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<strong>ITAeventi</strong><br />
n.<strong>22</strong><br />
Il Festival lirico<br />
dell’Arena<br />
di Verona<br />
NICCOLÒ FABI<br />
festeggia venti<br />
anni di carriera<br />
INTERVISTE<br />
GIORGIA SURINA ◗<br />
VANESSA GRAVINA ◗<br />
Jack Savoretti<br />
SLEEP NO MORE<br />
TOUR 2017<br />
Quattro date estive nelle<br />
più belle location italiane
Sommario<br />
in questo numero<br />
10 12 19 20<br />
42<br />
8 Notes<br />
8.30 anni di Buskers a Ferrara<br />
10. Il cinema d’Africa<br />
12.Un restauro importante<br />
14.Gioielli in libertà<br />
16.A tutta tuta<br />
50 60 62<br />
28<br />
19 Arte<br />
19.Una tata votata alla fotografia/Genova<br />
20.Il potere comunicativo delle immagini/Venezia<br />
<strong>22</strong>.Storie americane/Milano<br />
24.Appuntamenti<br />
27 Musica<br />
27.Il concerto dei sogni<br />
28.In equilibrio tra passione e responsabilità<br />
34.Vent’anni di (non) piccole cose<br />
38.Un’estate di musica italiana<br />
42. Appuntamenti<br />
49 Classica<br />
49. Interpreti internazionali/C. S. Pietro Terme (BO)<br />
50. Il fascino della musica in Arena<br />
56. Appuntamenti<br />
34
Sommario<br />
68 74<br />
<strong>ITAeventi</strong><br />
Iscritta con l’autorizzazione del Tribunale<br />
di Milano al numero 335 del 25/10/2013<br />
n.<strong>22</strong> luglio/agosto 2017<br />
Direttore Responsabile<br />
Maurizio Costanzo<br />
Caporedattore<br />
Cristiana Zappoli<br />
59 Teatro<br />
78 84<br />
59.Un successo senza precedenti<br />
60. Evviva le donne folli<br />
62. Appuntamenti<br />
67 Cinema<br />
67.I Chips sono tornati<br />
68. Accettare le diversità<br />
72. Diario di una schiappa / USS Indianapolis<br />
73. Miss Sloane - Giochi di potere<br />
The War - Il Pianeta delle Scimmie<br />
74 Volti nuovi<br />
74.Una carriera sulla rampa di lancio<br />
78 Viaggiare<br />
Art Director<br />
Laura Lebro<br />
Redazione<br />
Alessandra Cinque, Clara Dalledonne,<br />
Andrea Giuliani, Margot Rossi,<br />
Giovanni Salerno, Mercedes Vescio<br />
Editore<br />
MediaAdv srl<br />
Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />
Tel. +39 02 43986531<br />
info@mediaadv.it<br />
www.mediaadv.it - www.itaeventi.it<br />
Pubblicità<br />
MediaAdv srl (concessionaria)<br />
Via A. Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />
Tel. +39 02 43986531<br />
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Stampa<br />
Mediaprint Srl<br />
Via Brenta, 7<br />
37047 San Giovanni Lupatoto (Vr)<br />
finito di stampare in giugno 2017<br />
78.Un’estate tra natura, eventi e tradizione<br />
84.Una terra meravigliosa tra Ionio e Adriatico<br />
88 Angolo dei consigli<br />
88. Al passo con i tempi attenti<br />
alle esigenze del cliente<br />
90. Cash-back: comprare online risparmiando<br />
94 Leggere<br />
94.La filosofia salverà il mondo<br />
96.In libreria<br />
Via Antonio Panizzi, 6 - 20146 Milano<br />
Tel. 02.43986531 - 02.45506260<br />
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KOrE<br />
E D I Z I O N I<br />
Via F. Argelati, 19 - 40138 Bologna<br />
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Notes<br />
30 ANNI DI<br />
BUSKERS<br />
A FERRARA<br />
Torna la Rassegna Internazionale<br />
del Musicista di Strada che nel 1989<br />
accolse Lucio Dalla e il suo clarinetto.<br />
Attesi oltre 1000 artisti internazionali<br />
Foto Luisa Veronese<br />
L<br />
a festa internazionale più<br />
grande del mondo della<br />
musica di strada compie<br />
trent’anni. Era il 1987 quando<br />
Stefano Bottoni, ideatore e direttore<br />
artistico del Ferrara Buskers<br />
Festival ® , la Rassegna Internazionale<br />
del Musicista di Strada,<br />
amante della musica e musicista,<br />
diede il via nel centro storico<br />
estense all’evento che ha segnato<br />
per sempre la storia della città.<br />
L’idea arrivò da un articolo apparso<br />
sul quotidiano locale, datato<br />
30 luglio 1987, in cui si riferiva di<br />
due musicisti, con chitarra e batteria,<br />
allontanati dai Vigili Urbani.<br />
Stefano Bottoni pensò quindi<br />
che sarebbe stato bello avere un<br />
momento dell’anno in cui i musicisti<br />
potessero liberamente<br />
suonare per strada. Nel<br />
1989 anche Lucio Dalla volle<br />
accogliere con amicizia l’invito di<br />
Stefano Bottoni, esibendosi con il<br />
suo clarinetto, insieme a Jimmy<br />
Villotti, tra lo stupore delle persone<br />
presenti. Negli anni la manifestazione<br />
è diventata un modello<br />
da imitare contribuendo, in<br />
maniera determinante, a far nascere<br />
un vero e proprio settore,<br />
quello dell’arte di strada italiana,<br />
che conta oggi più di 200 iniziative.<br />
Il Ferrara Buskers Festival ®<br />
vede la partecipazione di centinaia<br />
di migliaia di persone che accorrono<br />
da ogni luogo per ascoltare<br />
gli oltre 1000 artisti provenienti<br />
da tutto il pianeta, che per 11 giorni<br />
(tra cui le 3 tappe del Ferrara<br />
Buskers Festival On Tour in 3 diverse<br />
città italiane) si esibiscono<br />
nelle piazze e vie del centro ferrarese.<br />
Come ogni anno, inoltre,<br />
si rinnova anche nel 2017 l’appuntamento<br />
per la Mostra<br />
Mercato degli Artisti Artigiani<br />
Itineranti, ovvero il<br />
mercatino del Ferrara Buskers<br />
Festival. Più di 2mila<br />
ore di spettacoli vengono portati<br />
in scena da 20 gruppi di musicisti<br />
invitati, i protagonisti della manifestazione,<br />
di cui 4 arrivano da<br />
New York, la Città Ospite d’Onore<br />
dell’edizione di quest’anno che<br />
30 anni fa fu da ispirazione per la<br />
nascita del Ferrara Buskers Festival<br />
® , e altre circa 300 formazioni<br />
di artisti accreditati, che cambiano<br />
ogni giorno. La Città Ospite<br />
d’Onore sostituisce la nazione<br />
ospite a cui ogni anno è stata dedicata<br />
la manifestazione: un omaggio<br />
alla metropoli che nel 1987<br />
ebbe un ruolo decisivo per la nascita<br />
della manifestazione, quando<br />
il sindaco di Ferrara Roberto<br />
Soffritti, dopo aver visto i musicisti<br />
suonare per strada nella città<br />
statunitense, su indicazione<br />
dell’attuale ministro Dario Franceschini,<br />
chiese a Stefano Bottoni<br />
di dar vita al suo progetto.<br />
Ferrara Buskers Festival ®<br />
Dal 17 al 27 agosto 2017<br />
www.ferrarabuskers.com<br />
Foto Luisa Veronese
Notes<br />
IL CINEMA D’AFRICA<br />
A Verona si terrà la prima edizione della rassegna cinematografica Filmafrica.<br />
Un’interessante panoramica sulle nuove proposte dei registi africani<br />
D<br />
a più di un secolo il continente<br />
africano entra in<br />
Europa grazie alle arti:<br />
danza, musica, scultura e arti visive<br />
hanno portato, in tempi diversi,<br />
linfa nuova in momenti di<br />
stasi. Il “vento d’Africa” nel cinema,<br />
per citare il film di Anton<br />
Giulio Majano del 1949, sta arrivando<br />
ora, con la critica sempre<br />
più interessata ai nuovi linguaggi<br />
proposti da registi africani. A<br />
conferma dell’interesse si apre<br />
quest’anno la prima edizione di<br />
Filmafrica, rassegna cinematografica<br />
all’interno del bando MirgrArti<br />
del MIBACT, dal 16 al <strong>22</strong><br />
luglio, che si terrà non a caso a Verona:<br />
questa città infatti è già attiva<br />
per l’integrazione della cultura<br />
africana con un Museo Africano<br />
e un festival di cinema a novembre<br />
oltre a essere casa madre di<br />
missionari comboniani. Filmafrica<br />
vedrà partecipare il meglio<br />
della produzione africana degli ultimi<br />
anni con alcune anteprime assolute.<br />
La rassegna prevede anche<br />
incontri e dibattiti per favorire la<br />
reciproca conoscenza delle differenti<br />
identità culturali cinematografiche,<br />
per contrastare le possibili<br />
discriminazioni, per capire<br />
come lavorano cineasti africani a<br />
cavallo tra diversi mondi, quello<br />
delle loro origini e quello europeo<br />
(o americano). La rassegna è organizzata<br />
dall’Associazione Segnaevento<br />
di Roma, in collaborazione<br />
con l’ACSE (Associazione<br />
Comboniana Servizio Emigranti)<br />
e la Fondazione Nigrizia.<br />
Filmafrica 2017<br />
Verona<br />
Dal 16 al <strong>22</strong> luglio 2017<br />
www.filmafrica2017.com<br />
In alto, una scena di Bayiri - La<br />
Patrie, di Pierre Yameogo, un<br />
film di forte denuncia. Sopra,<br />
Pim Pim Tché-Toast de vie di Jean<br />
Odoutan. A fianco, Ma Révolution,<br />
del regista Ramzi Ben Sliman<br />
10 ITA EVENTI
Notes<br />
UN RESTAURO IMPORTANTE<br />
È rientrata nel normale percorso museale di Palazzo Venezia, a Roma,<br />
la Sala delle Fatiche di Ercole. È stata chiusa al pubblico per diversi mesi<br />
D<br />
opo il restauro del soffitto<br />
e del fregio a fresco, a<br />
maggio di quest’anno è<br />
stata riaperta al pubblico la Sala<br />
delle Fatiche di Ercole, a Palazzo<br />
Venezia, a Roma. I lavori sono stati<br />
interamente finanziati dalla<br />
Fondazione Silvano Toti attraverso<br />
una donazione liberale: essi<br />
rappresentano una dimostrazione<br />
dell’efficacia del rapporto fra pubblico<br />
e privato. La Fondazione SilvanoToti<br />
promuove da anni la salvaguardia<br />
del patrimonio culturale,<br />
artistico e ambientale italiano. Il<br />
suo impegno nel sociale è costante<br />
nel tempo e sostiene la tutela dei<br />
diritti dell'uomo, con particolare<br />
attenzione alle categorie più svantaggiate.<br />
L’intervento è stato materialmente<br />
eseguito da L’Officina,<br />
Consorzio di restauro e conservazione<br />
opere d’arte. La Sala delle Fatiche<br />
di Ercole si trova al piano nobile<br />
di Palazzo Venezia, nell’appartamento<br />
del fondatore dell’edificio,<br />
il cardinale veneziano<br />
Pietro Barbo, poi divenuto papa<br />
Paolo II (1464-1471). La sala era<br />
ufficialmente destinata alla custodia<br />
dei paramenti sacri del<br />
pontefice e perciò era chiamata anche<br />
Sala dei Paramenti. Il fregio a<br />
fresco che ne decora la parte alta<br />
raffigura in trompe-l’œil una loggia<br />
a dodici arcate, quattro con<br />
fontane e amorini, le otto restanti<br />
con fatiche dell’eroe: Ercole e il<br />
leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole<br />
e i buoi di Gerione, Ercole e<br />
Gerione, Ercole e il drago Ladone,<br />
Ercole e la cerva<br />
di Cerinea, Ercole<br />
e gli uccelli<br />
di Stinfalo e infine Ercole e il<br />
centauro Nesso. La matrice culturale<br />
dell’autore, ancora anonimo,<br />
va ricondotta all’Italia del nord,<br />
forse nell’ambito di Andrea Mantegna.<br />
Già in passato le decorazioni<br />
erano state oggetto di restauro, fra<br />
l’altro nella seconda metà del XIX<br />
secolo, nel 1928 e infine nel<br />
1970. Tenendo presente questa<br />
complessa vicenda conservativa, il<br />
nuovo intervento ha dapprima rimosso<br />
il fisiologico deposito di<br />
sporco, le vecchie vernici superficiali,<br />
nel frattempo ingiallite, e le<br />
estese ridipinture dei fondi azzurri<br />
delle scene raffigurate entro la<br />
finta loggia, per poi passare al reintegro<br />
delle lacune, laddove naturalmente<br />
necessario e possibile. I<br />
lavori hanno determinato il<br />
recupero dell’equilibrio cromatico<br />
d’insieme, in precedenza<br />
gravemente compromesso;<br />
quel che più<br />
conta, hanno restituito<br />
l’idea del finto loggiato aperto,<br />
una delle idee-base del progetto<br />
decorativo d’origine, di<br />
evidente derivazione albertiana.<br />
INFORMAZIONI<br />
PALAZZO VENEZIA<br />
Via del Plebiscito, 118 - 00186 Roma<br />
Tel. + 39 06 69994388 | +39 06<br />
69994283/4 (segreteria, lun-ven<br />
h. 9 -14) – pm-laz@beniculturali.it<br />
12 ITA EVENTI
Notes<br />
GIOIELLI<br />
IN LIBERTÀ<br />
Fiori, foglie e perline: ecco quello che<br />
indosseremo questa estate. Tanta<br />
voglia di colore e leggerezza: bracciali,<br />
orecchini e collane eleganti ma con stile<br />
GIULIA BARELA<br />
Orecchini della collezione<br />
Indian Leaves in bronzo<br />
dorato e smalto color blu<br />
250 €<br />
RUE DES MILLE<br />
Collana Gipsy Chic in<br />
argento 925 e oro rosa<br />
con medaglie pendenti<br />
e micropietre, <strong>22</strong>0 €<br />
ROSANTICA<br />
Bracciale Chela: catene e<br />
ciondoli in ottone bagnato<br />
oro e pietre verdi, 267 €<br />
ORNELLA BIJOUX<br />
Girocollo con i ribes:<br />
pietre di pasta di<br />
vetro e vetro laccato<br />
400 € circa<br />
YVONE CHRISTA<br />
New York<br />
Orecchini con perle<br />
in filigrana, 510 €<br />
RUE DES MILLE<br />
Bracciale Maverick uomo incatenato con microsfere<br />
ematite e medaglia centrale con quadrifoglio, 70 €<br />
14 ITA EVENTI
Notes<br />
A TUTTA TUTA<br />
Non se ne può fare a meno, è uno dei must<br />
di questa stagione. Eleganti o sportive, da giorno<br />
o da sera, l’importante è che siano tute<br />
INTROPIA<br />
Tuta smanicata<br />
floreale con<br />
top a incrocio<br />
5PREVIEW<br />
Morbida tuta<br />
dallo scollo a V<br />
con doppia fantasia<br />
e cinturina in vita<br />
16 ITA EVENTI<br />
SPORTMAX<br />
Tuta in crêpe satin<br />
di seta blu fiordaliso<br />
MARELLA<br />
Tuta in jersey di viscosa stretch<br />
stampata. Scollo a V, senza<br />
maniche, zip nascosta sul fianco
EDEN PARK<br />
Jumpsuit in tessuto<br />
ecologico Lyocell<br />
iBLUES<br />
Tuta lunga<br />
dalla linea fluida,<br />
allacciata con una<br />
zip e semifoderata.<br />
Scollata a V con le<br />
maniche ad aletta<br />
H&M<br />
Tuta in<br />
tessuto crepe<br />
MARELLA<br />
Tuta in misto cotone a righe.<br />
Top morbido e pantalone a palazzo,<br />
ampio scollo a V con ruches,<br />
spalline sottili, elastico in vita<br />
5PREVIEW<br />
Jumpsuit in denim<br />
ITA EVENTI 17
ILACHAPELLE • CURRIN • CHATWIN • BOTERO • GIOTTOANDARE PER MOSTRE NEI MUSEI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA<br />
Arte<br />
ARRIVA A GENOVA L’ATTESISSIMA RETROSPETTIVA DEDICATA A VIVIAN MAIER<br />
UNA TATA VOTATA ALLA FOTOGRAFIA<br />
La vita e l’opera di Vivian Maier sono circondate<br />
da un alone di mistero che ha contribuito<br />
ad accrescerne il fascino. Tata di mestiere, fotografa<br />
per vocazione, non abbandonava mai la<br />
macchina fotografica, scattando compulsivamente<br />
con la sua Rolleiflex. È il 2007 quando<br />
John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista<br />
durante un’asta parte dell’archivio della<br />
Maier confiscato per un mancato pagamento.<br />
Capisce subito di aver trovato un tesoro prezioso<br />
e da quel momento non smetterà di cercare<br />
materiale riguardante questa misteriosa fotografa,<br />
arrivando ad archiviare oltre 150.000<br />
negativi e 3.000 stampe. La mostra presenta<br />
120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli<br />
anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione<br />
di immagini a colori scattate negli anni<br />
Settanta, oltre ad alcuni filmati in super 8 che<br />
mostrano come Vivian Maier si avvicinasse ai<br />
suoi soggetti. Figura imponente ma discreta,<br />
decisa e intransigente nei modi, Vivian Maier<br />
ritraeva le città dove aveva vissuto - New York<br />
e Chicago - con uno sguardo curioso, attratto<br />
da piccoli dettagli, dai particolari, dalle imperfezioni<br />
ma anche dai bambini, dagli anziani,<br />
dalla vita che le scorreva davanti agli occhi per<br />
strada, dalla città e i suoi abitanti in un momento<br />
di fervido cambiamento sociale e culturale.<br />
Immagini potenti, di una folgorante bellezza<br />
che rivelano una grande fotografa.<br />
◗ Vivian Maier. Una fotografa ritrovata<br />
Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, Genova<br />
Fino all’8 ottobre 2017<br />
ITA EVENTI 19
Arte<br />
IL POTERE<br />
COMUNICATIVO<br />
DELLE IMMAGINI<br />
In mostra alla Casa dei Tre Oci gli sviluppi cruciali<br />
dell’opera del fotografo David LaChapelle. Visioni<br />
elaborate, pervase di un’ironia esagerata ma<br />
intelligente, capaci di sensibilizzare il pubblico ad<br />
argomenti importanti di Giovanni Salerno<br />
B<br />
arocco. Pop. Surreale. Decisamente<br />
bizzarro. Il<br />
mondo fotografico di David<br />
LaChapelle è tutto questo e<br />
probabilmente anche molto di<br />
più. La mostra di Venezia, Lost<br />
+ Found, una grande monografica,<br />
presenta oltre 100 immagini<br />
che ripercorrono, dagli anni<br />
Novanta a oggi, la carriera di uno<br />
dei più importanti e dissacranti<br />
fotografi contemporanei, scoperto<br />
da Andy Warhol che gli offrì<br />
il suo primo incarico fotografico<br />
professionale per la <strong>rivista</strong><br />
Interview. «L’idea della mostra<br />
Lost + Found – spiega il curatore<br />
Reiner Opoku - è di proporre<br />
un quadro generale ed esauriente<br />
della produzione di La-<br />
Chapelle, ponendo l’attenzione<br />
in particolare sulle sue serie fotografiche<br />
più recenti. Il periodo<br />
iniziale della carriera dell’artista,<br />
a New York negli anni Ottanta,<br />
è rappresentato da una retrospettiva<br />
ridotta della serie in<br />
bianco e nero esposta nel 1984<br />
in occasione della mostra Good<br />
News for Modern Man, un punto<br />
di partenza per i suoi caratteristici<br />
ritratti di celebrità». Le sue<br />
fotografie denunciano le ossessioni<br />
contemporanee, il rapporto<br />
con il piacere, col benessere,<br />
con il superfluo e con una sfrenata<br />
esigenza di apparire. Il tutto<br />
ammantato da colori elettri-<br />
2<br />
1<br />
20 ITA EVENTI
3<br />
1. The First Supper,<br />
2017 © David LaChapelle<br />
2. News of Joy,<br />
2017 © David LaChapelle<br />
3. Gas am pm,<br />
2012 ©David LaChapelle<br />
4. Aristocracy Two,<br />
2014 ©David LaChapelle<br />
5. Land Scape: Kings Dominion,<br />
2013 ©David LaChapelle<br />
4<br />
5<br />
ci e superfici laccate, e caratterizzato<br />
dalla presenza ricorrente di un<br />
nudo sfacciato e aggressivo. I soggetti<br />
sono le celebrità, da Michael<br />
Jackson a Hillary Clinton, da<br />
Muhammad Ali a Jeff Koons, da<br />
Madonna a Uma Thurman, da<br />
Andy Warhol a David Bowie, le<br />
cui immagini sono utilizzate come<br />
merce prodotta in serie, consapevolmente<br />
sacrificata sull’altare del<br />
sistema fondato sull’icona. Nel<br />
corso della sua carriera, però, l’artista<br />
statunitense non ha certo trascurato<br />
il confronto con la fotografia<br />
di paesaggio, che diventa un<br />
suo ambito artistico a partire dal<br />
2013. Per la prima volta al mondo,<br />
sarà esposta la serie New<br />
World: 11 opere realizzate negli ultimi<br />
4 anni che segnano il ritorno<br />
alla figura umana e che ruotano attorno<br />
a temi come il paradiso e le<br />
rappresentazioni della gioia, della<br />
natura, dell’anima.<br />
David LaChapelle. Lost + Found<br />
Casa dei Tre Oci, Venezia<br />
Fino al 10 settembre 2017<br />
ITA EVENTI 21
Arte<br />
STORIE<br />
AMERICANE<br />
Gli artisti italiani del 900 che<br />
hanno avuto a che fare con<br />
gli Stati Uniti sono in mostra<br />
a Milano di Giovanni Salerno<br />
Sopra: Mimmo Rotella, Mitologia<br />
in nero e in rosso, 1962, Collezioni<br />
Intesa Sanpaolo (© Archivio Attività<br />
Culturali, Intesa Sanpaolo, foto<br />
Paolo Vandrasch). A fianco: il logo<br />
della mostra. Sotto: una sala delle<br />
Gallerie d’Italia<br />
Le storie degli artisti italiani<br />
che hanno viaggiato, soggiornato,<br />
lavorato, esposto<br />
negli Stati Uniti, e in particolare<br />
a New York, o solo immaginato<br />
il nuovo mondo, tutti alla ricerca<br />
di uno spirito più libero e di modelli<br />
differenti rispetto alla vecchia<br />
Europa. È questo che racconta,<br />
attraverso le loro opere, la<br />
mostra milanese NEW YORK<br />
NEW YORK. Arte Italiana: la<br />
riscoperta dell’America.<br />
Il percorso espositivo si snoda tra<br />
le due sedi museali e comprende<br />
oltre 150 opere, fondandosi,<br />
come scrive il curatore, Francesco<br />
Tedeschi, “su una serie di fatti, incontri<br />
e occasioni che hanno dato<br />
all’arte italiana del 900 l’opportunità<br />
di conseguire un’attenzione<br />
e una presenza internazionale<br />
utile a collocarla in posizione<br />
preminente nell’ambito della<br />
stessa idea di modernità”, centralità<br />
raggiunta “tramite una serie<br />
di legami di diverso genere con<br />
gli Stati Uniti d’America, e in<br />
particolare con l’ambiente e la<br />
città di New York, che diventa,<br />
non solo simbolicamente, il centro<br />
della cultura artistica del Novecento,<br />
a partire dagli anni dell’immediato<br />
secondo dopoguerra.<br />
Vengono però qui considerati anche<br />
episodi precedenti, che<br />
hanno contribuito a preparare il<br />
terreno per vicende che si sono<br />
chiaramente manifestate in seguito,<br />
anche per le diverse maturazioni<br />
delle situazioni storiche<br />
attraversate dai due paesi”.<br />
NEW YORK NEW YORK.<br />
Arte Italiana:<br />
la riscoperta dell’America<br />
Museo del Novecento<br />
e Gallerie d’Italia, Milano<br />
Fino al 17 settembre 2017<br />
<strong>22</strong> ITA EVENTI
Arte<br />
LA CONTEMPORANEITÀ DI STEPHEN PRINA<br />
RECIPROCHE INFLUENZE<br />
A essere indagato è il reciproco influsso,<br />
nell’ambito dell’autoritratto,<br />
tra Gian Lorenzo Bernini, qui proposto<br />
nella sua veste di pittore,<br />
e lo spagnolo Diego Velázquez.<br />
Principale proposito della mostra<br />
è quello di rilanciare il dibattito<br />
sulle relazioni e sulle reciproche<br />
influenze intercorse tra i due artisti<br />
i quali sicuramente si incontrarono<br />
(e si frequentarono) fin dal primo<br />
soggiorno in Italia del maestro<br />
spagnolo, tra il 1629e il 1630<br />
(il secondo viaggio di Velázquez<br />
in Italia risale al 1650).<br />
Bernini e Velàzquez:<br />
autoritratti in mostra<br />
Nobile Collegio del Cambio,<br />
Perugia - Fino al <strong>22</strong> ottobre 2017<br />
È la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dell’artista<br />
italo-americano Stephen Prina (Galesburg, Illinois, 3 novembre 1954),<br />
uno dei più seminali e influenti autori contemporanei, la cui ricerca – che<br />
si articola fra opere visive, sonore e performative – esplora l’eredità delle<br />
pratiche artistiche concettuali degli anni Sessanta e Settanta, analizzandone<br />
sia le matrici storiche che le possibili trasformazioni.<br />
Stephen Prina. English for foreigners<br />
Madre, Napoli - Fino al 16 ottobre 2017<br />
AVANGUARDIA RUSSA<br />
La mostra adotta un punto di vista innovativo<br />
– le coppie di artisti – per rileggere<br />
le vicende dell’avanguardia<br />
visiva russa attraverso il contributo di<br />
sei autori della prima generazione,<br />
uniti nella ricerca di nuovi linguaggi<br />
espressivi, così come nella vita quotidiana<br />
comune.<br />
Amore e rivoluzione. Coppie<br />
di artisti dell’avanguardia russa<br />
Museo MAN, Nuoro<br />
Fino all’1 ottobre 2017<br />
IL GENIO DI MIRÒ<br />
L’esposizione vuole raccontare il codice artistico del genio spagnolo:<br />
130 opere tra cui 100 olii di sorprendente bellezza e di grande formato<br />
raccontano a Bologna la sua storia che si intreccia con quella variopinta<br />
e fascinosa dell’isola di Maiorca dove Miró visse dal 1956 fino alla<br />
morte nel 1983. Qui realizzò il desiderio di creare in un ampio spazio<br />
tutto suo, uno studio dove lavorare protetto dalla pace della natura.<br />
COLLEZIONE LONGHI<br />
Mirò! Sogno e colore<br />
Palazzo Albergati, Bologna - Fino al 17 settembre 2017<br />
Nella sua dimora fiorentina<br />
Roberto Longhi raccolse un<br />
numero notevole di opere<br />
dei maestri di tutte le epoche.<br />
Tra queste il nucleo più importante<br />
e significativo è senza<br />
dubbio quello che comprende<br />
le opere del Caravaggio e dei<br />
caravaggeschi.<br />
Caravaggio e i caravaggeschi<br />
nell’Italia meridionale<br />
Castello Aragonese, Otranto<br />
Fino al 24 settembre 2017<br />
24 ITA EVENTI
50 CAPOLAVORI DI BOTERO<br />
Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce<br />
forte l’eco della nostalgia e di un mondo che non<br />
c’è più o in via di dissoluzione. Questa è la cifra stilistica<br />
di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare<br />
in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio<br />
