<br />

sperimentale come produttore, 1 disco<br />

di inediti insieme a Daniele Silvestri e<br />

Max Gazzè, 2 Targhe Tenco per “Miglior<br />

Disco in Assoluto” (vinte per i suoi ultimi<br />

due album). Sono numeri importanti anche<br />

se, a dire il vero, in vent’anni di carriera<br />

Niccolò Fabi non ha mai mostrato di essere<br />

particolarmente interessato ai numeri.<br />

Sono sempre state le parole a interessargli<br />

di più, e il loro rapporto con la musica, fin<br />

da quando aveva 15 anni e scriveva canzoni<br />

in camera sua e non pensava certo di arrivare<br />

oggi, a quasi 50 anni, ad essere uno<br />

dei più importanti cantautori italiani. Il percorso<br />

che lo ha portato a festeggiare, quest’anno,<br />

i 20 anni di carriera (era il 1997<br />

quando, con Capelli, vinceva il Premio della<br />

Critica per la sezione Nuove Proposte al<br />

Festival di Sanremo), è stato incentrato su<br />

una ricerca di libertà espressiva che ha raggiunto<br />

il suo apice l’anno scorso, con la pubblicazione<br />

dell’album Una somma di piccole<br />

cose. «Ho fatto l’album praticamente da solo,<br />

- spiega Fabi - in casa mia, con la chitarra<br />

e la mia voce e poco altro, in totale libertà.<br />

È un disco che mi rispecchia perfettamente,<br />

piano piano mi sono liberato delle<br />

pressioni esterne e delle mie paure e sono<br />

andato alla ricerca della mia identità».<br />

A giugno è partito un lungo tour per festeggiare<br />

i vent’anni anni di carriera, Diventi<br />

Inventi 1997 - 2017, e il 13 ottobre uscirà<br />

una raccolta con lo stesso nome: «Mi piace<br />

l’idea che dietro al divenire di qualcuno<br />

ci sia sempre un atto di creazione, – prosegue<br />

il cantante romano – che qualcuno possa diventare<br />

la persona che ha voglia di essere,<br />

la persona che ha voglia di inventarsi».<br />

Dopo vent’anni di carriera è arrivato<br />

dove voleva essere?<br />

Assolutamente sì. Io non sono un amante<br />

delle celebrazioni, dei tour celebrativi, delle<br />

raccolte celebrative, però in questo caso<br />

devo dire che “l’anniversario” dei 20 arriva<br />

nel momento più bello della mia carriera.<br />

Credo di essere arrivato esattamente dove<br />

speravo di arrivare e dove, all’inizio, era insospettabile<br />

che arrivassi. Le gratificazioni che<br />

ho avuto con il disco che ho pubblicato lo<br />

scorso anno, Una somma di piccole cose, non<br />

le avevo mai avute precedentemente. Non<br />

parlo solo di numeri, che comunque sono<br />

stati i più alti che abbia mai fatto, parlo della<br />

sensazione di essere riconosciuto per<br />

quello che posso esprimere artisticamente.<br />

Quindi c’è veramente qualcosa da festeggiare.<br />

Cosa si aspetta da queste date live?<br />

Andare in tour per me è sempre un momento<br />

di grande felicità. Non solo perché<br />

posso suonare dal vivo, ma perché mi piace<br />

viaggiare in lungo e in largo per l’Italia<br />

ma anche all’estero. Mi piace tornare in luoghi<br />

in cui, negli anni, ho instaurato rapporti<br />

con persone diverse. Inoltre viaggio con amici<br />

musicisti con cui sto bene, si crea un’atmosfera<br />

di grande felicità che va al di là dei<br />

concerti. Mi piace che la musica sia anche<br />

uno strumento per conoscere, per vivere persone,<br />

per confrontarmi con realtà diverse.<br />

È bello vedere come la stessa musica può interagire<br />

diversamente con i vari luoghi, a<br />

maggior ragione se sono lontani da casa e<br />

quindi sono meno familiari.<br />

È stato difficile decidere una scaletta per<br />

un tour di questo genere?<br />

Un tour celebrativo inevitabilmente mi ha<br />

costretto a una selezione un po’ “brutale”,<br />

ormai ho alle spalle tanti dischi e tante canzoni.<br />

Mi rendo conto che ogni persona che<br />

mi verrà a vedere è legata a una particolare<br />

canzone e potrebbe succedere che quella<br />

canzone non sia in scaletta. Mi sono preso<br />

la responsabilità di fare la mia scaletta.<br />

Io non penso mai a suonare i miei pezzi più<br />

famosi, per me l’importante è riuscire a creare<br />

un percorso emotivo. Ogni concerto è un<br />

34 ITA EVENTI


Niccolò Fabi,<br />

49 anni, con il geologo<br />

Mario Tozzi ha creato<br />

lo spettacolo<br />

Musica Sostenibile:<br />

musica e parole<br />

per comprendere il<br />

rapporto fra l’uomo<br />

e il territorio


Musica<br />

Foto Shirin Amini<br />

percorso emotivo e tutte le canzoni che scelgo devono<br />

avere una loro continuità, non devono diventare<br />

un’accozzaglia di cose senza relazione. Chi<br />

è già stato a un mio concerto sa che è così. In questo<br />

caso c’è una componente celebrativa che ovviamente<br />

non c’era negli altri.<br />

Il contenuto della raccolta che uscirà in autunno<br />

rispecchierà la scaletta dei concerti?<br />

Non è detto. La raccolta è un disco, ha una dimensione<br />

privata e quindi ha esigenze diverse rispetto<br />

a un live.<br />

Il tour si concluderà il 26 novembre al Pala-<br />

Lottomatica di Roma e per la prima volta suonerà<br />

da solo su quel palco.<br />

È un luogo che mi si addice relativamente, è nato<br />

per lo sport e quindi l’ascolto non è mai ottimale.<br />

Però mi piaceva l’idea di finire il tour nella mia<br />

città e in un luogo così simbolico per la musica.<br />

Lì ho visto i concerti più importanti della mia vita,<br />

suonarci è come ricevere una sorta di patente di artista<br />

affermato. E poi mi piace pensare che quella<br />

serata sarà l’occasione per riunire tutte le persone<br />

che mi seguono in una grande festa, come se in<br />

qualche modo riuscissi a farli incontrare tutti.<br />

Se dovesse individuare un momento più importante<br />

di altri in questi vent’anni quale sarebbe?<br />

Ce ne sono stati diversi. Quello che ricordo con<br />

maggiore forza è stato il concerto all’Arena di Verona<br />

con Max Gazzè e Daniele Silvestri: dopo aver<br />

cantato tutti e tre insieme la mia canzone Costruire,<br />

tutte le persone presenti in arena si sono alzate per<br />

una standing ovation che è stata incredibile. In quel<br />

momento ho capito di avercela fatta, non solo di<br />

essere riuscito ad arrivare alle persone, ma di essere<br />

riuscito ad arrivarci in profondità. Quel momento<br />

mi ha dato la forza e il coraggio per affrontare<br />

il disco successivo, Una somma di piccole<br />

cose, in totale solitudine. Ho capito che potevo<br />

concedermi il lusso di fare qualcosa che fino a<br />

qualche tempo prima, forse, non sarebbe interessata<br />

a nessuno.<br />

Da due anni è uno dei docenti della scuola Officina<br />

delle arti Pierpaolo Pasolini. Come sta<br />

vivendo questa esperienza?<br />

È un’esperienza che mi ha regalato tantissimo,<br />

umanamente e anche professionalmente. Io ai ragazzi<br />

non parlo di tecnica, cerco di andare a fondo<br />

a quell’arte così apparentemente leggera che<br />

è lo scrivere canzoni. Cerco di trasmettergli la mia<br />

esperienza insegnandogli come trasferire nelle canzoni<br />

la ricchezza della propria vita. Un’esperienza<br />

umanamente molto forte, di grande confronto.<br />

Io mi nutro delle loro incertezze, delle loro ambizioni,<br />

dei loro desideri. Il rapporto studente –<br />

maestro è sempre un passaggio di esperienze.<br />

I suoi vent’anni di carriera sono stati accom-


Il giardiniere<br />

2017 è il singolo<br />

che anticipa<br />

la raccolta<br />

Diventi Inventi<br />

1997-2017:<br />

è la rilettura<br />

del singolo<br />

uscito nel 1997<br />

Foto Melania Stricchiolo<br />

pagnati da un profondo impegno<br />

nel sociale. In particolare è legato da<br />

tanto tempo alla Ong Medici con<br />

l’Africa – CUAMM. Come è nata<br />

questa collaborazione?<br />

È nata per caso. Con le persone che<br />

ci lavorano si è creato con facilità un<br />

rapporto di grande amicizia, perché<br />

siamo simili nella modalità in cui facciamo<br />

le cose. Loro hanno trovato in<br />

me un narratore che parla il loro stesso<br />

linguaggio e io ho trovato persone<br />

che operano in modo estremamente<br />

serio, sincero, con una grandissima<br />

discrezione, sono silenziosi<br />

ma operosi. Ho conosciuto persone<br />

di grandissimo valore. Una volta all’anno<br />

vado in Africa con loro, là c’è<br />

un mondo di nostri connazionali che<br />

svolgono un lavoro utile e concreto,<br />

con i miei viaggi provo in qualche<br />

modo a riconoscere il loro impegno<br />

e a gratificarlo.<br />

Impegnarsi nel sociale secondo lei<br />

è un dovere per un artista?<br />

No, credo che sia un dovere per le persone<br />

che sono naturalmente predisposte.<br />

All’artista dobbiamo chiedere<br />

che faccia della bella arte, che faccia<br />

divertire, piangere, sognare, che ci<br />

conforti. Questa è la sua unica responsabilità.<br />

Se poi, caratterialmente,<br />

è portato ad approfondire alcuni<br />

aspetti della vita del mondo ben<br />

venga che diventi, in qualche modo,<br />

un amplificatore. Ma deve essere<br />

credibile e quindi deve crederci.<br />

Ha collaborato con tanti artisti, chi<br />

è stato il più importante per lei?<br />

L’esperienza di collaborazione più potente<br />

che ho fatto è sicuramente quella<br />

con Gazzè e Silvestri. Posso dire che<br />

il nostro progetto a tre non è stata una<br />

collaborazione ma una parte di vita<br />

passata insieme. Indiscutibilmente la<br />

mia collaborazione più importante.<br />

CONCERTI<br />

◗ 6/ 07 Carroponte, Sesto<br />

San Giovanni (MI) ◗ 7/ 07<br />

Castello Scaligero, Villafranca<br />

(VR) ◗ 8/07 Piazzetta Reale,<br />

Torino ◗ 13/07 Piazza Duomo,<br />

Pistoia ◗ 14/07 Sullasabbia,<br />

Bellaria Igea Marina (RN)<br />

◗ 21/07 Onde Mediterranee,<br />

Cervignano del Friuli (UD)<br />

◗ <strong>22</strong>/07 Anfiteatro del<br />

Vittoriale, Gardone Riviera<br />

(BS) ◗ 3/08 Giardini di Castel<br />

Trauttmansdorff, Merano (BZ)<br />

◗ 5/08 Pollino Music Festival,<br />

San Severino Lucano (PZ)<br />

◗ 6/08 Anfiteatro Falcone<br />

Borsellino, Zafferana Etnea<br />

(CT) ◗ 12/08 Locus Festival,<br />

Locorotondo (BA) ◗ 17/08<br />

Arena Estiva Giardino del<br />

Principe, Loano(SV) ◗ 19/08<br />

Anfiteatro di Tharros, San<br />

Giovanni di Sinis (OR) ◗ 25/08<br />

Rive Rock Festival, Assisi<br />

◗ 26/08 Sferisterio, Macerata<br />

ITA EVENTI 37


Musica<br />

UN’ESTATE<br />

DI MUSICA<br />

ITALIANA<br />

Torna nelle piazze della<br />

nostra penisola il Festival<br />

Show. Cantanti famosi<br />

e giovani promesse si<br />

alterneranno sul palco<br />

in occasione di otto<br />

emozionanti appuntamenti.<br />

A fare gli onori di casa la<br />

presentatrice e speaker<br />

radiofonica Giorgia Surina<br />

di Cristiana Zappoli


Foto Piergiorgio Pirron Styling Muccino Amatulli Dress Souvenir<br />

l festival itinerante dell’estate italiana<br />

è arrivato a quota diciotto:<br />

da diciott’anni infatti fa tappa nelle<br />

città italiane e in alcune delle location<br />

estive più importanti portando<br />

sul palco un mix di musica, ballo e divertimento<br />

che si è rivelato essere decisamente<br />

vincente. Nato nel 2000<br />

come festival estivo delTriveneto, il Festival<br />

Show è cresciuto talmente tanto<br />

da approdare all’Arena di Verona<br />

che dal 2014 ne ospita la serata finale.<br />

Quest’anno tutte le otto tappe del<br />

festival avranno una presentatrice<br />

d’eccezione, Giorgia Surina, conduttrice,<br />

speaker radiofonica e attrice. Ha<br />

esordito nel settembre del 1998 su<br />

MTV nel programma “Hitlist Italia”<br />

e da allora il fil rouge della sua carriera<br />

è stato proprio la musica. La Surina<br />

affiancherà Paolo Baruzzo, il coordinatore<br />

della kermesse organizzata da<br />

Radio Birikina e Radio Bella & Monella,<br />

che trasmetteranno in diretta<br />

tutte le tappe. Per ogni data del festival<br />

sul palco saliranno diversi big della<br />

musica italiana insieme all’Orchestra<br />

Ritmico Sinfonica<br />

Italiana e al corpo di ballo guidato<br />

da Etienne Jean Marie.<br />

Tutte le tappe sono gratuite<br />

per il pubblico, le offerte libere<br />

andranno in beneficenza<br />

alla Fondazione Città<br />

della Speranza che si occupa<br />

di raccogliere fondi per i<br />

bambini malati di gravi<br />

patologie. Inoltre in ogni<br />

piazza saranno presenti i volontari<br />

AIDO per informare sul<br />

tema della donazione e del trapianto<br />

di organi. Anche quest’anno<br />

saranno tantissimi i big che si alterneranno<br />

sui palchi del festival:<br />

Enrico Ruggeri con i Decibel, Raphael<br />

Gualazzi, Levante, Marco Masini,<br />

Ermal Meta, Fabrizio Moro, Patty Pravo,<br />

Raf, Umberto Tozzi, Paola Turci,<br />

Nina Zilli, Chiara; e la lista è ancora<br />

lunga. «Il fatto che Festival Show compia<br />

18 anni fa già percepire che sarà<br />

una manifestazione davvero ‘Grande’!»,<br />

sostiene Giorgia Surina. «Questa<br />

è la promessa che facciamo noi al<br />

pubblico, che ormai da tanti anni la<br />

segue e la apprezza con affetto. Un palco<br />

di 300 mq, ledwall di 60 mq e una<br />

incredibile carrellata di artisti che ci<br />

omaggeranno con la loro musica e<br />

arte. Non posso che aspettarmi un<br />

grande successo, tanto divertimento<br />

ed energia allo stato puro».<br />

Il gran finale sarà all’Arena di Verona:<br />

si emozionerà?<br />

È un tempio sacro della musica internazionale<br />

a cui nessuno, anche<br />

dopo anni di esperienza, può mai abituarsi.<br />

Ma è questa la bellezza del mio<br />

mestiere, l’adrenalina che ti fa tremare<br />

appena sali su quel palco è indescrivibile,<br />

e non vedo l’ora di provarla.<br />

Sul palco saliranno anche 12 artisti<br />

emergenti: pensa che questo Festival<br />

Show possa essere una vera<br />

opportunità per loro?<br />

Sicuramente e ne siamo molto or-<br />

Nella pagina a<br />

fianco, Giorgia<br />

Surina, 42 anni,<br />

conduce “Shaker”<br />

su RTL 102.5,<br />

dove lavora dal<br />

2009. In questa<br />

pagina: Chiara<br />

Galiazzo (foto<br />

Giovanni Gastel)<br />

e Marco Masini<br />

(foto Angelo<br />

Trani), entrambi<br />

saranno ospiti del<br />

Festival Show


Musica<br />

LE DATE<br />

◗ 2/07 Prato della Valle,<br />

Padova ◗ 10/07 Piazza Miro<br />

Bonetti, Brescia ◗ 27/07<br />

Arenile Madonna<br />

dell’Angelo, Caorle (VE)<br />

◗ 3/08 Piazzale Zenith<br />

Bibione (VE) ◗ 10/08<br />

Piazza Torino, Jesolo<br />

Lido (VE) ◗ 18/08 Beach<br />

Arena, Lignano Sabbiadoro<br />

(UD) ◗ 25/08 Piazza<br />

Ferretto, Mestre (VE)<br />

◗ 4/09 Arena di Verona<br />

Fabrizio Moro, uno dei<br />

big che parteciperanno<br />

al Festival Show: reduce<br />

dal grande successo<br />

ottenuto dal suo ultimo<br />

disco, sarà in tour<br />

tutta estate con il<br />

PaceLive Tour 2017<br />

(foto Fabrizio Cestari)<br />

gogliosi. Il fatto di dare visibilità a chi<br />

ha talento è un atto di dovere nei confronti<br />

di una generazione che ha<br />

grandi potenzialità. Festival Show è<br />

un’opportunità per chi vuol fare del<br />

suo talento il mestiere della vita. E noi<br />

apriremo la porta a molti ragazzi<br />

verso il loro sogno e non c’è nulla che<br />

dia più soddisfazione.<br />

Quali sono i punti di forza del Festival<br />

Show?<br />

Il primo e imprescindibile punto di<br />

forza di Festival Show è la musica live.<br />

L’impatto di 8 grandi concerti nelle<br />

cornici più suggestive, il contatto con<br />

il pubblico, oltre a un impianto potente<br />

e di altissimo livello, sono tutti<br />

elementi che non possono che rendere<br />

il Festival Show il grande evento<br />

dell’estate italiana. Una vera festa<br />

a cui siete tutti invitati!<br />

Ha iniziato su MTV e la ritroviamo<br />

oggi a condurre un festival musicale.<br />

In mezzo diverse esperienze lavorative<br />

legate alla musica. È da<br />

sempre una sua passione?<br />

Sono cresciuta fin da bambina ascoltando,<br />

grazie a mio padre e ai suoi vinili,<br />

i grandi nomi della musica internazionale<br />

come Dire Straits, Pink<br />

Floyd, Bob Marley, Led Zeppelin. La<br />

musica nella nostra casa di famiglia era<br />

un elemento essenziale.<br />

Secondo lei la musica italiana sta vivendo<br />

un momento felice?<br />

La musica italiana, ma più in generale<br />

quella internazionale, sta vivendo un<br />

momento di forte cambiamento.<br />

Sono cambiati radicalmente negli ultimi<br />

anni le modalità di creazione, di<br />

diffusione e anche di utilizzo della<br />

musica. Per questo i nuovi modelli<br />

di mercato vanno nella direzione<br />

di una sempre più attenta capacità<br />

di lettura e adattamento a<br />

questi cambiamenti.<br />

Lei ha fatto parte della giuria di<br />

qualità del Festival di Sanremo:<br />

le piacerebbe fare la giurata in<br />

un talent?<br />

Fare parte di una giuria e in qualche<br />

modo giudicare qualcosa di<br />

così eterogeneo e personale<br />

come la musica è sempre molto<br />

difficile. Richiede una grande<br />

competenza e sensibilità, per<br />

questo sono onorata di aver ricevuto<br />

più volte l’incarico al Festival di Sanremo.<br />

Sicuramente farlo per un talent<br />

show, dove i protagonisti sono delle<br />

promesse, sarebbe una bellissima occasione<br />

per confrontarmi con una responsabilità<br />

ancora più grande.<br />

Sta seguendo diversi seminari di recitazione:<br />

le piacerebbe recitare<br />

più spesso in futuro?<br />

Vivo la recitazione come un’emozionante<br />

scoperta di quella che sono diventata<br />

giorno dopo giorno. Nonostante<br />

sul set io reciti un personaggio,<br />

come per magia nascono quotidianamente<br />

dei bagliori di luce che mi aiutano<br />

a capire la mia vera natura. Ed è<br />

un processo che richiede tempo, grande<br />

energia ma anche, a volte, sapersi<br />

fermare a scegliere la giusta strada.<br />

Intanto lavora anche in radio: tra radio<br />

e televisione, dovesse scegliere,<br />

cosa avrebbe la meglio?<br />

Impossibile scegliere tra due colonne<br />

portanti del mio lavoro. Sono affezionata<br />

alle mie origini televisive ma<br />

allo stesso tempo divertita dalla potenza<br />

e dall’essenzialità della radio.<br />

A marzo ha compiuto 42 anni e da<br />

tanto è nel mondo dello spettacolo:<br />

come è cambiato il suo lavoro?<br />

Sicuramente l’avvento dei social ha<br />

stravolto il mondo della comunicazione.<br />

Quando ho iniziato io non<br />

c'erano Facebook, Twitter o Instagram...<br />

e non ci saremmo neanche potuti<br />

immaginare il cambiamento che<br />

avremmo vissuto. E oggi lo vivo e lo<br />

affronto con grande curiosità.<br />

E lei come è cambiata in questi anni?<br />

Semplicemente sono diventata più<br />

consapevole, più centrata e sicura<br />

delle mie capacità, ovvero gli strumenti<br />

che ho in mio possesso, e su come<br />

usarle al meglio. Come diceva la filosofia<br />

nell’antica Grecia “gnothi seautón”,<br />

conosci te stesso. Io ora sto finalmente<br />

conoscendomi e cercando<br />

di diventare ciò che è nella mia natura.<br />

Si era data degli obiettivi da raggiungere<br />

prima di compiere 40 anni?<br />

L’unico vero obiettivo che mi sono posta<br />

era quello di essere serena. Sono<br />

contenta del percorso che ho fatto, fermamente<br />

in equilibrio nel mio presente<br />

e curiosa del bello che verrà.


