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VITTORIO CORCOS A PADOVA<br />

1952©Sergio Larrain / Magnum Photos<br />

SCATTI POETICI<br />

Si tratta della prima retrospettiva italiana<br />

dedicata al fotografo cileno. Larrain<br />

aveva un occhio libero dalle convenzioni<br />

e il suo approccio alla fotografia era di<br />

tipo sociale e poetico a tal punto da renderlo<br />

un brillante fotografo e un modello<br />

per le generazioni future. È stato un fotografo<br />

mosso dal gusto del vagabondare<br />

e dal desiderio profondo di vivere nel<br />

mondo. Sebbene fosse schivo, è diventato<br />

comunque un punto di riferimento per coloro<br />

che hanno conosciuto il suo lavoro.<br />

Viene celebrato da Henri Cartier-Bresson<br />

per il suo processo sperimentale che ha<br />

prodotto immagini che hanno trasformato<br />

la natura fissa della macchina fotografica.<br />

Oltre 100 dipinti, in grado di ripercorrere la vicenda del<br />

pittore livornese, attraverso un considerevole nucleo di capolavori,<br />

affiancati a numerose opere inedite, che attestano<br />

la crescente fortuna critica dell’artista, documentata anche<br />

dalla frequente esibizione di suoi dipinti in recenti iniziative<br />

nazionali. Il percorso ruota attorno al grande capolavoro<br />

Sogni, l’opera più celebre di Corcos. Non manca un confronto<br />

con artisti quali Giuseppe De Nittis, Léon Bonnat,<br />

Ettore Tito e altri, con i quali Corcos ha intrattenuto<br />

un rapporto di lavoro e di amicizia.<br />

Corcos. I sogni della Belle Époque<br />

Palazzo Zabarella, Padova - Fino al 14 dicembre 2014<br />

Sergio Larrain. Vagabondages<br />

Forte di Bard, Bard (Aosta)<br />

Fino al 9 novembre 2014<br />

RITRATTI QUOTIDIANI<br />

La XIII edizione di Fotografia - Festival<br />

Internazionale di Roma è dedicata<br />

al ritratto, inteso non solo come<br />

genere che ha accompagnato sin<br />

dall’inizio la storia della fotografia,<br />

ma anche come strumento di analisi<br />

della società contemporanea. Questa<br />

è la mostra principale, una collettiva<br />

composta da autori selezionati<br />

da fotografi, curatori, critici.<br />

Portrait<br />

Macro, Sala Enel, Roma<br />

Fino all’11 gennaio 2015<br />

LE GLORIE DI AMITERNUM<br />

Sono esposte un cospicuo numero di opere e reperti che provengono<br />

per la quasi totalità, e appositamente per questa occasione,<br />

dalla città di Amiternum in epoca imperiale. Amiternum era un insediamento<br />

sabino posto nell’attuale territorio<br />

aquilano. Divenuto in età augustea<br />

città di potere, di servizi e<br />

strutture cittadine, la sua funzione di<br />

centralità nel contesto territoriale si<br />

giustifica anche con il suo sviluppo<br />

urbano avvenuto all’incrocio<br />

di importanti strade di lunga<br />

percorrenza. A Palazzo de’ Mayo<br />

sono esposte per la prima volta<br />

dopo il recente restauro un monumento<br />

funerario a Esedra di un<br />

triumviro augustale e la statua virile<br />

in nudità eroica di un ignoto proprietario<br />

di una imponente domus.<br />

Secoli augustei.<br />

Messaggi da Amiternum<br />

e dall’Abruzzo antico<br />

Palazzo de’ Mayo, Chieti<br />

Fino all’11 gennaio 2015

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