pittorico, immediatamente riconoscibile. Alla sua arte, nel<br />
suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con<br />
un’esposizione che ripercorre attraverso 50 suoi capolavori,<br />
molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50<br />
anni di carriera del maestro dal 1958 al 2016.<br />
IL PRIMO DEI MAESTRI<br />
La mostra racconta la produzione artistica<br />
di Giotto attraverso un percorso visivo e<br />
auditivo nel quale il pubblico può comprendere<br />
la rivoluzione della sua opera<br />
attraverso il susseguirsi di ambienti di<br />
grande impatto percettivo. Le storie francescane<br />
di Assisi, la Cappella degli Scrovegni<br />
di Padova, i Crocifissi e le altre<br />
opere realizzate a Firenze sono alla base<br />
dell’impianto narrativo, che si conclude<br />
con la Missione Giotto nel 1986, realizzata<br />
dall’Agenzia Spaziale Europea, che<br />
per la prima volta nella storia intercettò la<br />
Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione<br />
dei Magi della Cappella degli Scrovegni.<br />
Botero<br />
Complesso del Vittoriano, Roma - Fino al 27 agosto 2017<br />
Magister Giotto<br />
Dal 13 luglio al 5 novembre 2017<br />
Scuola Grande della Misericordia, Venezia<br />
JOHN CURRIN<br />
La prima mostra personale di Currin<br />
in uno spazio pubblico italiano. Pittore<br />
sofisticato per tecnica e cultura visiva,<br />
è conosciuto e apprezzato per ritratti<br />
elegantissimi e scene anche lascive interpretate<br />
con un ironico realismo.<br />
Nei suoi dipinti dissimula una conoscenza<br />
spiccata della storia dell’arte.<br />
John Currin. Paintings<br />
Museo Bardini, Firenze<br />
Fino al 2 ottobre 2017<br />
SCRITTORE E FOTOGRAFO<br />
L’esposizione vuole celebrare lo scrittore e viaggiatore inglese autore<br />
di libri di culto che 40 anni fa aveva stupito il mondo letterario<br />
con il suo primo libro In Patagonia. Se la scrittura e l’arte sono<br />
stati elementi fondamentali nella sua vita, non meno lo è stata la<br />
fotografia che utilizzava come strumento narrativo. Bruce Chatwin<br />
è stato infatti anche un talentuoso fotografo: gli studi e la conoscenza<br />
dell’arte gli hanno fornito uno sguardo nitido e preciso.<br />
Bruce Chatwin… il viaggio continua<br />
Torre del Castello dei Vescovi, Castelnuovo Magra (SP)<br />
Dall’8 luglio all’8 ottobre 2017<br />
ITA EVENTI 25
Musica<br />
PRINCIPALI CONCERTI DI MUSICA POP ROCK JAZZ IN ITALIA<br />
GABBANI •WILLIAMS • SAVORETTI • RENGA • LP • COLDPLAY<br />
ATTESISSIME LE DUE DATE ITALIANE DEL TOUR DEI COLDPLAY<br />
IL CONCERTO DEI SOGNI<br />
Dopo aver partecipato al concerto One love<br />
Manchester, organizzato da Ariana Grande a<br />
due settimane dall’attentato che è costato la<br />
vita a <strong>22</strong> persone, i Coldplay proseguono il<br />
loro tour mondiale, A Head Full Of Dreams<br />
Tour, e fanno tappa anche in Italia con due<br />
date, ovviamente sold-out, a Milano. L’attesa<br />
è altissima ed è aumentata dopo che la band<br />
inglese ha annunciato sul proprio sito e sulla<br />
pagina Facebook che sarà possibile richiedere<br />
di eseguire una canzone solitamente non inclusa<br />
nelle scalette dei loro live: “Se c’è una<br />
canzone dei Coldplay che di solito la band<br />
non suona, fateci una richiesta, potremmo<br />
suonarla”. Per fare una richiesta basta registrare<br />
un video molto breve in cui si spiega<br />
qual è la canzone che si desidera sentire dal<br />
vivo. Il video va registrato nella lingua del<br />
paese dove si svolge il concerto e poi caricato<br />
su Instagram, col titolo della canzone trasformato<br />
in hashtag, in aggiunta a #MilanRequest.<br />
I Coldplay hanno scelto, per aprire le<br />
date del tour europeo, un’artista di origini italo<br />
australiane, Lyves, il cui vero nome è Francesca<br />
Bergami, che presenterà il suo EP Like<br />
Water. La band è nata dall’incontro tra Chris<br />
Martin (voce/chitarra acustica/piano), Guy<br />
Berryman (basso), Jonny Buckland (chitarra<br />
elettrica) e Will Champion (batteria), tutti studenti<br />
all’University College di Londra. Il loro<br />
primo Ep che i quattro si autofinanziarono,<br />
“Safety”, venne distribuito in 500 copie, era il<br />
1998. Quasi 20 anni dopo il Coldplay sono<br />
fra i gruppi musicali più famosi al mondo.<br />
CONCERTI ◗ 3-4/07 San Siro, Milano<br />
ITA EVENTI 27
Musica
IN EQUILIBRIO TRA<br />
PASSIONE E RESPONSABILITÀ<br />
Sarà di nuovo in Italia con quattro appuntamenti estivi. Dopo i concerti di questo<br />
inverno, Jack Savoretti proseguirà il tour Sleep No More 2017 approdando<br />
in quattro location particolarmente suggestive che, è pronto a scommettere,<br />
tireranno fuori il meglio di lui di Cristiana Zappoli<br />
Jack Savoretti,<br />
33 anni, tra settembre<br />
e ottobre sarà la special<br />
guest del tour europeo<br />
di John Legend,<br />
il Darkness & Light<br />
Tour 2017. Non sono<br />
previste, però,<br />
date italiane<br />
ino a un paio di anni fa in Italia Jack Savoretti lo conoscevano<br />
in pochi: “è un cantante inglese”, si sentiva dire. I più<br />
informati dicevano “è quello che ha scritto alcune canzoni<br />
che sono state inserite nella colonna sonora di Sons of Anarchy e<br />
di Grey’s Anatomy”. Era già stato qui in tour più volte e aveva scelto<br />
di suonare in locali per lo più piccoli, non voleva forzare la mano;<br />
voleva che il pubblico imparasse a conoscerlo e ad apprezzare la<br />
sua musica per gradi, come si faceva una volta e come qui in Italia<br />
non fa quasi più nessuno. Ha fatto a modo suo e alla fine ha<br />
avuto ragione lui. Tra il 2015 e il 2016 con la pubblicazione del<br />
suo quarto album, Written in Scars, in Italia è scoppiata la Savorettimania<br />
e adesso, non solo sappiamo tutto di lui, da inglese che<br />
era è diventato un cantante italiano, perché noi italiani siamo così,<br />
quando ci piace tanto qualcosa o qualcuno, riusciamo sempre a<br />
trovarci un po’ di italianità. E con Savoretti non è certo difficile<br />
perché è vero che è nato in Inghilterra, è vero che vive a Londra<br />
con sua moglie, che è inglese, e i loro due figli, è vero che canta<br />
in inglese, però suo padre era un italiano, di Genova, trasferitosi<br />
in Inghilterra solo da adulto; suo nonno non solo era italiano, fu<br />
uno dei partigiani che liberarono Genova dai tedeschi durante la<br />
Seconda Guerra Mondiale; Jack ha trascorso tutte le estati della<br />
sua infanzia in Liguria, parla l’italiano benissimo, è un tifoso sfegatato<br />
del Genoa e quando gioca la nazionale il suo cuore è con<br />
gli Azzurri, e anche solo per questo non possiamo che considerarlo<br />
uno di noi, ci interessa poco cosa c’è scritto sulla sua carta di identità<br />
o cosa ne pensano in Inghilterra o nel resto del mondo.<br />
Dopo la pubblicazione del suo ultimo disco, Sleep No More, Savoretti<br />
è stato in Italia a febbraio di quest’anno per due concerti,<br />
uno al Fabrique di Milano e uno al Teatro Carlo Felice di Genova,<br />
due successi di pubblico e di critica. Il cantante sarà di nuovo nel<br />
nostro paese questa estate con il Sleep No More Tour 2017, per<br />
quattro concerti che si terranno in quattro location decisamente affascinanti:<br />
«Ogni concerto che facciamo - spiega Jack Savoretti -<br />
è diverso perché reagiamo in modo differente a seconda dell’ambiente<br />
e della gente presente. Credo che i prossimi concerti italiani<br />
saranno molto interessanti perché suoneremo in luoghi incredibili<br />
a cui non siamo abituati e questo, sono certo, tirerà fuori<br />
qualcosa di nuovo da me ma anche dai miei musicisti».<br />
ITA EVENTI 29
Musica<br />
Written in Scars è stato il suo quarto<br />
album eppure ha detto spesso che è<br />
come se fosse il primo, perché dopo<br />
otto anni ha trovato il suo genere<br />
musicale. Partendo da questo presupposto<br />
Sleep No More è da considerarsi<br />
l’album della maturità?<br />
È sicuramente l’inizio della maturità.<br />
È l’inizio del capire che le cose sono<br />
cambiate, o meglio, dell’accettare che<br />
la situazione è cambiata. Mentre scrivevo<br />
Written in Scars stavo lottando<br />
per cambiare le cose, dentro c’è tutta<br />
quella rabbia, quella grinta, l’ho<br />
spesso definito l’album della grinta.<br />
Quella grinta che hai quando ti senti<br />
immortale e ti dici “basta, adesso faccio<br />
tutto a modo mio”. Sleep No More,<br />
invece, è l’album in cui mi sono detto<br />
che forse non sono proprio immortale!<br />
Adesso ho 33 anni e due figli,<br />
quando stavo aspettando mio figlio<br />
ho passato un periodo bello ma anche<br />
difficile perché in famiglia arrivavano<br />
notizie bellissime ma anche notizie<br />
bruttissime e non sapevo bilanciare<br />
queste emozioni. Non riuscivo a trovare<br />
un equilibrio tra lavoro, amore,<br />
famiglia, amici, ed è una cosa che mi<br />
riesce difficile ancora adesso e vedo<br />
che lo è per tutti quelli che sono nella<br />
mia situazione, che hanno una famiglia<br />
ma che cercano di dare il massimo<br />
anche nel proprio lavoro. Eppure<br />
non trovavo un album da
ascoltare che mi confortasse, che parlasse<br />
di questa situazione, tutto quello<br />
che ascoltavo parlava di come ci si<br />
innamora o di come ci si lascia, ma<br />
niente che parlasse di come si sopravvive<br />
insieme, quotidianamente.<br />
Sleep No More parla di questo quindi.<br />
La paternità ha cambiato anche il<br />
suo modo di fare musica? Adesso è<br />
una responsabilità più che una<br />
passione?<br />
Io credo che la mia sia la prima generazione<br />
da tanto tempo che può<br />
permettersi di avere entrambe le cose,<br />
prima bisognava scegliere: o la passione<br />
o la responsabilità. Adesso invece<br />
non possiamo accettare la mancanza<br />
di una delle due, e oggi questo<br />
vale sia per gli uomini che per le<br />
donne. Possiamo avere entrambe ma<br />
non vuol dire che sia facile,<br />
anzi. Non ci sono regole<br />
da seguire per farcela<br />
anche<br />
p e r c h é<br />
nessuno<br />
ha mai avuto<br />
questa opportunità<br />
prima di noi. Possiamo<br />
farcela ma non abbiamo il<br />
libretto delle istruzioni, perdersi<br />
mentre ci proviamo è facile. Io voglio<br />
assumermi le mie responsabilità ma<br />
non voglio sacrificare la mia passione,<br />
so di potercela fare.<br />
Ha sempre detto che in Italia ha<br />
fatto fatica all’inizio perché nessuno<br />
voleva fare le cose a modo<br />
suo, partendo dal basso. Facile dedurre<br />
che i talent non le piacciano<br />
tantissimo…<br />
Non sono contro i talent ma di sicuro<br />
non sono un loro fan. L’unico<br />
paragone che riesco a fare per spiegarmi<br />
è quello con il cibo: io adoro il<br />
McDonald’s, mi piace mangiare un<br />
Big Mac ogni tanto, perché è sempre<br />
uguale, so cosa aspettarmi, costa<br />
poco, è veloce. Però non lo voglio<br />
mangiare ogni giorno e so che non<br />
mi fa bene. I talent sono il fast food<br />
della musica. Non mi piace l’idea di<br />
usare il successo o il fallimento delle<br />
persone per intrattenere la gente. Io<br />
ho sempre considerato la competizione<br />
nella musica una cosa un po’ ridicola.<br />
La musica non è competitiva,<br />
non è uno sport, ognuno la percepisce<br />
in maniera differente. Le competizioni<br />
musicali non le capisco proprio.<br />
Quello che mi piace ancora<br />
meno è la manipolazione del pubblico<br />
usando dei ragazzi giovani che<br />
hanno dei desideri. Non mi piace<br />
quando mi dicono come devo sentirmi,<br />
fammi vedere qualcosa e poi<br />
decido io come mi sento.<br />
Quindi non la vedremo mai tra i<br />
giudici di un talent?<br />
Difficile poterlo dire con certezza,<br />
perché c’è il discorso della responsabilità<br />
e della passione che facevo<br />
prima… in questo caso dovrei considerare<br />
la responsabilità.<br />
A proposito di giovani, mi fa dei<br />
nomi di giovani cantanti italiani<br />
che in questo momento le piacciono<br />
in particolar modo?<br />
Mi piace moltissimo un gruppo di<br />
Bologna che si chiama Lo Stato Sociale,<br />
il loro ultimo album mi fa impazzire,<br />
quando lo ascolto “ci credo”,<br />
sono convincenti e sono credibili. E<br />
in Italia questo spesso manca, non ci<br />
sono tanti artisti che vanno per la<br />
loro strada nel bene o nel male. Penso<br />
che anche The Leading Guy sia<br />
molto bravo, e Violetta Zironi: è un<br />
talento incredibile, tra l’altro arriva<br />
dal mondo dei talent però è stata capace<br />
di continuare per la sua strada<br />
senza farsi influenzare.<br />
Se fosse andata male con la musica<br />
aveva un piano B?<br />
No. Secondo me nel momento in cui<br />
pensi a un piano B hai già deciso di<br />
smettere. È troppo difficile portare<br />
avanti un progetto proprio per trovare<br />
un piano B. O ce la metti tutta, impegnandoti<br />
come se stessi lottando per<br />
vivere o morire, oppure non puoi farcela,<br />
perché appena hai un piano B ti<br />
sorpassa quello che non ha un piano B<br />
e ce la sta mettendo un po’ di più di te.<br />
Ho sempre chiuso le porte ai piani B.<br />
SLEEP NO MORE<br />
È il quinto album di<br />
Jack Savoretti. Uscito<br />
il 28 ottobre 2016, in<br />
Inghilterra, nella prima<br />
settimana, ha venduto<br />
il doppio di quanto<br />
aveva fatto con il<br />
precedente Written<br />
in Scars. Savoretti ha<br />
descritto questo disco<br />
come una sorta di<br />
“lettera d’amore<br />
dedicata a mia<br />
moglie” e ha detto<br />
che “tutto ruota<br />
intorno a quel genere<br />
di cose che non ti<br />
lasciano dormire tutta<br />
la notte”, spiegando<br />
così il titolo del disco.<br />
ITA EVENTI 31
Musica<br />
©Clement Lauchard<br />
CONCERTI<br />
◗ 18/07 Anfiteatro del<br />
Vittoriale, Gardone Riviera<br />
(BS) ◗ 19/07 Piazza<br />
Leopardi, Recanati (MC)<br />
◗ 21/07 Villa Pisani, Stra<br />
(VE) ◗ <strong>22</strong>/07 Villa Bertelli,<br />
Forte dei Marmi (LU)<br />
Alcune sue canzoni sono state inserite<br />
nelle colonne sonore di telefilm<br />
di successo. Lei è un appassionato<br />
di serie tv?<br />
Sì molto, mi piacciono le serie del genere<br />
di House of Cards o Mad Men.<br />
Adesso sono un fan sfegatato di Stranger<br />
Things, su Netflix, è una serie incredibile.<br />
In generale comunque sono<br />
un fan della televisione, e lo dico sapendo<br />
di fare arrabbiare mia moglie<br />
che potrebbe tranquillamente vivere<br />
senza la televisione in casa. Io invece mi<br />
sveglio e la accendo perché sono un<br />
drogato di telegiornali: ogni telegiornale<br />
racconta le notizie a modo suo, da<br />
angolazioni completamente differenti,<br />
quindi per farmi un’opinione devo<br />
guardarli, non dico tutti, ma il più possibile.<br />
Vedo telegiornali cinesi, russi,<br />
francesi, arabi… passo le mattine così!<br />
E per quanto riguarda la tv italiana?<br />
Non toccatemi Alessandro Cattelan,<br />
per fortuna che c’è lui. Grazie a lui la<br />
tv italiana guadagna parecchi punti.<br />
Con lei non si può non accennare<br />
al calcio, soprattutto dopo l’anno<br />
che ha passato il Genoa…<br />
Non me ne parlare, è stata una sofferenza<br />
pazzesca. Meno male che alla<br />
fine ci siamo salvati.<br />
Se tifosi si nasce e non si diventa,<br />
come ha detto più volte, i suoi figli<br />
che sono nati in Inghilterra cosa<br />
tifano?<br />
Sono nati in Inghilterra, è vero, ma<br />
sono nati genoani, li abbiamo già pitturati<br />
di rosso e blu! Vivendo in Inghilterra<br />
avranno, probabilmente, anche<br />
una simpatia per una squadra<br />
inglese, ma il cuore è genoano.<br />
Quindi sembra scongiurato il pericolo<br />
che tifino Sampdoria…<br />
Direi proprio di sì. Io poi non mai<br />
avuto una grande antipatia per la<br />
Sampdoria, a Genova in generale c’è<br />
rivalità fra le due squadre ma non è<br />
una rivalità “cattiva”. Anzi, spesso capita<br />
che nella famiglia ci siano tifosi<br />
genoani e tifosi doriani. Comunque<br />
direi che con i miei figli non dovrei<br />
correre questo rischio!<br />
32 ITA EVENTI
Villa Ca’ Conti<br />
dei Marchesi Rusconi Camerini<br />
Ca’ Conti è una splendida villa cinquecentesca<br />
aperta al pubblico per visite guidate.<br />
A vostra disposizione per ricevimenti,<br />
meeting, concerti, wedding.<br />
Via Gazzolo, 1129 35040 Granze (PD) tel. +39 389 2370310 www.facebook.com/villaCaConti www.villacaconti.it
Musica<br />
VENT’ANNI DI<br />
(NON)PICCOLE COSE<br />
I traguardi importanti vanno festeggiati. E sentirsi libero di esprimere se<br />
stesso a 360° attraverso la propria arte per Niccolò Fabi è il risultato più<br />
importante. Da celebrare con un tour e una raccolta di Cristiana Zappoli<br />
P<br />
iù di 80 canzoni, 8 dischi di inediti,<br />
1 raccolta ufficiale, 1 progetto<br />
sperimentale come produttore, 1 disco<br />
di inediti insieme a Daniele Silvestri e<br />
Max Gazzè, 2 Targhe Tenco per “Miglior<br />
Disco in Assoluto” (vinte per i suoi ultimi<br />
due album). Sono numeri importanti anche<br />
se, a dire il vero, in vent’anni di carriera<br />
Niccolò Fabi non ha mai mostrato di essere<br />
particolarmente interessato ai numeri.<br />
Sono sempre state le parole a interessargli<br />
di più, e il loro rapporto con la musica, fin<br />
da quando aveva 15 anni e scriveva canzoni<br />
in camera sua e non pensava certo di arrivare<br />
oggi, a quasi 50 anni, ad essere uno<br />
dei più importanti cantautori italiani. Il percorso<br />
che lo ha portato a festeggiare, quest’anno,<br />
i 20 anni di carriera (era il 1997<br />
quando, con Capelli, vinceva il Premio della<br />
Critica per la sezione Nuove Proposte al<br />
Festival di Sanremo), è stato incentrato su<br />
una ricerca di libertà espressiva che ha raggiunto<br />
il suo apice l’anno scorso, con la pubblicazione<br />
dell’album Una somma di piccole<br />
cose. «Ho fatto l’album praticamente da solo,<br />
- spiega Fabi - in casa mia, con la chitarra<br />
e la mia voce e poco altro, in totale libertà.<br />
È un disco che mi rispecchia perfettamente,<br />
piano piano mi sono liberato delle<br />
pressioni esterne e delle mie paure e sono<br />
andato alla ricerca della mia identità».<br />
A giugno è partito un lungo tour per festeggiare<br />
i vent’anni anni di carriera, Diventi<br />
Inventi 1997 - 2017, e il 13 ottobre uscirà<br />
una raccolta con lo stesso nome: «Mi piace<br />
l’idea che dietro al divenire di qualcuno<br />
ci sia sempre un atto di creazione, – prosegue<br />
il cantante romano – che qualcuno possa diventare<br />
la persona che ha voglia di essere,<br />
la persona che ha voglia di inventarsi».<br />
Dopo vent’anni di carriera è arrivato<br />
dove voleva essere?<br />
Assolutamente sì. Io non sono un amante<br />
delle celebrazioni, dei tour celebrativi, delle<br />
raccolte celebrative, però in questo caso<br />
devo dire che “l’anniversario” dei 20 arriva<br />
nel momento più bello della mia carriera.<br />
Credo di essere arrivato esattamente dove<br />
speravo di arrivare e dove, all’inizio, era insospettabile<br />
che arrivassi. Le gratificazioni che<br />
ho avuto con il disco che ho pubblicato lo<br />
scorso anno, Una somma di piccole cose, non<br />
le avevo mai avute precedentemente. Non<br />
parlo solo di numeri, che comunque sono<br />
stati i più alti che abbia mai fatto, parlo della<br />
sensazione di essere riconosciuto per<br />
quello che posso esprimere artisticamente.<br />
Quindi c’è veramente qualcosa da festeggiare.<br />
Cosa si aspetta da queste date live?<br />
Andare in tour per me è sempre un momento<br />
di grande felicità. Non solo perché<br />
posso suonare dal vivo, ma perché mi piace<br />
viaggiare in lungo e in largo per l’Italia<br />
ma anche all’estero. Mi piace tornare in luoghi<br />
in cui, negli anni, ho instaurato rapporti<br />
con persone diverse. Inoltre viaggio con amici<br />
musicisti con cui sto bene, si crea un’atmosfera<br />
di grande felicità che va al di là dei<br />
concerti. Mi piace che la musica sia anche<br />
uno strumento per conoscere, per vivere persone,<br />
per confrontarmi con realtà diverse.<br />
È bello vedere come la stessa musica può interagire<br />
diversamente con i vari luoghi, a<br />
maggior ragione se sono lontani da casa e<br />
quindi sono meno familiari.<br />
È stato difficile decidere una scaletta per<br />
un tour di questo genere?<br />
Un tour celebrativo inevitabilmente mi ha<br />
costretto a una selezione un po’ “brutale”,<br />
ormai ho alle spalle tanti dischi e tante canzoni.<br />
Mi rendo conto che ogni persona che<br />
mi verrà a vedere è legata a una particolare<br />
canzone e potrebbe succedere che quella<br />
canzone non sia in scaletta. Mi sono preso<br />
la responsabilità di fare la mia scaletta.<br />
Io non penso mai a suonare i miei pezzi più<br />
famosi, per me l’importante è riuscire a creare<br />
un percorso emotivo. Ogni concerto è un<br />
34 ITA EVENTI
Niccolò Fabi,<br />
49 anni, con il geologo<br />
Mario Tozzi ha creato<br />
lo spettacolo<br />
Musica Sostenibile:<br />
musica e parole<br />
per comprendere il<br />
rapporto fra l’uomo<br />
e il territorio
Musica<br />
Foto Shirin Amini<br />
percorso emotivo e tutte le canzoni che scelgo devono<br />
avere una loro continuità, non devono diventare<br />
un’accozzaglia di cose senza relazione. Chi<br />
è già stato a un mio concerto sa che è così. In questo<br />
caso c’è una componente celebrativa che ovviamente<br />
non c’era negli altri.<br />
Il contenuto della raccolta che uscirà in autunno<br />
rispecchierà la scaletta dei concerti?<br />
Non è detto. La raccolta è un disco, ha una dimensione<br />
privata e quindi ha esigenze diverse rispetto<br />
a un live.<br />
Il tour si concluderà il 26 novembre al Pala-<br />
Lottomatica di Roma e per la prima volta suonerà<br />
da solo su quel palco.<br />
È un luogo che mi si addice relativamente, è nato<br />
per lo sport e quindi l’ascolto non è mai ottimale.<br />
Però mi piaceva l’idea di finire il tour nella mia<br />
città e in un luogo così simbolico per la musica.<br />
Lì ho visto i concerti più importanti della mia vita,<br />
suonarci è come ricevere una sorta di patente di artista<br />
affermato. E poi mi piace pensare che quella<br />
serata sarà l’occasione per riunire tutte le persone<br />
che mi seguono in una grande festa, come se in<br />
qualche modo riuscissi a farli incontrare tutti.<br />
Se dovesse individuare un momento più importante<br />
di altri in questi vent’anni quale sarebbe?<br />
Ce ne sono stati diversi. Quello che ricordo con<br />
maggiore forza è stato il concerto all’Arena di Verona<br />
con Max Gazzè e Daniele Silvestri: dopo aver<br />
cantato tutti e tre insieme la mia canzone Costruire,<br />
tutte le persone presenti in arena si sono alzate per<br />
una standing ovation che è stata incredibile. In quel<br />
momento ho capito di avercela fatta, non solo di<br />
essere riuscito ad arrivare alle persone, ma di essere<br />
riuscito ad arrivarci in profondità. Quel momento<br />
mi ha dato la forza e il coraggio per affrontare<br />
il disco successivo, Una somma di piccole<br />
cose, in totale solitudine. Ho capito che potevo<br />
concedermi il lusso di fare qualcosa che fino a<br />
qualche tempo prima, forse, non sarebbe interessata<br />
a nessuno.<br />
Da due anni è uno dei docenti della scuola Officina<br />
delle arti Pierpaolo Pasolini. Come sta<br />
vivendo questa esperienza?<br />
È un’esperienza che mi ha regalato tantissimo,<br />
umanamente e anche professionalmente. Io ai ragazzi<br />
non parlo di tecnica, cerco di andare a fondo<br />
a quell’arte così apparentemente leggera che<br />
è lo scrivere canzoni. Cerco di trasmettergli la mia<br />
esperienza insegnandogli come trasferire nelle canzoni<br />
la ricchezza della propria vita. Un’esperienza<br />
umanamente molto forte, di grande confronto.<br />
Io mi nutro delle loro incertezze, delle loro ambizioni,<br />
dei loro desideri. Il rapporto studente –<br />
maestro è sempre un passaggio di esperienze.<br />
I suoi vent’anni di carriera sono stati accom-
Il giardiniere<br />
2017 è il singolo<br />
che anticipa<br />
la raccolta<br />
Diventi Inventi<br />
1997-2017:<br />
è la rilettura<br />
del singolo<br />
uscito nel 1997<br />
Foto Melania Stricchiolo<br />