Musica<br />

J-Ax & Fedez<br />

UN PALCO PER DUE<br />

Dopo il successo delle 20 date della tranche primaverile,<br />

che li ha visti protagonisti nei palazzetti delle<br />

principali città italiane, 19 date più un concertoevento<br />

di chiusura all’Arena di Verona, J-Ax e Fedez<br />

non si fermano e porteranno il loro spettacolo dal vivo<br />

sui palchi di celebri festival. La coppia eseguirà dal<br />

vivo i brani inediti tratti dall’ultimo album “Comunisti<br />

col Rolex” (pubblicato da Sony Music lo scorso<br />

20 gennaio) oltre i loro più grandi successi.<br />

CONCERTI ◗ 7/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />

◗ 8/07 Postepay Sound Rock, Roma<br />

◗ 13/07 Lucca Summer Festival<br />

◗ 14/07 Moon&Stars Festival, Locarno<br />

◗ 31/07 Teatro Antico, Taormina (ME)<br />

◗ 4/08 Rimini Park Rock ◗ 6/08 Arena della Civitella, Chieti<br />

◗ 9/08 Postepay Sound Parco Gondar, Gallipoli (LE)<br />

◗ 2/09 Home Festival, Treviso<br />

◗ 3/09 Parco della Pace, Servignano (FM)<br />

Robbie Williams<br />

UN TOUR MONDIALE<br />

Ventinove concerti in diciotto paesi, a partire dal 2<br />

giugno 2017 all’Etihad Stadium di Manchester, con<br />

gli Erasure a fare da special guest in tutte le date. Il<br />

nuovo tour di Robbie Williams, “The heavy Entertainment<br />

show” ha preso il via dopo che il cantante<br />

ha ricevuto il prestigioso BRIT Icon Award, il più importante<br />

riconoscimento dei BRIT Awards che in passato<br />

è stato dato soltanto a Elton John e David Bowie.<br />

Viene assegnato unicamente ad artisti che si sono<br />

distinti con i propri lavori discografici e performance,<br />

lasciando un forte impatto sulla cultura britannica:<br />

è uno dei più grandi risultati per la carriera musicale<br />

di un artista. Robbie Williams, inoltre, ha da<br />

poco annunciato sui social l’uscita della sua seconda<br />

biografia ufficiale dal nome “Reveal”.<br />

CONCERTI ◗ 14/07 Stadio Bentegodi, Verona<br />

◗17/07 Festival Collisioni, Barolo (CN)<br />

DIECI ANNI DI CARRIERA<br />

Mario Biondi festeggia i dieci anni dal celebre disco d’esordio “Handful of<br />

Soul” accompagnato per tutto il Best Of Soul - Tour da una band d’eccezione<br />

composta da: Serena Brancale e Serena Carman ai cori, Alessandro Lugli alla<br />

batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione,<br />

David Florio alle chitarre, percussioni e flauto, Marco Scipione al sax, Fabio<br />

Buonarota alla tromba e Moris Pradella alle chitarre, percussioni, piano e cori.<br />

CONCERTI ◗ 11/07 Vigevano Summer Festival (PV) ◗ 18/07 Piazza Vittorio<br />

Emanuele II, Varallo Sesia (VC) ◗ 6/08 Piazza Leopardi, Recanati (MC)<br />

◗ 19/08 Piazza Libertini, Lecce ◗ 20/08 Arena del Mare, Bisceglie (BA)<br />

◗ 24/08 Teatro Antico, Taormina (ME) ◗ 27/08 Summer Arena, Soverato (CZ)


IN VIAGGIO PER LA PENISOLA<br />

“Magellano” è il titolo dell’ultimo album di Francesco Gabbani e<br />

contiene il brano “Occidentali’s Karma”, vincitore dell’edizione 2017<br />

del Festival di Sanremo e hit di successo nelle classifiche italiane ed<br />

estere. Il nome del navigatore ed esploratore portoghese è stato scelto<br />

dal cantautore per esprimere con immediatezza l’idea del viaggio, inteso<br />

non solo come il moto verso un luogo. Dal 19 giugno Gabbani è in tour,<br />

accompagnato sul palco da Filippo Gabbani (batteria), Lorenzo Bertelloni<br />

(tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Davide Cipollini (chitarra).<br />

CONCERTI ◗ 06/07 Open Air Festival, Fontaneto d’Agogna (NO)<br />

◗ 07/07 Arena Alpe Adria, Lignano Sabbiadoro (UD) ◗ 15/07 Auditorium<br />

Parco della Musica, Roma ◗ 16/07 Anfiteatro di Ponente, Molfetta (BA)<br />

◗ 20/07 Arena del Mare, Genova ◗ 23/07 Grazzano Visconti Summer Festival<br />

(PC) ◗ 10-11/08 Villa Bertelli, Forte dei Marmi (LU) ◗ 18/08 Piazza Libertini,<br />

Lecce (altre date www.francescogabbani.com)<br />

Foto Chiara Mirelli<br />

LP<br />

DI NUOVO IN ITALIA<br />

Dopo aver registrato il tutto esaurito a Milano lo<br />

scorso novembre, LP torna a grande richiesta in tour<br />

in Italia. Capelli ricci ribelli, il look e la voce graffiante<br />

richiamano alla mente i grandi nomi rock al<br />

femminile degli anni settanta/ottanta; con Lost on<br />

You si è consacrata al grande pubblico durante la<br />

scorsa estate raggiungendo la fama mondiale: triplo<br />

Disco di Platino, medaglia d'oro nella classifica<br />

di iTunes Top Brani, primo nella classifica Airplay<br />

Radio, Top 10 Airplay TV, primo nella classifica<br />

Top 100 di Shazam Italia, quarto nella Top<br />

10 Shazam Mondo. L’uscita del singolo Other People<br />

ribadisce il talento di LP (al secolo Laura Pergolizzi)<br />

che in sole tre settimane dal lancio raggiuge<br />

la top 10 Airplay, Top 5 Shazam,<br />

Top 5 Radio e Top 5 iTunes<br />

Main Chart, per<br />

arrivare alla conquista<br />

del Disco d’oro.<br />

CONCERTI<br />

◗ 3/07 Cavea<br />

Auditorium, Roma<br />

◗ 4/07 Arena della<br />

Regina, Cattolica (RN)<br />

◗ 11/07 Lucca Summer<br />

Festival (in double bill<br />

con Rag’ N’ Bone Man)<br />

◗ 25/07 GruVillage,<br />

Gurgliasco (TO)<br />

◗ 26/07 Anfiteatro<br />

Vittoriale,<br />

Gardone Riviera<br />

(BS) ◗ 31/07 Teatro<br />

D’Annunzio, Pescara<br />

◗ 1/08 Arena Flegrea,<br />

Napoli<br />

UN TEATRO TOTALE<br />

Il nuovo album di Renato Zero, uscito a maggio,<br />

è composto da 19 nuovi brani che saranno al centro<br />

dell’omonimo progetto live ZEROVSKIJ... solo per<br />

amore, una sorta di teatro totale che vivrà sui palcoscenici<br />

più suggestivi del nostro paese attraverso un<br />

eccezionale dispiegamento di forze artistiche (un’orchestra<br />

di 61 elementi, 30 coristi e 7 attori), fondendo<br />

in un abbraccio appassionato musica alta, prosa e<br />

cultura pop. In questo spettacolo una stazione improbabile,<br />

diretta da un misterioso Zerovskij, si accenderà<br />

sotto i nostri occhi e vedrà transitare Amore, Odio,<br />

Tempo, Morte e Vita non più come astratti concetti ma<br />

finalmente umanizzati, pronti al confronto amaro, ironico,<br />

tenero e spietato, con i due viaggiatori di sempre,<br />

Adamo ed Eva. Realtà? Surrealtà? Iperrealtà?<br />

Sarà Zerovskij a illuminarci tra grandi successi e tanti<br />

brani inediti, magiche luci e straordinari effetti speciali,<br />

confessioni, sentimenti e rivelazioni che appartengono<br />

alla natura più profonda di ognuno di noi.<br />

CONCERTI<br />

◗ 1-2-4-5-6/07 Foro Italico, Roma ◗ 18/07 Festival Collisioni,<br />

Barolo (CN) ◗ 19/07 Teatro del Silenzio, Lajatico (PI)<br />

◗ 1-2/09 Arena di Verona ◗ 7-9/09 Teatro Antico, Taormina<br />

Foto Roberto Rocco<br />

ITA EVENTI 43


Musica<br />

DOPO I PALASPORT<br />

Scriverò il tuo nome Live non si è fermato ai palasport, Francesco<br />

Renga salirà sui palchi più prestigiosi d’Italia durante<br />

tutta l’estate. Il nome dell’amore è al centro del live, con i più<br />

grandi successi e il nuovo album pubblicato ad aprile 2016 per<br />

Sony Music, balzato subito ai vertici delle classifiche di vendita<br />

e certificato disco d’oro in sole sei settimane.<br />

CONCERTI ◗ 1/07 Casinò, Sanremo (IM) ◗ 6/07 Piazza della Loggia,<br />

Brescia ◗ 9/07 Cavea, Roma ◗ 14/07 Castello, Udine ◗ 17/07 Piazza<br />

Duomo, Cremona ◗ 18/07 Porto Antico, Genova ◗ 16/08 Villa Bertelli,<br />

Forte dei Marmi (LU) ◗ 21/08 Summer Arena, Soverato (CZ) ◗ 23/08<br />

Teatro Antico, Taormina (ME) (altre date www.fepgroup.it)<br />

ROCK CALIFORNIANO<br />

Tre straordinari appuntamenti ricchi di sorprese segnano<br />

il ritorno di The Offspring in Italia. Le tre date<br />

si inseriscono all’interno di un tour europeo che vede<br />

la band californiana protagonista in alcuni dei maggiori<br />

festival. Gli Offspring fin dagli anni ‘90 hanno<br />

portato il punk rock al grande pubblico, restando<br />

sulla cresta dell’onda per quasi trent’anni di carriera.<br />

CONCERTI ◗ 27/07 Collisioni Festival, Barolo (CN)<br />

◗ 2/08 Postepay Sound Rock, Roma<br />

◗ 4/08 Sunset Festival, Lignano Sabbiadoro (UD)<br />

PELÙ & COMPANY<br />

Dopo le sette speciali date nei palazzetti<br />

adesso è il momento delle quattro date estive<br />

dell’Eutòpia Tour dei Litfiba, in cui la band<br />

presenterà i brani dell’ultimo disco e i suoi più<br />

grandi successi, con tutta la carica prorompente<br />

che da sempre la caratterizza. L’album<br />

Eutòpia (prodotto da TEG/Renzulli e distribuito<br />

da Sony Music Italy), che ha esordito al terzo<br />

posto della classifica degli album più venduti in<br />

Italia e al primo posto della classifica dei vinili,<br />

è composto da dieci graffianti tracce in puro<br />

stile Litfiba, dove Piero Pelù e Ghigo Renzulli<br />

trattano diversi temi: dall’inquinamento all’estremismo<br />

religioso, passando per le vittime<br />

della ‘Ndrangheta ai nuovi media. Il disco è<br />

disponibile anche nella versione doppio vinile,<br />

dove sono presenti due bonus track strumentali:<br />

“Tu non c’eri”, scritta da Piero Pelù, e “La<br />

danza di Minerva”, scritta da Ghigo Renzulli.<br />

40 ANNI DI MUSICA RIBELLE<br />

Il cantautore simbolo della libertà artistica più totale è<br />

tornato sul palco nel 2017 con uno spettacolo completamente<br />

nuovo dal titolo “40 anni di musica ribelle<br />

- Diesel Edition”, a 40 anni dall’uscita di Diesel, il disco<br />

del 1977 che ha portato Eugenio Finardi<br />

al successo e in cui sono contenuti, oltre alla<br />

canzone-manifesto Diesel, alcuni tra i brani<br />

più rappresentativi della sua carriera, come<br />

Giai Phong, Non è nel cuore e Scimmia.<br />

CONCERTI<br />

◗ 8/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />

◗ 14/07 Arena Campo Marte, Brescia<br />

◗ <strong>22</strong>/07 Area Festival, Majano (UD)<br />

◗ 23/07 Castello Scaligero, Villafranca (VR)<br />

◗ 31/07 Piazza del Sole, Bellinzona<br />

◗ 2/08 Parco delle Leggende, Castellano (TN)<br />

◗ 12/08 Arena Sant’Elia, Cagliari<br />

CONCERTI ◗ 14/07 Villa Arconati<br />

Music Festival, Milano ◗ 28/07 Villa<br />

Venier, Sommacampagna (VR)<br />

◗ 6/08 Piazza XX Settembre,<br />

Villacidro (VS) ◗ 10/08<br />

Piazza Vesi, Gatteo (FC)<br />

◗ 31/08 Piazza Dante,<br />

Staranzano (GO)<br />

Foto Paolo De Francesco


Foto Luis-Condrò<br />

Foto Piotr Kozuch<br />

Ermal Meta<br />

ANCORA TANTE DATE<br />

Il tour Vietato Morire di Ermal Meta, iniziato il 25<br />

maggio, proseguirà durante tutta l’estate. Vietato Morire,<br />

la title track dell’album pubblicato il 10 febbraio<br />

e posizionatosi al 1° posto nella classifica dei più venduti<br />

in Italia, è la canzone che il cantante ha presentato<br />

alla 67esima edizione del Festival di Sanremo<br />

e che si è aggiudicata podio e Premio della Critica<br />

Mia Martini e a marzo è stato certificato Disco<br />

d’Oro. Sul palco con Meta ci saranno Dino Rubini<br />

(basso), Marco Montanari (chitarra), Emiliano<br />

Bassi (batteria), Roberto Cardelli (tastiera & pianoforte)<br />

e Andrea Vigentini (cori & chitarra acustica).<br />

CONCERTI ◗ 08/07 Mirano Summer Festival (VE) ◗ 09/07 Piazza<br />

Unità d’Italia, Trieste ◗ 15/07 Carroponte, Sesto San Giovanni<br />

(MI) ◗ <strong>22</strong>/07 Auditorium Parco della Musica, Roma ◗ 26/07<br />

Teatro di Verdura, Palermo ◗ 04/08 Teatro D’Annunzio, Pescara<br />

◗ 08/08 Imperia Unplugged Festival ◗ 09/08 Villa Bertelli<br />

Forte dei Marmi (LU) ◗ 16/08 Arena Spettacoli, Follonica (GR)<br />

◗ 18/08 Piazza del Plebiscito, Ferrandina (MT) ◗ 24/08 Riverock<br />

Festival, Assisi /PG) (altre date www.mescalmusic.com/live/))<br />

Albano e Romina<br />

FELICITÀ!<br />

Il sogno di ogni loro fan era di rivederli insieme sul<br />

palco: l’annuncio di alcuni eventi live unici in Italia<br />

è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico.<br />

Parallelamente, Al Bano continuerà in estate<br />

anche il tour solista in Italia e all’estero. Nonostante<br />

il malore che ha colpito il cantante qualche<br />

mese fa, nessun concerto è stato annullato, solo alcune<br />

date sono state posticipate per assicurargli una<br />

perfetta ripresa fisica, consentendo così ad Albano<br />

di rispettare il mese di riposo prescritto dai dottori<br />

prima di riprendere l’attività concertistica. Da<br />

“Nostalgia canaglia” a “Ci sarà”, da “Sharazan” a “Libertà”,<br />

a “Che angelo sei” a “Sempre sempre”. Saranno<br />

queste alcune delle canzoni che faranno parte<br />

della scaletta che ripercorrerà la loro storia.<br />

CONCERTI ◗ 28/07 Cavea Auditorium Parco della Musica,<br />

Roma ◗ 29/07 Anfiteatro La Civitella, Chieti ◗ 6/08 Forte<br />

Village, Santa Margerita di Pula (CA) ◗ 8/07 Arena della<br />

Regina, Cattolica (RN)<br />

ELIO E LA SUA BAND<br />

Dopo un 2016 ricco di successi, con la partecipazione<br />

a Sanremo e la pubblicazione dell’album<br />

“Figatta de blanc”, nel marzo 2017 la band milanese<br />

Elio e le Storie Tese ha affrontato il suo<br />

primo tour europeo con concerti in 12 città - da<br />

Parigi a Londra, da Madrid a Budapest, da Amsterdam<br />

a Berlino - registrando sold out ovunque.<br />

A grande richiesta si aggiungono quindi nuove<br />

date estive in Italia, per il TUR 2017.<br />

CONCERTI ◗ 15/07 Palmanova Outlet, Aiello del Friuli<br />

(UD) ◗ 28/07 Villa Ada, Roma ◗ 18/08 Summer Festival,<br />

Follonica (GR) ◗ 02/09 Parco Tittoni, Desio (MI)<br />

ITA EVENTI 45


Jazz<br />

JAZZ DAL SAPORE SVEDESE<br />

Cantante svedese ma di base a Londra, Emilia Martensson si è imposta<br />

coi suoi dischi più recenti come una delle giovani voci più eccitanti della<br />

scena jazz anglosassone, tanto da ricevere il Parliamentary Jazz Award<br />

come migliore cantante dell’anno. Nel suo stile vocale come nel repertorio,<br />

il jazz si colora del folklore della sua terra d’origine, in un connubio<br />

originale e distintivo. In trio con Luca Boscagin e Fulvio Sigurtà (anche<br />

loro ormai da lungo tempo londinesi d’adozione), la Martensson si cimenta<br />

con standard jazz, composizioni originali, canzoni tradizionali<br />

della Svezia e qualche hit di Paul Simon. L’appuntamento fa parte del festival<br />

Panorama Music, dove gli scenari d’alta quota delle Dolomiti della<br />

Val di Fassa creano un fondale di volta in volta cangiante a una serie di<br />

concerti itineranti tra i luoghi di riferimento del turismo alpino estivo.<br />

Foto di Chris Hyson<br />

CONCERTO ◗ 13 luglio, Moena (TN), Valbona Lusia<br />

L’IMPROVVISAZIONE DI BOLLANI<br />

Uno degli eventi più attesi della decima edizione di Venezia<br />

Jazz Festival: Stefano Bollani sarà sul palco per un concerto di<br />

piano solo, più che un tradizionale concerto al pianoforte proporrà<br />

un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento<br />

in cui Stefano Bollani sale sul palco per il suo one man show,<br />

infatti, tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun<br />

programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi<br />

dei brani. Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera<br />

diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali<br />

solo apparentemente lontani. Si può passare così da Bach ai<br />

Beatles, da Stravinskij ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni<br />

nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta.<br />

CONCERTO ◗ 28 luglio, Venezia, Teatro Goldoni<br />

NON SOLO JAZZMAN<br />

Con i suoi dieci milioni di dischi venduti, un Grammy,<br />

due Golden Globe e numerosi altri premi e nomination,<br />

Jamie Cullum è il jazzman britannico più popolare<br />

di sempre. In realtà questa etichetta va stretta a<br />

Cullum, che partendo dal jazz (Twentysomething è<br />

stato il disco che lo ha imposto all'attenzione del<br />

grande pubblico) e, grazie a un talento molto<br />

eclettico, ha poi ampliato i suoi orizzonti musicali<br />

spaziando tra soul, hip hop, rock e pop.<br />

Il concerto di Cullum è uno degli appuntamenti<br />

clou dell’Umbria Jazz Festival.<br />

(7 – 16 luglio – www.umbriajazz.com)<br />

CONCERTO ◗ 8 luglio, Perugia<br />

Arena Santa Giuliana<br />

46 ITA EVENTI


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BOSSO • MEHTA • BOLLE • DOMINGO • OREN • SURGULADZEGRANDI INTERPRETI: MUSICA DA CAMERA, CLASSICA, OPERA<br />

Classica<br />

AL VIA IL VARIGNANA MUSIC FESTIVAL ORGANIZZATO DA MUSICA INSIEME<br />

INTERPRETI INTERNAZIONALI<br />

La IV edizione del Varignana Music Festival<br />

arricchirà la schiera dei suoi prestigiosi protagonisti<br />

con alcuni dei più interessanti interpreti del<br />

panorama internazionale, nell’incantevole scenario<br />

di Palazzo di Varignana Resort & SPA.<br />

Per il Grand Opening della IV edizione, è stata<br />

creata una compagine ‘in residenza’ del Festival:<br />

il Coro e Orchestra del Varignana Music<br />

Festival, diretta da Lorenzo Bizzarri (7 luglio,<br />

Nel paese del belcanto. Rossini, Bellini, Donizetti,<br />

Verdi, Mascagni). Ascolteremo poi il pianoforte<br />

di Alexei Volodin (8 luglio, Chopin,<br />

Schumann) solista con la London Symphony<br />

Orchestra e la Sinfonica della RAI, e Natalia<br />

Gutman (9 luglio, Rachmaninov, Brahms,<br />

Šostakovič), fra i massimi interpreti nella storia<br />

del violoncello. Graditissimi ritorni quelli del<br />

Quartetto di Cremona (10 luglio, Beethoven,<br />

Brahms) e di Alexander Romanovsky<br />

(12 luglio, Shor, Chopin, Skrjabin, Rachmaninov,<br />

Balakirev), testimonial fin dalla prima edizione<br />

del Festival. Imperdibili i due incontri con un’altra<br />

ospite d’eccezione: la violinista moldava Patricia<br />

Kopatchinskaja (13 e 14 luglio), con<br />

un programma che da Beethoven giunge alla<br />

musica popolare, dal duo al quartetto. Per la<br />

matinée finale, una prima mondiale di Roberto<br />

Molinelli per Mario Stefano Pietrodarchi<br />

(15 luglio, Gershwin, Piazzolla, Molinelli), vincitore<br />

del principale concorso per bandoneon, che<br />

la eseguirà in duo con Alexander Romanovsky,<br />

cui spetterà concludere sulle note più struggenti<br />

di Piazzolla e Gershwin, insieme al Quintetto<br />

d’Archi del Teatro Comunale di Bologna, composto<br />

dalle prime parti della storica orchestra.<br />

VARIGNANA MUSIC FESTIVAL<br />

◗ Dal 7 al 15 luglio 2017<br />

Varignana Resort & SPA, Castel San Pietro Terme (BO)<br />

Informazioni e prenotazioni:<br />

www.varignanamusicfestival.it<br />

Segreteria Musica Insieme 051 271932<br />

ITA EVENTI 49


Classica<br />

IL FASCINO DELLA<br />

MUSICA IN ARENA<br />

50 ITA EVENTI


Dal 23 giugno al 27 agosto,<br />

in scena per 48 serate, torna<br />

il Festival lirico dell’Arena<br />

di Verona. In cartellone Nabucco,<br />

Aida, Rigoletto, Madama Butterfly,<br />

Tosca. Ospiti speciali: Placido<br />

Domingo e Roberto Bolle<br />

di Mercedes Vescio<br />

ITA EVENTI 51


Classica<br />

UN TEATRO<br />

DA RECORD<br />

L’Arena di Verona<br />

è considerata il teatro<br />

lirico più grande del<br />

mondo: la superficie<br />

è tre volte quella di un<br />

normale palcoscenico<br />

all’interno di un teatro<br />

chiuso e si estende<br />

per 47 x 28 metri,<br />

quinte escluse, con<br />

una capienza intorno<br />

ai 13.500 spettatori<br />

a sera.<br />

l programma del Festival lirico<br />

2017 dell’Arena di Verona, giunto<br />

alla sua 95 a edizione, si presenta<br />

davvero ricco di grandi emozioni<br />

per tutti coloro che vogliono trascorrere<br />

una serata musicale nell’anfiteatro<br />

all’aperto più grande del<br />

mondo: per gli amanti del melodramma<br />

e dell’opera italiana, per i fan<br />

del balletto e gli appassionati di musica<br />

sinfonica, ma anche per chi vuole<br />

semplicemente lasciarsi trasportare<br />

da melodie immortali nell’incanto<br />

del teatro sotto le stelle.<br />

«Certamente punta di diamante del<br />

cartellone di quest’anno è il nuovo allestimento<br />

dell’opera verdiana Nabucco»,<br />

spiega il sovrintendente Giuliano<br />

Polo. «Un titolo sempre molto<br />

amato dal pubblico e che conta oltre<br />

200 rappresentazioni in Arena, dal<br />

1938 a oggi, posizionandosi al terzo<br />

posto per numero di recite dopo Aida<br />

e Carmen. Inoltre il celeberrimo coro<br />

del Va’, pensiero, conosciuto in tutto il<br />

mondo e assunto dalla tradizione popolare<br />

quasi a ‘secondo inno’ d’Italia,<br />

è un vero e proprio cavallo di battaglia<br />

del Coro areniano, chiamato ormai<br />

storicamente a replicarlo a ogni recita<br />

fra i più fragorosi applausi».<br />

La nuova messa in scena di Nabucco<br />

è a firma del regista francese Arnaud<br />

Bernard, che, come omaggio al nostro<br />

Paese, traspone la vicenda dall’antica<br />

Babilonia al cuore del Risorgimento<br />

italiano, tra il 1848 e il 1860, periodo<br />

in cui l’Impero austriaco ha dominato<br />

il Regno Lombardo-Veneto.<br />

«L’azione - prosegue il sovrintendente<br />

- si svolgerà durante una reale rappresentazione<br />

di Nabucco al Teatro alla<br />

Scala, ricostruito in Arena per unire i<br />

due simboli della cultura musicale italiana<br />

nel mondo e sottolineare quanto<br />

l’opera e la musica di Verdi potessero<br />

entusiasmare e accendere gli animi<br />

ancor più di mille proclami. Sul podio<br />

potremo apprezzare Daniel Oren,<br />

ospite del Festival dal 1984, chiamato<br />

ancora una volta a guidare grandi interpreti<br />

verdiani, con l’Orchestra e il<br />

Coro areniani; mentre per quattro serate<br />

fra luglio e agosto salirà sul podio<br />

Jordi Bernàcer al suo debutto all’Arena<br />

di Verona». Completano il cartellone<br />

titoli fra i più amati della tradizione<br />

areniana, a partire dall’imman-<br />

I PROTAGONISTI<br />

Placido Domingo<br />

È stato descritto nella<br />

stampa internazionale<br />

come “il re dell’Opera”,<br />

“un vero uomo rinascimentale<br />

nella musica” e “il più grande<br />

artista operistico dei tempi moderni”.<br />

È un tenore, baritono e direttore d’orchestra:<br />

ha cantato in più di 3.800 spettacoli in 147<br />

ruoli, oltre ad aver condotto oltre 500 spettacoli.<br />

È direttore generale della Washington<br />

National Opera e della Los Angeles Opera.<br />

Tatiana Melnychenko<br />

Soprano di origini<br />

ucraine. Ha iniziato la<br />

sua carriera al Teatro dell’Opera<br />

e del Balletto di<br />

Odessa, una città con una grande<br />

tradizione operistica, proseguendo gli studi<br />

presso il Reina Sofía College of Music di Madrid<br />

con Teresa Berganza. Ha ricevuto numerosi<br />

premi in nazioni diverse: Francia (Concours<br />

International de Chant de Toulouse),<br />

Spagna, Repubblica Ceca e Belgio.<br />

52 ITA EVENTI


PROGRAMMA<br />

Nabucco<br />

Dramma di Giuseppe Verdi<br />

Libretto di Temistocle Solera<br />

Direttore d’orchestra Daniel Oren<br />

Regia e costumi Arnaud Bernard<br />

Personaggi e interpreti<br />

NABUCCO George Gagnidze, Leonardo<br />

Lòpez Linares, Boris Statsenko, Sebastian<br />

Catana. ISMAELE Walter Fraccaro,<br />

Mikheil Sheshaberidze, Rubens Pelizzari<br />

ZACCARIA Stanislav Trofimov, Rafał<br />

Siwek, In-Sung Sim. ABIGAILLE Tatiana<br />

Melnychenko, Rebeka Lokar, Anna<br />

Pirozzi, Susanna Branchini.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

23, 29 giugno ore 21.00<br />

7, 12, 15, 18 luglio ore 21.00<br />

4, 9, 12, 18, 23, 26 agosto ore 20.45<br />

Aida<br />

Opera di Giuseppe Verdi<br />

Libretto di Antonio Ghislanzoni<br />

Direttore d’orchestra Julian Kovatchev<br />

Regia Carlus Padrissa e Àlex Ollé /<br />

La Fura dels Baus.<br />

Personaggi e interpreti<br />

IL RE Deyan Vatchkov, Romano Dal<br />

Zovo. AMNERIS Violeta Urmana,<br />

Anastasia Boldyreva, Anna Maria Chiuri.<br />

AIDA Amarilli Nizza, Sae-Kyung Rim,<br />

Irina Churilova. RADAMÈS Carlo<br />

Ventre, Yusif Eyvazov, Fabio Sartori.<br />

RAMFIS Giorgio Giuseppini, Marko<br />

Mimica. AMONASRO Boris Statsenko,<br />

Leonardo López Linares.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

24, 30 giugno ore 21.00<br />

5, 9, 11, 16, 20, 23 luglio ore 21.00<br />

Rigoletto<br />

Melodramma di Giuseppe Verdi<br />

Libretto di Francesco Maria Piave<br />

Direttore d’orchestra Julian Kovatchev<br />

Regia Ivo Guerra<br />

Personaggi e interpreti<br />

IL DUCA DI MANTOVA Gianluca<br />

Terranova, Francesco Demuro, Arturo<br />

Chacón-Cruz. RIGOLETTO Amartuvshin<br />

Enkhbat, Carlos Álvarez, Leo Nucci.<br />

GILDA Elena Mosuc, Jessica Pratt, Irina<br />

Lungu, Jessica Nuccio. SPARAFUCILE<br />

Andrea Mastroni. MADDALENA Anna<br />

Malavasi. GIOVANNA Alice Marini.<br />

IL CONTE DI MONTERONE Nicolò<br />

Ceriani. MARULLO Marco Camastra<br />

MATTEO BORSA Francesco Pittari.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

1, 6, 14, 19, 27 luglio ore 21.00<br />

Madama Butterfly<br />

Tragedia di Giacomo Puccini<br />

Libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa<br />

Direttore d'Orchestra Jader Bignamini<br />

Regia e scene Franco Zeffirelli<br />

Personaggi e interpreti<br />

CIO-CIO-SAN Oksana Dyka, Sae-Kyung<br />

Rim, Hui He. SUZUKI Silvia Beltrami,<br />

Anna Malavasi. KATE PINKERTON<br />

Alice Marini. F.B. PINKERTON<br />

Marcello Giordani, Gianluca Terranova.<br />

SHARPLESS Alessandro Corbelli,<br />

Stefano Antonucci, Alberto Gazale.<br />

GORO Francesco Pittari. IL PRINCIPE<br />

YAMADORI Nicolò Ceriani.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

8, 13, <strong>22</strong>, 29 luglio ore 21.00<br />

11, 19 agosto ore 20.45<br />

Roberto Bolle<br />

and Friends<br />

Fondazione Arena<br />

in coproduzione con Artedanza s.r.l.<br />

17 luglio ore <strong>22</strong>.00<br />

Plácido Domingo<br />

Antología de la Zarzuela<br />

Concerto<br />

Direttore d'orchestra Jordi Bernàcer<br />

Ligthing designer Paolo Mazzon<br />

21 luglio ore <strong>22</strong>.00<br />

Aida<br />

Edizione Storica 1913<br />

Opera di Giuseppe Verdi<br />

Libretto di Antonio Ghislanzoni<br />

Direttore d'Orchestra Andrea Battistoni<br />

Regia Gianfranco de Bosio<br />

Personaggi e interpreti<br />

IL RE Ugo Guagliardo, George<br />

Andguladze. AMNERIS Olesya Petrova,<br />

Marianne Cornetti, Giovanna Casolla,<br />

Anastasia Boldyreva. AIDA Monica<br />

Zanettin, Hui He, Cellia Costea, Maria<br />

José Siri. RADAMÈS Gaston Rivero,<br />

Hovhannes Ayvazyan, Walter Fraccaro.<br />

RAMFIS Rafał Siwek, Deyan Vatchkov.<br />

AMONASRO Ambrogio Maestri,<br />

Carlos Almaguer.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

28 luglio ore 21.00 / 3, 6, 8, 13, 16, 21,<br />

24, 27 agosto ore 20.45<br />

Tosca<br />

Melodramma di Giacomo Puccini<br />

Libretto Giuseppe Giacosa Luigi Illica<br />

Direttore d'Orchestra Antonino Fogliani<br />

Regia, scene, costumi Hugo de Ana<br />

Personaggi e interpreti<br />

TOSCA Susanna Branchini, Ainhoa<br />

Arteta. CAVARADOSSI Murat Karahan,<br />

Marcelo Álvarez. SCARPIA Ambrogio<br />

Maestri, Boris Statsenko. ANGELOTTI<br />

Romano Dal Zovo. SAGRESTANO<br />

Nicolò Ceriani. SPOLETTA Antonello<br />

Ceron. SCIARRONE Marco Camastra.<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

5, 10, 17, <strong>22</strong>, 25 agosto ore 20.45<br />

Gala IX Sinfonia<br />

di Beethoven<br />

Concerto sinfonico<br />

Direttore d'Orchestra Daniel Oren<br />

Lighting Designer Paolo Mazzon<br />

Orchestra, Coro e Tecnici<br />

dell'Arena di Verona<br />

15 agosto ore <strong>22</strong>.00<br />

Ambrogio Maestri<br />

Baritono italiano nato<br />

a Pavia dove ha studiato<br />

canto e pianoforte.<br />

Il suo debutto avviene<br />

nel 2001 e coincide con<br />

l’evento musicale più importante del “Centenario<br />

Verdiano”: il Falstaff che, sotto la direzione<br />

del Maestro Riccardo Muti e per la regia<br />

di Giorgio Strehler, lo vede protagonista al<br />

Teatro la Scala di Milano e allo storico Teatro<br />

Verdi di Busseto.<br />

Nino Surguladze<br />

Nasce a Tbilisi in Georgia,<br />

dove studia<br />

presso il conservatorio<br />

della sua città. Presto si<br />

aggiudica importanti riconoscimenti,<br />

vincendo, per esempio, il “Concours International<br />

de Chant de la Ville de Toulouse”.<br />

Si trasferisce in Italia dove si specializza presso<br />

l’Accademia del Teatro alla Scala debuttando<br />

come Marie nel Moïse et Pharaon che ha<br />

inaugurato la stagione 2003/2004.<br />

ITA EVENTI 53


Classica<br />

Una foto del palcoscenico dell’Arena durante<br />

l’Atto III della Tosca (foto Ennevi). A destra,<br />

Roberto Bolle (Foto Laura Ferrari)<br />

UN PO’ DI STORIA<br />

Nel 2013 l’Arena di<br />

Verona ha celebrato<br />

i primi 100 anni del<br />

Festival lirico. Il 10<br />

agosto 1913, per<br />

volere del tenore<br />

Giovanni Zenatello<br />

e del celebre direttore<br />

d’orchestra Tullio<br />

Serafin, è stata<br />

rappresentata per la<br />

prima volta un’opera<br />

lirica nell’anfiteatro:<br />

Aida nell’allestimento<br />

dell’architetto veronese<br />

Ettore Fagiuoli, per<br />

festeggiare il primo<br />

centenario dalla<br />

nascita di Giuseppe<br />

Verdi.<br />

cabile Aida di Verdi, opera simbolo del<br />

festival lirico con le sue 650 rappresentazioni<br />

dal 1913 a oggi, proposta in<br />

due diversi allestimenti, uno più tradizionale<br />

a opera di Gianfranco de Bosio,<br />

uno degli allestimenti più celebri<br />

e rappresentativi che, ispirandosi alla<br />

prima edizione del 1913, da 20 stagioni<br />

ha reso unico il titolo verdiano all'interno<br />

della cornice areniana, e uno decisamente<br />

“futuristico” creato dal team<br />

catalano La Fura dels Baus. Si prosegue<br />

con Rigoletto, sempre di Verdi, per<br />

la regia di Ivo Guerra, con le scene di<br />

Raffaele del Savio e i costumi di Carla<br />

Galleri, che riproduce all’interno dell’anfiteatro<br />

veronese una piccola città<br />

di Mantova curata nei minimi dettagli;<br />

Madama Butterfly e Tosca di Puccini<br />

firmati il primo da Franco Zeffirelli<br />

e il secondo da Hugo de Ana. Arricchiscono,<br />

infine, la programmazione<br />

tre serate-evento: il 17 luglio farà<br />

tappa in Arena il gala Roberto Bolle and<br />

Friends, l’attesissimo appuntamento<br />

che vedrà impegnata l’étoile mondiale<br />

della danza Roberto Bolle in un repertorio<br />

che spazia dal classico al contemporaneo,<br />

affiancato dai principali<br />

nomi del panorama ballettistico internazionale.<br />

Segue il 21 luglio la serata<br />

Plácido Domingo - Antología de la<br />

Zarzuela, che vede protagonista uno<br />

dei miti della lirica mondiale, con le<br />

arie più emozionanti della tradizione<br />

popolare spagnola, per trasmettere al<br />

pubblico tutto il calore e l’energia della<br />

terra madrileña; per concludere il 15<br />

agosto con la IX Sinfonia di Beethoven<br />

diretta da Daniel Oren: una serata di<br />

gala di pura emozione, che vedrà il capolavoro<br />

assoluto del genio di Bonn –<br />

prima composizione musicale dichiarata<br />

nel 2001 “Patrimonio dell’Umanità”<br />

dall’Unesco, con l’iscrizione nel<br />

registro della “Memoria del Mondo”<br />

– risuonare nell’anfiteatro fino ad avvolgerlo<br />

nell’entusiasmo del celeberrimo<br />

Inno alla Gioia.<br />

Violeta Urmana<br />

Nata in Lituania, è una<br />

delle cantanti più ricercate<br />

per il repertorio<br />

drammatico tedesco e italiano,<br />

ospite regolare dei maggiori<br />

teatri d'opera del mondo. Ha ricevuto<br />

diversi riconoscimenti, tra i quali il Royal Philharmonic<br />

Society Award a Londra e il titolo<br />

di Kammersängerin a Vienna. Nel 2014 Napolitano<br />

le ha conferito il titolo di Commendatore<br />

dell’Ordine della Stella d’Italia.<br />

Susanna Branchini<br />

Nata a Roma da padre<br />

italiano e madre<br />

caraibica, diplomata in<br />

canto con il massimo dei<br />

voti al Conservatorio “Francesco<br />

Morlacchi “di Perugia, vincitrice del<br />

Mattia Battistini, fa il suo debutto operistico<br />

nel 2002 a Roma come Micaela nella Carmen.<br />

La sua rapida maturazione vocale le ha<br />

permesso di affrontare presto un repertorio<br />

più incisivo come quello delle eroine verdiane.<br />

54 ITA EVENTI


Classica<br />

L’AIDA A MACERATA<br />

L’applauditissima versione dell’Aida di Francesco Micheli del 2014, coprodotta con il Teatro<br />

Comunale di Bologna, andata in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, sarà riproposta in<br />

occasione della 53ª edizione del Macerata Opera (20 luglio – 14 agosto). Il festival quest’anno<br />

guarda a Oriente e presenta tre titoli dal più amato repertorio italiano: Turandot, Madama<br />

Butterfly e, appunto, Aida.<br />

AIDA<br />

◗ 30/07, 5-11-14/08, Arena Sferisterio, Macerata<br />

Riccardo Frizza (direttore), Francesco Micheli (regia), Cristian Saitta (il re), Sonia Ganassi (Amneris),<br />

Maria Pia Piscitelli (Aida), Stefano La Colla (Radamès), Giacomo Prestia (Ramfis), Stefano Meo (Amonasro)<br />