pagnati da un profondo impegno<br />
nel sociale. In particolare è legato da<br />
tanto tempo alla Ong Medici con<br />
l’Africa – CUAMM. Come è nata<br />
questa collaborazione?<br />
È nata per caso. Con le persone che<br />
ci lavorano si è creato con facilità un<br />
rapporto di grande amicizia, perché<br />
siamo simili nella modalità in cui facciamo<br />
le cose. Loro hanno trovato in<br />
me un narratore che parla il loro stesso<br />
linguaggio e io ho trovato persone<br />
che operano in modo estremamente<br />
serio, sincero, con una grandissima<br />
discrezione, sono silenziosi<br />
ma operosi. Ho conosciuto persone<br />
di grandissimo valore. Una volta all’anno<br />
vado in Africa con loro, là c’è<br />
un mondo di nostri connazionali che<br />
svolgono un lavoro utile e concreto,<br />
con i miei viaggi provo in qualche<br />
modo a riconoscere il loro impegno<br />
e a gratificarlo.<br />
Impegnarsi nel sociale secondo lei<br />
è un dovere per un artista?<br />
No, credo che sia un dovere per le persone<br />
che sono naturalmente predisposte.<br />
All’artista dobbiamo chiedere<br />
che faccia della bella arte, che faccia<br />
divertire, piangere, sognare, che ci<br />
conforti. Questa è la sua unica responsabilità.<br />
Se poi, caratterialmente,<br />
è portato ad approfondire alcuni<br />
aspetti della vita del mondo ben<br />
venga che diventi, in qualche modo,<br />
un amplificatore. Ma deve essere<br />
credibile e quindi deve crederci.<br />
Ha collaborato con tanti artisti, chi<br />
è stato il più importante per lei?<br />
L’esperienza di collaborazione più potente<br />
che ho fatto è sicuramente quella<br />
con Gazzè e Silvestri. Posso dire che<br />
il nostro progetto a tre non è stata una<br />
collaborazione ma una parte di vita<br />
passata insieme. Indiscutibilmente la<br />
mia collaborazione più importante.<br />
CONCERTI<br />
◗ 6/ 07 Carroponte, Sesto<br />
San Giovanni (MI) ◗ 7/ 07<br />
Castello Scaligero, Villafranca<br />
(VR) ◗ 8/07 Piazzetta Reale,<br />
Torino ◗ 13/07 Piazza Duomo,<br />
Pistoia ◗ 14/07 Sullasabbia,<br />
Bellaria Igea Marina (RN)<br />
◗ 21/07 Onde Mediterranee,<br />
Cervignano del Friuli (UD)<br />
◗ <strong>22</strong>/07 Anfiteatro del<br />
Vittoriale, Gardone Riviera<br />
(BS) ◗ 3/08 Giardini di Castel<br />
Trauttmansdorff, Merano (BZ)<br />
◗ 5/08 Pollino Music Festival,<br />
San Severino Lucano (PZ)<br />
◗ 6/08 Anfiteatro Falcone<br />
Borsellino, Zafferana Etnea<br />
(CT) ◗ 12/08 Locus Festival,<br />
Locorotondo (BA) ◗ 17/08<br />
Arena Estiva Giardino del<br />
Principe, Loano(SV) ◗ 19/08<br />
Anfiteatro di Tharros, San<br />
Giovanni di Sinis (OR) ◗ 25/08<br />
Rive Rock Festival, Assisi<br />
◗ 26/08 Sferisterio, Macerata<br />
ITA EVENTI 37
Musica<br />
UN’ESTATE<br />
DI MUSICA<br />
ITALIANA<br />
Torna nelle piazze della<br />
nostra penisola il Festival<br />
Show. Cantanti famosi<br />
e giovani promesse si<br />
alterneranno sul palco<br />
in occasione di otto<br />
emozionanti appuntamenti.<br />
A fare gli onori di casa la<br />
presentatrice e speaker<br />
radiofonica Giorgia Surina<br />
di Cristiana Zappoli
Foto Piergiorgio Pirron Styling Muccino Amatulli Dress Souvenir<br />
l festival itinerante dell’estate italiana<br />
è arrivato a quota diciotto:<br />
da diciott’anni infatti fa tappa nelle<br />
città italiane e in alcune delle location<br />
estive più importanti portando<br />
sul palco un mix di musica, ballo e divertimento<br />
che si è rivelato essere decisamente<br />
vincente. Nato nel 2000<br />
come festival estivo delTriveneto, il Festival<br />
Show è cresciuto talmente tanto<br />
da approdare all’Arena di Verona<br />
che dal 2014 ne ospita la serata finale.<br />
Quest’anno tutte le otto tappe del<br />
festival avranno una presentatrice<br />
d’eccezione, Giorgia Surina, conduttrice,<br />
speaker radiofonica e attrice. Ha<br />
esordito nel settembre del 1998 su<br />
MTV nel programma “Hitlist Italia”<br />
e da allora il fil rouge della sua carriera<br />
è stato proprio la musica. La Surina<br />
affiancherà Paolo Baruzzo, il coordinatore<br />
della kermesse organizzata da<br />
Radio Birikina e Radio Bella & Monella,<br />
che trasmetteranno in diretta<br />
tutte le tappe. Per ogni data del festival<br />
sul palco saliranno diversi big della<br />
musica italiana insieme all’Orchestra<br />
Ritmico Sinfonica<br />
Italiana e al corpo di ballo guidato<br />
da Etienne Jean Marie.<br />
Tutte le tappe sono gratuite<br />
per il pubblico, le offerte libere<br />
andranno in beneficenza<br />
alla Fondazione Città<br />
della Speranza che si occupa<br />
di raccogliere fondi per i<br />
bambini malati di gravi<br />
patologie. Inoltre in ogni<br />
piazza saranno presenti i volontari<br />
AIDO per informare sul<br />
tema della donazione e del trapianto<br />
di organi. Anche quest’anno<br />
saranno tantissimi i big che si alterneranno<br />
sui palchi del festival:<br />
Enrico Ruggeri con i Decibel, Raphael<br />
Gualazzi, Levante, Marco Masini,<br />
Ermal Meta, Fabrizio Moro, Patty Pravo,<br />
Raf, Umberto Tozzi, Paola Turci,<br />
Nina Zilli, Chiara; e la lista è ancora<br />
lunga. «Il fatto che Festival Show compia<br />
18 anni fa già percepire che sarà<br />
una manifestazione davvero ‘Grande’!»,<br />
sostiene Giorgia Surina. «Questa<br />
è la promessa che facciamo noi al<br />
pubblico, che ormai da tanti anni la<br />
segue e la apprezza con affetto. Un palco<br />
di 300 mq, ledwall di 60 mq e una<br />
incredibile carrellata di artisti che ci<br />
omaggeranno con la loro musica e<br />
arte. Non posso che aspettarmi un<br />
grande successo, tanto divertimento<br />
ed energia allo stato puro».<br />
Il gran finale sarà all’Arena di Verona:<br />
si emozionerà?<br />
È un tempio sacro della musica internazionale<br />
a cui nessuno, anche<br />
dopo anni di esperienza, può mai abituarsi.<br />
Ma è questa la bellezza del mio<br />
mestiere, l’adrenalina che ti fa tremare<br />
appena sali su quel palco è indescrivibile,<br />
e non vedo l’ora di provarla.<br />
Sul palco saliranno anche 12 artisti<br />
emergenti: pensa che questo Festival<br />
Show possa essere una vera<br />
opportunità per loro?<br />
Sicuramente e ne siamo molto or-<br />
Nella pagina a<br />
fianco, Giorgia<br />
Surina, 42 anni,<br />
conduce “Shaker”<br />
su RTL 102.5,<br />
dove lavora dal<br />
2009. In questa<br />
pagina: Chiara<br />
Galiazzo (foto<br />
Giovanni Gastel)<br />
e Marco Masini<br />
(foto Angelo<br />
Trani), entrambi<br />
saranno ospiti del<br />
Festival Show
Musica<br />
LE DATE<br />
◗ 2/07 Prato della Valle,<br />
Padova ◗ 10/07 Piazza Miro<br />
Bonetti, Brescia ◗ 27/07<br />
Arenile Madonna<br />
dell’Angelo, Caorle (VE)<br />
◗ 3/08 Piazzale Zenith<br />
Bibione (VE) ◗ 10/08<br />
Piazza Torino, Jesolo<br />
Lido (VE) ◗ 18/08 Beach<br />
Arena, Lignano Sabbiadoro<br />
(UD) ◗ 25/08 Piazza<br />
Ferretto, Mestre (VE)<br />
◗ 4/09 Arena di Verona<br />
Fabrizio Moro, uno dei<br />
big che parteciperanno<br />
al Festival Show: reduce<br />
dal grande successo<br />
ottenuto dal suo ultimo<br />
disco, sarà in tour<br />
tutta estate con il<br />
PaceLive Tour 2017<br />
(foto Fabrizio Cestari)<br />
gogliosi. Il fatto di dare visibilità a chi<br />
ha talento è un atto di dovere nei confronti<br />
di una generazione che ha<br />
grandi potenzialità. Festival Show è<br />
un’opportunità per chi vuol fare del<br />
suo talento il mestiere della vita. E noi<br />
apriremo la porta a molti ragazzi<br />
verso il loro sogno e non c’è nulla che<br />
dia più soddisfazione.<br />
Quali sono i punti di forza del Festival<br />
Show?<br />
Il primo e imprescindibile punto di<br />
forza di Festival Show è la musica live.<br />
L’impatto di 8 grandi concerti nelle<br />
cornici più suggestive, il contatto con<br />
il pubblico, oltre a un impianto potente<br />
e di altissimo livello, sono tutti<br />
elementi che non possono che rendere<br />
il Festival Show il grande evento<br />
dell’estate italiana. Una vera festa<br />
a cui siete tutti invitati!<br />
Ha iniziato su MTV e la ritroviamo<br />
oggi a condurre un festival musicale.<br />
In mezzo diverse esperienze lavorative<br />
legate alla musica. È da<br />
sempre una sua passione?<br />
Sono cresciuta fin da bambina ascoltando,<br />
grazie a mio padre e ai suoi vinili,<br />
i grandi nomi della musica internazionale<br />
come Dire Straits, Pink<br />
Floyd, Bob Marley, Led Zeppelin. La<br />
musica nella nostra casa di famiglia era<br />
un elemento essenziale.<br />
Secondo lei la musica italiana sta vivendo<br />
un momento felice?<br />
La musica italiana, ma più in generale<br />
quella internazionale, sta vivendo un<br />
momento di forte cambiamento.<br />
Sono cambiati radicalmente negli ultimi<br />
anni le modalità di creazione, di<br />
diffusione e anche di utilizzo della<br />
musica. Per questo i nuovi modelli<br />
di mercato vanno nella direzione<br />
di una sempre più attenta capacità<br />
di lettura e adattamento a<br />
questi cambiamenti.<br />
Lei ha fatto parte della giuria di<br />
qualità del Festival di Sanremo:<br />
le piacerebbe fare la giurata in<br />
un talent?<br />
Fare parte di una giuria e in qualche<br />
modo giudicare qualcosa di<br />
così eterogeneo e personale<br />
come la musica è sempre molto<br />
difficile. Richiede una grande<br />
competenza e sensibilità, per<br />
questo sono onorata di aver ricevuto<br />
più volte l’incarico al Festival di Sanremo.<br />
Sicuramente farlo per un talent<br />
show, dove i protagonisti sono delle<br />
promesse, sarebbe una bellissima occasione<br />
per confrontarmi con una responsabilità<br />
ancora più grande.<br />
Sta seguendo diversi seminari di recitazione:<br />
le piacerebbe recitare<br />
più spesso in futuro?<br />
Vivo la recitazione come un’emozionante<br />
scoperta di quella che sono diventata<br />
giorno dopo giorno. Nonostante<br />
sul set io reciti un personaggio,<br />
come per magia nascono quotidianamente<br />
dei bagliori di luce che mi aiutano<br />
a capire la mia vera natura. Ed è<br />
un processo che richiede tempo, grande<br />
energia ma anche, a volte, sapersi<br />
fermare a scegliere la giusta strada.<br />
Intanto lavora anche in radio: tra radio<br />
e televisione, dovesse scegliere,<br />
cosa avrebbe la meglio?<br />
Impossibile scegliere tra due colonne<br />
portanti del mio lavoro. Sono affezionata<br />
alle mie origini televisive ma<br />
allo stesso tempo divertita dalla potenza<br />
e dall’essenzialità della radio.<br />
A marzo ha compiuto 42 anni e da<br />
tanto è nel mondo dello spettacolo:<br />
come è cambiato il suo lavoro?<br />
Sicuramente l’avvento dei social ha<br />
stravolto il mondo della comunicazione.<br />
Quando ho iniziato io non<br />
c'erano Facebook, Twitter o Instagram...<br />
e non ci saremmo neanche potuti<br />
immaginare il cambiamento che<br />
avremmo vissuto. E oggi lo vivo e lo<br />
affronto con grande curiosità.<br />
E lei come è cambiata in questi anni?<br />
Semplicemente sono diventata più<br />
consapevole, più centrata e sicura<br />
delle mie capacità, ovvero gli strumenti<br />
che ho in mio possesso, e su come<br />
usarle al meglio. Come diceva la filosofia<br />
nell’antica Grecia “gnothi seautón”,<br />
conosci te stesso. Io ora sto finalmente<br />
conoscendomi e cercando<br />
di diventare ciò che è nella mia natura.<br />
Si era data degli obiettivi da raggiungere<br />
prima di compiere 40 anni?<br />
L’unico vero obiettivo che mi sono posta<br />
era quello di essere serena. Sono<br />
contenta del percorso che ho fatto, fermamente<br />
in equilibrio nel mio presente<br />
e curiosa del bello che verrà.
Musica<br />
J-Ax & Fedez<br />
UN PALCO PER DUE<br />
Dopo il successo delle 20 date della tranche primaverile,<br />
che li ha visti protagonisti nei palazzetti delle<br />
principali città italiane, 19 date più un concertoevento<br />
di chiusura all’Arena di Verona, J-Ax e Fedez<br />
non si fermano e porteranno il loro spettacolo dal vivo<br />
sui palchi di celebri festival. La coppia eseguirà dal<br />
vivo i brani inediti tratti dall’ultimo album “Comunisti<br />
col Rolex” (pubblicato da Sony Music lo scorso<br />
20 gennaio) oltre i loro più grandi successi.<br />
CONCERTI ◗ 7/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />
◗ 8/07 Postepay Sound Rock, Roma<br />
◗ 13/07 Lucca Summer Festival<br />
◗ 14/07 Moon&Stars Festival, Locarno<br />
◗ 31/07 Teatro Antico, Taormina (ME)<br />
◗ 4/08 Rimini Park Rock ◗ 6/08 Arena della Civitella, Chieti<br />
◗ 9/08 Postepay Sound Parco Gondar, Gallipoli (LE)<br />
◗ 2/09 Home Festival, Treviso<br />
◗ 3/09 Parco della Pace, Servignano (FM)<br />
Robbie Williams<br />
UN TOUR MONDIALE<br />
Ventinove concerti in diciotto paesi, a partire dal 2<br />
giugno 2017 all’Etihad Stadium di Manchester, con<br />
gli Erasure a fare da special guest in tutte le date. Il<br />
nuovo tour di Robbie Williams, “The heavy Entertainment<br />
show” ha preso il via dopo che il cantante<br />
ha ricevuto il prestigioso BRIT Icon Award, il più importante<br />
riconoscimento dei BRIT Awards che in passato<br />
è stato dato soltanto a Elton John e David Bowie.<br />
Viene assegnato unicamente ad artisti che si sono<br />
distinti con i propri lavori discografici e performance,<br />
lasciando un forte impatto sulla cultura britannica:<br />
è uno dei più grandi risultati per la carriera musicale<br />
di un artista. Robbie Williams, inoltre, ha da<br />
poco annunciato sui social l’uscita della sua seconda<br />
biografia ufficiale dal nome “Reveal”.<br />
CONCERTI ◗ 14/07 Stadio Bentegodi, Verona<br />
◗17/07 Festival Collisioni, Barolo (CN)<br />
DIECI ANNI DI CARRIERA<br />
Mario Biondi festeggia i dieci anni dal celebre disco d’esordio “Handful of<br />
Soul” accompagnato per tutto il Best Of Soul - Tour da una band d’eccezione<br />
composta da: Serena Brancale e Serena Carman ai cori, Alessandro Lugli alla<br />
batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione,<br />
David Florio alle chitarre, percussioni e flauto, Marco Scipione al sax, Fabio<br />
Buonarota alla tromba e Moris Pradella alle chitarre, percussioni, piano e cori.<br />
CONCERTI ◗ 11/07 Vigevano Summer Festival (PV) ◗ 18/07 Piazza Vittorio<br />
Emanuele II, Varallo Sesia (VC) ◗ 6/08 Piazza Leopardi, Recanati (MC)<br />
◗ 19/08 Piazza Libertini, Lecce ◗ 20/08 Arena del Mare, Bisceglie (BA)<br />
◗ 24/08 Teatro Antico, Taormina (ME) ◗ 27/08 Summer Arena, Soverato (CZ)
IN VIAGGIO PER LA PENISOLA<br />
“Magellano” è il titolo dell’ultimo album di Francesco Gabbani e<br />
contiene il brano “Occidentali’s Karma”, vincitore dell’edizione 2017<br />
del Festival di Sanremo e hit di successo nelle classifiche italiane ed<br />
estere. Il nome del navigatore ed esploratore portoghese è stato scelto<br />
dal cantautore per esprimere con immediatezza l’idea del viaggio, inteso<br />
non solo come il moto verso un luogo. Dal 19 giugno Gabbani è in tour,<br />
accompagnato sul palco da Filippo Gabbani (batteria), Lorenzo Bertelloni<br />
(tastiere), Giacomo Spagnoli (basso) e Davide Cipollini (chitarra).<br />
CONCERTI ◗ 06/07 Open Air Festival, Fontaneto d’Agogna (NO)<br />
◗ 07/07 Arena Alpe Adria, Lignano Sabbiadoro (UD) ◗ 15/07 Auditorium<br />
Parco della Musica, Roma ◗ 16/07 Anfiteatro di Ponente, Molfetta (BA)<br />
◗ 20/07 Arena del Mare, Genova ◗ 23/07 Grazzano Visconti Summer Festival<br />
(PC) ◗ 10-11/08 Villa Bertelli, Forte dei Marmi (LU) ◗ 18/08 Piazza Libertini,<br />
Lecce (altre date www.francescogabbani.com)<br />
Foto Chiara Mirelli<br />
LP<br />
DI NUOVO IN ITALIA<br />
Dopo aver registrato il tutto esaurito a Milano lo<br />
scorso novembre, LP torna a grande richiesta in tour<br />
in Italia. Capelli ricci ribelli, il look e la voce graffiante<br />
richiamano alla mente i grandi nomi rock al<br />
femminile degli anni settanta/ottanta; con Lost on<br />
You si è consacrata al grande pubblico durante la<br />
scorsa estate raggiungendo la fama mondiale: triplo<br />
Disco di Platino, medaglia d'oro nella classifica<br />
di iTunes Top Brani, primo nella classifica Airplay<br />
Radio, Top 10 Airplay TV, primo nella classifica<br />
Top 100 di Shazam Italia, quarto nella Top<br />
10 Shazam Mondo. L’uscita del singolo Other People<br />
ribadisce il talento di LP (al secolo Laura Pergolizzi)<br />
che in sole tre settimane dal lancio raggiuge<br />
la top 10 Airplay, Top 5 Shazam,<br />
Top 5 Radio e Top 5 iTunes<br />
Main Chart, per<br />
arrivare alla conquista<br />
del Disco d’oro.<br />
CONCERTI<br />
◗ 3/07 Cavea<br />
Auditorium, Roma<br />
◗ 4/07 Arena della<br />
Regina, Cattolica (RN)<br />
◗ 11/07 Lucca Summer<br />
Festival (in double bill<br />
con Rag’ N’ Bone Man)<br />
◗ 25/07 GruVillage,<br />
Gurgliasco (TO)<br />
◗ 26/07 Anfiteatro<br />
Vittoriale,<br />
Gardone Riviera<br />
(BS) ◗ 31/07 Teatro<br />
D’Annunzio, Pescara<br />
◗ 1/08 Arena Flegrea,<br />
Napoli<br />
UN TEATRO TOTALE<br />
Il nuovo album di Renato Zero, uscito a maggio,<br />
è composto da 19 nuovi brani che saranno al centro<br />
dell’omonimo progetto live ZEROVSKIJ... solo per<br />
amore, una sorta di teatro totale che vivrà sui palcoscenici<br />
più suggestivi del nostro paese attraverso un<br />
eccezionale dispiegamento di forze artistiche (un’orchestra<br />
di 61 elementi, 30 coristi e 7 attori), fondendo<br />
in un abbraccio appassionato musica alta, prosa e<br />
cultura pop. In questo spettacolo una stazione improbabile,<br />
diretta da un misterioso Zerovskij, si accenderà<br />
sotto i nostri occhi e vedrà transitare Amore, Odio,<br />
Tempo, Morte e Vita non più come astratti concetti ma<br />
finalmente umanizzati, pronti al confronto amaro, ironico,<br />
tenero e spietato, con i due viaggiatori di sempre,<br />
Adamo ed Eva. Realtà? Surrealtà? Iperrealtà?<br />
Sarà Zerovskij a illuminarci tra grandi successi e tanti<br />
brani inediti, magiche luci e straordinari effetti speciali,<br />
confessioni, sentimenti e rivelazioni che appartengono<br />
alla natura più profonda di ognuno di noi.<br />
CONCERTI<br />
◗ 1-2-4-5-6/07 Foro Italico, Roma ◗ 18/07 Festival Collisioni,<br />
Barolo (CN) ◗ 19/07 Teatro del Silenzio, Lajatico (PI)<br />
◗ 1-2/09 Arena di Verona ◗ 7-9/09 Teatro Antico, Taormina<br />
Foto Roberto Rocco<br />
ITA EVENTI 43
Musica<br />
DOPO I PALASPORT<br />
Scriverò il tuo nome Live non si è fermato ai palasport, Francesco<br />
Renga salirà sui palchi più prestigiosi d’Italia durante<br />
tutta l’estate. Il nome dell’amore è al centro del live, con i più<br />
grandi successi e il nuovo album pubblicato ad aprile 2016 per<br />
Sony Music, balzato subito ai vertici delle classifiche di vendita<br />
e certificato disco d’oro in sole sei settimane.<br />
CONCERTI ◗ 1/07 Casinò, Sanremo (IM) ◗ 6/07 Piazza della Loggia,<br />
Brescia ◗ 9/07 Cavea, Roma ◗ 14/07 Castello, Udine ◗ 17/07 Piazza<br />
Duomo, Cremona ◗ 18/07 Porto Antico, Genova ◗ 16/08 Villa Bertelli,<br />
Forte dei Marmi (LU) ◗ 21/08 Summer Arena, Soverato (CZ) ◗ 23/08<br />
Teatro Antico, Taormina (ME) (altre date www.fepgroup.it)<br />
ROCK CALIFORNIANO<br />
Tre straordinari appuntamenti ricchi di sorprese segnano<br />
il ritorno di The Offspring in Italia. Le tre date<br />
si inseriscono all’interno di un tour europeo che vede<br />
la band californiana protagonista in alcuni dei maggiori<br />
festival. Gli Offspring fin dagli anni ‘90 hanno<br />
portato il punk rock al grande pubblico, restando<br />
sulla cresta dell’onda per quasi trent’anni di carriera.<br />
CONCERTI ◗ 27/07 Collisioni Festival, Barolo (CN)<br />
◗ 2/08 Postepay Sound Rock, Roma<br />
◗ 4/08 Sunset Festival, Lignano Sabbiadoro (UD)<br />
PELÙ & COMPANY<br />
Dopo le sette speciali date nei palazzetti<br />
adesso è il momento delle quattro date estive<br />
dell’Eutòpia Tour dei Litfiba, in cui la band<br />
presenterà i brani dell’ultimo disco e i suoi più<br />
grandi successi, con tutta la carica prorompente<br />
che da sempre la caratterizza. L’album<br />
Eutòpia (prodotto da TEG/Renzulli e distribuito<br />
da Sony Music Italy), che ha esordito al terzo<br />
posto della classifica degli album più venduti in<br />
Italia e al primo posto della classifica dei vinili,<br />
è composto da dieci graffianti tracce in puro<br />
stile Litfiba, dove Piero Pelù e Ghigo Renzulli<br />
trattano diversi temi: dall’inquinamento all’estremismo<br />
religioso, passando per le vittime<br />
della ‘Ndrangheta ai nuovi media. Il disco è<br />
disponibile anche nella versione doppio vinile,<br />
dove sono presenti due bonus track strumentali:<br />
“Tu non c’eri”, scritta da Piero Pelù, e “La<br />
danza di Minerva”, scritta da Ghigo Renzulli.<br />
40 ANNI DI MUSICA RIBELLE<br />
Il cantautore simbolo della libertà artistica più totale è<br />
tornato sul palco nel 2017 con uno spettacolo completamente<br />
nuovo dal titolo “40 anni di musica ribelle<br />
- Diesel Edition”, a 40 anni dall’uscita di Diesel, il disco<br />
del 1977 che ha portato Eugenio Finardi<br />
al successo e in cui sono contenuti, oltre alla<br />
canzone-manifesto Diesel, alcuni tra i brani<br />
più rappresentativi della sua carriera, come<br />
Giai Phong, Non è nel cuore e Scimmia.<br />
CONCERTI<br />
◗ 8/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />
◗ 14/07 Arena Campo Marte, Brescia<br />
◗ <strong>22</strong>/07 Area Festival, Majano (UD)<br />
◗ 23/07 Castello Scaligero, Villafranca (VR)<br />
◗ 31/07 Piazza del Sole, Bellinzona<br />
◗ 2/08 Parco delle Leggende, Castellano (TN)<br />
◗ 12/08 Arena Sant’Elia, Cagliari<br />
CONCERTI ◗ 14/07 Villa Arconati<br />
Music Festival, Milano ◗ 28/07 Villa<br />
Venier, Sommacampagna (VR)<br />
◗ 6/08 Piazza XX Settembre,<br />
Villacidro (VS) ◗ 10/08<br />
Piazza Vesi, Gatteo (FC)<br />
◗ 31/08 Piazza Dante,<br />
Staranzano (GO)<br />
Foto Paolo De Francesco
Foto Luis-Condrò<br />
Foto Piotr Kozuch<br />
Ermal Meta<br />
ANCORA TANTE DATE<br />
Il tour Vietato Morire di Ermal Meta, iniziato il 25<br />
maggio, proseguirà durante tutta l’estate. Vietato Morire,<br />
la title track dell’album pubblicato il 10 febbraio<br />
e posizionatosi al 1° posto nella classifica dei più venduti<br />
in Italia, è la canzone che il cantante ha presentato<br />
alla 67esima edizione del Festival di Sanremo<br />
e che si è aggiudicata podio e Premio della Critica<br />
Mia Martini e a marzo è stato certificato Disco<br />
d’Oro. Sul palco con Meta ci saranno Dino Rubini<br />
(basso), Marco Montanari (chitarra), Emiliano<br />
Bassi (batteria), Roberto Cardelli (tastiera & pianoforte)<br />
e Andrea Vigentini (cori & chitarra acustica).<br />
CONCERTI ◗ 08/07 Mirano Summer Festival (VE) ◗ 09/07 Piazza<br />
Unità d’Italia, Trieste ◗ 15/07 Carroponte, Sesto San Giovanni<br />
(MI) ◗ <strong>22</strong>/07 Auditorium Parco della Musica, Roma ◗ 26/07<br />
Teatro di Verdura, Palermo ◗ 04/08 Teatro D’Annunzio, Pescara<br />
◗ 08/08 Imperia Unplugged Festival ◗ 09/08 Villa Bertelli<br />
Forte dei Marmi (LU) ◗ 16/08 Arena Spettacoli, Follonica (GR)<br />
◗ 18/08 Piazza del Plebiscito, Ferrandina (MT) ◗ 24/08 Riverock<br />
Festival, Assisi /PG) (altre date www.mescalmusic.com/live/))<br />
Albano e Romina<br />
FELICITÀ!<br />
Il sogno di ogni loro fan era di rivederli insieme sul<br />
palco: l’annuncio di alcuni eventi live unici in Italia<br />
è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico.<br />
Parallelamente, Al Bano continuerà in estate<br />
anche il tour solista in Italia e all’estero. Nonostante<br />
il malore che ha colpito il cantante qualche<br />
mese fa, nessun concerto è stato annullato, solo alcune<br />
date sono state posticipate per assicurargli una<br />
perfetta ripresa fisica, consentendo così ad Albano<br />
di rispettare il mese di riposo prescritto dai dottori<br />
prima di riprendere l’attività concertistica. Da<br />
“Nostalgia canaglia” a “Ci sarà”, da “Sharazan” a “Libertà”,<br />
a “Che angelo sei” a “Sempre sempre”. Saranno<br />
queste alcune delle canzoni che faranno parte<br />
della scaletta che ripercorrerà la loro storia.<br />
CONCERTI ◗ 28/07 Cavea Auditorium Parco della Musica,<br />
Roma ◗ 29/07 Anfiteatro La Civitella, Chieti ◗ 6/08 Forte<br />
Village, Santa Margerita di Pula (CA) ◗ 8/07 Arena della<br />
Regina, Cattolica (RN)<br />
ELIO E LA SUA BAND<br />
Dopo un 2016 ricco di successi, con la partecipazione<br />
a Sanremo e la pubblicazione dell’album<br />
“Figatta de blanc”, nel marzo 2017 la band milanese<br />
Elio e le Storie Tese ha affrontato il suo<br />
primo tour europeo con concerti in 12 città - da<br />
Parigi a Londra, da Madrid a Budapest, da Amsterdam<br />
a Berlino - registrando sold out ovunque.<br />
A grande richiesta si aggiungono quindi nuove<br />
date estive in Italia, per il TUR 2017.<br />
CONCERTI ◗ 15/07 Palmanova Outlet, Aiello del Friuli<br />
(UD) ◗ 28/07 Villa Ada, Roma ◗ 18/08 Summer Festival,<br />
Follonica (GR) ◗ 02/09 Parco Tittoni, Desio (MI)<br />
ITA EVENTI 45
Jazz<br />
JAZZ DAL SAPORE SVEDESE<br />
Cantante svedese ma di base a Londra, Emilia Martensson si è imposta<br />
coi suoi dischi più recenti come una delle giovani voci più eccitanti della<br />
scena jazz anglosassone, tanto da ricevere il Parliamentary Jazz Award<br />
come migliore cantante dell’anno. Nel suo stile vocale come nel repertorio,<br />
il jazz si colora del folklore della sua terra d’origine, in un connubio<br />
originale e distintivo. In trio con Luca Boscagin e Fulvio Sigurtà (anche<br />
loro ormai da lungo tempo londinesi d’adozione), la Martensson si cimenta<br />
con standard jazz, composizioni originali, canzoni tradizionali<br />
della Svezia e qualche hit di Paul Simon. L’appuntamento fa parte del festival<br />
Panorama Music, dove gli scenari d’alta quota delle Dolomiti della<br />
Val di Fassa creano un fondale di volta in volta cangiante a una serie di<br />
concerti itineranti tra i luoghi di riferimento del turismo alpino estivo.<br />
Foto di Chris Hyson<br />
CONCERTO ◗ 13 luglio, Moena (TN), Valbona Lusia<br />
L’IMPROVVISAZIONE DI BOLLANI<br />
Uno degli eventi più attesi della decima edizione di Venezia<br />
Jazz Festival: Stefano Bollani sarà sul palco per un concerto di<br />
piano solo, più che un tradizionale concerto al pianoforte proporrà<br />
un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento<br />
in cui Stefano Bollani sale sul palco per il suo one man show,<br />
infatti, tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun<br />
programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi<br />
dei brani. Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera<br />
diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali<br />
solo apparentemente lontani. Si può passare così da Bach ai<br />
Beatles, da Stravinskij ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni<br />
nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta.<br />
CONCERTO ◗ 28 luglio, Venezia, Teatro Goldoni<br />
NON SOLO JAZZMAN<br />
Con i suoi dieci milioni di dischi venduti, un Grammy,<br />
due Golden Globe e numerosi altri premi e nomination,<br />
Jamie Cullum è il jazzman britannico più popolare<br />
di sempre. In realtà questa etichetta va stretta a<br />
Cullum, che partendo dal jazz (Twentysomething è<br />
stato il disco che lo ha imposto all'attenzione del<br />
grande pubblico) e, grazie a un talento molto<br />
eclettico, ha poi ampliato i suoi orizzonti musicali<br />
spaziando tra soul, hip hop, rock e pop.<br />
Il concerto di Cullum è uno degli appuntamenti<br />
clou dell’Umbria Jazz Festival.<br />
(7 – 16 luglio – www.umbriajazz.com)<br />
CONCERTO ◗ 8 luglio, Perugia<br />
Arena Santa Giuliana<br />
46 ITA EVENTI
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BOSSO • MEHTA • BOLLE • DOMINGO • OREN • SURGULADZEGRANDI INTERPRETI: MUSICA DA CAMERA, CLASSICA, OPERA<br />
Classica<br />
AL VIA IL VARIGNANA MUSIC FESTIVAL ORGANIZZATO DA MUSICA INSIEME<br />
INTERPRETI INTERNAZIONALI<br />
La IV edizione del Varignana Music Festival<br />
arricchirà la schiera dei suoi prestigiosi protagonisti<br />
con alcuni dei più interessanti interpreti del<br />
panorama internazionale, nell’incantevole scenario<br />
di Palazzo di Varignana Resort & SPA.<br />
Per il Grand Opening della IV edizione, è stata<br />
creata una compagine ‘in residenza’ del Festival:<br />
il Coro e Orchestra del Varignana Music<br />
Festival, diretta da Lorenzo Bizzarri (7 luglio,<br />
Nel paese del belcanto. Rossini, Bellini, Donizetti,<br />
Verdi, Mascagni). Ascolteremo poi il pianoforte<br />
di Alexei Volodin (8 luglio, Chopin,<br />
Schumann) solista con la London Symphony<br />
Orchestra e la Sinfonica della RAI, e Natalia<br />
Gutman (9 luglio, Rachmaninov, Brahms,<br />
Šostakovič), fra i massimi interpreti nella storia<br />
del violoncello. Graditissimi ritorni quelli del<br />
Quartetto di Cremona (10 luglio, Beethoven,<br />
Brahms) e di Alexander Romanovsky<br />
(12 luglio, Shor, Chopin, Skrjabin, Rachmaninov,<br />
Balakirev), testimonial fin dalla prima edizione<br />
del Festival. Imperdibili i due incontri con un’altra<br />
ospite d’eccezione: la violinista moldava Patricia<br />
Kopatchinskaja (13 e 14 luglio), con<br />
un programma che da Beethoven giunge alla<br />
musica popolare, dal duo al quartetto. Per la<br />
matinée finale, una prima mondiale di Roberto<br />
Molinelli per Mario Stefano Pietrodarchi<br />
(15 luglio, Gershwin, Piazzolla, Molinelli), vincitore<br />
del principale concorso per bandoneon, che<br />
la eseguirà in duo con Alexander Romanovsky,<br />
cui spetterà concludere sulle note più struggenti<br />
di Piazzolla e Gershwin, insieme al Quintetto<br />
d’Archi del Teatro Comunale di Bologna, composto<br />
dalle prime parti della storica orchestra.<br />
VARIGNANA MUSIC FESTIVAL<br />
◗ Dal 7 al 15 luglio 2017<br />
Varignana Resort & SPA, Castel San Pietro Terme (BO)<br />
Informazioni e prenotazioni:<br />
www.varignanamusicfestival.it<br />
Segreteria Musica Insieme 051 271932<br />
ITA EVENTI 49
Classica<br />
IL FASCINO DELLA<br />
MUSICA IN ARENA<br />
50 ITA EVENTI
Dal 23 giugno al 27 agosto,<br />
in scena per 48 serate, torna<br />
il Festival lirico dell’Arena<br />
di Verona. In cartellone Nabucco,<br />
Aida, Rigoletto, Madama Butterfly,<br />
Tosca. Ospiti speciali: Placido<br />
Domingo e Roberto Bolle<br />
di Mercedes Vescio<br />
ITA EVENTI 51
Classica<br />
UN TEATRO<br />
DA RECORD<br />
L’Arena di Verona<br />
è considerata il teatro<br />
lirico più grande del<br />
mondo: la superficie<br />
è tre volte quella di un<br />
normale palcoscenico<br />
all’interno di un teatro<br />
chiuso e si estende<br />
per 47 x 28 metri,<br />
quinte escluse, con<br />
una capienza intorno<br />
ai 13.500 spettatori<br />
a sera.<br />
l programma del Festival lirico<br />
2017 dell’Arena di Verona, giunto<br />
alla sua 95 a edizione, si presenta<br />
davvero ricco di grandi emozioni<br />
per tutti coloro che vogliono trascorrere<br />
una serata musicale nell’anfiteatro<br />
all’aperto più grande del<br />
mondo: per gli amanti del melodramma<br />
e dell’opera italiana, per i fan<br />
del balletto e gli appassionati di musica<br />
sinfonica, ma anche per chi vuole<br />
semplicemente lasciarsi trasportare<br />
da melodie immortali nell’incanto<br />
del teatro sotto le stelle.<br />
«Certamente punta di diamante del<br />
cartellone di quest’anno è il nuovo allestimento<br />
dell’opera verdiana Nabucco»,<br />
spiega il sovrintendente Giuliano<br />
Polo. «Un titolo sempre molto<br />
amato dal pubblico e che conta oltre<br />
200 rappresentazioni in Arena, dal<br />
1938 a oggi, posizionandosi al terzo<br />
posto per numero di recite dopo Aida<br />
e Carmen. Inoltre il celeberrimo coro<br />
del Va’, pensiero, conosciuto in tutto il<br />
mondo e assunto dalla tradizione popolare<br />
quasi a ‘secondo inno’ d’Italia,<br />
è un vero e proprio cavallo di battaglia<br />
del Coro areniano, chiamato ormai<br />
storicamente a replicarlo a ogni recita<br />
fra i più fragorosi applausi».<br />
La nuova messa in scena di Nabucco<br />
è a firma del regista francese Arnaud<br />
Bernard, che, come omaggio al nostro<br />
Paese, traspone la vicenda dall’antica<br />
Babilonia al cuore del Risorgimento<br />
italiano, tra il 1848 e il 1860, periodo<br />
in cui l’Impero austriaco ha dominato<br />
il Regno Lombardo-Veneto.<br />
«L’azione - prosegue il sovrintendente<br />
- si svolgerà durante una reale rappresentazione<br />
di Nabucco al Teatro alla<br />
Scala, ricostruito in Arena per unire i<br />
due simboli della cultura musicale italiana<br />
nel mondo e sottolineare quanto<br />
l’opera e la musica di Verdi potessero<br />
entusiasmare e accendere gli animi<br />
ancor più di mille proclami. Sul podio<br />
potremo apprezzare Daniel Oren,<br />
ospite del Festival dal 1984, chiamato<br />
ancora una volta a guidare grandi interpreti<br />
verdiani, con l’Orchestra e il<br />
Coro areniani; mentre per quattro serate<br />
fra luglio e agosto salirà sul podio<br />
Jordi Bernàcer al suo debutto all’Arena<br />
di Verona». Completano il cartellone<br />
titoli fra i più amati della tradizione<br />
areniana, a partire dall’imman-<br />
I PROTAGONISTI<br />
Placido Domingo<br />
È stato descritto nella<br />
stampa internazionale<br />
come “il re dell’Opera”,<br />
“un vero uomo rinascimentale<br />
nella musica” e “il più grande<br />
artista operistico dei tempi moderni”.<br />
È un tenore, baritono e direttore d’orchestra:<br />
ha cantato in più di 3.800 spettacoli in 147<br />
ruoli, oltre ad aver condotto oltre 500 spettacoli.<br />
È direttore generale della Washington<br />
National Opera e della Los Angeles Opera.<br />
Tatiana Melnychenko<br />
Soprano di origini<br />
ucraine. Ha iniziato la<br />
sua carriera al Teatro dell’Opera<br />
e del Balletto di<br />
Odessa, una città con una grande<br />
tradizione operistica, proseguendo gli studi<br />
presso il Reina Sofía College of Music di Madrid<br />
con Teresa Berganza. Ha ricevuto numerosi<br />
premi in nazioni diverse: Francia (Concours<br />
International de Chant de Toulouse),<br />
Spagna, Repubblica Ceca e Belgio.<br />
52 ITA EVENTI
PROGRAMMA<br />
Nabucco<br />
Dramma di Giuseppe Verdi<br />
Libretto di Temistocle Solera<br />
Direttore d’orchestra Daniel Oren<br />
Regia e costumi Arnaud Bernard<br />
Personaggi e interpreti<br />
NABUCCO George Gagnidze, Leonardo<br />
Lòpez Linares, Boris Statsenko, Sebastian<br />
Catana. ISMAELE Walter Fraccaro,<br />
Mikheil Sheshaberidze, Rubens Pelizzari<br />
ZACCARIA Stanislav Trofimov, Rafał<br />
Siwek, In-Sung Sim. ABIGAILLE Tatiana<br />
Melnychenko, Rebeka Lokar, Anna<br />
Pirozzi, Susanna Branchini.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
23, 29 giugno ore 21.00<br />
7, 12, 15, 18 luglio ore 21.00<br />
4, 9, 12, 18, 23, 26 agosto ore 20.45<br />
Aida<br />
Opera di Giuseppe Verdi<br />
Libretto di Antonio Ghislanzoni<br />
Direttore d’orchestra Julian Kovatchev<br />
Regia Carlus Padrissa e Àlex Ollé /<br />
La Fura dels Baus.<br />
Personaggi e interpreti<br />
IL RE Deyan Vatchkov, Romano Dal<br />
Zovo. AMNERIS Violeta Urmana,<br />
Anastasia Boldyreva, Anna Maria Chiuri.<br />
AIDA Amarilli Nizza, Sae-Kyung Rim,<br />
Irina Churilova. RADAMÈS Carlo<br />
Ventre, Yusif Eyvazov, Fabio Sartori.<br />
RAMFIS Giorgio Giuseppini, Marko<br />
Mimica. AMONASRO Boris Statsenko,<br />
Leonardo López Linares.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
24, 30 giugno ore 21.00<br />
5, 9, 11, 16, 20, 23 luglio ore 21.00<br />
Rigoletto<br />
Melodramma di Giuseppe Verdi<br />
Libretto di Francesco Maria Piave<br />
Direttore d’orchestra Julian Kovatchev<br />
Regia Ivo Guerra<br />
Personaggi e interpreti<br />
IL DUCA DI MANTOVA Gianluca<br />
Terranova, Francesco Demuro, Arturo<br />
Chacón-Cruz. RIGOLETTO Amartuvshin<br />
Enkhbat, Carlos Álvarez, Leo Nucci.<br />
GILDA Elena Mosuc, Jessica Pratt, Irina<br />
Lungu, Jessica Nuccio. SPARAFUCILE<br />
Andrea Mastroni. MADDALENA Anna<br />
Malavasi. GIOVANNA Alice Marini.<br />
IL CONTE DI MONTERONE Nicolò<br />
Ceriani. MARULLO Marco Camastra<br />
MATTEO BORSA Francesco Pittari.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
1, 6, 14, 19, 27 luglio ore 21.00<br />
Madama Butterfly<br />
Tragedia di Giacomo Puccini<br />
Libretto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa<br />
Direttore d'Orchestra Jader Bignamini<br />
Regia e scene Franco Zeffirelli<br />
Personaggi e interpreti<br />
CIO-CIO-SAN Oksana Dyka, Sae-Kyung<br />
Rim, Hui He. SUZUKI Silvia Beltrami,<br />
Anna Malavasi. KATE PINKERTON<br />
Alice Marini. F.B. PINKERTON<br />
Marcello Giordani, Gianluca Terranova.<br />
SHARPLESS Alessandro Corbelli,<br />
Stefano Antonucci, Alberto Gazale.<br />
GORO Francesco Pittari. IL PRINCIPE<br />
YAMADORI Nicolò Ceriani.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
8, 13, <strong>22</strong>, 29 luglio ore 21.00<br />
11, 19 agosto ore 20.45<br />
Roberto Bolle<br />
and Friends<br />
Fondazione Arena<br />
in coproduzione con Artedanza s.r.l.<br />
17 luglio ore <strong>22</strong>.00<br />
Plácido Domingo<br />
Antología de la Zarzuela<br />
Concerto<br />
Direttore d'orchestra Jordi Bernàcer<br />
Ligthing designer Paolo Mazzon<br />
21 luglio ore <strong>22</strong>.00<br />
Aida<br />
Edizione Storica 1913<br />
Opera di Giuseppe Verdi<br />
Libretto di Antonio Ghislanzoni<br />
Direttore d'Orchestra Andrea Battistoni<br />
Regia Gianfranco de Bosio<br />
Personaggi e interpreti<br />
IL RE Ugo Guagliardo, George<br />
Andguladze. AMNERIS Olesya Petrova,<br />
Marianne Cornetti, Giovanna Casolla,<br />
Anastasia Boldyreva. AIDA Monica<br />
Zanettin, Hui He, Cellia Costea, Maria<br />
José Siri. RADAMÈS Gaston Rivero,<br />
Hovhannes Ayvazyan, Walter Fraccaro.<br />
RAMFIS Rafał Siwek, Deyan Vatchkov.<br />
AMONASRO Ambrogio Maestri,<br />
Carlos Almaguer.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
28 luglio ore 21.00 / 3, 6, 8, 13, 16, 21,<br />
24, 27 agosto ore 20.45<br />
Tosca<br />
Melodramma di Giacomo Puccini<br />
Libretto Giuseppe Giacosa Luigi Illica<br />
Direttore d'Orchestra Antonino Fogliani<br />
Regia, scene, costumi Hugo de Ana<br />
Personaggi e interpreti<br />
TOSCA Susanna Branchini, Ainhoa<br />
Arteta. CAVARADOSSI Murat Karahan,<br />
Marcelo Álvarez. SCARPIA Ambrogio<br />
Maestri, Boris Statsenko. ANGELOTTI<br />
Romano Dal Zovo. SAGRESTANO<br />
Nicolò Ceriani. SPOLETTA Antonello<br />
Ceron. SCIARRONE Marco Camastra.<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
5, 10, 17, <strong>22</strong>, 25 agosto ore 20.45<br />
Gala IX Sinfonia<br />
di Beethoven<br />
Concerto sinfonico<br />
Direttore d'Orchestra Daniel Oren<br />
Lighting Designer Paolo Mazzon<br />
Orchestra, Coro e Tecnici<br />
dell'Arena di Verona<br />
15 agosto ore <strong>22</strong>.00<br />
Ambrogio Maestri<br />
Baritono italiano nato<br />
a Pavia dove ha studiato<br />
canto e pianoforte.<br />
Il suo debutto avviene<br />
nel 2001 e coincide con<br />
l’evento musicale più importante del “Centenario<br />
Verdiano”: il Falstaff che, sotto la direzione<br />
del Maestro Riccardo Muti e per la regia<br />
di Giorgio Strehler, lo vede protagonista al<br />
Teatro la Scala di Milano e allo storico Teatro<br />
Verdi di Busseto.<br />
Nino Surguladze<br />
Nasce a Tbilisi in Georgia,<br />
dove studia<br />
presso il conservatorio<br />
della sua città. Presto si<br />
aggiudica importanti riconoscimenti,<br />
vincendo, per esempio, il “Concours International<br />
de Chant de la Ville de Toulouse”.<br />
Si trasferisce in Italia dove si specializza presso<br />
l’Accademia del Teatro alla Scala debuttando<br />
come Marie nel Moïse et Pharaon che ha<br />
inaugurato la stagione 2003/2004.<br />
ITA EVENTI 53
Classica<br />
Una foto del palcoscenico dell’Arena durante<br />
l’Atto III della Tosca (foto Ennevi). A destra,<br />
Roberto Bolle (Foto Laura Ferrari)<br />
UN PO’ DI STORIA<br />
Nel 2013 l’Arena di<br />
Verona ha celebrato<br />
i primi 100 anni del<br />
Festival lirico. Il 10<br />
agosto 1913, per<br />
volere del tenore<br />
Giovanni Zenatello<br />
e del celebre direttore<br />
d’orchestra Tullio<br />
Serafin, è stata<br />
rappresentata per la<br />
prima volta un’opera<br />
lirica nell’anfiteatro:<br />
Aida nell’allestimento<br />
dell’architetto veronese<br />
Ettore Fagiuoli, per<br />
festeggiare il primo<br />
centenario dalla<br />
nascita di Giuseppe<br />
Verdi.<br />
cabile Aida di Verdi, opera simbolo del<br />
festival lirico con le sue 650 rappresentazioni<br />
dal 1913 a oggi, proposta in<br />
due diversi allestimenti, uno più tradizionale<br />
a opera di Gianfranco de Bosio,<br />
uno degli allestimenti più celebri<br />
e rappresentativi che, ispirandosi alla<br />
prima edizione del 1913, da 20 stagioni<br />
ha reso unico il titolo verdiano all'interno<br />
della cornice areniana, e uno decisamente<br />
“futuristico” creato dal team<br />
catalano La Fura dels Baus. Si prosegue<br />
con Rigoletto, sempre di Verdi, per<br />
la regia di Ivo Guerra, con le scene di<br />
Raffaele del Savio e i costumi di Carla<br />
Galleri, che riproduce all’interno dell’anfiteatro<br />
veronese una piccola città<br />
di Mantova curata nei minimi dettagli;<br />
Madama Butterfly e Tosca di Puccini<br />
firmati il primo da Franco Zeffirelli<br />
e il secondo da Hugo de Ana. Arricchiscono,<br />
infine, la programmazione<br />
tre serate-evento: il 17 luglio farà<br />
tappa in Arena il gala Roberto Bolle and<br />
Friends, l’attesissimo appuntamento<br />
che vedrà impegnata l’étoile mondiale<br />
della danza Roberto Bolle in un repertorio<br />
che spazia dal classico al contemporaneo,<br />
affiancato dai principali<br />
nomi del panorama ballettistico internazionale.<br />
Segue il 21 luglio la serata<br />
Plácido Domingo - Antología de la<br />
Zarzuela, che vede protagonista uno<br />
dei miti della lirica mondiale, con le<br />
arie più emozionanti della tradizione<br />
popolare spagnola, per trasmettere al<br />
pubblico tutto il calore e l’energia della<br />
terra madrileña; per concludere il 15<br />
agosto con la IX Sinfonia di Beethoven<br />
diretta da Daniel Oren: una serata di<br />
gala di pura emozione, che vedrà il capolavoro<br />
assoluto del genio di Bonn –<br />
prima composizione musicale dichiarata<br />
nel 2001 “Patrimonio dell’Umanità”<br />
dall’Unesco, con l’iscrizione nel<br />
registro della “Memoria del Mondo”<br />
– risuonare nell’anfiteatro fino ad avvolgerlo<br />
nell’entusiasmo del celeberrimo<br />
Inno alla Gioia.<br />
Violeta Urmana<br />
Nata in Lituania, è una<br />
delle cantanti più ricercate<br />
per il repertorio<br />
drammatico tedesco e italiano,<br />
ospite regolare dei maggiori<br />
teatri d'opera del mondo. Ha ricevuto<br />
diversi riconoscimenti, tra i quali il Royal Philharmonic<br />
Society Award a Londra e il titolo<br />
di Kammersängerin a Vienna. Nel 2014 Napolitano<br />
le ha conferito il titolo di Commendatore<br />
dell’Ordine della Stella d’Italia.<br />
Susanna Branchini<br />
Nata a Roma da padre<br />
italiano e madre<br />
caraibica, diplomata in<br />
canto con il massimo dei<br />
voti al Conservatorio “Francesco<br />
Morlacchi “di Perugia, vincitrice del<br />
Mattia Battistini, fa il suo debutto operistico<br />
nel 2002 a Roma come Micaela nella Carmen.<br />
La sua rapida maturazione vocale le ha<br />
permesso di affrontare presto un repertorio<br />
più incisivo come quello delle eroine verdiane.<br />
54 ITA EVENTI
Classica<br />
L’AIDA A MACERATA<br />
L’applauditissima versione dell’Aida di Francesco Micheli del 2014, coprodotta con il Teatro<br />
Comunale di Bologna, andata in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, sarà riproposta in<br />
occasione della 53ª edizione del Macerata Opera (20 luglio – 14 agosto). Il festival quest’anno<br />
guarda a Oriente e presenta tre titoli dal più amato repertorio italiano: Turandot, Madama<br />
Butterfly e, appunto, Aida.<br />
AIDA<br />
◗ 30/07, 5-11-14/08, Arena Sferisterio, Macerata<br />
Riccardo Frizza (direttore), Francesco Micheli (regia), Cristian Saitta (il re), Sonia Ganassi (Amneris),<br />
Maria Pia Piscitelli (Aida), Stefano La Colla (Radamès), Giacomo Prestia (Ramfis), Stefano Meo (Amonasro)<br />
LE NOVE SINFONIE DI BEETHOVEN<br />
Sesta edizione consecutiva per la stagione estiva de la-<br />
Verdi che, come ormai accade dal 2012, non chiude<br />
mai i battenti. L’esecuzione del ciclo completo delle<br />
nove sinfonie di Beethoven manca a Milano dagli anni<br />
’80: la proposta di tutti i capolavori sinfonici del Genio<br />
di Bonn in estate, nel giro di 10 giorni, è l’occasione<br />
migliore per il pubblico più trasversale di ascoltare questi<br />
caposaldi del repertorio classico in modo più “rilassato”,<br />
in un ambiente morbido e ospitale, informale e<br />
sdrammatizzante, qual è l’Auditorium di Milano. A dirigere<br />
Claus Peter Flor, che ha diretto, tra l’altro, la<br />
prima edizione di Capodanno della “Nona” de laVerdi<br />
nell’ormai lontano 1999 e l’ultima, nel 2016/17.<br />
ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO<br />
DI MILANO GIUSEPPE VERDI<br />
CLAUS PETER FLOR (direttore)<br />
◗ 6, 9, 13, 16, 19/07, Auditorium Fondazione Cariplo, Milano<br />
Beethoven, le nove sinfonie<br />
Foto Paolo Dalprato<br />
DEBUTTO A SANTA CECILIA<br />
Per la prima volta sul podio di Santa Cecilia<br />
uno degli artisti italiani più stimati a livello<br />
internazionale, il compositore Ezio<br />
Bosso, pianista, direttore e autore di cinema.<br />
Considerato uno dei più influenti<br />
musicisti italiani della sua generazione,<br />
Bosso, tornato alla direzione dopo una<br />
lunga assenza, ha voluto con forza questo<br />
incontro con l’Orchestra di Santa Cecilia<br />
anche perché nel prestigioso organico siedono<br />
molti suoi amici, con cui ha a lungo<br />
suonato in formazioni da camera o diretto<br />
precedentemente.<br />
ORCHESTRA<br />
DELL’ACCADEMIA<br />
NAZIONALE DI<br />
SANTA CECILIA<br />
EZIO BOSSO<br />
(direttore e pianoforte)<br />
◗ 12 luglio, Cavea<br />
dell’Auditorium Parco<br />
della Musica, Roma<br />
Bach, Concerto n. 5 in fa BWV<br />
1056; Bosso, Split per<br />
pianoforte e archi;<br />
Bosso, Rain in your black eyes<br />
per pianoforte e archi;<br />
Beethoven, Sinfonia n. 7<br />
56 ITA EVENTI
UN GRANDE DIRETTORE<br />
Nella bellissima cornice del Teatro<br />
Antico di Taormina, Zubin Mehta<br />
dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro<br />
Massimo in una delle più grandi composizioni<br />
della storia della musica, la<br />
Nona Sinfonia di Beethoven. Zubin<br />
Mehta nasce nel 1936 a Bombay e riceve una prima<br />
educazione musicale dal padre Mehli Mehta, fondatore<br />
della Bombay Symphony Orchestra. Dopo un breve periodo<br />
di studi di medicina parte per Vienna dove entra infine<br />
nel corso di direzione d’orchestra sotto Hans Swarowsky<br />
all’Akademie für Musik. A partire dal 1961 dirige<br />
le orchestre sinfoniche di Vienna, Berlino e Israele con cui<br />
mantiene ancora stretti legami. Zubin Mehta ha diretto<br />
più di duecento concerti e tour con straordinari ensemble<br />
attraverso i cinque continenti. È stato direttore musicale<br />
dei New York Philharmonic per 13 anni. Nel 1999 è<br />
stato insignito del “Lifetime Achievement Peace and Tolerance<br />
Award" da parte delle Nazioni Unite ed è solo uno<br />
degli innumerevoli riconoscimenti che ha ricevuto.<br />
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO MASSIMO<br />
ZUBIN MEHTA (direttore)<br />
JULIANNA DI GIACOMO (soprano)<br />
LILLY JØRSTAD (mezzo soprano)<br />
MICHAEL SCHADE (tenore)<br />
◗ 8 luglio, Teatro Antico, Taormina<br />
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125<br />
MUSICA TRA LE DOLOMITI<br />
Il Sonata Islands è un anomalo quartetto<br />
per flauto e archi, che emula l’organico<br />
classico togliendo la viola e aggiungendo<br />
un contrabbasso, grazie al quale<br />
nella tessitura timbrica si inseriscono<br />
tracce di rock e jazz. In programma musiche<br />
degli anni 2000: una suite da una celebre<br />
composizione di Giovanni Sollima,<br />
Spasimo, ispirata alla chiesa sconsacrata<br />
sulle mura dell’antica Palermo; May in Paris<br />
di Emilio Galante, ricostruzione di sapore<br />
stravinskiano e reinvenzione postmoderna<br />
di una delle più famose song<br />
della tradizione del musical, April in Paris;<br />
il Phase quartet di Eloisa Manera, nel<br />
quale si sente il modello di Steve Reich.<br />
L’apertura stilistica del quartetto verso<br />
frontiere al di là della classica si percepisce<br />
in particolare nella proposta di brani<br />