LE NOVE SINFONIE DI BEETHOVEN<br />

Sesta edizione consecutiva per la stagione estiva de la-<br />

Verdi che, come ormai accade dal 2012, non chiude<br />

mai i battenti. L’esecuzione del ciclo completo delle<br />

nove sinfonie di Beethoven manca a Milano dagli anni<br />

’80: la proposta di tutti i capolavori sinfonici del Genio<br />

di Bonn in estate, nel giro di 10 giorni, è l’occasione<br />

migliore per il pubblico più trasversale di ascoltare questi<br />

caposaldi del repertorio classico in modo più “rilassato”,<br />

in un ambiente morbido e ospitale, informale e<br />

sdrammatizzante, qual è l’Auditorium di Milano. A dirigere<br />

Claus Peter Flor, che ha diretto, tra l’altro, la<br />

prima edizione di Capodanno della “Nona” de laVerdi<br />

nell’ormai lontano 1999 e l’ultima, nel 2016/17.<br />

ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO<br />

DI MILANO GIUSEPPE VERDI<br />

CLAUS PETER FLOR (direttore)<br />

◗ 6, 9, 13, 16, 19/07, Auditorium Fondazione Cariplo, Milano<br />

Beethoven, le nove sinfonie<br />

Foto Paolo Dalprato<br />

DEBUTTO A SANTA CECILIA<br />

Per la prima volta sul podio di Santa Cecilia<br />

uno degli artisti italiani più stimati a livello<br />

internazionale, il compositore Ezio<br />

Bosso, pianista, direttore e autore di cinema.<br />

Considerato uno dei più influenti<br />

musicisti italiani della sua generazione,<br />

Bosso, tornato alla direzione dopo una<br />

lunga assenza, ha voluto con forza questo<br />

incontro con l’Orchestra di Santa Cecilia<br />

anche perché nel prestigioso organico siedono<br />

molti suoi amici, con cui ha a lungo<br />

suonato in formazioni da camera o diretto<br />

precedentemente.<br />

ORCHESTRA<br />

DELL’ACCADEMIA<br />

NAZIONALE DI<br />

SANTA CECILIA<br />

EZIO BOSSO<br />

(direttore e pianoforte)<br />

◗ 12 luglio, Cavea<br />

dell’Auditorium Parco<br />

della Musica, Roma<br />

Bach, Concerto n. 5 in fa BWV<br />

1056; Bosso, Split per<br />

pianoforte e archi;<br />

Bosso, Rain in your black eyes<br />

per pianoforte e archi;<br />

Beethoven, Sinfonia n. 7<br />

56 ITA EVENTI


UN GRANDE DIRETTORE<br />

Nella bellissima cornice del Teatro<br />

Antico di Taormina, Zubin Mehta<br />

dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro<br />

Massimo in una delle più grandi composizioni<br />

della storia della musica, la<br />

Nona Sinfonia di Beethoven. Zubin<br />

Mehta nasce nel 1936 a Bombay e riceve una prima<br />

educazione musicale dal padre Mehli Mehta, fondatore<br />

della Bombay Symphony Orchestra. Dopo un breve periodo<br />

di studi di medicina parte per Vienna dove entra infine<br />

nel corso di direzione d’orchestra sotto Hans Swarowsky<br />

all’Akademie für Musik. A partire dal 1961 dirige<br />

le orchestre sinfoniche di Vienna, Berlino e Israele con cui<br />

mantiene ancora stretti legami. Zubin Mehta ha diretto<br />

più di duecento concerti e tour con straordinari ensemble<br />

attraverso i cinque continenti. È stato direttore musicale<br />

dei New York Philharmonic per 13 anni. Nel 1999 è<br />

stato insignito del “Lifetime Achievement Peace and Tolerance<br />

Award" da parte delle Nazioni Unite ed è solo uno<br />

degli innumerevoli riconoscimenti che ha ricevuto.<br />

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO MASSIMO<br />

ZUBIN MEHTA (direttore)<br />

JULIANNA DI GIACOMO (soprano)<br />

LILLY JØRSTAD (mezzo soprano)<br />

MICHAEL SCHADE (tenore)<br />

◗ 8 luglio, Teatro Antico, Taormina<br />

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125<br />

MUSICA TRA LE DOLOMITI<br />

Il Sonata Islands è un anomalo quartetto<br />

per flauto e archi, che emula l’organico<br />

classico togliendo la viola e aggiungendo<br />

un contrabbasso, grazie al quale<br />

nella tessitura timbrica si inseriscono<br />

tracce di rock e jazz. In programma musiche<br />

degli anni 2000: una suite da una celebre<br />

composizione di Giovanni Sollima,<br />

Spasimo, ispirata alla chiesa sconsacrata<br />

sulle mura dell’antica Palermo; May in Paris<br />

di Emilio Galante, ricostruzione di sapore<br />

stravinskiano e reinvenzione postmoderna<br />

di una delle più famose song<br />

della tradizione del musical, April in Paris;<br />

il Phase quartet di Eloisa Manera, nel<br />

quale si sente il modello di Steve Reich.<br />

L’apertura stilistica del quartetto verso<br />

frontiere al di là della classica si percepisce<br />

in particolare nella proposta di brani<br />

di Fred Frith e in una composizione ispirata<br />

ai Thinking Plague, band statunitense<br />

di progressive rock sperimentale.<br />

L’appuntamento, che si svolgerà all’aperto,<br />

fa parte della rassegna Panorama<br />

Music che si svolge tra le Dolomiti<br />

della Val di Fassa. Il programma comprende<br />

13 live (jazz, classica, canzone<br />

d’autore) in orario pomeridiano a ingresso<br />

gratuito, in zone, come è facile intuire,<br />

di notevole impatto paesaggistico.<br />

SONATA ISLANDS QUARTET<br />

EMILIO GALANTE (flauti)<br />

ELOISA MANERA (violino)<br />

BIANCA FERVIDI (violoncello)<br />

DAVIDE TEDESCO (contrabbasso)<br />

◗ 27 luglio, Col Margherita Passo<br />

San Pellegrino (TN)<br />

(in caso di maltempo il concerto si terrà<br />

presso l’Hotel Arnika a Passo San Pellegrino)<br />

ANCHE LA CLASSICA AL MUSART<br />

Da lunedì 17 a domenica 23 luglio si terrà a Firenze il<br />

Musart Festival, rassegna che al fascino secolare della<br />

città abbina proposte musicali nel segno del contemporaneo,<br />

dell’originalità e dell’eccellenza. Uno degli appuntamenti<br />

più importanti sarà proprio dedicato alla<br />

musica classica con i Carmina Burana e il Boléro:<br />

la direzione dell’Orchestra della Toscana (200 elementi)<br />

è affidata al giovane e apprezzatissimo Daniele<br />

Rustioni. A poco più di 30 anni Rustioni è già<br />

una consolidata realtà nel panorama musicale internazionale;<br />

il Times ha detto di lui: “Chiaramente un altro<br />

talento in ascesa destinato a grandi cose”.<br />

ORCHESTRA DELLA TOSCANA E CORO DI ROMA<br />

DANIELE RUSTIONI (direttore)<br />

◗ 19 luglio, Piazza della Santissima Annunziata, Firenze<br />

Carl Orff, Carmina Burana / Maurice Ravel, Boléro


LOPEZ • SOLENGHI • CUCCARINI • GRAVINA • BATTISTACABARET COMMEDIE TRAGEDIE SUI PALCOSCENICI ITALIANI<br />

Teatro<br />

LE ULTIME OCCASIONI PER ASSISTERE A NOTRE DAME DE PARIS<br />

UN SUCCESSO SENZA PRECEDENTI<br />

Il più grande successo di sempre nella storia dello<br />

spettacolo in Italia, lo show più importante che sia<br />

mai stato prodotto in Europa, proseguirà il tour anche<br />

questa estate. Le date estive saranno le ultime<br />

occasioni per assistere al musical con il cast originale.<br />

Lo show che ha stregato milioni di persone,<br />

dopo un anno e mezzo di ininterrotto successo e bagni<br />

di folla in tutta la penisola, si fermerà per un<br />

lungo periodo di pausa dopo il gran finale di settembre<br />

in scena all’Arena di Verona. In un momento<br />

storico particolarmente difficile come quello attuale,<br />

il bilancio di questo incredibile ritorno ha fatto gridare<br />

al miracolo: da quando l’opera musicale firmata<br />

da Riccardo Cocciante ha ripreso le rappresentazioni<br />

a marzo del 2016, ha fatto impennare le<br />

vendite dei biglietti a teatro, capitanando la classifica<br />

dei titoli della scorsa stagione, e superando le<br />

presenze dei più grandi live della musica rock e<br />

pop. Notre Dame de Paris è diventato un vero e<br />

proprio cult, grazie soprattutto al grande amore che<br />

l’affezionatissimo pubblico gli tributa ogni sera, affollando<br />

le rappresentazioni in ogni città della penisola,<br />

con repliche a colpi di sold out. In 15 anni di<br />

programmazione, ha superato i 3.500.000 di spettatori<br />

in 1.207 repliche. “Notre Dame de Paris ha<br />

cambiato il modo di fare un certo tipo di spettacolo”,<br />

ha detto Cocciante. “Il mio intento era quello<br />

di creare un’espressione popolare moderna, recuperare<br />

la nostra cultura europea e lo strumento<br />

della voce, inserendolo in un contesto moderno.<br />

Quest’opera non è una fotografia ma un’immagine<br />

in movimento che vive nel tempo e diventa ogni<br />

volta qualcosa di diverso, grazie alla forza attrattiva<br />

di una scrittura che ti porta dentro alla storia”.<br />

NOTRE DAME DE PARIS<br />

◗ Dal 4 all’8/07 Teatro di Verdura, Palermo ◗ Dal 21<br />

al 23/07 Stadio, Lecce ◗ Dal 27 al 30/07 Fiera, Rimini<br />

◗ Dal 2 al 5/08 Anfiteatro La Civitella, Chieti ◗ Dal 13<br />

al 16/08 Arena Sant’Elia, Cagliari ◗ Dal <strong>22</strong> al 24/08<br />

Gran Teatro Giacomo Puccini, Torre del Lago (LU)<br />

◗ 8 e 9/09 Arena di Verona<br />

ITA EVENTI 59


Teatro<br />

Vanessa Gravina,<br />

43 anni, nella<br />

stagione 2015/2016<br />

è stata in teatro<br />

con Nina di André<br />

Roussin, per la<br />

regia di Pino<br />

Strabioli e Patrick<br />

Rossi Gastaldi.<br />

In basso, Paola<br />

Quattrini ed<br />

Emanuela<br />

Grimalda<br />

EVVIVA<br />

LE DONNE<br />

FOLLI<br />

In prima nazionale al<br />

Festival di Borgio Verezzi<br />

una commedia che<br />

racconta le donne<br />

e la loro impossibilità<br />

di fare a meno<br />

dell’amore. Come<br />

spiega l’attrice<br />

Vanessa Gravina,<br />

una delle protagoniste<br />

di Clara Dalledonne<br />

60 ITA EVENTI


e donne sole, con storie affettive molto diverse,<br />

sono costrette a passare insieme le notti<br />

di Natale. E dalle loro confessioni, tra commedia,<br />

melodramma e venature vagamente gialle,<br />

emergono storie di amori negati o vissuti, intrecci,<br />

gelosie, figli segreti, case e vestiti colorati. È questa,<br />

in poche parole, la trama di Queste pazze donne, la<br />

commedia, scritta da Gabriel Barylli, che arriva in<br />

Italia, in prima nazionale, al Festival di Borgio Verezzi,<br />

dopo il grande successo ottenuto in Austria e<br />

Germania. Sul palco, dirette da Stefano Artissunch,<br />

Paola Quattrini, Emanuela Grimalda e Vanessa Gravina.<br />

«Artissunch ha detto che questa commedia racconta<br />

po’ un percorso di autoconsapevolezza di queste<br />

tre donne, – racconta quest’ultima – e io penso<br />

che sia esattamente così, sono assolutamente d’accordo<br />

con lui». Un mondo di sentimenti e nevrosi<br />

femminili alla Almodovar, per il modo colorito di<br />

indagare i rapporti e le nevrosi femminili e le atmosfere<br />

tipiche dei suoi film, ricche di colori sgargianti<br />

sia nelle scenografie che nei costumi, che rispecchiano<br />

le anime “calienti” dei personaggi.<br />

Il filo conduttore del Festival di Borgio Verezzi, quest’anno,<br />

è il potere, inteso nelle sue più varie accezioni:<br />

Queste pazze donne porta sul palcoscenico il<br />

potere dei sentimenti, sentimenti veri, profondi, intensi,<br />

tutti al femminile. «Le protagoniste – spiega<br />

Vanessa Gravina - sono tre donne come tante altre<br />

e insieme uniche e imprevedibili. Tre donne vere,<br />

troppo sole o troppo assediate, lucidamente folli o,<br />

forse, follemente lucide. Tre cuori in tempesta,<br />

anime apparentemente opposte in realtà molto simili<br />

tra loro, con una legge comune: l’impossibilità<br />

di fare a meno dell’amore. Con un finale, tuttavia,<br />

che infrangerà le regole del sistema».<br />

Lei interpreta Linda. C’è qualcosa di Linda che<br />

in qualche modo la rende simile a lei?<br />

Ogni personaggio che un attore affronta ha sempre<br />

qualcosa di personale che ne accomuna il vissuto, e<br />

viceversa. Credo che in Linda, in questo caso, vi sia<br />

una componente emotiva molto vicina alla mia, un<br />

nervosismo ben celato ma pronto a esplodere dietro<br />

l’angolo. Un’autoironia che rasenta il grottesco,<br />

credo una consapevolezza dei vari aspetti umani che<br />

ci circondano. Per il resto, evviva la diversità!<br />

Se dovesse individuare il tema principale di<br />

questo spettacolo, quale sarebbe?<br />

Il tema è il grande riscatto dell’universo al femminile.<br />

Un mondo senza uomini può comunque funzionare,<br />

impossibile che funzioni un mondo senza donne.<br />

Secondo lei qual è il punto di forza di questa<br />

commedia?<br />

Il meccanismo di intesa, di gioco, di provocazione<br />

e amalgama continua tra i personaggi, la forza della<br />

relazione, del micro branco al femminile che vince<br />

e sconfigge la solitudine. Divertendo, commuovendo,<br />

trasgredendo e abbattendo le convenzioni.<br />

Si può dire che, per assurdo, il vero protagonista<br />

di questa commedia è l’uomo?<br />

Effettivamente l’uomo è molto forte in questa vicenda,<br />

si afferma sull’assenza o sull’ingombro. In<br />

quanto tale, inesistente o invasivo. Mai “presente”.<br />

Qual è la cosa principale che vi ha chiesto Stefano<br />

Artissunch?<br />

Artissunch è regista che ama il “ritmo” all’interno di<br />

una messa in scena, la musicalità dell’attore, le altalene<br />

emotive e il gioco relazionale. Chiede a noi di<br />

non avere paura di aggiungere, si fa sempre in tempo<br />

a levare. Chiede a noi i tempi, quasi una partitura.<br />

Il teatro è tempismo, vitalità, altrimenti è noia.<br />

È una storia di donne che piacerà anche agli uomini<br />

secondo lei?<br />

Gli uomini si ritroveranno davanti a uno specchio<br />

lucido, impietoso ma mai cattivo. Rideranno con<br />

noi di loro, se sono intelligenti, altrimenti se ne andranno<br />

offesi ma migliori.<br />

Le donne si riconosceranno nelle tre protagoniste?<br />

L’universalità di queste tre donne è tale da creare<br />

identificazione immediata.<br />

Un mondo senza uomini<br />

può comunque funzionare,<br />

impossibile che funzioni<br />

un mondo senza donne<br />

In che senso le donne sono “pazze”?<br />

Le pazze donne sono pazze in quanto in realtà<br />

sane... altrimenti non impazzirebbero! È un paradosso<br />

ma è così.<br />

Siete nel pieno delle prove: che rapporto si è<br />

creato fra lei, Paola Quattrini ed Emanuela Grimalda?<br />

Con Paola ci conoscevamo da tempo, grande compagna<br />

di lavoro e nella vita. Emanuela invece è per<br />

me una nuova scoperta, ha un background artistico<br />

che attinge da una formazione “very one woman<br />

show”. È scrupolosa e preparata, ci troveremo bene.<br />

Le piace l’idea di salire sul palcoscenico solo con<br />

colleghe donne?<br />

Lavorare con le donne è qualcosa di estremamente<br />

umano, solidarietà innanzi tutto. Le ho sempre apprezzate,<br />

comprese, compatite, stimate. Le donne<br />

sono coraggio, forza, compassione. Le donne mi<br />

commuovono perché sono il futuro, mai il passato.<br />

Viva le donne!<br />

QUESTE PAZZE DONNE<br />

◗ 2-3-4/08 Festival Teatrale di Borgio Verezzi (SV)<br />

ITA EVENTI 61


Teatro<br />

COME STA LA FAMIGLIA?<br />

Foto Angelo Trani<br />

La famiglia è ancora il cardine della società e il<br />

nostro punto di riferimento assoluto? Come si<br />

stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle<br />

trasformazioni sociali, politiche ed economiche<br />

in atto? È questo il tema attualissimo sul quale<br />

nasce e si sviluppa questa ironica e intelligente<br />

“piéce” teatrale scritta e diretta da Gabriele Pignotta<br />

con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia,<br />

che sarà in scena, in prima assoluta, al festival<br />

ligure di Borgio Varezzi e che narra la storia<br />

di una famiglia italiana contemporanea: costretta<br />

ad affrontare un cambiamento traumatico improvviso,<br />

alla fine di un percorso umano difficile<br />

e intenso, si ritroverà del tutto trasformata e forse<br />

più preparata a sopravvivere. Lorella Cuccarini si<br />

cimenta, per la prima volta, con la prosa: “Mi<br />

piaceva l'idea - ha raccontato la Cuccarini ad<br />

Ansa - di debuttare con un testo nuovo, un racconto<br />

su una famiglia che sembra apparentemente<br />

modello ‘Mulino bianco’, finché una tempesta<br />

non passa sul mio personaggio, Serena”.<br />

NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO<br />

◗ Dal 27 al 30/07 Festival di Borgio Verezzi (SV)<br />

GLI AMICI DI SEMPRE<br />

È dal palco del Teatro Ariston, in occasione della serata<br />

finale della 66sima edizione del Festival di Sanremo<br />

(2016), che il trio di amici da sempre, annuncia la sua<br />

reunion. Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni<br />

sono tornati insieme sul palco a oltre vent’anni<br />

di distanza dal loro debutto. Lo spettacolo del trio toscano<br />

che ha conquistato il pubblico tra applausi e standing<br />

ovation registrando un sold-out dopo l’altro farà due<br />

tappe anche questa estate. Uno spettacolo a 360 gradi in<br />

cui cinema, teatro e televisione si intrecciano per un varietà<br />

unico che vede Panariello, Conti e Pieraccioni insieme<br />

di nuovo sul palco, a oltre vent'anni di distanza dal<br />

loro debutto per uno spettacolo inedito ricco di sorprese<br />

e di emozioni e che li vede coinvolti in sketch divertenti<br />

con uno sguardo sempre rivolto all’attualità.<br />

PANARIELLO CONTI PIERACCIONI “IL TOUR”<br />

◗ 29/07 Lucca Summer Festival<br />

◗ 6/08 Teatro Antico, Taormina<br />

DI NUOVO INSIEME<br />

Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni,<br />

come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti<br />

e autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal<br />

maestro Gabriele Comeglio. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di<br />

voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni e interazioni<br />

col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger,<br />

in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino<br />

Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra,<br />

che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.<br />

MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW<br />

◗ 6/07 Piazza Duomo, San Miniato (PI) ◗ 14/07 Piazza Duomo, Salò (BS) ◗ 18/07<br />

Arena Gigli, Porto Recanati (AN) ◗ 25/07 Arena Neri, R. Calabria ◗ 26/07 Anfiteatro<br />

Falcone Borsellino, Zafferana Etnea (CT) ◗ 27/07 Teatro di Verdura, Palermo<br />

◗ 29/07 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 2/09 Teatro Romano, Verona<br />

62 ITA EVENTI


UNA VALIGIA DI RISATE<br />

In questo nuovo spettacolo la famiglia Colombo<br />

attraverserà l’oceano su una nave da crociera. Cosa<br />

li spingerà ad andare dall’altra parte del mondo?<br />

Nonostante le difficoltà economiche e i problemi<br />

quotidiani che li attanagliano, Teresa, Mabilia e<br />

Giovanni con grande generosità hanno adottato<br />

a distanza un bambino brasiliano. Negli anni il ragazzo<br />

- grazie alle donazioni de I Colombo - è cresciuto<br />

con una buona educazione e istruzione e la<br />

curiosità di conoscere i genitori e “sorellina”<br />

adottivi è tale da portare Paolo Roberto Josè Amarildo<br />

Santos Do Nascimiento (detto Gegè) a raggiungerli<br />

a sorpresa, preceduto da una misteriosa<br />

raccomandata, per una vacanza di qualche settimana<br />

in Italia. Ma trasferirsi nel nostro Bel Paese<br />

è davvero una prospettiva migliore del paese da<br />

cui proviene Gegè?<br />

I LEGNANESI – VIAGGIANDO CON NOI<br />

◗ 2/07 Oratorio di S. Giulio, Cassano Magnago (VA)<br />

◗ 3/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />

LE DIFFICOLTÀ DEI 50 ANNI<br />

Andrea Baccan, in arte Pucci, rende esilarante<br />

la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova a<br />

interagire con nuove e incomprensibili mode,<br />

nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le<br />

devastanti e dispendiose attività extrascolastiche,<br />

senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo<br />

che si porta sulle spalle, costretto a esami<br />

clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in<br />

un mondo dove sono diventate indispensabili<br />

cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole.<br />

PUCCI - RECITAL<br />

◗ 8/07 Arena Estiva Il Maggiore, Verbania ◗ 15/07<br />

Castello Visconteo, Pavia ◗ 19/07 Spazio Concerti<br />

Cortevecchia, Grazzano Visconti ◗ 5/08 Pula (Sardegna)<br />

◗ 6/08 Anfiteatro Due Palme, Palau ◗ 14/08 La<br />

Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 13/08 Arena<br />

della Regina, Cattolica (RN) ◗ 16/08 Teatro Ariston,<br />

Sanremo (IM) ◗ 19/08 Follonica Summer Festival<br />

L’ESSENZA DI BATTISTA<br />

Il titolo “Che sarà”, con evidente rimando alla canzone<br />

del Sanremo del ‘71 dei Ricchi e Poveri, racchiude<br />

in sé tutta l'essenza della vita e dello spettacolo.<br />

Come di consuetudine Maurizio Battista terrà<br />

fede alla sua più grande capacità: analizzare<br />

scorci di vita quotidiana con disinvoltura e<br />

armonia, arrivando a toccare note profonde<br />

senza annoiare e abbandonare<br />

la sua abilità comica. Tutto sarà accompagnato<br />

dai virtuosismi canori<br />

dei quattro elementi dei Baraonna<br />

e dalle incursioni del duo comico<br />

Tirocchi e Panicone. Battista sarà<br />

anche a Roma al Foro Italico il 20<br />

luglio ma con un altro spettacolo:<br />

“Cavalli di razza”, un nuovo spettacolo<br />

creato appositamente per<br />

questa occasione per celebrare<br />

Roma e i romani. Racchiude il<br />

mondo di ieri e di oggi che Battista<br />

ha attraversato fin dai suoi esordi:<br />

i Cavalli di Razza sono gli artisti<br />

che ha incontrato dagli inizi della<br />

sua carriera e con i quali ancora<br />

spesso collabora, comici e attori<br />

bravissimi che, purtroppo, non<br />

sempre hanno avuto il successo<br />

che avrebbero meritato.<br />

MAURIZIO BATTISTA<br />

CHE SARÀ? BOH!<br />

◗ 13/07 Castello Sforzesco,<br />

Vigevano (PV)<br />

◗ 14/07 Grazzano Visconti<br />

Summer Festival (PC)


Musical<br />

UN TUFFO NEGLI ANNI 70<br />

Pantaloni a zampa, brillantina e tanta voglia di<br />

ballare. Quarant’anni dopo l’uscita del celebre<br />

film con John Travolta e Karen Lynn Gorney,<br />

arriva questo juke box musical per rivivere i<br />

successi disco in voga all’epoca tra cui le canzoni<br />

originali dei Bee Gees come Stayin' Alive,<br />

How Deep Is Your Love, Night Fever, You<br />

Should Be Dancing e tante altre come Disco<br />

Inferno. Il nuovo Tony Manero è Giuseppe<br />

Verzicco. Anna Foria è Stephanie Mangano.<br />

LA FEBBRE DEL SABATO SERA<br />

◗ 16/07 Castello Sforzesco, Vigevano (PV)<br />

◗ 21/07 Il Maggiore Summer Festival, Verbania (VCO)<br />

◗ 24/07 Arena di Verona<br />

LA MAGIA<br />

DI CENERENTOLA<br />

Il musical riscopre la celebre storia dei fratelli<br />

Grimm con un testo originale, ricco di<br />

magia e divertimento, che conquisterà i più<br />

piccoli ma anche i loro genitori. Il cast, composto<br />

da oltre venti elementi, ricrea sul palco<br />

tutta l’atmosfera di un’epoca passata, con<br />

sontuosi costumi settecenteschi e sorprendenti<br />

scenografie. Le musiche orchestrali inedite<br />

accompagnano le vivaci e coinvolgenti<br />

coreografie corali e gli effetti scenici trascineranno<br />

i più piccoli ma anche gli adulti<br />

nell’incantesimo di una serata magica. Nel<br />

2003 un gruppo di amici decide di portare<br />

in scena il celebre musical “Aggiungi un<br />

posto a tavola”. Nasce così, quasi per gioco,<br />

la Compagnia delle Formiche, che nei<br />

successivi dieci anni cresce e produce spettacoli<br />

sempre nuovi fino a diventare una realtà<br />

affermata nel panorama del musical con<br />

produzioni destinate a tutta la famiglia.<br />

Questi spettacoli hanno richiamato l’attenzione,<br />

oltre che del pubblico, di agenzie<br />

di distribuzione che hanno permesso alla<br />

Compagnia di esibirsi nei maggiori teatri italiani.<br />

Nel maggio 2016 la Compagnia ha<br />

vinto con il musical “La spada nella roccia”<br />

il primo premio del concorso nazionale del<br />

musical originale “PrIMO”.<br />

CENERENTOLA – IL MUSICAL<br />

◗ 8 agosto Bolgheri Festival<br />

Marina di Castagneto (LI)<br />

UN CAST<br />

D’ECCEZIONE<br />

Forse la più celebre commedia<br />

musicale degli anni<br />

2000 che ha strappato applausi<br />

in tutto il mondo e ha<br />

fatto scatenare il pubblico con le<br />

mitiche canzoni degli Abba: a quasi<br />

dieci anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una<br />

nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata<br />

da una grande produzione tutta italiana, con protagonisti<br />

tre attori amatissimi dal grande pubblico<br />

come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muñiz. Nel<br />

ruolo della protagonista femminile la rivelazione del<br />

musical italiano Sabrina Marciano (reduce da una clamorosa<br />

affermazione nel ruolo della maestra di danza<br />

nell’acclamato Billy Elliot) circondata da un cast di oltre<br />

trenta artisti e un’orchestra che suonerà dal vivo<br />

posizionata all’interno della scena. Il musical è prodotto<br />

dalla PeepArrow Entertainment e Il Teatro Sistina per<br />

la regia e l’adattamento di Massimo Romeo Piparo.<br />

MAMMA MIA!<br />

◗ 7 e 8/07 Teatro Romano, Ostia Antica (Roma) ◗ 14 e15<br />

luglio Forte Arena, Pula (CA) ◗ 21 e <strong>22</strong>/07 Piazza Castello,<br />