di Fred Frith e in una composizione ispirata<br />
ai Thinking Plague, band statunitense<br />
di progressive rock sperimentale.<br />
L’appuntamento, che si svolgerà all’aperto,<br />
fa parte della rassegna Panorama<br />
Music che si svolge tra le Dolomiti<br />
della Val di Fassa. Il programma comprende<br />
13 live (jazz, classica, canzone<br />
d’autore) in orario pomeridiano a ingresso<br />
gratuito, in zone, come è facile intuire,<br />
di notevole impatto paesaggistico.<br />
SONATA ISLANDS QUARTET<br />
EMILIO GALANTE (flauti)<br />
ELOISA MANERA (violino)<br />
BIANCA FERVIDI (violoncello)<br />
DAVIDE TEDESCO (contrabbasso)<br />
◗ 27 luglio, Col Margherita Passo<br />
San Pellegrino (TN)<br />
(in caso di maltempo il concerto si terrà<br />
presso l’Hotel Arnika a Passo San Pellegrino)<br />
ANCHE LA CLASSICA AL MUSART<br />
Da lunedì 17 a domenica 23 luglio si terrà a Firenze il<br />
Musart Festival, rassegna che al fascino secolare della<br />
città abbina proposte musicali nel segno del contemporaneo,<br />
dell’originalità e dell’eccellenza. Uno degli appuntamenti<br />
più importanti sarà proprio dedicato alla<br />
musica classica con i Carmina Burana e il Boléro:<br />
la direzione dell’Orchestra della Toscana (200 elementi)<br />
è affidata al giovane e apprezzatissimo Daniele<br />
Rustioni. A poco più di 30 anni Rustioni è già<br />
una consolidata realtà nel panorama musicale internazionale;<br />
il Times ha detto di lui: “Chiaramente un altro<br />
talento in ascesa destinato a grandi cose”.<br />
ORCHESTRA DELLA TOSCANA E CORO DI ROMA<br />
DANIELE RUSTIONI (direttore)<br />
◗ 19 luglio, Piazza della Santissima Annunziata, Firenze<br />
Carl Orff, Carmina Burana / Maurice Ravel, Boléro
LOPEZ • SOLENGHI • CUCCARINI • GRAVINA • BATTISTACABARET COMMEDIE TRAGEDIE SUI PALCOSCENICI ITALIANI<br />
Teatro<br />
LE ULTIME OCCASIONI PER ASSISTERE A NOTRE DAME DE PARIS<br />
UN SUCCESSO SENZA PRECEDENTI<br />
Il più grande successo di sempre nella storia dello<br />
spettacolo in Italia, lo show più importante che sia<br />
mai stato prodotto in Europa, proseguirà il tour anche<br />
questa estate. Le date estive saranno le ultime<br />
occasioni per assistere al musical con il cast originale.<br />
Lo show che ha stregato milioni di persone,<br />
dopo un anno e mezzo di ininterrotto successo e bagni<br />
di folla in tutta la penisola, si fermerà per un<br />
lungo periodo di pausa dopo il gran finale di settembre<br />
in scena all’Arena di Verona. In un momento<br />
storico particolarmente difficile come quello attuale,<br />
il bilancio di questo incredibile ritorno ha fatto gridare<br />
al miracolo: da quando l’opera musicale firmata<br />
da Riccardo Cocciante ha ripreso le rappresentazioni<br />
a marzo del 2016, ha fatto impennare le<br />
vendite dei biglietti a teatro, capitanando la classifica<br />
dei titoli della scorsa stagione, e superando le<br />
presenze dei più grandi live della musica rock e<br />
pop. Notre Dame de Paris è diventato un vero e<br />
proprio cult, grazie soprattutto al grande amore che<br />
l’affezionatissimo pubblico gli tributa ogni sera, affollando<br />
le rappresentazioni in ogni città della penisola,<br />
con repliche a colpi di sold out. In 15 anni di<br />
programmazione, ha superato i 3.500.000 di spettatori<br />
in 1.207 repliche. “Notre Dame de Paris ha<br />
cambiato il modo di fare un certo tipo di spettacolo”,<br />
ha detto Cocciante. “Il mio intento era quello<br />
di creare un’espressione popolare moderna, recuperare<br />
la nostra cultura europea e lo strumento<br />
della voce, inserendolo in un contesto moderno.<br />
Quest’opera non è una fotografia ma un’immagine<br />
in movimento che vive nel tempo e diventa ogni<br />
volta qualcosa di diverso, grazie alla forza attrattiva<br />
di una scrittura che ti porta dentro alla storia”.<br />
NOTRE DAME DE PARIS<br />
◗ Dal 4 all’8/07 Teatro di Verdura, Palermo ◗ Dal 21<br />
al 23/07 Stadio, Lecce ◗ Dal 27 al 30/07 Fiera, Rimini<br />
◗ Dal 2 al 5/08 Anfiteatro La Civitella, Chieti ◗ Dal 13<br />
al 16/08 Arena Sant’Elia, Cagliari ◗ Dal <strong>22</strong> al 24/08<br />
Gran Teatro Giacomo Puccini, Torre del Lago (LU)<br />
◗ 8 e 9/09 Arena di Verona<br />
ITA EVENTI 59
Teatro<br />
Vanessa Gravina,<br />
43 anni, nella<br />
stagione 2015/2016<br />
è stata in teatro<br />
con Nina di André<br />
Roussin, per la<br />
regia di Pino<br />
Strabioli e Patrick<br />
Rossi Gastaldi.<br />
In basso, Paola<br />
Quattrini ed<br />
Emanuela<br />
Grimalda<br />
EVVIVA<br />
LE DONNE<br />
FOLLI<br />
In prima nazionale al<br />
Festival di Borgio Verezzi<br />
una commedia che<br />
racconta le donne<br />
e la loro impossibilità<br />
di fare a meno<br />
dell’amore. Come<br />
spiega l’attrice<br />
Vanessa Gravina,<br />
una delle protagoniste<br />
di Clara Dalledonne<br />
60 ITA EVENTI
e donne sole, con storie affettive molto diverse,<br />
sono costrette a passare insieme le notti<br />
di Natale. E dalle loro confessioni, tra commedia,<br />
melodramma e venature vagamente gialle,<br />
emergono storie di amori negati o vissuti, intrecci,<br />
gelosie, figli segreti, case e vestiti colorati. È questa,<br />
in poche parole, la trama di Queste pazze donne, la<br />
commedia, scritta da Gabriel Barylli, che arriva in<br />
Italia, in prima nazionale, al Festival di Borgio Verezzi,<br />
dopo il grande successo ottenuto in Austria e<br />
Germania. Sul palco, dirette da Stefano Artissunch,<br />
Paola Quattrini, Emanuela Grimalda e Vanessa Gravina.<br />
«Artissunch ha detto che questa commedia racconta<br />
po’ un percorso di autoconsapevolezza di queste<br />
tre donne, – racconta quest’ultima – e io penso<br />
che sia esattamente così, sono assolutamente d’accordo<br />
con lui». Un mondo di sentimenti e nevrosi<br />
femminili alla Almodovar, per il modo colorito di<br />
indagare i rapporti e le nevrosi femminili e le atmosfere<br />
tipiche dei suoi film, ricche di colori sgargianti<br />
sia nelle scenografie che nei costumi, che rispecchiano<br />
le anime “calienti” dei personaggi.<br />
Il filo conduttore del Festival di Borgio Verezzi, quest’anno,<br />
è il potere, inteso nelle sue più varie accezioni:<br />
Queste pazze donne porta sul palcoscenico il<br />
potere dei sentimenti, sentimenti veri, profondi, intensi,<br />
tutti al femminile. «Le protagoniste – spiega<br />
Vanessa Gravina - sono tre donne come tante altre<br />
e insieme uniche e imprevedibili. Tre donne vere,<br />
troppo sole o troppo assediate, lucidamente folli o,<br />
forse, follemente lucide. Tre cuori in tempesta,<br />
anime apparentemente opposte in realtà molto simili<br />
tra loro, con una legge comune: l’impossibilità<br />
di fare a meno dell’amore. Con un finale, tuttavia,<br />
che infrangerà le regole del sistema».<br />
Lei interpreta Linda. C’è qualcosa di Linda che<br />
in qualche modo la rende simile a lei?<br />
Ogni personaggio che un attore affronta ha sempre<br />
qualcosa di personale che ne accomuna il vissuto, e<br />
viceversa. Credo che in Linda, in questo caso, vi sia<br />
una componente emotiva molto vicina alla mia, un<br />
nervosismo ben celato ma pronto a esplodere dietro<br />
l’angolo. Un’autoironia che rasenta il grottesco,<br />
credo una consapevolezza dei vari aspetti umani che<br />
ci circondano. Per il resto, evviva la diversità!<br />
Se dovesse individuare il tema principale di<br />
questo spettacolo, quale sarebbe?<br />
Il tema è il grande riscatto dell’universo al femminile.<br />
Un mondo senza uomini può comunque funzionare,<br />
impossibile che funzioni un mondo senza donne.<br />
Secondo lei qual è il punto di forza di questa<br />
commedia?<br />
Il meccanismo di intesa, di gioco, di provocazione<br />
e amalgama continua tra i personaggi, la forza della<br />
relazione, del micro branco al femminile che vince<br />
e sconfigge la solitudine. Divertendo, commuovendo,<br />
trasgredendo e abbattendo le convenzioni.<br />
Si può dire che, per assurdo, il vero protagonista<br />
di questa commedia è l’uomo?<br />
Effettivamente l’uomo è molto forte in questa vicenda,<br />
si afferma sull’assenza o sull’ingombro. In<br />
quanto tale, inesistente o invasivo. Mai “presente”.<br />
Qual è la cosa principale che vi ha chiesto Stefano<br />
Artissunch?<br />
Artissunch è regista che ama il “ritmo” all’interno di<br />
una messa in scena, la musicalità dell’attore, le altalene<br />
emotive e il gioco relazionale. Chiede a noi di<br />
non avere paura di aggiungere, si fa sempre in tempo<br />
a levare. Chiede a noi i tempi, quasi una partitura.<br />
Il teatro è tempismo, vitalità, altrimenti è noia.<br />
È una storia di donne che piacerà anche agli uomini<br />
secondo lei?<br />
Gli uomini si ritroveranno davanti a uno specchio<br />
lucido, impietoso ma mai cattivo. Rideranno con<br />
noi di loro, se sono intelligenti, altrimenti se ne andranno<br />
offesi ma migliori.<br />
Le donne si riconosceranno nelle tre protagoniste?<br />
L’universalità di queste tre donne è tale da creare<br />
identificazione immediata.<br />
Un mondo senza uomini<br />
può comunque funzionare,<br />
impossibile che funzioni<br />
un mondo senza donne<br />
In che senso le donne sono “pazze”?<br />
Le pazze donne sono pazze in quanto in realtà<br />
sane... altrimenti non impazzirebbero! È un paradosso<br />
ma è così.<br />
Siete nel pieno delle prove: che rapporto si è<br />
creato fra lei, Paola Quattrini ed Emanuela Grimalda?<br />
Con Paola ci conoscevamo da tempo, grande compagna<br />
di lavoro e nella vita. Emanuela invece è per<br />
me una nuova scoperta, ha un background artistico<br />
che attinge da una formazione “very one woman<br />
show”. È scrupolosa e preparata, ci troveremo bene.<br />
Le piace l’idea di salire sul palcoscenico solo con<br />
colleghe donne?<br />
Lavorare con le donne è qualcosa di estremamente<br />
umano, solidarietà innanzi tutto. Le ho sempre apprezzate,<br />
comprese, compatite, stimate. Le donne<br />
sono coraggio, forza, compassione. Le donne mi<br />
commuovono perché sono il futuro, mai il passato.<br />
Viva le donne!<br />
QUESTE PAZZE DONNE<br />
◗ 2-3-4/08 Festival Teatrale di Borgio Verezzi (SV)<br />
ITA EVENTI 61
Teatro<br />
COME STA LA FAMIGLIA?<br />
Foto Angelo Trani<br />
La famiglia è ancora il cardine della società e il<br />
nostro punto di riferimento assoluto? Come si<br />
stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle<br />
trasformazioni sociali, politiche ed economiche<br />
in atto? È questo il tema attualissimo sul quale<br />
nasce e si sviluppa questa ironica e intelligente<br />
“piéce” teatrale scritta e diretta da Gabriele Pignotta<br />
con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia,<br />
che sarà in scena, in prima assoluta, al festival<br />
ligure di Borgio Varezzi e che narra la storia<br />
di una famiglia italiana contemporanea: costretta<br />
ad affrontare un cambiamento traumatico improvviso,<br />
alla fine di un percorso umano difficile<br />
e intenso, si ritroverà del tutto trasformata e forse<br />
più preparata a sopravvivere. Lorella Cuccarini si<br />
cimenta, per la prima volta, con la prosa: “Mi<br />
piaceva l'idea - ha raccontato la Cuccarini ad<br />
Ansa - di debuttare con un testo nuovo, un racconto<br />
su una famiglia che sembra apparentemente<br />
modello ‘Mulino bianco’, finché una tempesta<br />
non passa sul mio personaggio, Serena”.<br />
NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO<br />
◗ Dal 27 al 30/07 Festival di Borgio Verezzi (SV)<br />
GLI AMICI DI SEMPRE<br />
È dal palco del Teatro Ariston, in occasione della serata<br />
finale della 66sima edizione del Festival di Sanremo<br />
(2016), che il trio di amici da sempre, annuncia la sua<br />
reunion. Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni<br />
sono tornati insieme sul palco a oltre vent’anni<br />
di distanza dal loro debutto. Lo spettacolo del trio toscano<br />
che ha conquistato il pubblico tra applausi e standing<br />
ovation registrando un sold-out dopo l’altro farà due<br />
tappe anche questa estate. Uno spettacolo a 360 gradi in<br />
cui cinema, teatro e televisione si intrecciano per un varietà<br />
unico che vede Panariello, Conti e Pieraccioni insieme<br />
di nuovo sul palco, a oltre vent'anni di distanza dal<br />
loro debutto per uno spettacolo inedito ricco di sorprese<br />
e di emozioni e che li vede coinvolti in sketch divertenti<br />
con uno sguardo sempre rivolto all’attualità.<br />
PANARIELLO CONTI PIERACCIONI “IL TOUR”<br />
◗ 29/07 Lucca Summer Festival<br />
◗ 6/08 Teatro Antico, Taormina<br />
DI NUOVO INSIEME<br />
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni,<br />
come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti<br />
e autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal<br />
maestro Gabriele Comeglio. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di<br />
voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni e interazioni<br />
col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger,<br />
in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino<br />
Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra,<br />
che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.<br />
MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW<br />
◗ 6/07 Piazza Duomo, San Miniato (PI) ◗ 14/07 Piazza Duomo, Salò (BS) ◗ 18/07<br />
Arena Gigli, Porto Recanati (AN) ◗ 25/07 Arena Neri, R. Calabria ◗ 26/07 Anfiteatro<br />
Falcone Borsellino, Zafferana Etnea (CT) ◗ 27/07 Teatro di Verdura, Palermo<br />
◗ 29/07 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 2/09 Teatro Romano, Verona<br />
62 ITA EVENTI
UNA VALIGIA DI RISATE<br />
In questo nuovo spettacolo la famiglia Colombo<br />
attraverserà l’oceano su una nave da crociera. Cosa<br />
li spingerà ad andare dall’altra parte del mondo?<br />
Nonostante le difficoltà economiche e i problemi<br />
quotidiani che li attanagliano, Teresa, Mabilia e<br />
Giovanni con grande generosità hanno adottato<br />
a distanza un bambino brasiliano. Negli anni il ragazzo<br />
- grazie alle donazioni de I Colombo - è cresciuto<br />
con una buona educazione e istruzione e la<br />
curiosità di conoscere i genitori e “sorellina”<br />
adottivi è tale da portare Paolo Roberto Josè Amarildo<br />
Santos Do Nascimiento (detto Gegè) a raggiungerli<br />
a sorpresa, preceduto da una misteriosa<br />
raccomandata, per una vacanza di qualche settimana<br />
in Italia. Ma trasferirsi nel nostro Bel Paese<br />
è davvero una prospettiva migliore del paese da<br />
cui proviene Gegè?<br />
I LEGNANESI – VIAGGIANDO CON NOI<br />
◗ 2/07 Oratorio di S. Giulio, Cassano Magnago (VA)<br />
◗ 3/07 Rugby Sound Festival, Legnano (MI)<br />
LE DIFFICOLTÀ DEI 50 ANNI<br />
Andrea Baccan, in arte Pucci, rende esilarante<br />
la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova a<br />
interagire con nuove e incomprensibili mode,<br />
nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le<br />
devastanti e dispendiose attività extrascolastiche,<br />
senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo<br />
che si porta sulle spalle, costretto a esami<br />
clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in<br />
un mondo dove sono diventate indispensabili<br />
cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole.<br />
PUCCI - RECITAL<br />
◗ 8/07 Arena Estiva Il Maggiore, Verbania ◗ 15/07<br />
Castello Visconteo, Pavia ◗ 19/07 Spazio Concerti<br />
Cortevecchia, Grazzano Visconti ◗ 5/08 Pula (Sardegna)<br />
◗ 6/08 Anfiteatro Due Palme, Palau ◗ 14/08 La<br />
Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 13/08 Arena<br />
della Regina, Cattolica (RN) ◗ 16/08 Teatro Ariston,<br />
Sanremo (IM) ◗ 19/08 Follonica Summer Festival<br />
L’ESSENZA DI BATTISTA<br />
Il titolo “Che sarà”, con evidente rimando alla canzone<br />
del Sanremo del ‘71 dei Ricchi e Poveri, racchiude<br />
in sé tutta l'essenza della vita e dello spettacolo.<br />
Come di consuetudine Maurizio Battista terrà<br />
fede alla sua più grande capacità: analizzare<br />
scorci di vita quotidiana con disinvoltura e<br />
armonia, arrivando a toccare note profonde<br />
senza annoiare e abbandonare<br />
la sua abilità comica. Tutto sarà accompagnato<br />
dai virtuosismi canori<br />
dei quattro elementi dei Baraonna<br />
e dalle incursioni del duo comico<br />
Tirocchi e Panicone. Battista sarà<br />
anche a Roma al Foro Italico il 20<br />
luglio ma con un altro spettacolo:<br />
“Cavalli di razza”, un nuovo spettacolo<br />
creato appositamente per<br />
questa occasione per celebrare<br />
Roma e i romani. Racchiude il<br />
mondo di ieri e di oggi che Battista<br />
ha attraversato fin dai suoi esordi:<br />
i Cavalli di Razza sono gli artisti<br />
che ha incontrato dagli inizi della<br />
sua carriera e con i quali ancora<br />
spesso collabora, comici e attori<br />
bravissimi che, purtroppo, non<br />
sempre hanno avuto il successo<br />
che avrebbero meritato.<br />
MAURIZIO BATTISTA<br />
CHE SARÀ? BOH!<br />
◗ 13/07 Castello Sforzesco,<br />
Vigevano (PV)<br />
◗ 14/07 Grazzano Visconti<br />
Summer Festival (PC)
Musical<br />
UN TUFFO NEGLI ANNI 70<br />
Pantaloni a zampa, brillantina e tanta voglia di<br />
ballare. Quarant’anni dopo l’uscita del celebre<br />
film con John Travolta e Karen Lynn Gorney,<br />
arriva questo juke box musical per rivivere i<br />
successi disco in voga all’epoca tra cui le canzoni<br />
originali dei Bee Gees come Stayin' Alive,<br />
How Deep Is Your Love, Night Fever, You<br />
Should Be Dancing e tante altre come Disco<br />
Inferno. Il nuovo Tony Manero è Giuseppe<br />
Verzicco. Anna Foria è Stephanie Mangano.<br />
LA FEBBRE DEL SABATO SERA<br />
◗ 16/07 Castello Sforzesco, Vigevano (PV)<br />
◗ 21/07 Il Maggiore Summer Festival, Verbania (VCO)<br />
◗ 24/07 Arena di Verona<br />
LA MAGIA<br />
DI CENERENTOLA<br />
Il musical riscopre la celebre storia dei fratelli<br />
Grimm con un testo originale, ricco di<br />
magia e divertimento, che conquisterà i più<br />
piccoli ma anche i loro genitori. Il cast, composto<br />
da oltre venti elementi, ricrea sul palco<br />
tutta l’atmosfera di un’epoca passata, con<br />
sontuosi costumi settecenteschi e sorprendenti<br />
scenografie. Le musiche orchestrali inedite<br />
accompagnano le vivaci e coinvolgenti<br />
coreografie corali e gli effetti scenici trascineranno<br />
i più piccoli ma anche gli adulti<br />
nell’incantesimo di una serata magica. Nel<br />
2003 un gruppo di amici decide di portare<br />
in scena il celebre musical “Aggiungi un<br />
posto a tavola”. Nasce così, quasi per gioco,<br />
la Compagnia delle Formiche, che nei<br />
successivi dieci anni cresce e produce spettacoli<br />
sempre nuovi fino a diventare una realtà<br />
affermata nel panorama del musical con<br />
produzioni destinate a tutta la famiglia.<br />
Questi spettacoli hanno richiamato l’attenzione,<br />
oltre che del pubblico, di agenzie<br />
di distribuzione che hanno permesso alla<br />
Compagnia di esibirsi nei maggiori teatri italiani.<br />
Nel maggio 2016 la Compagnia ha<br />
vinto con il musical “La spada nella roccia”<br />
il primo premio del concorso nazionale del<br />
musical originale “PrIMO”.<br />
CENERENTOLA – IL MUSICAL<br />
◗ 8 agosto Bolgheri Festival<br />
Marina di Castagneto (LI)<br />
UN CAST<br />
D’ECCEZIONE<br />
Forse la più celebre commedia<br />
musicale degli anni<br />
2000 che ha strappato applausi<br />
in tutto il mondo e ha<br />
fatto scatenare il pubblico con le<br />
mitiche canzoni degli Abba: a quasi<br />
dieci anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una<br />
nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata<br />
da una grande produzione tutta italiana, con protagonisti<br />
tre attori amatissimi dal grande pubblico<br />
come Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muñiz. Nel<br />
ruolo della protagonista femminile la rivelazione del<br />
musical italiano Sabrina Marciano (reduce da una clamorosa<br />
affermazione nel ruolo della maestra di danza<br />
nell’acclamato Billy Elliot) circondata da un cast di oltre<br />
trenta artisti e un’orchestra che suonerà dal vivo<br />
posizionata all’interno della scena. Il musical è prodotto<br />
dalla PeepArrow Entertainment e Il Teatro Sistina per<br />
la regia e l’adattamento di Massimo Romeo Piparo.<br />
MAMMA MIA!<br />
◗ 7 e 8/07 Teatro Romano, Ostia Antica (Roma) ◗ 14 e15<br />
luglio Forte Arena, Pula (CA) ◗ 21 e <strong>22</strong>/07 Piazza Castello,<br />
Marostica (VI) ◗ 25/07 Anfiteatro Fonte Mazzola, Peccioli (PI)<br />
◗ 1/08 La Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU) ◗ 9/08<br />
Arena Alberto Neri, Reggio Calabria ◗ <strong>22</strong> e 23/08 Arena<br />
Sferisterio, Macerata<br />
64 ITA EVENTI
Cinema<br />
I FILM CHE PRESTO ARRIVERANNO SUL GRANDE SCHERMO<br />
CAGE • CARPIGNANO • REEVES • HARRELSON • SHEPARD<br />
I CHIPS SONO TORNATI<br />
Dax Shepard (“Hit and Run”, e “Parenthood” in<br />
TV) e Michael Peña (“Sopravvissuto – The Martian”)<br />
sono i protagonisti di Chips, una commedia<br />
d’azione scritta e diretta dallo stesso Shepard.<br />
Jon Baker (Shepard) e Frank “Ponch”<br />
Poncherello (Peña) entrano a far parte della<br />
California Highway Patrol (CHP) di Los Angeles,<br />
spinti da motivazioni diverse. Baker è un ex motociclista<br />
professionista che si è arruolato per rimettere<br />
a posto la sua vita e il suo matrimonio.<br />
Poncherello è un agente federale sotto copertura<br />
piuttosto arrogante, che ha il compito di scoprire<br />
se una recente rapina multimilionaria è stata<br />
compiuta da agenti della CHP. La recluta inesperta<br />
e il temprato professionista fanno squadra,<br />
ma si scontrano di continuo: perciò dar vita<br />
a una collaborazione è più facile a dirsi che a<br />
farsi. Ma l’abilità da motociclista di Baker e la<br />
conoscenza del territorio di Ponch potrebbero<br />
funzionare... se non fosse che si complicano la<br />
vita a vicenda. L’opera dello sceneggiatore / regista<br />
Dax Shepard dà vita a una commedia poliziesca<br />
piena di scene d’azione, acrobazie e umorismo<br />
hard, spinta al limite della legalità. “Si<br />
tratta di due uomini completamente diversi, con<br />
differenti competenze e capacità, ma che devono<br />
imparare a pattugliare insieme, finire il lavoro del<br />
collega e, infine, affidare la propria vita all’altro”,<br />
dice Shepard. E se tutto ciò può sembrare<br />
un compito di sani principi, “Ci sono scene di<br />
nudo - concesso e per lo più di me stesso - e inseguimenti<br />
epici, distruzione ed esplosioni. Non<br />
credo che siano passati più di tre giorni in questo<br />
film, senza aver dilapidato qualcosa. L’azione è<br />
reale, i salti sono reali e i combattimenti sono<br />
quasi reali”. Riguardo alla serie TV degli anni<br />
‘70/’80 creata da Rick Rosner (uno dei produttori<br />
esecutivi del film) a cui si è ispirato, Shepard<br />
afferma: “Per me gli elementi chiave di quel programma<br />
erano lo scenario, le moto e il fatto che<br />
Jon e Ponch fossero degli eroi”. I protagonisti dei<br />
film sono diversi da quelli del telefilm: una nuova<br />
incarnazione, con una propria personalità.<br />
◗ Produzione Andrew Panay e Ravi Mehta<br />
Regia Dax Shepard<br />
Sceneggiatura Dax Shepard<br />
Cast Dax Shepard, Michael Peña, Rosa Salazar,<br />
Adam Brody, Kristen Bell e Vincent D'Onofrio<br />
Uscita nelle sale 20 luglio 2017<br />
ITA EVENTI 67
Cinema<br />
LE DIVERSITÀ<br />
Il regista Jonas Carpignano porta sul grande schermo<br />
una storia difficile. Quella di Pio Amato, un ragazzo<br />
che vive alla Ciambra, una comunità Rom nei pressi<br />
di Gioia Tauro. Una storia che attinge a piene mani<br />
dalla vita reale di Cristiana Zappoli<br />
Jonas Carpignano,<br />
33 anni, ha<br />
trascorso la sua<br />
infanzia tra Roma<br />
e New York,<br />
ha iniziato a fare<br />
film mentre<br />
frequentava la<br />
Wesleyan University.<br />
Dopo la laurea<br />
ha continuato a<br />
lavorare sui set<br />
cinematografici,<br />
sia in Italia che<br />
negli Stati Uniti<br />
resentato all’ultimo Festival di<br />
Cannes, nella Quinzaine des réalisateurs,<br />
dove ha vinto il Premio<br />
Europa Cinemas Label come Miglior<br />
film europeo, A Ciambra arriverà nelle<br />
sale cinematografiche italiane tra la<br />