Marostica (VI) ◗ 25/07 Anfiteatro Fonte Mazzola, Peccioli (PI)<br />

◗ 1/08 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 9/08<br />

Arena Alberto Neri, Reggio Calabria ◗ <strong>22</strong> e 23/08 Arena<br />

Sferisterio, Macerata<br />

64 ITA EVENTI


Cinema<br />

I FILM CHE PRESTO ARRIVERANNO SUL GRANDE SCHERMO<br />

CAGE • CARPIGNANO • REEVES • HARRELSON • SHEPARD<br />

I CHIPS SONO TORNATI<br />

Dax Shepard (“Hit and Run”, e “Parenthood” in<br />

TV) e Michael Peña (“Sopravvissuto – The Martian”)<br />

sono i protagonisti di Chips, una commedia<br />

d’azione scritta e diretta dallo stesso Shepard.<br />

Jon Baker (Shepard) e Frank “Ponch”<br />

Poncherello (Peña) entrano a far parte della<br />

California Highway Patrol (CHP) di Los Angeles,<br />

spinti da motivazioni diverse. Baker è un ex motociclista<br />

professionista che si è arruolato per rimettere<br />

a posto la sua vita e il suo matrimonio.<br />

Poncherello è un agente federale sotto copertura<br />

piuttosto arrogante, che ha il compito di scoprire<br />

se una recente rapina multimilionaria è stata<br />

compiuta da agenti della CHP. La recluta inesperta<br />

e il temprato professionista fanno squadra,<br />

ma si scontrano di continuo: perciò dar vita<br />

a una collaborazione è più facile a dirsi che a<br />

farsi. Ma l’abilità da motociclista di Baker e la<br />

conoscenza del territorio di Ponch potrebbero<br />

funzionare... se non fosse che si complicano la<br />

vita a vicenda. L’opera dello sceneggiatore / regista<br />

Dax Shepard dà vita a una commedia poliziesca<br />

piena di scene d’azione, acrobazie e umorismo<br />

hard, spinta al limite della legalità. “Si<br />

tratta di due uomini completamente diversi, con<br />

differenti competenze e capacità, ma che devono<br />

imparare a pattugliare insieme, finire il lavoro del<br />

collega e, infine, affidare la propria vita all’altro”,<br />

dice Shepard. E se tutto ciò può sembrare<br />

un compito di sani principi, “Ci sono scene di<br />

nudo - concesso e per lo più di me stesso - e inseguimenti<br />

epici, distruzione ed esplosioni. Non<br />

credo che siano passati più di tre giorni in questo<br />

film, senza aver dilapidato qualcosa. L’azione è<br />

reale, i salti sono reali e i combattimenti sono<br />

quasi reali”. Riguardo alla serie TV degli anni<br />

‘70/’80 creata da Rick Rosner (uno dei produttori<br />

esecutivi del film) a cui si è ispirato, Shepard<br />

afferma: “Per me gli elementi chiave di quel programma<br />

erano lo scenario, le moto e il fatto che<br />

Jon e Ponch fossero degli eroi”. I protagonisti dei<br />

film sono diversi da quelli del telefilm: una nuova<br />

incarnazione, con una propria personalità.<br />

◗ Produzione Andrew Panay e Ravi Mehta<br />

Regia Dax Shepard<br />

Sceneggiatura Dax Shepard<br />

Cast Dax Shepard, Michael Peña, Rosa Salazar,<br />

Adam Brody, Kristen Bell e Vincent D'Onofrio<br />

Uscita nelle sale 20 luglio 2017<br />

ITA EVENTI 67


Cinema<br />

LE DIVERSITÀ<br />

Il regista Jonas Carpignano porta sul grande schermo<br />

una storia difficile. Quella di Pio Amato, un ragazzo<br />

che vive alla Ciambra, una comunità Rom nei pressi<br />

di Gioia Tauro. Una storia che attinge a piene mani<br />

dalla vita reale di Cristiana Zappoli<br />

Jonas Carpignano,<br />

33 anni, ha<br />

trascorso la sua<br />

infanzia tra Roma<br />

e New York,<br />

ha iniziato a fare<br />

film mentre<br />

frequentava la<br />

Wesleyan University.<br />

Dopo la laurea<br />

ha continuato a<br />

lavorare sui set<br />

cinematografici,<br />

sia in Italia che<br />

negli Stati Uniti<br />

resentato all’ultimo Festival di<br />

Cannes, nella Quinzaine des réalisateurs,<br />

dove ha vinto il Premio<br />

Europa Cinemas Label come Miglior<br />

film europeo, A Ciambra arriverà nelle<br />

sale cinematografiche italiane tra la<br />

fine agosto e l’inizio di settembre. Il film<br />

è scritto e diretto dal giovane regista italo<br />

americano Jonas Carpignano, è il suo<br />

secondo lungometraggio e può vantare<br />

una collaborazione decisamente eccezionale:<br />

il produttore esecutivo è infatti<br />

Martin Scorsese che, dopo aver visto<br />

e apprezzato il primo film del regista,<br />

Mediterranea, ha voluto sostenere<br />

questo progetto. Il film parla di un argomento<br />

molto attuale: nella Ciambra,<br />

una piccola comunità Rom nei pressi di<br />

Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere<br />

più in fretta possibile, a quattordici anni<br />

beve, fuma ed è uno dei pochi in grado<br />

di integrarsi tra le varie realtà del luogo:<br />

gli italiani, gli immigrati africani e<br />

i membri della comunità Rom. Pio segue<br />

ovunque suo fratello Cosimo, imparando<br />

il necessario per sopravvivere<br />

sulle strade della sua città. Quando Cosimo<br />

scompare le cose per Pio iniziano<br />

a mettersi male, dovrà provare di essere<br />

in grado di assumere il ruolo di suo<br />

fratello e decidere se è veramente pronto<br />

a diventare un uomo. Il protagonista<br />

del film, Pio Amato, non è un personaggio<br />

di fantasia ma un ragazzo in<br />

carne e ossa che nel film interpreta se<br />

stesso. «Ho incontrato gli Amato - rac-<br />

68 ITA EVENTI


conta Jonas Carpignano - nel 2011<br />

dopo il furto di una Fiat Panda con l’attrezzatura<br />

tecnica della nostra troupe.<br />

Eravamo a Gioia Tauro e stavamo girando<br />

A Chjana, il corto che poi sarebbe<br />

diventato Mediterranea. Quando a<br />

Gioia una macchina sparisce, la prima<br />

cosa che fai è “andare dagli zingari”. E<br />

così sono stato alla Ciambra per la prima<br />

volta e mi sono subito innamorato<br />

dell’energia che quel luogo emanava.<br />

Tutte le volte che racconto questa<br />

storia Pio dice di ricordarsi di avermi visto<br />

ma io, all’epoca, non l’avevo notato:<br />

troppe altre cose avevano attirato la<br />

mia attenzione. Abbiamo dovuto aspettare<br />

tre giorni prima che ci fosse restituita<br />

la macchina perché era appena<br />

morto il nonno di Pio, il personaggio<br />

di nonno Emilian è ispirato a lui, e le<br />

trattative non potevano iniziare fino alla<br />

fine del funerale. Tutta la situazione ha<br />

avuto un enorme effetto su di me e subito<br />

dopo ho iniziato a scrivere la prima<br />

stesura del corto A Ciambra. Per il<br />

film sono importanti sia il ruolo che i<br />

Rom della Ciambra svolgono a Gioia<br />

Tauro, sia la loro relazione con gli immigrati<br />

africani della zona. In ogni caso<br />

non avevo intenzione di fare un’analisi<br />

sociologica della situazione, ma raccontare<br />

il rapporto tra Pio e Ayiva, il suo<br />

amico africano, con le sue potenzialità<br />

e i suoi limiti».<br />

Come è cambiata l’idea che aveva del<br />

film dopo essere stato alla Ciambra?<br />

Sono andato alla Ciambra con una vaga<br />

storia in mente e poi, una volta conosciuto<br />

Pio, ho adattato la sceneggiatura<br />

e ho inserito elementi biografici della<br />

famiglia Amato, esattamente come<br />

avevo fatto con la storia di Koudous Seihoun,<br />

il protagonista di Mediterranea.<br />

In entrambi i casi, dopo aver incontrato<br />

i protagonisti, ho cercato di adattare i<br />

film avvicinandoli il più possibile alla<br />

loro vita reale, mantenendo tuttavia la<br />

struttura drammatica del racconto.<br />

Nel caso del corto A Ciambra, volevo<br />

raccontare la storia di due fratelli.<br />

Nell’inverno del 2013 ho iniziato le mie<br />

visite regolari alla Ciambra per sviluppare<br />

il casting. La prima persona che<br />

ha attirato la mia attenzione è stato il<br />

fratello maggiore di Pio che era assolutamente<br />

contrario all’idea di partecipare<br />

al film. Era talmente riluttante<br />

che uno dei produttori ha cercato di<br />

convincermi a trovare qualcun altro al<br />

suo posto. Io invece l’ho rincorso per<br />

mesi perché ero assolutamente convinto<br />

che fosse perfetto per quel ruolo.<br />

A Ciambra è stato<br />

girato interamente<br />

nella zona di cui<br />

parla il film,<br />

a Gioia Tauro.<br />

Le riprese sono<br />

durate 91 giorni<br />

consecutivi<br />

ITA EVENTI 69


Pio Amato recita anche in Mediterranea. Fra di voi<br />

si è creato un legame speciale.<br />

Andando in giro con Mediterranea nei vari festival ho<br />

incontrato persone che avevano le opinioni più disparate<br />

sul film, ma su una cosa erano tutti d’accordo:<br />

il rispetto e l’affetto incondizionato nei confronti<br />

di Pio. Ha un “qualcosa”, come dicono i miei amici<br />

di New Orleans, possiede un’energia straordinaria,<br />

me ne sono accorto subito dopo averlo conosciuto.<br />

Dopo circa una settimana dal mio arrivo alla Ciambra<br />

ho iniziato a far amicizia con Pio e, dopo la diffidenza<br />

iniziale, è diventato presto chiaro che stavamo<br />

sviluppando un rapporto davvero speciale. È difficile<br />

descrivere come è successo. Per molti versi il rapporto<br />

tra Pio e Ayiva nel film è una combinazione del<br />

rapporto che Pio ha con Koudous - l’attore che interpreta<br />

Ayiva - e del rapporto che ha con me.<br />

Come immagina il futuro di Pio?<br />

Pio è cresciuto davanti ai miei occhi in questi anni e<br />

ho avuto modo di apprezzare le sue capacità e risorse<br />

personali. Certo la vita della Ciambra impone grossi<br />

limiti a chi vi cresce dentro, dal punto di vista dell’educazione,<br />

del lavoro e del rapporto con il mondo<br />

esterno, ma è anche una vita fatta di grandi legami affettivi<br />

e di solidarietà. Pio è il prodotto di questo mondo<br />

con tutti i suoi vantaggi e limiti, ma è anche un<br />

ragazzo capace di imparare dalle situazioni in cui si trova<br />

e di adattarsi a esse. È timido ma ha anche una grande<br />

determinazione e soprattutto sa farsi voler bene. Insomma,<br />

mi sembra che stia crescendo bene, non solo<br />

fisicamente, e ho fiducia che se la caverà, qualunque<br />

cosa decida di fare.<br />

Lei conosce molto bene la comunità Rom così come<br />

quella italiana. Secondo lei una reale integrazione<br />

tra queste due realtà è possibile?<br />

Non penso che integrazione sia la parola giusta. Spesso<br />

con questo termine si intende l’accettazione della cultura<br />

dominante da parte di una comunità marginale,<br />

come se gli “zingari” dovessero imparare a essere “italiani”.<br />

Ma in questo modo si cancellano le identità etniche<br />

e le tradizioni culturali e questo non solo è sbagliato,<br />

è anche impossibile da ottenere. Io parlerei piuttosto<br />

di coesistenza e di reciproco riconoscimento delle<br />

diversità. È una cosa che di fatto avviene nella vita<br />

di tutti i giorni in una città così variegata come Gioia<br />

Tauro, ma c’è ancora tanto lavoro da fare soprattutto<br />

perché la composizione sociale è cambiata così drasticamente<br />

negli ultimi anni a causa delle immigrazioni.<br />

Alla fine, invece che all’integrazione, si dovrà arrivare<br />

a una diversa nozione di “italianità”.<br />

Quali sono i punti di forza di questo film?<br />

Non sta a me giudicare. Posso dire quello che ho tentato<br />

di fare, incominciando dal fatto che il film è nato<br />

da un legame molto stretto e diretto con delle persone<br />

che sono diventate parte della mia vita negli ultimi<br />

70 ITA EVENTI


Il regista, Jonas<br />

Carpignano, insieme<br />

a Damiano Amato<br />

che interpreta<br />

Cosimo, il fratello<br />

del protagonista<br />

anni. Penso al film più come un “intervento” che come<br />

una storia. Un intervento genera delle dinamiche personali,<br />

psicologiche e sociali, che il film cerca di catturare.<br />

Non nel senso che il film è più realistico o autentico,<br />

ma nel senso che ha un rapporto diretto con<br />

le situazioni che mostra. Direi che è più presentazione<br />

che rappresentazione. È questa dinamica che spero<br />

il film riesca a mostrare. Spero riesca a coinvolgere<br />

un pubblico che non ha mai conosciuto questo angolo<br />

di mondo che è la Ciambra, così remoto ma così<br />

emotivamente intenso.<br />

A Ciambra è un film che lascia senza speranza o<br />

è un film ottimista?<br />

Nella vita cerco di essere sempre una persona ottimista,<br />

ma non voglio pensare ai miei film in termini di ottimismo<br />

o di pessimismo. Cerco di mostrare agli spettatori<br />

la mia interpretazione di com’è la vita dove vivo,<br />

ma lascio a loro il compito di decidere come sentirsi<br />

a riguardo. I miei film parlano di personaggi che si trovano<br />

in situazioni contraddittorie e conflittuali che devono<br />

affrontare al meglio delle loro possibilità. Anche<br />

se questo film affronta il tema della povertà, del<br />

rapporto tra diverse etnie, degli stereotipi identitari,<br />

della criminalità, ecc., alla fine è tutto incentrato su<br />

Pio. Credo che nella realtà, posto davanti alla scelta<br />

che deve compiere riguardo all’amico Ayiva, Pio farebbe<br />

esattamente quello che fa nel film. Ciò che accade<br />

è molto triste, ma alla fine non credo che lo spettatore<br />

proverà avversione nei suoi confronti. Anche le<br />

brave persone fanno cose cattive, e quando siamo con<br />

le spalle al muro è facile rifugiarsi nel tribalismo. Ci<br />

sono persone nella Ciambra che hanno commesso azioni<br />

che dall’esterno sono viste e giudicate come “cattive”,<br />

ma io penso che non siano cattive persone e ritengo<br />

che questo film ne sia testimonianza. Nessuno<br />

è perfetto, e personalmente sono felice di sapere che<br />

Pio Amato sia là nel mondo dei vivi.<br />

Prima Mediterranea, la storia di due immigrati africani,<br />

e adesso A Ciambra. Descriverebbe i suoi<br />

come film di denuncia?<br />

Assolutamente no. La denuncia implica una precisa posizione<br />

ideologica precostituita e un messaggio politico<br />

esplicito. Più che a denunciare io sono interessato<br />

a mostrare e a coinvolgere. Lo scopo di questi film è di<br />

far avvicinare il pubblico a personaggi e situazioni. Che<br />

poi questo abbia un risvolto politico è inevitabile, ma<br />

io sono più interessato a mostrare la dinamica delle scelte<br />

soggettive e delle situazioni sociali che non a proporre<br />

un manifesto per una strategia politica. Tanto più che<br />

non è cosi facile capire oggi che cosa sia la politica.<br />

◗ Produzione Stayblack Productions, RT Features,<br />

Sikelia Productions, Rai Cinema<br />

Regia e sceneggiatura Jonas Carpignano<br />

Cast Pio Amato, Koudous Seihon, Iolanda Amato,<br />

Damiano Amato - Distribuzione italiana Academy Two<br />

ITA EVENTI 71


Cinema<br />

DIARIO<br />

DI UNA<br />

SCHIAPPA<br />

NELLE SALE DAL 10 AGOSTO 2017<br />

Cinque anni dopo “Diario di una<br />

schiappa 3 - Vita da cani”, ecco il<br />

quarto film della serie Diario di<br />

una schiappa – Portatemi a casa, destinato<br />

a una nuova generazione di<br />

bambini e genitori impazienti di<br />

vedere gli amati libri prendere<br />

vita ancora una volta. Iniziato<br />

come una serie di fumetti online,<br />

Diario di una schiappa è diventato<br />

un successo immediato quando<br />

Jeff Kinney ha pubblicato il suo<br />

primo Diario nel 2007. Il libro è<br />

rimasto per quasi tre anni nella<br />

classifica dei bestseller per bambini<br />

del New York Times e ha venduto<br />

milioni di copie in tutto il mondo.<br />

In questo film Greg mette a<br />

punto un nuovo piano per liberarsi<br />

della sua cattiva fama e ottenere finalmente<br />

la notorietà che crede di<br />

meritare. Quando il suo io subisce<br />

un duro colpo a causa di un video<br />

pubblicato in rete che lo ritrae<br />

con un pannolino per bambini in<br />

mano, Greg decide di prendere il<br />

controllo della situazione per rifarsi<br />

una reputazione. Il modo più ovvio<br />

è quello di girare un altro video<br />

mitico e di diffonderlo in rete<br />

con l’aiuto del formidabile You-<br />

Tuber Mac Digby.<br />

◗ Produzione Nina Jacobson, Brad<br />

Simpson - Regia David Bowers<br />

Sceneggiatura Jeff Kinney e David<br />

Bowers - Cast Jason Drucker, Alicia<br />

Silverstone, Tom Everett Scott, Charlie<br />

Wright, Owen Asztalos<br />

USS<br />

INDIANAPOLIS<br />

NELLE SALE DAL 19 LUGLIO 2017<br />

Durante la Seconda Guerra Mondiale<br />

la USS Indianapolis si distingue<br />

come uno degli incrociatori<br />

più veloci e temuti della marina<br />

americana e sotto il comando<br />

del valoroso capitano Charles<br />

McVay (Nicholas Cage) il suo<br />

equipaggio combatte con coraggio<br />

le più importanti battaglie sul<br />

fronte del Pacifico. Nel luglio<br />

1945 a McVay e ai suoi marinai<br />

viene affidata una missione top secret:<br />

operare in gran segreto il trasporto<br />

di una delle due bombe atomiche<br />

che metteranno fine alla<br />

guerra. Ma durante la traversata la<br />

USS Indianapolis viene affondata<br />

dall’attacco di un sommergibile<br />

giapponese. Vista la segretezza<br />

della missione la nave non viene<br />

data per dispersa e il suo equipaggio<br />

abbandonato per 5 interminabili<br />

giorni nel Mare delle Filippine<br />

infestato di squali. Dei<br />

1197 membri dell’equipaggio solo<br />

317 uomini vengono ritrovati ancora<br />

in vita da un velivolo della US<br />

Navy. Per nascondere le proprie<br />

colpe agli occhi dell’opinione<br />

pubblica, qualche mese dopo il disastro<br />

il Governo degli Stati Uniti<br />

chiama McVay a giudizio davanti<br />

alla Corte Marziale. La tragedia<br />

dell’Indianapolis e il processo<br />

a McVay restano una delle pagine<br />

più drammatiche della storia militare<br />

americana.<br />

◗ Produzione Michael Mendelsohn<br />

Regia Mario Van Peebles<br />

Sceneggiatura Cam Canno, Richard R.<br />

Del Castro - Cast Nicolas Cage, Tom<br />

Sizemore, James Remar, Thomas Jane,<br />

Matt Lanter, Cody Walker, Brian Presly<br />

72 ITA EVENTI


Cinema<br />

MISS SLOANE<br />

GIOCHI DI<br />

POTERE<br />

NELLE SALE DAL 31 AGOSTO 2017<br />

Nel mondo dei power-broker e dei<br />

mediatori politici, dove le poste in<br />

gioco sono altissime, Elizabeth<br />

Sloane (Jessica Chastain) è brillante,<br />

sicura di sé e completamente<br />

priva di scrupoli, è una delle professioniste<br />

più potenti che lavorano<br />

dietro le quinte a Washington. Fiore<br />

all’occhiello di una società di<br />

lobbying della vecchia scuola capitanata<br />

da George Dupont (Sam<br />

Waterston), famosa per la sua<br />

astuzia e una lunga storia di successi,<br />

ha sempre fatto qualsiasi cosa<br />

per vincere, ma quando deve affrontare<br />

l’avversario più potente<br />

della sua carriera, scopre che la vittoria<br />

può costare un prezzo troppo<br />

alto. Miss Sloane è il nuovo avvincente<br />

thriller politico del regista<br />

candidato Oscar John Madden:<br />

la storia di una spietata lobbista<br />

sull'orlo dell’esaurimento, personale<br />

e professionale, che supera i<br />

limiti etici e legali pur di far approvare<br />

una controversa legge.<br />

Sollevando il velo sull’industria<br />

sotterranea e potente delle lobby,<br />

Miss Sloane porta alla luce le dinamiche<br />

e le strategie utilizzate per<br />

vincere al Congresso.<br />

◗ Produzione FilmNation<br />

Entertainment - Regia John Madden<br />

Sceneggiatura Jonathan Perera<br />

Cast Jessica Chastain, Mark Strong,<br />

Gugu Mbatha-Raw, Michael Stuhlbarg,<br />

Alison Pill, Jake Lacy, Sam Waterston,<br />

John Lithgow<br />

THE WAR<br />

IL PIANETA<br />

DELLE SCIMMIE<br />

NELLE SALE DAL 13 LUGLIO 2017<br />

È il nono film de Il pianeta delle<br />

scimmie, serie iniziata nel 1968, e<br />

del terzo capitolo della serie reboot,<br />

acclamata saga campione di incassi<br />

a livello mondiale; è il seguito di<br />

Apes Revolution – Il pianeta delle<br />

scimmie del 2014. Cesare e le sue<br />

scimmie sono costrette a entrare in<br />

conflitto contro un esercito di<br />

umani guidati da uno spietato colonnello<br />

(Woody Harrelson). Le<br />

scimmie subiranno gravi e dolorose<br />

perdite che porteranno Cesare<br />

a confrontarsi con i suoi istinti più<br />

cupi e bestiali e a partire per un<br />

viaggio di esplorazione nel tentativo<br />

di vendicare la sua razza.<br />

Quando il suo cammino di ricerca<br />

lo porterà faccia a faccia con il<br />

colonnello che marcia al grido di<br />

“siamo l’inizio e la fine”, si scatenerà<br />

una battaglia epica che determinerà<br />

le sorti delle rispettive<br />

specie e il futuro del pianeta. In occasione<br />

dell’uscita di TheWar – Il<br />

Pianeta delle Scimmie 20th Century<br />

Fox ha creato una partnership<br />

speciale con l'Istituto Jane Goodall<br />

per prestare assistenza agli scimpanzé<br />

salvati, molti dei quali sono<br />

vittime del commercio illegale<br />

del “Bushmeat”, il traffico di carne<br />

selvatica di specie a rischio.<br />

◗ Produzione Chernin Entertainment<br />

Regia Matt Reeves - Sceneggiatura<br />

Matt Reeves, Mark Bomback - Cast<br />

Woody Harrelson, Judy Greer, Andy<br />

Serkis, Steve Zahn, Ty Olsson, Aleks<br />

Paunovic, Terry Notary, Sara Canning,<br />

Max Lloyd – Jones, Karin Konoval,<br />

Alessandro Juliani<br />

ITA EVENTI 73


Volti nuovi<br />

Angela Curri, compirà 24 anni<br />

ad agosto, nel 2014 ha vinto il premio<br />

come miglior attrice non protagonista<br />

per il cortometraggio “Niente” al N.I.F.F.<br />

(Noto International Film Festival)<br />

74 ITA EVENTI


UNA CARRIERA<br />

SULLA RAMPA<br />

DI LANCIO<br />

È una delle protagoniste del film Sky<br />

dedicato alla vita di Raffaello, che per<br />

la giovane attrice Angela Curri segna<br />

una tappa lavorativa molto importante.<br />

E potrebbe aprirle le porte del cinema<br />

internazionale di Clara Dalledonne<br />

L<br />

a sua è una bellezza che non si fa fatica a definire<br />