fine agosto e l’inizio di settembre. Il film<br />
è scritto e diretto dal giovane regista italo<br />
americano Jonas Carpignano, è il suo<br />
secondo lungometraggio e può vantare<br />
una collaborazione decisamente eccezionale:<br />
il produttore esecutivo è infatti<br />
Martin Scorsese che, dopo aver visto<br />
e apprezzato il primo film del regista,<br />
Mediterranea, ha voluto sostenere<br />
questo progetto. Il film parla di un argomento<br />
molto attuale: nella Ciambra,<br />
una piccola comunità Rom nei pressi di<br />
Gioia Tauro, Pio Amato cerca di crescere<br />
più in fretta possibile, a quattordici anni<br />
beve, fuma ed è uno dei pochi in grado<br />
di integrarsi tra le varie realtà del luogo:<br />
gli italiani, gli immigrati africani e<br />
i membri della comunità Rom. Pio segue<br />
ovunque suo fratello Cosimo, imparando<br />
il necessario per sopravvivere<br />
sulle strade della sua città. Quando Cosimo<br />
scompare le cose per Pio iniziano<br />
a mettersi male, dovrà provare di essere<br />
in grado di assumere il ruolo di suo<br />
fratello e decidere se è veramente pronto<br />
a diventare un uomo. Il protagonista<br />
del film, Pio Amato, non è un personaggio<br />
di fantasia ma un ragazzo in<br />
carne e ossa che nel film interpreta se<br />
stesso. «Ho incontrato gli Amato - rac-<br />
68 ITA EVENTI
conta Jonas Carpignano - nel 2011<br />
dopo il furto di una Fiat Panda con l’attrezzatura<br />
tecnica della nostra troupe.<br />
Eravamo a Gioia Tauro e stavamo girando<br />
A Chjana, il corto che poi sarebbe<br />
diventato Mediterranea. Quando a<br />
Gioia una macchina sparisce, la prima<br />
cosa che fai è “andare dagli zingari”. E<br />
così sono stato alla Ciambra per la prima<br />
volta e mi sono subito innamorato<br />
dell’energia che quel luogo emanava.<br />
Tutte le volte che racconto questa<br />
storia Pio dice di ricordarsi di avermi visto<br />
ma io, all’epoca, non l’avevo notato:<br />
troppe altre cose avevano attirato la<br />
mia attenzione. Abbiamo dovuto aspettare<br />
tre giorni prima che ci fosse restituita<br />
la macchina perché era appena<br />
morto il nonno di Pio, il personaggio<br />
di nonno Emilian è ispirato a lui, e le<br />
trattative non potevano iniziare fino alla<br />
fine del funerale. Tutta la situazione ha<br />
avuto un enorme effetto su di me e subito<br />
dopo ho iniziato a scrivere la prima<br />
stesura del corto A Ciambra. Per il<br />
film sono importanti sia il ruolo che i<br />
Rom della Ciambra svolgono a Gioia<br />
Tauro, sia la loro relazione con gli immigrati<br />
africani della zona. In ogni caso<br />
non avevo intenzione di fare un’analisi<br />
sociologica della situazione, ma raccontare<br />
il rapporto tra Pio e Ayiva, il suo<br />
amico africano, con le sue potenzialità<br />
e i suoi limiti».<br />
Come è cambiata l’idea che aveva del<br />
film dopo essere stato alla Ciambra?<br />
Sono andato alla Ciambra con una vaga<br />
storia in mente e poi, una volta conosciuto<br />
Pio, ho adattato la sceneggiatura<br />
e ho inserito elementi biografici della<br />
famiglia Amato, esattamente come<br />
avevo fatto con la storia di Koudous Seihoun,<br />
il protagonista di Mediterranea.<br />
In entrambi i casi, dopo aver incontrato<br />
i protagonisti, ho cercato di adattare i<br />
film avvicinandoli il più possibile alla<br />
loro vita reale, mantenendo tuttavia la<br />
struttura drammatica del racconto.<br />
Nel caso del corto A Ciambra, volevo<br />
raccontare la storia di due fratelli.<br />
Nell’inverno del 2013 ho iniziato le mie<br />
visite regolari alla Ciambra per sviluppare<br />
il casting. La prima persona che<br />
ha attirato la mia attenzione è stato il<br />
fratello maggiore di Pio che era assolutamente<br />
contrario all’idea di partecipare<br />
al film. Era talmente riluttante<br />
che uno dei produttori ha cercato di<br />
convincermi a trovare qualcun altro al<br />
suo posto. Io invece l’ho rincorso per<br />
mesi perché ero assolutamente convinto<br />
che fosse perfetto per quel ruolo.<br />
A Ciambra è stato<br />
girato interamente<br />
nella zona di cui<br />
parla il film,<br />
a Gioia Tauro.<br />
Le riprese sono<br />
durate 91 giorni<br />
consecutivi<br />
ITA EVENTI 69
Pio Amato recita anche in Mediterranea. Fra di voi<br />
si è creato un legame speciale.<br />
Andando in giro con Mediterranea nei vari festival ho<br />
incontrato persone che avevano le opinioni più disparate<br />
sul film, ma su una cosa erano tutti d’accordo:<br />
il rispetto e l’affetto incondizionato nei confronti<br />
di Pio. Ha un “qualcosa”, come dicono i miei amici<br />
di New Orleans, possiede un’energia straordinaria,<br />
me ne sono accorto subito dopo averlo conosciuto.<br />
Dopo circa una settimana dal mio arrivo alla Ciambra<br />
ho iniziato a far amicizia con Pio e, dopo la diffidenza<br />
iniziale, è diventato presto chiaro che stavamo<br />
sviluppando un rapporto davvero speciale. È difficile<br />
descrivere come è successo. Per molti versi il rapporto<br />
tra Pio e Ayiva nel film è una combinazione del<br />
rapporto che Pio ha con Koudous - l’attore che interpreta<br />
Ayiva - e del rapporto che ha con me.<br />
Come immagina il futuro di Pio?<br />
Pio è cresciuto davanti ai miei occhi in questi anni e<br />
ho avuto modo di apprezzare le sue capacità e risorse<br />
personali. Certo la vita della Ciambra impone grossi<br />
limiti a chi vi cresce dentro, dal punto di vista dell’educazione,<br />
del lavoro e del rapporto con il mondo<br />
esterno, ma è anche una vita fatta di grandi legami affettivi<br />
e di solidarietà. Pio è il prodotto di questo mondo<br />
con tutti i suoi vantaggi e limiti, ma è anche un<br />
ragazzo capace di imparare dalle situazioni in cui si trova<br />
e di adattarsi a esse. È timido ma ha anche una grande<br />
determinazione e soprattutto sa farsi voler bene. Insomma,<br />
mi sembra che stia crescendo bene, non solo<br />
fisicamente, e ho fiducia che se la caverà, qualunque<br />
cosa decida di fare.<br />
Lei conosce molto bene la comunità Rom così come<br />
quella italiana. Secondo lei una reale integrazione<br />
tra queste due realtà è possibile?<br />
Non penso che integrazione sia la parola giusta. Spesso<br />
con questo termine si intende l’accettazione della cultura<br />
dominante da parte di una comunità marginale,<br />
come se gli “zingari” dovessero imparare a essere “italiani”.<br />
Ma in questo modo si cancellano le identità etniche<br />
e le tradizioni culturali e questo non solo è sbagliato,<br />
è anche impossibile da ottenere. Io parlerei piuttosto<br />
di coesistenza e di reciproco riconoscimento delle<br />
diversità. È una cosa che di fatto avviene nella vita<br />
di tutti i giorni in una città così variegata come Gioia<br />
Tauro, ma c’è ancora tanto lavoro da fare soprattutto<br />
perché la composizione sociale è cambiata così drasticamente<br />
negli ultimi anni a causa delle immigrazioni.<br />
Alla fine, invece che all’integrazione, si dovrà arrivare<br />
a una diversa nozione di “italianità”.<br />
Quali sono i punti di forza di questo film?<br />
Non sta a me giudicare. Posso dire quello che ho tentato<br />
di fare, incominciando dal fatto che il film è nato<br />
da un legame molto stretto e diretto con delle persone<br />
che sono diventate parte della mia vita negli ultimi<br />
70 ITA EVENTI
Il regista, Jonas<br />
Carpignano, insieme<br />
a Damiano Amato<br />
che interpreta<br />
Cosimo, il fratello<br />
del protagonista<br />
anni. Penso al film più come un “intervento” che come<br />
una storia. Un intervento genera delle dinamiche personali,<br />
psicologiche e sociali, che il film cerca di catturare.<br />
Non nel senso che il film è più realistico o autentico,<br />
ma nel senso che ha un rapporto diretto con<br />
le situazioni che mostra. Direi che è più presentazione<br />
che rappresentazione. È questa dinamica che spero<br />
il film riesca a mostrare. Spero riesca a coinvolgere<br />
un pubblico che non ha mai conosciuto questo angolo<br />
di mondo che è la Ciambra, così remoto ma così<br />
emotivamente intenso.<br />
A Ciambra è un film che lascia senza speranza o<br />
è un film ottimista?<br />
Nella vita cerco di essere sempre una persona ottimista,<br />
ma non voglio pensare ai miei film in termini di ottimismo<br />
o di pessimismo. Cerco di mostrare agli spettatori<br />
la mia interpretazione di com’è la vita dove vivo,<br />
ma lascio a loro il compito di decidere come sentirsi<br />
a riguardo. I miei film parlano di personaggi che si trovano<br />
in situazioni contraddittorie e conflittuali che devono<br />
affrontare al meglio delle loro possibilità. Anche<br />
se questo film affronta il tema della povertà, del<br />
rapporto tra diverse etnie, degli stereotipi identitari,<br />
della criminalità, ecc., alla fine è tutto incentrato su<br />
Pio. Credo che nella realtà, posto davanti alla scelta<br />
che deve compiere riguardo all’amico Ayiva, Pio farebbe<br />
esattamente quello che fa nel film. Ciò che accade<br />
è molto triste, ma alla fine non credo che lo spettatore<br />
proverà avversione nei suoi confronti. Anche le<br />
brave persone fanno cose cattive, e quando siamo con<br />
le spalle al muro è facile rifugiarsi nel tribalismo. Ci<br />
sono persone nella Ciambra che hanno commesso azioni<br />
che dall’esterno sono viste e giudicate come “cattive”,<br />
ma io penso che non siano cattive persone e ritengo<br />
che questo film ne sia testimonianza. Nessuno<br />
è perfetto, e personalmente sono felice di sapere che<br />
Pio Amato sia là nel mondo dei vivi.<br />
Prima Mediterranea, la storia di due immigrati africani,<br />
e adesso A Ciambra. Descriverebbe i suoi<br />
come film di denuncia?<br />
Assolutamente no. La denuncia implica una precisa posizione<br />
ideologica precostituita e un messaggio politico<br />
esplicito. Più che a denunciare io sono interessato<br />
a mostrare e a coinvolgere. Lo scopo di questi film è di<br />
far avvicinare il pubblico a personaggi e situazioni. Che<br />
poi questo abbia un risvolto politico è inevitabile, ma<br />
io sono più interessato a mostrare la dinamica delle scelte<br />
soggettive e delle situazioni sociali che non a proporre<br />
un manifesto per una strategia politica. Tanto più che<br />
non è cosi facile capire oggi che cosa sia la politica.<br />
◗ Produzione Stayblack Productions, RT Features,<br />
Sikelia Productions, Rai Cinema<br />
Regia e sceneggiatura Jonas Carpignano<br />
Cast Pio Amato, Koudous Seihon, Iolanda Amato,<br />
Damiano Amato - Distribuzione italiana Academy Two<br />
ITA EVENTI 71
Cinema<br />
DIARIO<br />
DI UNA<br />
SCHIAPPA<br />
NELLE SALE DAL 10 AGOSTO 2017<br />
Cinque anni dopo “Diario di una<br />
schiappa 3 - Vita da cani”, ecco il<br />
quarto film della serie Diario di<br />
una schiappa – Portatemi a casa, destinato<br />
a una nuova generazione di<br />
bambini e genitori impazienti di<br />
vedere gli amati libri prendere<br />
vita ancora una volta. Iniziato<br />
come una serie di fumetti online,<br />
Diario di una schiappa è diventato<br />
un successo immediato quando<br />
Jeff Kinney ha pubblicato il suo<br />
primo Diario nel 2007. Il libro è<br />
rimasto per quasi tre anni nella<br />
classifica dei bestseller per bambini<br />
del New York Times e ha venduto<br />
milioni di copie in tutto il mondo.<br />
In questo film Greg mette a<br />
punto un nuovo piano per liberarsi<br />
della sua cattiva fama e ottenere finalmente<br />
la notorietà che crede di<br />
meritare. Quando il suo io subisce<br />
un duro colpo a causa di un video<br />
pubblicato in rete che lo ritrae<br />
con un pannolino per bambini in<br />
mano, Greg decide di prendere il<br />
controllo della situazione per rifarsi<br />
una reputazione. Il modo più ovvio<br />
è quello di girare un altro video<br />
mitico e di diffonderlo in rete<br />
con l’aiuto del formidabile You-<br />
Tuber Mac Digby.<br />
◗ Produzione Nina Jacobson, Brad<br />
Simpson - Regia David Bowers<br />
Sceneggiatura Jeff Kinney e David<br />
Bowers - Cast Jason Drucker, Alicia<br />
Silverstone, Tom Everett Scott, Charlie<br />
Wright, Owen Asztalos<br />
USS<br />
INDIANAPOLIS<br />
NELLE SALE DAL 19 LUGLIO 2017<br />
Durante la Seconda Guerra Mondiale<br />
la USS Indianapolis si distingue<br />
come uno degli incrociatori<br />
più veloci e temuti della marina<br />
americana e sotto il comando<br />
del valoroso capitano Charles<br />
McVay (Nicholas Cage) il suo<br />
equipaggio combatte con coraggio<br />
le più importanti battaglie sul<br />
fronte del Pacifico. Nel luglio<br />
1945 a McVay e ai suoi marinai<br />
viene affidata una missione top secret:<br />
operare in gran segreto il trasporto<br />
di una delle due bombe atomiche<br />
che metteranno fine alla<br />
guerra. Ma durante la traversata la<br />
USS Indianapolis viene affondata<br />
dall’attacco di un sommergibile<br />
giapponese. Vista la segretezza<br />
della missione la nave non viene<br />
data per dispersa e il suo equipaggio<br />
abbandonato per 5 interminabili<br />
giorni nel Mare delle Filippine<br />
infestato di squali. Dei<br />
1197 membri dell’equipaggio solo<br />
317 uomini vengono ritrovati ancora<br />
in vita da un velivolo della US<br />
Navy. Per nascondere le proprie<br />
colpe agli occhi dell’opinione<br />
pubblica, qualche mese dopo il disastro<br />
il Governo degli Stati Uniti<br />
chiama McVay a giudizio davanti<br />
alla Corte Marziale. La tragedia<br />
dell’Indianapolis e il processo<br />
a McVay restano una delle pagine<br />
più drammatiche della storia militare<br />
americana.<br />
◗ Produzione Michael Mendelsohn<br />
Regia Mario Van Peebles<br />
Sceneggiatura Cam Canno, Richard R.<br />
Del Castro - Cast Nicolas Cage, Tom<br />
Sizemore, James Remar, Thomas Jane,<br />
Matt Lanter, Cody Walker, Brian Presly<br />
72 ITA EVENTI
Cinema<br />
MISS SLOANE<br />
GIOCHI DI<br />
POTERE<br />
NELLE SALE DAL 31 AGOSTO 2017<br />
Nel mondo dei power-broker e dei<br />
mediatori politici, dove le poste in<br />
gioco sono altissime, Elizabeth<br />
Sloane (Jessica Chastain) è brillante,<br />
sicura di sé e completamente<br />
priva di scrupoli, è una delle professioniste<br />
più potenti che lavorano<br />
dietro le quinte a Washington. Fiore<br />
all’occhiello di una società di<br />
lobbying della vecchia scuola capitanata<br />
da George Dupont (Sam<br />
Waterston), famosa per la sua<br />
astuzia e una lunga storia di successi,<br />
ha sempre fatto qualsiasi cosa<br />
per vincere, ma quando deve affrontare<br />
l’avversario più potente<br />
della sua carriera, scopre che la vittoria<br />
può costare un prezzo troppo<br />
alto. Miss Sloane è il nuovo avvincente<br />
thriller politico del regista<br />
candidato Oscar John Madden:<br />
la storia di una spietata lobbista<br />
sull'orlo dell’esaurimento, personale<br />
e professionale, che supera i<br />
limiti etici e legali pur di far approvare<br />
una controversa legge.<br />
Sollevando il velo sull’industria<br />
sotterranea e potente delle lobby,<br />
Miss Sloane porta alla luce le dinamiche<br />
e le strategie utilizzate per<br />
vincere al Congresso.<br />
◗ Produzione FilmNation<br />
Entertainment - Regia John Madden<br />
Sceneggiatura Jonathan Perera<br />
Cast Jessica Chastain, Mark Strong,<br />
Gugu Mbatha-Raw, Michael Stuhlbarg,<br />
Alison Pill, Jake Lacy, Sam Waterston,<br />
John Lithgow<br />
THE WAR<br />
IL PIANETA<br />
DELLE SCIMMIE<br />
NELLE SALE DAL 13 LUGLIO 2017<br />
È il nono film de Il pianeta delle<br />
scimmie, serie iniziata nel 1968, e<br />
del terzo capitolo della serie reboot,<br />
acclamata saga campione di incassi<br />
a livello mondiale; è il seguito di<br />
Apes Revolution – Il pianeta delle<br />
scimmie del 2014. Cesare e le sue<br />
scimmie sono costrette a entrare in<br />
conflitto contro un esercito di<br />
umani guidati da uno spietato colonnello<br />
(Woody Harrelson). Le<br />
scimmie subiranno gravi e dolorose<br />
perdite che porteranno Cesare<br />
a confrontarsi con i suoi istinti più<br />
cupi e bestiali e a partire per un<br />
viaggio di esplorazione nel tentativo<br />
di vendicare la sua razza.<br />
Quando il suo cammino di ricerca<br />
lo porterà faccia a faccia con il<br />
colonnello che marcia al grido di<br />
“siamo l’inizio e la fine”, si scatenerà<br />
una battaglia epica che determinerà<br />
le sorti delle rispettive<br />
specie e il futuro del pianeta. In occasione<br />
dell’uscita di TheWar – Il<br />
Pianeta delle Scimmie 20th Century<br />
Fox ha creato una partnership<br />
speciale con l'Istituto Jane Goodall<br />
per prestare assistenza agli scimpanzé<br />
salvati, molti dei quali sono<br />
vittime del commercio illegale<br />
del “Bushmeat”, il traffico di carne<br />
selvatica di specie a rischio.<br />
◗ Produzione Chernin Entertainment<br />
Regia Matt Reeves - Sceneggiatura<br />
Matt Reeves, Mark Bomback - Cast<br />
Woody Harrelson, Judy Greer, Andy<br />
Serkis, Steve Zahn, Ty Olsson, Aleks<br />
Paunovic, Terry Notary, Sara Canning,<br />
Max Lloyd – Jones, Karin Konoval,<br />
Alessandro Juliani<br />
ITA EVENTI 73
Volti nuovi<br />
Angela Curri, compirà 24 anni<br />
ad agosto, nel 2014 ha vinto il premio<br />
come miglior attrice non protagonista<br />
per il cortometraggio “Niente” al N.I.F.F.<br />
(Noto International Film Festival)<br />
74 ITA EVENTI
UNA CARRIERA<br />
SULLA RAMPA<br />
DI LANCIO<br />
È una delle protagoniste del film Sky<br />
dedicato alla vita di Raffaello, che per<br />
la giovane attrice Angela Curri segna<br />
una tappa lavorativa molto importante.<br />
E potrebbe aprirle le porte del cinema<br />
internazionale di Clara Dalledonne<br />
L<br />
a sua è una bellezza che non si fa fatica a definire<br />
d’altri tempi: un viso acqua e sapone che<br />
somiglia tantissimo a quello della collega attrice<br />
statunitense Anne Hathaway. Angela Curri sta<br />
per compiere 24 anni, alla sua età la Hathaway raggiungeva<br />
il successo grazie al film Il diavolo veste Prada,<br />
l’augurio quindi è che anche per l’attrice italiana<br />
i 24 anni segnino una tappa importante dal punto<br />
di vista della carriera. E in effetti il 2017 sembra<br />
poter essere un anno importante per l’attrice pugliese:<br />
a maggio infatti è stato presentato a Cannes Raffaello<br />
il Principe delle Arti 3D, il documentario di<br />
Sky in cui Angela interpreta la Fornarina. Sempre<br />
a maggio il film è stato proiettato anche a Londra,<br />
all’Istituto di Cultura Italiana: la prima tappa di un<br />
tour internazionale che porterà il documentario nelle<br />
sale cinematografiche di tutto il mondo. E chissà<br />
che questa produzione non costituisca per Angela<br />
Curri proprio il trampolino di lancio verso una<br />
carriera internazionale. «Sono sempre stata una sognatrice<br />
- racconta l’attrice - e uno dei miei tanti sogni<br />
è quello di recitare in un bel film francese… Magari<br />
grazie alla diffusione internazionale di Raffaello<br />
succederà qualcosa». Nella pellicola, una produzione<br />
di Sky 3D, Sky Cinema e Sky Arte, in collaborazione<br />
con i Musei Vaticani e con Magnitudo<br />
Film e distribuita da Nexo Digital, la Curri ha<br />
uno dei ruoli principali, Fornarina infatti è la donna<br />
amata da Raffaello, «è una giovane donna di 23<br />
anni - spiega Angela - che si è innamorata follemente<br />
di Raffaello, diventando fonte di ispirazione per gran<br />
parte delle sue opere». L’attrice sarà anche una delle<br />
protagoniste del film Dei, opera prima di Cosimo<br />
Terlizzi prodotta dalla Buena Onda di Valeria<br />
Golino e Riccardo Scamarcio, che uscirà nei cinema<br />
in autunno.<br />
Di cosa parla Dei e lei che personaggio interpreterà?<br />
Racconta la storia di Martino, un ragazzo diciassettenne<br />
che si trova di fronte a due mondi completamente<br />
opposti, quello della sua infanzia e quello nuovo<br />
e inesplorato della città. Durante questo viaggio<br />
il protagonista verrà accompagnato da vari personaggi,<br />
io interpreto Valentina, la sua amica d’infanzia.<br />
In autunno la vedremo anche sul piccolo schermo<br />
con un film per la tv che ripercorre le vicende<br />
di Renata Fonte, consigliera comunale assassinata<br />
dalla mafia e ricordata per le sue battaglie<br />
ambientali. Ci racconti qualcosa del suo personaggio.<br />
Sì, il film racconta la vera storia di Renata Fonte e<br />
io interpreto Rosetta, l’amante di Durante, cioè colui<br />
che ha ucciso Renata Fonte. Vesto i panni di questa<br />
donna molto debole e succube del suo uomo che<br />
alla fine riuscirà però a far valere la propria voce.<br />
A luglio sarà sul set per girare la seconda serie<br />
di La mafia uccide solo d’estate. Interpreta Angela:<br />
quanto le somiglia?<br />
Non vedo l’ora! Amo tantissimo il personaggio di<br />
Angela Giammarresi perché è vicino a me per molti<br />
aspetti, come per esempio l’ingenuità e il suo essere<br />
sempre diretta dalle sue forti emozioni.<br />
Non è la prima volta che lavora in una fiction<br />
di successo, ha già lavorato anche in Braccialetti<br />
rossi. Che rapporto ha con la serialità? È un’appassionata<br />
di serie tv?<br />
Io amo molto recitare nelle produzioni seriali. Mi<br />
piace girarle perché si ha più tempo per condividere<br />
il set con tutte le persone che ci lavorano e creare<br />
un bel rapporto, si diventa come una grande famiglia.<br />
Mi piace anche guardarle perché il tempo<br />
di narrazione così lungo ti permette di appassionarti<br />
ancora di più ai personaggi e alla storia.<br />
Preferisce recitare nelle fiction o nei film?<br />
Mi piacciono entrambi perché non è tanto importante<br />
il mezzo con cui si racconta ma quello che<br />
si racconta. Ho sempre avuto un debole per le storie<br />
con dei messaggi forti e importanti.<br />
Nel suo futuro vede anche il teatro?<br />
Sì, mi piacerebbe molto lavorare in teatro anche perché<br />
lo ritengo molto importante per la crescita di<br />
un attore.<br />
Qual è la sua attrice preferita?<br />
Sicuramente l’attrice francese Marion Cotillard, e<br />
ITA EVENTI 75
Volti nuovi<br />
Angela Curri in una<br />
scena del documentario<br />
Raffaello il Principe<br />
delle Arti 3D, in cui<br />
interpreta la Fornarina<br />
76 ITA EVENTI
una delle sue interpretazioni che più mi ha colpito è stata<br />
quella di Edith Piaf.<br />
C’è un ruolo che le piacerebbe interpretare prima o poi?<br />
Spero sempre di interpretare ruoli che mi facciamo andare<br />
oltre quella che sono oggi. Però mi intrigano molto<br />
i personaggi con una psicologia complicata e molto diversi<br />
da me.<br />
Se potesse dire un solo nome di regista con cui le piacerebbe<br />
lavorare, chi sarebbe?<br />
Bernardo Bertolucci.<br />
Quali sono le sue passioni?<br />
Amo molto scrivere poesie, pensieri, canzoni. E poi quando<br />
posso mi dedico alla danza di qualsiasi tipologia, dal<br />
tip tap alle danze caraibiche.<br />
Che cosa le fa paura?<br />
Il pensiero di non riuscire a realizzare i miei sogni.<br />
È una persona scaramantica?<br />
Prima lo ero molto, adesso con il tempo lo sto diventando<br />
sempre meno.<br />
Perché ha deciso di diventare un’attrice?<br />
Perché ho capito che era l’unica cosa che avrei voluto fare,<br />
l’unica cosa che mi faceva stare bene davvero e l’unica cosa<br />
a cui non rinuncerei mai.<br />
Quanto conta il talento e quanto conta lo studio nel<br />
suo mestiere?<br />
Secondo me avere del talento conta molto ma bisogna tenerlo<br />
vivo tramite lo studio costante.<br />
È vero che da bambina ha partecipato allo Zecchino<br />
d’Oro?<br />
Sono arrivata alla semifinale dello Zecchino d'Oro ma<br />
non in finale. Però subito dopo sono stata scelta per il<br />
mio primo film, Nel mio amore di Susanna Tamaro ed<br />
è tutto iniziato da lì. Cantare è ancora oggi una mia grande<br />
passione.<br />
Il suo lavoro l’ha portata lontano dalla sua famiglia che<br />
vive in Puglia: che rapporto ha con loro?<br />
Ormai vivo da cinque anni a Roma e mi sono un po’ abituata<br />
alla distanza ma cerco ogni volta che posso di tornare<br />
dalla mia famiglia. Con i miei genitori ho un buon<br />
rapporto, sono molto orgogliosi di me.<br />
Ha recitato insieme a suo fratello nel film La terra. Anche<br />
lui attore?<br />
Abbiamo girato insieme quando eravamo piccoli e interpretavamo<br />
i figli di Emilio Solfrizzi. Per mio fratello quella<br />
è stata una bella esperienza ma ha scelto di fare tutt’altro<br />
nella sua vita, studia ingegneria aerospaziale.<br />
Lei è fidanzata: il lavoro viene prima di tutto oppure no?<br />
Credo che il lavoro in questa fase della mia vita sia molto<br />
importante ma sicuramente viene prima l’amore.<br />
È bello avere sempre qualcuno al tuo fianco con cui poter<br />
condividere tutto. Tra l’altro anche il mio fidanzato è<br />
un attore.<br />
Come si vede fra dieci anni?<br />
Spero di continuare a fare questo lavoro e allo stesso tempo<br />
spero di avere una mia famiglia.<br />
ITA EVENTI 77
Viaggiare<br />
UN’ESTATE TRA NATURA,<br />
EVENTI E TRADIZIONE<br />
i dice spesso che le Isole Faroe non accolgano<br />
turisti ma esclusivamente ospiti. I faroesi<br />
sono infatti accoglienti e aperti e la meravigliosa<br />
natura delle isole invita subito a sentirsi a casa.<br />
È una meta adatta a chi ama l’escursionismo, la pesca,<br />
le immersioni, la vela o semplicemente a chi desidera<br />
respirare l’aria pulita a pieni polmoni e godersi<br />
la tranquillità di una natura incontaminata.<br />
Nel 2015 milioni di lettori del National Geographic<br />
Traveler e di follower sui social media hanno<br />
eletto le Faroe la migliore destinazione turistica assegnandole<br />
il “Readers Choice 2015” .<br />
Sono facilmente raggiungibili in aereo, con voli diretti<br />
tutto l’anno da Danimarca, Inghilterra, Islanda<br />
e Norvegia. A partire da quest’anno, oltre ad<br />
Atlantic Airways, anche SAS opera voli giornalieri<br />
in partenza da Copenaghen. Sono raggiungibili<br />
anche via mare con il traghetto Norröna. In alta stagione<br />
(13 giugno - 28 agosto) ci sono due partenze<br />
settimanali dalla Danimarca alle isole, la domenica<br />
mattina e il martedì mattina. In bassa e media<br />
stagione (2 gennaio - 11 giugno e 29 agosto -<br />
19 dicembre), la partenza dalla Danimarca è il sabato.<br />
Il viaggio dura circa 36 ore.<br />
Le Isole Faroe dispongono poi di un’ottima rete di<br />
collegamenti interni, tramite strade, ponti e tunnel<br />
sott’acqua, che permettono di raggiungere tutte le<br />
isole e i villaggi di pescatori. Nonostante siano pic-<br />
78 ITA EVENTI
Un arcipelago di diciotto isole nell’oceano Atlantico settentrionale,<br />
incontaminate e tutte da scoprire. Sono queste le Isole Faroe, territorio<br />
autonomo danese situato a nord del paese. Perfette per trascorrere<br />
una vacanza all’aria aperta di Margot Rossi<br />
Le Isole Faroe sono<br />
caratterizzate da<br />
paesaggi estremamente<br />
verdi e anche le<br />
abitazioni hanno spesso<br />
i tetti ricoperti da uno<br />
strato d’erba: una<br />
pratica tradizionale<br />
per la protezione dal<br />
freddo e dalle piogge<br />
cole e disperse in mezzo al nulla, hanno molto da<br />
offrire anche al viaggiatore più esigente.<br />
Musei e cultura<br />
Tórshavn, che si trova sull’isola di Streymoy, è la più<br />
piccola capitale del mondo, ma offre tanti servizi,<br />
dagli hotel 4 stelle e i negozi di design locale, agli<br />
ottimi ristoranti che servono cibo a base di prodotti<br />
tipici, e non va dimenticata la vivace scena musicale<br />
e culturale. Particolarmente interessante è la parte<br />
vecchia della città, Reyni, colorata dalle tante casette<br />
costruite in legno e con i tetti d’erba, che rendono<br />
il quartiere molto pittoresco. Anche Tinganes,<br />
dove risiede il governo, è un importante punto<br />
di riferimento di Tórshavn con i suoi edifici rossi<br />
dai caratteristici tetti d’erba. Chi invece è interessato<br />
all’arte può visitare il museo Listaskalin, con<br />
mostre permanenti di dipinti e arte faroese contemporanea,<br />
oppure la Casa Nordica, ovvero il centro<br />
culturale dedicato all’intera Scandinavia, dove<br />
si svolgono regolarmente concerti, spettacoli e<br />
mostre temporanee di pittura.<br />
A Sandur, invece, è stato inaugurato un nuovo museo<br />
d’arte che presenta le opere di una delle collezioni<br />
private piu importanti delle isole Faroe, con<br />
opere di artisti faroesi come Mykines, Ruth Smith<br />
e Ingálvur av Reyni. Alcune vecchie fattorie tipicamente<br />
faroesi, con il tetto d’erba, sono state al-<br />
ITA EVENTI 79
Viaggiare<br />
In questa pagina,<br />
un paio di scorci<br />
tipici delle isole.<br />
Nella pagina a fianco,<br />
l’isola di Skúvoy e un<br />
allevamento di pecore:<br />
sulle isole si alleva<br />
una razza autoctona<br />
di ovini da cui si<br />
ricava la lana<br />
lestite a museo culturale, per raccontare come viveva<br />
un tempo il popolo delle isole. Alcuni esempi<br />
sono il museo di Dúvugarður nel pittoresco villaggio<br />
di Saksun, il museo Roykstovan a Kirkjubour<br />
e interi villaggi-museo all’aperto, come il vecchio<br />
villaggio di Blásastova a Gøta.<br />
Il clima<br />
Nonostante le Isole Faroe siano situate al 62° parallelo<br />
Nord, il clima è sorprendentemente mite anche grazie<br />
alla corrente del Golfo. Durante la stagione invernale<br />
le temperature si aggirano intorno ai 3 °C,<br />
mentre nei mesi più caldi dell’estate la temperatura<br />
media è di 13 °C. In primavera e in autunno, si<br />
registrano in media 8 °C. Il meteo, però, è imprevedibile:<br />
spesso, infatti, nel corso della stessa giornata<br />
si alternano rovesci e schiarite. Si consiglia di<br />
vestirsi sempre a strati e di mettere in valigia indumenti<br />
pesanti e impermeabili anche a luglio-agosto.<br />
Il periodo più adatto per visitare le Isole Faroe va da<br />
giugno a settembre, quando le giornate sono lunghe<br />
e si arriva ad avere fino a 19 ore di luce.<br />
Gli eventi<br />
In primavera e in estate le isole si animano di eventi<br />
e festival di ogni genere, dalla musica alla cultura,<br />
passando ovviamente per il food. Il 6 maggio 2017<br />
la capitale ha ospitato il Seafood festival, una straordinaria<br />
esperienza culinaria per locali e turisti che<br />
hanno degustato vari tipi di frutti di mare cucinati<br />
in modi diversi, quali aragoste, gamberi, sgombri<br />
e smerigli. Il primo venerdì di giugno, invece, si tiene<br />
ormai da più di 10 anni la Notte della Cultura a<br />
Tórshavn, animata da intrattenimenti per famiglie,<br />
eventi culturali, iniziative nei negozi e ristoranti, ed<br />
eventi speciali nei musei e alla Casa Nordica.<br />
Novità culturale di quest’anno, a cura della Casa Nordica,<br />
è stato il Festival della letteratura, che ha ospi-<br />
80 ITA EVENTI
tato ben 12 autori nati sulle isole in giro per il mondo<br />
e che ha affrontato il tema della relazione tra letteratura<br />
e vita da isolani. I faroesi amano moltissimo<br />
anche la musica: tra gli eventi musicali più importanti<br />
il G-Festival dal 13 al 15 luglio 2017 nel villaggio<br />
di Gøta dove la musica locale incontra quella<br />
internazionale più stravagante, e il Summer Festival<br />
che si tiene dal 10 al 12 agosto 2017 a Klaksvik.<br />
L’evento principale dell’anno è senza dubbio la festa<br />
nazionale faroese Olavsoka, celebrata il 28 e il 29<br />
luglio, che commemora la morte di Saint Olaf, Re<br />
di Norvegia nel periodo tra il 1015 e il 1028. Durante<br />
questa cerimonia, i Faroesi sfilano e ballano lungo<br />
le strade indossando i costumi tradizionali.<br />
Escursioni<br />
Pur essendo piccole, le Isole Faroe offrono tante opportunità<br />
di escursioni e gite, dai vecchi sentieri che<br />
collegano i piccoli villaggi, ai percorsi di montagna<br />
ITA EVENTI 81
Viaggiare<br />
I RISTORANTI DA NON PERDERE<br />
Le isole Faroe vantano un’ottima gastronomia locale.<br />
Proprio quest’anno è arrivata la prima stella Michelin per<br />
le isole, assegnata al ristorante KOKS, aperto nel 2011<br />
a Tórshavn, con un menu rigorosamente stagionale<br />
che unisce tradizione e modernità in modo semplice e<br />
delicato. Altra novità in tema food, il ristorante di tapas<br />
Kathrina Christiansen nel quartiere storico, un tempo<br />
negozietto che vendeva di tutto, e che quest’estate ospiterà<br />
letture di opere dello scrittore faroese più famoso, William<br />
Heinesen. Infine un’esperienza culinaria davvero autentica<br />
e imperdibile, è l’Heimablíndi, che letteralmente significa<br />
“ospitalità a casa”, che offre ai turisti la possibilità di<br />
cenare in casa della gente locale, come ad esempio<br />
nella casa-fattoria di Anna e Óli, che in determinati giorni<br />
organizzano cene anche per gruppi di ospiti diversi.<br />
Immerse nell’oceano Atlantico<br />
settentrionale, le Isole Faroe,<br />
con i loro 50.000 abitanti,<br />
sono caratterizzate da paesaggi<br />
mozzafiato, pittoreschi villaggi<br />
di pescatori, innumerevoli specie<br />
di uccelli e greggi di pecore<br />
con vista sull’oceano, accompagnati dal canto degli<br />
uccelli e circondanti da pecore e manti di erba<br />
verde. Tra le mete più spettacolari, le alte scogliere<br />
di Djupini, la zona di Akraberg con il famoso faro<br />
sulla punta più a sud, e l’isola di Stóra Dímun, abitata<br />
da una sola famiglia, un’occasione unica per scoprire<br />
da vicino la vita della gente locale, magari anche<br />
in bicicletta.<br />
In primavera e in estate vengono organizzate una<br />
serie di escursioni giornaliere nell’area intorno a Tórshavn<br />
e Kirkjubø, e sulle varie isolette, con guide<br />
del posto esperte e appassionate. Non mancano le<br />
opportunità di escursioni in mare: è possibile noleggiare<br />
per uno o più giorni imbarcazioni con o senza<br />
skipper, esplorare il paesaggio via mare e poi sbarcare<br />
per fare trekking sulle scogliere. Da non perdere<br />
l’escursione al Lago di Leitisvatn/ Sørvágsvatn<br />
e alle cascate di Bøsdalafossur, immerse in una natura<br />
incontaminata, e la gita all’isoletta disabitata<br />
di Lítla Dímun, un’esperienza unica, organizzata solo<br />
poche volte all’anno. Inoltre per gli appassionati di<br />
diving, il Faroe Dive organizza diversi tour di immersioni<br />
subacque intorno alle Isole Faroe. Per chi<br />
ama volare, Visitare Tórshavn e Atlantic Airways organizzano<br />
escursioni in elicottero da Tórshavn all’isola<br />
di Koltur e ritorno: ogni tour dura 15 minuti.<br />
Shopping<br />
Alcuni faroesi hanno deciso di esprimere la loro creatività<br />
realizzando vestiti ispirati alle loro isole e utilizzando<br />
i materiali tipici di questi luoghi. Un esempio<br />
di questo tipo è l’azienda di abbigliamento<br />
Guðrun & Guðrun, che usa la lana faroese, che altrimenti<br />
verrebbe buttata, per realizzare maglieria<br />
fatta a mano che viene venduta in tutto il mondo.<br />
La loro realizzazione più famosa è il maglione “Star<br />
82 ITA EVENTI
Jumper”, indossato dalla protagonista della serie televisiva<br />
danese Forbrydelsen, ovvero The Killing. La<br />
lavorazione della lana fa parte della cultura locale<br />
da secoli, ancora oggi molte donne lavorano a maglia<br />
mettendo le loro conoscenze a disposizione delle<br />
aziende locali. Sulle isole non si compra solo lana:<br />
a Klaksvík, Runavík e soprattutto Tórshavn, si trovano<br />
diversi negozi di musica, librerie e luoghi in<br />
cui comprare oggetti di artigianato locale in vetro<br />
e ceramica, oltreché, naturalmente, souvenir.<br />
Leggende<br />
La leggenda di Kópakonan, letteralmente “la donna<br />
foca”, è una delle più raccontate sulle Isole Faroe.<br />
La storia si basa sull’idea che le foche siano in<br />
realtà esseri umani che hanno deciso di vivere in mare<br />
a cui, una volta all’anno, viene concesso di venire<br />
a riva, togliersi la pelle da foca e ballare tutta la notte.<br />
In occasione di una di queste notti un giovane<br />
contadino di Mikladalur decise di appostarsi sulla<br />
spiaggia per vedere se la leggenda fosse vera. Così<br />
vide le foche arrivare, togliersi le pelli, appoggiarle<br />
sulle rocce e diventare esseri umani. Tra loro vide una<br />
bellissima ragazza, si invaghì di lei e decise di nascondere<br />
la pelle che si era tolta. All’alba, mentre la<br />
donna cercava la sua pelle, il contadino le disse che<br />
ce l’aveva lui e a nulla servirono le suppliche della<br />
donna che rivoleva la sua pelle per tornare in mare<br />
dalla sua famiglia. L’uomo la costrinse ad andare a<br />
vivere nella sua fattoria tenendo la pelle da foca chiusa<br />
a chiave in una stanza e i due ebbero anche dei<br />
figli. Un giorno la donna riuscì a trovare la chiave,<br />
si mise la sua pelle e riuscì a scappare tornando in<br />
mare. Qualche tempo dopo gli uomini di Mikladalur<br />
decisero di andare a caccia di foche e la notte precedente<br />
alla caccia la donna apparve in sogno al contadino<br />
per chiedergli di non uccidere suo marito e<br />
i suoi cuccioli foca ma il contadino non la ascoltò<br />
uccidendoli. La vendetta fu terribile: la donna foca<br />
maledì l’intero villaggio annunciando che sarebbero<br />
morti molti uomini, tanti quanti ce ne sarebbero<br />
voluti per abbracciare l’intera isola di Kallsoy in<br />
cui si trova il villaggio di Mikladalur, alcuni in mare<br />
altri cadendo dalla cima delle montagne. Ancora oggi<br />
questa leggenda viene presa molto sul serio e i faroesi<br />
sostengono che i discendenti della donna foca<br />
siano ancora oggi riconoscibili per alcune caratteristiche<br />
fisiche come le dita corte.<br />
LA FAUNA DELLE ISOLE<br />
L’oceano che circonda le Isole Faroe<br />
ospita una fauna molto ricca grazie alla<br />
temperatura dell'acqua costante e ai fondali<br />
marini molto vari. I cetrioli di mare (ovvero<br />
le oloturie, che appartengono alla classe<br />
degli echinodermi) possono crescere fino<br />
a 30 cm, cosa che li rende estremamente<br />
visibili sul fondo duro. Durante le<br />
immersioni si incontrano due tipi di ricci<br />
di mare: il riccio di mare commestibile<br />
(Echinus esculentus) e un altro tipo poco più<br />
piccolo (Strongylocentrotus droebachiensis).<br />
Ci sono anche molti tipi di stelle marine:<br />
la più affascinante è la Solaster endeca,<br />
che ha un diametro di 30-40 cm. Anche le<br />
cosiddette stelle serpentine, che sono parenti<br />
strette delle stelle marine, sono molto<br />
comuni in queste zone. Sul fondo duro, in<br />
fessure e grotte, si possono trovare splendidi<br />
gamberi rossi. Ci sono molte specie e uno<br />
dei più comuni è il gambero a strisce: per<br />
vedere molti gamberi si consigliano le<br />
immersioni notturne, quando sono molto<br />
più attivi perché lasciano il loro habitat<br />
per cercare il cibo. Per chi è amante del<br />
bird watching, tutta la costa ovest, e in<br />
particolare l'isola di Mykines, è un vero<br />
paradiso, con migliaia di pulcinelle di<br />
mare, sule e molti altri uccelli marini che<br />
è possibile ammirare da vicino. Sulle Isole<br />
Faroe sono state identificate ben 300<br />
specie di uccelli, dei quali un centinaio sono<br />
uccelli migratori abituali del Nord Atlantico<br />
(è possibile prenotare escursioni e tour con<br />
www.reika.fo e www.hiking.fo).
Viaggiare<br />
UNA TERRA<br />
MERAVIGLIOSA<br />
TRA IONIO<br />
E ADRIATICO<br />
Il Salento è la parte più a sud della Puglia:<br />
una penisola caratterizzata da belle spiagge,<br />
natura selvaggia e città affascinanti e ricche<br />
di storia. È quindi una meta ideale per tutti<br />
i viaggiatori, anche i più esigenti<br />
di Andrea Giuliani<br />
I<br />
l mare, le spiagge, la cucina mediterranea,<br />
l’arte, l’ospitalità sincera: questi sono solo<br />
cinque dei tanti motivi per visitare il Salento.<br />
La parte più meridionale della Puglia,<br />
compresa tra il mar Ionio a ovest e il mar Adriatico<br />
a est, quella parte di terra che comunemente<br />
si riconosce come il “tacco” dello “stivale” italiano.<br />
Il Salento comprende tutta la provincia<br />
di Lecce, buona parte di quella di Brindisi e parte<br />
della provincia di Taranto. Oltre alle bellissime<br />
spiagge e alla natura a tratti selvaggia, il Salento<br />
ha tanto da offrire anche al visitatore appassionato<br />
di arte e di storia. È in questa zona,<br />
infatti, che il barocco pugliese trova le sue migliori<br />
espressioni: chiese e palazzi nobiliari tolgono<br />
il fiato per la loro bellezza. Lecce è la capitale<br />
del barocco, visitarla sarà un viaggio tra<br />
chiese e palazzi ricamati nella pietra, cortili, giardini<br />
segreti e la sorpresa di un anfiteatro romano<br />
nel cuore della città. A 25 chilometri da Lecce<br />
si trova la conosciutissima Nardò: addentrandosi<br />
nel centro storico sarà possibile assistere a<br />
un tripudio di barocco e rococò.<br />
Nei borghi si svelano le botteghe artigiane di cartapesta<br />
e pietra leccese e sulla tavola si trovano tutti<br />
i sapori del Salento, da accompagnare con ottimo<br />
vino locale: la “tria”, pasta fatta in casa preparata<br />
con i ceci, saporite verdure selvatiche e dolci<br />
prelibati come il “pasticciotto” dal cuore di crema<br />
e lo “spumone”, ottimo gelato artigianale.<br />
Brindisi si affaccia sul mar Adriatico con un porto<br />
naturale fatto a forma di testa di cervo incuneato<br />
nella terraferma. La città è caratterizzata da due<br />
bellissimi castelli: di fronte al porto, sull’isola di<br />
84 ITA EVENTI
1<br />
1. Santa Maria al Bagno;<br />
2. Porto Cesareo;<br />
3. Melendugno marina di Roca<br />
Vecchia, sito archeologico;<br />
4. Otranto, il Castello;<br />
5. Torre dell’Orso, Le due Sorelle<br />
Foto Giorgio Guarini<br />
Foto Franco Cappellari<br />
Foto Carlos Solito<br />
Foto Franco Cappellari<br />
Foto Leonardo D'Angelo<br />
2 3<br />
4 5<br />
ITA EVENTI 85
Viaggiare<br />
Lecce, Piazza<br />
Duomo. A destra,<br />
Galatina, Santi<br />
Apostoli Pietro<br />
e Paolo<br />
Foto Andrea Ruggeri<br />
Foto Vincenzo Pioggia<br />
LA NOTTE<br />
DELLA TARANTA<br />
26 agosto 2017<br />
È il più grande festival d’Italia<br />
e una delle più significative<br />
manifestazioni sulla cultura<br />
popolare in Europa. Si svolge<br />
in Salento ed è dedicato nello<br />
specifico alla riscoperta e alla<br />
valorizzazione della musica<br />
tradizionale salentina e<br />
alla sua fusione con altri<br />
linguaggi musicali, dalla<br />
world music al rock, dal<br />
jazz alla musica sinfonica.<br />
La formula del festival, che<br />
culmina nel concertone finale<br />
di Melpignano (LE), capace<br />
di coinvolgere ormai circa<br />
centocinquantamila spettatori,<br />
si caratterizza in maniera del<br />
tutto originale e innovativa<br />
per la presenza di un Maestro<br />
Concertatore, invitato a<br />
reinterpretare i “classici”<br />
della tradizione musicale<br />
locale avvalendosi di un<br />
gruppo di circa trenta tra i<br />
migliori musicisti di riproposta<br />
del Salento, assieme a ospiti<br />
eccezionali della scena<br />
nazionale e internazionale<br />
(fonte www.lanottedellataranta.it).<br />
Sant’Andrea, c’è il Forte a mare, il<br />
castello aragonese dal colore rosso<br />
delle pietre; la seconda grande<br />
fortezza è il castello svevo, voluto<br />
da Federico II come residenza<br />
fortificata delle guarnigioni.<br />
La penisola del Salento è caratterizzata<br />
da dolmen e menhir, monumenti<br />
megalitici risalenti, in alcuni<br />
casi, ad età preistorica, nascosti<br />
tra gli ulivi: la Puglia è la regione<br />
d’Italia che ha il più rilevante<br />
patrimonio olivicolo, tanto<br />
che gli ulivi pugliesi sono considerati<br />
patrimonio dell’umanità<br />
dall’Unesco. Tantissime le opportunità<br />
per fare trekking, alla<br />
scoperta, per esempio, di chiese<br />
paleocristiane e frantoi ipogei;<br />
da non perdete lo spettacolo naturale<br />
delle grotte marine di Castro<br />
e Santa Maria di Leuca.<br />
Quando si pensa alla Puglia si<br />
pensa, subito, al mare: 860 km di<br />
coste variegate, tra spiagge dorate<br />
di sabbia fine e scogliere mozzafiato;<br />
su tutta la costa sventolano<br />
un gran numero di Bandiere<br />
Blu e altrettante “vele”, assegnate<br />
da Legambiente e dal Touring<br />
Club Italiano. In Salento ci sono<br />
alcune delle spiagge più belle<br />
non solo della Puglia, ma di tutta<br />
Italia. Sul versante adriatico, da<br />
Otranto a Santa Maria di Leuca,<br />
le spiagge sabbiose vengono sostituite<br />
dalle alte scogliere a strapiombo<br />
sul mare, tranne in qualche<br />
località come Marina Serra di<br />
Tricase o Marina di Andrano.<br />
Ecco una selezione delle spiagge<br />
più in voga.<br />
Costa ionica<br />
Punta Prosciutto: a nord di Porto<br />
Cesareo, al confine con la<br />
provincia di Taranto.<br />
Spiaggia di Torre Lapillo: località<br />
del Comune di Porto Cesareo,<br />
premiata da Tripadvisor come<br />
una delle 10 spiagge più belle del<br />
mondo.<br />
Spiagge di Porto Cesareo: Lido<br />
Le Dune, Lido Bacino Grande,<br />
Lido Tabù.<br />
Spiagge a sud del litorale gallipolino:<br />
in località Baia Verde,<br />
Lido Zen, Samsara, Lido La Praya,<br />
Punta della Suina, Lido Pizzo.<br />
Spiagge del Comune di Ugento:<br />
Torre San Giovanni, Lido Marini.<br />
Spiagge del Comune di Salve: Pescoluse<br />
e Torre Pali, le cosiddette<br />
“Maldive del Salento”.<br />
Costa adriatica<br />
Spiagge dell’Oasi Naturale “Le Cesine”<br />
nel Comune di Vernole.<br />
Spiagge del Comune di Melendugno:<br />
marine di Torre Specchia,<br />
San Foca, Torre dell’Orso,<br />
Sant’Andrea.<br />
Spiagge del Comune di Otranto:<br />
località Frassanito, Laghi Alimini,<br />
Torre Santo Stefano, Baia dei<br />
Turchi.<br />
86 ITA EVENTI
dove dormire<br />
Vivosa<br />
Apulia<br />
Resort<br />
Una vera oasi di relax per le vacanze, un perfetto equilibrio fra<br />
wellness e natura. Il luogo ideale per le famiglie: l’hotel offre<br />
infatti proposte esclusive e personalizzate per grandi e piccini<br />
Realizzato nella tipica pietra<br />
locale, il Vivosa Apulia<br />
Resort si trova all'interno del<br />
Parco naturale regionale Litorale<br />
di Ugento, a soli quattrocento<br />
metri dal mare cristallino<br />
del Salento.<br />
Piccolo angolo di paradiso, per<br />
i più attivi il resort offre l’imbarazzo<br />
della scelta: diverse attività<br />
sportive durante tutto il giorno<br />
e per chi invece vuole godersi<br />
la tranquillità e rigenerare corpo<br />
e mente, c’è la Spa con hammam,<br />
sauna, biosauna, docce<br />
emozionali, area relax, piscina<br />
esterna riscaldata con zone<br />
idromassaggio, cabine per trattamenti<br />
e massaggi viso/corpo<br />
per lei/lui o in coppia.<br />
E non è tutto. Molte sono anche<br />
le novità della stagione<br />
2017, sempre all’insegna<br />
del benessere, con il<br />
supporto dell’Antistress Academy,<br />
accademia ufficiale<br />
della collezione Unique Antistress<br />
Resorts in the world. Il<br />
benessere è completo, dal<br />
food alla spa all’ecogolf e<br />
al programma antistress con<br />
oriental arts, mysi, yoga sup,<br />
nordic walking, easy line e<br />
attività mindfulness in pineta!<br />
Ogni giorno saranno organizzati<br />
laboratori sull’energy cooking<br />
& healthy food e cooking<br />
lesson in spiaggia e in struttura.<br />
I partecipanti, prendendo parte<br />
ad almeno sette degli appuntamenti<br />
giornalieri, riceveranno il<br />
www.vivosaresort.com<br />
certificato “Master in Chef”.<br />
E ancora la SPA, con i suoi<br />
800 mq, è una vera e propria<br />
oasi del piacere e la qualità dei<br />
trattamenti è sublimata dall’impiego<br />
di prodotti assolutamente<br />
naturali. Biosauna, sauna finlandese,<br />
hammam, docce<br />
emozionali, cromo-aromaterapia,<br />
area relax e piscine idromassaggio<br />
sono gli strumenti<br />
ideali per lasciarsi alle spalle<br />
lo stress del lavoro e della città.<br />
Tutto, qui, ruota attorno al benessere<br />
degli ospiti, anche le<br />
novità previste nei rituali e trattamenti:<br />
l’introduzione dell’innovativo<br />
ed esclusivo trattamento<br />
spa, il rituale Sixth Sense<br />
Ritual Massage e il nuovo<br />
Tranquillity Rituale del Sonno.<br />
ITA EVENTI 87
Angolo dei consigli<br />
A Milano da oltre 70 anni,<br />
U.I.F.A.T. si contraddistingue nei<br />
settori del packaging, stampa<br />
e decorazione, asciugatura<br />
industriale e, in particolare,<br />