d’altri tempi: un viso acqua e sapone che<br />

somiglia tantissimo a quello della collega attrice<br />

statunitense Anne Hathaway. Angela Curri sta<br />

per compiere 24 anni, alla sua età la Hathaway raggiungeva<br />

il successo grazie al film Il diavolo veste Prada,<br />

l’augurio quindi è che anche per l’attrice italiana<br />

i 24 anni segnino una tappa importante dal punto<br />

di vista della carriera. E in effetti il 2017 sembra<br />

poter essere un anno importante per l’attrice pugliese:<br />

a maggio infatti è stato presentato a Cannes Raffaello<br />

il Principe delle Arti 3D, il documentario di<br />

Sky in cui Angela interpreta la Fornarina. Sempre<br />

a maggio il film è stato proiettato anche a Londra,<br />

all’Istituto di Cultura Italiana: la prima tappa di un<br />

tour internazionale che porterà il documentario nelle<br />

sale cinematografiche di tutto il mondo. E chissà<br />

che questa produzione non costituisca per Angela<br />

Curri proprio il trampolino di lancio verso una<br />

carriera internazionale. «Sono sempre stata una sognatrice<br />

- racconta l’attrice - e uno dei miei tanti sogni<br />

è quello di recitare in un bel film francese… Magari<br />

grazie alla diffusione internazionale di Raffaello<br />

succederà qualcosa». Nella pellicola, una produzione<br />

di Sky 3D, Sky Cinema e Sky Arte, in collaborazione<br />

con i Musei Vaticani e con Magnitudo<br />

Film e distribuita da Nexo Digital, la Curri ha<br />

uno dei ruoli principali, Fornarina infatti è la donna<br />

amata da Raffaello, «è una giovane donna di 23<br />

anni - spiega Angela - che si è innamorata follemente<br />

di Raffaello, diventando fonte di ispirazione per gran<br />

parte delle sue opere». L’attrice sarà anche una delle<br />

protagoniste del film Dei, opera prima di Cosimo<br />

Terlizzi prodotta dalla Buena Onda di Valeria<br />

Golino e Riccardo Scamarcio, che uscirà nei cinema<br />

in autunno.<br />

Di cosa parla Dei e lei che personaggio interpreterà?<br />

Racconta la storia di Martino, un ragazzo diciassettenne<br />

che si trova di fronte a due mondi completamente<br />

opposti, quello della sua infanzia e quello nuovo<br />

e inesplorato della città. Durante questo viaggio<br />

il protagonista verrà accompagnato da vari personaggi,<br />

io interpreto Valentina, la sua amica d’infanzia.<br />

In autunno la vedremo anche sul piccolo schermo<br />

con un film per la tv che ripercorre le vicende<br />

di Renata Fonte, consigliera comunale assassinata<br />

dalla mafia e ricordata per le sue battaglie<br />

ambientali. Ci racconti qualcosa del suo personaggio.<br />

Sì, il film racconta la vera storia di Renata Fonte e<br />

io interpreto Rosetta, l’amante di Durante, cioè colui<br />

che ha ucciso Renata Fonte. Vesto i panni di questa<br />

donna molto debole e succube del suo uomo che<br />

alla fine riuscirà però a far valere la propria voce.<br />

A luglio sarà sul set per girare la seconda serie<br />

di La mafia uccide solo d’estate. Interpreta Angela:<br />

quanto le somiglia?<br />

Non vedo l’ora! Amo tantissimo il personaggio di<br />

Angela Giammarresi perché è vicino a me per molti<br />

aspetti, come per esempio l’ingenuità e il suo essere<br />

sempre diretta dalle sue forti emozioni.<br />

Non è la prima volta che lavora in una fiction<br />

di successo, ha già lavorato anche in Braccialetti<br />

rossi. Che rapporto ha con la serialità? È un’appassionata<br />

di serie tv?<br />

Io amo molto recitare nelle produzioni seriali. Mi<br />

piace girarle perché si ha più tempo per condividere<br />

il set con tutte le persone che ci lavorano e creare<br />

un bel rapporto, si diventa come una grande famiglia.<br />

Mi piace anche guardarle perché il tempo<br />

di narrazione così lungo ti permette di appassionarti<br />

ancora di più ai personaggi e alla storia.<br />

Preferisce recitare nelle fiction o nei film?<br />

Mi piacciono entrambi perché non è tanto importante<br />

il mezzo con cui si racconta ma quello che<br />

si racconta. Ho sempre avuto un debole per le storie<br />

con dei messaggi forti e importanti.<br />

Nel suo futuro vede anche il teatro?<br />

Sì, mi piacerebbe molto lavorare in teatro anche perché<br />

lo ritengo molto importante per la crescita di<br />

un attore.<br />

Qual è la sua attrice preferita?<br />

Sicuramente l’attrice francese Marion Cotillard, e<br />

ITA EVENTI 75


Volti nuovi<br />

Angela Curri in una<br />

scena del documentario<br />

Raffaello il Principe<br />

delle Arti 3D, in cui<br />

interpreta la Fornarina<br />

76 ITA EVENTI


una delle sue interpretazioni che più mi ha colpito è stata<br />

quella di Edith Piaf.<br />

C’è un ruolo che le piacerebbe interpretare prima o poi?<br />

Spero sempre di interpretare ruoli che mi facciamo andare<br />

oltre quella che sono oggi. Però mi intrigano molto<br />

i personaggi con una psicologia complicata e molto diversi<br />

da me.<br />

Se potesse dire un solo nome di regista con cui le piacerebbe<br />

lavorare, chi sarebbe?<br />

Bernardo Bertolucci.<br />

Quali sono le sue passioni?<br />

Amo molto scrivere poesie, pensieri, canzoni. E poi quando<br />

posso mi dedico alla danza di qualsiasi tipologia, dal<br />

tip tap alle danze caraibiche.<br />

Che cosa le fa paura?<br />

Il pensiero di non riuscire a realizzare i miei sogni.<br />

È una persona scaramantica?<br />

Prima lo ero molto, adesso con il tempo lo sto diventando<br />

sempre meno.<br />

Perché ha deciso di diventare un’attrice?<br />

Perché ho capito che era l’unica cosa che avrei voluto fare,<br />

l’unica cosa che mi faceva stare bene davvero e l’unica cosa<br />

a cui non rinuncerei mai.<br />

Quanto conta il talento e quanto conta lo studio nel<br />

suo mestiere?<br />

Secondo me avere del talento conta molto ma bisogna tenerlo<br />

vivo tramite lo studio costante.<br />

È vero che da bambina ha partecipato allo Zecchino<br />

d’Oro?<br />

Sono arrivata alla semifinale dello Zecchino d'Oro ma<br />

non in finale. Però subito dopo sono stata scelta per il<br />

mio primo film, Nel mio amore di Susanna Tamaro ed<br />

è tutto iniziato da lì. Cantare è ancora oggi una mia grande<br />

passione.<br />

Il suo lavoro l’ha portata lontano dalla sua famiglia che<br />

vive in Puglia: che rapporto ha con loro?<br />

Ormai vivo da cinque anni a Roma e mi sono un po’ abituata<br />

alla distanza ma cerco ogni volta che posso di tornare<br />

dalla mia famiglia. Con i miei genitori ho un buon<br />

rapporto, sono molto orgogliosi di me.<br />

Ha recitato insieme a suo fratello nel film La terra. Anche<br />

lui attore?<br />

Abbiamo girato insieme quando eravamo piccoli e interpretavamo<br />

i figli di Emilio Solfrizzi. Per mio fratello quella<br />

è stata una bella esperienza ma ha scelto di fare tutt’altro<br />

nella sua vita, studia ingegneria aerospaziale.<br />

Lei è fidanzata: il lavoro viene prima di tutto oppure no?<br />

Credo che il lavoro in questa fase della mia vita sia molto<br />

importante ma sicuramente viene prima l’amore.<br />

È bello avere sempre qualcuno al tuo fianco con cui poter<br />

condividere tutto. Tra l’altro anche il mio fidanzato è<br />

un attore.<br />

Come si vede fra dieci anni?<br />

Spero di continuare a fare questo lavoro e allo stesso tempo<br />

spero di avere una mia famiglia.<br />

ITA EVENTI 77


Viaggiare<br />

UN’ESTATE TRA NATURA,<br />

EVENTI E TRADIZIONE<br />

i dice spesso che le Isole Faroe non accolgano<br />

turisti ma esclusivamente ospiti. I faroesi<br />

sono infatti accoglienti e aperti e la meravigliosa<br />

natura delle isole invita subito a sentirsi a casa.<br />

È una meta adatta a chi ama l’escursionismo, la pesca,<br />

le immersioni, la vela o semplicemente a chi desidera<br />

respirare l’aria pulita a pieni polmoni e godersi<br />

la tranquillità di una natura incontaminata.<br />

Nel 2015 milioni di lettori del National Geographic<br />

Traveler e di follower sui social media hanno<br />

eletto le Faroe la migliore destinazione turistica assegnandole<br />

il “Readers Choice 2015” .<br />

Sono facilmente raggiungibili in aereo, con voli diretti<br />

tutto l’anno da Danimarca, Inghilterra, Islanda<br />

e Norvegia. A partire da quest’anno, oltre ad<br />

Atlantic Airways, anche SAS opera voli giornalieri<br />

in partenza da Copenaghen. Sono raggiungibili<br />

anche via mare con il traghetto Norröna. In alta stagione<br />

(13 giugno - 28 agosto) ci sono due partenze<br />

settimanali dalla Danimarca alle isole, la domenica<br />

mattina e il martedì mattina. In bassa e media<br />

stagione (2 gennaio - 11 giugno e 29 agosto -<br />

19 dicembre), la partenza dalla Danimarca è il sabato.<br />

Il viaggio dura circa 36 ore.<br />

Le Isole Faroe dispongono poi di un’ottima rete di<br />

collegamenti interni, tramite strade, ponti e tunnel<br />

sott’acqua, che permettono di raggiungere tutte le<br />

isole e i villaggi di pescatori. Nonostante siano pic-<br />

78 ITA EVENTI


Un arcipelago di diciotto isole nell’oceano Atlantico settentrionale,<br />

incontaminate e tutte da scoprire. Sono queste le Isole Faroe, territorio<br />

autonomo danese situato a nord del paese. Perfette per trascorrere<br />

una vacanza all’aria aperta di Margot Rossi<br />

Le Isole Faroe sono<br />

caratterizzate da<br />

paesaggi estremamente<br />

verdi e anche le<br />

abitazioni hanno spesso<br />

i tetti ricoperti da uno<br />

strato d’erba: una<br />

pratica tradizionale<br />

per la protezione dal<br />

freddo e dalle piogge<br />

cole e disperse in mezzo al nulla, hanno molto da<br />

offrire anche al viaggiatore più esigente.<br />

Musei e cultura<br />

Tórshavn, che si trova sull’isola di Streymoy, è la più<br />

piccola capitale del mondo, ma offre tanti servizi,<br />

dagli hotel 4 stelle e i negozi di design locale, agli<br />

ottimi ristoranti che servono cibo a base di prodotti<br />

tipici, e non va dimenticata la vivace scena musicale<br />

e culturale. Particolarmente interessante è la parte<br />

vecchia della città, Reyni, colorata dalle tante casette<br />

costruite in legno e con i tetti d’erba, che rendono<br />

il quartiere molto pittoresco. Anche Tinganes,<br />

dove risiede il governo, è un importante punto<br />

di riferimento di Tórshavn con i suoi edifici rossi<br />

dai caratteristici tetti d’erba. Chi invece è interessato<br />

all’arte può visitare il museo Listaskalin, con<br />

mostre permanenti di dipinti e arte faroese contemporanea,<br />

oppure la Casa Nordica, ovvero il centro<br />

culturale dedicato all’intera Scandinavia, dove<br />

si svolgono regolarmente concerti, spettacoli e<br />

mostre temporanee di pittura.<br />

A Sandur, invece, è stato inaugurato un nuovo museo<br />

d’arte che presenta le opere di una delle collezioni<br />

private piu importanti delle isole Faroe, con<br />

opere di artisti faroesi come Mykines, Ruth Smith<br />

e Ingálvur av Reyni. Alcune vecchie fattorie tipicamente<br />

faroesi, con il tetto d’erba, sono state al-<br />

ITA EVENTI 79


Viaggiare<br />

In questa pagina,<br />

un paio di scorci<br />

tipici delle isole.<br />

Nella pagina a fianco,<br />

l’isola di Skúvoy e un<br />

allevamento di pecore:<br />

sulle isole si alleva<br />

una razza autoctona<br />

di ovini da cui si<br />

ricava la lana<br />

lestite a museo culturale, per raccontare come viveva<br />

un tempo il popolo delle isole. Alcuni esempi<br />

sono il museo di Dúvugarður nel pittoresco villaggio<br />

di Saksun, il museo Roykstovan a Kirkjubour<br />

e interi villaggi-museo all’aperto, come il vecchio<br />

villaggio di Blásastova a Gøta.<br />

Il clima<br />

Nonostante le Isole Faroe siano situate al 62° parallelo<br />

Nord, il clima è sorprendentemente mite anche grazie<br />

alla corrente del Golfo. Durante la stagione invernale<br />

le temperature si aggirano intorno ai 3 °C,<br />

mentre nei mesi più caldi dell’estate la temperatura<br />

media è di 13 °C. In primavera e in autunno, si<br />

registrano in media 8 °C. Il meteo, però, è imprevedibile:<br />

spesso, infatti, nel corso della stessa giornata<br />

si alternano rovesci e schiarite. Si consiglia di<br />

vestirsi sempre a strati e di mettere in valigia indumenti<br />

pesanti e impermeabili anche a luglio-agosto.<br />

Il periodo più adatto per visitare le Isole Faroe va da<br />

giugno a settembre, quando le giornate sono lunghe<br />

e si arriva ad avere fino a 19 ore di luce.<br />

Gli eventi<br />

In primavera e in estate le isole si animano di eventi<br />

e festival di ogni genere, dalla musica alla cultura,<br />

passando ovviamente per il food. Il 6 maggio 2017<br />

la capitale ha ospitato il Seafood festival, una straordinaria<br />

esperienza culinaria per locali e turisti che<br />

hanno degustato vari tipi di frutti di mare cucinati<br />

in modi diversi, quali aragoste, gamberi, sgombri<br />

e smerigli. Il primo venerdì di giugno, invece, si tiene<br />

ormai da più di 10 anni la Notte della Cultura a<br />

Tórshavn, animata da intrattenimenti per famiglie,<br />

eventi culturali, iniziative nei negozi e ristoranti, ed<br />

eventi speciali nei musei e alla Casa Nordica.<br />

Novità culturale di quest’anno, a cura della Casa Nordica,<br />

è stato il Festival della letteratura, che ha ospi-<br />

80 ITA EVENTI


tato ben 12 autori nati sulle isole in giro per il mondo<br />

e che ha affrontato il tema della relazione tra letteratura<br />

e vita da isolani. I faroesi amano moltissimo<br />

anche la musica: tra gli eventi musicali più importanti<br />

il G-Festival dal 13 al 15 luglio 2017 nel villaggio<br />

di Gøta dove la musica locale incontra quella<br />

internazionale più stravagante, e il Summer Festival<br />

che si tiene dal 10 al 12 agosto 2017 a Klaksvik.<br />

L’evento principale dell’anno è senza dubbio la festa<br />

nazionale faroese Olavsoka, celebrata il 28 e il 29<br />

luglio, che commemora la morte di Saint Olaf, Re<br />

di Norvegia nel periodo tra il 1015 e il 1028. Durante<br />

questa cerimonia, i Faroesi sfilano e ballano lungo<br />

le strade indossando i costumi tradizionali.<br />

Escursioni<br />

Pur essendo piccole, le Isole Faroe offrono tante opportunità<br />

di escursioni e gite, dai vecchi sentieri che<br />

collegano i piccoli villaggi, ai percorsi di montagna<br />

ITA EVENTI 81


Viaggiare<br />

I RISTORANTI DA NON PERDERE<br />

Le isole Faroe vantano un’ottima gastronomia locale.<br />

Proprio quest’anno è arrivata la prima stella Michelin per<br />

le isole, assegnata al ristorante KOKS, aperto nel 2011<br />

a Tórshavn, con un menu rigorosamente stagionale<br />

che unisce tradizione e modernità in modo semplice e<br />

delicato. Altra novità in tema food, il ristorante di tapas<br />

Kathrina Christiansen nel quartiere storico, un tempo<br />

negozietto che vendeva di tutto, e che quest’estate ospiterà<br />

letture di opere dello scrittore faroese più famoso, William<br />

Heinesen. Infine un’esperienza culinaria davvero autentica<br />

e imperdibile, è l’Heimablíndi, che letteralmente significa<br />

“ospitalità a casa”, che offre ai turisti la possibilità di<br />

cenare in casa della gente locale, come ad esempio<br />

nella casa-fattoria di Anna e Óli, che in determinati giorni<br />

organizzano cene anche per gruppi di ospiti diversi.<br />

Immerse nell’oceano Atlantico<br />

settentrionale, le Isole Faroe,<br />

con i loro 50.000 abitanti,<br />

sono caratterizzate da paesaggi<br />

mozzafiato, pittoreschi villaggi<br />

di pescatori, innumerevoli specie<br />

di uccelli e greggi di pecore<br />

con vista sull’oceano, accompagnati dal canto degli<br />

uccelli e circondanti da pecore e manti di erba<br />

verde. Tra le mete più spettacolari, le alte scogliere<br />

di Djupini, la zona di Akraberg con il famoso faro<br />

sulla punta più a sud, e l’isola di Stóra Dímun, abitata<br />

da una sola famiglia, un’occasione unica per scoprire<br />

da vicino la vita della gente locale, magari anche<br />

in bicicletta.<br />

In primavera e in estate vengono organizzate una<br />

serie di escursioni giornaliere nell’area intorno a Tórshavn<br />

e Kirkjubø, e sulle varie isolette, con guide<br />

del posto esperte e appassionate. Non mancano le<br />

opportunità di escursioni in mare: è possibile noleggiare<br />

per uno o più giorni imbarcazioni con o senza<br />

skipper, esplorare il paesaggio via mare e poi sbarcare<br />

per fare trekking sulle scogliere. Da non perdere<br />

l’escursione al Lago di Leitisvatn/ Sørvágsvatn<br />

e alle cascate di Bøsdalafossur, immerse in una natura<br />

incontaminata, e la gita all’isoletta disabitata<br />

di Lítla Dímun, un’esperienza unica, organizzata solo<br />

poche volte all’anno. Inoltre per gli appassionati di<br />

diving, il Faroe Dive organizza diversi tour di immersioni<br />

subacque intorno alle Isole Faroe. Per chi<br />

ama volare, Visitare Tórshavn e Atlantic Airways organizzano<br />

escursioni in elicottero da Tórshavn all’isola<br />

di Koltur e ritorno: ogni tour dura 15 minuti.<br />

Shopping<br />

Alcuni faroesi hanno deciso di esprimere la loro creatività<br />

realizzando vestiti ispirati alle loro isole e utilizzando<br />

i materiali tipici di questi luoghi. Un esempio<br />

di questo tipo è l’azienda di abbigliamento<br />

Guðrun & Guðrun, che usa la lana faroese, che altrimenti<br />

verrebbe buttata, per realizzare maglieria<br />

fatta a mano che viene venduta in tutto il mondo.<br />

La loro realizzazione più famosa è il maglione “Star<br />

82 ITA EVENTI


Jumper”, indossato dalla protagonista della serie televisiva<br />

danese Forbrydelsen, ovvero The Killing. La<br />

lavorazione della lana fa parte della cultura locale<br />

da secoli, ancora oggi molte donne lavorano a maglia<br />

mettendo le loro conoscenze a disposizione delle<br />

aziende locali. Sulle isole non si compra solo lana:<br />

a Klaksvík, Runavík e soprattutto Tórshavn, si trovano<br />

diversi negozi di musica, librerie e luoghi in<br />

cui comprare oggetti di artigianato locale in vetro<br />

e ceramica, oltreché, naturalmente, souvenir.<br />

Leggende<br />

La leggenda di Kópakonan, letteralmente “la donna<br />

foca”, è una delle più raccontate sulle Isole Faroe.<br />

La storia si basa sull’idea che le foche siano in<br />

realtà esseri umani che hanno deciso di vivere in mare<br />

a cui, una volta all’anno, viene concesso di venire<br />

a riva, togliersi la pelle da foca e ballare tutta la notte.<br />

In occasione di una di queste notti un giovane<br />

contadino di Mikladalur decise di appostarsi sulla<br />

spiaggia per vedere se la leggenda fosse vera. Così<br />

vide le foche arrivare, togliersi le pelli, appoggiarle<br />

sulle rocce e diventare esseri umani. Tra loro vide una<br />

bellissima ragazza, si invaghì di lei e decise di nascondere<br />

la pelle che si era tolta. All’alba, mentre la<br />

donna cercava la sua pelle, il contadino le disse che<br />

ce l’aveva lui e a nulla servirono le suppliche della<br />

donna che rivoleva la sua pelle per tornare in mare<br />

dalla sua famiglia. L’uomo la costrinse ad andare a<br />

vivere nella sua fattoria tenendo la pelle da foca chiusa<br />

a chiave in una stanza e i due ebbero anche dei<br />

figli. Un giorno la donna riuscì a trovare la chiave,<br />

si mise la sua pelle e riuscì a scappare tornando in<br />

mare. Qualche tempo dopo gli uomini di Mikladalur<br />

decisero di andare a caccia di foche e la notte precedente<br />

alla caccia la donna apparve in sogno al contadino<br />

per chiedergli di non uccidere suo marito e<br />

i suoi cuccioli foca ma il contadino non la ascoltò<br />

uccidendoli. La vendetta fu terribile: la donna foca<br />

maledì l’intero villaggio annunciando che sarebbero<br />

morti molti uomini, tanti quanti ce ne sarebbero<br />

voluti per abbracciare l’intera isola di Kallsoy in<br />

cui si trova il villaggio di Mikladalur, alcuni in mare<br />

altri cadendo dalla cima delle montagne. Ancora oggi<br />

questa leggenda viene presa molto sul serio e i faroesi<br />

sostengono che i discendenti della donna foca<br />

siano ancora oggi riconoscibili per alcune caratteristiche<br />

fisiche come le dita corte.<br />

LA FAUNA DELLE ISOLE<br />

L’oceano che circonda le Isole Faroe<br />

ospita una fauna molto ricca grazie alla<br />

temperatura dell'acqua costante e ai fondali<br />

marini molto vari. I cetrioli di mare (ovvero<br />

le oloturie, che appartengono alla classe<br />

degli echinodermi) possono crescere fino<br />

a 30 cm, cosa che li rende estremamente<br />

visibili sul fondo duro. Durante le<br />

immersioni si incontrano due tipi di ricci<br />

di mare: il riccio di mare commestibile<br />

(Echinus esculentus) e un altro tipo poco più<br />

piccolo (Strongylocentrotus droebachiensis).<br />

Ci sono anche molti tipi di stelle marine:<br />

la più affascinante è la Solaster endeca,<br />

che ha un diametro di 30-40 cm. Anche le<br />

cosiddette stelle serpentine, che sono parenti<br />

strette delle stelle marine, sono molto<br />

comuni in queste zone. Sul fondo duro, in<br />

fessure e grotte, si possono trovare splendidi<br />

gamberi rossi. Ci sono molte specie e uno<br />

dei più comuni è il gambero a strisce: per<br />

vedere molti gamberi si consigliano le<br />

immersioni notturne, quando sono molto<br />

più attivi perché lasciano il loro habitat<br />

per cercare il cibo. Per chi è amante del<br />

bird watching, tutta la costa ovest, e in<br />

particolare l'isola di Mykines, è un vero<br />

paradiso, con migliaia di pulcinelle di<br />

mare, sule e molti altri uccelli marini che<br />

è possibile ammirare da vicino. Sulle Isole<br />

Faroe sono state identificate ben 300<br />

specie di uccelli, dei quali un centinaio sono<br />

uccelli migratori abituali del Nord Atlantico<br />

(è possibile prenotare escursioni e tour con<br />

www.reika.fo e www.hiking.fo).


Viaggiare<br />

UNA TERRA<br />

MERAVIGLIOSA<br />

TRA IONIO<br />

E ADRIATICO<br />

Il Salento è la parte più a sud della Puglia:<br />

una penisola caratterizzata da belle spiagge,<br />

natura selvaggia e città affascinanti e ricche<br />

di storia. È quindi una meta ideale per tutti<br />

i viaggiatori, anche i più esigenti<br />

di Andrea Giuliani<br />

I<br />

l mare, le spiagge, la cucina mediterranea,<br />

l’arte, l’ospitalità sincera: questi sono solo<br />

cinque dei tanti motivi per visitare il Salento.<br />

La parte più meridionale della Puglia,<br />

compresa tra il mar Ionio a ovest e il mar Adriatico<br />

a est, quella parte di terra che comunemente<br />

si riconosce come il “tacco” dello “stivale” italiano.<br />

Il Salento comprende tutta la provincia<br />

di Lecce, buona parte di quella di Brindisi e parte<br />

della provincia di Taranto. Oltre alle bellissime<br />

spiagge e alla natura a tratti selvaggia, il Salento<br />

ha tanto da offrire anche al visitatore appassionato<br />

di arte e di storia. È in questa zona,<br />

infatti, che il barocco pugliese trova le sue migliori<br />

espressioni: chiese e palazzi nobiliari tolgono<br />

il fiato per la loro bellezza. Lecce è la capitale<br />

del barocco, visitarla sarà un viaggio tra<br />

chiese e palazzi ricamati nella pietra, cortili, giardini<br />

segreti e la sorpresa di un anfiteatro romano<br />

nel cuore della città. A 25 chilometri da Lecce<br />

si trova la conosciutissima Nardò: addentrandosi<br />

nel centro storico sarà possibile assistere a<br />

un tripudio di barocco e rococò.<br />

Nei borghi si svelano le botteghe artigiane di cartapesta<br />

e pietra leccese e sulla tavola si trovano tutti<br />

i sapori del Salento, da accompagnare con ottimo<br />

vino locale: la “tria”, pasta fatta in casa preparata<br />

con i ceci, saporite verdure selvatiche e dolci<br />

prelibati come il “pasticciotto” dal cuore di crema<br />

e lo “spumone”, ottimo gelato artigianale.<br />

Brindisi si affaccia sul mar Adriatico con un porto<br />

naturale fatto a forma di testa di cervo incuneato<br />

nella terraferma. La città è caratterizzata da due<br />

bellissimi castelli: di fronte al porto, sull’isola di<br />

84 ITA EVENTI


1<br />

1. Santa Maria al Bagno;<br />

2. Porto Cesareo;<br />

3. Melendugno marina di Roca<br />

Vecchia, sito archeologico;<br />

4. Otranto, il Castello;<br />

5. Torre dell’Orso, Le due Sorelle<br />

Foto Giorgio Guarini<br />

Foto Franco Cappellari<br />

Foto Carlos Solito<br />

Foto Franco Cappellari<br />

Foto Leonardo D'Angelo<br />

2 3<br />

4 5<br />

ITA EVENTI 85


Viaggiare<br />

Lecce, Piazza<br />

Duomo. A destra,<br />

Galatina, Santi<br />

Apostoli Pietro<br />

e Paolo<br />

Foto Andrea Ruggeri<br />

Foto Vincenzo Pioggia<br />

LA NOTTE<br />

DELLA TARANTA<br />

26 agosto 2017<br />

È il più grande festival d’Italia<br />

e una delle più significative<br />

manifestazioni sulla cultura<br />

popolare in Europa. Si svolge<br />

in Salento ed è dedicato nello<br />

specifico alla riscoperta e alla<br />

valorizzazione della musica<br />

tradizionale salentina e<br />

alla sua fusione con altri<br />

linguaggi musicali, dalla<br />

world music al rock, dal<br />

jazz alla musica sinfonica.<br />

La formula del festival, che<br />

culmina nel concertone finale<br />

di Melpignano (LE), capace<br />

di coinvolgere ormai circa<br />

centocinquantamila spettatori,<br />

si caratterizza in maniera del<br />

tutto originale e innovativa<br />

per la presenza di un Maestro<br />

Concertatore, invitato a<br />

reinterpretare i “classici”<br />

della tradizione musicale<br />

locale avvalendosi di un<br />

gruppo di circa trenta tra i<br />

migliori musicisti di riproposta<br />

del Salento, assieme a ospiti<br />

eccezionali della scena<br />

nazionale e internazionale<br />

(fonte www.lanottedellataranta.it).<br />

Sant’Andrea, c’è il Forte a mare, il<br />

castello aragonese dal colore rosso<br />

delle pietre; la seconda grande<br />

fortezza è il castello svevo, voluto<br />

da Federico II come residenza<br />

fortificata delle guarnigioni.<br />

La penisola del Salento è caratterizzata<br />

da dolmen e menhir, monumenti<br />

megalitici risalenti, in alcuni<br />

casi, ad età preistorica, nascosti<br />

tra gli ulivi: la Puglia è la regione<br />

d’Italia che ha il più rilevante<br />

patrimonio olivicolo, tanto<br />

che gli ulivi pugliesi sono considerati<br />

patrimonio dell’umanità<br />

dall’Unesco. Tantissime le opportunità<br />

per fare trekking, alla<br />

scoperta, per esempio, di chiese<br />

paleocristiane e frantoi ipogei;<br />

da non perdete lo spettacolo naturale<br />

delle grotte marine di Castro<br />

e Santa Maria di Leuca.<br />

Quando si pensa alla Puglia si<br />

pensa, subito, al mare: 860 km di<br />

coste variegate, tra spiagge dorate<br />

di sabbia fine e scogliere mozzafiato;<br />

su tutta la costa sventolano<br />

un gran numero di Bandiere<br />

Blu e altrettante “vele”, assegnate<br />

da Legambiente e dal Touring<br />

Club Italiano. In Salento ci sono<br />

alcune delle spiagge più belle<br />

non solo della Puglia, ma di tutta<br />

Italia. Sul versante adriatico, da<br />

Otranto a Santa Maria di Leuca,<br />

le spiagge sabbiose vengono sostituite<br />

dalle alte scogliere a strapiombo<br />

sul mare, tranne in qualche<br />

località come Marina Serra di<br />

Tricase o Marina di Andrano.<br />

Ecco una selezione delle spiagge<br />

più in voga.<br />

Costa ionica<br />

Punta Prosciutto: a nord di Porto<br />

Cesareo, al confine con la<br />

provincia di Taranto.<br />

Spiaggia di Torre Lapillo: località<br />

del Comune di Porto Cesareo,<br />

premiata da Tripadvisor come<br />

una delle 10 spiagge più belle del<br />

mondo.<br />

Spiagge di Porto Cesareo: Lido<br />

Le Dune, Lido Bacino Grande,<br />

Lido Tabù.<br />

Spiagge a sud del litorale gallipolino:<br />

in località Baia Verde,<br />

Lido Zen, Samsara, Lido La Praya,<br />

Punta della Suina, Lido Pizzo.<br />

Spiagge del Comune di Ugento:<br />

Torre San Giovanni, Lido Marini.<br />

Spiagge del Comune di Salve: Pescoluse<br />

e Torre Pali, le cosiddette<br />

“Maldive del Salento”.<br />

Costa adriatica<br />

Spiagge dell’Oasi Naturale “Le Cesine”<br />

nel Comune di Vernole.<br />

Spiagge del Comune di Melendugno:<br />

marine di Torre Specchia,<br />

San Foca, Torre dell’Orso,<br />

Sant’Andrea.<br />

Spiagge del Comune di Otranto:<br />

località Frassanito, Laghi Alimini,<br />

Torre Santo Stefano, Baia dei<br />

Turchi.<br />

86 ITA EVENTI


dove dormire<br />

Vivosa<br />

Apulia<br />

Resort<br />

Una vera oasi di relax per le vacanze, un perfetto equilibrio fra<br />

wellness e natura. Il luogo ideale per le famiglie: l’hotel offre<br />

infatti proposte esclusive e personalizzate per grandi e piccini<br />

Realizzato nella tipica pietra<br />

locale, il Vivosa Apulia<br />

Resort si trova all'interno del<br />

Parco naturale regionale Litorale<br />

di Ugento, a soli quattrocento<br />

metri dal mare cristallino<br />

del Salento.<br />

Piccolo angolo di paradiso, per<br />

i più attivi il resort offre l’imbarazzo<br />

della scelta: diverse attività<br />

sportive durante tutto il giorno<br />

e per chi invece vuole godersi<br />

la tranquillità e rigenerare corpo<br />

e mente, c’è la Spa con hammam,<br />

sauna, biosauna, docce<br />

emozionali, area relax, piscina<br />

esterna riscaldata con zone<br />

idromassaggio, cabine per trattamenti<br />

e massaggi viso/corpo<br />

per lei/lui o in coppia.<br />

E non è tutto. Molte sono anche<br />

le novità della stagione<br />

2017, sempre all’insegna<br />

del benessere, con il<br />

supporto dell’Antistress Academy,<br />

accademia ufficiale<br />

della collezione Unique Antistress<br />

Resorts in the world. Il<br />

benessere è completo, dal<br />

food alla spa all’ecogolf e<br />

al programma antistress con<br />

oriental arts, mysi, yoga sup,<br />

nordic walking, easy line e<br />

attività mindfulness in pineta!<br />

Ogni giorno saranno organizzati<br />

laboratori sull’energy cooking<br />

& healthy food e cooking<br />

lesson in spiaggia e in struttura.<br />

I partecipanti, prendendo parte<br />

ad almeno sette degli appuntamenti<br />

giornalieri, riceveranno il<br />

www.vivosaresort.com<br />

certificato “Master in Chef”.<br />

E ancora la SPA, con i suoi<br />

800 mq, è una vera e propria<br />

oasi del piacere e la qualità dei<br />

trattamenti è sublimata dall’impiego<br />

di prodotti assolutamente<br />

naturali. Biosauna, sauna finlandese,<br />

hammam, docce<br />

emozionali, cromo-aromaterapia,<br />

area relax e piscine idromassaggio<br />

sono gli strumenti<br />

ideali per lasciarsi alle spalle<br />

lo stress del lavoro e della città.<br />

Tutto, qui, ruota attorno al benessere<br />

degli ospiti, anche le<br />

novità previste nei rituali e trattamenti:<br />

l’introduzione dell’innovativo<br />

ed esclusivo trattamento<br />

spa, il rituale Sixth Sense<br />

Ritual Massage e il nuovo<br />

Tranquillity Rituale del Sonno.<br />

ITA EVENTI 87


Angolo dei consigli<br />

A Milano da oltre 70 anni,<br />

U.I.F.A.T. si contraddistingue nei<br />

settori del packaging, stampa<br />

e decorazione, asciugatura<br />

industriale e, in particolare,<br />

è specializzata nella vendita<br />

di sistemi e prodotti per la<br />

codifica e marcatura industriale<br />

®<br />

AL PASSO CON I TEMPI<br />

ATTENTI ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE<br />

Quello dei macchinari per<br />

stampa, codifica e marcatura<br />

industriale è un settore sconosciuto<br />

a molti ma la realtà è<br />

che ci troviamo tutti i giorni ad<br />

avere a che fare con prodotti<br />

confezionati, che, quindi, sono<br />

necessariamente passati da<br />

quelle macchine. «La nostra<br />

società – spiega Marco De<br />

Piccoli, titolare dell’azienda<br />

U.I.F.A.T. Srl Marchiatura Industriale,<br />

leader di questo settore<br />

– nasce oltre 70 anni fa come<br />

prima scuola di tecnica serigrafica<br />

presente in Italia, svolgendo<br />

il suo programma didattico<br />

per la formazione di nuovi<br />

serigrafi che potessero essere in<br />

grado di soddisfare le esigenze<br />

di stampa industriale e decorazione<br />

che ancora oggi sono richieste<br />

dal mercato». Oltre a<br />

ciò la U.I.F.A.T. si occupava<br />

della produzione di macchine<br />

serigrafiche manuali e semi automatiche,<br />

della produzione di<br />

telai e della distribuzione di inchiostri<br />

e prodotti per la stampa<br />

serigrafica. Con il passare degli<br />

anni le esigenze del mercato<br />

sono cambiate e l’azienda ha<br />

saputo aggiornare la propria<br />

proposta inserendo nuovi prodotti<br />

per la stampa serigrafica,<br />

la marcatura industriale e per<br />

l’asciugatura industriale per linee<br />

di confezionamento. «Oggi<br />

– prosegue De Piccoli – disponiamo<br />

di una vasta gamma di<br />

inchiostri serigrafici per il settore<br />

grafico, tessile e dell’oggettistica.<br />

In particolare possiamo<br />

fornire inchiostri UV, base acqua,<br />

base solvente e plastisol.<br />

Per quanto riguarda la produzione<br />

dei telai abbiamo una<br />

vasta gamma di foto emulsioni<br />

e di attrezzature e prodotti vari<br />

per la stampa. Ultimamente abbiamo<br />

inserito nel nostro catalogo<br />

anche prodotti per la<br />

stampa digitale e per l’intaglio<br />

con una vasta gamma di presse<br />

per il trasferimento a caldo».<br />

Per quanto riguarda la marcatura<br />

industriale U.I.F.A.T. si avvale<br />

dei leader di mercato per<br />

rispondere a tutte le esigenze di<br />

codifica, marcatura e rintracciabilità.<br />

«Disponiamo – spiega<br />

De Piccoli – di sistemi inkjet<br />

che possono stampare senza<br />

contatto su qualsiasi tipo di<br />

materiale in svariati campi di<br />

impiego come: alimentare,<br />

bevande, farmaceutico, industriale,<br />

imballaggi in legno. Sistemi<br />

di marcatura a contatto<br />

rotativi, flexo e pneumatici».<br />

Dal 2004 ad oggi l’azienda si<br />

è specializzata nel settore degli<br />

imballaggi in legno proponendo<br />

sistemi di marcatura manuale<br />

a tampone, a getto d’inchiostro<br />

portatili e per linee<br />

automatiche. Sistemi con i quali<br />

è possibile adempiere agli standard<br />

della normativa ISPM 15<br />

e a tutti gli altri standard di<br />

marcatura previsti per la circolazione<br />

delle merci. «In questi<br />

ultimi anni – conclude Marco<br />

De Piccoli – il mondo del lavoro<br />

è cambiato notevolmente, gli<br />

ordini dei clienti sono sempre<br />

più frazionati, i tempi per rispondere<br />

ad una nuova richiesta<br />

sono sempre più ridotti ed<br />

in generale ogni cliente ha necessità<br />

diverse e specifiche. Ciò<br />

ha portato la nostra società a<br />

essere sempre pronta e reattiva<br />

per poter dare al cliente una<br />

soluzione valida e precisa alle<br />

proprie esigenze».<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

U.I.F.A.T.<br />

Via Varese, 5/7 - 20020 Lainate (MI)<br />

Tel. (+39) 02.93572504<br />

Fax (+39) 02.93572592<br />

www.uifat.com<br />

E-mail info@uifat.com<br />

88 ITA EVENTI


Angolo dei consigli<br />

CASH-BACK:<br />

COMPRARE<br />

ONLINE<br />

RISPARMIANDO<br />

Bestshopping.com è stato il primo sito<br />

a utilizzare in Italia una metodologia che<br />

permette a chi acquista di guadagnare<br />

una quota di quello che spende.<br />

Sembra strano, ma è proprio così.<br />

Ecco come funziona di Margot Rossi<br />

Il cash-back questo sconosciuto.<br />

O meglio, questo sconosciuto<br />

in Italia, perché nel mondo anglosassone<br />

è un fenomeno di<br />

grande successo; è nato 10 anni<br />

fa negli Stati Uniti, dove oggi,<br />

insieme all’Inghilterra, è la forma<br />

di “risparmio online” con maggiore<br />

crescita. È un sistema che<br />

permette di “guadagnare” una<br />

quota di quello che si spende online.<br />

In Italia la prima realtà a importare<br />

in Italia il cash-back, nel<br />

“lontano” 2008, è stato Bestshopping.com<br />

(offrendo fin<br />

da subito price comparison e<br />

cash-back): realtà, nata dall’incontro<br />

di Alessandro Bonzi e Nicolò<br />

Soldani, ex dipendenti di Yahoo!<br />

Italia, che oggi può contare<br />

su una base utenti di più di 200<br />

mila iscritti e oltre 1000 commercianti<br />

affiliati, tra cui Amazon in<br />

via esclusiva. Il sito di cash-back<br />

guadagna una percentuale sugli<br />

acquisti effettuati dall’utente<br />

presso uno dei negozi convenzionati<br />

e riversa una parte di questo<br />

suo guadagno all’utente stesso. I<br />

portali di cash-back, infatti, stringono<br />

accordi commerciali con<br />

vari siti e-commerce dai quali<br />

ottengono una commissione per<br />

ogni acquisto eseguito con la<br />

loro intermediazione. La somma<br />

ottenuta viene divisa con l’utente<br />

che effettivamente ha sostenuto<br />

la spesa, al quale viene restituita<br />

una percentuale prestabilita. Più<br />

I negozi online che si possono<br />

rintracciare con il metodo cash-back<br />

sono i più disparati: viaggi, musica,<br />

elettronica, si può acquistare di tutto<br />

nel dettaglio, questo modello<br />

prevede una restituzione reale, in<br />

denaro (tramite assegno, bonifico<br />

o accredito su conto PayPal),<br />

a fronte del raggiungimento di<br />

una soglia minima di “accumulo”,<br />

che solitamente si aggira<br />

intorno ai 50 euro e che, va da<br />

sé, ha lo scopo di fidelizzare il<br />

cliente. Insomma, l’utente è invogliato<br />

a comprare attraverso la<br />

piattaforma almeno fino a che<br />

non mette da parte una quota:<br />

a questo punto potrà riscuotere<br />

il suo pagamento e sarà, nella<br />

migliore delle ipotesi, soddisfatto<br />

del servizio e più che felice di ritornare<br />

a usarlo. In Italia questo<br />

resta ancora un mercato tutto da<br />

scoprire: dei 21 milioni di utenti<br />

italiani che comprano online,<br />

solo il 2,4% utilizza piattaforme<br />

che offrono servizi di cash-back.<br />

All’interno del variegato mondo<br />

dell’e-commerce è una formula<br />

vincente perché consente di raggiungere<br />

la soddisfazione di<br />

tutte le parti coinvolte: il commerciante<br />

vende i propri prodotti,<br />

l’utente finale è gratificato con la<br />

restituzione di una parte dei soldi<br />

e il sito di cash-back rinuncia<br />

sì a una porzione delle proprie<br />

provvigioni, ma così facendo ottiene<br />

un accrescimento rapidissimo<br />

ed esponenziale sia del<br />

numero di registrazioni sia della<br />

quantità delle transazioni che<br />

vanno a buon fine.<br />

90 ITA EVENTI


Leggere<br />

UNA STORIA PER NON<br />

RESTARE INDIFFERENTI<br />

L’ottico di Lampedusa di Emma-Jane Kirby, edito da Salani, è una testimonianza toccante<br />