è specializzata nella vendita<br />
di sistemi e prodotti per la<br />
codifica e marcatura industriale<br />
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ATTENTI ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE<br />
Quello dei macchinari per<br />
stampa, codifica e marcatura<br />
industriale è un settore sconosciuto<br />
a molti ma la realtà è<br />
che ci troviamo tutti i giorni ad<br />
avere a che fare con prodotti<br />
confezionati, che, quindi, sono<br />
necessariamente passati da<br />
quelle macchine. «La nostra<br />
società – spiega Marco De<br />
Piccoli, titolare dell’azienda<br />
U.I.F.A.T. Srl Marchiatura Industriale,<br />
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– nasce oltre 70 anni fa come<br />
prima scuola di tecnica serigrafica<br />
presente in Italia, svolgendo<br />
il suo programma didattico<br />
per la formazione di nuovi<br />
serigrafi che potessero essere in<br />
grado di soddisfare le esigenze<br />
di stampa industriale e decorazione<br />
che ancora oggi sono richieste<br />
dal mercato». Oltre a<br />
ciò la U.I.F.A.T. si occupava<br />
della produzione di macchine<br />
serigrafiche manuali e semi automatiche,<br />
della produzione di<br />
telai e della distribuzione di inchiostri<br />
e prodotti per la stampa<br />
serigrafica. Con il passare degli<br />
anni le esigenze del mercato<br />
sono cambiate e l’azienda ha<br />
saputo aggiornare la propria<br />
proposta inserendo nuovi prodotti<br />
per la stampa serigrafica,<br />
la marcatura industriale e per<br />
l’asciugatura industriale per linee<br />
di confezionamento. «Oggi<br />
– prosegue De Piccoli – disponiamo<br />
di una vasta gamma di<br />
inchiostri serigrafici per il settore<br />
grafico, tessile e dell’oggettistica.<br />
In particolare possiamo<br />
fornire inchiostri UV, base acqua,<br />
base solvente e plastisol.<br />
Per quanto riguarda la produzione<br />
dei telai abbiamo una<br />
vasta gamma di foto emulsioni<br />
e di attrezzature e prodotti vari<br />
per la stampa. Ultimamente abbiamo<br />
inserito nel nostro catalogo<br />
anche prodotti per la<br />
stampa digitale e per l’intaglio<br />
con una vasta gamma di presse<br />
per il trasferimento a caldo».<br />
Per quanto riguarda la marcatura<br />
industriale U.I.F.A.T. si avvale<br />
dei leader di mercato per<br />
rispondere a tutte le esigenze di<br />
codifica, marcatura e rintracciabilità.<br />
«Disponiamo – spiega<br />
De Piccoli – di sistemi inkjet<br />
che possono stampare senza<br />
contatto su qualsiasi tipo di<br />
materiale in svariati campi di<br />
impiego come: alimentare,<br />
bevande, farmaceutico, industriale,<br />
imballaggi in legno. Sistemi<br />
di marcatura a contatto<br />
rotativi, flexo e pneumatici».<br />
Dal 2004 ad oggi l’azienda si<br />
è specializzata nel settore degli<br />
imballaggi in legno proponendo<br />
sistemi di marcatura manuale<br />
a tampone, a getto d’inchiostro<br />
portatili e per linee<br />
automatiche. Sistemi con i quali<br />
è possibile adempiere agli standard<br />
della normativa ISPM 15<br />
e a tutti gli altri standard di<br />
marcatura previsti per la circolazione<br />
delle merci. «In questi<br />
ultimi anni – conclude Marco<br />
De Piccoli – il mondo del lavoro<br />
è cambiato notevolmente, gli<br />
ordini dei clienti sono sempre<br />
più frazionati, i tempi per rispondere<br />
ad una nuova richiesta<br />
sono sempre più ridotti ed<br />
in generale ogni cliente ha necessità<br />
diverse e specifiche. Ciò<br />
ha portato la nostra società a<br />
essere sempre pronta e reattiva<br />
per poter dare al cliente una<br />
soluzione valida e precisa alle<br />
proprie esigenze».<br />
PER SAPERNE DI PIÙ<br />
U.I.F.A.T.<br />
Via Varese, 5/7 - 20020 Lainate (MI)<br />
Tel. (+39) 02.93572504<br />
Fax (+39) 02.93572592<br />
www.uifat.com<br />
E-mail info@uifat.com<br />
88 ITA EVENTI
Angolo dei consigli<br />
CASH-BACK:<br />
COMPRARE<br />
ONLINE<br />
RISPARMIANDO<br />
Bestshopping.com è stato il primo sito<br />
a utilizzare in Italia una metodologia che<br />
permette a chi acquista di guadagnare<br />
una quota di quello che spende.<br />
Sembra strano, ma è proprio così.<br />
Ecco come funziona di Margot Rossi<br />
Il cash-back questo sconosciuto.<br />
O meglio, questo sconosciuto<br />
in Italia, perché nel mondo anglosassone<br />
è un fenomeno di<br />
grande successo; è nato 10 anni<br />
fa negli Stati Uniti, dove oggi,<br />
insieme all’Inghilterra, è la forma<br />
di “risparmio online” con maggiore<br />
crescita. È un sistema che<br />
permette di “guadagnare” una<br />
quota di quello che si spende online.<br />
In Italia la prima realtà a importare<br />
in Italia il cash-back, nel<br />
“lontano” 2008, è stato Bestshopping.com<br />
(offrendo fin<br />
da subito price comparison e<br />
cash-back): realtà, nata dall’incontro<br />
di Alessandro Bonzi e Nicolò<br />
Soldani, ex dipendenti di Yahoo!<br />
Italia, che oggi può contare<br />
su una base utenti di più di 200<br />
mila iscritti e oltre 1000 commercianti<br />
affiliati, tra cui Amazon in<br />
via esclusiva. Il sito di cash-back<br />
guadagna una percentuale sugli<br />
acquisti effettuati dall’utente<br />
presso uno dei negozi convenzionati<br />
e riversa una parte di questo<br />
suo guadagno all’utente stesso. I<br />
portali di cash-back, infatti, stringono<br />
accordi commerciali con<br />
vari siti e-commerce dai quali<br />
ottengono una commissione per<br />
ogni acquisto eseguito con la<br />
loro intermediazione. La somma<br />
ottenuta viene divisa con l’utente<br />
che effettivamente ha sostenuto<br />
la spesa, al quale viene restituita<br />
una percentuale prestabilita. Più<br />
I negozi online che si possono<br />
rintracciare con il metodo cash-back<br />
sono i più disparati: viaggi, musica,<br />
elettronica, si può acquistare di tutto<br />
nel dettaglio, questo modello<br />
prevede una restituzione reale, in<br />
denaro (tramite assegno, bonifico<br />
o accredito su conto PayPal),<br />
a fronte del raggiungimento di<br />
una soglia minima di “accumulo”,<br />
che solitamente si aggira<br />
intorno ai 50 euro e che, va da<br />
sé, ha lo scopo di fidelizzare il<br />
cliente. Insomma, l’utente è invogliato<br />
a comprare attraverso la<br />
piattaforma almeno fino a che<br />
non mette da parte una quota:<br />
a questo punto potrà riscuotere<br />
il suo pagamento e sarà, nella<br />
migliore delle ipotesi, soddisfatto<br />
del servizio e più che felice di ritornare<br />
a usarlo. In Italia questo<br />
resta ancora un mercato tutto da<br />
scoprire: dei 21 milioni di utenti<br />
italiani che comprano online,<br />
solo il 2,4% utilizza piattaforme<br />
che offrono servizi di cash-back.<br />
All’interno del variegato mondo<br />
dell’e-commerce è una formula<br />
vincente perché consente di raggiungere<br />
la soddisfazione di<br />
tutte le parti coinvolte: il commerciante<br />
vende i propri prodotti,<br />
l’utente finale è gratificato con la<br />
restituzione di una parte dei soldi<br />
e il sito di cash-back rinuncia<br />
sì a una porzione delle proprie<br />
provvigioni, ma così facendo ottiene<br />
un accrescimento rapidissimo<br />
ed esponenziale sia del<br />
numero di registrazioni sia della<br />
quantità delle transazioni che<br />
vanno a buon fine.<br />
90 ITA EVENTI
Leggere<br />
UNA STORIA PER NON<br />
RESTARE INDIFFERENTI<br />
L’ottico di Lampedusa di Emma-Jane Kirby, edito da Salani, è una testimonianza toccante<br />
che evita la retorica riportando il problema dei migranti alle sue dimensioni umanitarie<br />
accontare questo romanzo<br />
come la storia di un eroe sarebbe<br />
facile. E probabilmente<br />
non sarebbe neppure sbagliato<br />
visto che Carmine Menna,<br />
il protagonista, ha contribuito<br />
in maniera determinante a salvare<br />
delle vite umane. Carmine, che<br />
di professione fa l’ottico e vive a<br />
Lampedusa, il 3 ottobre del 2013<br />
è uscito in barca con i suoi amici<br />
per pescare e all’improvviso si<br />
è ritrovato nel bel mezzo di un<br />
naufragio: lui e i suoi sette amici<br />
con un solo salvagente sono riusciti<br />
a recuperare e salvare quarantasette<br />
naufraghi. Ce n’erano<br />
altri che, purtroppo, non ce<br />
l’hanno fatta. Eppure è il protagonista<br />
stesso a dirci che questa<br />
non è la storia di un eroe: “Non<br />
sono un eroe. Ho fallito. Noi, l’Italia,<br />
l’Europa”. L’autrice del libro,<br />
Emma-Jane Kirby, reporter inviata<br />
a Lampedusa dalla BBC per seguire<br />
le vicende dei migranti, nel<br />
maggio del 2015 intervista Menna<br />
e rimane talmente colpita dal<br />
suo racconto e dal coinvolgimento<br />
che suscita sui suoi ascoltatori<br />
che decide di scrivere la sua<br />
L’AUTRICE<br />
storia. «Quando ho incontrato per<br />
la prima volta Carmine Menna -<br />
racconta la Kirby – mi ha letteralmente<br />
stregato. Mi disse senza<br />
mezzi termini che la sua non era<br />
una ‘bella storia, non era una favola’.<br />
Mi parlò di come aveva tirato<br />
fuori dall’acqua i migranti, accompagnando<br />
alle parole i gesti e<br />
mi accorsi che stava rivivendo quei<br />
terribili momenti e che anche lui<br />
era stato veramente segnato da<br />
quello che gli era successo. Carmine<br />
ha ragione, la sua storia non<br />
è bella ma deve essere ascoltata».<br />
Più che la storia di un eroe, allora,<br />
questa è la storia del risveglio di<br />
una coscienza: «io spero – prosegue<br />
ancora l’autrice - che questo libro<br />
possa aiutarci a essere più<br />
sensibili verso questo orrore della<br />
nostra epoca. Spero che i lettori<br />
possano immedesimarsi in Carmine<br />
Menna chiedendosi cosa<br />
avrebbero fatto loro: avrebbero aiutato<br />
quelle persone o sarebbero passati<br />
oltre dicendo che non era un<br />
loro problema? Prima di questa<br />
esperienza Carmine era un uomo<br />
che non aveva niente a che fare con<br />
i migranti, li vedeva intorno a sé<br />
Emma-Jane Kirby è un’importante reporter della BBC,<br />
per la quale ha lavorato come corrispondente estero,<br />
e corrispondente delle Nazioni Unite da Ginevra. Ha<br />
realizzato anche documentari in Afghanistan dove è<br />
stata integrata con le forze francesi a Kapisa. Attualmente<br />
è giornalista per BBC Radio 4 The World at One. Negli<br />
ultimi due anni ha trascorso gran parte del suo tempo sulle rotte<br />
delle migrazioni. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Bayeux-Calvados<br />
per i corrispondenti di guerra per il suo report sul disastro<br />
Lampedusa. È laureata a Oxford e vive tra Londra e Parigi.<br />
e, pur provando pietà per loro,<br />
pensava di non poter far niente per<br />
aiutarli. Questo fino a che non si<br />
è trovato nel mezzo del più grande<br />
naufragio che Lampedusa avesse<br />
mai visto. Era un uomo proprio<br />
come noi, né migliore né peggiore.<br />
Ed era l’unico che in quel momento<br />
potesse aiutare».<br />
Il romanzo racconta una storia tragica<br />
che è anche una storia di speranza.<br />
Racconta di un drammatico<br />
salvataggio in mare, ma anche<br />
di un risveglio di una coscienza<br />
umanitaria, morale e politica.<br />
«Spero che faccia riflettere e pensare<br />
a come possiamo muoverci<br />
per fare la differenza. Ho visto atti<br />
straordinari di gentilezza da parte<br />
degli abitanti di Lampedusa e<br />
della Sicilia. Il libro in molti modi<br />
è apolitico: non c'è morale alla fine<br />
del racconto. Non importa se sei<br />
pro immigrazione o anti immigrazione,<br />
se voti a sinistra o a destra:<br />
chi può accettare che tante<br />
centinaia di persone muoiano<br />
ogni anno alle porte dell’Europa?».<br />
92 ITA EVENTI
Leggere<br />
LA FILOSOFIA<br />
SALVERÀ<br />
IL MONDO<br />
Una serie di inquietanti coincidenze sembrano<br />
collegare i segreti del progetto Manhattan<br />
per la costruzione della bomba atomica alla<br />
fine della Seconda Guerra Mondiale, una misteriosa<br />
spedizione nazista in Tibet e la decisione di sganciare<br />
le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.<br />
Ma, cosa ancora più preoccupante, sembrano alludere<br />
all’arrivo di una vera e propria apocalisse. La National<br />
Security Agency ha una sola persona cui affidarsi:<br />
Michael Price, giovane e ribelle professore di<br />
filosofia, da sempre sulle tracce di testi antichi che<br />
sembravano perduti. La soluzione del mistero, infatti,<br />
si nasconde probabilmente tra le pagine del Quaderno<br />
nero di Heidegger. Simone Regazzoni torna in libreria,<br />
il 7 luglio, con Foresta di tenebra, edito da Longanesi:<br />
il secondo capitolo delle avventure di Michael Price,<br />
già protagonista di Abyss (2014). Allievo del filosofo<br />
francese Jacques Derrida, Regazzoni si occupa<br />
di filosofia politica e filosofia della cultura di massa.<br />
È un teorico della filosofia pop: «in una battuta<br />
- spiega - è una filosofia che si misura con lo spazio<br />
della cultura in cui viviamo, lo spazio della cultura<br />
di massa o pop, non in modo “critico”, ma affermativo,<br />
creativo: utilizzando la cultura di massa per<br />
creare opere filosofiche».<br />
Cosa hanno in comune Michael Price e Simone<br />
Regazzoni?<br />
Sono entrambi filosofi che intendono la filosofia<br />
come arte della vita. Michael è un filosofo d’azione<br />
che dichiara: “La filosofia che mi<br />
serve per vivere? Platone, Nietzsche<br />
e i film di Steve McQueen”. Non<br />
è un filosofo chiuso nel suo studio.<br />
Tutto questo potrebbe apparire<br />
una forzatura. In realtà è un<br />
modo per riproporre, nello spazio<br />
contemporaneo, l’idea antica della<br />
filosofia come pratica di vita<br />
aperta a tutti. A me, come a Michael,<br />
non interessa una filosofia<br />
che parli un gergo incomprensibile<br />
per una ristretta cerchia di<br />
noiosi accademici. Serve una filosofia<br />
che torni a essere quello<br />
che era all’origine. Esperienza di<br />
Sarà grazie a Heidegger che<br />
il filosofo Michael Price riuscirà<br />
a evitare l’apocalisse. In che<br />
modo? Lo racconta Simone<br />
Regazzoni nel suo ultimo<br />
romanzo, Foresta di tenebra<br />
di Clara Dalledonne<br />
vita, sfida, esercizio di elevazione. Come ha scritto<br />
Hadot: “La filosofia antica propone all’uomo<br />
un’arte della vita, mentre al contrario la filosofia moderna<br />
si presenta anzitutto come la costruzione di<br />
un linguaggio tecnico riservato agli specialisti”. Entrambi,<br />
poi, abbiamo una predilezione per il whisky<br />
Lagavulin e le donne forti.<br />
Come è cambiato Price rispetto ad Abyss?<br />
Michael è segnato da una perdita: Trix, per motivi<br />
che scopriremo nel romanzo, lo ha lasciato ed è<br />
scomparsa. L’avventura di Michael, questa volta, non<br />
consiste solo nello svelare un mistero sepolto in antichi<br />
testi: deve ritrovare Trix e confrontarsi anche<br />
con il lato oscuro della donna che ama. In Abyss c’era<br />
un gruppo perfettamente affiatato: Michael, Trix,<br />
Eddy. È accaduto qualcosa e i nostri eroi, questa<br />
volta, sono più soli e tormentati.<br />
In quale genere incasellerebbe Foresta di tenebra?<br />
Ha la struttura di un action-thriller, che non è altro<br />
che l’evoluzione contemporanea del genere avventura.<br />
Quindi ci sono scene d’azione, sparatorie, location<br />
estreme, avversari particolarmente temibili, ma<br />
soprattutto c’è tensione narrativa legata alle prove affrontate<br />
dai protagonisti e dal mistero che devono<br />
risolvere per salvare l’universo. Il mio rapporto con<br />
il genere, però, è diverso da quello di un Cussler o<br />
di un Dan Brown (che pure apprezzo per la loro capacità<br />
di congegnare trame). Mi piace, per citare il<br />
regista Christopher Nolan, “trascendere il genere senza<br />
tradirlo”. Così il mio action-thriller ha una struttura<br />
meno lineare, e più complessa,<br />
rispetto ai romanzi degli autori<br />
citati, e affronta tutta una serie di<br />
temi che di solito non si trovano negli<br />
action-thriller. Foresta di tenebra,<br />
che fin dal titolo rinvia a Cuore di<br />
tenebra di Conrad, ma anche, meno<br />
direttamente, ad Apocalypse now di<br />
Coppola e al Ramo d’oro di Frazer, affronta<br />
il tema del Male come origine<br />
del tutto che può essere risvegliato.<br />
E lo fa evocando testi filosofici, religiosi,<br />
antropologici, scientifici.<br />
Secondo lei qual è il punto di forza<br />
di questo romanzo?<br />
94 ITA EVENTI
La capacità di tenere insieme complessità e desiderio<br />
di voltare pagina per continuare a leggere. In questo<br />
io resto aristotelico: il fine di un’opera letteraria<br />
è il piacere del lettore.<br />
Cosa c’è della sua passione per le serie tv americane<br />
in questo libro?<br />
Come ha scritto Jason Mittell, le serie tv contemporanee<br />
hanno dato vita alla complex tv, vale a dire<br />
a forme di narrazione che lavorano in modo inedito<br />
con la complessità narrativa. La letteratura contemporanea<br />
ha conosciuto la complessità nella forma<br />
del “romanzo massimalista”, vale a dire opere<br />
come quelle di Foster Wallace o Pynchon. Si tratta<br />
di una complessità che porta all’esplosione della<br />
trama, alla “deflagrazione dell’unità dell’intreccio”<br />
e quindi rende difficoltosa e talvolta noiosa la<br />
lettura. La serialità televisiva degli anni Zero è riuscita<br />
in qualche cosa di inedito: dare vita a una complessità<br />
narrativa che, tramite nuovi intrecci, tenesse<br />
insieme la complessità dei temi, la contaminazione<br />
dei generi, e la capacità di appassionare lo spettatore<br />
tenendolo incollato alla narrazione. Io provo<br />
a portare la sfida di questa complessità narrativa<br />
che appassiona nella letteratura.<br />
Sono i Quaderni Neri di Heidegger che hanno<br />
ispirato la storia oppure si adattavano bene a una<br />
storia che già aveva in mente?<br />
Lo spettro di Heidegger era già presente in Abyss,<br />
quindi il passaggio di consegne da Platone a Heidegger<br />
era preparato. Anche il tema del Male era già<br />
lì, latente, pronto a esplodere. I Quaderni Neri erano<br />
la confezione perfetta per il tema, anche se poi,<br />
per quanto riguarda i contenuti, sono presi più da<br />
altri filosofi che non da Heidegger.<br />
Quanto e cosa c’è di reale e documentato in questo<br />
libro e quanto c’è di inventato?<br />
Tutto quello che leggete in Foresta di tenebra, anche<br />
la storia o la citazione in apparenza più marginale,<br />
ha una base documentale, vale a dire rinvia<br />
comunque ad altri testi. Non a caso c’è una bibliografia.<br />
Non tutti questi documenti sono scientificamente<br />
impeccabili, ma la frontiera tra ciò che<br />
è scientificamente provato, e ciò che non lo è, è<br />
quanto mai incerta, instabile, mobile. Il mio romanzo<br />
gioca proprio su questa frontiera, e con quella<br />
che viene chiamata fringe science “scienza di confine”.<br />
Dietro il mio romanzo c’è un enorme lavoro<br />
di archivio: ricerche sul progetto Manhattan, sull’Area<br />
51, sul progetto Mkultra, sulla spedizione nazista<br />
in Tibet, sulla spedizione nazista in Sudamerica<br />
lungo il rio delle Amazzoni, sulle esperienze di<br />
pre-morte, sui sotterranei di Alcatraz, sugli incontri<br />
tra Heidegger e Heisenberg. La stessa descrizione<br />
dei luoghi, anche i più esotici, è fatta sulla base di<br />
ricerche dettagliate. Nelle parti che poi sembrano<br />
spingersi di più verso l’invenzione, ebbene anche qui<br />
ci sono dietro altri documenti, questa volta di finzione,<br />
come ad esempio un manga di Tsutomu Nihei.<br />
Inoltre a volte, senza segnalarlo, incorporo altri<br />
testi. Nelle descrizioni della giungla amazzonica<br />
ci sono spunti dal diario che tenne Werner Herzog<br />
durante la lavorazione di Fitzcarraldo, altri da<br />
Tristi tropici di Lévi-Strauss, altri da una conferenza<br />
di Warburg sul rituale del serpente. Fino ad arrivare<br />
a citazioni da film di serie Z come Anaconda<br />
con Jennifer Lopez, The Green inferno di Eli Roth,<br />
Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato.<br />
Quando scrive un libro pensa al target di lettori<br />
a cui è indirizzato?<br />
Quando scrivo il mio intento è quello di raggiungere<br />
sia il lettore che vuole godersi una bella storia,<br />
magari in spiaggia, sia il lettore che è interessato a<br />
leggere opere che si misurano in modo creativo con<br />
la letteratura di genere. Non tutti coglieranno tutti<br />
i riferimenti, ma questo non è essenziale al procedere<br />
della trama, come non è essenziale, quando<br />
si guarda Il ritorno del cavaliere oscuro, sapere che<br />
dietro c’è Dickens.<br />
La filosofia è alla portata di tutti?<br />
Di tutti coloro che hanno<br />
voglia di misurarsi con la filosofia.<br />
Ho letto alcuni<br />
dialoghi platonici in<br />
spiaggia a 14 anni.<br />
Come diceva Epicuro:<br />
non si è mai troppo<br />
giovani o troppo vecchi<br />
per filosofare.<br />
SIMONE REGAZZONI<br />
Nato a Genova nel 1975, è appassionato di serie tv americane,<br />
blockbuster hollywoodiani e anime giapponesi. Ha insegnato presso<br />
l’Università Cattolica di Milano ed è professore a contratto di Estetica<br />
presso l’Università di Pavia. Ha pubblicato diversi saggi tra cui La<br />
filosofia di Lost (2009) e, come coautore, La filosofia del dr. House<br />
(2007). Con Longanesi ha già pubblicato il romanzo Abyss (2014).
Leggere<br />
1 2<br />
3<br />
3. Dentro l’acqua, Paula<br />
Hawkins, Piemme Edizioni<br />
Quando il corpo di sua sorella Nel<br />
viene trovato in fondo al fiume di<br />
Beckford, nel nord dell’Inghilterra,<br />
Julia Abbott è costretta a fare ciò<br />
che non avrebbe mai voluto: met-<br />
in libreria<br />
tere di nuovo piede nella soffocante<br />
cittadina della loro adolescenza. Di<br />
tutte le cose che Julia sa, o pensa<br />
di sapere, di sua sorella, ce n’è<br />
solo una di cui è certa davvero:<br />
Nel non si sarebbe mai buttata.<br />
1. Prendiluna,<br />
Stefano Benni, Feltrinelli<br />
Una notte in una casa nel bosco,<br />
un gatto fantasma affida a Prendiluna,<br />
una vecchia maestra in pensione,<br />
una missione da cui dipendono<br />
le sorti dell’umanità. I Dieci<br />
mici devono essere consegnati a<br />
dieci Giusti. È vero o è un’allucinazione?<br />
A partire da questo momento<br />
non saprete mai dove vi<br />
trovate, se in un mondo onirico farsesco<br />
e imprevedibile, in un sogno<br />
Matrioska o in un Trisogno profetico,<br />
se state vivendo nel delirio<br />
di un pazzo o nella crudele realtà<br />
dei nostri tempi.<br />
2. La donna di Einstein, Marie<br />
Benedict, Piemme Edizioni<br />
C’è un personaggio nella vita di Albert<br />
Einstein senza il quale la nostra<br />
storia sarebbe cambiata. Fu il suo<br />
più grande amore e la donna che<br />
lo ispirò e lo aiutò a concepire<br />
quella formula che avrebbe cambiato<br />
il mondo: Mitza Maric, appassionata<br />
di numeri e prima<br />
donna a iscriversi a fisica<br />
all’università di Zurigo.<br />
4. Il giorno che aspettiamo,<br />
Jill Santopolo, Editrice Nord<br />
Un ragazzo e una ragazza s’incontrano<br />
all’università, a New York, e<br />
s’innamorano. Sembra l’inizio di<br />
una storia come tante, ma quel<br />
giorno è l’11 settembre 2001 e,<br />
mentre la città viene avvolta da un<br />
sudario di polvere e detriti, Gabe<br />
e Lucy si baciano e si scambiano<br />
una promessa. Tredici anni dopo<br />
non stanno più insieme e Lucy<br />
sente la necessità di ripercorrere<br />
con Gabe le tappe fondamentali<br />
della loro relazione. Lucy custodisce<br />
un ultimo segreto, ed è giunto<br />
il momento di rivelarlo a Gabe.<br />
5. Voi due senza di me,<br />
Emiliano Gucci, Feltrinelli<br />
Michele attende Marta alla stazione<br />
di Firenze dove lei lavora:<br />
non si vedono da dieci anni, da<br />
quando un evento tragico li ha divisi.<br />
Lei lo accoglie con fastidio<br />
ma lui è determinato, vuole ricominciare<br />
in nome di un amore che<br />
non può essere finito. I due si rincorrono<br />
e si respingono: ciò che<br />
continua a unirli, però, è quanto<br />
forse gli impedisce di riavvicinarsi.<br />
4<br />
5<br />
96 ITA EVENTI