che evita la retorica riportando il problema dei migranti alle sue dimensioni umanitarie<br />

accontare questo romanzo<br />

come la storia di un eroe sarebbe<br />

facile. E probabilmente<br />

non sarebbe neppure sbagliato<br />

visto che Carmine Menna,<br />

il protagonista, ha contribuito<br />

in maniera determinante a salvare<br />

delle vite umane. Carmine, che<br />

di professione fa l’ottico e vive a<br />

Lampedusa, il 3 ottobre del 2013<br />

è uscito in barca con i suoi amici<br />

per pescare e all’improvviso si<br />

è ritrovato nel bel mezzo di un<br />

naufragio: lui e i suoi sette amici<br />

con un solo salvagente sono riusciti<br />

a recuperare e salvare quarantasette<br />

naufraghi. Ce n’erano<br />

altri che, purtroppo, non ce<br />

l’hanno fatta. Eppure è il protagonista<br />

stesso a dirci che questa<br />

non è la storia di un eroe: “Non<br />

sono un eroe. Ho fallito. Noi, l’Italia,<br />

l’Europa”. L’autrice del libro,<br />

Emma-Jane Kirby, reporter inviata<br />

a Lampedusa dalla BBC per seguire<br />

le vicende dei migranti, nel<br />

maggio del 2015 intervista Menna<br />

e rimane talmente colpita dal<br />

suo racconto e dal coinvolgimento<br />

che suscita sui suoi ascoltatori<br />

che decide di scrivere la sua<br />

L’AUTRICE<br />

storia. «Quando ho incontrato per<br />

la prima volta Carmine Menna -<br />

racconta la Kirby – mi ha letteralmente<br />

stregato. Mi disse senza<br />

mezzi termini che la sua non era<br />

una ‘bella storia, non era una favola’.<br />

Mi parlò di come aveva tirato<br />

fuori dall’acqua i migranti, accompagnando<br />

alle parole i gesti e<br />

mi accorsi che stava rivivendo quei<br />

terribili momenti e che anche lui<br />

era stato veramente segnato da<br />

quello che gli era successo. Carmine<br />

ha ragione, la sua storia non<br />

è bella ma deve essere ascoltata».<br />

Più che la storia di un eroe, allora,<br />

questa è la storia del risveglio di<br />

una coscienza: «io spero – prosegue<br />

ancora l’autrice - che questo libro<br />

possa aiutarci a essere più<br />

sensibili verso questo orrore della<br />

nostra epoca. Spero che i lettori<br />

possano immedesimarsi in Carmine<br />

Menna chiedendosi cosa<br />

avrebbero fatto loro: avrebbero aiutato<br />

quelle persone o sarebbero passati<br />

oltre dicendo che non era un<br />

loro problema? Prima di questa<br />

esperienza Carmine era un uomo<br />

che non aveva niente a che fare con<br />

i migranti, li vedeva intorno a sé<br />

Emma-Jane Kirby è un’importante reporter della BBC,<br />

per la quale ha lavorato come corrispondente estero,<br />

e corrispondente delle Nazioni Unite da Ginevra. Ha<br />

realizzato anche documentari in Afghanistan dove è<br />

stata integrata con le forze francesi a Kapisa. Attualmente<br />

è giornalista per BBC Radio 4 The World at One. Negli<br />

ultimi due anni ha trascorso gran parte del suo tempo sulle rotte<br />

delle migrazioni. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Bayeux-Calvados<br />

per i corrispondenti di guerra per il suo report sul disastro<br />

Lampedusa. È laureata a Oxford e vive tra Londra e Parigi.<br />

e, pur provando pietà per loro,<br />

pensava di non poter far niente per<br />

aiutarli. Questo fino a che non si<br />

è trovato nel mezzo del più grande<br />

naufragio che Lampedusa avesse<br />

mai visto. Era un uomo proprio<br />

come noi, né migliore né peggiore.<br />

Ed era l’unico che in quel momento<br />

potesse aiutare».<br />

Il romanzo racconta una storia tragica<br />

che è anche una storia di speranza.<br />

Racconta di un drammatico<br />

salvataggio in mare, ma anche<br />

di un risveglio di una coscienza<br />

umanitaria, morale e politica.<br />

«Spero che faccia riflettere e pensare<br />

a come possiamo muoverci<br />

per fare la differenza. Ho visto atti<br />

straordinari di gentilezza da parte<br />

degli abitanti di Lampedusa e<br />

della Sicilia. Il libro in molti modi<br />

è apolitico: non c'è morale alla fine<br />

del racconto. Non importa se sei<br />

pro immigrazione o anti immigrazione,<br />

se voti a sinistra o a destra:<br />

chi può accettare che tante<br />

centinaia di persone muoiano<br />

ogni anno alle porte dell’Europa?».<br />

92 ITA EVENTI


Leggere<br />

LA FILOSOFIA<br />

SALVERÀ<br />

IL MONDO<br />

Una serie di inquietanti coincidenze sembrano<br />

collegare i segreti del progetto Manhattan<br />

per la costruzione della bomba atomica alla<br />

fine della Seconda Guerra Mondiale, una misteriosa<br />

spedizione nazista in Tibet e la decisione di sganciare<br />

le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.<br />

Ma, cosa ancora più preoccupante, sembrano alludere<br />

all’arrivo di una vera e propria apocalisse. La National<br />

Security Agency ha una sola persona cui affidarsi:<br />

Michael Price, giovane e ribelle professore di<br />

filosofia, da sempre sulle tracce di testi antichi che<br />

sembravano perduti. La soluzione del mistero, infatti,<br />

si nasconde probabilmente tra le pagine del Quaderno<br />

nero di Heidegger. Simone Regazzoni torna in libreria,<br />

il 7 luglio, con Foresta di tenebra, edito da Longanesi:<br />

il secondo capitolo delle avventure di Michael Price,<br />

già protagonista di Abyss (2014). Allievo del filosofo<br />

francese Jacques Derrida, Regazzoni si occupa<br />

di filosofia politica e filosofia della cultura di massa.<br />

È un teorico della filosofia pop: «in una battuta<br />

- spiega - è una filosofia che si misura con lo spazio<br />

della cultura in cui viviamo, lo spazio della cultura<br />

di massa o pop, non in modo “critico”, ma affermativo,<br />

creativo: utilizzando la cultura di massa per<br />

creare opere filosofiche».<br />

Cosa hanno in comune Michael Price e Simone<br />

Regazzoni?<br />

Sono entrambi filosofi che intendono la filosofia<br />

come arte della vita. Michael è un filosofo d’azione<br />

che dichiara: “La filosofia che mi<br />

serve per vivere? Platone, Nietzsche<br />

e i film di Steve McQueen”. Non<br />

è un filosofo chiuso nel suo studio.<br />

Tutto questo potrebbe apparire<br />

una forzatura. In realtà è un<br />

modo per riproporre, nello spazio<br />

contemporaneo, l’idea antica della<br />

filosofia come pratica di vita<br />

aperta a tutti. A me, come a Michael,<br />

non interessa una filosofia<br />

che parli un gergo incomprensibile<br />

per una ristretta cerchia di<br />

noiosi accademici. Serve una filosofia<br />

che torni a essere quello<br />

che era all’origine. Esperienza di<br />

Sarà grazie a Heidegger che<br />

il filosofo Michael Price riuscirà<br />

a evitare l’apocalisse. In che<br />

modo? Lo racconta Simone<br />

Regazzoni nel suo ultimo<br />

romanzo, Foresta di tenebra<br />

di Clara Dalledonne<br />

vita, sfida, esercizio di elevazione. Come ha scritto<br />

Hadot: “La filosofia antica propone all’uomo<br />

un’arte della vita, mentre al contrario la filosofia moderna<br />

si presenta anzitutto come la costruzione di<br />

un linguaggio tecnico riservato agli specialisti”. Entrambi,<br />

poi, abbiamo una predilezione per il whisky<br />

Lagavulin e le donne forti.<br />

Come è cambiato Price rispetto ad Abyss?<br />

Michael è segnato da una perdita: Trix, per motivi<br />

che scopriremo nel romanzo, lo ha lasciato ed è<br />

scomparsa. L’avventura di Michael, questa volta, non<br />

consiste solo nello svelare un mistero sepolto in antichi<br />

testi: deve ritrovare Trix e confrontarsi anche<br />

con il lato oscuro della donna che ama. In Abyss c’era<br />

un gruppo perfettamente affiatato: Michael, Trix,<br />

Eddy. È accaduto qualcosa e i nostri eroi, questa<br />

volta, sono più soli e tormentati.<br />

In quale genere incasellerebbe Foresta di tenebra?<br />

Ha la struttura di un action-thriller, che non è altro<br />

che l’evoluzione contemporanea del genere avventura.<br />

Quindi ci sono scene d’azione, sparatorie, location<br />

estreme, avversari particolarmente temibili, ma<br />

soprattutto c’è tensione narrativa legata alle prove affrontate<br />

dai protagonisti e dal mistero che devono<br />

risolvere per salvare l’universo. Il mio rapporto con<br />

il genere, però, è diverso da quello di un Cussler o<br />

di un Dan Brown (che pure apprezzo per la loro capacità<br />

di congegnare trame). Mi piace, per citare il<br />

regista Christopher Nolan, “trascendere il genere senza<br />

tradirlo”. Così il mio action-thriller ha una struttura<br />

meno lineare, e più complessa,<br />

rispetto ai romanzi degli autori<br />

citati, e affronta tutta una serie di<br />

temi che di solito non si trovano negli<br />

action-thriller. Foresta di tenebra,<br />

che fin dal titolo rinvia a Cuore di<br />

tenebra di Conrad, ma anche, meno<br />

direttamente, ad Apocalypse now di<br />

Coppola e al Ramo d’oro di Frazer, affronta<br />

il tema del Male come origine<br />

del tutto che può essere risvegliato.<br />

E lo fa evocando testi filosofici, religiosi,<br />

antropologici, scientifici.<br />

Secondo lei qual è il punto di forza<br />

di questo romanzo?<br />

94 ITA EVENTI


La capacità di tenere insieme complessità e desiderio<br />

di voltare pagina per continuare a leggere. In questo<br />

io resto aristotelico: il fine di un’opera letteraria<br />

è il piacere del lettore.<br />

Cosa c’è della sua passione per le serie tv americane<br />

in questo libro?<br />

Come ha scritto Jason Mittell, le serie tv contemporanee<br />

hanno dato vita alla complex tv, vale a dire<br />

a forme di narrazione che lavorano in modo inedito<br />

con la complessità narrativa. La letteratura contemporanea<br />

ha conosciuto la complessità nella forma<br />

del “romanzo massimalista”, vale a dire opere<br />

come quelle di Foster Wallace o Pynchon. Si tratta<br />

di una complessità che porta all’esplosione della<br />

trama, alla “deflagrazione dell’unità dell’intreccio”<br />

e quindi rende difficoltosa e talvolta noiosa la<br />

lettura. La serialità televisiva degli anni Zero è riuscita<br />

in qualche cosa di inedito: dare vita a una complessità<br />

narrativa che, tramite nuovi intrecci, tenesse<br />

insieme la complessità dei temi, la contaminazione<br />

dei generi, e la capacità di appassionare lo spettatore<br />

tenendolo incollato alla narrazione. Io provo<br />

a portare la sfida di questa complessità narrativa<br />

che appassiona nella letteratura.<br />

Sono i Quaderni Neri di Heidegger che hanno<br />

ispirato la storia oppure si adattavano bene a una<br />

storia che già aveva in mente?<br />

Lo spettro di Heidegger era già presente in Abyss,<br />

quindi il passaggio di consegne da Platone a Heidegger<br />

era preparato. Anche il tema del Male era già<br />

lì, latente, pronto a esplodere. I Quaderni Neri erano<br />

la confezione perfetta per il tema, anche se poi,<br />

per quanto riguarda i contenuti, sono presi più da<br />

altri filosofi che non da Heidegger.<br />

Quanto e cosa c’è di reale e documentato in questo<br />

libro e quanto c’è di inventato?<br />

Tutto quello che leggete in Foresta di tenebra, anche<br />

la storia o la citazione in apparenza più marginale,<br />

ha una base documentale, vale a dire rinvia<br />

comunque ad altri testi. Non a caso c’è una bibliografia.<br />

Non tutti questi documenti sono scientificamente<br />

impeccabili, ma la frontiera tra ciò che<br />

è scientificamente provato, e ciò che non lo è, è<br />

quanto mai incerta, instabile, mobile. Il mio romanzo<br />

gioca proprio su questa frontiera, e con quella<br />

che viene chiamata fringe science “scienza di confine”.<br />

Dietro il mio romanzo c’è un enorme lavoro<br />

di archivio: ricerche sul progetto Manhattan, sull’Area<br />

51, sul progetto Mkultra, sulla spedizione nazista<br />

in Tibet, sulla spedizione nazista in Sudamerica<br />

lungo il rio delle Amazzoni, sulle esperienze di<br />

pre-morte, sui sotterranei di Alcatraz, sugli incontri<br />

tra Heidegger e Heisenberg. La stessa descrizione<br />

dei luoghi, anche i più esotici, è fatta sulla base di<br />

ricerche dettagliate. Nelle parti che poi sembrano<br />

spingersi di più verso l’invenzione, ebbene anche qui<br />

ci sono dietro altri documenti, questa volta di finzione,<br />

come ad esempio un manga di Tsutomu Nihei.<br />

Inoltre a volte, senza segnalarlo, incorporo altri<br />

testi. Nelle descrizioni della giungla amazzonica<br />

ci sono spunti dal diario che tenne Werner Herzog<br />

durante la lavorazione di Fitzcarraldo, altri da<br />

Tristi tropici di Lévi-Strauss, altri da una conferenza<br />

di Warburg sul rituale del serpente. Fino ad arrivare<br />

a citazioni da film di serie Z come Anaconda<br />

con Jennifer Lopez, The Green inferno di Eli Roth,<br />

Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato.<br />

Quando scrive un libro pensa al target di lettori<br />

a cui è indirizzato?<br />

Quando scrivo il mio intento è quello di raggiungere<br />

sia il lettore che vuole godersi una bella storia,<br />

magari in spiaggia, sia il lettore che è interessato a<br />

leggere opere che si misurano in modo creativo con<br />

la letteratura di genere. Non tutti coglieranno tutti<br />

i riferimenti, ma questo non è essenziale al procedere<br />

della trama, come non è essenziale, quando<br />

si guarda Il ritorno del cavaliere oscuro, sapere che<br />

dietro c’è Dickens.<br />

La filosofia è alla portata di tutti?<br />

Di tutti coloro che hanno<br />

voglia di misurarsi con la filosofia.<br />

Ho letto alcuni<br />

dialoghi platonici in<br />

spiaggia a 14 anni.<br />

Come diceva Epicuro:<br />

non si è mai troppo<br />

giovani o troppo vecchi<br />

per filosofare.<br />

SIMONE REGAZZONI<br />

Nato a Genova nel 1975, è appassionato di serie tv americane,<br />

blockbuster hollywoodiani e anime giapponesi. Ha insegnato presso<br />

l’Università Cattolica di Milano ed è professore a contratto di Estetica<br />

presso l’Università di Pavia. Ha pubblicato diversi saggi tra cui La<br />

filosofia di Lost (2009) e, come coautore, La filosofia del dr. House<br />

(2007). Con Longanesi ha già pubblicato il romanzo Abyss (2014).


Leggere<br />

1 2<br />

3<br />

3. Dentro l’acqua, Paula<br />

Hawkins, Piemme Edizioni<br />

Quando il corpo di sua sorella Nel<br />

viene trovato in fondo al fiume di<br />

Beckford, nel nord dell’Inghilterra,<br />

Julia Abbott è costretta a fare ciò<br />

che non avrebbe mai voluto: met-<br />

in libreria<br />

tere di nuovo piede nella soffocante<br />

cittadina della loro adolescenza. Di<br />

tutte le cose che Julia sa, o pensa<br />

di sapere, di sua sorella, ce n’è<br />

solo una di cui è certa davvero:<br />

Nel non si sarebbe mai buttata.<br />

1. Prendiluna,<br />

Stefano Benni, Feltrinelli<br />

Una notte in una casa nel bosco,<br />

un gatto fantasma affida a Prendiluna,<br />

una vecchia maestra in pensione,<br />

una missione da cui dipendono<br />

le sorti dell’umanità. I Dieci<br />

mici devono essere consegnati a<br />

dieci Giusti. È vero o è un’allucinazione?<br />

A partire da questo momento<br />

non saprete mai dove vi<br />

trovate, se in un mondo onirico farsesco<br />

e imprevedibile, in un sogno<br />

Matrioska o in un Trisogno profetico,<br />

se state vivendo nel delirio<br />

di un pazzo o nella crudele realtà<br />

dei nostri tempi.<br />

2. La donna di Einstein, Marie<br />

Benedict, Piemme Edizioni<br />

C’è un personaggio nella vita di Albert<br />

Einstein senza il quale la nostra<br />

storia sarebbe cambiata. Fu il suo<br />

più grande amore e la donna che<br />

lo ispirò e lo aiutò a concepire<br />

quella formula che avrebbe cambiato<br />

il mondo: Mitza Maric, appassionata<br />

di numeri e prima<br />

donna a iscriversi a fisica<br />

all’università di Zurigo.<br />

4. Il giorno che aspettiamo,<br />

Jill Santopolo, Editrice Nord<br />

Un ragazzo e una ragazza s’incontrano<br />

all’università, a New York, e<br />

s’innamorano. Sembra l’inizio di<br />

una storia come tante, ma quel<br />

giorno è l’11 settembre 2001 e,<br />

mentre la città viene avvolta da un<br />

sudario di polvere e detriti, Gabe<br />

e Lucy si baciano e si scambiano<br />

una promessa. Tredici anni dopo<br />

non stanno più insieme e Lucy<br />

sente la necessità di ripercorrere<br />

con Gabe le tappe fondamentali<br />

della loro relazione. Lucy custodisce<br />

un ultimo segreto, ed è giunto<br />

il momento di rivelarlo a Gabe.<br />

5. Voi due senza di me,<br />

Emiliano Gucci, Feltrinelli<br />

Michele attende Marta alla stazione<br />

di Firenze dove lei lavora:<br />

non si vedono da dieci anni, da<br />

quando un evento tragico li ha divisi.<br />

Lei lo accoglie con fastidio<br />

ma lui è determinato, vuole ricominciare<br />

in nome di un amore che<br />

non può essere finito. I due si rincorrono<br />

e si respingono: ciò che<br />

continua a unirli, però, è quanto<br />

forse gli impedisce di riavvicinarsi.<br />

4<br />

5<br />

96 ITA EVENTI

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